Serie A, in corso un consiglio di Lega straordinario per i rinvii a causa del Coronavirus

A causa delle polemiche legate al rinvio delle partite di Serie A in seguito all'emergenza Coronavirus, si è svolto un consiglio di Lega straordinario. Seconda riunione in due giorni dopo quella di ieri, che si è però conclusa con un nulla di fatto: lo rivela la redazione di Sky Sport.


Allenamento Roma, Fonseca concede due giorni di riposo. Ripresa fissata per mercoledì

Dopo la vittoria di ieri contro il Cagliari, Fonseca ha deciso di concedere ai suoi ragazzi due giorni di riposo per riprendersi dalle fatiche dell'ultima settimana.
Gli allenamenti riprenderanno mercoledì alle ore 11, con l'incognita che il turno di campionato possa essere rinviato a causa dell'emergenza Coronavirus.


Mkhitaryan: "Il passaggio alla Roma è accaduto molto in fretta. Qui la gente vive di calcio"

Il giallorosso Mkhitaryan è stato protagonista di un documentario sulla sua vita realizzato dal blogger russo Yevgeny Savin e pubblicato su Youtube. Nel corso dello stesso l'ermeno ha rilasciato un'intervista:

Il passaggio alla Roma?
"Il 1° settembre, due ore dopo aver giocato con l'Arsenal, il mio agente mi ha chiamato per dirmi che sarei passato alla Roma. È accaduto tutto molto in fretta, io mi ero ripromesso che le cose sarebbero cambiate a inizio stagione ma, quando hai 30 anni, non hai più tempo da perdere e hai bisogno di andare avanti per continuare a divertirti. A inizio stagione il nostro obiettivo era entrare nelle prime quattro, andare in finale di Coppa Italia e proseguire il più possibile nel cammino in Europa League. La pressione qui non è un problema per me. Non per la mia età, ma perché ho giocato in club come Manchester United e Arsenal. La gente qui vive di calcio ed è molto bello".

Il mancato trasferimento in Russia?
"Non ho rifiutato lo Spartak Mosca. Quando ero allo Shakthar pensavo di essere nella squadra più forte dell’ex Unione Sovietica. Non c’era motivo di andare allo Spartak perché il mio sogno era di giocare in Europa. L’Anzhi mi ha promesso un ingaggio folle più i bonus, ma per inseguire il mio sogno ho rifiutato. Quanti soldi? Un po’ meno di Eto’o. Quindi non proprio 20 milioni, ma quasi".

Il rapporto con Mourinho?
"Una volta Mourinho mi ha visto a colazione e mi ha detto: “Per colpa tua la stampa mi critica”. Io gli risposi: “Davvero mister? Non lo faccio certo di proposito”. Ai tempi del Manchester United c’erano paparazzi tre giorni a settimana. Ti filmavano mentre entravi in macchina, come eri vestito… Una volta arrivati al centro sportivo loro erano ancora lì. Ogni passo era controllato. Se Mourinho è stato l’allenatore più difficile della mia carriera? Sì, potrei dire di sì. È un vincente di natura. Vuole che tu vinca e che tu faccia quello che ti chiede. È difficile per chiunque. Ci sono state divergenze e conflitti, ma non hanno avuto un forte impatto sul buon lavoro e i tre trofei vinti. Se è vero che mi ha attaccato dopo la partita e mi ha spinto dicendo che dovevo allenarmi? Si è vero. Tutto è iniziato da lì. Ho pensato: “Non ho altro da aggiungere al Manchester. Lavoro, presso, aiuto la squadra, segno e qualcuno è anche insoddisfatto. Non volevo perdere tempo e giocare a calcio”. Giocare al Manchester è comunque un’occasione che ti capita una volta nella vita. Scendere in campo insieme a Ibrahimovic, Pogba, Mata, De Gea… Se dovessi ritornare indietro nel tempo, avrei rinnovato il contratto con i Red Devils. Non mi pento però di ciò che ho fatto".

Il trasferimento all'Arsenal?
"Sapevo che Wenger e l’Arsenal erano interessati a me, ai tempi dei conflitti con Mourinho. Wenger mi voleva con i Gunners. Passare con loro è stato coronare il sogno che avevo da bambino. Molti giocatori francesi avevano indossato quella maglia in passato: Henry, Pires, Bergamp, Petit, Vieira. Ero appassionatissimo. Poi, con l’arrivo della proprietà araba, hanno iniziato ad avere problemi economici e hanno iniziato ad investire sui giovani. Trasferirmi all’Arsenal di Wenger è stato un sogno, una favola".

Sulla malattia e la scomparsa del padre.
"È stato difficile. Non capivo dove fosse mio padre. Mi chiedevo: “Perché non sta con noi?”. Allora ho deciso di puntare sul calcio. Quando sei piccolo pensi solo a divertirti durante gli allenamenti. Forse la perdita di mio padre mi ha spinto a prendere molto più seriamente il calcio".

Il futuro del calcio armeno?
"Il problema più grande è che gli armeni non hanno voglia di imparare. Giocatori e allenatori sono pigri. Non voglio criticare nessuno, non sto parlando di nessuno. Le persone lavorano in maniera completamente diversa in Europa e in Armenia. La maggior parte del popolo pensa: “Voglio dormire, svegliarmi e avere un milione di dollari sotto al cuscino”. Ho guadagnato i miei primi 20 dollari quando avevo 15 anni. Poi sono diventati 40, 80, 120 etc. Non mi sono mai lamentato. Lavoravo, lavoro e mi diverto".

I tempi dello Shakhtar Donetsk?
"Lo Shakhtar non ha un centro sportivo ma una reggia. Sognavo di giocare in Europa. Lucescu mi diceva sempre: “Esci dal centro sportivo, perché ci stai così tanto?”. Ci ho vissuto praticamente dentro per tre anni, quando ero allo Shakhtar. Quando poi sono passato al Borussia Dortmund mi dissero che non c’erano più stanze disponibili. Così ho affittato un appartamento. Molte persone mi chiamavano ai tempi dello Shakhtar, mi dicevano: “Vieni qui, firma questo contratto"".

Il passaggio al Borussia Dortmund?
"Sono partito insieme a Raiola per Londra, inizialmente per parlare con il Tottenham. Stavamo aspettando offerte dal Liverpool ma non eravamo sicuri. Poi abbiamo ricevuto la chiamata dal Dortmund e siamo volati immediatamente in Germania. Avevano venduto Götze e gli serviva un nuovo “numero 10”. Al Liverpool e al Tottenham i posti erano già presi, quindi trasferirmi al Borussia era la migliore cosa da fare. Klopp mi disse subito le sue idee, dove mi vedeva in campo".

Il rapporto con Klopp?
"Prima di parlare con Klopp, mi ha abbracciato, tirato su da terra e detto: “Non ti lascerò andare fino a quando non firmerai il contratto”. Alla fine della conversazione poi aveva aggiunto: “Promettimi che tornerai al Borussia Dortmund”. È un amico. come un padre o un fratello per me. Quando ho lasciato il Dortmund ho iniziato a capire veramente il calcio".

La situazione con l’Azerbaigian?
"L’Azerbaigian mi ha tradito? Vero. Molte volte. Messaggi su Instagram e Facebook ma io non gli do attenzione. Sono un armeno orgoglioso. Ringrazio la mia nazione e le persone che mi amano e mi supportano".


Cagliari-Roma, c'è Di Bello. In stagione sconfitta col Torino e vittoria col Brescia

INSIDEROMA.COM - SARA BENEDETTI - Sarà Marco Di Bello della sezione di Brindisi a dirigere il match di campionato tra Cagliari e Roma, in programma oggi pomeriggio alle 18 alla Sardegna Arena. L'arbitro sarà affiancato dagli assistenti Mondin e De Meo, mentre il IV uomo sarà Giua. Al Var Giacomelli, AVar Di Iori

I PRECEDENTI - Ottimo score dei giallorossi con l'arbitro Di Bello che, nei quindici precedenti incroci, hanno guadagnato i tre punti ben dodici volte. La Roma è anche la squadra che l'arbitro di Brindisi ha arbitrato di più in carriera. Già due incontri nella stagione in corso: il 3-0 al Brescia dello scorso novembre - reti di Smalling, Mancini e Dzeko - e la sconfitta contro il Torino, sempre allo Stadio Olimpico, dello scorso 5 gennaio. 

Negativo, invece, il bilancio del Cagliari. Nei dieci precedenti all'attivo, una sola vittoria per i rossoblù, più tre pareggi e sei sconfitte. 


Under: "Dobbiamo giocare il nostro calcio per vincere questa partita"

Cengiz Under, attaccante della Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa a pochi minuti dal fischio d'inizio del match con il Cagliari. Queste le sue parole:

UNDER A ROMA TV

Cosa deve fare la Roma per vincere questa partita?
"Abbiamo lavorato bene questa settimana. Dobbiamo giocare il nostro calcio per vincere questa partita."

Stai ritrovando continuità…
"Sì, io sono sempre pronto per giocare, sto lavorando bene e sempre di più. Vorrei sempre giocare, sono sempre pronto."

Cosa temete del Cagliari?
"E’ una buona squadra. Dipende sempre da noi, è importante questo. Speriamo di vincere oggi, nell'ultima partita di campionato ho segnato, spero di ripetermi."


Cagliari vs Roma 3-4 | La Roma porta a casa i tre punti. Seconda vittoria consecutiva

INSIDEROMA.COM - Dopo gli impegni di coppa europea, la Roma torna in campo per affrontare il Cagliari in trasferta. L'obiettivo dei giallorossi sarà quello di vincere e ripetere la bella prestazione fatta vedere contro il Lecce. Due le novità principale nello schiacchiere giallorosso: Villar titolare al posto di Veretout che non ha recuperato a pieno e Kalinic al centro dell'attacco al posto di Dzeko.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

CAGLIARI (4-3-2-1): Olsen; Cacciatore, Pisacane, Klavan, Lu. Pellegrini; Ionita, Oliva, Rog; Nainggolan, Joao Pedro; Paloschi.
A disposizione: Cragno, Rafael, Walukiewicz, Lykogiannis, Mattiello, Birsa, Cigarini, Simeone, Ragatzu, Pereiro, Ladinetti, Carboni.
Allenatore: Rolando Maran.
Diffidati: Ceppitelli, Joao Pedro.
Squalificati: Nandez.
Indisponibili: Pavoletti, Faragò, Ceppitelli, Ciocci, Porru, Gagliano.

ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez; Bruno Peres, Fazio, Smalling, Kolarov; Villar, Cristante; Under, Mkhitaryan, Kluivert; Kalinic.
A disposizione: Fuzato, Mirante, Juan Jesus, Cetin, Santon, Spinazzola, Ibanez, Veretout, Carles Perez, Dzeko.
Allenatore: Paulo Fonseca.
Diffidati: Dzeko, Veretout.
Squalificati: Mancini.
Indisponibili: Zappacosta, Zaniolo, Diawara, Zaniolo, Pastore, Lo. Pellegrini, Perotti.

Arbitro: Di Bello.
Assistenti: Mondin, De Meo.
Quarto uomo: Giua.
Var: Giacomelli.
Avar: Di Iorio.


Kalinic: "Per la squadra provo sempre a dare tutto. Dobbiamo continuare così"

Nikola Kalinic, attaccante della Roma, ha parlato al termine del match contro il Cagliari. Queste le sue parole:

KALINIC A SKY SPORT 

Gol e assist?
“Io ho giocato come sempre, provo sempre a dare tutto per la squadra, l’importante era vincere perché qua è sempre difficile giocare, abbiamo fatto una buona partita a Cagliari, sono tre punti importanti”.

Sintonia con Dzeko?
“Noi parliamo sempre, non è facile segnare sempre gol, per me sono gol importanti perché abbiamo vinto”.

Tre punti che avvicinano la Roma alla Champions?
“Noi giochiamo tutte le partite, ora pensiamo alla Sampdoria e poi vediamo”.

Restare alla Roma?

KALINIC A ROMA TV

 

Quali sono sensazioni?
“Abbiamo fatto grande prestazione, abbiamo giocato con grande voglia, è sempre difficile giocare qui a Cagliari, dobbiamo continuare così e vincere”

Cosa hai pensato quando hai saputo che avresti giocato?
“Io lavoro sempre per la squadra, giochiamo in 11, non uno solo. Oggi abbiamo creato tante occasioni e ho fatto due gol. Sono molto contento, devo continuare così, per me sono importanti i 3 punti”.

Pensi di poter giocare al fianco di Dzeko?
“Non ho giocato molto anche con l’Atletico, in un anno e mezzo ho giocato solo 6-7 partite. Vediamo come va, decide il mister ma io sono pronto per giocare sempre”.

Sei soddisfatto della tua prestazione?
“Se mi sento bene gioco bene, mi alleno bene ed è normale che la partita è diversa dalla partita, mi piace sempre attaccare la profondità. Abbiamo fatto tutti una grande partite, ora guardiamo avanti”.

Quali difficoltà avete incontrato oggi?
“Qua è sempre difficile giocare, stiamo lavorando bene, sappiamo che qui era davvero difficile vincere, tutti vogliamo dare il 100% per continuare così”.


Villar: "Sono contento per la vittoria. Ringrazio il mister per la fiducia"

Gonzalo Villar, centrocampista della Roma, ha parlato ai media al termine del match vinto contro il Cagliari:

VILLAR A ROMA TV

Sei emozionato? Cosa hai pensato quando il mister ti ha mandato in campo?
"Molto contento che il mister abbia avuto fiducia in me. Io ho lavorato per ottenere questa opportunità, sono molto contento per il risultato della squadra".

Cosa ti aveva detto di fare Fonseca?
"Mi ha detto di fare quello che so fare, è il motivo per il quale mi hanno preso. E’ da mesi che lavora con me e mi dice cosa vuole da me".

Tante emozioni, ti è piaciuto il clima che hai trovato a Cagliari?
"Sì, sono molto contento per l’esordio. Abbiamo fatto una buona partita, sono contento per la vittoria".

Tanti complimenti…
"Grazie, ho dovuto lavorare tanto per questa partita. Il Cagliari è una squadra difficile, hanno tanti giocatori come Nainggolan e Pellegrini. Sono contento per la vittoria".

Quale posizione preferisci?
"E’ il mister che decide dove schierarmi, preferisco la posizione dove ho iniziato la partita, quella da numero 8. Ringrazio il mister per la fiducia".


Fonseca: "Lotteremo fino alla fine per il quarto posto. Villar? Giovane di grande qualità"

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato al termine del match contro il Cagliari. Queste le sue parole:

FONSECA A SKY SPORT 

La scelta di Kalinic?
“Abbiamo cambiato cinque giocatori perché eravamo stanchi, Dzeko era quello più stanco di tutti. Kalinic si stava allenando bene e ha giocato, hanno fatto una buona partita anche gli altri”.

Troppa sofferenza?
“Sì, non avremmo dovuto soffrire così tanto, potevamo chiuderla più volte e in anticipo, prima del vantaggio del Cagliari potevamo segnare in cinque occasioni, non vincere non sarebbe stato giusto”.

Con questo Mkhitaryan tutte le partite la classifica come sarebbe?
“Non posso dirlo, oggi ha fatto una bellissima partita e sta migliorando giorno dopo giorno, per noi è importante”.

Problema abbondanza quando torna Pellegrini?
“È un bel problema, magari averlo sempre”.

Difesa troppo in sofferenza?
“Noi giochiamo in questa maniera, il Cagliari non ha avuto molte situazioni per fare gol”.

Non è facile stare dietro all’Atalanta…
“Noi sappiamo la qualità dell’Atalanta, offensivamente sono molto forti e vivono un buon momento. Noi vogliamo lottare fino alla fine per la possibilità di agganciare il quarto posto. Noi dobbiamo crederci e giocare per arrivare in fondo a questa lotta”.

L’Europa League qualifica direttamente alla Champions…
“In questo momento la domanda non è giusta. Per prima cosa, pensiamo a superare il Siviglia e pensare a partita dopo partita. Abbiamo due partite difficili contro una squadra che ha vinto 5 Coppe UEFA/Europa League e per me è importante pensare solo a quella partita”.

Inseguimento alla Champions quindi solo in campionato?
“Il Napoli si sta rifacendo sotto, il Milan anche è forte ed è rientrato nella lotta”.

Villar e Bruno Peres?
“Villar è un giovane di gran qualità e oggi ha debuttato dall’inizio, non dimentichiamoci che giocava nella Serie B spagnola, ha giocato con coraggio. Bruno Peres è un terzino che ha qualità offensiva, deve migliorare difensivamente ma è un aspetto che cureremo. Bruno ha questa capacità di uscire dalla pressione ma deve migliorare molto dietro, soprattutto deve reagire meglio quando perde palla”.

Sul terzo gol è rientrato tardi…
“Sì, noi abbiamo tanti giocatori che possono fare gol, però soffriamo dietro e oggi Bruno Peres non ha reagito in quell’occasione, lui e altri 5 non hanno reagito velocemente”.

FONSECA A ROMA TV

Vittoria importante per il vostro percorso
“Penso che era importante vincere, era difficile giocare qui, è una squadra fortissima. Era importante vincere. Sento che la squadra è in un buon momento come con il Lecce. La squadra sta ritornando ad avere fiducia e a giocare come io vogli. Prima del gol di Kalinic abbiamo avuto cinque chance di gol attaccando con coraggio, è questo che voglio dalla squadra. Ci sono molte cose positive oggi, di negativo c’è che abbiamo pensato che la partita fosse finita dopo il terzo gol. Dobbiamo cambiare questo pensiero perché non aiuta la squadra, dobbiamo evitare questi momenti finali, abbiamo fatto una partita da 5-6 gol”.

Come è nata l’idea Kalinic?
“Non possiamo dimenticare della partita di Gent, Dzeko era uno di quelli più stanchi. Kalinic sta lavorando bene e pensavo fosse la chance giusta. Anche Villar ha giocato bene nella sua prima presenza da titolare, viene dalla seconda Liga spagnola a ha fatto molto bene”.

Cosa ne pensa dei due esterni offensivi?
“Sono migliorati molto in fase difensiva, sono molto veloci, possono fare la differenza nel contropiede e lo hanno fatto. Abbiamo spazio e tempo per migliorare l’atteggiamento difensivo. Ci sono state altre situazioni in cui potevano fare meglio. Devo dire che chi oggi ha fatto la differenza è Mkhitaryan”.

Avete gioco bene in verticale
“Dobbiamo cercare di essere più veloci in verticale, credo che la squadra oggi abbia scelto bene il momento di accelerare la partita con i giocatori veloci. Io voglio dire una cosa: abbiamo preso 3 gol, ma credo non sia giusto parlare del comportamento dei difensori, hanno fatto una buona partita, subendo gol con un rigore e un gran gol di Joao. Il Cagliari non ha avuto molte occasioni, ma ha sfruttato quelle avute, i difensori hanno fatto un’ottima partita con l’aiuto di Cristante e Villar”.

Avete giocato in contropiede per risparmiare le energie?
“A volte non è possibile pressare vicino all’area avversaria, a volte la strategia è chiudere e ripartire nel momento giusto. È anche una strategia offensiva, dipende da chi affrontiamo. Così facendo abbiamo più occasioni di contropiede”.


Maran: "Abbiamo subito i gol con troppa facilità"

Rolando Maran ha parlato al termine della partita per commentare la prestazione della propria squadra. Queste le sue parole:

MARAN A SKY SPORT

C'è un aspetto positivo: il carattere della squadra. Ma un altro negativo: la facilità della Roma con cui entrava in area...

"Sì, abbiamo subito i gol con troppa facilità e ci siamo complicati la vita. I ragazzi stanno tirando fuori il massimo di loro stessi, ma c'è paura anche nelle situazioni difensive. Vengono poi fuori situazioni che paghiamo a caro prezzo, poi contro una squadra come la Roma molto pericolosa. Perdiamo attenzione determinante in Serie A in alcuni momenti decisivi".

Si dà una risposta sul momento del Cagliari?

"In questo momento invece di avere delle risposte, mi dispiace solo per i tifosi, il presidente e tutti quelli che vogliono bene a questa maglia. Al di là degli errori che facciamo, c'è la voglia di non mollare. Possiamo solo arrabbiarci, dispiacerci per la mancata vittoria. Al di là delle grande cuore e dei tre gol alla Roma, i numeri sono questi, non possiamo nasconderci e guardarci in faccia."

Non si vede un grande spirito difensivo.

"È una lettura. Nel primo tempo in cui la Roma era pericolosa ho visto che tutte le situazioni sono partite da palla persa nostra, abbiamo forzato delle giocate. Dobbiamo curare di più certi dettagli, non concedere degli spazi ad esempio. C'è partecipazione da parte di tutte nella compattezza del difendersi. Ora la palla pesa più del solito, siamo portati a fare degli errori gratuiti."

 Si può ripartire da Gaston Pereiro?

"E' entrato a partita in corso, ha fatto ciò che gli avevo chiesto. Ha queste giocate. Ma dobbiamo concedere meno a livello difensivo."

Un allenatore come affronta tre mesi senza vittoria?

"C'è grande lealtà. Nell'analisi del momento bisogna essere spietati per apportare correttivi giusti. Anche oggi nei momenti cruciali è arrivato prima il pareggio sull'infortunio di Pellegrini, poi una serie di cose che non ci fanno alzare la testa. Per farlo bisogna guardarsi in faccia e parlarsi."

 


Secondo poker consecutivo della Roma. Non succedeva dal 2015 (foto)

Domenica scorsa contro il Lecce in casa ed oggi contro il Cagliari in trasferta. Sono due partite consecutive che la Roma segna quattro gol agli avversari. Un piccolo record per la squadra di Fonseca.
Infatti, come riferisce il provider di statistiche Opta su Twitter, era dall'ottobre 2015 contro Carpi (5-1 in casa) e Palermo (2-4 in trasferta), che la Roma non segnava quattro o più gol in due gare consecutive di campionato.

 


Conferenza Stampa Fonseca: "Successo meritato, ma abbiamo sbagliato a pensare fosse finita"

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo il successo contro il Cagliari:

Una vittoria meritata per voi: inizio devastante, poi in difesa però è cambiato qualcosa
"Penso sia un successo meritato, abbiamo iniziato molto bene la partita. Prima del loro gol abbiamo avuto almeno 5 occasioni da rete pulite, poi abbiamo sbagliato a pensare che dopo il terzo gol la partita fosse finita e non possiamo pensare così. Ma non credo sia stato un problema della difesa, ma di tutta la squadra".

Oggi Kalinic è stato decisivo
"Ha fatto una buona partita, sicuramente Dzeko era molto stanco dopo la gara di Europa League. Oggi Nikola ha fatto molto bene, per il futuro si vedrà".

Al di là del risultato, però, la Roma continua a dare l’impressione di insicurezza
"Per me la squadra ha sempre dimostrato sicurezza, dato che il Cagliari non ha mai creato davvero occasioni pericolose da gol. Il loro secondo gol però nasce da una scelta sbagliata, perché è mancata la giusta reazione dopo il terzo gol. Abbiamo giocato più per l’individualità e non per il collettivo, dopo una grande partita giocata da noi. E non abbiamo bisogno di queste sofferenze, anche perché il Cagliari non ha creato granché".

Grande partita per Kluivert, ma forse deve crescere ancora: dove, secondo lei?
"Deve crescere a livello di mentalità, perché penso che in futuro sarà un grande calciatore: ma deve crescere mentalmente".

Si aspettava un Cagliari aggressivo?
"Sono una buona squadra, che ha iniziato bene la stagione: ha giocatori molto forti, mi aspettavo il loro pressing alto. Ma con la nostra grande qualità non abbiamo permesso al Cagliari di essere la squadra che è".

Cosa pensa di questi continui rinvii?
"Vedremo se ci saranno ulteriori decisioni ufficiali, io ho pensato solo alla partita di oggi".