La Roma studia un piano per la ripresa degli allenamenti. Si spera di ricominciare il 4 maggio
Il prossimo 4 maggio potrebbero riprendere gli allenamenti per le società italiane, ed anche la Roma sta preparando un piano per riprendere l'attività agonistica.
La società giallrossa, come riporta gazzetta.it, ha già inziato a sottoporre al test del tampone tutti i propri giocatori ed i rispettivi familiari. Una volta effettuati i tamponi, e se fosse possibile, il 4 maggio si riprenderanno gli allenamenti a Trigoria suddividendo i giocatori in gruppo di cinque o sei elementi per seduta.
Al termine degli allenamenti, se i familiari fossero negativi, i giocatori potranno tornare a casa; altrimenti alloggieranno nelle camere del centro sportivo.
Juan: "Sono stato molto felice a Roma, anche se sono andato vicino a passare al Barcellona"
Juan, ex difensore della Roma, ha parlato ai microfoni di ESPN del suo passato in giallorosso:
"Quando ero alla Roma, c’è stata la possibilità di un trasferimento. Nel 2009 ci sono andato vicino, dopo la mia prima stagione nella capitale. Ho parlato con il Barcellona, ma non è andata bene. Ho avuto dei contatti con l’intermediario dell’operazione, perché c’era una clausola nel mio contratto che mi permetteva di andarmene per una buona cifra. Alla fine non si è fatto niente con il Barcellona, ma sono stato molto felice a Roma, è stato un bellissimo periodo. Ho sempre lottato ai vertici della classifica e giocato grandi partite. Sfortunatamente non ho vinto tanti trofei lì. La cosa più emozionante è stata la possibilità di giocare sempre nelle competizioni europee come la Champions League. È stato molto importante per la mia carriera, perché mi ha fatto maturare molto".
Fienga, Fonseca e Dzeko ringraziano i partners commerciali della Roma
Guido Fienga, CEO della Roma, ha voluto ringraziare i partners giallorossi per il sostegno alle campagna Covid 19 della società durante la videoconferenza Partners House Meeting:
"Grazie a tutti i nostri sponsor per il sostegno che ci hanno dato in un periodo come questo. In questi giorni il mondo del calcio è molto diverso da quello che conosciamo abitualmente, ma, anche senza partite allo stadio, i nostri partner ci hanno dimostrato tutta la loro vicinanza e hanno partecipato alle nostre iniziative, in Italia, online e persino all’estero. La Roma è una piattaforma sociale e come tale ha il dovere di comportarsi: i valori che ci hanno mosso in questo periodo di emergenza saranno gli stessi che ci faranno da bussola per la nostre iniziative future".
Durante la conferenza sono intervenuti a sorpresa anche il mister Fonseca ed il capitano Dzeko, che a loro volta hanno voluto ringraziare i partners societari:
Fonseca: "In questo momento così delicato sono orgoglioso del fatto che il Club si sia contraddistinto per le iniziative che sta portando avanti al fianco delle strutture e delle persone più bisognose della città. So che in molte attività siete stati coinvolti anche voi e di questo vi ringrazio".
Dzeko: "Come in tutti i periodi più complicati, quello che fa la differenza all’interno di una squadra è l’unità d’intenti. Il Club in queste settimane c’è stato molto vicino informandoci costantemente di tutte le iniziative intraprese dalla nostra fondazione e con voi sponsor. Questo per me è motivo di grande orgoglio e un’ulteriore responsabilità che a nome della squadra raccolgo volentieri. Spero di potervi incontrare presto a Trigoria".
Ripartire dalla Coppa Italia
INSIDEROMA - SARA BENEDETTI - Periodo difficile per la scena calcistica. Dopo i ritardi sul campionato dovuti al lockdown bisogna ripartire dalla Coppa Italia.
LA SOLUZIONE - La Lega Serie A, in un Consiglio tecnico, ha discusso della eventuale ripresa giocando le due semifinali di ritorno di Coppa Italia: il programma prevede di giocare prima Juve-Milan e Napoli-Inter per decidere subito le finaliste della manifestazione. Questa soluzione permetterebbe, anche alla ripresa, di recuperare il periodo di stallo dovuto alla pandemia dando precedenza a due partite che altrimenti rischierebbero di non essere mai giocate. La soluzione pare mettere d'accordo tutti e soprattutto, permettebbe di rimandare di qualche giorno ancora il nuovo inizio del campionato. Il Comitato Tecnico Scientifico della Federazione stilerà un Protocollo di Sicurezza Sanitaria in vista di una possibile ripresa della stagione agonistica. L'intenzione sarebbe quella di autorizzare la ripresa degli allenamenti per il prossimo 4 maggio, con l'avvio della restante stagione agonistica entro la fine dello stesso mese; è la previsione più ottimistica, ma non l'unica.
LE DATE - Il campionato potrebbe riprendere anche più avanti, l'Uefa non ha posto limiti dal punto di vista temporale, Ceferin è intenzionato a far ripartire i campionati in tutta Europa, nei limiti del consentito. Inghilterra, Italia, Spagna, Germania e Francia si sono confrontate nelle ultime ore per cercare un allineamento sui calendari che andrebbe a riflettersi anche sulle Coppe Europee e sul mercato: la situazione sanitaria non appare omogenea, al momento non è stata presa alcuna decisione.
Non tutti riescono ad essere ottimisti vista la situazione attuale; i numeri totale dei contagiati continuano a crescere e ciò non induce a facili speranze ma non c'è tempo per demoralizzarsi.
Pau Lopez: "Sono momenti difficili per tutti"
Pau Lopez ha rilasciato alcune dichiarazioni alla GAZZETTA DELLO SPORT dove si è raccontato tra la nuova quotidianità in casa a causa della pandemia, la prospettiva di riprendere a giocare e l'eredità di Alisson. Questo uno stralcio delle dichiarazioni dello spagnolo:
Lopez, in tempi di coronavirus, come vive il quotidiano?
«Sono momenti difficili per tutti. Io sono qui a casa, con la mia famiglia, trovando qualche cosa da fare per i bambini, perché loro siano contenti e si divertano. Comunque è dura, perché per loro il fatto di non uscire di casa è una cosa complicata da comprendere, ma è quello che siamo chiamati a fare adesso».
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È favorevole a ricominciare il campionato?
«Credo che sia presto per sapere se si potrà giocare. Dobbiamo aspettare quello che succederà nei prossimi giorni in Italia. Dopo, chi è deputato a decidere farà le scelte migliori per i calciatori e per le squadre».
Qualora si ricominciasse, che percentuale dà alla Roma di poter raggiungere la zona Champions League?
«Meglio non parlare di questo. Dico solo che mancheranno 12 partite. Dipenderà solo da noi poter arrivare a raggiungere il nostro obiettivo».
Alisson ha segnato la storia recente della Roma: sente addosso la sua pressione per essere il suo erede?
«Se ne parlava già al mio arrivo. Io ho sempre pensato che Pau è Pau e Alisson è Alisson».
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Ha mai più pensato all’errore nel derby?
«La verità è che non l’ho fatto. Non ci ho più pensato perché per me è stato un errore come qualsiasi altro. Lo so che per la gente il derby è una partita diversa, ma per quello che mi riguarda non fa differenza commettere un errore contro la Lazio, contro la Spal, contro l’Inter o contro la Juve. Devo evitare sbagli del genere, ma niente di più».
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Lei ha onestamente ammesso di non essere bravo a parare i rigori: per quale motivo?
«Il calcio di rigore è una questione d’intuizione: ce l’hai o non ce l’hai. Puoi prendere informazioni su dove calciano gli specialisti, in quale angolo hanno battuto gli ultimi tiri, ma dopo dipende solo da te. È molto personale. Ci sono portieri che lo fanno molto bene e altri invece non tanto, come me... Ma è una cosa su cui è difficile lavorare».
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Trigoria, torna di moda la meglio gioventù
IL MESSAGGERO - Il settore giovanile è sempre stato il fiore all'occhiello della Roma. In virtù delle conseguenze economiche della pandemia e della regola dei 4+4 nella composizione delle liste da rispettare (4 giocatori cresciuti nel proprio vivaio più 4 cresciuti in altri vivai italiani), sembra che i club vogliano tornare a guardare in casa propria. In casa Roma la dirigenza punta sul terzino sinistro Riccardo Calafiori, pronto all'esordio dopo aver raccolto quattro panchine tra campionato ed Europa League. Non solo Calafiori: ma anche Bouah, laterale destro ora ai box per la rottura del crociato anteriore sinistro, l'esterno offensivo Zalewski e il centrocampista Bove.
Dopo l'esordio un anno fa in Coppa Italia sotto la guida di Di Francesco, Alessio Riccardi sembrava il più pronto tra i giocatori della Primavera. Nonostante il contratto da big (500mila euro fino al 2023), la Roma già lo scorso luglio lo aveva inserito in un possibile scambio con Rugani, ora con l'estate alle porte si avvicina anche la probabile cessione.
Test, ritiri chiusi e via scaglionato
IL MESSAGGERO - La volontà è terminare la stagione per non compromettere la prossima. Per farlo si dovrà individuare un gruppo squadra formato da calciatori, staff tecnico, medici, fisioterapisti, magazzinieri e personale a più stretto contatto con i calciatori che risulti completamente negativo. Questo gruppo dovrà essere sottoposto, prima della ripresa degli allenamenti, ad uno screening approfondito cioè tamponi e test sierologici. Poi, le squadre andranno in ritiro che sarà blindato, quindi senza visite dall'esterno e niente ritorno a casa la sera. Si sta pensando, inoltre, ad un inizio scaglionato con precedenza alla Serie A, che ha ipotizzato di riprendere con due partite in chiaro (le semifinali di Coppa Italia il 27 e 28 maggio su Rai 1).
Ad oggi, però, il protocollo di sicurezza non è ancora un testo definitivo. Il programma della Figc, affidato alla commissione medica, una volta ultimato dovrà essere sottoposto all'attenzione del Ministro dello Sport Spadafora e al Ministro della Salute, Speranza.
La Lega: il via con la Coppa Italia? Precedenza alla A, poi B e C. Con tamponi, test e gruppo chiuso
GAZZETTA DELLO SPORT - La commissione medica della Figc prosegue con la definizione del protocollo per la ripresa degli allenamenti e la Lega studia le date per ricominciare. Quando il documento sarà ultimato, verrà analizzato dal ministro della salute Roberto Speranza e da quello dello sport Vincenzo Spadafora per il via libera.
Nel protocollo l'aspetto chiave è quello del ritiro permanente del gruppo "negativizzato". I primi controlli, cioè il doppio esame del tampone a distanza ravvicinata, dovranno accertare che nessun calciatore o membro dello staff sia potenzialmente infetto e che i positivi siano guariti. Poi si procederà con una divisione del gruppo con esami differenziati. L’obiettivo è di arrivare a un gruppo chiuso all’esterno, senza possibilità di contagio. Ripartirà prima la Serie A, a seguire B e C. L'idea emersa nel consiglio di Lega sarebbe ricominciare con le semifinali di Coppa Italia (Napoli-Inter e Juventus-Milan) il 27 e il 28 maggio, in alternativa ripartire il 30 e 31 maggio. C'è persino una data per un eventuale rinvio di tutto a fine estate, il 12 settembre. Il protocollo di ieri non menziona le partite, ne servirà un secondo.
De Rossi e Totti, tante storie fra web e tv
Oggi su Sky Sport Uno andrà in onda il «De Rossi day», dedicato all’ex numero 16 della Roma. Ieri, invece, l'ex 10 giallorosso Francesco Totti ha parlato a lungo in diretta su Instagram con Fabio Cannavaro. «Quando avvierò la mia attività di scout, la prima trattativa la farò con la Roma», ha dichiaro l'ex capitano romanista.
Pastore vede la luce in fondo al tunnel. L'agente: "E' pronto, non ha più dolore alla gamba"
IL TEMPO - BIAFORA - Un calvario che va avanti quasi ininterrottamente dal 10 novembre. Quella di Javier Pastore è una stagione che ha subito un'importante svolta in negativo a partire dal match di novembre con il Parma, gara nella quale ha rimediato un trauma all'anca che gli ha causato un problema cronico e di difficile risoluzione. Il trequartista argentino, prima dello stop alle competizioni, era riuscito a tornare tra i convocati e poi in campo per una fugace apparizione nel derby, prima di dover alzare di nuovo bandiera bianca per il dolore lancinante.
Dopo aver optato per una terapia conservativa - svolta principalmente con il consulto di uno specialista spagnolo - ora il Flaco, che rischiava di aver terminato in anticipo la propria stagione, punta a dare il proprio contributo se e quando si dovesse riprendere il campionato. "Javier è pronto, non ha più dolore alla gamba" le parole di Marcelo Simonian, agente che cura gli interessi di Pastore da oltre dieci anni. Di certo sarà difficile che Fonseca possa averlo a completa disposizione sin dai primi giorni in cui si dovrebbe radunare il gruppo, ma il trentenne di Cordoba vuole dimostrare di essere ancora un giocatore da Roma, che su di lui ha investito 25,66 milioni per acquistarlo dal PSG. Anche perché ci sono altri tre anni di contratto a 4 milioni netti a stagione da onorare.
Il calcio prova a rialzarsi
IL TEMPO - CARMELLINI - Il calcio ci prova, avanti adagio, cercando la quadra per tornare in campo. L'incontro virtuale di ieri in Federcalcio è servito a immaginare delle linee guida per la ripresa del calcio, o comunque intanto degli allenamenti, ma anche delle partite che si potrebbero iniziare a giocare alla fine del mese di maggio. Queste indicazioni, supportate da tutte le specifiche tecniche del caso, verranno "impacchettate" dal presidente della commissione medico scientifica Zeppilli, consegnate al numero uno della Figc Gravina e spedite ai ministri dello sport Spadafora e della salute Speranza affinché facciano le loro valutazioni e decidano poi se la strada è percorribile. Perché è chiaro che nulla si può muovere in questa situazione senza l'ok del governo.
Insomma, la serie A potrebbe ripartire e probabilmente farlo prima della B e della C: almeno questa è la proposta lanciata dalla Federcalcio nel corso della riunione che si è svolta ieri mattina con la commissione medico scientifica incaricata di stilare un protocollo da seguire per poter riavviare l'attività sportiva in piena sicurezza dopo l'interruzione per la pandemia. Una proposta studiata assieme a uno staff di tutto rispetto formato da esperti di livello assoluto. Gravina come sempre resta ottimista sulla possibilità di far ripartire il calcio in sicurezza. "E' fondamentale in questa fase mettere a punto le migliori procedure possibili per riprendere l'attività quando ripartirà tutto il Paese. Lavoriamo senza fretta, ma senza sosta per farci trovare pronti quando le istituzioni ci daranno il via" ha detto il presidente della Figc.
Si tratta in soldoni di un protocollo, ispirato ai principi di semplicità, fattibilità e attendibilità, che prevede una serie di prescrizioni e raccomandazioni per l'individuazione e la conservazione di un "gruppo squadra" formato, oltre che dai calciatori, anche dallo staff tecnico, dai medici, dai fisioterapisti, dai magazzinieri e dal personale più a stretto contatto con i calciatori, che risulti completamente "negativo". Il lavoro della Commissione raccomanda il ritiro chiuso almeno per il primo periodo di allenamento (vedi preparazione estiva), propedeutico alla piena ripresa dell'attività e con la sorveglianza del medico sociale e/o del medico di squadra. II ritiro sarà preceduto da uno screening (72-96 ore prima di iniziare) a cui si dovrà sottoporre tutto il "gruppo squadra". Tali indagini prevedono, oltre all'esecuzione del test molecolare rapido e del test sierologico, un'anamnesi accurata, una visita clinica ed esami strumentali e del sangue. Poi, come se non bastasse, il protocollo prevede la completa sanificazione del luogo dell'allenamento (Centro Sportivo, palestre, spogliatoi e alberghi qualora i club non abbiano una sede per il ritiro), e si incentrerà sulla gestione del ritiro. Insomma sara tutt'altro che semplice tornare in campo e comunque nulla sara più come prima. Ancor più difficile pensare al secondo step, quando a fare il grande rientro toccherà alle serie B e C che con budget molto ridotti saranno alle prese con problemi, anche logistici, non indifferenti.
Problemi palesati anche in Germania dalla Bundesliga che era stata la prima a provare a ripartire. Il governo tedesco ha annunciato di aver prolungato le misure restrittive per il contenimento della diffusione del coronavirus fino al 3 maggio. A questo punto l'assemblea di Lega programmata per il 23 aprile dovrà annunciare un'ulteriore sospensione del campionato, al momento bloccato fino al 30 di questo mese. La ripresa sarà comunque a porte chiuse: vietati infatti i grandi assembramenti fino al 31 agosto. Ma dal mondo del calcio arrivano anche buone notizie: sono guariti Matuidi e Rugani che hanno effettuato, come da protocollo, il doppio tampone per il coronavirus. Gli esami hanno dato esito negativo, i giocatori non sono più sottoposti al regime di isolamento domiciliare e alla Juventus a questo punto non resta che recuperare Dybala.
Coppe «compresse» e forse 5 sostituzioni
IL TEMPO - Anche per quanto riguarda la Champions è ancora tutto in aria. Così, mentre continuano a girare voci su un fantomatico accordo Uefa-Eca per giocare ad agosto, restano aperti due scenari: procedere in contemporanea con campionati e coppe, oppure chiudere la stagione dei campionati entro luglio al massimo i primi di agosto per poi poter giocare le coppe. Su queste la Uefa è ancora lontana da una decisione.
Sono addirittura quattro le ipotesi allo studio: giocarle tutte (17 partite); giocare con formula ridotta in gara secca (11 gare); fare delle final four in sede unica (11); oppure fare delle final eight sempre in sede unica (11). Comunque andrà a finire si prepara un tour de force per i giocatori, motivo per il quale Fifa e Ifab stanno pensando alla possibilità di far effettuare alle squadre 5 cambi (6 nelle coppe) invece dei consueti 3. Per ora comunque solo ipotesi.