FIGC, si è tenuta oggi la seconda videoconferenza della commissione medico-scientifica
La FIGC, tramite il proprio sito ufficiale, ha rilasciato un comunicato a seguito della videoconferenza tenutasi oggi:
"Si è svolta oggi in videoconferenza la seconda riunione della Commissione medico scientifica della FIGC, presieduta dal Prof. Paolo Zeppilli, con lo scopo di tracciare le linee guida del protocollo sanitario di garanzia per la ripresa degli allenamenti finalizzati alla ripartenza dei campionati professionistici.
Al contributo di tutti i membri, sono proseguiti nelle ultime due settimane quelli degli esperti invitati a partecipare per l’analisi dell’emergenza da Covid-19: Roberto Cauda (prof. di Malattie Infettive dell’Università Cattolica), Massimo Fantoni (Direttore Unità Covid-19 del Policlinico Gemelli), Walter Ricciardi (componente Oms, consigliere del Ministero della Salute) e Francesco Vaia (Direttore Sanitario dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani).
Nel ringraziare per la disponibilità e la collaborazione offerta, sia in termini quantitativi sia qualitativi, al lavoro della Commissione, il Presidente federale Gabriele Gravina ha ribadito a tutti i componenti l’obiettivo della FIGC: “Per far ripartire il calcio in sicurezza è fondamentale in questa fase mettere a punto le migliori procedure possibili per riprendere l’attività quando ripartirà tutto il Paese. Lavoriamo senza fretta, ma senza sosta per farci trovare pronti quando le istituzioni ci daranno il via”.
Il protocollo, ispirato ai principi di semplicità, fattibilità e attendibilità, prevede una serie di prescrizioni e raccomandazioni per l’individuazione e la conservazione di un ‘gruppo squadra’ formato, oltre che dai calciatori, anche dallo staff tecnico, dai medici, dai fisioterapisti, dai magazzinieri e dal personale più a stretto contatto con i calciatori, che risulti completamente ‘negativo’.
In via preliminare, il lavoro della Commissione raccomanda il ritiro chiuso almeno per il primo periodo di allenamento (modello preparazione estiva), propedeutico alla piena ripresa dell’attività e con la sorveglianza del medico sociale e/o del medico di squadra. Il ritiro sarà preceduto da uno screening (72-96 ore prima di iniziare) a cui si dovrà sottoporre tutto il ‘gruppo squadra’. Tali indagini prevedono, oltre all’esecuzione del test molecolare rapido e del test sierologico (con la tipologia che sarà indicata dalle autorità competenti), un’anamnesi accurata, una visita clinica (valutazione degli eventuali sintomi e misurazione della temperatura corporea) ed esami strumentali e del sangue. Peraltro, su input della stessa FIGC che, per facilitare l’espletamento di tutte le procedure di screening e favorire una migliore organizzazione logistica, è previsto si possa prendere in considerazione la possibilità di consigliare una ripartenza a tre velocità: priorità alla Serie A, per poi proseguire con Serie B e Serie C.
Il luogo per l’allenamento deve essere ovviamente sanificato (intendendo per luogo sia il Centro Sportivo sia le palestre, gli spogliatoi e gli alberghi qualora i club non abbiano una propria sede per il ritiro). Il protocollo poi si incentrerà nella gestione del ritiro con attenzioni specifiche alle varie attività di allenamento e sull’organizzazione per l’impiego delle diverse strutture, compresa la sala medica e fisioterapica.
Con il contributo del responsabile medico dell’Aia Angelo Pizzi, le prescrizioni saranno adeguate anche ai direttori di gara, tenendo presente le specificità della categoria.
Terminata la riunione odierna, il presidente Zeppilli farà una sintesi degli eventuali ulteriori contributi dei componenti per poi finalizzare il documento, che il Presidente Gravina trasmetterà quanto prima per la valutazione ai Ministri per lo Sport Vincenzo Spadafora e della Salute Roberto Speranza".
Papà di Zaniolo: "Nicolò ama questa maglia, guai a toccargli la Roma"
Igor Zaniolo, papá di Nicoló, è intervenuto all’emittente radiofonica CSS. Queste le sue parole su come il figlio sta vivendo l’esperienza alla Roma:
Come sta Nicolò?
"Bene, sta riprendendo bene, sta lavorando a casa, con l’ausilio dei preparatori in video conferenza, tutto prosegue secondo l’iter, ovviamente sarebbe stato meglio stare a Trigoria, ma comunque sta lavorando sodo a casa, seguendo il protocollo di recupero. La Roma gli ha fornito tutti i macchinari e gli attrezzi utili"
I tempi di recupero?
"Per un crociato ci vogliono 6 mesi, sempre meglio con una struttura come quella di Nicolò andarci cauti. Io penso che tra luglio e agosto sarà a posto."
La ripresa?
"Normale ci sia voglia di tornare alla vita quotidiana e alla normalità. Credo che sia giusto ripartire quando si avrà certezza che non ci saranno rischi per gli atleti e per nessun altro."
Possibile il rinnovo di Nicolò con la Roma?
"Nicolò non ha mai chiesto nulla, ha un contratto fino al 2024, sta alla grande a Roma e spera di continuare il più possibile, poi se la Roma volesse corrispondergli un adeguamento ci sediamo volentieri, ma al momento non c’è nulla di concreto. Credo che la società ci possa pensare, per blindarlo ulteriormente e farlo sentire parte integrante di un grande progetto come quello giallorosso."
Il ruolo?
"Può fare tutti i ruoli dell’attacco a parte il centravanti perché giocando di schiena alla parte viene limitato, ha bisogno di spazio davanti a se, deve giocare fronte alla porta. Pensavo fosse una mezzala, sta però dimostrando di poter fare la punta esterna. E’ sicuramente un giocatore d’attacco."
Qualche consiglio da papà Zaniolo a Nicolò arriva sul piano tecnico?
"A livello tecnico poco, ma qualche volto gli rimarco qualche atteggiamento in campo. Gli do consigli soprattutto sul comportamento da tenere in seno al gruppo, sulla professionalità, aspetti su cui mi sta ascoltando."
Quanto è legato Nicolò alla Roma?
"Nicolò ama questa maglia, ama in maniera viscerale questa piazza, guai a toccargli la Roma."
Fonseca?
"Penso sia ben visto da tutti, anche dai tifosi. Il gruppo stravede per Fonseca, sia sul piano tecnico sia sul piano umano. Per quello che mi racconta Nicolò è una grande persona."
Diretta Totti-Cannavaro, i campioni condividono ricordi con i followers
Francesco Totti e Fabio Cannavaro, ex compagni di Nazionale e Campioni del Mondo nel 2006, hanno condiviso una bel momento con i loro follower tramite una diretta Instagram. Nel corso della diretta l'ex capitano giallorosso ha parlato anche della sua nuova avventura nel mondo dello scouting giovanil. Questo uno stralcio della diretta:
"La prima trattativa che farò sarà sicuramente con la Roma (ride, ndr)". Totti - che nel frattempo aveva coinvolto anche il figlio Cristian nella diretta - ha poi chiesto ironicamente a
Cannavaro come fosse stato possibile che lui avesse vinto il Pallone d'Oro. L'ex difensore ha ironicamente risposto: "Se lo chiedono tutti. Francesco non avrà vinto il Pallone d'Oro ma ha fatto tante altre cose importanti".
Becali (pres. Steaua Bucarest): "Offerta dall’Europa per Coman"
Florinel Coman, talento della Steaua Bucarest - seguito da alcuni osservatori della Roma durante lo scorso febbraio - è al centro di alcune trattative per trasferirsi in una big europea. Queste le parole Becali, il presidente del club romeno rilasciate al programma Digi Sport: "Inizialmente hanno offerto otto milioni di euro e il 10% del futuro trasferimento, ma ho detto di no: ne ho chiesti 10 e il 20% sulla futura rivendita".
Serie A, l'ultima tentazione: ripartire dalla Coppa Italia
REPUBBLICA - PINCI - Ripartire dalla Coppa Italia. La Lega Serie A, in un Consiglio tecnico, ha discusso della (eventuale) ripresa del campionato. Aprendo a un'ipotesi suggestiva: ripartire giocando le due semifinali di ritorno di Coppa Italia. E quindi giocare prima Juve-Milan e Napoli-Inter, inizialmente in programma a inizio marzo, per decidere subito le finaliste della manifestazione. Questa soluzione permetterebbe, anche alla ripresa, di guadagnare dei giorni sul cammino dell'infezione da coronavirus, dando precedenza a due partite che altrimenti rischierebbero di non essere mai giocate. E allo stesso tempo, farebbe felice il ministro dello sport Spadafora, garantendo il primo evento calcistico dopo l'esplosione della pandemia alla Rai, che ha i diritti della manifestazione.
La soluzione piace a tutti e non ha ostacoli "politici". Soprattutto, permette di rimandare di qualche giorno ancora il nuovo inizio del campionato. Ancora di più se fosse seguita dalla finale o dal recupero della 25esima giornata, rimasta incompleta.
Rezza (ISS): "Se mi chiedete "fra un mese possiamo ripartire?" io le direi: certamente a porte chiuse"
Giovanni Rezza, direttore del Dipartimento di Malattie Infettive dell'Istituto superiore di sanità (Iss), ha parlato ai microfoni di SKY TG 24 dell'ipotesi di ripresa del calcio italiano. Queste le sue parole:
«Può ripartire oggi il Campionato? Come farei a direi di sì oggi? Stiamo in lockdown completo. Naturalmente se mi chiedete "fra un mese possiamo ripartire?" io le direi: certamente a porte chiuse - le parole di Rezza -. Dopodiché è chiaro che va molto minimizzato, molto reso veramente bassissimo il rischio, perché nel momento in cui si riapra qualsiasi attività, noi sappiamo che chiaramente un minimo di rischio in più lo prendiamo, quello che prima definivo "rischio accettabile", e chiaramente andrebbero prese delle misure molto rigide e molto rigorose. Comunque sia non sta a me decidere, sarà la politica a decidere. Nel momento in cui decideranno di riaprire il Campionato naturalmente quello che si dovrà fare - credo che già ci stia pensando la FIGC con la commissione apposita - è di dare delle istruzioni su misure molto rigorose per far sì che si minimizzi il rischio tra i giocatori e la cerchia, le persone che li attorniano e soprattutto anche per il resto della comunità. Naturalmente ogni riapertura in qualche modo comporta un minimo di rischio, non solo per il Campionato, sto dicendo per qualsiasi altra attività. Però ci sono delle modalità per mettere, se non in sicurezza totale, in parziale sicurezza la popolazione e quello che interessa la sanità pubblica chiaramente».
Dzeko: "Sono onorato di essere stato nominato miglior giocatore straniero nella storia del campionato ceco"
Edin Dzeko ha fatto la sua prima esperienza all'estero, lontano dalla sua Bosnia, in Repubblica Ceca, nel Teplice. Proprio oggi il centravanti romanista è stato nominato come miglior giocatore straniero nella storia del campionato ceco. Queste le sue parole:
Per la giuria del quotidiano Sport sei il miglior straniero nella storia della lega ceca. Che ne pensi?
"Tenendo conto di quanto brevemente abbia lavorato nella Repubblica Ceca e di quanto fossi giovane e immaturo, sono molto orgoglioso di questo premio. Un sacco di stranieri di qualità hanno giocato in campionato, quindi sono stato molto contento."
Ripeteresti il tuo impegno in Teplice?
"A quel tempo, venni da ragazzo: non avevo idea di cosa avesse davanti a me, ma ora che guardo indietro, so che non cambierei la mia decisione. Avrei fatto il viaggio per Teplice, anche se a volte è stato molto difficile. Vorrei ringraziare i giornalisti e gli esperti che hanno votato per me".
Anche Zappacosta e Diawara sono ok. E Fonseca sorride
LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - Se davvero arriverà la ripresa degli allenamenti a inizio maggio, Fonseca avrà più di un motivo per sorridere. Rivedrà in campo Nicolò Zaniolo, ma ancora prima di lui saranno a disposizione Zappacosta e Diawara. Il terzino avrebbe dovuto fare il suo rientro proprio in questi giorni. Davide non vedeva l’ora di tornare, per ora si è dovuto accontentare della partita virtuale giocata ieri sera su Sky, nel corso dell’evento benefico “United per l’Italia”. È stato schierato in mezzo al campo, al fianco di Donati (Lecce) e Quintero (River Plate). All’eventuale ripresa la Roma ritroverà anche il suo equilibratore di gioco. Diawara infatti si era rivelato indispensabile per la squadra di Fonseca, che potrà da subito contare su di lui.
Nove anni fa il viaggio a Boston. E ora Friedkin aspetta
LA GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI - Sono trascorsi nove anni da quando la maggior parte della spedizione partì. Avvocati, addetti ai lavori, responsabili della comunicazione e giornalisti al seguito. Il viaggio era quello da Fiumicino a Boston, l’obiettivo uno: vivere lo storico passaggio dalla famiglia Sensi alla Roma americana. Nove anni, due presidenti, quattro direttori sportivi e otto allenatori dopo, l’impresa di rendere la Roma “una regina” è riuscita a metà. La proprietà americana ha fatto crescere in maniera evidente il club, ma non è riuscita a portare a casa nemmeno un trofeo. È uno dei motivi che aveva convinto James Pallotta a passare la mano. A fermare la trattativa ben avviata con Friedkin c’è stato però il Coronavirus e al momento non sono previste spedizioni d’aprile tra l’Italia e gli States come nove anni fa.
Zaniolo rinnova: il gioiello brillerà ancora e il futuro sarà sempre più bello
LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - Otto mesi esatti, tanto è passato dalla firma del suo secondo contratto con la Roma, arrivato la scorsa estate. Era il 14 agosto 2019 e a distanza di un anno, nei prossimi mesi, quasi sicuramente Zaniolo e il club si rimetteranno seduti a tavolino per sistemare ogni cosa. Del resto Zaniolo in questo periodo ha maturato una certezza: vuole restare a Roma, l’affetto e l’amore che gli hanno trasmesso negli ultimi mesi i tifosi giallorossi lo hanno colpito dritto al cuore. E lo ha detto anche pubblicamente, senza nascondere il suo desiderio di fermarsi a lungo nella Capitale. Ad oggi percepisce 1,5 milioni più bonus ed è facile immaginare che con il rinnovo possa arrivare a 2,5, che diventeranno 3 con i bonus.
I sessant’anni di Voeller, il bomber all'”opposizione”
LA GAZZETTA DELLO SPORT - ARCHETTI - Rudi Voeller ha compiuto ieri 60 anni e negli anniversari, soprattutto quelli tondi, piovono celebrazioni, ricordi e complimenti. Critiche e cattiverie si tengono per i giorni normali, che poi è tutto il resto dell’anno, della vita. Ma nel caso del personaggio tedesco, viene sempre sottolineata la sua dimensione di idolo, perpetrata nel tempo. Il sentimento positivo che nasce nei confronti di Voellerderiva dal fatto che ha sempre giocato in squadre di opposizione. Dove ti vogliono bene anche se non copri con i trofei la foto ufficiale, dove spargono passione anche in una finale persa. Da ragazzo è passato da Monaco, ma non al Bayern: al 1860. In Bundesliga è stato portato dal Werder Brema, non dalla super potenza bavarese. In Italia poteva finire al Milan, già dal 1984. Ma rimanda il viaggio. Viene nel 1987, preso dalla Roma. Non è una squadra di governo, nonostante i tanti politici tifosi. Anche il suo rapporto con l’Italia, se non con i romanisti, sarebbe sbiadito, perché il successo continuo fa nascere invidia e sovraesposizione. Invece Rudi è rimasto all’opposizione. Si gode Roma quando ci torna spesso con la moglie e la coppia ha intenzione di viverci per buona parte dall’anno 2022, quando scadrà il suo contratto con il Leverkusen.
Difesa a tre, una mossa salva-mercato
IL MESSAGGERO - CARINA - Premessa d’obbligo: immaginare alcuni calciatori ancora a Roma nella prossima stagione è realmente difficile. Tra chi ha fatto il suo tempo, chi deve essere ceduto per tagliare il monte ingaggi e chi non rientra nei piani di Fonseca, la lista è lunga. Eppure, tra un mercato estivo che presenta grandi incognite e un bilancio che chiuderà in forte perdita, le cose potrebbero cambiare in corsa. Anche alla luce delle parole di Fonseca sulla difesa a tre: “Una volta si interpretava in maniera difensiva, oggi invece la si utilizza anche in modo offensivo. Qui in Italia si usa bene e io penso di saperla utilizzare. Se vogliamo sfruttare le linee laterali è una buona idea“. Quest’apertura tattica darebbe risalto a elementi come Spinazzola e Bruno Peres, ma anche a Florenzi e Karsdorp, di ritorno in estate. Kolarov verrebbe riproposto centrale, dove potrebbe allungare la sua carriera.