De Rossi pronto per la Fiorentina: "Ho già lo staff"
IL TEMPO - BIAFORA - A pochi mesi di distanza dal suo addio al calcio giocato Daniele De Rossi è pronto per iniziare la sua nuova vita da allenatore. L'ex capitano della Roma, intervistato dal quotidiano argentino La Nacion, conferma indirettamente di essere ad un passo dalla panchina della Fiorentina, che ha deciso di ripartire da lui dopo la deludente stagione con Montella e Iachini: "Penso di essere molto vicino a diventare un tecnico. Mi sento pronto ed entusiasta. Faccio - ha rivelato DDR - già riunioni con il mio staff tecnico, anche senza una squadra, stiamo già lavorando insieme, guardiamo le partite. Non ho fretta, ma la possibilità mi entusiasma perché voglio farlo davvero".
Il campione del Mondo ha poi ricordato con affetto l'avventura al Boca Juniors e non ha escluso un clamoroso ritorno dal sapore romantico: "Molte volte mi sveglio che mi manca il Boca, voglio tornare alla Bombonera come allenatore. Se le cose fossero andate bene Burdisso mi avrebbe fatto iniziare la mia carriera da allenatore in fondo al club".
Stadio, corsa contro il tempo della Raggi
IL TEMPO - MAGLIARO - La foto con la prima pietra dello Stadio della Roma potrebbe farla il nuovo sindaco se la Raggi e i suoi non si sbrigano: le elezioni per eleggere il successore di Virginia a Palazzo Senatorio sono a giugno 2021 e se il sindaco e i 5Stelle intendono realmente utilizzare lo Stadio come oggetto di campagna elettorale, il tempo è davvero minimo. In attesa che i consiglieri comunali 5Stelle, dopo 4 anni di governo della città e un numero elevatissimo di incontri tecnico/politici, decidano, forse lunedì, di dare il via libera per portare alla votazione finale il progetto Stadio della Roma, piovono dichiarazioni politiche, dal Pd a Salvini a Fassina, e si può iniziare a tracciare un potenziale cronoprogramma.
In Campidoglio "gira" un timing minimo/massimo: quello ottimistico è di portare in Giunta la delibera Stadio intorno al 10 agosto per poi farle iniziare, alla ripresa dei lavori, l'iter nelle cinque commissioni consiliari (Urbanistica, Lavori pubblici, Mobilità, Ambiente e Commercio) e nel IX Municipio per l'espressione dei pareri obbligatori ma non vincolanti. Quindi, dopo un breve riepilogo delle carte in Giunta, la calendarizzazione del voto in Aula. La velocità dei passaggi intermedi è un elemento fondamentale: possono bastare pochi giorni se le Commissioni lavorano a spron battuto. In questo caso, il voto potrebbe esserci nella prima metà di settembre. Il timing meno ottimistico e molto legato alle fibrillazioni interne dei 5Stelle, invece, prevede che tutto l'iter descritto termini con il voto finale a fine novembre. Oltre è poco pratico andare, visto che a dicembre inizia la sessione di bilancio.
Intano iniziano i posizionamenti delle forze politiche: il Pd, prima schierato su un "no" oltranzista, ora apre timidamente la porta. "Leggeremo attentamente tutte le carte, poi, se le prescrizioni della Regione saranno state tutte accolte, valuteremo", dice il capogruppo Dem in Campidoglio, Giulio Pelonzi al programma «Gli Inascoltabili» su NSL Radio e TV. Ancor più importante la posizione di Matteo Salvini che, pur rimandando la decisione al gruppo in Aula Giulio Cesare, ha detto: "Io tifo perché ci sia uno stadio nuovo e spero che si sblocchi". Contrario, come al solito, Stefano Fassina che parla di "un'altra incompiuta in arrivo" e che chiede ai 5Stelle di "bloccare l'ennesima speculazione su Roma".
La Roma riparte
IL TEMPO - CARMELLINI - Sulle note di «C'era una volta in America» la Roma si rialza e torna al quinto posto. Inizia tutta in salita, va sotto col Parma, poi spinge sull'acceleratore e ribalta con Mkhitatyan e Veretout una gara che poteva finire anche con un punteggio più netto. Ma va bene così, i giallorossi rispondono a Milan e Napoli e restano in corsa per l'Europa: o meglio per evitare il "maledetto" preliminare.
Fonseca non cambia modulo, con Smalling infortunato arretra Cristante al centro della difesa dando fiducia ancora a Ibanez e Mancini. In avanti conferme di Mkhitaryan e Pellegrini e di Spinazzola sulla sinistra: a destra c'è invece Bruno Peres per Zappacosta rimasto in panchina. Davanti alla difesa il rientro di Diawara con Veretout spostato di qualche metro. Fuori da tutto Kluivert: scelta tecnica che andrà approfondita per il futuro. Pronti via subito sotto, perché al primo affondo del Parma Cristante, che ancora deve capire deve capire dove si trova, tocca Cornelius in area e Fabbri viene richiamato dal Var: l'analisi dell'episodio non lascia scampo ai giallorossi e dal dischetto Kucka porta avanti i suoi. E' la botta che sveglia la Roma. Reagisce, cresce col passare dei minuti e fino al termine della prima frazione si gioca praticamente a una porta. Così, dopo un palo centrato da Pellegrini (17') arriva l'atteso gol del pareggio (42'). Lo firma Mkhitaryan al suo ottavo sigillo in giallorosso. Un gol che rimette in corsa una Roma sfortunata: perché allo scadere meritava di passare in vantaggio ma il colpo di testa di Ibanez esce di un soffio.
E nella ripresa la dinamica non cambia, la Roma spinge, cresce e passa in vantaggio con il gran gol di Veretout tornato ad essere fondamentale per questa squadra. Il francese prende palla da Mkhitaryan (c'è sempre lo zampino dell'armeno ancora una volta centrale nella manovra giallorossa), punta la porta difesa da Sepe e lo inchioda con un destro micidiale. Cinque minuti e Pellegrini ha tra i piedi la palla per chiudere la pratica, ma si perde in uno dei suoi eccessi di autostima e il Parma salva la pelle. Non solo ma dieci minuti dopo Fabbri torna alla Var per un fallo di mano in area di Mancini: ma stavolta l'arbitro decide che va bene così. Ma la beffa è nell'aria e arriva l'immancabile gol dell'ex firmato Gervinho: ma un fuorigioco salva i giallorossi. Da qui in avanti è battaglia, più di nervi che fisica perché la Roma è sulle gambe e Fonseca tentenna sui cambi. Poi mette Carles Peres e Villar ed è proprio il nazionale under 21 spagnolo a sbagliare la palla match. Finita? Macché, entra Zaniolo e a 3' dalla fine serve al giovane collega spagnolo una palla sulla quale c'è scritto sopra: spingere. Niente, non ce la fa e l'ultimo brivido corso dalla Roma è tutta colpa sua. Ma stavolta gli va bene... perché lassù qualcuno li ama.
Ag. Ibanez: "Ieri ha giocato bene. Continuerà a migliorare"
Frederico Moraes, agente del difensore Roger Ibanez, ha parlato ai microfoni di romapress.net del suo assistito e di come si stia trovando alla Roma:
"Ha giocato bene contro il Parma, una buona gara ed è andato vicino al gol. Aveva semplicemente bisogno di tempo per ambientarsi, esattamente come accadde con la Fluminense e con l’U23 brasiliana. Quando iniziò a giocare, si conquistò il posto. Difesa a 3? Sono convinto giochi meglio a 4, ma sta facendo bene e continuerà a migliorare".
La Juventus pronta ad offrire 50 milioni più bonus per Zaniolo
Nonostante l'infortunio non sono diminuiti gli estimatori di Nicolò Zaniolo.
In particolare la Juventus che, come riferito dal sito alfredopedullà.com, sarebbe pronta ad offrire 50 milioni di euro più bonus per per far vacillare la Roma e convincerla a cedere il proprio talento.
Ma non sarà un'impresa facile, poichè i giallorossi ritengono Zaniolo un incedibile ed il giocatore vorrebbe continuare il suo percorso alla Roma.
Bergonzi: "Fabbri mette a disagio tutti i suoi colleghi. Gli serve un riposo lungo"
L'ex arbitro Mauro Bergonzi ha commentato ai microfoni di TMW Radio l'arbitraggio di Fabbri nel match di ieri sera tra Roma e Parma. In particolare l'ex fischiatto ha voluto soffermarsi sul calcio di rigore negato al Parma dopo il mani di Mancini:
"Fabbri? Sono amareggiato e deluso da ex arbitro per quello che ho visto. Mette a disagio tutti i suo i colleghi, l'AIA e il designatore, è un errore inconcepibile. Dovrebbe chiedere scusa, non si capiscono le motivazioni. Credo che sarà sospeso, gli serve un riposo lungo".
Pelonzi, PD: "Stadio? Valuteremo solo l'interesse pubblico. Niente calcoli politici"
Giulio Pelonzi, consigliere comunale del PD, ha parlato ai microfoni di Centro Suono Sport del futuro Stadio della Roma:
"Noi votammo contro lo stadio, e fummo anche contestati nel 2017 per questo. Il voto contrario personalmente lo basai sul rapporto tra cubatura privata e opere pubbliche a carico del proponente, e poi anche per il tema legato alla viabilità. Dal 2017 ad oggi sono cambiate un po’ di cose. Sia dal punto di vista politico che dal punto di vista economico: il no alle Olimpiadi ha eliminato la possibilità di fare opere a Roma da qui a non so quando. Noi non affrontiamo la vicenda dal punto di vista demagogico, ma dal punto di vista tecnico: leggeremo attentamente tutte le carte prima di maturare la nostra posizione. Io sono il più grande avversario politico del progetto della Raggi, lo sapete, ma lo rileggerò senza preconcetti con la speranza che la Sindaca non presenti lo stesso progetto di tre anni fa. Vi sembra normale che un consigliere comunale non ha potuto vedere le carte per non so quanto? Ma per trasparenza andava messo tutto sul sito del Comune, non bisogna limitarsi a dare il libero accesso a noi. Noi giudicheremo l’interesse pubblico, solo quello, non faremo calcoli politici". Roma-Lido? I 180 milioni della Regione sono stati stanziati, i 40 del Comune sono ancora ‘ballerini’ e mi auguro che entro il 31 luglio il Comune li possa stanziare definitivamente, sennò c’è un problema per me. Io devo capire se il potenziamento della Roma-Lido è sufficiente a coprire la mancanza dei ponti, questo è un altro problema. Se uno volesse farlo il ponte dei Congressi potrebbe esser fatto insieme allo stadio, ma bisogna vedere se c’è la volontà. Nessuno vuole fare un braccio di ferro politico sulla vicenda stadio, per carità, noi siamo a favore dello stadio sia della Roma che della Lazio, ma bisogna vedere il progetto: ad andare a votare siamo noi, e i rischi penali e contabili li paghiamo noi".
Giudice Sportivo, squalificati Cristante e Mkhitaryan. Diawara entra in diffida
Il Giudice Sportivo ha emesso i propri verdetti dopo l'ultimo turno di campionato.
A Brescia la Roma dovrà fare a meno di Cristante e Mkhitaryan, ammoniti ieri sotto diffida e dunque squalificati. Entra in diffida, invece, Diawara.
Veretout anima, gambe, cervello: Fonseca non può farlo riposare
LA GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI - Jordan Veretout è il cuore, l’anima, ma anche il cervello, della Roma di Fonseca. Se c’è un giocatore al quale il tecnico portoghese ha davvero affidato le chiavi della sua Roma è il francese e la partita di questa sera contro il Parma non farà eccezione. Perché con Cristante spostato probabilmente in difesa e un nuovo modulo con cui la Roma sta prendendo confidenza, toccherà ancora a lui coprire il reparto arretrato e orchestrare le azioni offensive. D’altronde, è abituato. In questa stagione Fonseca lo ha schierato in 37 occasioni (più di Pau Lopez, Dzeko e Kolarov) di cui 27 in campionato. Non è mai stato fuori in Serie A per scelta tecnica, ma solo per infortunio o squalifica.
Il 2020 della Roma è un vero incubo da scacciare subito
LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - “Bisogna far capire alla squadra che una sconfitta è solo una sconfitta“. Già, in linea di massima è sempre così. Stavolta, però, la sconfitta di Napoli non è fine a se stessa ma l’ennesima di una lunga serie: la terza consecutiva, l’ottava dall’inizio del 2020, la decima dall’inizio del campionato. Un’infinità per una squadra come la Roma e allora anche la tesi di Paulo Fonseca trova molta meno credibilità. Il 2020 giallorosso è a dir poco imbarazzante: 13 punti in 13 partite, con una classifica dell’anno solare che vede la Roma addirittura al quindicesimo posto. Peggio, in buona sostanza, da gennaio a oggi hanno fatto solo 5 squadre: Cagliari, Torino e Lecce con dieci punti, Spal e Brescia con 7. L’unico rimedio a questa situazione è la vittoria. Questo è l’obbligo per la Roma questa sera: battere il Parma e portare a casa tre punti importanti per continuare a tenere solido il posto per la prossima Europa League.
Ibanez non molla: contro il Parma a caccia di riscatto
LA GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI - Da quando è ripartito il calcio Roger Ibanez è stato uno dei giocatori che si è allenato meglio, tanto che Fonseca, un po’ per necessità e un po’ per scelta, con la ripartenza del campionato gli ha fatto saltare soltanto la partita contro il Milan. Se oggi, come sembra, dovesse giocare di nuovo dal primo minuto, insieme a Cristante e Mancini, sarebbe la seconda di fila da titolare, cosa mai successa da quando è in Italia. Un’occasione importante per lui, dopo tre apparizioni tra luci e ombre, visti gli errori sui gol di De Paul e Callejon e l’incertezza su quello di Gabbiadini. Un esame in più per lui visto che stasera mancherà Chris Smalling, il punto fermo del reparto.
Stadio, la maggioranza dice sì: nulla osta al progetto
LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - C’era da verificare soprattutto la volontà politica. Non assoluta, ma specifica. Nel senso che prima di portare il progetto dello stadio della Roma in aula il sindaco di Roma Virginia Raggi vuole essere sicura di avere in mano i numeri giusti. Niente passi falsi, insomma, perché poi andare a votare sullo stadio e magari non poterlo passare avanti sarebbe un bel boomerang elettorale. Ecco perché ieri la Raggi ha voluto questa riunione con il gruppo di consiglieri della maggioranza, per capire se effettivamente avrà la certezza di poter procedere senza intoppi. Le risposte dei consiglieri alle parole dei tecnici sono state positive e la Raggi è uscita dalla riunione con la sensazione di poter procedere. A questo punto si andrà a breve in Aula, dove si potrebbe votare anche prima della fine dell’estate.