Roma, sforbiciate su misura. E Pellegrini allunga subito

LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - Il bilancio della Roma è in sofferenza a causa dell'emergenza coronavirus. È per questo che i giocatori stanno trovando un accordo con la dirigenza per rinunciare al 70-80% della mensilità di marzo (almeno è quello che sperano a Trigoria) e spalmare gli stipendi di aprile, maggio e giugno sui prossimi bilanci. Alcuni contratti dei calciatori però, piene di clausole di ogni tipo, andrebbero riformulati, come quello di Lorenzo Pellegrini. Il centrocampista romano ha sempre espresso la volontà di rimanere in giallorosso e perciò non avrebbe difficoltà nel firmare un quinquennale con, però, un aumento dell'ingaggio ad almeno 3 milioni netti a stagione ed eliminando la clausola rescissoria da 30 milioni. Anche Diawara e Santon potrebbero allungare il proprio contratto.

Questo a prescindere che la trattativa per il passaggio societario tra Pallotta e Friedkin, ora in stand-by per via del coronavirus, vada a buon fine o meno. L'affare è a forte rischio, ma semmai i dialoghi dovessero riprendere le cifre e le modalità pattuite (circa 700 milioni) saranno certamente diverse.


Tagli agli ingaggi: i club vanno in campo con gli avvocati

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Nuova riunione in conference call per discutere sul tema dei tagli degli stipendi dei giocatori. I club di Serie A, tranne la Juventus che ha già trovato un accordo con i propri tesserati, e la Laga, ognuno con il proprio legale, hanno avuto un confronto tecnico in cui si è ridiscusso di strategie, cercando di raccogliere le iniziative autonome delle società in un filo conduttore comune. La Lega ha già espresso il suo punto di vista, ma l'Aic si è opposta.

In un altro meeting tra Lega, Figc e varie altre componenti federali convocate dal presidente Gravina si è preparata una prima bozza di riforma delle licenze nazionali. I club vorrebbero posticipare alcune scadenze, vista l'eccezionalità della situazione, che ha inciso anche sui bilanci. Oggi la Federazione incontra il Governo per un aggiornamento su tempi e modi dell’eventuale ripresa, mentre martedì la Figc riunirà di nuovo la Commissione medico-scientifica.


Smalling-Roma, l’amore continua

IL TEMPO - BIAFORA - Smalling vota la Roma e ribadisce la volontà di restare alla corte di Fonseca. Prima della diffusione del Coronavirus le trattative tra Petrachi e il Manchester United per trasformare il prestito secco del difensore in un acquisto a titolo definitivoerano state messe in stand-by per l’imminente cessione del club a Friedkin. Ora l’emergenza mondiale ha ancor di più paralizzato l’operazione. Smalling però negli ultimi giorni ha confermato di voler proseguire la propria avventura italiana e ha respinto al mittente le sirene dell’Everton e del Tottenham. Ha accettato di ridursi l’ingaggio – da 4,6 milioni netti a poco sopra i 3 annui – la sua intenzione è di rimanere. L’auspicio di Petrachi è che il nuovo scenario europeo faccia calare le pretese del Manchester United intorno ai 15 milioni.


La Roma prova a sbaragliare la concorrenza per Pedro: offerto un contratto da 3 milioni

Persiste l'interessa della Roma per Pedro, in scadenza a giugno col Chelsea. Secondo il The Mirror, i giallorossi, che avevano già avviato i contatto con l'agente del giocatore a gennaio, avrebbero offerto un contratto da 3 milioni di euro a stagione più bonus. 


Dzeko: "Fare il capitano della Roma dopo Totti e De Rossi è sicuramente un grande orgoglio"

Edin Dzeko ha raccontato i microfoni di Sky Sport come sta vivendo questo periodo di quarantena dovuto all’emergenza Coronavirus. Queste le sue parole:

Roma Cares è sempre molto attiva. Anche questo ti fa capire che la tua scelta di restare è stata giusta?
"Io la scelta giusta l’ho fatta e non era difficile. Ora ancora di più sono orgoglioso di far parte di questa società che in questi momenti molto difficili fa le cose importanti per tutti i tifosi e la gente che ha bisogno di aiuto. Noi giocatori siamo a disposizione della nostra società e cerchiamo di aiutare in tutti i modi possibili."

Com’è essere padre a tempo pieno in questa fase?
"Non sono mai stato così tanto tempo a casa ma sono contento per i miei figli e tutta la famiglia che in questi momenti è l’unica cosa positiva. Vedo che i miei bambini sono contenti e quando li vedo cosí lo sono anche io."

Il calcio italiano vuole ripartire a inizio maggio. Cosa ne pensi?
"É una cosa molto delicata. La cosa più importante è la salute della gente, in questo momento lo sport non è in prima fila ma noi amiamo lo sport e quando la situazione si calma e non c’è più pericolo è giusto finire il campionato."

Ami Sarajevo, ma quando non sei a Roma cosa ti manca di Roma?
"Per Sarajevo ho un amore infinito e sarà sempre cosí, ma se mi chiedi cosa mi mancherebbe di Roma ti dico casa nostra dove abitiamo. Quando torniamo a Sarajevo per le vacanze nostra figlia Una ci chiede sempre ‘ma quando torniamo a casa’ e noi gli rispondiamo che siamo a casa qui a Sarajevo, ma lei dice ‘no, no casa nostra è a Roma’."

Da qualche mese sei capitano della Roma. Ti sentivi già prima capitano?
"La prima volta che sono stato capitano ero a Wolfsburg, poi lo sono da 6 anni della Bosnia. Fare il capitano della Roma dopo Totti e De Rossi è sicuramente un grande orgoglio, soprattutto esserlo di questa società meravigliosa. Io anche prima mi sentivo uno dei capitani perché secondo me tutte le squadre hanno più capitani che sono i leader della squadra non solo con la fascia ma anche fuori e dentro il campo."


Jesus Corona del Porto nel mirino dei giallorossi

Jesus Corona, esterno del Porto, è nel mirino della Roma. Tra le pretendenti al messicano, come riportano dal Portogallo, c’è anche la Roma di Paulo Fonseca, oltre all’Inter. In Europa Corona è “osservato speciale” anche di Siviglia, Valencia, Schalke 04, Everton e West Ham.

 


Juan: "Qua in Brasile siamo più fortunati rispetto all’Italia, perché lì è successo prima e abbiamo avuto modo di imparare"

Juan Silveira Dos Santos, ex difensore giallorosso collegato da casa, è tornato sulla sua esperienza a Trigoria. Queste le sue parole:

Come stai?
"Sto bene, sto passando questo momento un po’ diverso, con la speranza che tutto finisca bene."

È un momento particolare per tutto il mondo, come stai vivendo queste giornate?
"Qua in Brasile siamo più fortunati rispetto all’Italia, perché lì è successo prima e abbiamo avuto modo di imparare anche come comportarci, mi dispiace moltissimo per l’Italia. Sono a casa con i miei, con un bambino di 4 anni che gioca tutto il giorno. Faccio il papà ed il marito."

Sul lavoro attuale nel Flamengo.
"Sì, ora lavoro fuori dal campo, ho avuto questa possibilità di continuare a lavorare nella società. Sono molto contento, devo ringraziare la società. Sto ancora imparando come lavorare, ma sono contentissimo di questa opportunità."

 
 
 
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⁣ “È impossibile giocare nella Roma e non innamorarsi” ⁣⁣ @j4juanoficial è il nuovo protagonista di “A casa dell’Ex” ⁣⁣ L’eleganza prestata alla difesa

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Malagò: "Gli allenamenti sono stati vietati per tutti, ma bisogna fare distinzioni rispetto ad attività individuale o di squadra"

Giovanni Malagò, presidente del Coni, è intervenuto all'emittente radiofonica RADIO RADIO sul dibattito relativo al rinnovo delle cariche dei presidenti federali e di quello del Comitato olimpico nazionale alla luce dello slittamento delle Olimpiadi di Tokyo al 2021. Queste le sue parole:

«Servirà dare un'interpretazione, ho parlato con tantissimi presidenti e salvo una esigua minoranza è solo una cosa di buonsenso che vai a fare le Olimpiadi con il presidente che ha condotto il quadriennio precedente, perché è giuridicamente il rappresentante tecnico della squadra che va ai Giochi. Ho parlato con il Cio e assolutamente condivide questa impostazione, quindi ritengo che questo avverrà. Lo statuto del Coni e le dinamiche della legge del mondo olimpico, e vale anche per il paralimpico, sono chiarissime - aggiunge Malagò - siamo obbligati a fare le elezioni dopo lo svolgimento delle Olimpiadi. Per le federazioni lo statuto chiarisce che le elezioni vanno svolte dopo il quadriennio, ma la parola 'quadrienniò non è stata messa lì a caso. Non è mai successo che un'Olimpiade è stata spostata di un anno. In questo caso quadriennio è collegato alle Olimpiadi». «Sono state spostate anche diverse elezioni regionali e leggo che forse vengono spostate anche le elezioni del presidente degli Stati Uniti d'America: vogliamo che non lo facciamo noi per le federazioni?», ha aggiunto.

«Gli allenamenti sono stati vietati per tutti, ma bisogna fare distinzioni rispetto ad attività individuale o di squadra, indoor o outdoor. Il governo, a torto o a ragione, con il dpcm ha deciso di vietarli per tutti e ho molto più di una sensazione che questo dpcm verrà prorogato, o dopo 27 aprile o ai primi di maggio», ha concluso.


Calvo: "Con le iniziative abbiamo cercato di portare vicinanza e buonumore"

Francesco Calvo, Chief Operating Officer della Roma, ha parlato ai microfoni di Tele Radio Stereo delle iniziative della società giallorossa e del taglio stipendi:

Sono tante le iniziative che la Roma sta portando avanti in questo periodo, come ad esempio quella dei tablet consegnati nei reparti di terapia intensiva
"Sapendo di non poter risolvere tutti i problemi e di aiutare tutti in questo abbiamo cercato di essere operativi cercando di fare iniziative che potessero aiutare i nostri tifosi e non solo. Questa dei tablet è stata una nostra idea inizialmente ma che è stata realizzata con l’aiuto di WindTre che ci ha aiutato a permettere alle persone che si trovano in ospedale di poter parlare con i propri cari. Siamo riusciti a mettere in piedi tante iniziative che hanno avuto tanta visibilità e questo ci fa piacere non tanto per la visibilità ma per il messaggio positivo che cerchiamo di far passare, un messaggio di vicinanza ai nostri tifosi e alla gente di Roma".

E soprattutto si cerca di portare un sorriso a tutti senza distinzione di età
"La Roma per la città è molto più di un club di calcio, fa parte della vita quotidiana di tutti. Per questo abbiamo cercato di avere delle idee che coinvolgessero chi fosse facile da sorprendere: da una parte gli anziani ai quali abbiamo offerto un servizio effettivamente utile e dall’altra i bambini cercando di fargli una sorpresa per Pasqua visto che stare a casa così tanti giorni non è facile per nessuno figuriamoci per i bambini più piccoli. Abbiamo cercato di portare a tutti un po’ di buon umore".

L’emozione che ha visto sui volti di queste persone le ha dato ancora di più la percezione di quanto la gente sia legata a questi colori anche in momenti così drammatici?
"Per noi la soddisfazione più grande è stata vedere la gioia di queste persone con la testimonianza dei ragazzi che hanno consegnato i pacchi agli anziani, come anche del nostro Amministratore Delegato che ieri ha portato le uova ai bambini, che hanno potuto vedere l’emozione negli occhi di queste persone. E per noi questa è la cosa più importante in questo momento".

C’è anche la maglietta in edizione limitata con la scritta “ASSIEME” messa all’asta il cui ricavato andrà interamente in beneficienza aiutando anche l’ospedale Spallanzani
"Sì questa è l’ultima idea che abbiamo lanciato questa mattina, ma in programma ce ne sono ancora tante e non ci fermeremo qui. Volevamo cercare di far capire che noi siamo vicini alle persone ma che abbiamo anche bisogno di loro, il messaggio è che dobbiamo essere uniti in questo momento. Questa maglia è un’altra iniziativa che ci permetterà di raccogliere dei fondi che poi con la Regione Lazio e la Protezione Civile capiremo come destinarli e come renderci utili".

Ci tenevamo a fare i complimenti alla Roma perché questa maglia racchiude nello slogan tutta la sua essenza, è una trovata davvero azzeccata
"I complimenti me li prendo volentieri anche se non sono ovviamente destinati a me che non sono l’autore dell’idea. Quando mi è stata proposta dai ragazzi che lavorano con me mi è subito piaciuta perché rende benissimo l’idea. In questo momento in cui le attività calcistiche sono bloccate cerchiamo di lavorare dietro le quinte per provare a capire se ci sarà la possibilità di farsi trovare pronti, ma in questo momento l’input che ci arriva dal nostro Presidente e dal nostro Amministratore Delegato è quello di cercare di sfruttare in senso buono le nostre risorse per cercare di concentrare le forze della nostra Azienda sulla Fondazione e quindi sulle iniziative benefiche che possono avere un impatto sulla felicità delle persone e dei nostri tifosi".

A proposito, avete già un’idea su come eventualmente ripartire?
"Noi ovviamente su questo siamo assolutamente allineati su quelle che sono le indicazioni delle istituzioni e del Governo. Le tempistiche ovviamente non le decidiamo noi, il calcio ovviamente non è la priorità in questo momento anche se riteniamo che abbia un’importanza sociale e di svago per le persone. Stiamo lavorando insieme alle istituzioni calcistiche sul come: ci sono dei protocolli definiti dalla federazione dei medici sportivi italiani che sono in questo momento in validazione presso la Federazione per definire le regole del gioco per ripartire in massima sicurezza. A noi questo ci atteniamo ma non sarà facile".

Per quanto riguarda la questione degli stipendi dei calciatori?
"Questa è una questione in continua evoluzione, ci sono dialoghi tra noi e tutte le società calcistiche italiane per avere una soluzione che possa essere nell’interesse di tutti visto l’impatto che questa crisi ha su tutto e quindi anche sul mondo del calcio. Ci si sta lavorando ma non ci sono scadenze impellenti, sappiamo dove vogliamo arrivare e siamo tutti d’accordo, sia noi che i giocatori e ci stiamo lavorando per arrivarci con le modalità più corrette".


Spinazzola: "Sono onorato di far parte della Roma. Giocare all'Olimpico è incredibile"

Leonardo Spinazzola, giocatore della Roma, ha risposto alle domande dei tifosi direttamete dal profilo ufficiale Instagram della società giallorossa:

Hai visto quel Roma-Barcellona da spettatore. Che immagine ti è rimasta in mente?
La Roma quella sera fece un miracolo. Battere 3-0 il Barcellona, ribaltando la partita d’andata, non è da tutti. In Champions si vedono questi ribaltoni, è bello per la gente e per noi vedere questi miracoli calcistici”.

Come stai?
Bene. Quest’ora mi godo un po’ di relax con mia moglie che mio figlio dorme. Se c’è mio figlio è un allenamento continuo, aspettiamo che dorma per staccare, sennò è sempre un correre (ride, ndr)”.

La Roma sta cercando di essere vicina ai propri tifosi. Roma Cares ha lanciato il progetto “ASSIEME”. L’ultima è quella delle maglie speciali in vendita.
È molto bello. Sono onorato di far parte di questa società. Lo sapevo che era già grandissima, ma questo mese si è dimostrata davvero una grande società. Questo contributo è importante, non è da tutti, non lo hanno fatto tutte le altre società”.

Qual è la partita che ti è piaciuta di più quest’anno?
Quest’anno abbiamo fatto grandi partite. Forse con il Borussia in Europa League abbiamo fatto una bella partita. Abbiamo preso solamente un punto all’andata, ma era grande. Ne abbiamo fatte altre, ma loro erano forti e ci hanno stupito”.

Come ti trovi ad allenarti a casa?
Abbastanza bene: faccio i miei lavori, quelli che mi servono di più. Da due settimane mi alleno in videochiamata con i miei amici di Foligno, ci divertiamo. Mi diverto più di loro a vedere loro che soffrono. È bellissimo che non reggono dieci addominali. Almeno ci divertiamo a distanza. Mi alleno 5 volte a settimana, con riposo solamente giovedì e domenica, e lo faccio spesso con mia moglie”.

Hai tagliato i capelli direttamente…
Leggerezza. Io sono anni che mi raso, sono abituato, è di una comodità incredibile".

Con quale leggenda del passato ti piacerebbe giocare?
Con Ronaldo il Fenomeno, ma in squadra. Ci sono cresciuto: a cinque anni vedevo le sue videocassette, per me è il più grande di tutti i tempi”.

Quali sono state le tue emozioni all’esordio all’Olimpico?
Giocare all’Olimpico, già negli anni scorsi, dicevo che lo stadio è incredibile: i tifosi cantano dal primo minuto al novantesimo. Si sente tutto il calore dei tifosi. Il debutto è stata una bella emozione. La Curva che è per te e non più contro di te”.

Mancini ti sta prendendo in giro…
Ci piace scherzare. Poi appena vedono me iniziano tutti. Anche Zappacosta”.

Il gol in Europa?
C’è stata un po’ di fortuna… Incredibile. Mai visto un gol così. Intanto è uno a zero, poi si vede (ride, ndr)”.

Cosa hai provato dopo il gol-autogol contro il Genoa?
Era alla fine di una settimana particolare. Come ho detto dopo la partita: mi si può dire che secondo alcuni sono scarso, ma dire ad un giocatore che gioca, che ha fatto 22 partite più la Nazionale, che è infortunato o zoppo no. Solamente questo. Da quella settimana sono cambiato anche mentalmente. Prima mi buttavo molto più giù nei sei mesi precedenti, non è da me. Dopo quella settimana mi sono ricreduto dei miei mezzi. Ho ritrovato me stesso”.

Ti piace la cucina asiatica?
Sì, sushi e basta. Da quattro anni lo mangio regolarmente. Molto buono. A Bergamo andavo almeno due volte a settimana a mangiarlo, da lì mi è rimasta la voglia".

Qual è per te il terzino più forte di tutti i tempi?
Roberto Carlos a sinistra, a destra sono indeciso tra Maicon e Dani Alves. Sono indeciso tra loro due. Ci mettiamo anche Cafu. Ho visto più i primi due”.

Serie TV preferita?
La Casa di Carta è bellissima. Ho visto Vis a Vis, che ha gli stessi personaggi della Casa di Carta. Prison Break e molti altri. È difficile. Anche Suits, che parla di avvocati. Svario un po’, che tanto di tempo ne abbiamo. Le vedo in ritiro tra Netflix e Sky”.

Non hai nominato Kolarov tra i più forti. Ora sono cavoli tuoi…
Alex è incredibile, ha una qualità imbarazzante. Ha una visione di gioco enorme. Non devo dire io le sue qualità”.

Perché la 37?
Perché all’Atalanta non c’era né il 7 ne il 17. Io sono nato a marzo, quindi il 3, ed il 7 è il mio numero fortunato da sempre, ce l’ho fin da piccolo. Poi 3+7 fa dieci ed è quando è nato mio figlio”.

Hai un personaggio preferito della Casa di Carta?
Nairobi e il Professore. Il Professore muore… No scherzo, non faccio spoiler (ride, ndr)”.

Gruppo o cantante preferito?
Sono molto sul latino americano. Direi Ozuna”.

Gioco preferito alla PlayStation?
Call of Duty. Prima giocavo molto a FIFA, poi l’ho mollato per un po'”.

Mancini dice che sei scarso a Call Of Duty…
Lui cura tutti, non fa un’uccisione ma cura tutti. Senza di lui non si va da nessuna parte (ride, ndr)”.

Com’è Mkhitaryan?
Miki è un giocatore eccezionale ed è veramente una grande persona. È semplice, veramente bravo. A tavola siamo di fronte, scherziamo e mi ha insegnato un po’ di inglese. Ci condivido un po’ di tempo con lui”.

Toloi anche sta ridendo…
Anche lui gioca a Call Of Duty, è nella mia squadra. Ci sono anche Pellegrini, Santon ed ero sempre in squadra con Florenzi. Loro giocano sempre insieme ora, io sto con Mancini e Toloi”.

Mancini dice che non sai l’inglese…
Spero che gli farai pagare queste prese in giro… Speriamo che finisca tutto presto e che riusciamo ad uscire da questa situazione. Bisogna stare a casa”.

Qual è il tuo piatto romano preferito?
Cacio e pepe. Forse anche la Gricia. Andiamo nei ristoranti romani e non prendiamo un solo primo piatto, facciamo un tris, poi proviamo altri, è impossibile mangiarne uno solo”.

Lo sai fare a casa?
No, solamente in bianco o col tonno. Al massimo mangio la bresaola, va bene quella (ride, ndr)”.


Dzeko: "La cosa più importante è la salute della gente. Quando la situazione si calmerà giocheremo"

Edin Dzeko, attaccante della Roma, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Sky Sport per parlare di se e del futuro del campionato:

Tante iniziative da parte di Roma Cares… questo ti fa capire che in estate hai fatto la scelta giusta?
La scelta giusta l’ho fatta e non è stato difficile, ma adesso sono ancora più orgoglioso di fare parte di questa società che in questi momenti molto difficili fa cose importanti per i tifosi e per chi ha bisogno di aiuto. Noi giocatori siamo a disposizione della nostra società e cerchiamo di aiutare in tutti i modi possibili”.

Com’è essere padre a tempo pieno?
Ovviamente non sono mai stato così tanto a casa, ma sono contento. Sono contento per i miei figli e tutta la famiglia che in questi momenti è l’unica cosa positiva. Vedo che i miei bambini sono contenti e quando li vedo così lo sono anche io”.

Il calcio vuole ripartire il 3 maggio… cosa ne pensi? E’ il momento giusto per ripartire?
È una cosa molto delicata. Sicuramente la cosa più importante è la salute della gente, di tutti noi. In questo momento lo sport non è nella prima fila delle priorità, però io e tutti noi, amiamo lo sport ed è parte della nostra vita. Quando la situazione si calmerà e non ci sarà più pericolo per tutti, è giusto finire il campionato, è quello che facciamo tutti i giorni. E’ giusto per tutti”.

Una bella dichiarazione per Sarajevo. Quando non sei a Roma che cosa ti manca?
Sarajevo è un amore infinito e sarà così per sempre. Di Roma mi mancherebbe casa nostra, dove abitiamo, anche perchè quando andiamo in vacanza a Sarajevo Una ci chiede “Quando torniamo a casa?” e questa è casa nostra gli diciamo. Lei ci dice casa nostra è a Roma”. Casa è dove i nostri figli crescono".

Sei capitano ora, ti sentivi già capitano da prima?
La prima volta che sono stato capitano era negli ultimi mesi al Wolfsburg, poi sono andato al Manchester City. Sono capitano della Bosnia da 6 anni e sono orgoglioso. Farlo alla Roma dopo Totti e De Rossi è un grande orgoglio per me, essere capitano di una società meravigliosa. Mi sentivo anche prima come uno dei capitani. Tutte le squadre hanno più di un capitano che non sono solo quelli con la fascia, ma anche i leader fuori e dentro il campo”.


Si complica il riscatto di Smalling. Lo United non abbassa le pretese

Chris Smalling e la Roma potrebbe separarsi al termine della stagione in corso. Infatti, come riferisce il Sun, il Manchester United non è disposto ad abbassare le proprie pretese sul prezzo del risacatto da parte dei giallorossi.
Un scelta difficile da comprendere, poichè il giocatore non rientra nei piani dei Reds ed ha più volte dichiarato di voler rimanere alla Roma. Una trattativa tutta in divenire, ma che si complica ulteriormente.