La Roma su Pepê del Gremio. La richiesta è di 20 milioni
L’attaccante del Gremio Pepê è finito nel mirino della Roma, che aveva manifestato il suo interesse già prima dei giochi pre-olimpici. Sul calciatore ci sono anche Bayern Monaco, Valladolid, Ajax e PSV. Come riporta globoesporte.globo.com, mentre i colloqui con i tedeschi sono in corso già da tempo, il PSV avrebbe già presentato un’offerta di 15 milioni, ma il Gremio ne chiede 20.
La ripartenza diventa un difficile rebus. I tre piani dell’Uefa, Federcalcio d’accordo
CORRIERE DELLA SERA - Tra i presidenti di Serie A cresce il partito di chi ritiene che non sia giusto né sensato ostinarsi a studiare il calendario con il rischio di compromettere la stagione che verrà. L'Uefa, intanto, ha altre idee e non si arrende al Coronanirus. Nella riunione con le leghe, convocata per domani in videoconferenza, dovrebbe annunciare che la data ultima per chiudere i tornei e le coppe slitterà al 31 luglio e presenterà tre piani per la ripartenza. Il primo prevede che si ricomincerà a giocare per la metà di maggio, intorno al 16-17; il secondo a fine maggio o inizio giugno; il terzo entro il 21 giugno. La Figc è d'accordo con Ceferin.
Inoltre, è stato rinviata la riunione ad oggi tra Lega e Aic, che sul tema taglio stipendi è disponibile a fare la propria parte.
Gravina: "Affare Pallotta-Friedkin? Credo proprio si vada avanti"
Gabriele Gravina, presidente della FIGC, ha parlato ai microfoni di Radio Radio. Queste le sue dichiarazioni:
"Ci sono delle norme che regolano il passaggio dei pacchetti azionari, noi siamo stati informati per le vie brevi, siamo in attesa di ricevere tutta la documentazione prevista dalle norme, ma forse ora ci sono altre priorità, quindi saranno oggetto di valutazione da parte della nostra commissione interna per dare il via libera al passaggio sotto il profilo sportivo, poi sapete che civilisticamente noi possiamo incidere poco. L’operazione va avanti? Mi sembra di sì, credo proprio di sì".
Aquilani: "Ricordo di Fonseca in Portogallo, era promettente. Zaniolo è un potenziale fuoriclasse. Mi rivedo in Pellegrini"
Alberto Aquilani, ex giocatore della Roma dal 2002 al 2009 (con un prestito di un anno alla Triestina), è stato protagonista della terza puntata di "A casa con l'ex" andata in onda su Roma TV:
Come stai vivendo questo momento?
“Nessuno di noi poteva aspettarsi qualcosa del genere, ci sta mettendo tutti alla prova. C’è gente che sta soffrendo davvero tanto. Un applauso ai medici, agli infermieri, gente che sta rischiando la vita per aiutare chi è in difficoltà. Siamo poco abituati a fermarci e a pensare a cose cui non diamo il giusto valore”.
Cosa fai durante la giornata?
“Niente di così entusiasmante, cerco di fare sport anche rimanendo in casa, altrimenti mangi e basta. Poi vedo film, Serie Tv, la Playstation, videochiamate, parli di più con gente che chiamavi meno. Poi mangi, rimangi, poi ho scoperto Instagram. In questi giorni ho fatto qualche diretta, rimanendo in contatto con persone cui voglio bene”.
Da allenatore dell’U18 della Fiorentina, che idea di calcio hai?
“Quando ho smesso di giocare, avevo già l’idea di lanciarmi in questa avventura. Ho avuto la fortuna di essere allenato da grandi allenatori e, negli ultimi anni di carriera, ho preso appunti, ho cercato di apprendere. Mi sono poi fatto un’idea mia ovviamente. Ho iniziato dagli U18 e con i ragazzi il mio intendo è di migliorarli come calciatori e come uomini. Oggi, facendo il collaboratore tecnico della Prima squadra, gli obiettivi sono diversi. Ho la fortuna di lavorare con Iachini, che mi sta dando tanto. Cerco di avere una mia filosofia, di proporre un calcio positivo, cercare un fraseggio per avere la palla. Se la palla ce l’hai tu, gli avversari hanno meno possibilità. Ho un’idea più di costruzione”.
Un po’ come Fonseca
“Quando mi chiedevano di lui, prima che venisse a Roma, ne ho sempre parlato bene. Mi è scattata la scintilla di fare l’allenatore venendo allenato da Jorge Jesus, in Portogallo. Quell’anno Fonseca allenava lo Sporting Braga e quando Jesus ci parlava del Braga mi parlava di una squadra molto organizzata, che giocava in maniera simile a noi e avevo visto che era un allenatore promettente”.
Zaniolo?
“Un potenziale fuoriclasse, ha una forza sulle gambe che non è normale per un giocatore della sua età. Mi ha impressionato fin dall’esordio al Bernabeu. Quando hai quelle doti, è tutto più facile. Abbina a questa forza alcune giocate da campione. Per diventare un top deve avere più continuità, fare più gol e più giocate decisive”.
Pellegrini?
“Stravedo per lui sia come giocatore che come uomo. È il giocatore in cui mi rivedo di più, anche se non siamo così simili. È stato sfortunato per qualche infortunio di troppo e mi rivedo anche in questo (ride ndr) però è il presente e il futuro della Roma”.
L’emozione più grande in giallorosso?
“Il gol al derby”.
Candela: "Totti il più forte con cui ho giocato, poi c'è Zidane. Zaniolo ha qualità ma tanta strada da fare"
Vincent Candela, ex giocatore della Roma, ha risposto in una diretta su Instagram ad alcune domande dei tifosi:
Qual è stato il tuo gol più bello?
“È quello di Bari, o quello contro la Juventus del 1998”.
Su Dacourt, suo connazionale.
“Fa dei reportage molto belli in TV. Sono di un altro pianeta. Chapeau a Olivier, al di là del grande giocatore che è stato. Ho giocato con lui”.
Su Dellas.
“Ha vinto l’Europeo del 2004. È stato una bella persona e un grande giocatore”.
Il compagno più forte con cui hai giocato dopo Totti?
“Zidane, senza dubbio. Spesso li ho messi allo stesso livello, sono campioni come pochi al mondo. Sei sicuro che non perderanno il pallone. Se dai male il pallone a Francesco, lui te lo ridarà in modo meraviglioso. Il Capitano come velocità di pensiero è unico al mondo, ha gli occhi da tutte le parti. Capiva tutto 30 secondi prima”.
Sul possibile addio del 1999.
“Quando Zeman mi voleva mandar via, Sensi mi disse che era arrivato Capello e che non sarei andato via. Se non avessi voluto giocare avrei fatto il giardiniere. Ovviamente giocai”.
Su Zeman.
“Aveva i suoi difetti, ma anche io ero giovane. Mi arrabbiavo spesso con lui. Ma era uno spettacolo, aveva i suoi difetti come tutti”.
Su Batistuta.
“Uno dei centravanti più forti al mondo, ci mancherebbe. Di che stiamo parlando?”.
Montella o Batistuta?
“Probabilmente Bati dava qualcosa in più all’epoca. Scusa Vincenzo!”
De Rossi o Tommasi?
“Non ho mai visto una persona nel calcio come Tommasi. Per quanto riguarda Daniele, nel 2002 avevo un ristorante, e lì Daniele veniva a mangiare con la sua prima fidanzata. Era tranquillo, al suo angoletto. Una bellissima persona”
Che ne pensi di Zaniolo?
“Ha tante qualità, spero diventi un gigante. Ma ha tanta strada da fare”.
Bari-Roma o Napoli-Roma?
“A Napoli ero lì ma non giocavo, metto davanti Bari dove ho segnato”.
Samuel o Thuram?
“Tosta”.
Aldair o Samuel?
“Ho vinto con Samuel, Aldair è un mio amico e campione del Mondo. Due fenomeni”.
Lizarazu era più forte di te?
“Era più difensivo. Giocava lui e si vinceva, per cui io stavo zitto e facevo gruppo, come tanti lo facevano nella Roma. Avevo vinto tutto ed ero il terzino più forte della Serie A, ma giocava lui”.
Su Aldair.
“Litigai con lui quando era arrivato. Un genio, una persona sana, sportiva. È più in forma oggi di prima”.
Signori o Montella?
“L’ho scartato prima, come faccio a farlo adesso? Con Signori ho perso 4 derby…”
Di cosa ha bisogno la Roma per vincere?
“Di tre campioni. Ce ne sono già, ma ne servono altri”.
Panucci?
“Un grande giocatore, un campione, aveva i suoi difetti ma ha vinto tutto”.
Nel corso della diretta è intervenuto anche Totti, a cui Candela ha posto alcune domande:
Qual è il tuo lavoro più importante?
“In questo momento è stare a casa con i figli, con la moglie e basta. Che, non è un lavoro? È un lavoro importante! Più di questo non ci sta… ma dicevi il lavoro fuori da casa? Questo è un lavoro importante: educare i figli, farli crescere, far loro capire come si devono ambientare, è una responsabilità non da poco. Però, ho capito la domanda che volevi fare, volendo avrei un’altra risposta. Conoscendoti, dopo 25 anni, so che volevi chiedermi il lavoro che sto facendo adesso. In questo momento sto in stand-by, sento, chiamo, vedo giocatori giovani, diciamo che sto aprendo una società di scouting e procura. Soprattutto scouting perché voglio far crescere i giovani nel migliore dei modi, voglio far sì che si comportino onestamente, con le dovute maniere, come sono cresciuto io, con valori e princìpi importanti. Perciò sto cercando in giro per il mondo nuovi talenti. Tieniti libero, ti porto via dalla Roma pure a te (ride, ndr). Farai parte della mia scuderia. Ora ti tocca lavorare!”.
Parliamo della Roma. Sei la storia della Roma. Quanto senti questa Roma?
“A me la Roma non la leverà mai nessuno dalla testa e dal cuore. Possono passare presidenti, allenatori, giocatori, è la mia seconda pelle. Quello che ho fatto per la Roma e la Roma ha fatto per me non me lo toglierà mai nessuno. È un vanto essere romano e romanista”.
C’è un altro Totti nel mondo del calcio?
“Adesso no. Spero di trovarlo. Cercheremo di trovarlo”.
Dopo 24 anni che ci conosciamo, non ho capito se sei te che mi hai fatto conoscere Roma o il contrario!
“Penso che alla fine sei tu che mi hai fatto conoscere Roma, io non posso andare in giro (ride, ndr).
Abbiamo vinto tante battaglie insieme.
“La battaglia più grande è adesso: dobbiamo sconfiggere il Coronavirus. Tutti insieme”.
Differimento Pubblicazione Relazione Finanziaria
Roma, 31 marzo 2020
Facendo riferimento al comunicato diffuso in data 28 febbraio 2020, mediante il quale - ai sensi dell'art. 154 ter, comma 2, D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, e successive modifiche e integrazioni, ("Testo Unico della Finanza") - si dava atto dell'approvazione della Relazione Finanziaria Semestrale Consolidata al 31 dicembre 2019 da parte del Consiglio di Amministrazione della Società (la "Relazione") nonché al comunicato ESMA del 27 marzo 2020, avente ad oggetto misure di coordinamento nel contesto dell'emergenza COVID-19 per la comunicazione al Mercato delle informazioni finanziarie al 31 dicembre 2019, la Società rileva che a fronte delle intervenute misure governative per contrastare l'epidemia infettiva che, inter alia, hanno determinato la sospensione delle competizioni calcistiche nazionali ed europee, nonché dell'incertezza determinata dalla dimensione che sta assumendo l’epidemia COVID-19 a livello nazionale ed internazionale, le assunzioni e le previsioni riportate nella Relazione, ad oggi, potrebbero non riflettere adeguatamente le reali prospettive sull’evoluzione della gestione e continuità aziendale della Società. Per tali motivi, restando invariati i risultati economici, patrimoniali e finanziari consolidati relativi ai primi sei mesi dell'esercizio 2019/2020 già debitamente comunicati al Mercato in data 28 febbraio u.s., la Società ritiene che la pubblicazione della Relazione entro il termine previsto dall'art.154 ter, comma 2, del Testo unico della Finanza (i.e. 31 marzo 2020) potrebbe determinare - con particolare riferimento alla prevedibile evoluzione della gestione e continuità aziendale - il rischio concreto di fornire al Mercato un'informativa incompleta. In ragione di tutto quanto precede, si ritiene doveroso differire di 30 (trenta) giorni rispetto al termine previsto dall'art. 154 ter, secondo comma, del Testo Unico della Finanza la pubblicazione della Relazione al fine di aggiornare la Relazione medesima, sulla base delle ulteriori valutazioni connesse alle sopravvenute circostanze derivanti dalle misure di emergenza sopra richiamate, e sottoporla nuovamente all'approvazione del Consiglio di Amministrazione così da poter fornire al Mercato un'informativa completa e puntuale sulla Società e sulle sue prospettive future. La pubblicazione della Relazione sarà resa nota al Mercato entro il predetto termine mediante avviso di avvenuta pubblicazione e messa a disposizione del pubblico ai sensi di legge.
Serie A, prende piede l'ipotesi di annullare il campionato
Il campionato è momentaneamente fermo a causa dell'emergenza Coronavirus, ed ancora non si sa quando e se riprenderà.
Le società di Serie A sono divise tra chi vuole riprendere il campionato e chi invece vuole fermarsi ed annullare il tutto. Un'ipotesi, quello dello stop definitivo, che non è da scartare; ma quale metodo verrà usato per sancirne la fine ed assegnare premi e qualificazioni in Europa?
Il metodo più plausibile, come riferisce La Repubblica, è quello di confermare la classifica fino all'ultima gara giocata. Ma è solo un'idea, poichè rimane in auge anche lo stop definitivo del campionato con lo scudetto che non verrà assegnato e con le qualificazioni in Europa che si baseranno sulla classifica della passata stagione (2018/2019).
Anche Conte e i calciatori disposti a ridursi gli stipendi
Il tecnico Antonio Conte e i calciatori dell'Inter sono disposti a ridursi gli stipendi. In seguito a costanti colloqui in corso tra la società, Conte e il capitano Handanovic - considerata la grave emergenza sanitaria - è emerso che l'allenatore, lo staff tecnico, tutti i giocatori della prima squadra si sono resi disponibili ad una riduzione dei loro compensi per la restante parte della corrente stagione sportiva. Le modalità specifiche e gli accordi individuali verranno concordati quando gli scenari legati alla ripresa o meno della stagione in corso saranno meglio delineati
Lega Serie A e AIC verso l'accordo sulla riduzione degli stipendi
Un incontro interlocutorio finalizzato a trovare un accordo sulla riduzione degli stipendi dei calciatori è andato oggi in scena tra la Lega Serie A e l'Assocalciatori: le parti puntano a trovare una soluzione prima della prossima settimana. Una riunione cordiale ed interlocutoria, stando alle fonti dell'agenzia di stampa. La Lega ha formalizzato una proposta per sospendere gli stipendi 4 mesi, ricevendo una controproposta dall'Aic, che chiedeva un congelamento di un solo mese. Le parti si sono aggiornate per cercare di trovare un accordo.
Lega Serie A, convocata d'urgenza un'assemblea venerdì alle 15:00
Un'assemblea della Lega Serie A è stata convocata d'urgenza per questo venerdì alle 10 in prima convocazione e, all'occorrenza, alle 15 in seconda convocazione. All'ordine del giorno anche un'ipotesi di addendum all'accordo collettivo con l'AIC, con cui la Lega sta trattando la sospensione degli stipendi. È previsto anche un aggiornamento sugli scenari del calendario per concludere la stagione, sospesa per l'emergenza coronavirus.
L'assemblea si terrà ovviamente in video conferenza in ottemperanza alle prescrizioni per contenere il contagio da Coronavirus.
Serie A-Governo: lite sui soldi
IL MESSAGGERO - Tensione tra i presidenti di Serie A e il Governo. A scatenare le polemiche una frase del Ministro per lo Sport Spadafora: «Lo sport non è solo il calcio e il calcio non è solo la Serie A. Destinerò un piano straordinario di 400 milioni allo sport di base. Dalla Serie A invece mi aspetto che le richieste siano accompagnate da una seria volontà di cambiamento». Le affermazioni del Ministro hanno subito innescato le reazioni accesissime dei vari presidenti che ritengono la serie A la «locomotiva del calcio di base e indirettamente di tutto lo sport italiano». In serata è arrivato anche un comunicato firmato dal numero uno Paolo Dal Pino in cui si rimarca «basta demagogia e polemiche. In Italia oltre 32 milioni di appassionati seguono il calcio, un fenomeno sociale ed economico che dà lavoro a più di 300 mila persone generando l'1% del Pil nazionale. La Serie A produce direttamente ogni anno circa 3 miliardi di euro di ricavi totali e generando un indotto di 8 miliardi a beneficio dell'intera piramide calcistica, oltre a una contribuzione fiscale e previdenziale di 1 miliardo di euro». Di fatto la Lega rivendica la sua centralità proprio per la mutualità che versa e che serve per la sussistenza dei settori giovanili e di sport diversi dal calcio.
Oggi l'argomento sarà nuovamente discusso nella call-conference prevista dalla Lega. Ma l'argomento principale resta quello degli stipendi. «Sul tavolo abbiano un elemento in più rispetto alle scorse settimane perché dopo le parole del ministro Spadafora la preoccupazione che si chiudano qui i campionati c'è» ha sottolineato il presidente dell'Aic, Damiano Tommasi. La prima ipotesi prevede la sospensione degli stipendi fino a quando non si riprende l'attività. Un modo per evitare la messa in mora del club o addirittura la possibilità che qualcuno possa svincolarsi. Poi c'è il taglio. Possibile una decurtazione progressiva con percentuali a salire in base al lordo. Si va dal 15% al 30%.
Kluivert diventa maestro di “atletica”
IL MESSAGGERO - L’ultimo viaggio in Olanda Justin Kluivert se l’è concesso l’8 marzo quando ancora l’emergenza sanitaria in Italia e in Europa non era scoppiata. Da quel giorno solo videochiamate con chi è rimasto ad Amsterdam, ma tra le tante ce n’è una particolarmente commovente: mercoledì scorso Justin è entrato in contatto con otto bambini in diversi ospedali olandesi che non possono ricevere la visita dei genitori a causa del pericolo di contagio del Coronavirus. Il giocatore ha cercato di portare il sorriso: “Anche voi potete fare degli esercizi per tenervi in forma: lavorare con gli addominali oppure facendo corsa sul posto. Tornare all’Ajax? Al momento non è un pensiero che ho in testa, ma è un club che è nel mio cuore“.