Il Feyenoord scarica Karsdorp e non lo riscatterà
Rick Karsdorp, di proprietà della Roma ma in prestito al Feyenoord, potrebbe rientrare nella Capitale al termine della stagione. Nonostante le 24 presenze stagionali e le due reti, il terzino non sembra aver lasciato il segno nella squadra che lo ha lanciato nel mondo del calcio. Infatti, come riferisce il quotidiano olandese Algemeen Dagblad, il Feyenoord non eserciterà il diritto di riscatto per Karsdorp che tornerà così a Trigoria.
Ma il suo ritorno sarà a lungo o a breve termine? Molto probabilmente sarà la seconda ipotesi quella più plausibile, con il Napoli che potrebbe farsi avanti per il giocatore già seguito prima che firmasse con la Roma.
FIGC, Gravina: "La nostra Commissione Medica sta lavorando per farci trovare pronti in caso di ripartenza"
Gabriele Gravina, presindete della FIGC, ha parlato al termine della videoconferenza con la commissione medica federale per dettare una linea guida da seguire in caso di ripresa dell'attività sportiva. Queste le sue parole riportate dal sito figc.it:
"Se e quando dovessimo avere luce verde per una graduale ripartenza il mondo del calcio si deve far trovare pronto. E’ questo lo scopo del lavoro svolto dalla nostra Commissione medica, e a tal proposito ringrazio tutti gli esperti che hanno aderito al nostro invito. Per il ruolo che il calcio ricopre nella società civile italiana, sono convinto che potremo dare un contributo importante a tutto il Paese".
Per ora è stata presentata solo una bozza che verrà integrata con le indicazioni degli esperti per arrivare il prima possibile ad un protocollo definitivo che dovrà prevedere la formazione di un "gruppo squadra" per monitorare e controllare la situazione clinica dei componenti di una società. Verranno inoltre elencati gli esami diagnostici che i medici sociali dovranno effettuare sui giociatori e staff tutto. Lo stesso protocollo verrà effetuato anche sulla classe arbitrale.
La Roma punta Bonaventura, pronto un triennale da due milioni a stagione
Il ds Petrachi starebbe cercando di portare nella capitale la mezzala del Milan Giacomo Bonaventura. Secondo quanto riportato dal portale sportivo calciomercato.com, il giocatore, il cui contratto scadrà questo giugno, potendosi muovere a parametro zero potrebbe scegliere di vestire la maglia giallorossa per la prossima stagione. Per lui sarebbe pronto un contratto triennale da 2 milioni di euro a stagione. Oltre la Roma, però, sul giocatore ci sarebbe il forte interesse di altre squadre di Serie A, come Fiorentina e Torino.
Il Siviglia punta Under
I massimi campionati europei sono attualmente tutti fermi a causa dell'emergenza sanitaria per il coronavirus, ma le società stanno comunque cercando di muoversi in vista del mercato estivo. Secondo quanto riportato dal portale sportivo spagnolo, il Siviglia sarebbe interessato a portare in Spagna Cengiz Under. Il ds Monchi, che aveva scoperto il giocatore e lo aveva portato nella Capitale durante il suo periodo di lavoro alla Roma, aveva provato a prenderlo già durante il mercato invernale ma alla fine non era riuscito a portare a termine l'operazione, nella quale confida molto in vista dell'apertura del mercato dal primo di luglio.
Giugliano: "Orgogliosa di far parte della Roma, sta dando aiuti concreti"
Manuela Giugliano, centrocampista della Roma Femminile guidata da Betty Bavagnoli, ha rilasciato una lunga intervista durante l'appuntamento con il Women's Weekly, andato in diretta sul profilo Instagram di Roma TV, nel quale ha risposto a molte domande tra cui la propria esperienza in maglia giallorossa e oltre che del movimento del calcio femminile. Queste le sue parole.
Come stai vivendo questo periodo?
In serenità, fortunatamente sono a casa con la mia famiglia, cerco di godermela al 100%.
Hai girato tanto in carriera.
Si, sono fortunata perché viaggiare è la cosa più bello del mondo, poi lo faccio giocando a calcio, la cosa che mi piace di più.
Ti manca il calcio?
Si, tantissimo, ma ad oggi viene dopo rispetto alla salute delle persone.
Come passi le giornate?
Mi alleno, poi passo il tempo in cucina con mia madre.
Come sono gli allenamenti?
C'è una parte aerobica, poi c'è una parte di forza che riesco a fare con alcuni attrezzi improvvisati che ho a casa, come una caraffa d'acqua di 4kg. Poi addominali, riscaldamento muscolare e ci sono anche esercizi col pallone, da fare col muro, dribblo il cane per tenermi in allenamento.
La società vi ha coinvolto nella campagna Assieme. Cosa significa per te?
Sono orgogliosa di far parte di una società che sta aiutando così tanto. Anche col campionato fermo poi noi calciatrici e calciatori possiamo aiutare e spingere le campagne che organizza la società.
Questo primo anno a Roma?
Sono stata bene finora, mi hanno accolto come una famiglia. All'inizio non è facile integrarsi in una squadra nuova, ma abbiamo creato un gruppo unito e solido, cosa fondamentale per ottenere dei risultati. Posso dire che sono felice di far parte di questo gruppo di ragazze eccezionale.
I tifosi della Roma?
Sono eccezionali, il tifo romanista ti conquista, quando arrivo al Tre Fontane non vedo l'ora di vederli sugli spalti, mi caricano immensamente. Quando li vedo non voglio altro che farli divertire e farli felici. Devono continuare a supportarci quando finirà tutto, sono il dodicesimo in campo.
Manca il gol in casa.
Si, arriverà sicuramente. A me piace molto di più far segnare le mie compagne, ma sono sicura che arriverà e spero ci sia tanta gente a cui dedicarlo.
Come ti senti prima di entrare in campo?
Prima delle partite ascolto la musica, la mia playlist che preparo la sera prima, la cambio in base alla partita e al mio umore. Sono serena, cerco di capire lo stato d'animo delle mie compagne e cerco di tranquillizzare gli animi. Già dal riscaldamento capisco che partita possa essere, già dallo spogliatoio, l'adrenalina e la tensione si percepiscono.
Il mondiale?
Lo reputo un punto di partenza, è stato un sogno per me disputarlo, il premio per tanti sacrifici. Mi ha fatto crescere moltissimo.
Cosa è cambiato dopo il mondiale?
Sono cresciuta, ho acquisito carattere, riuscendo a mettere da parte alcune cose negative che prima mi portavo in campo. Mi ha dato serenità.
Il mondiale ha consacrato tutto il movimento?
Si certo. Però bisogna continuare, possiamo ancora far crescere il movimento.
Come ti senti sapendo di essere l'idolo di qualcuno?
Pensare che io possa essere un idolo per qualcuno è un sogno. Posso dire a chi mi segue che devono seguire le proprie passioni.
Chi era il tuo idolo da bambino?
Del Piero, mi ispiro a lui per le punizioni, ma col mio ruolo tendo a ispirarmi maggiormente a Pirlo.
Ti sei mai sentita giudicata perché giocavi a calcio?
Si, da piccola. Quando giocavo con i maschi mi dicevano di andare a fare dei sport femminili, ma rispondevo sempre sul campo. Un giorno ho fatto due tunnel consecutivi a due maschi, andando a segnare, e da quel giorno in poi mi hanno sempre voluta in squadra. Da quel giorno qualcosa è cambiato.
Hai provato altri sport?
Ho provato a giocare a pallavolo, perché mamma voleva farmelo fare per forza, ma giocavo coi piedi e non con le mani, quindi l'allenatrice mi ha consigliato di cambiare sport. Da lì mia madre si è convinta a farmi giocare a calcio. Lei mi ha sempre voluto il mio bene, senza mettermi nessun vincolo.
Quanto pesa il numero 10?
Questa maglia è responsabilità, a Roma significa indossare la maglia di Totti e per me è un onore. Posso solo sudare per conquistarmi ogni giorno questo onore.
Hai tatuaggi?
La scritta 1718 sul polso che rappresenta la mia stagione al Brescia, quando ho vinto al Supercoppa, in cui ho avuto un'esperienza importante. Sul braccio le coordinate geografiche di dove sono nata, un disegno rappresentante me e mia madre sul braccio e me e mio padre sull'altro. Arriverà anche il tatuaggio per mio fratello.
La compagna più puntuale agli allenamenti?
Serturini e Coluccini.
Quella che balla meglio?
Thomas.
La cantante?
Non saprei, però posso dire che la più divertente è Emanuela Coluccini.
Quella che cucina meglio?
Di Criscio è molto brava, il risotto è la sua specialità. Quando torno mi dovrà preparare un bel risotto.
Aspirazioni per il resto della stagione? Con che spirito si ripartirebbe?
Penso che stiamo vivendo questo periodo come se stessimo tutte insieme, quindi alla ripresa sarà difficile perché comunque ci stiamo allenando a casa, ma affronteremo le partite con serenità e i risultati sicuramente arriveranno se terremo il gruppo unito e manterremo la serenità. Vogliamo portare a casa qualche trofeo, non vedo l'ora di ricominciare.
la Juventus segue Cristante. Ipotesi scambio con Mandragora
La Juventus pensa a Bryan Cristante per rinforzare il centrocampo. Come riporta calciomercato.com, Fonseca vorrebbe trattenere il giocatore, ma la Roma potrebbe sacrificarlo per esigenze di bilancio di fronte ad un'offerta importante. I bianconeri, che seguono Cristante da quando vestiva la maglia dell'Atalanta, potrebbero tentare l'offensiva nelle prossime settimane e tra le ipotesi c'è anche quella di un possibile scambio con Mandragora, che a fine stagione rientrerà dall'Udinese.
Troppi arbitri in uno spazio stretto. Var, si rischia un ritorno al passato
IL MESSAGGERO - Introdotto nel 2017, il Var ha cambiato il modo di vivere e raccontare il calcio, non senza polemiche. In attesa della Var room, il cui debutto resta in programma nella prossima stagione, immaginare molte persone rinchiuse in uno spazio così ristretto al tempo dell'emergenza Coronavirus appare davvero impensabile. A sollevare la questione è stato Marcello Nicchi, presidente dell'Aia, a La Domenica Sportiva: «Ripartire senza Var? C'è questo rischio e potremmo essere costretti a farlo. Oggi per il Var si usano ambienti angusti, ci sono operatori che lavorano vicini ad altri e non si può sapere chi ha frequentato chi. Si corre il rischio che non ci siano le dovute distanze di sicurezza. Io mi auguro che la cosa non accada, ma potrebbe anche sorgere questo rischio». Quindi, può succedere che si concluda il campionato giocando l'ultima parte di stagione senza Var.
Anche in Inghilterra stanno pensando di ripartire senza il Var, che è strutturata con un campo centrale vicino l'aeroporto londinese di Heathrow, in un edificio a Stockley Park, dove si radunano tre addetti alla moviola ai quali è affidato il compito di seguire le partite e di dare direttive agli arbitri.
È un mercato in salita e con dodici esuberi
IL MESSAGGERO - CARINA - Comprare non sarà facile, vedere diventerà ancora più difficile. Non si profila un’estate semplice per la Roma. Tra i calciatori di rientro a Trigoria e quelli che non rientrano nei piani di Fonseca, si può schierare una squadra di esuberi: Olsen in porta, Karsdorp e Florenzi sulle fasce con Fazio e Jesus centrali difensivi; Coric, Nzonzi e Gonalons a comporre la mediana e davanti tridente Perotti-Schick-Defrel. Se si giocasse 4-2-3-1 si troverebbe invece posto per Pastore. Questi hanno un totale di stipendi che ammonta a 28,4 milioni netti, che lievitano a 52,5 a lordo. Logicamente la Roma cercherà di liberarsi di loro, ma non sarà sempre facile farlo evitando minusvalenze. Ed esempio Nzonzi figura ancora a bilancio a 18,4 milioni e difficilmente verrà ceduto a una cifra del genere.
L'anno che verrà non conosce soste
IL MESSAGGERO - Nella stagione 2020-21 non ci sarà sosta tra campionato, coppe e Nazionale. Il nuovo campionato dovrà tassativamente finire a maggio 2021 proprio perché l'11 giugno inizieranno gli Europei. Settembre, ottobre e novembre saranno i mesi più caldi, si giocherà ogni tre giorni. Prendendo in considerazione, ad esempio, una squadra impegnata in Champions e che con regolarità fornisce giocatori alla Nazionale: in quel periodo oltre al campionato (si giocano undici gare in media) ci sono 5 partite dei gironi di coppa, a cui si aggiungono 8 gare della Nazionale. Niente riposo e tappe forzate, dunque.
La Fifa vuole prorogare la stagione a tempo indeterminato
IL MESSAGGERO - La Fifa annuncerà nelle prossime 24-48 ore una proroga a tempo indeterminato della stagione 2019-20 a seguito della pandemia di Coronavirus, secondo le anticipazioni del portale sportivo «The Athletic», e le indicazioni influenzeranno anche la prossima finestra di mercato e i contratti in scadenza. Lo scenario peggiore, ossia l'annullamento dei tornei, non è completamente fuori discussione ma il piano della Fifa riduce considerevolmente questa possibilità.
Serie A-giocatori, lite sui tagli
IL MESSAGGERO - Ieri sono state approvate all'unanimità dalla Lega di Serie A le linee guida sul taglio degli stipendi a calciatori, allenatori e tesserati della prima squadra, esclusa la Juventus che ha già trovato negli scorsi giorni un'intesa con i propri giocatori. L'accordo prevede una riduzione di un terzo (ossia il 33%, quattro mensilità omnicomprensive) della retribuzione totale annua lorda se non si riprenderà l'attività, e di un sesto (17%, due mensilità medie) se nei prossimi mesi si completerà la stagione. Questa è la base di massima da cui partire per la contrattazione, ogni club poi lo farà in maniera privata. La Roma, ad esempio, sta pensando ad un taglio di una sola mensilità con i tre stipendi restanti pagati dopo il 1 luglio (spalmati entro la conclusione dei rispettivi contratti).
L'accordo non è piaciuto all'Aic: «È una proposta vergognosa e irricevibile», ha attaccato il vicepresidente Umberto Calcagno. «Se le società di serie A si devono trovare in assemblea per dire che non pagheranno gli stipendi, quando in realtà a tu per tu con i giocatori i singoli club stanno cercando accordi di buon senso, è molto preoccupante», ha aggiunto Tommasi.
Falcao: “Cara Roma, quanto mi manchi. Neymar in giallorosso è il mio sogno”
LA GAZZETTA DELLO SPORT - CANNONE - Per tutti nella Capitale resta semplicemente l’ottavo Re di Roma. Anche ora che è confinato nel suo palazzo di Porto Alegre con la moglie e la figlia. Da lì Falcao ha parlato del suo passato in giallorosso: 40 anni fa il suo sbarco nella Capitale. Queste le sue parole:
Falcao, come vanno le cose al tempo del coronavirus?
Siamo tutti chiusi in casa, da un paio di settimane non esco per niente. Parlo tutti i giorni con i miei amici in Italia, di recente ho chiamato Sandro Bonvissuto. Ha scritto un libro (“La gioia fa parecchio rumore”, ndr) in cui in copertina ci sono io che esulto di spalle. Non cita mai il mio nome, ma il romanzo racconta in realtà proprio di me, parla di un personaggio che ha finito con cambiare tutto. Un po’ la storia della Roma, che prima non vinceva mai…
Se in Italia non si dovesse ripartire, sarebbe giusto assegnare lo scudetto alla Juventus?
Non so se sarebbe giusto, la Lazio è ad un solo punto… A differenza dell’Inghilterra, dove sarebbe invece giusto assegnarlo al Liverpool, visto il largo vantaggio che ha sulla seconda in classifica. Ma vedere il calcio italiano in Brasile ora è difficile, non ci sono molte partite in tv. E ho avuto poche occasioni per vedere la Roma.
Già, la Roma, Ad agosto saranno 40 anni dal suo sbarco nella Capitale.
Arrivai pensando che in Europa sarebbe stato diverso, mi aspettavo meno calore del Brasile. All’aeroporto pensavo di trovare qualche dirigente, due o tre giornalisti. E invece c’era un fiume di gente, tutta lì per abbracciarmi. Non perché era arrivato Falcao, ma la speranza di poter cambiare.
Lo scudetto poi arrivò nel 1982-83, dopo averlo sfiorato nel 1981.
Quello scudetto ci fu tolto, è diverso. Mi riferisco al gol regolare annullato a Turone in casa della Juventus. Ancora oggi non si sa che fuorigioco venne fischiato da Bergamo. Era l’arbitro di quella partita e, se non sbaglio, anche il designatore arbitrale ai tempi di Calciopoli. Una cosa molto triste. La Juve era uno squadrone, noi avevamo appena iniziato… Ma poco dopo la battemmo nella semifinale di Coppa Italia, prima di battere il Torino in finale.
Quale brasiliano si sente di consigliare alla Roma?
Neymar va bene? Scherzi a parte, se potessi vedere le partite della Roma avrei anche un’idea di cosa ha bisogno la squadra in questo momento.