Santon e Kolarov sulle fasce, Perez titolare

IL TEMPO - BIAFORA - Molti i cambi che ha in testa Fonseca per la sfida con il Gent rispetto alla formazione che è andata ko in casa dell'Atalanta. L’allenatore portoghese è pronto ad accantonare il modulo ibrido con Pellegrini e Mkhitaryan davanti a Mancini per riproporre il consolidato 4-2-3-1, con il classe 1996 toscano che tornerà a formare la coppia centrale di difesa con Smalling. Il primo nodo riguarda il terzino destro che raccoglierà l'eredità di Bruno Peres, non convocato in quanto non inserito nella lista presentata alla Uefa dopo il calciomercato di gennaio. Santon è favorito per una maglia da titolare, ma nel corso degli ultimi giorni Fonseca ha provato anche Spinazzola in quel ruolo, prevedendo il rilancio di Kolarov - reduce da prestazioni sottotono e dalla multa per il battibecco con i tifosi - sulla sinistra. In mediana si rivede Cristante accanto a Veretout, mentre in attacco l'allenatore ha confermato l’occasione per Carles Perez, alla prima apparizione da inizio gara. Ennesima bocciatura per Under. A completare il reparto alle spalle di bomber Dzeko ci sarà Pellegrini sulla trequarti e Kluivert sull’out di sinistra: l'olandese è in vantaggio rispetto a Perotti e Mkhitaryan. Oltre a Peres sono fuori dalla lista dei convocati anche Pastore, Mirante, Zappacosta, Zaniolo, Ibanez, Juan Jesus, Diawara (si è allenato e ha dato buoni segnali di tenuta, ma è squalificato) e Cetin, che nell’allenamento di lunedì ha rimediato un duro colpo alla gamba destra ed è stato costretto al forfait.


Primavera: stavolta alla giovane Roma il cuore non basta

IL TEMPO - ZOTTI - Il sogno della Roma Primavera finisce in semifinale al Tre Fontane. I giallorossi, nonostante la vittoria per 3-1 ottenuta contro l'Hellas Verona, escono sconfitti dal doppio confronto - fatale il 2-0 dell'andata in favore dei veronesi - e sono costretti a dire addio alla Coppa Italia ad un passo dalla finale. Ancora una volta la squadra paga una prestazione intermittente. Nel primo tempo infatti la Roma sembra essere meno in partita dell'Hellas, sensazione che trova conferma al 25' quando Lucas batte Zamarion e porta gli ospiti in vantaggio. Il migliore dei giallorossi è D'Orazio, che sul finale della prima frazione si guadagna un rigore: dal dischetto Riccardi si fa prima respingere il tiro dal portiere avversario, poi è bravo ad insaccare la ribattuta siglando il parI.
Negli spogliatoi De Rossi suona la sveglia ai suoi ragazzi, che entrano in campo con un piglio diverso. Dopo un minuto è D'Orazio a segnare il gol del vantaggio con un tiro al volo su cross di Riccardi. La rete dell'esterno scuote ulteriormente la Roma che continua ad attaccare trovando il 3-1 con Calafiori. L'impeto giallorosso però si spegne sul più bello, con il Verona che torna a respirare creando anche qualche pericolo ai pali di Zamarion. Nel finale c'è spazio per l'ultimo scatto d'orgoglio, ma le speranze romaniste si spengono quando Providence, in ottima posizione, cicca clamorosamente la conclusione a rete su un assist al bacio di Semeraro.
L'eliminazione fa male, ma De Rossi sottolinea comunque la voglia di riscatto messa in campo dai suoi: "Ci teniamo la partita fatta perché abbiamo ritrovato noi stessi - spiega il tecnico a Roma Tv - mi è dispiaciuto che sul 3-1 la partita si sia un po’ bloccata, per almeno 9’ non si è più giocato e questa cosa va valutata. Adesso dobbiamo giocare quest’ultima parte di stagione da Roma".


Femminile: ko in finale per la Roma Primavera. Viareggio alla Juventus

IL TEMPO - ZOTTI - Finale amara per la Primavera dell'As Roma femminile. Le giallorosse, impegnate nell'atto finale del torneo di Viareggio contro la Juventus, escono sconfitte per 3-2 dalla gara con le bianconere. La squadra paga un primo tempo sfortunato: dopo la traversa interna colpita da Landa, nel giro di dieci minuti la Juve segna due gol su calcio di punizione con Musolino e Toniolo. Prima di rientrare negli spogliatoi arriva un'altra batosta, con  Bragonzi che porta il punteggio sul 3-0. Nonostante lo svantaggio, nella ripresa la Roma tira fuori grinta e agonismo - dimostrando di non meritare la sconfitta - e sfiora l'impresa di riaprire la gara grazie alle reti di Landa e Pacioni.
A fine partita arrivano i complimenti di mister Melillo alle sue ragazze, che lasciano il terreno di gioco in lacrime dopo aver sfiorato il primo trofeo nella storia del club: "Abbiamo dato tutto in maniera commovente, è stato uno spot per tutto il calcio femminile - le parole del tecnico - avremmo meritato di portare a casa questo trofeo. Nel primo tempo siamo stati sfortunati, paghiamo gli episodi. Se passi da una traversa a una punizione deviata in porta...".


Haaland rifiutato dalla Roma tre anni fa perché "Troppo pigro"

Secondo quanto riportato da Tuttosport, Erling Haalnad avrebbe potuto vestire la maglia della Roma. Nel 2017 infatti, Lodovico Spinosi, rappresentante dell'agente Fifa Tore Pedersen  per il mercato italiano, aveva segnalato il giovane talento norvegese, ora in forza al Borussia Dortmund, proprio ai giallorossi. La risposta degli scout romanisti è stata: bravo ma pigro, da rivedere. Il giocatore era stato proposto anche alla Juventus, ma tre milioni e ottocentomila euro per un diciassettenne sembravano troppi, e all'Inter, ma allora Walter Sabatini era prossimo al divorzio.

 


Roma-Lecce, arbitra Giacomelli

La sfida tra Roma e Lecce in programma domenica alle 18 all'Olimpico sara arbitrata dal signor Giacomelli, coadiuvato dagli assistenti Ranghetti e Bresmes. Il quarto uomo sarà Massimi. Al Var Mazzoleni mentre l'Avar sarà Costanzo. Queste le tutte le designazioni: 

ROMA – LECCE h. 18:00
GIACOMELLI
RANGHETTI – BRESMES
IV: MASSIMI
VAR: MAZZOLENI
AVAR: COSTANZO


Smalling: "Una delle principali differenze è che qui alla Roma c’è molta più tattica" (Video)

Charis Smalling, difensore centrale della Roma, ha rilasciato un'intervista al sito ufficiale del club capitolino dove ha raccontato dei suoi primi mesi a Trigoria e del suo ambientamento nella capitale. Queste le sue parole:

“Non avendo giocato all’estero prima d’ora, credo che la Roma sia un club conosciuto in tutto il mondo. Sono una persona a cui non piace vivere con dei rimpianti: quando si è presentata questa opportunità, sapevo che se non l’avessi presa al volo, probabilmente mi sarei ritrovato alla fine della mia carriera: e se ci fossi andato? Come sarebbe andata se avessi fatto un’esperienza all’estero, in un campionato molto conosciuto per i difensori? Ho seguito il mio istinto per evitare il rimpianto di non aver fatto questa esperienza.

Una delle principali differenze è che qui c’è molta più tattica, ci sono molti più elementi da includere nella strategia della partita. Credo sia questo il motivo per cui la Serie A ha acquisito la fama di avere un gioco molto difensivo. Questo ha migliorato molto il mio gioco nell’analisi di alcune situazioni difensive. Di simile alla Premier League c’è che ogni squadra può battere chiunque, come visto diverso volte in stagione. Ogni squadra ha attaccanti forti, ogni settimana mi sento messo alla prova e questo è ciò che voglio.

La bellezza di giocare ai massimi livelli è anche di poter entrare in alcuni stadi fantastici. Viaggiando per l’Europa, non avevo avuto la possibilità di giocare a Roma prima, fare questa esperienza è stato impressionante. E poi ci sono i tifosi: li senti cantare e urlare con le bandiere al vento. È una sensazione speciale.

La tensione del pre-partita non è la stessa dell’inizio della carriera. Ma ancora si sente. C’è bisogno di sentire quelle farfalle nello stomaco, quella sensazione, perché aiuta a tirare fuori il meglio di te stesso. Sono 90 minuti in cui devi esser protagonista di uno spettacolo. E non mi aspettavo di piacere così tanto ai tifosi, è fantastico. Quando cammino per strada lo sento, sento anche i loro cori allo stadio. Tutto questo ti spinge a dare di più. L’amore ricevuto dai tifosi è qualcosa che mi porterò sempre con me.

Mentalità vincente? È stato il primo argomento di quando ho parlato con l’allenatore e il direttore sportivo prima di firmare. Volevano giocatori che avessero già vinto in carriera per portare mentalità vincente, perché è troppo tempo che questo club non vince un trofeo. Arrivare qui e vincere qualcosa sarebbe la giusta ricompensa per i tifosi per tutto l’affetto che ricevo.

La bellezza del calcio è che il campo ti permette di esprimere in tanti modi. Mancini non parla benissimo in inglese e lo stesso vale per il mio italiano. Possiamo parlarci ma non al massimo. Sto migliorando il mio italiano e alla fine della stagione dovrei essere in grado di parlarlo, ma credo che in campo ci capiamo e si vede nelle nostre prestazioni. Credo che ci copriamo bene a vicenda, conosciamo i nostri punti di forza e lavoriamo su quelli. Abbiamo giocato molte partite insieme e abbiamo costruito un bel rapporto, credo che i tifosi meritino qualcosa. Il loro supporto è grandioso. Anche quando andiamo in trasferta, la Roma è una delle squadre con più seguito in tutti gli stadi. Riuscire a ripagarli sarebbe fantastico e vincere l’Europa League sarebbe un grandissimo traguardo per me, per la squadra e per l’amore dei tifosi”.


Scout dell'Arsenal all'Olimpico per Cristante

Secondo quanto riporta il portale claciomercato.com, domenica allo Stadio Olimpico per Roma-Lecce, saranno presenti gli scout dell'Arsenal. Nel mirino degli occhi dei gunners ci sarà Bryan Cristante, come riferisce il sito dedicato al calciomercato. Il centrocampista, arrivato a Roma dall'Atalanta, è ritenuto adatto alla Premier League per le sue caratteristiche.

 


Smalling: "Alla Roma per aver seguito il mio istinto. I tifosi mi danno tanto affetto" (video)

Chris Smalling, difensore della Roma, ha rilasciato una lunga intervista sui canali ufficiali del club giallorosso:

La scelta di venire a Roma
Non avendo giocato all’estero prima d’ora, credo che la Roma sia un club conosciuto in tutto il mondo. Sono una persona a cui non piace vivere con dei rimpianti: quando si è presentata questa opportunità, sapevo che se non l’avessi presa al volo, probabilmente mi sarei ritrovato alla fine della mia carriera a chiedermi come sarebbe stato se ci fossi andato e come sarebbe andata se avessi fatto un’esperienza all’estero, in un campionato molto conosciuto per i difensori. Ho seguito il mio istinto per evitare il rimpianto di non aver fatto questa esperienza”.

Le differenze con la Premier
Una delle principali differenze è che qui c’è molta più tattica, ci sono molti più elementi da includere nella strategia della partita. Lavoriamo molto di più sulla tattica. Credo sia questo il motivo per cui la Serie A ha acquisito la fama di avere un gioco molto difensivo. Questo ha migliorato molto il mio gioco nell’analisi di alcune situazioni difensive. Di simile alla Premier League c’è che ogni squadra può battere chiunque, come visto diverso volte in stagione. Ogni squadra ha attaccanti forti, ogni settimana mi sento messo alla prova e questo è ciò che voglio”.

Sui tifosi della Roma
La bellezza di giocare ai massimi livelli è anche di poter entrare in alcuni stadi fantastici. Viaggiando per l’Europa, non avevo avuto la possibilità di giocare a Roma prima, fare questa esperienza è stato impressionante. E poi ci sono i tifosi: li senti cantare e urlare con le bandiere al vento. È una sensazione speciale”.

Tensione pre-partita
La tensione del pre-partita non è la stessa dell’inizio della carriera. Ma ancora si sente. C’è bisogno di sentire quelle farfalle nello stomaco, quella sensazione, perché aiuta a tirare fuori il meglio di te stesso. Sono 90 minuti in cui devi esser protagonista di uno spettacolo. E non mi aspettavo di piacere così tanto ai tifosi, è fantastico. Quando cammino per strada lo sento, sento anche i loro cori allo stadio. Tutto questo ti spinge a dare di più. L’amore ricevuto dai tifosi è qualcosa che mi porterò sempre con me”.

Mentalità vincente: un trofeo per ripagare i tifosi
Mentalità vincente? È stato il primo argomento di quando ho parlato con l’allenatore e il direttore sportivo prima di firmare. Volevano giocatori che avessero già vinto in carriera per portare mentalità vincente, perché è troppo tempo che questo club non vince un trofeo. Arrivare qui e vincere qualcosa sarebbe la giusta ricompensa per i tifosi per tutto l’affetto che ricevo”.

Sulla comunicazione in campo e l’italiano
La bellezza del calcio è che il campo ti permette di esprimere in tanti modi. Mancini non parla benissimo in inglese e lo stesso vale per il mio italiano. Possiamo parlarci ma non al massimo. Sto migliorando il mio italiano e alla fine della stagione dovrei essere in grado di parlarlo, ma credo che in campo ci capiamo e si vede nelle nostre prestazioni. Credo che ci copriamo bene a vicenda, conosciamo i nostri punti di forza e lavoriamo su quelli. Abbiamo giocato molte partite insieme e abbiamo costruito un bel rapporto, credo che i tifosi meritino qualcosa. Il loro supporto è grandioso. Anche quando andiamo in trasferta, la Roma è una delle squadre con più seguito in tutti gli stadi. Riuscire a ripagarli sarebbe fantastico e vincere l’Europa League sarebbe un grandissimo traguardo per me, per la squadra e per l’amore dei tifosi”.

 


Calderoni: "La Roma non sta attraversando un bel periodo, dovremmo pressare dai primi minuti"

Marco Calderoni, difensore del Lecce, ha parlatoi ai canali ufficiali del club salentino in vista del match di campionato contro la Roma:

"Sono stato fermo quasi due mesi e ricominciare non è stato facile, perché i ritmi in partita sono differenti rispetto a quelli dell’allenamento. I nuovi arrivati nel mercato di gennaio si sono integrati subito nel nostro gruppo ed hanno innalzato il tasso tecnico e fisico. Domenica affronteremo la Roma che nella gara d’andata riuscì a superarci per 1-0. Non stanno attraversando un bel periodo e questo per noi è un campanello d’allarme ulteriore. Potrebbero avere maggiori pressioni rispetto a noi, ma dispongono di giocatori di alto livello abituati a reggere situazioni particolari. Ci aspetta una gara di personalità e carattere, dovremo pressare i nostri avversari dai primi minuti".


Perez: "Ho piena fiducia in questa squadra. Spero di cogliere l'occasione del mister"

Carles Perez, esterno offensivo della Roma che stasera esordirà dal primo minuto in giallorosso, ha parlato ai media prima del match contro il Gent:

CARLES PEREZ A ROMA TV

 

Cosa ti aspetti da questa partita?
"È tutta la settimana che lavoriamo su questa partita, speriamo di ottenere un buon risultato che ci metta in buone condizioni per il ritorno".

 

Il Gent?
"Credo che faranno la loro partita, sicuramente vorranno ottenere un buon risultato in vista del ritorno, ma ho fiducia nella squadra, sappiamo cosa fare e spero di fare un gol".

 

E’ la tua prima da titolare…
"Sono molto felice del mio esordio da titolare, voglio approfittare di questa occasione, ho lavorato molto per farmi trovare pronto e sarebbe bellissimo fare un gol o un assist".


De Sanctis: "Vogliamo ripartire con un ottimo risultato. L'Europa League è un obiettivo"

Morgan De Sanctis, drigente della Roma, ha parlato ai media prima del match contro il Gent:

DE SANCTIS A SKY SPORT

L’autostima sta mancando ai giocatori?
"E’ evidente che dall’inizio dell’anno stiamo purtroppo avendo dei risultati negativi e continuativi. Non possiamo essere soddisfatti di come si stanno sviluppando le cose. Siamo consapevoli ed uniti. L’allenatore è stato chiarissimo: bisogna abbattere gli alibi ed alimentare la responsabilità. Dobbiamo crederci ed isolarci, lavorare consapevoli che l’Europa League ci concede una nuova opportunità così il campionato ce ne concede altre quattordici".

Quanto è importante il ruolo dei dirigenti per spiegare all’allenatore la cultura del calcio italiano?
"L’allenatore è veramente intelligente e preparato. E’ facilissimo entrare in sintonia con lui, anche per i giocatori. Siamo uniti anche nella sofferenza di un momento che non rende merito e soddisfazione ai tifosi ed al valore della rosa. Abbattere gli alibi è necessario, siamo noi all’interno a dover trascinare l’ambiente, non il contrario. L’ho vissuta da giocatore, qui c’è tutto quello che appartiene ad una grande squadra. Bisogna approfittare e meritarsela, tutti noi. Siamo tutti in discussione, ma abbiamo la possibilità di appropriarci di questa squadra".

Servono i risultati?
"Se le parole non precedono i fatti sì. Nell’ultima parte di stagione i risultati sono stati negativi".

DE SANCTIS A ROMA TV

Quanto è importante la partita di stasera?
"Alla Roma serve sempre vincere, veniamo da un periodo negativo. Vogliamo ripartire con un ottimo risultato, l’Europa League è un obiettivo".

C’è da sfatare il tabù Olimpico…
"Il momento negativo è particolarmente lungo, ma abbiamo tutto per uscirne, siamo uniti e compatti. Vogliamo farlo con il lavoro e l’attaccamento alla maglia, per questi tifosi che meritano soddisfazioni importanti".

Fonseca è stato chiaro sull’unità d’intenti…
"È fuori di dubbio, non servono alibi, sappiamo di poterne uscire. Coltiviamo la cultura della responsabilità per arrivare ai risultati che meritano squadra e tifosi".

Dopo la partita di ieri dell’Atalanta, va rivalutata la sconfitta di Bergamo?
"Dovevamo fare un risultato positivo. Da qui alla fine ci aspettano 14 partite, possiamo essere protagonisti in Europa League e ci contiamo. Possiamo riappropriarci degli obiettivi di inizio stagione, dobbiamo coinvolgere l’ambiente esterno che legittimamente non è contento".


Roma vs Gent 1-0 | La Roma torna al successo, ma troppi brividi nel finale

DALLO STADIO OLIMPICO -  FALVO - Primo turno della fase ad eliminazione diretta dell'Europa League, con la Roma che contro il Gent vuole vincere per portarsi avanti nella doppia sfida ed invertire il trend negativo delle ultime giornate. Fonseca sceglie di schierare la Roma con il solito modulo, con Kolarov che torna titolare a sinistra. Prima da titolare per lo spagnolo Perez, che agirà dietro Dzeko insieme a Perotti e Pellegrini. Tribuna per Villar.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez; Spinazzola, Fazio, Smalling, Kolarov; Cristante, Veretout; Perez, Pellegrini, Perotti; Dzeko.
A disposizione: Fuzato, Mancini, Santon, Mkhitaryan, Kluivert, Under, Kalinic.
Allenatore: Paulo Fonseca.
Indisponibili: Pastore, Cetin.
Diffidati: Kluivert, Veretout.
Squalificati: Diawara.

GENT (4-3-1-2): Kaminski; Lustig, Plastun, Ngadeu, Mohammadi; Kums, Owusu, Odjidja; Bezus; Depoitre, David.
A disposizione: Coosemans, Martin, Castro-Montes, Godeau, Asare, Dejaegere, Chakvetadze, Marreh, Niangbo, Kvilitaia.
Allenatore: Thorup.
Indisponibili: Yaremchuk.
Diffidati: Nana Asare, Sven Kums, Michael Ngadeu-Ngadjui, Elisha Owusu.
Squalificati: -.

Arbitro: Georgi Kabakov.
Assistenti: Margaritov e Valkov.
Quarto Uomo: Stoyanov.
VAR: Kamphuis.
AVAR: Bas Nijhuis.