Ag. Villar: "La Roma lo seguiva da tempo. Sta seguendo le raccomandazioni del club"
Luis Gomez, agnete di Gonzalo Villar, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della redazione di laroma24.it per parlare del suo assistito e dei suoi primi mesi alla Roma:
Come sta Villar, un paio di giorni fa è stato il suo compleanno...
"Sì, ha compiuto 22 anni in un momento duro per il paese e in generale per il mondo a causa del Coronavirus. Ha ricevuto tanti auguri dai familiari, amici e dai tifosi, motivo per cui si è sentito molto amato in un giorno così importante e speciale allo stesso tempo, viste le circostanze. Villar sta bene, e sta seguendo le raccomandazioni fisiche e nutrizionali del club".
E quando avete parlato con la Roma la prima volta del giocatore? C'erano altri club interessati?
"Come già detto in altre occasioni, la Roma seguiva il nostro giocatore da tempo e grazie allo sforzo e al grande interesse dei suoi dirigenti e di tutto lo staff giallorosso, la firma è stata finalmente possibile a gennaio. Sia Gonzalo che noi siamo molto grati alla Roma per la loro professionalità e per il trattamento ricevuto. Per l'agenzia Identity Sports, lavorare con un club come la Roma è davvero un privilegio".
Mancini: "Orgoglioso della Roma. Cerco di rubare qualcosa da Smalling, ha grandissima esperienza"
Gianluca Mancini, difensore della Roma, ha rilasciato una lunga intervista per Sky Sport direttamente da casa sua:
“La mia routine di giornata è svegliarmi, fare colazione, aiutare un po’ mia moglie nelle cose di casa visto che prima non c’ero mai, pranzare e iniziare il programma di lavoro che la Roma ci ha mandato. Mi alleno perché è importante mantenere la nostra condizione fisica al meglio visto che il campo ci manca, ma è importante stare a casa e seguire le giuste indicazioni che ci ha dato il governo”.
Voi con Roma Cares siete molto attivi con la beneficienza. Sei orgoglioso di appartenere a una società del genere? Quali sono le iniziative attuali?
“Si sono molto orgoglioso della mia societá, la Roma ha aperto una campagna di donazione per l’ospedale Spallanzani, l’obiettivo é arrivare a 500 mila euro. Noi giocatori e staff tecnico abbiamo partecipato a questa cosa perché ci ha colpito molto e vogliamo essere partecipi anche di questo. Roma Cares negli ultimi giorni ha donato anche 13 mila mascherine e tutti i gel igienizzanti, per questo sul sito della Roma c’è tutto quello che c’è da trovare per donare. È importante donare in questo momento di grande difficoltà per tutto il paese”
Tu hai giocato a Bergamo, hai tanti amici li. Cosa ti raccontano? Vuoi mandare un messaggio alla città?
“Stanno vivendo una situazione surreale e particolarmente difficile per loro. Mi dispiace, gli mando un grandissimo abbraccio e gli dico di non mollare mai perché sono un grande popolo e sapranno rialzarsi da questa situazione difficile”
Ti chiedo un bilancio di questa prima parte di stagione e cosa significa avere un compagno di reparto come Smalling
“Il mio bilancio personale nei primi mesi di Roma è positivo, è vero che la seconda parte di stagione in qualche partita ho commesso qualche errore ma è un percorso di crescita quindi cerco di migliorarmi e di non ripetere questi errori. Avere accanto un compagno come Smalling è molto d’aiuto, è uno che dà consigli in campo e cerca di migliorarmi. Io lo seguo perché ha una grandissima esperienza e io devo rubare qualcosa da lui”
Come sta gestendo questa emergenza Fonseca? Avete una chat di gruppo?
“L’altro giorno abbiamo fatto una videochiamata di squadra, eravamo 30 persone e ci hanno aggiornato su quello che c’è da fare allenandosi in casa con schede nuove e un programma di alimentazione perché stando fermi bisogna seguire anche un programma di alimentazione importante”
All'asta la maglia della Roma firmata da tutta la squadra
Dopo aver messo all’asta le maglie di Zaniolo e Florenzi e gli scarpini di Smalling, la Roma mette all'asta la maglia dei giallorossi firmata da tutti i giocatori. I ricavati andranno nella raccolta fondi Covid-19 per conto dell’ospedale Lazzaro Spallanzani.
Bid now for a home shirt signed by our men's squad
All proceeds go towards our #COVID19 relief effort pic.twitter.com/Xs3feL69Mu
— AS Roma English (@ASRomaEN) March 25, 2020
Mkhitaryan: "Rispetto a quello che mi chiede Fonseca, l’allenatore dell’Arsenal voleva un altro tipo di gioco"
Mkhitaryan, in questi giorni di quarantena, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano britannico perlando a 360°: dall'emergenza Covid-19 fino al suo rapporto con Fonseca. Queste le sue parole:
Sul Coronavirus e sul caso dell'ex tecnico dell'Arsenal Arteta...
“È stato molto triste sentirlo. Spero che queste persone possano essere forti e uscire da questa situazione. Non c’è solo lui, ma anche tanti altri giocatori in tutto il mondo. Non solo nel calcio, anche nel basket e in altri sport alcune persone sono state infettate. Vorrei per loro solo una pronta guarigione e che rimanessero forti, perché possono essere un esempio per tutti di come è possibile combattere contro questo virus.”
Sulla Roma e l'impegno del club contro l'emergenza...
"Non è la prima volta che il club mostra interesse nell’aiutare le persone. Sono molto orgoglioso dell’impegno che ci sta mettendo la società, perché sta aiutando diversi ospedali qui in Italia e anche i nostri sostenitori si stanno unendo alla nostra campagna di raccolta fondi. Penso che sia una cosa meravigliosa. Quando sei in forma, con la squadra che gioca bene e vince è un peccato che tutto si fermi. Non sappiamo quando si ricomincerà a giocare e se riusciremo a riprendere la giusta forma. L’importante è comunque rimanere in allenamento e fare tutto quello che ci ha chiesto il club”.
Sul suo ruolo...
“Rispetto a quello che mi chiede Fonseca, l’allenatore dell’Arsenal voleva un altro tipo di gioco. Con Paulo mi trovo meglio perché giochiamo un calcio più propositivo che rispecchia meglio le mie caratteristiche“.
Sul futuro...
“Non posso dire niente al momento perché è tutto fermo. Non so quando torneremo a giocare e cosa succederà quest’estate. Nel calcio tutto cambia velocemente, un giorno sei qui e un altro sei da un’altra parte ancora, non sai mai cosa può capitare nel tuo futuro”.
Sul periodo di quarantena...
“Ci stiamo provando, ma non è facile. In questo momento non puoi fare molte cose. Puoi stare solamente a casa e aspettare che tutto si risolva. Mi sveglio, faccio colazione, parlo con i miei familiari di diverse cose, dal virus alla vita, passando per il futuro e il passato. Poi la sera sto provando a guardare qualche film con la famiglia o delle volte da solo. Oltre a questo, abbiamo il programma dello staff per l’allenamento a casa, quindi sto cercando di mantenermi in forma”.
Sull'allenamento di questi giorni...
“Sto cercando di mescolare tutto insieme: la palla, usare una bici e altri esercizi con i manubri. Sto cercando di fare tutto ciò che il club mi ha inserito nel programma d’allenamento. Non è facile perché ovviamente hai uno spazio limitato e ci sono alcune cose che non hai a casa, ma stiamo provando a trarne i migliori benefici. Ovviamente non è la soluzione migliore calciare in giro per l’appartamento, perché hai i vicini che a volte ti danno fastidio. Al momento sto provando a fare tutto senza palla, perché è più importante essere in forma fisicamente che tecnicamente” parola del settantasette giallorosso".
Nainggolan: "Dopo 15 anni in Italia è normale voglia restare qui”
Radja Nainggolan si è espresso riguardo a questi giorni difficili e sul suo rapporto col calcio in una diretta Instagram assieme a Kat Kerkhofs, moglie di Dries Mertens.
Riguardo la quarantena
Trovo veramente difficile a livello mentale restare dentro casa, spero di riprendere a vivere normalmente il prima possibile. Cosa faccio di diverso? Passo le nottate alla Playstation oppure organizzo barbecue e giochi da tavolo con degli amici. La società ci ha dotato di attrezzi per allenarci, ho una cyclette che ho messo in terrazza. La noia la fa da padrona, non sono fatto per stare da solo, ho bisogno di fare gruppo e condividere momenti con i miei compagni".
Il vizio del gioco
"Ho smesso di frequentare i casinò, ma spesso in quei posti ci ho lasciato davvero tanti soldi. Alcune volte anche centinaia di migliaia di euro, e tutti persi in poche ore…”.
Il rapporto con l'ex commissario tecnico Martinez
“Non ho mai capito perchè non mi abbia ritagliato un ruolo importante, anche se devo ammettere, e lo apprezzo, che lui per primo sia venuto a dirmi che in nazionale non sarei stato considerato una stella come invece ero alla Roma. Per me però erano tutte scuse, non ho mai capito realmente i motivi per cui mi abbia trattato così”.
Tornare in Belgio?
"Dopo 15 anni in Italia è normale voglia restare qui, non sarebbe per nulla facile fare le valigie. Non ho mai pensato di tornare in patria, sono stato dimenticato molto in fretta”.
Sul periodo Covid e la malattia della moglie Claudia
“Il CoronaVirus ora è al centro dell'attenzione e gli altri malati vengono un po' messi in disparte. Cerchiamo il meno possibile di frequentare gli ospedali ma così le terapie vengono rinviate. Spero che tutto ciò finisca prima possibile perchè mia moglie ha un sistema immunitario debole. Ho tanta paura di contagiarla perché quando esco per fare la spesa capisco di correre un rischio, però devo dire che sto molto attento e quindi credo che sia andato tutto bene. Col passare del tempo vedremo se il problema di Claudia è risolto, lo step più difficile l'abbiamo superato, ora siamo in una fase di conservazione”.
Come vivo il calcio e la vita?
“Giocare a pallone per me è stato sempre un hobby, ho avuto la fortuna e la bravura di trasformarlo nel mio lavoro. Vivo al massimo ogni giornata perchè ognuna di esse può essere l'ultima. Ciò che conta per davvero per me è raggiungere gli obiettivi che mi sono prefissato ed educare al meglio i miei figli”.
La Uefa rinvia le finali delle coppe, la serie A presenta il salva-calcio
IL MESSAGGERO - Dopo aver rinviato l'Europeo al 2021, l'Uefa ha posticipato a data da destinarsi le finali di Champions ed Europa League, inizialmente fissate il 30 maggio a Istanbul e il 27 a Danzica. Oggi è in programma una nuova riunione tra Uefa, leghe ed Eca per fare un punto sul calendario.
Questa mattina, invece, si riunirà la Serie A, che ha come priorità quella di finire il campionato. E' stato anche ultimato il documento, destinato al governo e alla Figc, per salvare il calcio dalla crisi. Tra le proposte: niente richieste economiche, sgravi sull'Irap ed esenzione pluriennale dell'Ires, sconti sugli abbonamenti, richiesta di intervento sul Decreto Dignità togliendo il blocco alle sponsorizzazioni delle agenzie di scommesse, revisione della legge sul professionismo, quella sugli stadi e infine la legge Melandri che regola la vendita dei diritti tv.
Fonseca c’è, ma il futuro è senza difesa
IL MESSAGGERO - CARINA - Una difesa da rifare. E questo al netto della permanenza di Pallotta o del passaggio di proprietà a Friedkin. Il reparto arretrato sarà quello che in estate subirà maggiori scossoni. Il compito che attende Petrachi (o chi per lui) non sarà facile. Oltre a sfoltire la rosa, il riscatto di Smalling è in salita: senza Champions, con la semestrale a -87 milioni e con gli introiti che rischiano di diminuire ulteriormente, il club non potrà andare incontro alla richiesta di 25 milioni del Manchester United. Diverso il discorso per Zappacosta, per il quale più probabilmente verrà rinnovato il prestito. Ha qualche chance di restare anche Bruno Peres, che ha impressionato positivamente Fonseca. Si spiega così il sorpasso del Napoli per Faraoni. Nel frattempo sulla sinistra non è scontata la permanenza né di Kolarov né di Spinazzola e dunque si seguono Carlos Augusto del Corinthians e Ismaily dello Shakhtar, un vecchio pallino del tecnico romanista. Capitolo a parte i centrali, con Ibanez e Cetin che entreranno nelle rotazioni, si cerca un altro titolare: sono stati proposti Garay, Kumbulla, Lyanco e Djimsiti.
Zaniolo lavora a casa: “Pronto per giugno”
LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Spettatore forzato, prima per infortunio, ora perché costretto, come tutti i suoi colleghi, dall’emergenza sanitaria, Nicolò Zaniolo comincia a vedere la luce in fondo al tunnel. Anche se la riabilitazione in tempi di quarantena è più complicata. E richiede maggiore attenzione. Il ragazzo è fermo dal 12 gennaio ed ha attrezzato il suo appartamento all’Eur, con l’aiuto della Roma, allestendo una mini palestra utile al recupero. Il fantasista giallorosso è entrato in una fase che gli consente di vedere la fine del percorso, spinto emotivamente dallo spostamento dell’Europeo, che gli può dare ancor più voglia di prendersi la maglia azzurra tra un anno. “Io e la mia migliore amica…“, il post pubblicato dal ventunenne su Intagram con una foto accanto alla cyclette. Sono tanti anche gli esercizi in videochiamata, guidati dai fisioterapisti della Roma.
Roma, si complicano prestiti e riscatti. Può tornare Schick
CORRIERE DELLA SERA - VALDISERRI - L’emergenza Coronavirus scatenerà un effetto domino non solo sul calcio italiano, ma anche su quello europeo. Da Lipsia arrivano le parole del direttore sportivo della squadra targata Red Bull, che ha in prestito Patrik Schick fino al 30 giugno. Nonostante le buone prestazioni del giocatore, il dirigente ammette che sarà complicato trattenerlo in queste condizioni: “Avremo le nostre difficoltà come tutti gli altri club, perché sarà difficile generare entrate, ma i costi restano altissimi. Abbiamo tre giocatori in prestito ma ad oggi non posso assolutamente pensare alle clausole di riscatto“. Un problema in più per la Roma? Fino a un certo punto. Schick ha 24 anni e un ingaggio alto ma non altissimo. Il prossimo calciomercato sarà quasi azzerato e le squadre dovranno arrangiarsi con ciò che già hanno in casa. Dunque il ceco, come i tanti giovani della Roma, potrebbe rimanere a Trigoria.
A Fonseca piace Marcos Antonio, talento dello Shakhtar
LA GAZZETTA DELLO SPORT - ZUCCHELLI - Non aveva neppure 19 anni Marcos Antonio quando Paulo Fonseca lo fece esordire con lo Shakhtar. Il ragazzino, un centrocampista con le caratteristiche offensive ma che in campo si ispira a Casemiro, deve ancora compiere 20 anni ed oggi è nelle mire della Roma. Il tecnico portoghese lo ha segnalato, Petrachici sta lavorando. Il profilo corrisponde esattamente a quello che sta cercando il club giallorosso: giovane, abile tecnicamente, ambizioso, non carissimo. In realtà a Trigoria lo avevano già osservato lo scorso anno, ma si era poi preferito puntare su giocatori più pronti come Veretout e Diawara. Oggi, considerando che Cristantepotrebbe essere sacrificato per ragioni di bilancio, la Roma invece ha bisogno di un uomo in più in mezzo al campo.
Roma, il piano per tenere Mkhitaryan un altro anno
LA GAZZETTA DELLO SPORT - PUGLIESE - Esattamente un mese fa, subito dopo il fischio finale di Roma-Lecce, fu molto chiaro: “Qui mi sento bene, ma è ancora presto per poter dire se rimarrò a Roma o meno. Vediamo che cosa decideranno Roma e Arsenal. Una cosa però posso dirla, qui mi piace tutto: la città, la squadra, i tifosi“. Henrikh Mkhitaryan non poteva sapere di come il Coronavirus avrebbe poi sconvolto il futuro, ma di certo in questo momento c’è che la Roma sta provando a lavorare sotto traccia con Mino Raiola, agente del giocatore, per cercare di trattenere l’armeno. L’ostacolo più grande per la permanenza del fantasista è che il suo contratto con l’Arsenal scade nel 2021. Il che vuol dire che il prossimo anno non potrebbe andare il prestito; la strategia di Raiola è dunque di farlo rinnovare con i Gunners (a 7,5 milioni l’anno), per poi farlo tornare altri 12 mesi in giallorosso. È possibile però che il club londinese voglia trattenerlo o cederlo solo a titolo definitivo e non è detto che la Roma a 25 milioni di euro voglia fare l’investimento sul giocatore.
Veretout, il pilastro di Fonseca
IL TEMPO - BIAFORA - Tra i pilastri della Roma di Fonseca prima dello stop alle competizioni c’era sicuramente Jordan Veretout. Il mediano francese è al sesto posto assoluto per minutaggio in stagione, alle spalle di Pau Lopez, Dzeko, Kolarov, Mancini e Smalling. Spesso si è discusso della necessità di farlo rifiatare, ma ora, come tutti, sta approfittando dello stop forzato per ricaricare le batterie: “Penso che la decisione più saggia sia quella di restare a casa. Speriamo di riprendere il più rapidamente possibile ed essere il più presto possibile pronti per giocare, però bisogna fare attenzione e non giocare con la salute delle persone“, ha detto a Canal Plus. Ha poi proseguito parlando dell’impegno della Roma contro il Coronavirus: “La Roma in Italia è una grande società, ha fatto dei bellissimi gesti nei confronti della popolazione e i tifosi hanno seguito l’esempio. Il club ha un grande cuore, possiamo esserne fieri“.