Europa League: in campo neutro e partita secca? È già polemica
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Come se la questione non fosse già imbrogliata dopo la polemica per i rinvii delle gare di Europa League, ora i calciatori dell'Inter sono costretti alla quarantena dopo il caso Rugani. Tutto comincia alle 16.21di ieri quando era arrivata la comunicazione ufficiale della Uefa del rinvio di Inter-Getafe e Siviglia-Roma. Motivo semplice: il governo spagnolo, nonostante le pressioni della Uefa e l’ottimismo della tarda serata di martedì, non ha concesso deroghe al decreto che impediva ai voli provenienti dall’Italia di atterrare in Spagna. L’ipotesi alternativa è la partita unica in campo neutro e a porte chiuse. Quando? Prima del caso Rugani, tutto faceva pensare alla data di giovedì prossimo. Strada che resta valida per la Roma, non per l’Inter a questo punto causa quarantena. Tutto questo ammesso che si trovi una nazione favorevole ad ospitare squadre provenienti da Italia e Spagna, Paesi colpiti dall’emergenza sanitaria. Il tema sarà affrontato nell’incontro di oggi proprio tra la Uefa e le cinque Leghe maggiori d’Europa, ovvero Serie A, Premier, Liga, Bundesliga e Ligue 1.
Le italiane allineate: meglio bloccare le coppe europee
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Roma e Inter contro il Uefa: i due club infatti non apprezzano l’idea di fondo che sta animando il massimo organo calcistico europeo, ovvero che lo spettacolo debba continuare quasi a tutti i costi, soprattutto adesso che i nerazzurri sono alle prese con gli esiti del caso Rugani, visto che la Juve è stato l’ultimo avversario affrontato. Dall'altre parte c'è il Getafe, avversario dei nerazzurri, più possibilista sul giocare le gare a campo neutro come palesato dal Uefa; scettico invece il Siviglia, avversario dei giallorossi:“Non sono sicuro che si possa trovare una soluzione rapidamente. Quella della gara unica in campo neutro è una delle varie ipotesi che sta considerando la Uefa, però per esempio non penso che sarà facile trovare un Paese disposto ad accoglierci", le parole del ds Monchi.
Serie A, l’idea dei club: concludiamo il campionato, si può fare anche ripartendo il 2 maggio
LA GAZZETTA DELLO SPORT - La positività al Covid-19 di Daniele Rugani, che costringe la Juventus (e l’Inter ultima avversaria) alla quarantena non cambia molto, almeno per ora, lo scenario che i club si pongono davanti: l’ipotesi di sospensione in caso di giocatore positivo era già stata presa in considerazione. La volontà condivisa quasi in maniera unanime è quella di portare a termine il campionato, scartando ipotesi di playoff e playout. Il tempo ci sarebbe, con la scadenza necessaria del 30 giugno imposta anche dalla scadenza dei contratti dei giocatori. La Lega di A ha già predisposto due differenti bozze di calendario: la prima, molto ottimistica già prima della notizia di Rugani, fa riprendere il campionato subito dopo venerdì 3 aprile. La seconda si spinge oltre, ma è più realistica: sarebbe possibile concludere la stagione anche ripartendo il mese successivo.
Spadafora: "Un piano di aiuti per lo sport"
LA GAZZETTA DELLO SPORT - L’emergenza coronavirus continua ad assediare lo sport, lo conferma anche il Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, ai microfoni del quotidiano del sportivo:
Ministro, sembrano passati anni da quando parlavamo di porte chiuse, e poi aperte e poi ancora chiuse. In pochi giorni è tutto cambiato. E ha fatto a pezzi tutti questi dilemmi.
«Proprio così. Ora dopo ora, siamo di fronte a un’emergenza straordinaria e lo scenario può cambiare e richiedere nuove decisioni. Proprio per questo sono rimasto perplesso di fronte alle polemiche degli ultimi giorni».
Ma che cosa chiede al mondo della serie A? Si dovrà pure voltar pagina...
«Chiedo di capire che ci sono circostanze in cui nessuno è immune, e bisogna avere la flessibilità necessaria per affrontare questi scenari. Flessibilità che non c’è stata. Perché, ripeto, la linea è stata dettata solo da ragioni economiche».
Però il problema esiste. Il calcio non è solo guadagni milionari per pochi eletti, ma anche pil, gettito fiscale, fenomeno sociale. E il fatto che venga a mancare è un danno per tutti.
«Questo è un altro problema. Ed è un problema che mi preoccupa e mi occupa tanto. La prima cosa che voglio dire è che ciò che sarà deciso per tutto il Paese avrà ovviamente i suoi risvolti sullo sport e sul calcio. A tutti i livelli».
Quali sono queste prime misure?
«Stiamo scrivendo le norme che saranno approvate nel consiglio dei ministri di domani. Sospensione di ritenute, contributi fiscali, premi. Che naturalmente aiuteranno anche il mondo del calcio»
Intanto lo sport sta perdendo pezzi da tutte le parti. Voi avevate dato una deroga per gli eventi internazionali, deroga che è stata divorata dai fatti.
«Però anche qui, proviamo a ragionare. Qual è la ratio di quel provvedimento? Provare a non danneggiare le squadre italiane in Europa in un momento in cui altri Paesi non avevano preso una decisione come la nostra. Mezz’ora fa ho scritto alla ministra croata dello sport, la Croazia ha la presidenza di turno dell’Ue, per chiedere un approccio europeo anche in tema di sport e di calendari sportivi rispetto all’emergenza coronavirus».
L’Europeo di calcio è sotto scacco
«Ma qualsiasi decisione si prenda, lo si deve fare tutti insieme, i Paesi e l’Uefa. L’Europa deve fare l’Europa anche nel calcio e nello sport».
Con l’Uefa ha preso dei contatti a fronte della situazione che riguarda i nostri club e la Nazionale?
«Non ancora, ho un dialogo con i miei omologhi europei per coordinarci».
Pallotta: «Trattativa in stand-by? Chiedi a Dan»
CORRIERE DELLA SERA - James Pallotta, presidente della Roma, ha commentato nella giornata di ieri la situazione cessione societaria del club. Qualcuno ha parlato di uno stallo tra lui e Friedkin, magnate texano, ma l'attuale patron giallorosso durante una trasmissione radiofonica ha tenuto a precisare che non c'è alcun tipo di rallentamento. "Trattative in stand-by per il coronavirus? No. Cosa sta accadendo? Chiedete a Dan e ai suoi uomini" è stato il commento a una trasmissione di Centro Suono Sport.
Roma, il piano sicurezza per gli allenamenti
CORRIERE DELLA SERA - Nella giornata di ieri a vincere alla fine è stato il buon senso, ma per quanto riguarda le competizioni europee la Uefa non riesce a trovare una soluzione comune per tutte le partite. La Roma alla fine non è potuta partire per recarsi a Siviglia per l'andata degli ottavi di finale di Europa League, ma non è chiaro cosa accadrà adesso con la sfida alla squadra spagnola. Mentre il club aspetta di conoscere notizie certe dalla Uefa, a Trigoria si prepara un piano sicurezzapreciso per evitare contagi e non sospendere l'attività agonistica. Chiunque entri nel centro sportivo viene sottoposto alla misurazione della temperatura, giocatori compresi; i fornitori devono essere sempre gli stessi e saranno ricevuti sempre dagli stessi addetti; tutti i lavoratori di Trigoria e delle sede dell’Eur abilitati allo smart working lavorano da casa, chi non può farlo lo fa a turni; i locali vengono igienizzati accuratamente; chi usa la mensa lo fa mantenendo le distanze di sicurezza e con piatti, bicchieri e posate usa e getta.
Stop per Perotti e Under. Oggi seduta a Trigoria
IL TEMPO - BIAFORA - Un allenamento surreale, tra l'incertezza di giocare la partita con il Siviglia o meno. Ieri mattina la Roma è scesa regolarmente in campo per l’ultima seduta di lavoro - con tanto di interventi duri, vedi Cristante su Spinazzola - prima della sfida con gli andalusi, in seguito rinviata. Fonseca per la trasferta europea non avrebbe però avuto a disposizione Under (quadricipite) e Perotti (polpaccio) per degli affaticamenti muscolari. La squadra giallorossa, in attesa di capire che cosa deciderà la Uefa, continuerà ad allenarsi in vista dell'altra gara con il Siviglia, al momento ancora non rinviata. L'appuntamento è alle 11 a Trigoria.
Niente Siviglia, tifosi d’accordo. Rimborsi ticket allo Spallanzani
LA REPUBBLICA - Nella giornata di ieri la Uefa ha deciso di rinviare la gara tra Roma e Siviglia valevole per l'andata degli ottavi di finale di Europa League. La partita, che inizialmente si sarebbe dovuta giocare a porte aperte, poi a porte chiuse, è stata definitivamente spostata lasciando tutti i tifosi giallorossi con in mano un biglietto che forse non avrebbero mai potuto utilizzare. Nessun problema però per i sostenitori che avrebbero seguito la Roma in trasferta, infatti tutti coloro che avevano acquistato i tagliandi del settore ospiti hanno deciso di devolvere i rimborsi, sia delle gare di andata che di ritorno, al reparto malattie infettive dell’ospedale Spallanzani di Roma. La raccolta, dal nome "United we stand", è partita sulla piattaforma "gofundme.com", superando i 13mila euro in poco tempo.
Euro 2020 a rischio rinvio per poter terminare i campionati
Nel corso della mattinata odierna, le principali Leghe calcistiche europee, con la Serie A in testa, chiederanno alla UEFA di rinviare al 2021 l'Europeo al momento previsto per questa estate. Il calcio italiano, insieme a Premier, Liga, Ligue 1 e Bundesliga, si riuniranno in videoconferenza per chiedere lo slittamento o addirittura, come detto, il rinvio, della competizione per Nazionali, con l'obiettivo di dare la possibilità a tutti di terminare i rispettivi campionati nazionali. Lo scrive Tuttosport.
Allenamento Roma, sedute sospese per il resto della settimana. Si riprenderà lunedì
La Roma, che doveva scendere in ampo a Trigoria oggi alle 11, ha rimandato l'allenamento odierno, sospendendoli fino alla fine della settimana. La ripresa degli allenamenti è in programma lunedì prossimo alle 11:00.
La Uefa sospende Champions League e Europa League
Secondo quanto riporta il sito Marca.com, la Uefa dopo il dilagare dell’emergenza Coronavirus in Europa, ha deciso di sospendere la Champions League e l’Europa League.
Pallotta e Roma Cares donano 100mila euro allo Spallanzani
James Pallotta, come fa sapere l'account in lingua inglese del club giallorosso, ha elargito una donazione all'Ospedale Spallanzani. Questo il testo del tweet pubblicato:
Il Presidente della Roma, James Pallotta, ha donato 50mila euro all'Ospedale Lazzaro Spallanzani di Roma per aiutarlo nell'emergenza Covid19. Il commento di Pallotta: "Nello sport amiamo gli eroi, ma i veri eroi oggi sono i dottori e gli infermieri che lavorano tutte le ore per salvare delle vite. Ora hanno bisogno del nostro supporto".
Si muove anche la fondazione "Roma Cares", l'Onlus giallorossa da anni protagonista in attività benefiche. E che non è rimasta a guardare neanche durante l'emergenza Coronavirus: "Roma Cares, la fondazione della Roma, ha donato altri 50mila euro. Lo Spallanzani è uno degli ospedali che sta combattendo in prima linea contro il Covid19. La somma raccolta sarà utilizzata per acquistare attrezzature cliniche per migliorare l'assistenza ai pazienti contagiati".
E in più la società giallorossa ha aperto una pagina su "GoFundMe" per raccogliere fondi da devolvere all'Ospedale romano impegnato nella lotta al Coronavirus.
Il presidente dell’#ASRoma Pallotta ha donato €50.000 nella nuova campagna per sostenere l’Ospedale Spallanzani nell'emergenza #COVID19
“Nello sport amiamo gli eroi, ma oggi i veri eroi sono dottori e infermieri che lavorano giorno e notte per salvare le vite. Supportiamoli" pic.twitter.com/xwZk3PHarf
— AS Roma (@OfficialASRoma) March 12, 2020
Anche i tifosi possono aiutarci!
Il Club ha aperto una pagina su GoFundMe per raccogliere fondi da devolvere allo Spallanzani, che saranno utilizzati per acquistare materiale medico
Ogni contributo potrà aiutare a salvare delle vite!
Dona ora https://t.co/B8qYjgHRYJ pic.twitter.com/QuxkKdzf43
— AS Roma (@OfficialASRoma) March 12, 2020