Palacio: "Grande partita, dimostrato di essere più forti"

Rodrigo Palacio, giocatore del Bologna, ha parlato al termine del match contro la Roma. Queste le sue parole:

PALACIO A SKY SPORT

Partita dominata?
“Penso che abbiamo fatto una grande partita con una squadra molto forte, abbiamo dimostrato di essere più forti ed è una vittoria importante e di sacrificio”.

Il Bologna propone gioco per la sua forza mentale?
“Abbiamo un po’ tutto, abbiamo tanta fiducia e stiamo riuscendo a fare un bel calcio, vogliamo vincere la prossima”.

Tre vittorie consecutive per l’Europa?
“Non lo so dove possiamo arrivare, dobbiamo pensare partita dopo partita e giocando così penso che possiamo arrivare nella parte sinistra della classifica”.

Mihajlovic?
“Ci dà una carica in più quando è in panchina, è la nostra forza e con lui la squadra gioca meglio”.

Condizione fisica?
“Mi sento bene, mi piace giocare così”.


Kolarov sbaglia un dribbling, litiga con un tifoso e viene fischiato

Durante l'inizio del secondo tempo, Aleksander Kolarov ha avuto un battibecco con un tifoso posizionato in Tribuna Tevere dopo un dribbling sbagliato. In seguito a ciò e nei minuti successivi il giocatore è stato preso di mira con fischi ad ogni tocco di palla.


Fonseca: "Abbiamo sbagliato molto difensivamente. Oggi problema di tranquillità"

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato ai media dopo la sconfitta contro il Bologna:

FONSECA A SKY SPORT

Perchè sta diventando irriconoscibile questa Roma?
"La squadra ha accusato molto l’ultima sconfitta contro il Sassuolo e oggi abbiamo fatto una partita con poca sicurezza e con giocatori poco tranquilli. Dopo che abbiamo preso il secondo gol la squadra ha accusato questo momento, poi abbiamo avuto una reazione nel secondo tempo, ma dopo con espulsione è stata molto difficile. Devo dire che è un problema emotivo in questo momento e che abbiamo sbagliato molto difensivamente".

E’ arrivato il momento di cambiare realmente qualcosa nella squadra?
"Vediamo, questo non è un momento facile dopo due sconfitte, ma io sono il responsabile per la squadra e devo pensare bene che possiamo cambiare e migliorare questo momento con equilibrio e devo dire che questa squadra ha fatto molte cose buone in questa stagione io credo che sia un fatto emotivo e che devo lavorare sui giocatori e devo far credere che possiamo fare molto molto meglio. Possiamo perdere o vincere, ma importante è che abbiamo coraggio di giocare e penso che oggi è un problema di tranquillità, devo pensare che fare per cambiare questo momento".

Abbiamo visto differenza tra pressing cattivo del Bologna e quello timido della sua squadra, dipende da mancanza di convinzione?
"Quando la squadra sente che non è tranquilla e lascia spazio a Bologna è tutto un problema, non pressiamo come dobbiamo e anch’io penso che i gol che abbiamo preso li abbiamo presi uguali contro il Sassuolo. Sono questioni che possiamo fare molto meglio individualmente".

Ci sono stati molti errori individuali?
"Non mi piace parlare di errori individuali perchè io sono responsabile per tutto quello che succede in una squadra, se vediamo il gol che abbiamo preso però sono molti 1 contro 1. Ma dobbiamo lavorare per cambiare questo, non è un dramma, ma con coraggio e lavoro possiamo cambiare questo momento".

FONSECA A ROMA TV

Cosa è successo alla Roma?
"E’ successo che la squadra ha accusato molto la sconfitta con il Sassuolo ed è stata poco tranquilla oggi. E’ una questione di fiducia, mentale. Dopo accadono gli errori. In questo momento è difficile capire perché abbiamo rimediato una sconfitta con il Sassuolo e abbiamo avuto questo comportamento non forte oggi".

Affrontare l’Atalanta può essere un bene o un male? La Roma può ritrovarsi in una partita difficile?
"Sì, abbiamo una partita difficile come lo sono tutte. In questo momento sono più preoccupato di recuperare mentalmente la squadra per la prossima partita".

Problema mentale più che fisico?
"Il problema mentale porta all’errore individuale".

Perché questo aspetto di debolezza? La Roma in questo campionato ha dimostrato di saper reagire, adesso sta durando molto questo disagio…
"Prima della partita ho parlato con i giocatori dicendo che la cosa più importante di oggi era vedere una squadra con forte mentalità e con fiducia ma non abbiamo visto questo. E’ stato questo il problema. La squadra ha fatto tante buone partite in questa stagione, anche per me è difficile spiegare perché la squadra sia in difficoltà in questo momento. Devo preparare la testa dei giocatori perché dobbiamo credere che questa squadra possa fare molto meglio".

In questo momento la difesa è in difficoltà…
"Guarda come abbiamo preso gol oggi. E’ difficile da spiegare. Il secondo gol lo abbiamo preso in 1 vs 1 lasciando il giocatore da solo. E il terzo gol lo stesso, lasciamo il giocatore rientrare dentro e prendiamo gol. Come abbiamo preso i gol con il Sassuolo? Lo stesso. E’ una questione non di organizzazione ma individuale. Ci abbiamo lavorato molto in settimana, ma abbiamo sbagliato".


Kolarov: "Siamo consapevoli che non stiamo facendo bene. Siamo in grado di rialzarci"

Aleksander Kolarov, terzino della Roma, ha parlato ai media dopo la sconfitta contro il Bologna:

KOLAROV A SKY SPORT

Cosa è successo oggi?
"Il Bologna ha meritato".

Un momento del genere meriterebbe un’analisi più approfondita…
"Abbiamo perso due partite con la Juve, con il Torino, con Sassuolo e questa. Non siamo partiti bene, testa giù e pedalare".

Involuzione tecnica, tattica, condizione fisica o mentalità?
"C’è un po’ di tutto, quando entri in un periodo negativo c’è un po’ di tutto. Come più anziano mi tengo stretto i miei amici, ci siamo concentrati e dobbiamo cercare di vincere le prossime. Siamo consapevoli che non stiamo facendo bene".

Tensione col pubblico?
"No, no nulla. Tutto tranquillo".

Cosa non ha funzionato?
"Sapevamo che il Bologna sta bene, credo che non abbiamo fatto bene nelle pressioni. Poi è difficile quando corri indietro andare a prenderli. Merito del Bologna, che ha strameritato di vincere. Abbiamo provato qualcosa nel secondo tempo, ma non è bastato".

Che cosa è cambiato difensivamente?
"Le ultime da inizio 2020 prendiamo due gol a partita, poi tre e con Sassuolo 4. Dobbiamo difendere meglio tutti quanti. Il Bologna ha giocatori che la spostano e dovevamo accorciare di più. In questi momenti quando non gira bene perdi lucidità. Non vogliamo stare in questo momento. Dobbiamo concentrarsi su di noi. Io che sono uno dei più anziani volevo dare una spinta alla squadra. Ora si vedono gli uomini veri e siamo in grado di rialzarci".


Conferenza Stampa Fonseca: "Oggi ho visto paura. Devo lavorare sulla testa dei giocatori"

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo la sconfitta contro il Bologna

Per la prima volta da quando è qui c'è stata contestazione da parte del pubblico. Vuole lanciare un messaggio ai tifosi?
"Devo dire che questi tifosi sono fantastici. Contro il Sassuolo dopo il primo tempo che abbiamo preso tre gol i tifosi sono rimasti fantastici. E' normale dopo quella sconfitta e perdere di nuovo in casa che non sono soddisfatti. E' normale".

Quanto è preoccupato da questa serie di risultati ? Stasera ci sono stati altri errori individuali. Che valutazione da su tutto questo e quanto è preoccupato?
"Tatticamente non sono preoccupato, mi preoccupa la questione della fiducia dei giocatori. Dopo la sconfitta contro il Sassuolo siamo entrati in campo non tranquilli ed è stato evidente. Questa squadra ha capacità ed ha fatto grandi partite durante la stagione. Ora c'è un problema di mentalità e tranquillità. Dobbiamo reagire e pensare alla prossima partita con la voglia di vincere. Io oggi ho visto paura e l'ho detto ai miei ragazzi che non voglio vedere la squadra che gioca con paura. Devo lavorare sulla testa dei giocatori".

Con la Spal, Torino e Juventus la squadra è andata sotto ma ha reagito. In queste due partite non si è visto ciò. E' solo una questione di paura o pensa che in tante abbiamo capito come gioca la Roma?
"Noi sappiamo come giocano tutte le altre squadre e lo stesso loro. Penso che non è questo il problema"

Vorrei chiedere un chiarimento dui due terzini e sulla scelta di sostituire Veretout e non Cristante.
"Ho fatto uscire Veretout perchè non era molto offensivo rispetto a Mkhitaryan ed era meno difensivo di Cristante; ed essendo sotto ho messo Kalinic. Cristante poteva dare più equilibrio. In questo momento è facile criticare la prestazione dei giocatori. Sono io il responsabile di quello che fa la squadra ed oggi abbiamo visto che tutti non hanno fatto una grande performance"

Bruno Peres è tornato dopo aver giocato pochi minuti ed oggi è sembrato il più in forma di tutti. E' sorpreso dal ragazzo?
"Si. Bruno Peres è molto forte offensivamente e stiamo lavorando sulla fase difensiva per avere più equilibrio"

Cosa vi siete detti con Mihajlovic?
"Era la prima volta che lo vedevo. Abbiamo parlato all'inizio della partita più della sua condizione fisica che della partita"


Conferenza stampa De Leo: "Abbiamo fatto la gara che volevamo, Mihajlovic si è complimentato con la squadra"

Emilio De Leo, vice allenatore del Bologna, ha parlato dopo il match contro la Roma. Queste le sue parole:

DE LEO A SKY SPORT

Dove ha fatto la differenza il Bologna?
“Quando abbiamo deciso di giocarcela, abbiamo giocato su un campo prestigioso e abbiamo impostato la gara sulle nostre qualità”.

Tanti giovani in campo?
“Abbiamo un mix di giovani ed esperti, è importante. Indubbiamente, la freschezza dei giovani ci sta aiutando tanto, abbiamo un gruppo coeso e forte che deve essere preso da esempio”.

Cosa ha detto Mihajlovic a fine gara?
“Si è complimentato con la squadra per la prestazione, aveva chiesto di non subire, di non indietreggiare, io penso che la squadra l’abbia fatto bene in campo”.

Più pericoli dalla destra?
“Sinceramente noi lavoriamo in maniera simmetrica nelle nostre ripartenze. A destra con Tomiyasu e Orsolini abbiamo un ottimo mix, volevamo creare superiorità con Barrow”.

Schouten?
“Ha grandi doti tecniche, sta dimostrando una grandissima personalità e qualità, giocare in quella posizione in Italia non è semplice, lui cerca sempre di aiutarci ripartendo dalla difesa, anticipa lo sviluppo dell’azione. Si applica molto e si sta inserendo all’interno del gruppo, la crescita tecnica accompagna una crescita morale”.

Sogno Europa?
“Noi procediamo sulla nostra rotta, abbiamo tantissimi margini di miglioramento, non è un problema cambiare molto perché tutti stanno crescendo e dico di continuare così e vedremo dove siamo più avanti”.

DE LEO IN CONFERENZA STAMPA

 

Sulla partita.
"Noi volevamo intanto non snaturarci. Poi volevamo essere aggressivi e proporre il nostro gioco con qualità. La gara d'andata ci ha insegnato che attendere la Roma significava portarli nelle zone più delicate. Tomiyasu bloccava Kolarov, ma soprattutto siamo stati intelligenti dopo il recupero del pallone. Noi dall'inizio dell'anno lo diciamo: siamo concentrati sulle nostre qualità e su cosa possiamo ancora migliorare. Continuiamo nel nostro percorso e stiamo continuando nel nostro cambiamento culturale".

Sul sesto posto momentaneo.

"Noi continuiamo a lavorare e migliorare. Quello che otteniamo lo facciamo attraverso il lavoro. Abbiamo grandi margini di crescita. Mostreremo ancora altre risorse. Il cambio culturale significa non avere alibi. Noi abbiamo giocato senza il nostro allenatore, ma siamo centrati. Ci guarderemo intorno e vedremo dove saremo arrivati".

Avevate preparato così la partita?
"Non avevamo tante soluzioni oggi. Svanberg ci faceva comodo in mezzo al campo e l'avevamo preparata in quel modo. La Roma fa del palleggio una delle sue armi, ma se aggrediti la partita poteva passare dalla nostra parte. Sostanzialmente questo era l'obiettivo e ci è andata bene".

Su Barrow e Bani.

"Voglio sottolineare anche la bontà del lavoro della società. Ci sono giocatori più esperti che stanno aiutando i giovani a crescere. Barrow è arrivato da poco ed è entrato subito nei nostri meccanismi. Bravo a lui e a chi lo sta aiutando. Schouten anche ha tanto margino e si applica molto in allenamento. Sta aggiungendo anche aggressività".

Su Palacio.

"Non bisogna spendere altre parole. E' un esempio silenzioso. Giocatore esemplare".


Roma, il futuro sta in panchina

IL MESSAGGERO - Dopo il turbinio di nomi che si sono fatti per la panchina della Roma nel corso della scorsa estate, alla fine tra Mihajlovic, Gasperini e De Zerbi l'ha spuntata Fonseca, il profilo più esotico, scelto per l'idea di gioco che ha intenzione di mettere in campo e per l'esperienza internazionale accumulata negli ultimi anni. Il destino, fra lui e la qualificazione alla prossima Champions League, ha voluto mettere proprio quegli allenatori che come lui erano in corsa per allenare i giallorossi.

All'andata sei punti accumulati dei nove disponibili - i 3 punti persi se li è presi l'Atalanta -, domani già la nuova sfida contro il Bologna di Mihajlovic, che all'andata non sedeva in panchina per i problemi di salute di cui sono ormai tutti a conoscenza.

Il momento, tra un mercato che non ha trasmesso entusiasmo ed un passaggio di proprietà che rischia di distrarre i protagonisti, non è dei migliori. Sabato 15 la sfida con un altro candidato d'estate ad allenare la Roma: si tratta di Gasperini, allenatore dell'Atalanta.

Novità per il ritiro estivo, che servirà a preparare la stagione che verrà: la Roma tratta per la Val Pusteria.


Le incognite nel mezzo

LEGGO - BALZANI - «È una questione di qualità», come cantavano i Cccp sul finire degli anni 80. Lo ha iniziato a dire Fonseca, lo ha ribadito polemicamente Dzeko, se ne sono accorti tutti in questo 2020 deprimente per la Roma. La carenza si è palesata dopo gli infortuni di Mkhitaryan, Diawara e Zaniolo e ha contagiato soprattutto il centrocampo che domani contro il Bologna sarà in totale emergenza tecnica e numerica. Ai tre assenti sopracitati bisogna aggiungere, infatti, la squalifica di Lorenzo Pellegrini che ha rimediato un rosso pesante come un macigno contro il Sassuolo.

Considerato che Pastore non gioca una partita titolare da tre mesi (il 2 novembre contro il Napoli) c'è da preoccuparsi seriamente contro un Bologna che viene da tre risultati utili di fila. Le alternative a Pastore per Fonseca sono due: accentrare Perotti sulla trequarti o avanzare uno tra Cristante e Veretout. La seconda scelta è possibile solo con lo spostamento di Mancini sulla mediana, al suo posto uno tra Fazio e Cetin al fianco di Smalling. La speranza è Mkhitaryan che però partirà dalla panchina. Ennesima situazione di emergenza, ma non è solo il Bologna a spaventare per quanto una nuova frenata (solo 1 vittoria in A nel 2020) porterebbe a una crisi senza eguali durante la gestione Fonseca.

Tra una settimana c'è l'Atalanta e il collasso di qualità potrebbe essere fatale contro una squadra che gioca a 300 all'ora. Il crollo di rendimento più evidente è riscontrabile in Veretout, che proprio all'andata contro il Bologna stupì tutti per una cavalcata imperiale terminata con l'assist decisivo per il gol di Dzeko nel finale. Il francese, come accaduto l'anno scorso con la Fiorentina, sta vivendo un'involuzione dimostrata dai numeri: in questo 2020 la media è stata di 40,2 passaggi totali a partita, mentre negli altri 15 match di Serie A la cifra era salita fino a 51,8. E i passaggi intercettati? Uno solo nelle 5 partite giocate nel 2020, 13 nelle altre 15. Flessione netta anche per quanto riguarda i chilometri percorsi: a novembre era 15esimo in Serie A con più di 11 km di media a partita, ora la statistica è scesa a 10,7 (37esimo posto dietro a tutti gli altri centrocampisti della Roma).

Cristante è l'altra faccia della crisi: con l'ex atalantino in campo sono arrivate appena 2 vittorie in 9 partite. Dietro di loro? Il nulla, o quasi considerato l'acquisto di Villar che arriva dalla serie B spagnola. Questione di qualità dicevamo perché alla Roma mancano piedi buoni in un reparto che negli anni ha perso personaggi come Pjanic, Pizarro, De Rossi, Keita e Nainggolan. La ricerca di un regista di classe diventa fondamentale per il futuro. Il nome perfetto? Tonali, ma ormai il prezzo è alle stelle.


Friedkin, si punta a chiudere il 20 febbraio

LEGGO - BALZANI - Terzo giorno di confronto. Proseguono gli incontri all'Eur tra il gruppo Friedkin e l'attuale dirigenza romanista per arrivare alla fumata bianca sul passaggio di proprietà della Roma da Pallotta al magnate texano della Toyota. Sul tavolo i piani futuri della nuova proprietà, ma pure i problemi (sportivi ed economici) di quella attuale. L'incontro è durato 4 ore circa (presenti Baldissoni, Fienga e Watts, il numero 1 del gruppo Friedkin) e ha portato a ulteriori passi in avanti verso il signing.

Per arrivare alla firma preliminare vanno limati in queste ore gli ultimi dettagli, ma c'è ottimismo sulla data del 20 febbraio. Poi ci vorrà il tempo tecnico per l'insediamento definitivo che avverrà a primavera inoltrata. Intanto balla la figura di Petrachi per il quale sarà decisiva la qualificazione in Champions. Condizione non necessaria per Fonseca mentre si punteranno a limitare i costi di gestione in alcuni settori (escluso quello sportivo) ritenuti “non di i primaria importanza” dal nuovo management.


Pizarro: «La Roma? Manca qualità»

LEGGO - BALZANI - «Questa Roma merita molto di più. Ha ragione Dzeko: manca qualità». E se a dirlo è David Pizarro - sei stagioni in giallorosso e 9 trofei in carriera - c'è da credergli. Il Peq, tornato recentemente a Roma e acquistato da Totti per la sua squadra di calcio a otto, ha rappresentato per anni l'emblema della qualità nel centrocampo di una Roma vincente. «Eravamo un gruppo di 12-13 giocatori di grande spessore. Giocavamo bene contro tutti e avremmo dovuto vincere molto di più».

Quella attuale di Roma, invece, non lo convince: «Mi hanno mandato via perché volevano costruire una squadra stellare, e invece ci sono difficoltà ad arrivare quarti in una serie A meno competitiva rispetto a 10 anni fa. A me Fonseca piace molto e non credo possa fare di più con quel poco che ha e con tutti gli infortuni che sono arrivati. Ma la squadra ha troppi black out e non posso dare torto a Dzeko quando parla di giocatori non pronti per giocare a quei livelli. Per esempio Under, quando esploderà?».

Sul centrocampo il cileno - che studia da opinionista per Rete Sport - ha le idee chiare: «Cristante non può giocare davanti alla difesa, nell'Atalanta giocava dietro le punte. Veretout mi piace molto ma ha bisogno di un regista accanto. Chi prendere? Per me Pjanic poteva giocare nel mio ruolo ma lo hanno venduto. Verratti sarebbe perfetto, ma forse costa troppo». Così come Zaniolo: «È fortissimo, la Roma ha perso tantissimo col suo infortunio. Dzeko però per me rappresenta oltre metà squadra, devono tenerselo stretto».


Roma, stai attenta: senza Champions blindare Smalling sarà più difficile

GAZZETTA DELLO SPORT - Se la Roma non riuscisse a qualificarsi per la prossima edizione della Champions League, anche la pianificazione del mercato estivo potrebbe subire contraccolpi. La difesa ideale per la prossima stagione contemplerebbe la presenza di Chris Smalling, ma nulla si può dare per scontato. Alla fine del 2019 la situazione sembrava sotto controllo, mentre una volta chiusa la sessione invernale di calciomercato, dopo un mese di gennaio che non ha dato i risultati di campo sperati, Petrachi ha detto chiaramente che tutto dipenderà dalla volontà del difensore. La cifra richiesta dallo United è di 18 milioni, più un ingaggio di circa 3,5 da garantire al giocatore.

A Manchester non disdegnerebbero un ritorno del centrale, e in Europa ci sono altre squadre che potrebbero garantire a Smalling quel tipo di ingaggio. Ecco perché si ritorna al punto nodale della qualificazione in Champions. Di buono c'è che al calciatore ed alla sua famiglia vivere a Roma piace, ma bisognerà tornare a vincere per garantire a Smalling i palcoscenici che vuole e merita.


L'ultima inchiesta sullo stadio non ferma Friedkin

GAZZETTA DELLO SPORT - I dirigenti del Friedkin Group avvistati in questi giorni in viale Tolstoj, presso la sede amministrativa della Roma, sono solo la punta dell'iceberg: più di 50 uomini stanno analizzando le questioni economiche, sportive, legali e finanziarie del club, con un occhio vigile sulla vicenda stadio.

A tal proposito, fiati sospesi per il sequestro di documenti avvenuto un paio di giorni fa ad opera della Guardia di Finanza su indicazione della Corte dei Conti. Da verificare un supposto danno erariale per circa 20 milioni di euro in favore di Eurnova, nell'ambito del conteggio delle cubature. Tra i documenti acquisiti c'è anche il parere dell'ex assessore all'urbanistica del Movimento 5 Stelle Paolo Berdini, che potrebbe contenere una 'exit strategy' dal progetto stadio ma che la sindaca avrebbe secretato, andando avanti ugualmente.

Dalla Roma filtra ottimismo per un via libera alla costruzione che dovrebbe arrivare entro Pasqua, e ad ogni modo la vicenda stadio non rischia di compromettere l'esito della trattativa Pallotta-Friedkin. Il closing dovrebbe arrivare nella seconda metà di febbraio.