Effetto epidemia. Rallenta il negoziato per cedere il club
LA REPUBBLICA - In Italia l'emergenza coronavirus sta influendo anche sulla trattativa per la cessione della Roma tra Pallotta e Friedkin. Nessun tipo di ripensamento, la cessione del club avverrà e il magnate texano non sta avendo assolutamente dubbi, però i tempi in cui il closing verrà portato a termine dovrebbero essere più lunghi. Oltre l'emergenza che influisce sul campionato italiano, ci sarebbero anche da considerare le oscillazioni del mercato finanziario e lo studio, necessario, delle regole relative al fair play finanziario.
Siviglia-Roma, oggi la decisione sulla trasferta dei tifosi giallorossi
Oggi si saprà se i 600 tifosi della Roma, che hanno comprato il biglietto per la trasferta contro il Siviglia, potranno assistere all'incontro in programma giovedì alle 18:55 contro la squadra andalusa. Se le autorità dovessero bloccare la partenza dei sostenitori giallorossi, il biglietto sarebbe ovviamente rimborsato. Lo riporta il Diario de Sevilla.
Capello: "Nessun contatto con la Roma"
Nuova dirigenza, nuovo staff. Per la Roma, ad un passo dal passaggio di proprietà Pallotta-Friedkin, si iniziano ad ipotizzare nuovi nomi per i vertici. Uno di questi, circolato negli ultimi giorni, è quello di Fabio Capello, allenatore della Roma dell'ultimo scudetto. Per Capello si tratterebbe di un ritorno come direttore generale, non come coach. Ai micorofni di Sky Sport l'ex allenatore della Roma ha così commentato la notizia:
"Nessun contatto né con il Milan né con la Roma. Non ho sentito nessuno. Sto tanto bene qui, perché dovrei andare a mettermi nei pasticci? Sto tanto bene qui, meglio da questa parte (ride, ndr)".
Coronavirus, domani consiglio straordinario della FIGC
Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha convocato per le ore 14 di domani, martedì 10 marzo, un Consiglio Federale straordinario in conference call per affrontare l'emergenza Covid-19. In ottemperanza alle misure adottate dal Governo per l'allerta legata al Coronavirus, al termine del Consiglio non si terrà la consueta conferenza stampa. Giornalisti, fotografi e operatori televisivi sono invitati a non stazionare sotto la sede della Federazione. Al termine del Consiglio saranno inviati alle redazioni e pubblicati sul sito della FIGC un comunicato stampa e un video con le dichiarazioni del presidente federale Gabriele Gravina.
Allenamento Roma, in gruppo Diawara. Recupero per Pellegrini
Dopo il rinvio della partita di ieri contro la Sampdoria, la Roma è tornata ad allenarsi in vista dell'impegno di giovedì in Europa League contro il Siviglia.
Regolarmente in gruppo Diawara. Continuano il percorso di recupero Pellegrini, Pastore, Zaniolo e Zappacosta.
Carboni: "Il Siviglia si scopre molto, la Roma se la può giocare benissimo"
Amedeo Carboni, ex giocatore di Roma e Valencia, ha parlato ai microfoni di Sky Sport 24 della prossima sfida di Europa League tra i giallorossi ed il Siviglia:
Quale può essere il punto debole del siviglia?
"Il Siviglia gioca molto per il pubblico, viene trascinata dal pubblico ed è un errore, perché in contropiede è molto facile poterla colpire. Lasciano molti buchi sulle fasce e si scoprono molto. È una squadra molto forte, comunque, ma la Roma se la può giocare benissimo".
Riguardo la lettera di Parejo in cui protesta su come sia possibile giocare una partita del genere a porte chiuse? Avete la percezione reale di quello che sta succedendo in Spagna?
"L'Italia è stata responsabile, in Spagna ancora non si stanno rendendo conto della gravità della situazione. Non si hanno precauzioni qui, si è bloccato un evento sportivo e si lascia fare una festa con milioni di persone. Dobbiamo essere orgogliosi di come l'Italia sta gestendo la situazione".
La Roma lancia il Cashback Program
L'AS Roma ha lanciato il Cashback Program, dedicato a tutti i fan giallorossi. Queste tutte le informazioni necessarie:
“I fan dell’AS Roma conoscono bene la squadra, ma forse non tutti sanno cosa sia l’AS Roma Cashback Card. Grazie alla partnership tra la squadra di calcio e Cashback World, i tifosi giallorossi hanno a disposizione una Cashback Card creata appositamente per loro, grazie all’AS Roma Cashback Program. Iscrivendosi gratuitamente a questo programma, i sostenitori dell’AS Roma possono entrare a far parte di una shopping community che consente di ricevere un rimborso in denaro fino al 5% per qualsiasi acquisto, senza limiti di tempo né di scelta.
A spiegarci come funziona questa shopping community sono gli stessi giocatori della squadra – Bryan Cristante, Nicolò Zaniolo, Amadou Diawara e Javier Pastore – in un simpatico spot in onda su Roma TV da sabato 7 marzo, per un periodo di tre settimane. Come testimoniano i giocatori, gli iscritti all’AS Roma Cashback Program hanno a disposizione la AS Roma Cashback Card, una card con la quale è facile ottenere vantaggi da ogni acquisto effettuato all’interno del circuito.
Quali sono questi vantaggi? Oltre al rimborso di denaro, “Cashback” appunto, ad ogni acquisto gli iscritti alla community accumulano anche “Shopping Points”, ossia punti speciali tramite i quali è possibile usufruire di scontistiche e di offerte esclusive pensate per chi fa shopping nel circuito.
Per ottenere tutti questi vantaggi, basta iscriversi al sito dedicato cashback.asroma.com e si riceve da subito una Cashback Card digitale firmata AS Roma. Ci si può registrare gratuitamente anche presso uno degli AS Roma Official Store (a Roma, in via del Corso o in Piazza Colonna).
Oltre al sito, è disponibile anche la “Cashback App” giallorossa: il tifoso che si è registrato all’AS Roma Cashback Program può scaricare gratuitamente l’app e utilizzarla per fare più comodamente tutti i suoi acquisti nei negozi e siti convenzionati. I vantaggi dell’AS Roma Cashback Card, Cashback e Shopping Points, si possono ricevere presso 30.000 imprese convenzionate in Italia, tra cui 50 aziende della Grande Distribuzione e oltre 900 online store – sono 140.000 le imprese convenzionate in tutto il mondo.
Non solo la AS Roma Cashback Card consente di ricevere i vantaggi, i tifosi che aderiscono alla community hanno a disposizione anche un’ampia offerta di eVoucher: si tratta di gift card digitali per fare acquisti presso store fisici oppure online della Grande Distribuzione.
Tra i 900 store online a disposizione ci sono Booking.com, Nike.it, GazzettaStore.it, ePrice, Expedia, ma anche diversi marketplace tra i quali la piattaforma e-commerce myWorld.com, con cashback su milioni di prodotti. Aziende nazionali e internazionali, tramite questo marketplace, mettono a disposizione degli iscritti i loro prodotti, usando sempre la logica del “rimborso”, rendendo così l’esperienza d’acquisto ancora più vantaggiosa dal momento che il cashback si somma a prezzi interessanti.
Grazie alla propria squadra del cuore, il tifoso può quindi risparmiare quando fa shopping online, quando si reca al supermercato, al distributore, al negozio di abbigliamento o in quello di giocattoli. Il cashback si riceve anche in pizzeria oppure quando si seguono le partite in trasferta o si parte per le vacanze. Un’unica community fatta da tante realtà diverse, per soddisfare tutte le esigenze. Ed è questo che ci raccontano i 4 protagonisti d’eccezione del nuovo spot.
Cashback World e AS Roma insieme per fare del bene: a fronte di ogni acquisto fatto dai tifosi della squadra, oltre al rimborso, verrà devoluto l’1% in sostegno alla Roma Cares Foundation, una Onlus che ha come obiettivo quello di promuovere i valori educativi e positivi nello sport. Insomma, non solo vantaggi e rimborsi, il programma fedeltà è un sostegno concreto per il sociale, non solo è utile a chi lo usa, ma anche a chi ci sta intorno”.
Sergi Gomez: "La Roma è una rivale forte, sarà un match davvero complicato"
Sergi Gomez, difensore del Siviglia, ha parlato ai microfoni di Onda Cero in vista della sfida di giovedì prossimo contro la Roma in Europa League:
Il sostegno dei tifosi?
"Ora abbiamo due partite importanti in casa, la Roma e il derby contro Betis: senza il loro sostegno non sarebbe possibile. Questo è molto semplice, se focalizziamo la nostra forza e il nostro desiderio su qualcosa di diverso dalla palla e dal campo, cose che non possiamo controllare, è inutile. Siamo concentrati su una partita molto importante, il resto non dipende da noi, è inutile".
Coronavirus?
"Per quanto ne parliamo non aiuterà. Siamo concentrati solo sull’allenamento e nel gioco. Purtroppo è qualcosa di brutto che sta accadendo nel mondo e che per quanto pensiamo, non ne abbiamo idea, non serve niente".
Il finale di stagione?
"Viene dopo. Prima la Roma, che è molto importante per continuare in Europa. Roma, Roma e Roma. Mi piacerebbe sollevare l’Europa League, ma è inutile pensare a come finisce se non ci si concentra sulla prossima partita. E così facciamo, lavoriamo per raggiungere gli obiettivi di ogni partita".
La sfida di giovedì?
"Sarà un match davvero complicato, affrontiamo una rivale forte. Sta a noi dare la nostra versione migliore in modo da poter giocare bene".
Diego Carlos: "La Roma è un avversario molto complicato"
Diego Carlos, difensore del Siviglia, ha parlato ai microfoni di Estadio Deportivo in vista della sfida di giovedì prossimo contro la Roma in Europa League:
E ora la Roma, in Europa League.
"Pensiamo partita per partita. Non siamo riusciti a vincere una partita così importante, come quella che abbiamo avuto contro l’Atlético. Ora siamo tutti concentrati sulla Roma, un avversario molto complicato".
Dopo aver vinto la competizione cinque volte, l’obiettivo del Siviglia in Europa League sembra essere sempre quello di vincerla di nuovo. O almeno, raggiungere la finale…
"Sì, è così. Non è facile, ma l’obiettivo del Siviglia in Europa League è ancora quello di arrivarci. Ma prima della finale dobbiamo passare per Roma, e poi ne arriveranno un’altra e un’altra… E prima abbiamo avuto una partita molto importante in La Liga, e così via fino alla fine. Non possiamo saltare nulla, dobbiamo concentrarci partita per partita".
AIC, Calcagno: "Devo prima di tutto garantire la salute dei miei associati. Bisogna attenersi ai decreti"
Umberto Calcagno, vice presidente dell'Associazione Italiana Calciatori, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo dell'emergenza Coronavirus e di come la vivono i calciatori:
"A nostro modo di vedere non ci sono le condizioni per garantire la sicurezza ai nostri associati e bisogna ridurre al minimo le nostre attività. Il messaggio che dobbiamo dare è quello di starcene in quarantena oppure no? Per noi oggi la funzione sociale è quella di mandare il messaggio, di far capire in che stato siamo. I calciatori non sciopereranno, ma la nostra richiesta è quella di sapere se è logico andare avanti. Ci devono garantire che possiamo fare spostamenti, rientrare o uscire dalle zone rosse. È ovvio che ho paura delle conseguenze di uno stop, ma devo prima di tutto garantire la salute ai miei associati. La bozza è stata fatta perché molti giocatori non volevano giocare, credo fosse necessaria in realtà solo l'astensione. Lo sciopero non sarebbe comunque stata la strada migliore, bisognava attenersi ai decreti ministeriali. In Lombardia ci hanno chiesto giocatori come testimonial per dare un messaggio agli italiani di non uscire e poi li vediamo in TV che si baciano e abbracciano".
Coni, sospese tutte le attività sportive ad ogni livello
Si è svolta oggi pomeriggio al Foro Italico una riunione, indetta dal presidente del CONI Giovanni Malagò, e alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle Federazioni degli Sport di Squadra, unitamente al Segretario Generale Carlo Mornati.
Dopo aver ascoltato le opinioni di tutti gli intervenuti (alcuni in presenza, altri via Skype), il Presidente Malagò ha pubblicamente ringraziato i Presidenti federali e le Federazioni per la grande coesione e l’apprezzata unità di intenti manifestate in un’occasione così delicata per il Paese e in particolare per il mondo dello sport che non ha precedenti nella storia.
Confermando che in ogni azione e circostanza la tutela della salute è la priorità assoluta di tutti, al termine della riunione il CONI all’unanimità ha stabilito che:
- tutte le decisioni prese dalle singole FSN e DSA fino ad oggi sono da considerarsi corrette e nel pieno rispetto delle norme e delle leggi emanate e attualmente in vigore;
- sono sospese tutte le attività sportive ad ogni livello fino al 3 aprile 2020;
- per ottemperare al punto sopra descritto, viene richiesto al Governo di emanare un apposito DPCM che possa superare quello attuale in corso di validità;
- di chiedere alle Regioni, pur nel rispetto dell’autonomia costituzionale, di uniformare le singole ordinanze ai decreti della Presidenza del Consiglio dei Ministri al fine di non creare divergenti applicazioni della stessa materia nei vari territori;
- viene altresì richiesto al Governo di inserire anche il comparto sport, sia professionistico sia dilettantistico, nell’annunciato piano di sostegno economico che possa compensare i disagi e le emergenze che lo sport italiano ha affrontato finora con responsabilità e senso del dovere, rinunciando in alcuni casi particolari allo svolgimento della regolare attività senza possibilità di recupero nelle prossime settimane a causa di specifiche temporalità delle manifestazioni.
Il Presidente Malagò è stato delegato da tutti di informare oggi stesso il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e il Ministro per le Politiche Giovanili e lo Sport, Vincenzo Spadafora, sulle risultanze dell’incontro.
Il CONI ricorda altresì che le competizioni a carattere internazionale, sia per i club sia per le nazionali, non rientrano nella disponibilità giurisdizionale del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e che quindi non possono essere regolate dalle decisioni odierne.
Il CONI da giorni sta sostenendo e continuerà a sostenere le singole Federazioni in tutte le iniziative che intenderanno intraprendere con le rispettive organizzazioni internazionali (europee e mondiali) al fine di armonizzare i calendari e gli eventi anche in vista delle prossime scadenze legate alle qualificazioni olimpiche.
Banega: "Contro la Roma gara fondamentale, saranno i dettagli a fare la differenza"
Ever Banega, centrocampista del Siviglia ed ex Inter, ha parlato ai microfoni di calciomercato.it in vista del match di giovedì di Europa League contro la Roma:
Éver, prima di tutto ci tocca chiederti del coronavirus: come si sta vivendo l'emergenza in Andalusia? Giocare contro una squadra italiana vi preoccupa?
"La stiamo vivendo con normalità. A Siviglia la situazione non arriva agli estremi del Nord Italia. Ci lasciamo guidare dalle raccomandazioni del nostro staff medico e, in questo senso, siamo tranquilli".
Torniamo al campo. Che importanza ha la gara con la Roma nella stagione del Siviglia?
"Molta, senza dubbio, molta... Per questo club, l'Europa League è sempre una responsabilità extra, siamo i Re della competizione e i nostri tifosi ci chiedono di puntare sempre al massimo. Personalmente, inoltre, sto vivendo la mia ultima stagione in questo club e mi piacerebbe tornare a competere per il titolo fino alla finale. Quindi sì, è una gara fondamentale".
Vivete un momento favorevole e l'Europa League sembra l'habitat naturale del vostro club. Vi sentite favoriti?
"Il Siviglia, in Europa League, ha fatto cose incredibili. Ricordo che, una volta, si riuscì a qualificare con un gol di Palop in pieno recupero, che portò ai tempi supplementari... O quello di Mbia, nel Mestalla, al 93esimo, che portò alla finale di Torino... O la rimonta contro il Liverpool a Basilea, dopo aver chiuso il primo tempo sotto di un gol. Se c'è una squadra che può conseguire l'impossibile in questo torneo, è il Siviglia. Detto questo, però, non credo che siamo favoriti... La Roma ha una grandissima squadra, un fatturato di gran lunga più consistente del nostro... Ce la giocheremo al 50%, saranno i dettagli a fare la differenza".
Monchi conosce bene i giallorossi: sarà un piccolo vantaggio?
"Beh, Monchi conosce bene qualsiasi squadra, o quasi tutte (ride, ndr). Dà sempre una grande mano nel suo ruolo, e stavolta non sarà diverso".
Anche tu hai conosciuto il calcio italiano. E il primo gol in Serie A arrivò proprio contro la Roma...
"Lo ricordo perfettamente, anche se non servì a nulla, perché perdemmo. Sono un calciatore di squadra, cambio sempre volentieri un trionfo del gruppo per un gol o un assist. Certo, mi piacerebbe far di nuovo gol, magari all'Olimpico, e che stavolta serva per vincere".
La tua stagione all'Inter fu complessa: l'addio di Mancini, poi De Boer, Pioli, Vecchi... Che opinione hai di quell'annata?
"Sì, fu una stagione complessa, come hai detto tu. Con tanti cambi d'allenatore è complicato ottenere continuità di risultati. Io, però, cerco sempre di guardare il bicchiere mezzo pieno: personalmente fu un anno bello, conobbi un altro calcio, una nuova cultura... Ogni esperienza ha il suo risvolto positivo".
Il tuo ricordo più bello in Italia?
"Domanda molto semplice (ride, ndr). Senza dubbio, la gara contro l'Atalanta. Giocai 70 minuti, segnai tre gol e firmai due assist. Vincemmo 7-1, e non era una sfida facile: i bergamaschi vivevano un buon momento, erano sesti. Quel giorno mi riuscì tutto alla perfezione. E chissà cosa sarebbe accaduto se avessi giocato 90 minuti (ride, ndr). Fu la mia prima ed unica tripletta in carriera".
Perché decidesti di andar via dopo appena un anno?
"Perché si rifece vivo il Siviglia... per null'altro. Ero in vacanza in Spagna, e nacque la possibilità di tornare, facendo uno sforzo da entrambe le parti. Credo che il posto in cui ho reso meglio sia proprio Siviglia. Decisi di andare a giocare in Italia perché avevo il desiderio di provare un'esperienza nuova, ma un anno fu sufficiente. Volevo tornare nel posto dove sono riuscito a mostrare la mia miglior versione come calciatore. Lo dico sempre: Newell's è la squadra della mia infanzia, del mio cuore, ma Siviglia sarà sempre speciale per me. Qui ho dato il meglio di me. Sono le mie due squadre".
Nelle scorse sessioni di calciomercato si è parlato più volte dell'interesse di diversi club italiani, tra cui Fiorentina e Roma. C'è stata la possibilità di tornare in Italia?
"Sinceramente, di questi temi si occupa il mio agente. Posso dire, però, che in questa seconda tappa al Siviglia ho avuto sempre chiara l'idea di rispettare il mio contratto fino in fondo, volevo che fosse questo l'ultimo club europeo della mia carriera, prima di provare una nuova sfida in un altro continente".
Oggi, quindi, che momento vive Ever Banega?
"Credo sia un momento positivo, più maturo, più riflessivo in campo, con maggiore spirito di sacrificio e con la stessa essenza che mi ha sempre definito come calciatore. Mi piace avere il pallone, giocare bene, rischiare per creare superiorità... Voglio godermi al massimo questi ultimi mesi a Siviglia e andar via alla grande, facendo cose importanti. Ma devo andare passo dopo passo: pensiamo a battere giovedì la Roma. Sarà complicato".