La Roma domina ma a Strakosha "risponde" Lopez. La Lazio ringrazia

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Termina 1-1 il derby della Capitale, ma la Roma, che dà segnali da grande squadra, meritava di vincere. Per la Lazio, invece, è quasi un successo. Protagonisti gli errori dei due portieri, Strakosha e Pau Lopez. La prima al 26' con il laziale che esce fuori tempo su un lancione di Cristante e si fa anticipare di testa da Dzeko. Poi l'errore al 34' di Pau Lopez: lo spagnolo non controlla la palla sulla linea di porta con Acerbi pronto a ribadire in rete.

La Roma domina tatticamente e fisicamente, aggredendo la Lazio con un costante pressing alto, Lazio che fatica a contrastare. 66% il possesso palla dei giallorossi, 17 tiri contro i 3 biancocelesti: ai giallorossi manca solo il risultato.


Rimpianto Dzeko. Lo squillo atteso ma non il n° 100

LA GAZZETTA DELLO SPORT - A quasi quattro anni di distanza, dal 3 aprile 2016, Dzeko torna a segnare in un derby. Con il gol di ieri, di testa al 26' sfruttando l'errore in uscita del portiere biancoceleste Strakosha, l'attaccante bosniaco è arrivato a quota 99 centri in giallorosso, a sole tre reti da Vincenzo Montella. Dei 99 gol ne ha segnati 71 in Serie A, agguantando così Dino Da Costa sul podio dei marcatori stranieri della Roma nel massimo campionato.Tra le numerose occasioni da gol per la Roma, nel finale anche un tentativo di testa sempre di Dzeko, bloccato però da Strakosha. "Abbiamo giocato una gara con grande coraggio, sempre nella metà campo avversaria - le parole di Fonseca dopo l'1-1 -. Abbiamo sbagliato qualche occasione per fare gol, è vero. Ma meritavamo la vittoria".


Ibanez è già arrivato, oggi sbarca Villar. E in settimana è atteso Carles Perez

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Ieri è arrivato a Roma il difensore Roger Ibanez, tra oggi e domani sbarca il centrocampista Gonzalo Villar, l'operazione Carles Perez è in via di definizione. L'esterno arriverà dal Barcellonain prestito con obbligo di riscatto a 15 milioni di euro circa con bonus compresi; Villar sarà pagato 5 milioni, di cui 4 andranno nelle casse del Valencia e uno dell'Elche; Ibanez, infine, arriva dall'Atalanta in prestito oneroso di 2 milioni e riscatto obbligatorio fra 18 mesi a 9 milioni.

«Andiamo avanti con la nostra filosofia che è quella di investire su dei giovani .- le parole del ds Petrachi nel prepartita del derby -. Col Barcellona ci sono degli ottimi rapporti, con il ragazzo si sta parlando e c’è da convincerlo sul progetto tecnico, ma sono ottimista». Su Villar invece: «E’ un mediano con grande qualità, un giocatore che ha dei margini di miglioramento incredibili, si sposa con quella che è la visione dei centrocampisti di Fonseca, con il quale abbiamo condiviso il valore del ragazzo». In uscita Juan Jesus, vicino alla Fiorentina per 4-5 milioni.


Onestà Inzaghi: «Sì, sono stati più bravi di noi. Tanti sottotono»

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Termina 1-1 il derby della Capitale con Inzaghi che al termine del match tira un sospiro di sollievo: «La Roma è stata più brava di noi, è giusto ammetterlo. Bisogna vedere dove iniziano i meriti della Roma e dove finiscono i nostri demeriti. Ho fatto i complimenti a Fonseca, ma la Lazio ha saputo soffrire».

Con il pareggio, è salita a 15 il numero delle partite utili di fila di campionato per la Lazio. «In molti sono stati sottotono, dovrò rivedere la partita con attenzione, per capire dove vanno i nostri demeriti. Penso comunque che la gara sia la copia di quella dell’andata: quando, come riconosciuto anche da Fonseca, probabilmente avremmo meritato più noi. Questa volta invece hanno fatto meglio loro. Mi tengo però questo pareggio, che lascia immutato il distacco sulla Roma, che è una squadra attrezzata», ha poi aggiunto Inzaghi.

«E’ un punto guadagnato, non siamo stati brillanti – le parole di Radu –. Ci hanno sorpreso, eravamo sicuri di poter vincere, ma a causa della loro pressione alta abbiamo faticato a impostare da dietro». 


Orgoglio Fonseca: «Una partita coraggiosa. Pau? Succede»

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Fair play tra i due allenatori e derby che ha dato spettacolo sugli spalti, ma che lascia Fonseca con una punta di amarezza: "Sono triste - ammette - perché avremmo meritato di vincere". Dello stesso avviso anche Davide Santon, ieri autore di un'ottima prestazione: "Questo è un pareggio che proprio non ci sta".

Fonseca "triste" ma soddisfatto ed orgoglioso di chi ha visto giocare benissimo e "con coraggio" la squadra. "Abbiamo fatto una bellissima partita contro una squadra forte, i numeri del match sono incredibili. Abbiamo giocato con coraggio, sempre nella loro metà campo, e giocando così è più facile credere in questa squadra. Credo che i ragazzi meritassero di più". Sull'errore di Pau Lopezinvece: "Ma lui è un grande portiere. Ha vissuto una situazione infelice, ma sono cose che possono succedere". Infine, un pensiero anche sui tifosi: "Sono di un altro mondo".


Oggi si decide se operare Diawara

IL TEMPO - BIAFORA - Giorno di riposo per la Roma dopo il tour de force con Parma, Genoa, Juventus e Lazio. I giallorossi riprenderanno ad allenarsi domattina alle 11 in vista del match di sabato in casa del Sassuolo, una partita in cui Fonseca probabilmente avrà di nuovo a disposizione anche Mkhitaryan dopo aver già recuperato Pastore e Perotti. Nulla di preoccupante per Santon, costretto al cambio ieri per dei semplici crampi.

Intanto in giornata arriverà il responso su Diawara e si capirà la strada da seguire per recuperare al meglio dalla lesione al menisco esterno del ginocchio sinistro. Il centrocampista in caso di operazione rischierebbe di star fuori fino a tre mesi, saltando quasi tutto il resto della stagione. Per questo motivo la Roma e lo stesso Diawara stanno valutando l'ipotesi di una terapia conservativa, in modo da accorciare lo stop.


Santon: «Il rigore? Fallo netto»

IL TEMPO - "Non siamo contenti del pareggio". Dopo aver realizzato una delle sue migliori prestazioni con la maglia della Roma Santon mastica amaro. "Meritavamo di più, però le occasioni che abbiamo dobbiamo cercare di concretizzarle al meglio. E' mancata anche un po' di fortuna. Abbiamo dominato, è stata prestazione bella con l'atteggiamento giusto, col Sassuolo tomerà la vittoria".

Il terzino ha rappresentato una delle chiavi tattiche di una prestazione quasi perfetta dei giallorossi."In fase d'impostazione mi abbassavo di più facendo il terzo centrale avendo Under alto a destra e Spinazzola a sinistra. Volevamo far uscire un loro centrocampista in pressione per crearci lo spazio in avanti, ci siamo riusciti". Chiusura sull'episodio del rigore su Kluivert: "Per me - dice Santon - era fallo netto, poi c'è il Var e dobbiamo accettarlo". 


Fonseca: "Sono triste e orgoglioso"

IL TEMPO - AUSTINI - Non ha ancora vinto un derby ma non lo ha neppure perso. Due pareggi su due, molto diversi tra loro. Se all'andata la bilancia delle occasioni pendeva per la Lazio, stavolta c'è da mangiarsi le mani per Fonseca. Un dominio totale contro la squadra più in forma del campionato non è bastato per vincere. Perché questa squadra ha ricominciato a «segnarsi» dei gol contro da sola e fa una fatica enorme a buttarla dentro la porta avversaria. «Sì, sono triste - ammette il portoghese - meritavamo di vincere come dice Inzaghi, ma quello che i ragazzi hanno fatto mi lascia molto orgoglioso. Abbiamo giocato una grande partita contro una bellissima squadra. Le statistiche del match sono incredibili, abbiamo avuto coraggio, giocando sempre nella metà campo offensiva e creando situazioni. Cosi è più facile credere in questa squadra».

Al gruppo dispensa solo elogi. «I ragazzi sono tristi per non aver vinto. Dobbiamo mantenere sempre l'equilibrio e avere questo coraggio, ma vincendo». Sarebbe bastato un banale intervento diPau Lopez per portarla a casa, ma Fonseca non infierisce. «E' una situazione infelice che può succedere. Lui è un gran portiere e ha fatto tanto bene in altre partite». Applausi anche a Under,che ultimamente lo aveva deluso: «Ci ho parlato in settimana e abbiamo affrontato tante cose. Ha capito che deve dare di più in fase difensiva. Sono molto soddisfatto del suo atteggiamento». Poi spiega la scelta più delicata: tenere in panchina in un derby Kolarov. «E' un giocatore molto importante, ho avuto il dubbio fino a sabato poi ho deciso che Spinazzola era meglio per affrontare la Lazio. Penso che con Lazzari su quella fascia sia stato giusto così».

Sul rigore prima dato e poi tolto glissa - «la situazione non è chiara, devo vederla meglio» - e ora guarda avanti con più fiducia: «Possiamo vincere, perdere o pareggiare, ma con questo atteggiamento è più facile vincere». E, magari, con qualche giocatore in più disponibile, anche grazie al mercato. «Normalmente quelli che stanno meglio si infortunano. Non è facile trovare una stabilità, ma giocando così possiamo sopperire». Menzione finale per il sostegno dei romanistiprima e durante il derby. «Questi tifosi sono di un altro mondo. E' stato fantastico quello che hanno fatto. Vivere con questa atmosfera è più facile per chi ama realmente il calcio».


Calvarese non sbaglia negli episodi chiave

IL TEMPO - SCHITO - Nel derby capitolino ci sono un paio di casi da dirimere per l'arbitro Calvarese. Entrambi regolari i gol di Roma e Lazio: nello specifico, quello che ha dato più grattacapi è stata la rete dei biancocelesti, ma al netto di un riesame video è emerso che Pau Lopez non abbia subito fallo al momento dell'indecisione che ha provocato il gol di Acerbi. E il pallone non sembra uscito.

Determinante la Var sul rigore assegnato ai giallorossi dal fischietto di Teramo per un presunto fallo di Patric su Kluivert: richiamato alla postazione dell'on field review, Calvarese ha cambiato idea, confermando che è stato l'olandese a finire addosso al difensore laziale e non viceversa. Nel finale, la Roma ha chiesto un penalty per un braccio di Acerbi in area sulla punizione calciata da Kolarov: corretta la lettura del direttore di gara, l'ex Sassuolo aveva il braccio adiacente al corpo. Tutti giusti i cartellini gialli mostrati dal fischietto teramano, ne avrebbe meritato anche uno Cristante, graziato in occasione dell'intervento su Correa.


Pallotta: «Che peccato. Ma sono fiero»

IL TEMPO - BIAFORA - Quello che molto probabilmente sarà il suo ultimo derby da presidente lo ha vissuto da Boston, dove è tornato qualche giorno fa per seguire la fase finale della trattativa conFriedkin e per assistere da bordocampo alla sfida tra i Celtics e i Los Angeles Lakers. "E' un peccato aver pareggiato questa partita, sono molto orgoglioso di come ha giocato la squadra e di come ha saputo far fronte a tutti gli infortuni subiti. Sono fiero di tutti" il commento di Pallotta al fischio finale del derby tra Roma e Lazio.

Il numero uno giallorosso in questi mesi ha manifestato a più riprese la propria soddisfazione per il lavoro sul campo di Fonseca e per quello sul mercato di Petrachi, chiamato a sistemare la situazione dopo i "disastri" di Monchi. Ma ora Pallotta è destinato a salutare la Roma entro breve tempo: i legali di Friedkin hanno completato la due diligence ed è iniziata la stesura dei contratti per arrivare poi al "signing" dell'accordo preliminare, che seguirà l'accordo verbale e la lettera d'intenti firmata a ridosso di Capodanno. I tempi per le firme sono leggermente slittati rispetto al previsto, ma ogni giorno, a partire da lunedì 10 febbraio, viene considerato quello buono per la fumata bianca, che sarà seguita da un comunicato per la Consob. Il prezzo stabilito tra Pallotta e Friedkin sarà di poco inferiore a 550 milioni, cifra che non comprende i debiti e l'aumento di capitale già varato dall'assemblea degli azionisti della Roma. Pallotta aveva ragionato sulla possibilità di mantenere la quota del 3% della società in mano ad AS Roma Spy Llc, ma le ultime notizie vogliono una definitiva uscita di scena del tycoon bostoniano, che sta pensando a un futuro in Inghilterra insieme a Franco Baldini.


La Roma ne compra 3

IL TEMPO - BIAFORA - Tris di acquisti per la Roma. Dopo aver intavolato diverse trattative la dirigenza è pronta a regalare a Fonseca Ibanez, Villar e Perez, tutti e tre classe 1998. Il difensore è sbarcato ieri a Fiumicino e questa mattina sarà a Villa Stuart per sottoporsi alle visite mediche che precedono la firma sul contralto. La Roma per Ibanez ha battuto l'agguerrita concorrenza del Bologna: al giocatore andrà uno stipendio da 700mila euro annui a salire, mentre con l'Atalantal'operazione è stata chiusa col prestito gratuito per 18 mesi con un obbligo di riscatto da 8 milioni e altri 2 milioni di bonus complessivi che matureranno alla trentesima presenza.

Un altro affare chiuso è quello per Villar, che sarà della Roma per 4 milioni più 1 di bonus. La volontà del centrocampista è stata determinante: il Valencia - ha in mano l'80% del cartellino e ha chiesto una percentuale sulla rivendita - era pronto ad esercitare il diritto di prelazione per acquistarlo dall'Elche, ma Villar, grazie ad una chiamata di Fonseca, ha espresso il desiderio di trasferirsi in Italia. Vicina alla conclusione la questione sull'esterno d'attacco: il sostituto di Zaniolo sarà Carles Perez. Petrachi, forte dell'accordo con il Barcellona per un prestito con facile obbligo di riscatto a 12,5 milioni senza alcun diritto di riacquisto, ha trovato l'intesa anche con l'entourage del calciatore.

In uscita è previsto un contatto con la Fiorentina per provare a chiudere per la cessione di Juan Jesus. L'eventuale secondo acquisto in mediana dipenderà dall'esito delle visite di Diawara, mentre un rinforzo per la difesa sarà rappresentato da Zappacosta, che tra due settimane proverà a riunirsi al gruppo.


Il derby del tifo tra scenografie, striscioni e cori

IL TEMPO - SCHITO - Giornata burrascosa, quella che ha preceduto il derby romano. In un appuntamento già particolarmente incandescente, a far accendere ulteriormente gli animi ci avevano già pensato i tifosi laziali che avevano esposto uno striscione fuori Trigoria alla vigilia della stracittadina con scritto «Zaniolo come Rocca, Zoppo de Roma», accompagnato da una sedia a rotelle. Zaniolo che in una stories su Instagram ha mandato un chiaro messaggio ai compagni di squadra: "Sfondiamoli". Il centrocampista era presente anche all'Olimpico per incitare i compagni e festeggiare in tribuna al gol di Dzeko. Un altro striscione, sempre riferito al numero 22 giallorosso, è comparso qualche ora prima della partita nella zona di Ponte Milvio - «A casa Zaniolo questo è sicuro, oltre al ginocchio c'è de rotto pure il c...» -, centro di ritrovo dei supporter biancocelesti prima dei match dell'Olimpico.

Proprio a Ponte Milivio si è verificata una lite fra due tifosi della Lazio circa mezz'ora prima dell'inizio del derby. Durante l'alterco uno dei due uomini avrebbe colpito l'altro con una bottigliata. Quest'ultimo è stato portato in ospedale ma non è grave. In corso accertamenti per ricostruire la dinamica dei fatti. Al di là di questo, non ci sono stati altri incidenti né fuori, né all'interno dell'impianto del Coni.

Dalle scaramucce, si è poi passati al botta e risposta sugli spalti: ad accendere le luci, in tutti i sensi, è stata la curva biancoceleste che ha realizzato una scritta - "Forza Lazi"» - con delle luci. Poi le coreografie vere e proprie: da una parte la Curva Nord che ha riprodotto un angolo di Cappella Sistina con il giudizio universale di Michelangelo con l'iconico dettaglio delle due mani che si sfiorano nella creazione di Adamo accompagnato dalla scritta: "La Lazio non proviene da... La Lazio è". La risposta della Curva Sud non ha tardato a farsi attendere: bandiere rosse e gialle che hanno colorato i distinti e degli stessi colori si è tinta la curva su cui è calato uno stendardo in cui era raffigurato uno stemma gigante della Roma. In basso la consueta scritta di accompagnamento che recitava: "Questo stemma ho nelle vene, questo stemma mi appartiene". Al resto dello spettacolo, ci hanno pensato i ventidue in campo.