Smalling: "Alla Roma per aver seguito il mio istinto. I tifosi mi danno tanto affetto" (video)
Chris Smalling, difensore della Roma, ha rilasciato una lunga intervista sui canali ufficiali del club giallorosso:
La scelta di venire a Roma
“Non avendo giocato all’estero prima d’ora, credo che la Roma sia un club conosciuto in tutto il mondo. Sono una persona a cui non piace vivere con dei rimpianti: quando si è presentata questa opportunità, sapevo che se non l’avessi presa al volo, probabilmente mi sarei ritrovato alla fine della mia carriera a chiedermi come sarebbe stato se ci fossi andato e come sarebbe andata se avessi fatto un’esperienza all’estero, in un campionato molto conosciuto per i difensori. Ho seguito il mio istinto per evitare il rimpianto di non aver fatto questa esperienza”.
Le differenze con la Premier
“Una delle principali differenze è che qui c’è molta più tattica, ci sono molti più elementi da includere nella strategia della partita. Lavoriamo molto di più sulla tattica. Credo sia questo il motivo per cui la Serie A ha acquisito la fama di avere un gioco molto difensivo. Questo ha migliorato molto il mio gioco nell’analisi di alcune situazioni difensive. Di simile alla Premier League c’è che ogni squadra può battere chiunque, come visto diverso volte in stagione. Ogni squadra ha attaccanti forti, ogni settimana mi sento messo alla prova e questo è ciò che voglio”.
Sui tifosi della Roma
“La bellezza di giocare ai massimi livelli è anche di poter entrare in alcuni stadi fantastici. Viaggiando per l’Europa, non avevo avuto la possibilità di giocare a Roma prima, fare questa esperienza è stato impressionante. E poi ci sono i tifosi: li senti cantare e urlare con le bandiere al vento. È una sensazione speciale”.
Tensione pre-partita
“La tensione del pre-partita non è la stessa dell’inizio della carriera. Ma ancora si sente. C’è bisogno di sentire quelle farfalle nello stomaco, quella sensazione, perché aiuta a tirare fuori il meglio di te stesso. Sono 90 minuti in cui devi esser protagonista di uno spettacolo. E non mi aspettavo di piacere così tanto ai tifosi, è fantastico. Quando cammino per strada lo sento, sento anche i loro cori allo stadio. Tutto questo ti spinge a dare di più. L’amore ricevuto dai tifosi è qualcosa che mi porterò sempre con me”.
Mentalità vincente: un trofeo per ripagare i tifosi
“Mentalità vincente? È stato il primo argomento di quando ho parlato con l’allenatore e il direttore sportivo prima di firmare. Volevano giocatori che avessero già vinto in carriera per portare mentalità vincente, perché è troppo tempo che questo club non vince un trofeo. Arrivare qui e vincere qualcosa sarebbe la giusta ricompensa per i tifosi per tutto l’affetto che ricevo”.
Sulla comunicazione in campo e l’italiano
“La bellezza del calcio è che il campo ti permette di esprimere in tanti modi. Mancini non parla benissimo in inglese e lo stesso vale per il mio italiano. Possiamo parlarci ma non al massimo. Sto migliorando il mio italiano e alla fine della stagione dovrei essere in grado di parlarlo, ma credo che in campo ci capiamo e si vede nelle nostre prestazioni. Credo che ci copriamo bene a vicenda, conosciamo i nostri punti di forza e lavoriamo su quelli. Abbiamo giocato molte partite insieme e abbiamo costruito un bel rapporto, credo che i tifosi meritino qualcosa. Il loro supporto è grandioso. Anche quando andiamo in trasferta, la Roma è una delle squadre con più seguito in tutti gli stadi. Riuscire a ripagarli sarebbe fantastico e vincere l’Europa League sarebbe un grandissimo traguardo per me, per la squadra e per l’amore dei tifosi”.
Parola a @ChrisSmalling #ASRoma pic.twitter.com/ExmR18mE9y
— AS Roma (@OfficialASRoma) February 20, 2020
Calderoni: "La Roma non sta attraversando un bel periodo, dovremmo pressare dai primi minuti"
Marco Calderoni, difensore del Lecce, ha parlatoi ai canali ufficiali del club salentino in vista del match di campionato contro la Roma:
"Sono stato fermo quasi due mesi e ricominciare non è stato facile, perché i ritmi in partita sono differenti rispetto a quelli dell’allenamento. I nuovi arrivati nel mercato di gennaio si sono integrati subito nel nostro gruppo ed hanno innalzato il tasso tecnico e fisico. Domenica affronteremo la Roma che nella gara d’andata riuscì a superarci per 1-0. Non stanno attraversando un bel periodo e questo per noi è un campanello d’allarme ulteriore. Potrebbero avere maggiori pressioni rispetto a noi, ma dispongono di giocatori di alto livello abituati a reggere situazioni particolari. Ci aspetta una gara di personalità e carattere, dovremo pressare i nostri avversari dai primi minuti".
Perez: "Ho piena fiducia in questa squadra. Spero di cogliere l'occasione del mister"
Carles Perez, esterno offensivo della Roma che stasera esordirà dal primo minuto in giallorosso, ha parlato ai media prima del match contro il Gent:
CARLES PEREZ A ROMA TV
Cosa ti aspetti da questa partita?
"È tutta la settimana che lavoriamo su questa partita, speriamo di ottenere un buon risultato che ci metta in buone condizioni per il ritorno".
Il Gent?
"Credo che faranno la loro partita, sicuramente vorranno ottenere un buon risultato in vista del ritorno, ma ho fiducia nella squadra, sappiamo cosa fare e spero di fare un gol".
E’ la tua prima da titolare…
"Sono molto felice del mio esordio da titolare, voglio approfittare di questa occasione, ho lavorato molto per farmi trovare pronto e sarebbe bellissimo fare un gol o un assist".
De Sanctis: "Vogliamo ripartire con un ottimo risultato. L'Europa League è un obiettivo"
Morgan De Sanctis, drigente della Roma, ha parlato ai media prima del match contro il Gent:
DE SANCTIS A SKY SPORT
L’autostima sta mancando ai giocatori?
"E’ evidente che dall’inizio dell’anno stiamo purtroppo avendo dei risultati negativi e continuativi. Non possiamo essere soddisfatti di come si stanno sviluppando le cose. Siamo consapevoli ed uniti. L’allenatore è stato chiarissimo: bisogna abbattere gli alibi ed alimentare la responsabilità. Dobbiamo crederci ed isolarci, lavorare consapevoli che l’Europa League ci concede una nuova opportunità così il campionato ce ne concede altre quattordici".
Quanto è importante il ruolo dei dirigenti per spiegare all’allenatore la cultura del calcio italiano?
"L’allenatore è veramente intelligente e preparato. E’ facilissimo entrare in sintonia con lui, anche per i giocatori. Siamo uniti anche nella sofferenza di un momento che non rende merito e soddisfazione ai tifosi ed al valore della rosa. Abbattere gli alibi è necessario, siamo noi all’interno a dover trascinare l’ambiente, non il contrario. L’ho vissuta da giocatore, qui c’è tutto quello che appartiene ad una grande squadra. Bisogna approfittare e meritarsela, tutti noi. Siamo tutti in discussione, ma abbiamo la possibilità di appropriarci di questa squadra".
Servono i risultati?
"Se le parole non precedono i fatti sì. Nell’ultima parte di stagione i risultati sono stati negativi".
DE SANCTIS A ROMA TV
Quanto è importante la partita di stasera?
"Alla Roma serve sempre vincere, veniamo da un periodo negativo. Vogliamo ripartire con un ottimo risultato, l’Europa League è un obiettivo".
C’è da sfatare il tabù Olimpico…
"Il momento negativo è particolarmente lungo, ma abbiamo tutto per uscirne, siamo uniti e compatti. Vogliamo farlo con il lavoro e l’attaccamento alla maglia, per questi tifosi che meritano soddisfazioni importanti".
Fonseca è stato chiaro sull’unità d’intenti…
"È fuori di dubbio, non servono alibi, sappiamo di poterne uscire. Coltiviamo la cultura della responsabilità per arrivare ai risultati che meritano squadra e tifosi".
Dopo la partita di ieri dell’Atalanta, va rivalutata la sconfitta di Bergamo?
"Dovevamo fare un risultato positivo. Da qui alla fine ci aspettano 14 partite, possiamo essere protagonisti in Europa League e ci contiamo. Possiamo riappropriarci degli obiettivi di inizio stagione, dobbiamo coinvolgere l’ambiente esterno che legittimamente non è contento".
Roma vs Gent 1-0 | La Roma torna al successo, ma troppi brividi nel finale
DALLO STADIO OLIMPICO - FALVO - Primo turno della fase ad eliminazione diretta dell'Europa League, con la Roma che contro il Gent vuole vincere per portarsi avanti nella doppia sfida ed invertire il trend negativo delle ultime giornate. Fonseca sceglie di schierare la Roma con il solito modulo, con Kolarov che torna titolare a sinistra. Prima da titolare per lo spagnolo Perez, che agirà dietro Dzeko insieme a Perotti e Pellegrini. Tribuna per Villar.
LE FORMAZIONI UFFICIALI
ROMA (4-2-3-1): Pau Lopez; Spinazzola, Fazio, Smalling, Kolarov; Cristante, Veretout; Perez, Pellegrini, Perotti; Dzeko.
A disposizione: Fuzato, Mancini, Santon, Mkhitaryan, Kluivert, Under, Kalinic.
Allenatore: Paulo Fonseca.
Indisponibili: Pastore, Cetin.
Diffidati: Kluivert, Veretout.
Squalificati: Diawara.
GENT (4-3-1-2): Kaminski; Lustig, Plastun, Ngadeu, Mohammadi; Kums, Owusu, Odjidja; Bezus; Depoitre, David.
A disposizione: Coosemans, Martin, Castro-Montes, Godeau, Asare, Dejaegere, Chakvetadze, Marreh, Niangbo, Kvilitaia.
Allenatore: Thorup.
Indisponibili: Yaremchuk.
Diffidati: Nana Asare, Sven Kums, Michael Ngadeu-Ngadjui, Elisha Owusu.
Squalificati: -.
Arbitro: Georgi Kabakov.
Assistenti: Margaritov e Valkov.
Quarto Uomo: Stoyanov.
VAR: Kamphuis.
AVAR: Bas Nijhuis.
Perotti: "Oggi era importante, ma abbiamo sofferto come squadra. Bisogna lavorare"
Diego Perotti, esterno offensivo della Roma, ha parlato ai media dopo il successo contro il Gent:
PEROTTI A SKY SPORT
Qual è il significato della vittoria?
"Dovevamo toglierci di dosso il brutto periodo, ce la giochiamo là ma era importante".
Solo tre tiri nello specchio, poca precisione?
"Sì dobbiamo migliorare. Abbiamo gestito bene la palla, ma non siamo stati capaci a finalizzare, c’è stata anche un po’ di sfortuna. Ora pensiamo al Lecce".
Come ti spieghi le sconfitte? Hai delle soluzioni?
"Se le avessi le avrei comunicate o avrei provato a cambiare qualcosa. Bisogna lavorare, oggi abbiamo sofferto come squadra, l’unica strada che conosco è quella di lavorare".
Cristante: "Era importante vincere, anche senza spettacolo"
Bryan Cristante, centrocampista della Roma, ha parlato ai media dopo il successo contro il Gent:
CRISTANTE A SKY SPORT
Il tuo lavoro e quello della squadra è riuscito soprattutto nella prima mezz’ora…
"Ci abbiamo provato, poi ci siamo abbassati ed è diventato più difficile. Se siamo alti e con la palla ci riusciamo meglio".
Sembra che si spenga l’interruttore ogni tanto. Sembra anche a te?
"È sotto gli occhi di tutti. Era importante vincere anche senza spettacolo, senza prendere gol. È la cosa più importante da fare in questo momento".
Stai ritrovando la forma e sei un giocatore di equilibrio…
"Il mister me lo chiede, costruendo a tre diventa difficile andare avanti. In periodi più sereni forse ci sarà la possibilità di alzarsi di più, ma ora dobbiamo cercare di non prendere gol".
Calo più fisico o mentale?
"Non siamo né la prima né l’ultima squadra ad avere questi momenti ed è un insieme di fattori che creano questi blocchi. Ma l’importante era il risultato. Dobbiamo vincere più partite possibili per ritrovare fiducia e gioco".
Fonseca: "Era importante vincere e non prendere gol. I giocatori hanno lottato"
Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato ai media dopo il successo contro il Gent:
FONSECA A SKY SPORT
Buoni il risultato e la prima mezz’ora. Poi la squadra si è fermata…
"La cosa più importante era vincere e non prendere gol. Non abbiamo fatto una partita di qualità, ma la squadra deve prendere fiducia. I giocatori oggi hanno lottato e hanno fatto di tutto per cambiare la situazione. Il Gent è forte".
È mancata qualità nell’uscita. Questo toglie fiducia?
"Sì non dobbiamo rischiare tanto in questo momento. La squadra abitualmente gioca così, ma senza fiducia non dobbiamo rischiare tanto perché le linee di passaggio non sono le stesse di un mese fa. I giocatori hanno provato a fare bene le cose. È stato molto importante vincere oggi".
Ha un’idea tattica molto chiara. Ma nei momenti di difficoltà si può cambiare qualcosa o si va avanti con la propria idea?
"No io non sono chiuso a cambiare, in questa stagione ho cambiato più che in tutta la mia carriera. Ma in questo momento non dobbiamo cambiare molto, ma dobbiamo migliorare quello che la squadra sa fare. È vero che anche io ho pensato di cambiare, ma non devo dare il segnale che questo possa aiutare. Ma non sono chiuso, se penso che vada cambiato il sistema non c’è problema".
Voi avrete beneficio quando riuscirete a tenere di più la palla e a gestire i ritmi del gioco. Allora difenderete anche meglio…
"È vero. Se non difendiamo bene non possiamo fare questo tipo di partita. Penso che il miglior modo di difendere sia avere la palla, ma per farlo i giocatori devono avere fiducia e voglia di avere la palla e questo non è il momento per fare questo tipo di partita. Non voglio avere la palla per averla ma per cercare di fare qualcosa. Oggi la squadra ha optato sempre per non rischiare, anche quando potevamo spingere e cambiare la partita. Abbiamo giocato molto con Pau Lopez, dobbiamo andare più avanti. Cerchiamo di scegliere situazioni sicure, ma Pau non ha le linee di passaggio per giocare come vogliamo".
Una nota positiva Carles Perez. Quanti gol ha nelle gambe? Può risolvere il problema dei pochi gol?
"Non è un goleador ma può fare molti gol. Oggi ha fatto una buona partita in un momento non facile, ha avuto sempre coraggio e voglia di avere iniziativa. Ha qualità".
Conferenza stampa Thorup: "In casa siamo forti, il risultato di oggi lascia ancora tutto aperto"
Jess Thorup, allenatore del Gent, ha parlato in conferenza stampa al termine del match contro la Roma. Queste le sue parole:
Cosa pensa di questa partita?
"Avevamo detto che era una partita importante e al termine della gara ho detto ai giocatori che ero molto orgoglioso. Peccato per il gol subito perché abbiamo pagato caro un piccolo errore. La squadra non ha smesso di crederci e particolarmente nel primo tempo abbiamo mancato solo nella concretezza. Abbiamo giocato una gara buona anche fisicamente: è mancato solo il gol in trasferta. Il discorso qualificazione resta aperto e ringrazio i tifosi che ci hanno sostenuto. In casa siamo forti e solidi e il risultato lascia ancora tutto aperto in vista della sfida di Gent".
Quale sono state le differenze con la Roma?
"La nostra squadra sta attraversando un ottimo momento di forma. Sarebbe stato molto importante segnare oggi ai fini della qualificazione ma ci è mancato quel pizzico di qualità nell'ultimo passaggio. Sono però molto orgoglioso della sfida e del rendimento dei miei ragazzi".
Aumenta il rammarico per come è andata la partita viste le tante occasioni create?
"Stasera abbiamo giocato solo il primo tempo della sfida. Abbiamo capito il livello della partita. Il primo tempo ci serviva per capire come adattarci alla sfida, ma abbiamo capito che potevamo giocare anche con una tattica diversa e questo creerà dubbi e incertezze nella Roma in vista della gara di ritorno".
Conferenza Stampa Fonseca: "Importante vincere, ma dobbiamo tornare ad essere quelli di prima"
Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo il successo contro il Gent:
Ha già detto che il risultato era la cosa più importante. Ma io le volevo chiedere dei fischi a Pellegrini. Come sta?
"Lorenzo è forte, ci ho parlato prima. Lui sente la Roma più di alri, la ama, quindi sente il peso della responasbilità. Deve coninuare a lavorare per tornare ai livelli di prima, nei primi sei mesi è stato importante per noi. E' forte e penso recupererà. Ma io non ho sentito i tifosi contro qualcuno o la squadra. Hanno capito anche loro che la squadra ha bisogno di appoggio e lo hanno fatto per tutta la partita".
Mi sembra che alcuni giocatori che sono pesanti nella corsa, sembra che non riescano a correre bene. Cosa ha in mente per motivare i ragazzi?
"Penso che è dovuto alla situazione attuale. Non è un problema fisico. Dobbiamo recuperare la fiducia e per farlo dobbiamo concentrarci su quello che dobbiamo fare. Questa non è la stessa squadra dell'inizio, dobbiamo tornare come prima perchè siamo la stessa squadra. Sono convinto che riusciremo a farlo. Per la tattica non dobbiamo cambiare molto ma tornare a quello che facevamo prima a livello tattico. Devono tornare a fare bene quello che sanno a fare meglio. Oggi per esempio i ragazzi hanno lottato e non era facile non avendo le linee di passaggio di prima. Dobbiamo tornare quelli di prima".
I retropassaggi a Pau Lopez. Oggi è il giocatore che ha toccato più pallone. Potrebbe mettere la regola che si devono fare meno retropassaggi e provare di più la conclusione da fuori o il contrasto?
"Si, oggi Pau Lopez ha giocato molti palloni. Loro pressavano molto e non trovando linee di passaggi tornavano indietro. E' una faccia del nostro momento attuale, preferiscono giocare sicuro e rischiare meno. Con la fiducia cambierà anche questo aspetto. In passato la passavano di meno a Pau".
Oggi vittoria grazie a Carles Perez. Può segnare con continuità? Che sensazioni le da?
"Lui ha molta voglia di trovare il gol. Oggi ha giocato bene essendo la prima da titolare ed ha lavorato bene anche in fase difensiva. Deve migliorare ancora ma è stato un buon inizio".
Come mai si è arrivati a questo punto avendo chiuso il 2019 bene? Le era capitato in passato una situazione simile?
"No, non mi era capitato. Sono le sconfitte che ti portano ad un crollo. Avendo giocato a calcio capisco bene queste situazioni. I risultati negativi fanno perdere la fiducia. Per esempio, quando hai un incidente in macchina grave è difficile tornare subito a guidare. Quando ne fai tre molti smettono proprio di guidare. E' un esempio, ma è un concetto simile".
Domenica c'è il Lecce e fra una settimana il ritorno con il Gent. Questa Roma può bastare?
"No, non basta. Dobbiamo migliorare molto se vogliamo passare. Dobbiamo capire questo momento, oggi era importante vincere. Dopo il gol la squadra ha sentito che poteva subire, dobbiamo migliorare molto. Dopo oggi possono crescere i livelli di fiducia ed il nostro calcio tornerà ad essere quello di prima".
Un primo passo importante oggi. Cosa si sente di dire ai tiosi? Perchè ci sono ma sono un pò in ansia...
"Onestamente non ho sentito molto i fischi. Ho sentito che sono stati sempre con la squadra ed hanno capito che la squadra ha bisogno del loro appoggio. Sono sempre importanti per noi e sono stati sempre con noi".
I gol non arrivano, ma certe notti le decide Dzeko
IL MESSAGGERO - Nella Roma è lui l'unico a segnare. Edin Dzeko - 101 reti in giallorosso, 14 in stagione, 11 in campionato - è l'unico giocatore a tenere in vita l'attacco giallorosso, ma c'è un paradosso: il suo ritorno al gol sta coincidendo con l'involuzione della Roma. Tre sconfitte consecutive ma quattro gol nelle ultime 4 trasferte per Edin (Genoa, Lazio, Sassuolo e Atalanta).
Il dato più preoccupante è che senza i considerare le reti del bosniaco per trovare un altro giallorosso nella top 40 delle conclusioni bisogna scendere al trentaseiesimo posto. La speranza quindi è che domani contro il Gent il centravanti confermi il feeling con le gare europee (10 gol nelle ultime 9 partite casalinghe). Titolare con i belgi e poi bis con il Lecce, per tentare la difficile risalita verso il quarto posto.
Roma, l'altra via per la rinascita
IL MESSAGGERO - La Roma ha ancora l'opportunità di rimettere la barra dritta. Il modo è chiaro: andare avanti in Europa League, uno degli obiettivi stagionali dei giallorossi insieme al ritorno in ChampionsLeague. Tornare a disputare la massima competizione europea vincendo un trofeo avrebbe una valenza doppia. Attualmente però a Trigoria la situazione non è semplice: si sta cercando di capire l'origine dei mali. Il problema principale è quello del gol: Dzeko è troppo solo,poco assistito e chi gli sta vicino non ha il senso della porta.
Fonseca va avanti per la sua strada, la squadra per ora prova a seguirlo. Il Gent è la squadra giusta per ripartire e rilanciarsi, anche se in Europa non perde da dieci partite. E se anche contro i belgi ci saranno dei problemi, allora vuol dire che è stato davvero tutto sbagliato.