Genoa-Roma, i convocati di Fonseca. Out Perotti e Mirante

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha reso nota la lista dei convocati per il match di domani contro il Genoa. Di seguito l'elenco completo:

Portieri: Pau Lopez, Fuzato, Cardinali

Difensori: Juan Jesus, Smalling, Cetin, Santon, Mancini, Bruno Peres, Spinazzola

Centrocampisiti: Cristante, Pellegrini, Veretout, Diawara

Attaccanti: Dzeko, Ünder, Kalinic, Kluivert


La Roma sul giovane Marcos Paulo

La Roma ha messo gli occhi, insieme a Siviglia, Barcellona e Lipsia, su Marcos Paulo, giovane attaccante della Fluminense. Secondo Estadio Deportivo, un agente del brasiliano è nella Capitale, nonostante per ora in vantaggio ci sia il Lipsia, che ha fatto la prima mossa.


Contatti in corso per Januzaj

Il ds giallorosso Petrachi starebbe valutando Januzaj, classe '96 ex Manchester United oggi alla Real Sociedad. Secondo quanto riportato da Alfredo Pedullà, sono in corso i contatti tra la Roma e l'esterno belga. La valutazione è di 15 milioni,l'operazione potrebbe concretizzarsi con un prestito con diritto di riscatto.

 

Serie A, Lazio a valanga. 5-1 alla Samp con tripletta di Immobile

Lazio-Sampdoria ha aperto il girone di ritorno del campionato di Serie A 19/20. Straripanti i padroni di casa che stendono gli uomini di Claudio Ranieri per 5-1 allo Stadio Olimpico. Tripletta per Immobile (17', 20', 65'), a segno anche Caicedo (7') e Bastos (54'). Gol della bandiera per i blucerchiati siglato da Linetty (70'). I doriani oltretutto hanno terminato il match in dieci uomini con l'espulsione di Chabot.


Conferenza Stampa Nicola: "La Roma è un'ottima squadra, ma anche noi abbiamo qualità"

Davide Nicola, tecnico del Genoa, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma:

"In maniera molto pratica. Questo è un ambiente bellissimo, gratificante e noi possiamo dire con orgoglio che siamo il Genoa. Questo vuol dire che non lavoriamo solo per raggiungere l’obiettivo ma per rappresentare qualcosa dietro che è importante. Col duro lavoro, come questa settimana dove ho visto orgoglio e passione nei ragazzi, e sono sicuro che attraverso il lavoro arriveremo al nostro obiettivo. Li ho visti lavorare, so che abbiamo ampi margini di miglioramento ma se non lavori come facciamo non possiamo. La voglia di raccogliere tutto e subito a volte sposta gli equilibri e questo equilibrio lo dobbiamo trovare con la voglia di lavorare. Voglio che i ragazzi credano nel lavoro che stanno facendo. Sono certo che si potrà fare qualcosa di importante. Possiamo essere indietro in qualcosa ma dobbiamo concentrarci sul percorso. Lavoro, serietà, dedizione, voglia di rappresentare i nostri colori e la gente che rappresentiamo. Il fischio non deve essere visto come qualcosa di negativo. E’ come un genitore, insieme possiamo essere una forza incredibile. Attraverso il lavoro“.

Che Roma si aspetta?
Parliamo di un’ottima squadra, di un grande allenatore, hanno giocatori forti. Riescono ad interpretare le partite mantenendo una struttura definita. Stiamo parlando di una squadra che in trasferta produce numeri importanti ma il punto è cosa vogliamo fare noi. Abbiamo lavorato sapendo che loro hanno qualità ma le abbiamo anche noi. Quello che conta è la capacità di diventare squadra. Dobbiamo però avere l’umiltà di riconoscere è un aspetto formativo per diventare quello che dobbiamo diventare”.

Problema mentale o fisico?
Io non scindo mai nessuna componente. Sicuramente può avere il sopravvento una cosa o un’altra. In queste tre partite noi siamo andati avanti tre volte e in alcune gare il vantaggio è durato poco. Questo sottende a capacità della lettura di una partita e anche questo fa parte di un’acquisizione di un’identità”.

Sanabria ha fatto buone prestazione…
Abbiamo fatto tre gol e li hanno fatto i nostri attaccanti. Loro tre sono più avanti a livello di forma fisica. Pinamonti vedremo, non vedo l’ora di averlo ma si allena a parte per un mal di schiena. Destro sta lavorando per essere utile, le partite sono ad un minutaggio dove superi i 90 minuti”.

Fonseca ha dato la formazione…
Hanno un modo di stare in campo consolidato. Hanno una fisionomia precisa. Come successo in Coppa Italia, possono arretrare anche un giocatore come Cristante per diventare un centrocampo a tre. Ciò che rimane abbastanza invariato è la capacità posizionale tecnica di alcuni loro interpreti come Pellegrini, Under, Kluivert. Dobbiamo essere coscienziosi e capaci di leggere la partita”.

L’effetto “Ferraris” per la rimonta?
Giocare nel nostro stadio dovrebbe far rizzare i peli per il giusto che ha, per l’energia che trasmette. È come mettersi a ballare senza sentire la musica. Sono inscindibili le cose. Il piacere di essere sostenuto dalla tua gente è una cosa tra le più belle. La cosa importante è che tu creda in quello che stai facendo. Ai ragazzi chiedo di credere nel loro lavoro perché io ci credo fermamente”.


I 23 convocati da Nicola per la Roma

Davide Nicola, tecnico del Genoa, ha scelto i 23 giocatori che domani affronteranno la Roma. Assente lo squalificato Criscito e l'infortunato Zapata.
Questa la lista completa pubblicata sul sito genoacfc.it:

1 Perin, 3 Barreca, 5 Goldaniga, 9 Sanabria, 13 El Yamiq, 14 Biraschi, 15 Jagiello, 17 Romero, 18 Ghiglione, 19 Pandev, 20 Schone, 21 Radovanovic, 22 Marchetti, 23 Destro, 27 Sturaro, 28 Agudelo, 29 Cassata, 30 Favilli, 32 Ankersen, 33 Pajac, 85 Behrami, 97 Radu, 99 Pinamonti.


Serie A, il Sassuolo batte 2-1 il Torino in rimonta

Il secondo anticpo di giornata si è conlcuso con il successo del Sassuolo per 2-1 contro il Torino.
Tre punti in rimonta per i neroverdi, che erano andati sotto 0-1 al 20' con l'autogl di Locatelli, sfortunato a deviare una conclusione nella propria porta.
Ma il Sassuolo reagisce e ribalta il match con la conclusione da 40 metri di Boga al 61' e l'ottimo tiro di Berardi a tu per tu col portiere al 73'.


Caso Spinazzola-Politano: Ausilio e Petrachi attori non protagonisti. Quando i DS perdono potere, diventando comparse

INSIDEROMA.COM – GABRIELE NOBILE - La trattativa tra Roma e Inter, relativa allo scambio dei calciatori Spinazzola e Politano, ha evidenziato come sia definitivamente saltato il ruolo dei direttori sportivi, nel mondo del calcio moderno. Petrachi ed Ausilio avevano posto in essere la vera negoziazione tra le parti, arrivando allo scambio di documentazione ufficiale, indispensabile (da regolamento) alle rispettive visite mediche dei calciatori. Ad affare praticamente concluso, il ruolo da protagonista è stato assunto da Peppe Marotta che ha di fatto, bocciato l’operazione. Di conseguenza da Trigoria è partita la contraerea pesante, quando, il Ceo giallorosso Guido Fienga ha preso in mano la situazione e (giustamente) non ha voluto accettare la bizzarra contro-offerta nerazzurra, chiudenda la linea di negoziazione con il club meneghino.

Comunicazione assente e bocche cucite da entrambe le parti, con la Roma e l’Inter che si sono promesse di ritrovarsi in tribunale; cosa che vedrete non accadrà mai in quanto cane non morde cane.

In casa milanese è evidente di come il ruolo di Ausilio sia praticamente depotenziato avendo alle spalle un amministrato delegato come Marotta che gode di pieni poteri in casa nerazzurra. Stessa cosa che capita in casa giallorossa dove questi poteri magici appartengono solo ed esclusivamente a Guido Fienga, vero ed unico rappresentante della proprietà americana a Roma. La sostanziale differenza tra Inter e Roma è che Ausilio è perfettamente a conoscenza del ruolo subalterno con Marotta, mentre a Roma, Petrachi se ne sta rendendo conto solo con il passare dei mesi. Nulla di sconvolgente, questo è il calcio moderno, dove il potere decisionale è nelle mani di chi ha la gestione e la supervisione dei conti.  

Petrachi ha bisogno di un “tutor” solo per iniziare una negoziazione in sede di calcio mercato, il problema sostanziale è che questo “tutor” conosce poco di calcio e delle sue regole d’ingaggio (a differenza del Marotta nerazzurro). Fienga infatti, nonostante un CV di tutto rispetto nel mondo dell’alta finanza, solamente fino ad un anno fa si occupava di budget e del riassetto societario di AS Roma, spaziando tra new media e diritti televisivi, mentre ora si trova catapultato nel confrontarsi giornalmente con i vecchi volponi del calcio.

Petrachi nei suoi anni torinesi, aveva un margine di manovra molto più fluido, cosa che a Roma non ha. Anche perché all’ombra della Mole, non doveva confrontarsi con un DS ombra, cosa che nella capitale (o a Londra fate voi) deve subire, almeno fino al passaggio di proprietà tra Pallotta e Dan Friedkin; parliamo di quel Franco Baldini, che nessuno a Trigoria vuole mai nominare, ma che di fatto è stato preziosissimo per chiudere alcune operazioni in estate, su tutte quelle di Chris Smalling e Henrikh Mkhitaryan.

Al di là di quanto successo in settimana, con l’affare Spinzazzola-Politano saltato più per colpe dell’Inter che della Roma, bisognerebbe derubricare il mancato scambio come un operazione che coinvolgeva, di fatto, giocatori di medio-livello ma che venivano valutati tantissimo solo in ottica di plusvalenze da inserire nei rispettivi bilanci. La Roma potrà fare a meno di Politano e cercare alternative valide, tentando di rigenerare lo stesso Spinazzola, particolarmente scosso dopo le recenti vicissitudini.

Per il futuro prossimo, sarà importante, in ottica Roma, una maggiore intesa ed una cementificazione della coppia Fienga-Petrachi, ricordando di come, in ottica FFP, i giallorossi dovranno, entro breve, gestire operazioni di calciomercato in uscita ed altre in entrata per tentare di alzare l’asticella e la competitività  del club stesso. Il momento estremamente delicato, con l’imminente cessione del club a Friedkin, dovrà essere affrontato pensando al bene comune e non ai personalismi, tipici di questo momento di transizione.


Conferenza stampa Fonseca. "Nei momenti di difficoltà abbiamo avuto un buon atteggiamento. Under? Oggi ha lavorato molto per la squadra"

Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa al termine del match di Coppa Italia vinto contro il Parma. Queste le sue parole:

La partita?
"Ho visto le difficoltà che avevamo avuto qui nel controllare la profondità. Ho pensato di cambiare ad inizio costruzione, così per il Parma sarebbe stato più difficile pressare e Cristante ha più qualità in impostazione. Abbiamo fatto bene e abbiamo gestito bene la profondità, con più qualità in costruzione".

Si potrà ripetere?
"Non so, in futuro vedremo".

Under avrà più possibilità?
"Con l'infortunio di Zaniolo deve capire che avrà opportunità. Oggi ha lavorato molto per la squadra e ha fatto una buona partita".

Cetin è meglio vada a giocare?
"No, deve continuare con noi per migliorare e imparare questo tipo di calcio. Rimane con noi".

Può restare?
"Sì".

Cosa può dirci su Politano?
"Fino a quando non è ufficiale non posso dire nulla, dopo parleremo".

In questo momento potete fare tre partite in una settimana?
"Non abbiamo molte soluzioni in questo momento. A Genova non è difficile capire chi giocherà terzino. La squadra ha sempre giocato bene, nei momenti di difficoltà abbiamo avuto un buon atteggiamento e spero che la squadra possa rispondere bene".


Dermaku: "Abbiamo peccato di precisione su qualche tiro. Non è facile quando si cambiano tanti giocatori"

Kastriot Dermaku, difensore crociato del Parma, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni dei giornalisti nel post partita. Queste le sue parole: 

DERMAKU A RAI SPORT

Come hai visto la partita...

"Dovevamo sfruttare di più tutte le opportunità"

Che vi ha impensierito di più?

"Il loro possesso palla, soprattutto nelle azioni da dietro. Noi abbiamo avuto le nostre occasioni ma dopo il gol loro ci siamo sbilanciati"

Con quale atteggiamento affronterete la Juve?

"Non abbiamo in testa l'obiettivo dell'Europa, dobbiamo salvarci. A Torino sarà dura, ma dovremo fare la nostra partita, una partita perfetta"

Kulusewski è cambiato?

"No, ha gli occhi puntati addosso ma è un ragazzo serio, non sta avendo un calo. È giovane e deve dare il massimo. Ha tanta qualità e quantità, corre tanto ed utile per la squadra. A me impressiona per la sua visuale di gioco e gli assist che fa. Può solo migliorare"

DERMAKU IN MIXED ZONE

"Siamo rimasti un poco male. Abbiamo giocato contro una grande squadra che è venuta fuori nel secondo tempo. Ora testa al campionato. Abbiamo peccato di precisione su qualche tiro. Non è facile quando si cambiano tanti giocatori però fa bene dato che chi ha giocato meno trova minuti nelle gambe"

Cosa servirà in casa della Juventus fra tre giorni?

"Sarà difficilissimo, sono i campioni d’Italia. Cerchiamo di scendere in campo per fare risultato"

Come valuti la prima parte di stagione?

"Ho fatto dieci partite tra coppa e campionato e non avrei pensato di trovare così tanto spazio, quindi sono felice della mia condizione"

Il tuo nome è stato accostato a tante squadre, c’è la possibilità che tu possa lasciare il Parma a gennaio?

"Io non ho parlato con nessuna squadra, perché qui sto bene. La mia intenzione non è quella di lasciare il Parma"


Conferenza stampa, D'Aversa: "Non dobbiamo essere soddisfatti né della prestazione né per il risultato"

Roberto D’Aversa ha parlato ai microfoni dei giornalisti per commentare il match contro la Roma. Queste le sue parole:

Cosa salva?

"Non mi è piaciuta l'occasione del secondo gol. In alcune situazioni non mi sento di colpevolizzare nessuno, Inglese ha avuto un occasione e il portiere ha fatto una bellissima parata. Sullo 0-0 Kucka ha sfiorato il gol e dall'altra parte ha segnato Pellegrini. Non dobbiamo essere soddisfatti né della prestazione né per il risultato"

La squadra è sembrata un po' rinunciataria:

"E' una tua impressione"

L'arbitro?

"Non si è perso per l'arbitraggio, qualche situazione di valutazione diversa c'è stata ma non ha inciso"

Cornelius e Inglese sono in ritardo?

"Roberto ha un percorso fisico più lungo, convive con un fastidio alla caviglia e ha più problematiche ma è normale. Cornelius ha fatto bene"

Troppi rischi nello schierare giocatori non sempre protagonisti?

"Bisogna valutare le condizioni e i percorsi dei singoli giocatori, nella valutazione di alcuni giocatori bisogna valutare cosa dice lo staff medico. Le scelte erano obbligate, fino al 2-0 è stata una partita equilibrata. Sull'1-0 potevamo pareggiare con Inglese"

Kolarov?

"Con Kolarov non è successo nulla"

 

 


Politano-Spinazzola si fa. E arriva Ibanez

IL TEMPO - BIAFORA - Lo scoglio più grande è stato superato, ma il film thriller che ha come attori protagonisti Politano e Spinazzola non è pronto per essere proiettato. Dopo un estenuante tira e molla iniziato mercoledì pomeriggio Roma e Inter sono riuscite a trovare una bozza di accordo per lo scambio tra l’esterno offensivo e quello difensivo. Le cifre dell’affare restano le stesse stabilite in precedenza, circa 28 milioni di euro totali, ma i giocatori non si trasferiranno subito a titolo definitivo, bensì in prestito con diritto di riscatto che si trasforma in obbligo al raggiungimento delle 15 presenze, una clausola valida in maniera slegata per ognuno dei due giocatori. Fino a ieri sera, come ha confermato Petrachi prima della sfida con il Parma (“La trattativa non è chiusa”), c’erano ancora delle schermaglie su questa clausola della presenze (idee diverse sui minutaggi): il gelo è stato superato, ma non è ancora fatta. Il cambio delle condizioni dell’affare è avvenuto quando i calciatori avevano già completate le visite mediche ed erano pronti a mettere le firme sui contratti. Marotta, ad dell’Inter, ha imposto lo stop alla trattativa, proponendo un doppio trasferimento in prestito con diritto di riscatto, ricevendo il netto rifiuto di Petrachi, Fienga e Longo, presenti a Milano. I dirigenti giallorossi e quelli nerazzurri, in compagnia dei procuratori di Politano e Spinazzola, hanno lavorato tutto il giorno per non far saltare lo scambio e mentre al mattino regnava grande pessimismo - non si era però mai arrivati al punto di rottura - già intorno all’ora di pranzo stava tornando il sereno, in attesa della fumata bianca ancora non arrivata. L’altro fronte di battaglia per la Roma è stato quello con il Bologna per Ibanez. Petrachi ha vinto la sfida con Sabatini grazie ad un’offerta di ingaggio - 700mila euro annui - pari al doppio di quanto proposto dagli emiliani. Oggi ci sarà un nuovo incontro con gli agenti del brasiliano per definire gli ultimi dettagli contrattuali, potendo contare su un accordo con l’Atalanta, 2 milioni per il prestito di 18 mesi e 8 milioni per l’obbligo di riscatto, trovato da giorni. In difesa l'obiettivo è Sosa ed è in uscita Juan Jesus. Per il brasiliano è vicino l’accordo con la Fiorentina, mentre il Cetin è stato chiesto in prestito dall’Hellas Verona. Per ora Fonseca ha bloccato la sua cessione, ma l'opzione di un trasferimento a fine gennaio rimane valida. A Milano era presente anche l’agente di Under: il Milan è in pressing.