Schick, il risveglio del talento che segna con due anni di ritardo
IL MESSAGGERO - La Roma continua a non tirare in porta. A Bergamo una sola conclusione, quella dell'1-0 di Dzeko. E neanche una parata di Gollini. Ora le due gare ravvicinate con Gent e Lecce indurranno Fonseca ad effettuare un minimo di turnover. Contro i belgi probabile il rientro di Kolarov in difesa, con il ritorno di Mancini al fianco di Smalling, oltre che di Cristante e Veretout a centrocampo con Pellegrini (che sta giocando nonostante la microfrattura al quinto metatarso, riportata a metà dicembre dopo uno scontro con Smalling in allenamento, gli stia creando problemi) nuovamente nella veste di trequartista.
Intanto prosegue il ruolino di marcia di Schick: 6 reti in 632 minuti (una ogni 105) al Lipsia. «Se mi piace di più lo stile di gioco del Lipsia rispetto a quello della Roma? Beh, lo dicono i numeri. Giochiamo a calcio a un tocco solo, siamo veloci e la gente quando ci vede si diverte».
Dal ruolo alla personalità: Pellegrini, dibattito aperto
IL MESSAGGERO - L'anno che doveva portarlo in pompa magna all’Europeo è cominciato come peggio non si poteva. L’unico exploit in Coppa Italia, a Parma, con quella doppietta che sembrava l’inizio della resurrezione, sua e della Roma. Poi, il nulla.
Lorenzo Pellegrini è il simbolo del momento negativo della Roma. In questo momento non è al meglio fisicamente e psicologicamente. E le sue prestazioni sono spesso anonime, altre volte decisamente negative, vedi l’ultima con l’Atalanta: 52 palloni giocati, di cui solo 24 sono diventati passaggi riusciti.
C’è poi la questione del ruolo da trequartista. Se i numeri dimostrano che può interpretarlo, alla tabella mancano i gol: uno solo (in campionato a Firenze, tre in totale contando laCoppa Italia).
Contro il Gent tornano Cristante e Kolarov
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Settimana di super lavoro per la Roma, che giovedì sarà impegnata in Europa League contro il Gent nell’andata dei sedicesimi di finale. Quasi certamente, comunque, Paulo Fonseca opererà dei cambiamenti rispetto alla squadra vista a Bergamo. In difesa possibile il ritorno di Kolarov nel ruolo di terzino sinistro. Mancini dovrebbe ritornare in difesa, Veretout è pronto a riprendersi un posto da titolare, così come Cristante e Under.
Fonseca prova a compattare il gruppo: «Non si può mollare ora»
LA GAZZETTA DELLO SPORT - La Roma del 2020 ha perso 5 partite su 7 di campionato, collezionando 4 punti sui 21 disponibili. Fuori dalla Coppa Italia, lontana 6 punti - con doppio scontro diretto e la differenza reti che premia l’Atalanta – dalla zona Champions. E il confronto col passato brucia: due punti in meno rispetto alla gestione Di Francesco pre-esonero.
Il presidente Pallotta non dà alibi: «Il fatto che ci sia una trattativa in corso (per la cessione del pacchetto di maggioranza a Dan Friedkin, ndr) non può condizionare – spiega –. Questa squadra ha tutto per fare bene. Deve solo giocare». Che il d.s. Petrachi sia in bilico ormai è noto, tant’è che potrebbe anche rescindere prima di fine stagione, visto che ora non sono più idilliaci neppure i suoi rapporti con Pantaleo Longo, giunto con lui dal Torino. In ogni caso, sul volo che ha riportato la squadra da Bergamo, Petrachi non ha parlato con i calciatori, rispettando le volontà dell’allenatore e della dirigenza, ancora seccata per lo sfogo non autorizzato della scorsa settimana.
L’allenatore, comunque, sente ancora sua la squadra e ieri lo ha ribadito in un breve faccia a faccia col gruppo. Questo il senso del suo discorso: con l’Atalanta siete andati meglio che contro Sassuolo e Bologna. Continuiamo così, non molliamo, perché ci aspetta l’Europa League. Subiamo ancora troppi gol, ma sono convinto che possiamo vincere le prossime due partite (Gent e Lecce, ndr) e rimetterci in carreggiata, perché la stagione non è ancora finita.
Smalling non basta: è una difesa da ultimi della classe
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Sette partite in cui la Roma ha preso puntualmente gol: 4 quelli subiti con il Sassuolo, 3 dal Bologna e poi 2 da Torino, Juventus e Atalanta e 1 da Lazio e Genoa. 15 gol incassati, una media di 2,14 a gara. Media da zona retrocessione, esattamente come i punti accumulati (appena 4). Una media su cui nulla può neanche uno come Chris Smalling, probabilmente l’ultimo vero raggio di luce di una difesa che in questo 2020 ha fatto acqua un po’ da tutte le parti.
In queste prime sette partite peggio della Roma hanno fatto solo tre squadre: Torino, Spal e Sampdoria con 16 gol subiti a testa. C'è però da fare un discorso più generale legato agli equilibri difensivi, in particolare al pressing alto chiesto da Fonseca. Idea che comporta un lavoro supplementare dei centrocampisti, a copertura anche delle possibili linee di passaggio. Se questa pressione invece salta, è inevitabile che poi salti un po’ tutto e che la difesa vada ancora più in difficoltà. E con i due esterni di difesa tornati a giocare spesso alti, ci sono state circostanze in cui la Roma si è ritrovata a difendere due contro due, con i soli centrali ad opporsi agli attaccanti avversari.
Pallotta: «La Roma ha tutto per fare bene, la trattativa per il cambio di proprietà non c'entra nulla»
LA GAZZETTA DELLO SPORT - James Pallotta torna a parlare dagli States. Il presidente della Roma prende la parola per commentare il momento no della formazione giallorossa, reduce dal ko con l'Atalanta di sabato scorso. Di fatto, ammettendo per la prima volta la trattativa in corso con Dan Friedkin per la cessione del club. «Il fatto che ci sia una trattativa in corso non può condizionare. Questa squadra ha tutto per fare bene. Deve solo giocare».
Giovedì sera contro il Gent c’è Perez dal 1'
IL TEMPO - BIAFORA - Il primo allenamento dopo la sconfitta con l’Atalanta ha come di consueto previsto un lavoro di scarico in palestra per chi ha giocato con i nerazzurri, quindi soltanto da oggi Fonseca inizierà a lavorare sullo schieramento tattico da proporre con il Gent. Per i sedicesimi di Europa League il tecnico portoghese ritroverà Cristante a centrocampo e potrebbe tornare al consueto 4-2-3-1 visti i mancati esiti positivi anche se la difesa ha in parte trovato un maggiore equilibrio - del modulo sperimentale proposto contro gli uomini di Gasperini.
Le maggiori difficoltà hanno riguardato la produzione in fase offensiva e, anche in considerazione delle tre partite da giocare in otto giorni, ci potrà essere qualche stravolgimento negli uomini che andranno a comporre il tridente alle spalle di Dzeko, destinato a giocarle praticamente tutte fino al termine della stagione a causa dello scarso rendimento di Kalinic, che non sarà riscattato e in estate tornerà all’Atletico Madrid. Mkhitaryan è reduce da un infortunio e difficilmente giocherà sia con i belgi - Perez spera di avere la prima chance dall'inizio che con il Lecce. In difesa ritornerà la coppia centrale Mancini-Smalling, mentre sulle fasce agiranno Santon (Bruno Peres non è inserito nella lista Uefa) e Spinazzola, che nonostante l'errore sul gol di Palomino garantisce una migliore forma fisica rispetto a Kolarov, consapevole di essere in affanno in questo momento della stagione.
Un mese per rinascere
IL TEMPO - BIAFORA - Serrare i ranghi e ritrovare subito compattezza dopo la terza sconfitta di fila. La Roma è chiamata ad uscire al più presto dal momento di crisi invernale e il calendario può dare una mano ai giallorossi, che a partire dalla sfida di andata contro il Gent si giocheranno tutto in trentuno giorni prima della sosta di fine marzo. In caso di passaggio del turno coni belgi, attualmente secondi in classifica nel proprio campionato e qualificati come primi nel girone europeo, saranno ben nove le partite da disputare nell’arco di un mese: sul percorso della squadra Fonseca si affacceranno Gent (due volte), Lecce, Cagliari, Sampdoria, Milan e Udinese, sulla carta tutte avversarie non impossibili.
Di certo a Trigoria il momento è più che complicato dall'inizio del 2020 e ogni formazione da affrontare da qui in avanti non può essere di certo sottovalutata. La sosta natalizia ha interrotto il filotto di risultati utili consecutivi arrivati a cavallo di novembre e dicembre e ha tolto molte certezze all’intero gruppo e all'allenatore, che deve far fronte a ben sei sconfitte nelle nove gare disputate (vittorie con Genoa e Parma e pari nel derby) in questo nuovo anno da incubo. I problemi della Roma, vicina al passaggio di proprietà da Pallotta a Friedkin, riguardano sia la fase difensiva che quella offensiva, ma la società ha fiducia che il proprio allenatore riesca a dare una svolta positiva.
Con le reti al passivo contro l’Atalanta i giallorossi hanno di subito almeno un gol per il nono match di campionato consecutivo: l’unica volta in cui è stata mantenuta la porta inviolata inviolata in questo periodo nero è nella trasferta di coppa con il Parma, per una media complessiva di due reti avversarie a partita nella fase più buia della gestione Fonseca. Il reparto sta pagando la mancanza di un pressing offensivo efficace che così espone la retroguardia a numerosi rischi e va segnalata inoltre una serie evidente di errori individuali in marcatura. Davanti le cose non vanno meglio e l’unico a salvarsi dal punto di vista realizzativo è Dzeko, a quota 14 marcature stagionali. Il reparto d’attacco non riesce a dare il giusto contributo sotto porta e il secondo migliore marcatore è Zaniolo (6 acuti), la cui assenza, unita a quella di Diawara, sta pesando e non poco sull'andamento della Roima.
Un altro elemento che sta incidendo in negativo su tutta la manovra offensiva è Pellegrini, che ha sbagliato tutto quello che poteva sbagliare nella sfida di Bergamo: il numero 7 è tra i calciatori maggiormente in difficoltà e da lui ci si aspetta molto di più da subito. Ieri prima dell'allenamento è andato in scena il consueto faccia a faccia tra squadra e allenatore per analizzare le criticità ed è emerso che non bisogna mollare nulla e, nonostante il pesante distacco dalla zona Champions e una profonda e ovvia preoccupazione, non è ancora finita.
Sos Pellegrini: il gioiello di Totti non brilla più
LA REPUBBLICA - L'ultimo romano è in crisi quanto e più della squadra. Lorenzo Pellegrini aveva chiuso il 2019 lanciando assist e invenzioni, come se ogni partita fosse l’occasione per dimostrare al mondo che l’incoronazione di Totti a suo “erede” fosse ottimamente spesa. Poi è successo qualcosa. Bergamo è forse il punto più basso della sua giovane carriera, una collezione di orrori, di conclusioni lunari, di giocate sconclusionate, di palle perse, fino a quella che ha portato al gol di Pasalic.
Difetto di fase difensiva e di personalità, 7 palloni regalati all’Atalanta, a cui aggiungere tre tiri finiti lontanissimi dalla porta: uno, addirittura a porta vuota. Da segnalare che rima della partita, l’agente Pocetta e il ceo romanista Fienga si sono soffermati a scambiare due chiacchiere: c'è in ballo il prolungamento per cancellare dal suo contratto la clausola che gli permetterebbe a giugno di liberarsi per 30 milioni. Conte è alla finestra, ma per a parlarne servirà rivedere in campo il vero Pellegrini.
Gent, Thorup: "Giocheremo all'attacco. Dzeko è l'uomo più temuto"
Jess Thorup, allenatore del Gent, ha rilasciato un'interista al Corriere dello Sport in vista della doppia sfida ai sedicesimi di finale di Europa League contro la Roma. Queste alcune delle sue parole:
Sensazioni per il doppio confronto con la Roma?
«In Europa League abbiamo battuto squadre come Wolfsburg e Saint Etienne. Contro la Roma dobbiamo compiere un ulteriore step. Siamo stati molo sfortunati nel sorteggio, pur avendo vinto il girone ci troviamo a incontrare uno dei più grandi club in Europa. Non mi fido della sua crisi, il campionato italiano è difficile»
La sua filosofia?
«Attaccare senza paura»
Quanto credete nel passaggio del turno?
«È durissima. Ma posso promettere che non vedrete un Gent remissivo»
Non vi spaventa nemmeno l'Olimpico?
«A calcio si gioca sempre per segnare. in casa della Roma, davanti a un grande pubblico, non avremo sempre ii controllo della palla come piace a noi. Ce la giocheremo comunque, a testa alta»
Cosa pensa di Fonseca?
«Fa un bel calcio, abbiamo in comune il faro di far giocare molti giovani. Lo seguo con interesse»
Chi teme di più della Roma?
«Il nome che sento pronunciare nello spogliatoio è quello di Edin Dzeko»
Allenamento Roma, lavoro in palestra e sul campo. A parte gli infortunati
La Roma è tornata sul terreno di Trigoria per preparare il prossimo match di Europa League contro il Gent.
Lavoro dapprima in palestra e poi sul campo per i giallorossi. Ancora a parte gli infortunati Diawara, Mirante, Pastore, Zaniolo e Zappacosta.
Cafù: "Momento difficile, speriamo la Roma torni ad essere la squadra che piace a tutti noi"
Marcos Cafù, ex giocatore della Roma e della nazionale brasiliana, è a Berlino per partecipare come Ambassador ai Laureus Awards. A margine dell'evento ha parlato del momento della Roma ai microfoni di AdnKronos:
Sul momento
"Roma in un momento difficile dopo il ko con l'Atalanta? Noi facciamo sempre il tifo per la Roma affinché giochi bene. Purtroppo gli ultimi risultati non sono quelli che ci aspettavamo, però sarà sempre la grande Roma, ma i risultati devono arrivare altrimenti diventa difficile. Speriamo che le prossime partite la Roma le possa giocare da tale e tornare ad essere la squadra che piace a tutti noi".
Su Fonseca
"Le difficoltà sono normali, ce le aspettavamo tutti, non è facile arrivare in una piazza come Roma e fare subito il massimo, bisogna adattarsi e capire come funziona la città e la società e speriamo possa fare molto bene con la Roma".
Sulle voci societarie
"Le voci societarie possono avere influito sulla squadra? Io non credo, la squadra è una cosa e la società un'altra. Abbiamo dei grandissimi giocatori e loro devono giocare indipendentemente da quello che succede in società".
Su Totti
"Totti procuratore? Totti... porta dei bravi ragazzi... Totti è un grande e parlare di lui è sempre molto piacevole. Io spero che lui possa avere successo nel suo nuovo ruolo di procuratore, ma non è facile essere procuratore anche se ti chiami Totti, mi raccomando. Arriveranno da lui tanti ragazzi, ma in bocca al lupo".