Uefa, ufficiale il rinvio di Siviglia-Roma ed Inter-Getafe
La notizia era già stata anticipata dalla Roma, a cui adesso fa seguito il comunicato ufficiale dell'Uefa. Siviglia-Roma non si giocherà:
"Come risultato delle restrizioni sui viaggi tra Spagna ed Italia imposte ieri dalle autorità spagnole, i segunti ottavi di finale di Europa League non si disputeranno come da programma, il 12 marzo.
Siviglia-Roma
Inter-Getafe
Future decisioni sui due match saranno comunicati in seguito".
Pallotta: "Stand-by non dovuto al Coronavirus. Il perchè chiedetelo a Friedkin"
James Pallotta, presidente della Roma, è stato contattato da Centro Suono Sport per rispondere ad alcune domande circa il passaggio di proprietà della società nelle mani di Friedkin:
Il motivo dello standby all’affare è l’emergenza da coronavirus?
"No".
Cosa sta accadendo allora?
"Chiedete a Friedkin e i suoi uomini”.
TOTTI: «Adesso scappo in tv ma non dalla Roma. E se arriva una chiamata da Friedkin...»
Francesco Totti ha rilasciato un'intervista al quotidiano romano IL MESSAGGERO in occasione del lancio di Celebrity Hunted, il reality di Amazon Prime che sarà trasmesso in streaming da venerdì prossimo. Questo un estratto:
Un futuro da attore?
«No. Non è un'ipotesi che prendo in considerazione. Sono e resto un calciatore».
Nemmeno con Ilary? Girava la voce di una vostra Casa Vianello...
«Era una battuta fra amici, che a un certo punto ha cominciato a circolare come se fosse stata vera».
Ma perché Totti fa un reality?
«L'ho fatto perché in quel momento ero libero e avevo voglia di sperimentare una situazione diversa, di buttarmi in una nuova avventura. Certo: se fossi stato ancora alla Roma non l'avrei mai fatto».
A proposito: se Dan Friedkin dovesse firmare, è sempre certo di non volerci tornare, alla Roma?
«Se dovesse arrivare una telefonata, ci parlerei. Valuterei. Mai dire mai».
Nella vita ha mai avuto voglia di fuggire?
«Non sono mai scappato da nessuno, anche se in certi momenti l'avrei fatto volentieri: per esempio quando non riuscivo a giocare in pace a pallone ai giardinetti con mio figlio, o a portarlo alle giostre. Sono scappato dai paparazzi quando ero fidanzato con Ilary».
E dalla Roma?
«A un certo punto l'ipotesi di andare via è diventata abbastanza concreta. Ma poi ha vinto il rispetto per la gente, per i tifosi, l'amore per la maglia. Non potevo tradire una società che mi aveva dato così tanto».
Da romanista: Roma in Europa League?
«È un obiettivo, come lo è il quarto posto. Ma sappiamo tutti che non è facile, il campionato sta per finire. Se riescono a rimanere uniti, e a fare bene il loro lavoro, possono ancora centrare gli obiettivi».
Nel reality fugge. Nella vita, con il coronavirus, restiamo a casa. Come la vive?
«È il momento della paura. Dobbiamo restare uniti, da nord a sud, e trovare questo benedetto vaccino. In giro c'è tanta ansia, anche perché tutti parlano e c'è chi dice la verità e chi cavolate. Dobbiamo essere forti. E seguire chi, dall'alto, ci dice: chiudete tutto. L'economia va a picco, purtroppo. Ma la salute viene prima».
Anche il campionato deve chiudere?
«Anche il campionato, si. Non è giusto che il bar debba chiudere e il campionato no. Sarebbe surreale. Anche se sarà un danno economico non da poco».
Lo sport ha detto stop. Il Coni si blocca, arriva il decreto del Governo e il calcio si piega: non si gioca fino al 3 aprile
LEGGO - SARTI - La guerra al Coronavirus fa fermare tutto lo sport in Italia, almeno sino al 3 aprile. La decisione del presidente del Coni Giovanni Malagò è stata immediatamente suggellata dal nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che ha fatto dell'intero Paese una zona protetta. Chiarissime le parole del premier Giuseppe Conte: «Non c'è ragione per cui proseguano le manifestazioni sportive, abbiamo adottato un intervento anche su questo». Quindi stop anche alla serie A e agli altri principali campionati di calcio, che sino a ieri hanno giocato a porte chiuse, con tutte le polemiche esplose. Il Consiglio Figc di questo pomeriggio (ore 14, in conference call) dovrà prenderne atto e cercare di prefigurare il dopo 3 aprile. Impresa complicata, essendo questa una data forzatamente indicativa, da parametrare con l'evolversi dell'emergenza sanitaria nazionale.
L'ATTO DI MALAGÒ - Ieri pomeriggio Malagò aveva riunito le federazioni degli sport professionistici (calcio, golf, basket e ciclismo) e delle discipline di squadra. «Sospensione di tutte le attività sportive ad ogni livello sino al 3 aprile». La frase forte della nota del Coni non poteva essere una sorpresa, ma faceva un grande effetto. «Viene richiesto al Governo di emanare un apposito decreto che possa superare quello attuale in corso di validità». Ovvero quello di domenica che consentiva le porte chiuse. «Sono già al lavoro per la stesura del decreto. Grazie al Coni e alle federazioni per la presa di coscienza della gravità della situazione». Così, a stretto giro, Spadafora, che aveva immaginato una firma per la giornata di oggi. Tempistiche superate dagli eventi della serata.
Il Coni aveva poi chiaramente domandato all'Esecutivo di «inserire anche il comparto sport, sia professionistico sia dilettantistico, nell'annunciato piano di sostegno economico» per compensare «disagi ed emergenze che lo sport italiano ha affrontato finora con responsabilità e senso del dovere, rinunciando in alcuni casi particolari allo svolgimento della regolare attività senza possibilità di recupero nelle prossime settimane». Problemi enormi, che vanno per esempio dalle difficoltà di molti atleti azzurri nella strada verso Tokyo 2020 alle tante questioni (organizzative e soprattutto finanziarie) che dovrà affrontare la Lega di Serie A (e non solo). Lega che nel frattempo già ieri ha rinviato a data da destinarsi tutti gli incontri di Primavera 1.
POLEMICA - Da menzionare, prima della riunione al Coni, la presa di posizione di Arturo Diaconale, portavoce della Lazio, secondo cui: «ministri demagoghi e dirigenti irresponsabili non capiscono che fermare il campionato significherebbe far saltare tutti i diritti televisivi e condannare al fallimento la gran parte delle società calcistiche italiane».
E INTER-GETAFE? - Da verificare il destino delle gare internazionali in Italia. Intanto, in Champions saranno a porte chiuse oggi Valencia-Atalanta e domani PSG-Borussia Dortmund. Medesimo destino in Europa League, giovedì, per Siviglia-Roma. E Inter-Getafe? Secondo Cadena Ser gli spagnoli avrebbero chiesto di non giocare contro l'Inter in Lombardia ma è possibile un match a porte chiuse al Meazza. Le autorità svizzere non permetteranno infine il 19 la disputa del ritorno Basilea-Eintracht Francoforte, se non in campo neutro.
Siviglia-Roma, chiude pure il Pizjuan: rimborsi ai romanisti
GAZZETTA DELLO SPORT - Fino a ieri pomeriggio al Siviglia erano sicuri: la partita con la Roma si sarebbe giocata col pubblico. Il club non aveva ricevuto indicazioni contrarie, fino all'annuncio del Ministro della Sanità spagnolo Salvador Illa. La soluzione porte chiuse però era nell'aria, visto il propagarsi del coronavirus in Spagna e la chiusura totale di Valencia-Atalanta di stasera.
La Roma ha già annunciato che rimborserà tutti i 600 tifosi che avevano acquistato i biglietti per il Sanchez Pizjuan. Il club giallorosso ha anche cominciato a rimborsare i tifosi che avevano acquistato i tagliandi per la sfida di ritorno del 19 marzo, altra partita che la Uefa ha già dichiarato a porte chiuse da qualche giorno. Ma si sta valutando anche l’ipotesi di giocare in campo neutro in altra nazione.
Roma a Siviglia a porte chiuse
IL TEMPO - BIAFORA - A porte chiuse. La sfida d'andata di Europa League tra Siviglia e Roma si disputerà senza il pubblico sugli spalti dello stadio Sinchez-Pizjuan, dove erano attesi almeno 500 tifosi giallorossi nel settore ospiti. La decisione è arrivata ieri all'ora di cena ed è stata presa dal Ministro della Sanità spagnolo, Salvador Illa, che nella mattinata aveva ricevuto pressioni dai sindacati della polizia iberica per giocare senza tifosi nelle tribune a causa dell'emergenza nata dopo la diffusione del Coronavirus sul territorio europeo (l’Andalusia è tra le regioni spagnole con il maggior numero di contagi).
Di certo il match con la squadra dell'ex ds romanista Monchi andrà in scena in un clima surreale e a Trigoria si stanno prendendo tutte le possibili precauzioni in vista di questa partita. Inoltre dalla Uefa non sono arrivate ancora comunicazioni ufficiali sulla presenza o meno dei giornalisti in tribuna stampa e si aspetta di capire se come fatto per Valencia-Atalanta gli allenamenti di rifinitura saranno a porte chiuse e non andranno in scena né le conferenze pre-partita e neanche quelle a gara conclusa.
Lo stato delle cose rende interpretabile ogni ipotesi sul ritorno, teoricamente da disputare a Roma il 19 marzo. Perché il nuovo decreto che ha sancito lo stop completo a tutti gli eventi sportivi sul territorio della Penisola, potrebbe non comprendere le gare internazionali e così la competizione potrebbe andare avanti: e c'è un'idea di giocare eventualmente in campo neutro al di fuori dei confini italiani, ma ogni ipotesi è al vaglio del massimo organo calcistico europeo.
Guardando al campo ieri Diawara si è allenato in gruppo dopo il test effettuato con la Primavera e corre verso il ritorno nella lista dei convocati, mentre è ormai certo il forfait di Pellegrini. Il centrocampista si è limitato a svolgere una seduta individuale di lavoro e sarà costretto ad alzare bandiera bianca senza partire con i compagni.
La situazione di totale incertezza del futuro del mondo del calcio sta ovviamente influenzando anche la trattativa tra Pallotta e Friedkin, che al momento attraversa una fase di riflessione nonostante una bozza di comunicato di annuncio già pronta. Il titolo del club giallorosso ieri in Borsa ha avuto un calo del 20% ed appare inutile fare nuove previsioni sulle tempistiche per la fumata bianca: le parti assicurano che è ancora tutto in piedi, ma bisognerà aspettare per capire gli impatti finanziari di una crisi globale.
Per De Sanctis non è una sfida come le altre
GAZZETTA DELLO SPORT - E' uno dei grandi ex di Siviglia-Roma. Probabilmente non ci sarà, perché da quando si occupa del settore giovanile raramente segue la prima squadra in trasferta. Ma per Morgan De Sanctis la partita di giovedì sarà comunque speciale.
Sono passati quasi 13 anni da quando, nell’estate del 2007, fu il primo giocatore ad avvalersi dell’articolo 17 della Fifa che gli consentiva di svincolarsi unilateralmente. Lo fece per lasciare l’Udinese, tra mille polemiche, e trasferirsi a Siviglia: l’esperienza fu avara dal punto di vista tecnico (appena 13 presenze), ma molto ricca da quello umano e De Sanctis lo ricorda spesso. Lì conobbe Monchi, che poi lo rivolle con sé alla Roma quando smise col calcio giocato, dando il via alla sua carriera da dirigente
Il segnale chiesto al governo, i dubbi dei club e il silenzio Uefa
GAZZETTA DELLO SPORT - Si ferma anche il calcio. Nel decreto annunciato ieri sera dal presidente del Consiglio Conte che uscirà questa mattina è previsto un salvacondotto per i club impegnati nelle competizioni internazionali da giocare a porte chiuse. La giornata di ieri era stata caratterizzata dalla scelta del Coni di fermare lo sport, calcio incluso, con la Figc allineata, dalla garanzia del governo di presentare un decreto preciso a fare da ombrello e dalla accettazione da parte della Lega, nonostante quasi tutti i club preferissero continuare a giocare a porte chiuse. Mentre l'Uefa non si è espressa ufficialmente e pare attendere le scelte dei Paesi e gli eventi legati alla diffusione del virus.
Al momento il campionato fermo fino al 3 aprile, non si giocherebbero due giornate che insieme a quella da recuperare fanno tre. Se l’Europeo venisse confermato nelle date stabilite non ci sarebbe modo di recuperarle. Che succederebbe in caso di campionato non concluso? Farebbe fede la classifica al momento della sospensione? Oggi significherebbe: scudetto alla Juve, a scendere l’assegnazione dei posti in Champions e in Europa League e Lecce, Spal e Brescia retrocesse. Ma questo scenario sarebbe rifiutato dalle squadre penalizzate dal campionato interrotto che hanno già fatto sapere che sarebbero pronte a far causa. Il tema si affronterà nel caso più avanti, ma già da ora si intuisce quale caos si porterebbe dietro.
Capitolo coppe europee: c’è il salvacondotto per le squadre impegnate nelle competizioni europee con gare da giocare a porte chiuse e sotto stretto controllo sanitario di giocatori e persone coinvolte.
Ecco il segnale chiesto da tutti e gli interrogativi a cui rispondere
GAZZETTA DELLO SPORT - Il premier Conte fa sentire la sua voce e, per frenare il più possibile il contatto e la circolazione delle persone e dunque del virus, estende a tutta Italia le restrizioni fino al 3 aprile. In questo scenario il calcio non poteva restare fuori, come ha spiegato Conte, anche se nel decreto che uscirà questa mattina è previsto un salvacondotto per i club impegnati nelle competizioni internazionali da giocare a porte chiuse. Si chiedeva al governo un segnale deciso e non aperto a interpretazioni: è arrivato. [..]
Al momento sono tanti i quesiti che si affacciano all'orizzonte. Che succederebbe in caso di campionato non concluso? Farebbe fede la classifica al momento della sospensione? Altro tema è quello legàto agli allenamenti: anche in questo caso esiste nel decreto l'eccezione per gli sportivi professionisti in vista della partecipazione a giochi olimpici o a menifestazioni sportive nazionali e internazionali. Si sa che a livello professionistico i giocatori sono controllatissimi dai settori medici dei club, ma torniamo al punto cruciale: le restrizioni per gli sportivi sono le stesse o sono diverse rispetto a quelle imposte alle persone normali? C'è infine il tema dei diritti tv del campionato acquistati da piattaforme che lecitamente si chiedono cosa ne va del loro investimento. Cosa accadrebbe se dalla sospensione si passasse alla non conclusione del campionato? Verrebbe garantito un fondo di risarcimento? Si andrebbe alla rinegoziazione delle cifre pattuite? [..]
Nessuno al momento se la sente di uscire allo scoperto facendo polemica mentre il Paese è impegnato ad affrontare una situazione estremamente critica, ma già si comincia a parlarne. È necessario allora aprire subito un tavolo per affrontare tutti i quesiti.
Barcellona-Napoli si giocherà a porte chiuse
La sfida tra Barcellona e Napoli, valida per il ritorno degli ottavi di Champions League e in programma martedi' 17 marzo, si giochera' a porte chiuse. La decisione, motivata dal diffondersi in Europa del nuovo coronavirus, e' stata presa questa mattina al termine di una riunione d'urgenza a cui hanno partecipato i Dipartimenti di Salute, Interni e Sport della Generalitat de Catalunya.
Siviglia-Roma, arbitra Karasev
Sergei Karasev, ad arbitrare l'andata degli ottavi di Europa League tra Siviglia e Roma, match che, come disposto ieri, si disputerà giovedì alle 18:55 a porte chiuse. Completano la squadra arbitrale, totalmente russa, Demeshko e Gavrilin come assistenti, Lapochkin in veste di IV uomo. Al Var, Mashkov e Ivanov.
Arbitro: Sergei Karasev (RUS)
Assistente 1: Igor Demeshko (RUS)
Assistente 2: Maksim Gavrilin (RUS)
Quarto ufficiale: Sergey Lapochkin (RUS)
VAR: Vitaliy Meshkov (RUS)
Assistente al VAR: Sergei Ivanov (RUS)
Il Feyenoord pensa al riscatto di Karsdorp
Rick Karsdorp, terzino di proprietà della Roma attualmente in prestito secco al Feyenoord, sta trovando serenità nella sua nuova avventura in Olanda. Da inizio stagione infatti il giocatore ha totalizzato venticinque presenze stagionali, di cui quindici in campionato, e nelle ultime quattro gare disputate è stato una tra i migliori in campo, anche grazie ai due assist realizzati. Se dovesse continuare così Karsdorp - che nel 2017 era stato pagato dai giallorossi 14 milioni più eventuali cinque di bonus - potrebbe convince lo staff del Feyenoord a riscattarlo (il suo cartellino ad oggi vale 7/8 milioni). Se gli olandese chiudessero l'operazione alla Roma verrebbe garantita una piccola plusvalenza e l’addio ad un ingaggio superiore ai due milioni.
A confermare l'ottimo periodo che Karsdorp sta attraversando ci ha pensato anche Ronald de Boer: "Sta tornando ai suoi livelli, se continua così può essere utile anche per la nazionale. Non si deve fermare".