Roma, bomber Dzeko piace (quasi) a tutti
IL MESSAGGERO - Obiettivo cento gol con la maglia della Roma. Per molti deve segnare di più, ma quel che Edin Dzeko ha fatto con la maglia della Roma è già tanto: novantanove reti in duecentocinque presenze. La Roma è la squadra con la quale ha realizzato più gol. Sono 189 partite e 72 gol con il City, 189 e 85 con il Wolfsfburg, 45 e 16 con la maglia del Teplice. A Roma si ha sempre la sensazione che Dzeko non venga apprezzato fino in fondo. Ma sui numeri c'è poco da discutere, visto che parliamo di un attaccante da una media di quasi mezzo gol a partita (0,48).
A Roma sono passati attaccanti meno prolifici, che però si sono guadagnati l'immortalità e l'amore della gente. Imparagonabili a Dzeko gli score di gente come Rizzitelli, Voeller oppure Balbo, per non parlare di Batistuta o di Delvecchio. Tra i romanisti, tenendo fuori Totti, la media di Edin alla fine è simile solo a quella di Balbo. Dzeko quest'anno è indietro ai vari bomber come Immobile (23 reti), Ronaldo (17) e Lukaku (14). In campionato è fermo a nove gol, che però senza i rigori sono gli stessi di Lautaro Martinez e ben cinque più di Belotti.
Se parte Kalinic, Favilli per Fonseca
IL TEMPO - BIAFORA - «Il nostro mercato non è ancora chiuso, se dovesse uscire qualche occasione la valuteremo». Non mentiva Petrachi quando poco dopo l'ora di pranzo è stato intercettato a Milano, nell'hotel in cui si concluderanno le ultime trattative del mercato di gennaio. Il ds della Roma è a caccia di un attaccante giovane da affiancare a Dzeko e il nome forte per le ore finali della finestra invernale è quello di Favilli.
Il centravanti classe 1997 è in forza al Genoa, che dovrà obbligatoriamente riscattarlo dalla Juventus alla fine dell’anno, ma lo spazio per giocare in rossoblù è ridotto e alcuni intermediari hanno imbastito una tripla operazione che potrebbe accontentare tutti, calciatori insoddisfatti compresi. L'Inter è infatti a caccia di una punta e gli è stato offerto Slimani, giocatore che il Monaco lascerebbe andare via senza troppi problemi. Se si concretizzasse la cessione (il cartellino è del Leicester) i monegaschi vorrebbero Kalinic, poco convinto di cambiare aria dopo sei opachi mesi in giallorosso. L'effetto domino si completerebbe con il passaggio di Favilli alla corte di Fonseca. Gli incastri, con meno di un giorno a disposizione per trovare la quadra, appaiono difficili: né la Roma e né il Monaco lasceranno partire i rispettivi attaccanti senza la certezza di avere in mano un sostituto adeguato.
Un'altra situazione di cui si sta occupando Petrachi è quella relativa al pacchetto di centrali difensivi, un reparto da sfoltire visti i sei giocatori a disposizione dello staff. Juan Jesus è sempre l’indiziato numero uno a partire, ma la Fiorentina ha virato su Criscito (manca l’ok del difensore) e il brasiliano non ha voglia di andare in una piccola squadra. Il Verona, conscio dell’abbondanza della Roma, ci sta riprovando per Cetin, ma Fonseca ha fatto capire di voler lo tenere, anche per la sua duttilità tattica. Intanto, in attesa di Nzonzi al Rennes, sono arrivate le ufficialità di tre operazioni: Villar, Perez e Florenzi, andato al Valencia in prestito secco fino a giugno. Nessuna sorpresa sulle formule del centrocampista e del terzino - «Quel bambino sarà sempre lì a rincorrere i suoi sogni. Qualsiasi cosa accada. Grazie Roma» il suo saluto su Instagram - mentre l'esterno è costato 1 milione di prestito più 11 di obbligo di riscatto al primo punto conquistato dai giallorossi e altri 4,5 di bonus, comprensivi di 1 milione da versare al Barcellona in caso di futura rivendita. I catalani hanno anche una prelazione sulla cessione.
Roma, le mosse last minute: assalto finale a Faraoni e Favilli
GAZZETTA DELLO SPORT - In cerca di un’occasione, Petrachi potrebbe portare a casa un sostituto di Florenzi. L'idea delle ultime ore è Davide Faraoni. Romano (ma cresciuto nel vivaio della Lazio), con un costo relativamente basso (circa 2 milioni di euro): Roma e Verona potrebbero anche allestire un’operazione last minute. L’altro nome sul taccuino del d.s. giallorosso è quello di Cyrus Christie, 27 anni, irlandese del Fulham, che costa 3-4 milioni.
Potrebbe succedere qualcosa anche per l'attacco: si spera fino in fondo di piazzare altrove Kalinic, anche per risparmiare cinque mesi di uno stipendio pesante (altri 2,5 milioni lordi da qui alla fine della stagione). Ieri ci sono stati dei sondaggi di Monaco e Sampdoria, ma nessuna delle due ipotesi convince fino in fondo il croato. La Roma voleva sostituirlo con Andrea Favilli. Ma anche qui la trattativa è complicata. Tecnicamente il giocatore è ancora della Juventus, il riscatto del Genoa scatta a febbraio (7 milioni) e i rossoblu lo cederebbero solo in caso di arrivo in rossoblù di Zaza. Nel frattempo incassati 1,7 milioni di euro dal Partizan Belgrado, che ha esercitato il diritto di riscatto per Sadiq.
Ora la fascia va al bosniaco Dzeko
IL TEMPO - BIAFORA - La fascia da capitano della Roma passerà ufficialmente nelle mani di un giocatore non romano e romanista 7763 giorni dopo l’era di Totti, De Rossi e Florenzi. Con il trasferimento del laterale difensivo al Valencia sarà Edin Dzeko a guidare la squadra giallorossa, diventando il 29° capitano designato della storia del club capitolino. L'attaccante bosniaco, riconosciuto dai compagni e dall'allenatore come uno dei leader dello spogliatoio, ha già ricoperto il ruolo in diverse occasioni, ma quella con il Sassuolo sarà la prima partita da capitano a tutti gli effetti, andando ad aggiungersi ad Aldair, Balbo, Voeller, Del Sol, Peirò e Ghiggia tra i calciatori stranieri che hanno avuto tale posizione nella Roma. La storia del centravanti di Sarajevo (la curiosità è che anche il capitano della Lazio è bosniaco) è cambiata in maniera repentina einaspettata in pochi mesi: Dzeko è passato da un addio quasi certo in estate la trattativa è saltata perché l'Inter non ha soddisfatto le richieste di Petrachi - al ruolo di stella assoluta dentro la società di Trigoria. L'obiettivo del numero 9 è quello di riuscire a conquistare il primo trofeo nella sua avventura italiana e di portare la Roma tra le qualificate alla prossima Champions. Nel mirino personale c’è invece quota 100 gol, un traguardo distante appena una rete dopo essere andato a segno nel derby. Intanto guardando alla partita contro il Sassuolo Fonseca dovrà ancora fare a meno di Mkhitaryan, che ha rinviato ai prossimi giorni il rientro in gruppo dopo la lesione al retto femorale della coscia. «Spero di tornare in gruppo la prossima settimana, voglio segnare e fornire assist. Purtroppo gli infortuni capitano e spero di essere a disposizione per la seconda parte della stagione» le parole rilasciate dall’armeno nel corso dell'evento «A scuola di tifo». Contro i neroverdi il tecnico portoghese dovrebbe confermare la formazione vista nel derby, con l’unico dubbio che riguarda la fascia sinistra con il ballottaggio tra Spinazzola, tra i più in forma in rosa dopo il mancato trasferimento all'Inter, e Kolarov. In panchina ci saranno anche i nuovi acquisti Ibanez, Villar e Perez.
Villar e Perez: "Siamo qui per crescere ancora"
GAZZETTA DELLO SPORT - Gonzalo Villar e Carles Perez hanno ricevuto le prime indicazioni dall’allenatore portoghese, che punta ad inserirli il prima possibile. «Arrivo in un grande club, è una bella sfida per me. Sono un centrocampista a cui piace stare sempre vicino alla palla. Il mister mi ha già dimostrato fiducia, sono certo che sarà fantastico lavorare con lui» le prime parole di Villar. Entusiasta anche Perez: «Lascio un club importante come il Barcellona, ma arrivo in uno altrettanto importante. Ho scelto la Roma per la sua idea di gioco. Sono un giocatore rapido, con il fiuto del gol. Mi piace l’uno contro uno, posso giocare internamente o sull’esterno, a sinistra o a destra, anche se preferisco a destra».
Giallorossi mai ko con il Sassuolo
CORRIERE DELLA SERA - La prima sfida contro il Sassuolo, nel novembre 2013, non andò bene (finì 1-1). Sono passati 6 anni e due mesi, il bilancio adesso dice tutt'altro: 8 vittorie e 5 pareggi in 13 incontri, il Sassuolo è l’unica squadra dell’attuale serie A contro cui la Roma non ha mai perso.
Al Mapei Stadium, dove giocherà domani sera, il dominio della Roma è assoluto: 5 vittorie consecutive e un pareggio (lo 0-0 dell'ultimo confronto, nel maggio 2019, costato le residue speranze di andare in Champions League), 11 gol segnati e uno solo subito.
Non è che il Sassuolo sia un avversario facile per tutti, anzi, è una delle due sole squadre (l’altra è la Juve) in vantaggio con l'Inter nella storia della serie A, 7 vittorie a 5; ha battuto 4 volte il Milan (nel 2014 fece licenziare Allegri con un poker di Berardi), 2 volte la Lazio, una la Juve e il Napoli. Ma contro la Roma gli è andata sempre buca. Come a De Zerbi: che in 5 confronti su 3 panchine diverse (Palermo, Benevento e Sassuolo) ha raccolto solo un punto.
Sadiq lascia la Roma per il Partizan. Riscattato per 1,7 mln
Sadiq Umar, ex attaccante della Primavera giallorossa, lascia la Roma a titolo definitivo per il Partizan Belgrado. Secondo quanto riportato dai quiotidiani sportivi odierni, il club serbo, visti i numeri più che positivi dell'attaccante nigeriano (17 gol in 30 presenze stagionali tra campionato e coppe), ha infatti deciso di esercitare il diritto di riscatto. La Roma incassa dall'operazione 1,7 milioni di euro.
Olsen cerca casa, vuole lasciare il Cagliari
Robin Olsen vorrebbe lasciare il Cagliari. Dopo una stagione piuttosto negativa alla Roma, è ripartito da Cagliari nella scorsa estate ma a metà stagione si trova nella stessa situazione di un anno fa nella capitale: in panchina.
Kalinic resterà a Roma
Nikola Kalinic, attaccante della Roma, non partirà nel corso del mercato invernale. A poche ore dalla chiusura della finestra di gennaio, il centravanti ha chiuso ad ogni possibilità di partenza last minute. Lo riporta Biafora, giornalista de Il Tempo, su Twitter. Lo conferma anche Fonseca nel corso della conferenza stampa odierna.
Conferenza stampa Fonseca: "Ibanez, Villar e Perez saranno subito convocati. Florenzi? Grande professionista, voleva giocare di più e non potevo prometterlo"
Paulo Fonseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Sassuolo. Queste le sue parole:
Il club ha fatto diverse operazioni, cosa pensa di questo mercato?
"Come voi sapete, abbiamo acquisito tre calciatori, Ibanez, Villar e Perez, tre giocatori giovani, pensando al futuro della Roma. Dall'altro lato, Florenzi è andato al Valencia in prestito per quattro mesi. Ho sempre detto che non mi piace il mercato di gennaio, non è facile trovare giocatori, ho sempre detto che o abbiamo giocatori pronti, esperti per inserirli, o abbiamo questa prospettiva futura. Penso che questi tre giocatori siano prospettiva per il futuro. Devo dire di Florenzi, so che oggi ci saranno molte domande su di lui. Abbiamo avuto una conversazione serena, molto diretta, devo dire che Florenzi è un grandissimo professionista, ha avuto sempre un grande atteggiamento, abbiamo parlato, il giocatore vuole giocare di più ed è una cosa che non potevo promettergli, è andato per sua volontà. La situazione è molto semplice".
La Roma viene da una prestazione molto positiva contro la Lazio, si troverà di fronte un Sassuolo abituato a giocare a viso aperto. Può essere un vantaggio?
"Devo dire che il Sassuolo è la squadra che mi piace di più, mi piace il suo coraggio. Ha qualità offensiva, è una squadra che se lasciata giocare può essere difficile. Spero in una bella partita, ma sarà una partita molto difficile per noi, il Sassuolo ha molte qualità offensive".
Il derby ha ribadito il problema della mancanza di cattiveria. Per arrivare in Champions League chi farà gol?
"Speriamo tutti. La squadra crea sempre molte occasioni, devo essere onesto: questa capacità di decidere bene nell'ultimo momento è una capacità che i giocatori più esperti hanno di più. Abbiamo Ünder, Kluivert che sono giocatori giovani, che col tempo credo che miglioreranno questa capacità. Devo dire che, come ho detto sempre, la squadra crea sempre molte occasioni, credo sempre che debba migliorare".
Per quanto riguarda Florenzi, la società voleva una cessione definitiva. Avete deciso che definitivamente Florenzi non è un giocatore strategico per il futuro o che potrebbe tornare a essere un giocatore fondamentale?
"Quello che è successo è questa voglia di Florenzi di giocare di più, c'è l'europeo a fine stagione. Il giocatore ha parlato con me e con la società di questa possibilità e penso che sia stata una buona soluzione per lui. Ma non abbiamo pensato al futuro. È in prestito, dopo vediamo qual è il rendimento del giocatore, anche in nazionale, e dopo vediamo. Non pensiamo molto alla prossima stagione".
Quale tra i tre nuovi ha trovato più pronto? Qualcuno potrà già giocare domani?
"I tre sono nella lista per la partita, non giocheranno dall'inizio ma può succedere che possano giocare durante la partita. Ovviamente non si sono allenati molto con la squadra, possiamo avere questa necessità di farli giocare".
Avete parlato di Kalinic come giocatore utile, resterà alla Roma? Non farete altre operazioni in entrata?
"Non è facile trovare un attaccante in questo momento, Kalinic ha 6 mesi di lavoro con noi. Un altro attaccante avrebbe bisogno di tempo. Se cambiamo, sarebbe per un giocatore pronto, ma in questo momento non è facile".
Il risultato finale del derby è stato condizionato dall'infortunio di Pau Lopez. Ha avuto modo di parlare con lui?
"Non ho parlato con Pau, perché è stata una questione tecnica. Marco Savorani ha parlato con Pau su questa questione tecnica. Non ho bisogno di parlare con Pau, Pau è un grande portiere, non ho bisogno di far sentire la mia fiducia per lui, perché sa che sono fiducioso. Per me è una situazione di cui non ho bisogno di parlare".
Crede che i giocatori più rappresentativi di una squadra debbano essere trattenuti a tutti i costi?
"Domanda che ha le curve (ride, ndr). Penso che i tifosi siano appassionati, se un giocatore ha un passato di orgoglio per i tifosi è normale che succeda quello che è successo con Rizzitelli prima nel derby, è una situazione normalissima. È normale che ai tifosi piacciano i giocatori che sono di Roma, che sono cresciuti a Roma, è normale. Capisco questo. Se loro sono più tristi perché Florenzi ha lasciato la Roma, lo capisco. Non è un problema per me. Penso sia una cosa positiva. Sono sicuro che altri giocatori, in questa squadra, hanno lo stesso sentimento".
Attualmente la Roma ha Santon, Bruno Peres, l'infortunato Zappacosta, Kolarov e Spinazzola, perché Cetin sta andando via.
"No".
Si sente sicuro?
"Sì. Santon sta in un buon momento, Peres sta migliorando tutti i giorni, è un giocatore forte offensivamente, Cetin non è un terzino ma ci fa comodo quando serve difendere, Spinazzola non è un giocatore a cui piace giocare a destra, ma gioca anche a destra".
La Roma si deve adattare all'avversario o viceversa? Come sviluppa questa idea di calcio?
"Abbiamo bisogno di vedere come gioca l'altra squadra, dobbiamo adattarci per non farla giocare, ma non dobbiamo cambiare i principi di squadra".
Ieri Florenzi è sembrato molto triste, così come i tifosi. È dispiaciuto di non essere riuscito a trovargli un ruolo da protagonista?
"Devo dire che ho parlato con Florenzi, ho detto questo. È una persona con la quale sono stato sempre bene, ho avuto un rapporto da capitano, ho una grande ammirazione per l'atteggiamento di Florenzi. Il calcio è questo: oggi è Florenzi, domani è un altro. Il calcio è così, devo pensare alle soluzioni della squadra. Devo dire che desidero il meglio per Florenzi, alla fine quello che è importante non è se ha fatto 10 o 15 partite, è la mia relazione con la persona. E posso dire che con Florenzi non ho avuto nessun problema, nessuno. Ieri ho desiderato di cuore che Florenzi possa essere molto felice".
Una curiosità su Carles Perez, c'è stata una valutazione sulla possibilità che soffra qualcosa nel calcio italiano?
"Le caratteristiche di Carles sono caratteristiche adatte al nostro modo di giocare. È più facile capire per lui il gioco che vogliamo, è un giocatore di qualità, tatticamente intelligente, non avremo problemi".
Ufficiale, Antonucci in prestito fino a giugno al Vitoria Setubal
Mirko Antonucci è stato ceduto in prestito al Vitoria Setubal, dove andrà a titolo temporaneo fino al prossimo 30 giugno. Lo fa sapere il club giallorosso con un tweet sul proprio profilo ufficiale.
Cetin verso il prestito al Verona ma Fonseca lo blocca: "Resterà a Roma"
Si è completata l'operazione che porta in prestito dalla Roma all'Hellas Verona Mert Çetin. Lo riferisce Sky Sport. Fonseca, però, nel corso della conferenza stampa, ha dichiarato che il giocatore turco resterà a Roma.