Allenamento Roma, Kluivert, Pastore, Santon e Cristante ancora a parte

La Roma prosegue la preparazione alla sfida contro il Torino di domenica sera con un’altra seduta di allenamento a Trigoria. La squadra si è allenata in mattinata sui campi del Fulvio Bernardini alternando lavoro tecnico e tattico. Kluivert, Pastore, Santon e Cristante si sono allenati a parte.


Ask Pau Lopez: "Allenarsi con i tifosi è stato bellissimo. Roma è stato un passo avanti per la mia carriera"

Pau Lopez, portiere della Roma, ha risposto alle domande dei tifosi giallorossi attraverso i canali social del club. Queste le sue parole:

Che effetto ti ha fatto l'abbraccio dei tifosi ieri al Tre Fontane?
"Sempre bello allenarsi con i tifosi. Da quando sono arrivato è la prima volta, per loro è una giornata diversa, molto bella per tutti".

Non vi fate mai male con certe pallonate?
"A volte sì, può succedere, fa parte del rischio. Tuffarsi così spesso può fare male a volte ma fa parte del lavoro".

Cosa ti ha convinto a scegliere la Roma?
"La Roma è un club storico in Italia. Appena mi hanno detto dell'interesse dei giallorossi, non ho avuto dubbi ed è stato un passo avanti per la mia carriera. Sono molto felice della scelta, sono stati 6 mesi positivi. Sto crescendo".

Differenze con la Liga?
"Qua si lavora di più sulla tecnica, forse questo, la differenza tra fare una respinta buona a una così e così per esempio".

Come ti stai trovando con Savorani?
"Questa è la squadra dove l'allenatore dei portieri è così famoso (ride ndr). Lui è molto bravo, è focalizzato al 100% sul suo lavoro. I consigli che mi dà mi aiutano in partita".

La migliore parata in carriera?
"Una contro il Bologna quest'anno, un'altra contro il Valladolid".

Cosa hai pensato dopo la parata contro il Bologna?
"Nulla, devi essere subito concentrato sull'azione seguente. Puoi fare una parata incredibile ma se sbagli l'intervento successivo puoi far perdere la tua squadra".

Come fai a mantenere la calma quando hai la palla tra i piedi pressato dagli avversari?
"Ho imparato a farlo lo scorso anno. L'allenatore voleva impostare da dietro e ho imparato a giocare con i piedi ma è più facile di ciò che sembra in tv".

Cosa porteresti su un'isola deserta?
"Andrei senza niente, posso stare senza cellulare, senza internet. Andrei con le mie figlie e mia moglie".

Qual è il posto nel mondo che ti ha maggiormente impressionato?
"Maiorca è bellissima. Miami è un po' diversa, più per divertirsi, per rilassarsi. A Barcellona ho vissuto molto tempo, per me è una città incredibile per vivere".

Ti dà fastidio la gente che suona il clacson in auto?
"Qua lo usate di più rispetto a Barcellona e Siviglia. Se lo fanno a me dà fastidio, agli altri è uguale".

Hai giocato in porta anche da bambino?
"Ho iniziato in porta, poi ho fatto un anno da giocatore di movimento. Poi la pallacanestro, poi sono tornato a fare il portiere".

C'è un idolo che ha influenzato la tua carriera?
"Guardo un po' tutto ciò che mi possa anche servire, come la mentalità di alcuni tennisti come Nadal".

Perché hai scelto il numero 13?
"In Spagna il portiere ha sempre o l'1 o il 13. Quando ho iniziato a giocare erano sempre presi e ho preso il 25, poi sono passato al 13 e ho sempre giocato con il 13. Potrei giocare con qualsiasi numero ma con il 13 ho giocato molti anni".

I miei figli giocano in porta. Quale consiglio puoi dare loro?
"Di divertirsi. A volte i genitori mettono pressione sui figli e questo non fa bene. I bambini devono giocare per divertirsi e poi si vedrà dove arrivano".

In allenamento pari i rigori di Kolarov e Perotti?
"Non sono bravo a parare i rigori, mi spiace. Ci sono quelli bravi sui rigori, hanno l'intuizione giusta, ma non è il mio caso".

Qualche giovane portiere in Europa su cui puntare?
"Non conoscevo Meret e mi ha impressionato quando l'ho visto. Mi piace molto".

Qual è l'aspetto migliore di vivere a Roma?
"La città è splendida. Sono fortunato perché abito vicino al centro. Mi piace quando vado al ristorante, mi piace parlare con la gente in strada".


Under può partire a gennaio, fissato il prezzo a 35-40 milioni

Cengiz Ünder, attaccante della Roma, potrebbe partire a gennaio per una cifra attorno ai 35-40 milioni di euro. Il turco ha perso il posto da titolare con Zaniolo e non è più considerado incedibile dalla società. Lo riporta calciomercato.com


Cristante tornerà ad allenarsi in gruppo dalla prossima settimana

Bryan Cristante tornerà ad allenarsi in gruppo dalla prossima settimana. Il giocatore è out dalla fine di ottobre, quando aveva subìto il distacco del tendine dell’adduttore destro. Lo riporta Sky Sport


La Roma fa registrare un decremento del 7,2% di affluenza. E' quinta tra i club di Serie A

Dopo il 2019, come ogni anno, si tirano le somme per i club italiani.
Tra i vari fattori, si studia anche quella dell'affluenza negli stadi. Per la Roma, come pubblicato dall'Osservatorio Calcio Italiano, i dati dell'affluenza sono però negativi. Infatti i giallorossi all'Olimpico hanno fatto registrare un decremento del 7.2% con 35.837 presenze di media.
Un dato negativo, che porta la Roma al quinto posto dietro a Inter, Milan, Juventus e Lazio.


Allenamento Roma, domani mattina in campo alle ore 11

Dopo la sosta per le festivita ritorna il campionato, con la Roma che domenica prossima ospiterà il Torino all'Olimpico. In vista del match i giallorossi torneranno ad allenarsi domani mattina a Trigoria alle ore 11.


Falcao: "Con Viola presidente stavo per firmare come allenatore, ma poi non se ne fece più nulla"

Paulo Roberto Falcao, ex giocatore della Roma dal 1980 al 1985 con cui ha vinto uno scudetto e due Coppa Italia, ha svelato un retroscena di mercato legato agli anni della presidenza Viola durante i Global Football Award 2019:

"Stavo per firmare un contratto di due anni come allenatore della Roma, ma in quel periodo lui si ammalò e morì e non se ne fece più nulla. Mi sento pronto per allenare in Italia, se qualche società mi chiama faccio subito le valige per affrontare una nuova avventura italiana come allenatore. Ma oltre all’Italia mi piacerebbe avere opportunità per allenare in Cina o nei Paesi Arabi".


As Roma, ancora non c'è l'ufficialità dell'accordo tra Pallotta e Friedkin: «C'è una trattativa in corso»

LEGGO.IT - Con un comunicato giunto in piena notte la AsRoma ha confermato la trattativa in corso tra la società di Trigoria e il Gruppo Friedkin. Ma - al momento - per quanto emerge dalla nota non è stato raggiunto alcun accordo, almeno definitivo e ufficiale tra i due imprenditori statunitensi. Il comunicato, comunque, non smentisce le ipotesi circolate nelle ultime ore, limitandosi a dire che “In caso di perfezionamento di accordi definitivi aventi ad oggetto il trasferimento delle partecipazioni detenute in A.S. Roma S.p.A., AS ROMA SPV LLC fornirà adeguata informativa al Mercato nei termini di legge”. Pertanto - ad oggi - la AsRoma è ancora di James Pallotta.

Su richiesta di CONSOB, con riferimento ad alcune notizie apparse recentemente sugli organi di stampa in relazione ad una possibile operazione che vede interessati AS ROMA S.p.A. ed il Gruppo  Friedkin,  AS ROMA SPV LLC, società che detiene il controllo indiretto di AS ROMA S.p.A., tramite la sua controllata NEEP ROMA HOLDING S.p.A., informa il Mercato che sono in corso negoziazioni tra il Gruppo Friedkin e AS ROMA SPV LLC  in merito ad una potenziale operazione che interessa NEEP ROMA HOLDING S.p.A. e le sue società controllate –  inclusa A.S. Roma S.p.A. – (di seguito, il “Gruppo AS Roma”).

Al riguardo, AS ROMA SPV LLC informa che ad oggi non è stato ancora formalizzato alcun accordo definitivo per la cessione di NEEP ROMA HOLDING S.p.A. e delle società controllate e che qualsiasi operazione con il Gruppo Friedkin è subordinata al completamento con esito positivo delle attività di due diligence legale sul Gruppo AS Roma.

In caso di perfezionamento di accordi definitivi aventi ad oggetto il trasferimento delle partecipazioni detenute in A.S. Roma S.p.A., AS ROMA SPV LLC fornirà adeguata informativa al Mercato nei termini di legge.


Il ruolo cruciale dello stadio aspettando il Campidoglio

IL MESSAGGERO - James Pallotta e Luca Parnasi escono di scena.  Il nodo non è stato ancora sciolto ufficialmente, ma dietro le quinte è chiaro a tutti quanto sia centrale la questione stadio nella cessione dell'As Roma. Il gruppo Cpi, dell'immobiliarista ceco Radovan Vítek, è in trattativa con Unicredit per acquistare i crediti ipotecari che gravano sulla Eurnova, circa 50-60 milioni di euro.

Nelle prossime settimane si assisterà dunque ad un doppio annuncio: nuovo proprietario del club e nuovo titolare dei terreni e del progetto di Tor di Valle. Negli ultimi giorni tra Friedkin e Vitek i contatti sono stati intensi.

Per quanto riguarda il Campidoglio, la doppia svolta fa tirare un sospiro di sollievo ai pentastellati: se tutto andrà in porto infatti usciranno da sotto i riflettori i protagonisti di un progetto che finora ha dato molti più dolori che gioie. Soprattutto dal punto di vista dell'immagine. Le tangenti e gli arresti intorno allo stadio nel corso dei mesi hanno fatto da detonatore alle guerre interne ai Cinque Stelle.


Sogno Champions e strappo con la Sud: gestione in chiaroscuro di Jim

IL TEMPO - ZOTTI - Non passerà alla storia come il più amato dei presidenti, ma nei suoi sette anni al vertice - è numero uno dal 2012 - è uno di quelli che più ha inciso sullo sviluppo del club. James Pallotta ha cercato di proiettare la Roma verso una nuova era, con il difficile compito di traghettare la società dal calcio dei presidenti tifosi verso una dimensione più moderna ed internazionale, scontrandosi praticamente sempre con la piazza.
Oltre a non aver conquistato un trofeo, sono diverse le "colpe" del bostoniano secondo gran parte dei romanisti: si va dal cambio del logo, all'ossessione per lo stadio di proprietà fino alle cessioni di diversi pezzi pregiati della squadra per mettere a bilancio preziose plusvalenze necessarie a rispettare il FFP. La frattura più netta è con la Curva Sud, che non ha mai dimenticato l'espressione 'few fucking idiots' utilizzata dopo la squalifica inflitta al settore per alcuni striscioni su Ciro Esposito.
Ma c'è stato anche qualche momento di gloria. Come la notte della storica rimonta contro il Barcellona: dopo la qualificazione alla semifinale di Champions il presidente si ritrovò a ballare in una delle fontane di Piazza del Popolo in mezzo ai tifosi in delirio. Ha contribuito ad una crescita constante della società e all'internazionalizzazione marchio.


Accordo trovato: la Roma passa a Friedkin

IL TEMPO - BIAFORA - E’ venuto. Ha visto. Ha deciso di investire nella Roma. Ed ora ha raggiunto un accordo con Pallotta per diventarne l’azionista di maggioranza. Da ieri Dan Friedkin è virtualmente il nuovo proprietario giallorosso ad oltre due mesi di distanza dal momento in cui ha dato mandato ai propri advisor di seguire con attenzione e di approfondire il dossier di vendita preparato da Goldman Sachs. Il magnate texano ha raggiunto un’intesa - la notizia era nell’aria già da prima di Natale - con James Pallotta in merito alla valutazione dell’intero pacchetto giallorosso. La base su cui il presidente bostoniano e il tycoon di Houston si sono virtualmente stretti la mano è una valutazione di 550 milioni, a cui vanno sommati i 272,1 milioni dell’indebitamento finanziario netto (cifra al 30 settembre dell’anno corrente) e i massimo 150 milioni dell’aumento di capitale, già approvato dall’assemblea degli azionisti e da completare entro il 31 dicembre 2020. Al momento di andare in stampa non era stato ancora pubblicata la nota richiesta dalla Consob alla dirigenza della Roma, che è una società quotata in Borsa: il comunicato del club è atteso al massimo per questa mattina prima dell’apertura delle contrattazioni, che già negli scorsi giorni avevano fatto schizzare il titolo fino a 0,657 euro per azione sulla scia delle notizie sul possibile avvicendamento della proprietà. Nella comunicazione al mercato si confermerà che AS Roma Spv Llc - ovvero la società costituita in Delaware da Pallotta e soci e messa a capo di tutte le aziende che orbitano nel mondo giallorosso, compreso il club - ha trovato con la controparte un accordo sulla valutazione economica di Neep e delle sue controllate e verrà precisato che ad ora non è stato formalizzato e sottoscritto alcun tipo di accordo: in caso di perfezionamento degli accordi, che comunque saranno soggetti al buon esito della due diligence e al fatto che tutte le negoziazioni delle clausole contrattuali saranno reciprocamente accettate da entrambe le parti, Spv Llc farà poi una comunicazione al mercato. Non saranno esplicitate cifre, né sarà specificato se nell’accordo è previsto un trasferimento integrale di Neep al nuovo veicolo che Friedkin costituirà appositamente per l’operazione-Roma negli Usa o se Pallotta resterà con una quota di minoranza. Da ricordare che Spv Llc ha il possesso diretto del 3,293% di AS Roma Spa, e per tramite della partecipata al 100%, la Neep Roma Holding Spa, possiede l’83,284% del totale delle azioni del club. A sua volta Neep, holding italiana, ha tra le altre il 100% di Brand Management, di AS Roma Real Estate e soprattutto di Stadio TdV SpA, la società deputata alla progettazione, finanziamento, costruzione e gestione del progetto riguardante lo Stadio della Roma. L’auspicio dei legali coinvolti è quello di formalizzare il tutto già entro la metà di gennaio, accelerando tutte le pratiche grazie al fatto che l’operazione avverrà direttamente negli Stati Uniti dove i passaggi burocratici di trattative del genere sono più veloci e snelli. Con l’acquisto del controllo della Roma Friedkin sarà costretto a lanciare un’Opa, necessaria secondo i regolamenti Consob: l’Offerta Pubblica di Acquisto avrebbe un importo di poco inferiore ai venti milioni. Il texano si era presentato, insieme al figlio Ryan, a Roma a novembre e ora si attende un suo imminente ritorno in Italia. L’accelerazione della trattativa è arrivata anche grazie alla “success fee”, un bonus che spetta alle banche coinvolte come advisor se tutto si fosse concluso entro Capodanno. Sarà una fine del 2019 con i botti.


Svolta vicina, ora manca solo l’ok definitivo al nuovo stadio

IL TEMPO - MAGLIARO - Manca solo lo Stadio. Iniziato con la ricerca dei terreni quando presidente era Thomas DiBenedetto, portato sin quasi sulla soglia del via libera finale da James Pallotta, ora spetterà a Dan Friedkin concludere questo travagliato e lungo iter che ha risentito dell’addio di Ignazio Marino al Campidoglio e dell'arrivo a Palazzo Senatorio di Virginia Raggi. Fra le prime incombenze di Friedkin - che quando venne a Roma fece un sopralluogo a Tor di Valle e vide tutte le carte progettuali - ci sarà quella di confermare formalmente al Campidoglio la volontà di concludere gli accordi. La seconda, sarà trovare i soldi (1 miliardo e 25 milioni di euro il valore del progetto) per finanziare tutto. Sarà importante avere una forte posizione pubblica sulla necessità di concludere per evitare che il Campidoglio targato Movimento 5Stelle ripiombi nella sua apatica melina che ha segnato questo triennio. Anche se alla Raggi - presentatasi agli elettori come la paladina del «no» al progetto - oggi è rimasto solo lo Stadio fra le grandi opere private da portare a termine in un desolato e desertico nulla.

La parabola del dossier Stadio ha vissuto nell'ultimo triennio alcuni snodi chiave: dai bizantinismi del primo governo Raggi/Berdini; all'accordo del febbraio 2017 fra la Raggi, Baldissoni e Parnasi; fino alla deflagrazione dell'inchiesta sul costruttore e i suoi rapporti con la politica, per arrivare ora alla (quasi) conclusione di tutti i lavori preparatori.
Nel frattempo, proprio Luca Parnasi sta per uscire di scena e cedere tutto il pacchetto all’immobiliarista céco, Radovan Vitek. E questo doppio passaggio - Pallotta/Friedkin e Parnasi/Vitek - dovrà quasi certamente prevedere in agenda dei colloqui fra i nuovi partner per confermare o modificare gli accordi su quote e partecipazioni. In Campidoglio, per chiudere i lavori tecnici preliminari su Tor di Valle e passare alle operazioni di voto, di fatto, si aspetta proprio la conclusione del passaggio di proprietà fra Parnasi e Vitek.