Veretout carica per l'Inter: «Stiamo bene, ce la giochiamo»

GAZZETTA DELLO SPORT - Veretout è stato ed è tuttora il perno della Roma. E a fronte di alcune difficoltà con l’italiano, il centrocampista in campo è cresciuto di partita in partita. E con lui la Roma, che domani andrà a Milano a sfidare l’Inter capolista. La ricetta di Veretout è chiara: «Andremo a fare una grande partita, ci proveremo - il suo pensiero ai microfoni di Sky -. Loro sono primi in classifica, noi quarti. Ma abbiamo vinto tre partite di fila e siamo pronti a giocarcela. Sappiamo di affrontare una grande squadra con tanta fisicità, hanno Lukaku e Lautaro che sono pericolosissimi, ma dobbiamo fare una grande prestazione. Dobbiamo continuare così - dice ancora il centrocampista francese -, con questa aggressività per poter fare qualcosa di grande. E questa partita arriva in un buon momento».


Fienga e Longo in Procura: ascoltati sul caso Petrachi

GAZZETTA DELLO SPORT - Ieri in Procura si sono svolte le audizioni del Ceo giallorosso Guido Fienga e di Pantaleo Longo, braccio destro del direttore sportivo Gianluca Petrachi. La convocazione da parte degli uomini di Giuseppe Pecoraro era relativa alla posizione dello stesso Petrachi e volta ad accertare se il d.s. abbia effettivamente iniziato o no a lavorare per il club giallorosso quando era ancora sotto contratto con il Torino. La Roma sostiene che le questioni Dzeko e Fonseca all’epoca vennero trattate in prima persona da Fienga.


Mancini ha Materazzi nel cuore e sulla pelle

GAZZETTA DELLO SPORT - Il numero gli piace così tanto che non solo se l’è tatuato, ma lo ha anche scelto come data di nozze. Gianluca Mancini ha il 23 sul braccio, dietro le spalle e nel cuore, visto che è quello che ha scelto come compagno di calcio e di vita. Il motivo è semplice: lo ama in onore di Marco Materazzi, il suo idolo. Difensore come lui, col vizio del gol come lui e con quel carattere che, fin da ragazzino, lo faceva essere un punto fermo negli spogliatoi. Mancini, questo, lo ha sempre saputo, anche perché quando Materazzi diventava campione del mondo aveva appena 10 anni, quattro in più quando vinceva il triplete. In quei giorni decise di tatuarsi il 23.

Il feeling con Smalling è ormai assodato e anche in questo il legame con Materazzi si vede. Come faceva Marco, anche Gianluca ama spesso parlare con i compagni, in allenamento e in partita. Lui stesso si è definito: «Una radiolina» e questa voglia di prendersi responsabilità a Trigoria è molto apprezzata. Ci mette piede, gamba, ma anche il fisico e in questo ricorda davvero Materazzi, di cui, qualche mese fa, Mancini parlava così: «Mi piaceva il suo modo di affrontare la partita, la fisicità e la grinta che metteva su ogni pallone. Il fatto di non avere mai paura, di metterci la faccia anche nei momenti bui. E quando lo ascoltavo nelle interviste era sempre schietto, diceva quello che pensava».


Lukaku e Smalling: il rilancio dei giganti

GAZZETTA DELLO SPORT - Smalling e Lukaku. Grossi sono grossi. Amici, pure. Domani in aggiunta avversari. Ma anche impegnati, “superati” per Solskjaer, spesso sorridenti, ex Red Devils, dirompenti nel loro impatto sulla Serie A. Insieme hanno giocato due stagioni e 73 partite, poi si sono ritrovati fianco a fianco su una panchina del Manchester United a Singapore, a guardare i compagni giocare contro l’Inter. Un po’ annoiati (decisamente annoiati, a giudicare dall’espressione di Smalling nella foto a fianco), molto nervosi per notizie su un trasferimento che volevano fortemente. Quattro mesi dopo saranno di nuovo vicini, stavolta in area di rigore, con poco tempo per annoiarsi e meno dubbi sul futuro: l’operazione rilancio può definirsi già un successo. A Manchester uscivano spesso insieme, in un’amicizia sbocciata presto in allenamento. Oggi ancora si sentono, messaggiano, si tengono in contatto in questa comune avventura italiana.

Che poi Smalling e Lukaku non sono solo amici ed ex compagni di squadra. No, sono anche qualcosa in più, costruito intorno al rifiuto comune di una piaga come il razzismo. Entrambi sono sensibili al tema e anche attivi, in tal senso. Tanto che il giorno della sua presentazione, Smalling prese le difese di Lukaku, subito dopo i fatti di Cagliari-Inter. «Quello che è successo è inaccettabile, come lo è il razzismo in sé. E’ triste vedere comportamenti del genere, ma questo non è solo un problema dell’Italia ma del mondo. I giovani devono imparare a comportarsi in modo diverso».


Stadio: arrivano i cechi. Parnasi cede i terreni

LA REPUBBLICA - D'ALBERGO - Mister Dan Friedkin pronto a bussare alle porte di Trigoria a suon di dollari texani. I cechi di Cpi pronti a rilevare debiti della Eurnova (società del costruttore Luca Parnasi oggi amministrata dai curatori scelti dal tribunale) per mettere le mani sul progetto del nuovo stadio della Roma e del suo business park. L'affare di Tor di Valle, travolto dalle inchieste e invischiato in un infinito tira e molla burocratico tra privati e Campidoglio, diventa un caso internazionale. Sì, perché l'immobiliarista Rodovan Vitek è dato a un passo dall'acquisto di quasi 60 milioni di crediti da Unicredit relativi al pacchetto Eurnova. Una mossa che apre un'importante finestra sul futuro dell'impianto giallorosso: per Cpi lo step successivo sarebbe l'ingresso nella trattativa per la realizzazione del "Colosseo bis" e di tutti gli edifici che lo circonderanno. Ma, prima di parlare dei terreni, Eurnova deve mettere ordine nei propri conti. Da qui l'idea dei cechi di acquistarne i debiti. Un'operazione che potrebbe apparire insensata, ma in realtà permetterà a Cpi (realtà che in Italia ha proprietà in Costa Smeralda, in Francia opera a Nizza e possiede decine di uffici in Germania) di fare il proprio ingresso in un affare da 1,3 miliardi di euro. Non è ancora chiaro se da protagonista o come mediatrice, pronta a rivendere i terreni di Tor di Valle al miglior acquirente. Si vedrà. Quel che è certo è che sia Vitek che Friedkin guardano con interesse alle manovre capitoline. Per investire a Roma e nella Roma servono quelle certezze che al momento non ci sono. La prossima settimana non promette particolari passi in avanti nella trattativa. Le parti, proponenti e Comune, appaiono fiduciose. Ma con la sensazione che anche i prossimi tavoli saranno squisitamente tecnici, lunghi faccia a faccia per cercare di appianare le divergenze sulla realizzazione delle opere pubbliche a supporto dello stadio. L'oggetto del contendere è sempre lo stesso. I privati vorrebbero aprire l'impianto anche con le infrastrutture (specie quelle trasportistiche, che dipendono dai bandi pubblici del Campidoglio) ancora da concludere. Da palazzo Senatorio, invece, i 5 Stelle continuano a battere sulla «contestualità» delle opere. Traduzione: se non sono tutte completate, nessuna inaugurazione. La questione, con gli occhi degli osservatori del Texas e della Repubblica Ceca puntati sull'amministrazione 5S, non è di secondo piano. Per la giunta grillina in ballo ci sono i valori fondanti del Movimento, il «no» alla speculazione edilizia. Ma pure la possibilità di mettersi seduti a un tavolo prestigioso, con grandi investitori internazionali pronti a scommettere sulla capitale. Ma non a pazientare per sempre. O almeno a mostrare la stessa tempra messa in campo fino a questo momento dal patron statunitense della Roma, James Pallotta.


Stadio, una cordata ceca per comprare i debiti della Eurnova di Parnasi

IL MESSAGGERO - DE CICCO - Per il progetto Tor di Valle spunta una cordata ceca. Il gruppo Cpi, dell'immobiliarista ceco Radovan Vítek, è in trattativa con Unicredit per acquistare i crediti ipotecari che gravano sulla Eurnova, la società del costruttore Luca Parnasi, indagato per corruzione nell'inchiesta sul nuovo stadio. Parnasi, dopo l'arresto nel giugno 2018, si è dimesso dalla carica di presidente di Eurnova, ma continua a controllare la società proprietaria dei terreni su cui dovrebbe nascere - così sognano i privati - il nuovo impianto sportivo della Roma, con annesso mega-centro per negozi, uffici, alberghi e ristoranti. Tutto ben oltre i limiti del piano regolatore, tanto che servirebbe una variante urbanistica, un passaggio in Assemblea capitolina dall'esito non scontato, date le tensioni e le perplessità all'interno della maggioranza grillina che governa in Campidoglio. La lista dei debiti del gruppo Parnasi è piuttosto lunga, solo quelli della Eurnova nei confronti di Unicredit ammontano a circa 50-60 milioni di euro. Il gruppo Cpi starebbe trattando con Unicredit per acquistarli. Da quanto filtra, le parti sarebbero vicine alla firma di un preliminare nell'arco di due settimane. Sarebbe il primo passo dell'operazione, che potrebbe riguardare anche i terreni al centro del progetto stadio. Terreni che lo stesso Parnasi, nel 2012, aveva acquistato dalla Sais Spa di Gaetano Papalia, rilevando tutta l'area intorno all'ex ippodromo. Fino a oggi la Eurnova aveva trattato per vendere i terreni a James Pallotta. Una delegazione della società di Parnasi, a febbraio, era volata Boston per trattare direttamente con gli emissari del patron giallorosso. Risultato? Una stretta di mano che si sarebbe dovuta trasformare in un pre-accordo, detto all'inglese un «sales and purchase agreement. Quell'intesa, in realtà mai formalizzata, prevedeva la vendita dei terreni a circa 100 milioni di euro, con una caparra da 9 milioni da versare subito. La firma però non è mai stata depositata. Pallotta, evidentemente, aspetta di capire che fine farà l'iter in Campidoglio, un percorso ancora piuttosto fumoso dopo gli arresti per tangenti e i vizi nel progetto individuati dai tecnici.

LA CONVENZIONE  - Certo è che nella bozza di convenzione spedita dal dipartimento Urbanistica ai proponenti compare, oltre alla Eurnova, anche la "TDV Real Estate Srl" e la "Stadio TDV S.p.A.", cioè le società di Pallotta che dovrebbero acquistare i terreni. Nella bozza di accordo - in una parte ancora da compilare - viene menzionato espressamente «un contratto preliminare di vendita a rogito» tra la Eurnova e la società acquirente. Perché una cosa è chiara: i grillini, se mai l'operazione Tor di Valle andasse in porto, non vogliono più i terreni in mano a Parnasi.


Inter-Roma sarà diretta da Calvarese

Sono state rese note le designazioni arbitrali per la prossima giornata di campionato.
Il direttore di gara di Inter-Roma, che si giocherà domani, sarà Calvarese; coadiuvato dagli assistenti Alassio e Ranghetti. Quarto uomo sarà Maresca, mentre al VAR ed all'AVAR ci saranno rispettivamente Mazzoleni e Paganessi.


Dzeko arriva a Trigoria nonostante l'influenza. Si spera possa farcela per l'Inter

Nonostante il virus influenzale che gli ha impedito di allenarsi negli ultimi giorni, Edin Dzeko si è regolarmente presentato a Trigoria stamattina. Il bosniaco, a bordo della sua vettura, è arrivato intorno le 10:30 al Centro Sportivo Fulvio Bernardini.
Alle 11 la squadra scenderà in campo per l'allenamento e non si sa ancora se Dzeko si aggregherà ai compagni, ma c'è ottimismo circa una sua possibile convocazione per la sfida di domani contro l'Inter.


Allenamento Roma, lavoro atletico e tattico. Individuale per Dzeko

La Roma ha sostenuto la rifinitura prima del match di domani contro l'Inter.
Come ieri i giallorossi hanno effettuato lavoro atletico e tattico.
Presente Dzeko che ha svolto lavoro individuale, così come Kluivert e Pastore.
Continuano il percorso di recupero Cristante e Zappacosta.


Conferenza stampa, Conte: "La Roma è in un ottimo momento di forma. Affrontiamo una squadra che sta bene"

Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro la Roma in programma domani sera a San Siro. Queste le sue parole:

Ritieni quella con la Roma la partita più difficile?
"Sicuramente è una partita di altissimo livello di difficoltà per via dell’avversario che andiamo a affrontare. La Roma è in un ottimo momento di forma. Affrontiamo una squadra che sta bene. Dobbiamo cercare di pensare a noi. La stiamo preparando nella giusta maniera. Dobbiamo essere pronti nei momenti di sofferenza a reggere botta."

Ti aspettavi che Lautaro potesse esplodere così?
"Quando si parla troppo di un singolo giocatore non mi fa mai piacere perché deve essere sempre considerata la squadra. Lautaro è un ragazzo giovane che sta lavorando tanto e sta crescendo."

Intravedi altri margini di crescita nell’Inter?
"Noi dobbiamo cercare di continuare a lavorare e di migliorare nelle nostre conoscenze. Ci sono dei margini di miglioramento. Penso che da quando abbiamo iniziato ci sono state una serie di situazioni che ci hanno portato a spingere forte la macchina e lo dobbiamo fare sempre."


Inter-Roma, lista dei convocati giallorossi. Fazio assente causa fastidio all'adduttore destro

Domani la Roma di Fonseca si scontrerà contro l'Inter di Conte a San Siro. Dopo la conferenza stampa di rito, il tecnico giallorosso Paulo Fonseca ha diramato la lista dei convocati per il match di domani sera. Tra gli indisponibili troviamo Fazio che ancora non si è ripreso dall'infortunio all'adduttore destro. Questa la lista completa:


La squadra è in partenza per Milano (video)

La Roma è pronta a partire per Milano. I giallorossi, impegnati domani sera a San Siro contro l'Inter, sono in partenza dalla stazione Termini di Roma, come riportato dal profilo Twitter ufficiale del club.