Il momento della finale. La Roma Femminile combatte per il trofeo

A Como alle 18 la sfida alla Juventus per tenersi il titolo, In chiaro su Rai 2.

Attesi in oltre 6-500 tifosi al Senigaglia. Davanti dubbio Viens o Giacinti dall'inizio. In difesa torna Minami con Linari. Mister Spugna: "Penso che loro partano favorite." Manuela Giugliano: "Dopo una stagione tosta vogliamo portare a casa la Coppa. Ci servirà grande determinazione."

Fonte - ilromanista


Ragazzo dell'Europa

Domani col Milan l’ultima di Claudio all’Olimpico
da allenatore. Il Sir, però, allontana l’emozione: «Ci penserò tra un mese». L’obiettivo nella sua testa rimane uno: «Voglio lasciare la Roma in Europa».
Fonte - ilromanista

Conferenza Stampa Ranieri: "Sarebbe super importante arrivare in Europa. Io voglio arrivarci"

Claudio Ranieri, allenatore della Roma, è intervenuto in conferenza stampa per presentare la prossima sfida di Serie A tra la Roma ed il Milan:

Il reparto offensivo della Roma è da altissima classifica o è da rinforzare?
"Del mercato ne parleremo a fine campionato. Ora non è il momento, ma i fatti parlano chiaro. Basta vedere i gol fatti e quelli sbagliati".

Il rigore contro l'Atalanta?
"Resto della mia idea, non dico se è rigore o meno. Parlo di uniformità di intenti per quanto riguarda il protocollo VAR. In questa stagione ci sono stati episodi molto simili e il VAR non è intervenuto. Io discuto quando è chiaro ed evidente errore, il VAR non è mai intervenuto in Italia e in Champions quando erano successi episodi simili".

Cosa le mancherà di più dell'Olimpico? Cosa direbbe ad un allenatore che non è mai stato qui?
"La differenza è legata al fatto che siamo romani e romanisti, magari un altro allenatore proverà altre sensazioni. Quando ero un ragazzo del settore giovanile della Roma e vedevo la prima squadra giocare all'Olimpico mi batteva forte il cuore. Salire quegli scalini è una cosa che va oltre a vedere lo stadio pieno, i tifosi ci sono stati vicini pure nelle difficoltà e questa è una sensazione bellissima".

L'anno prossimo la Roma può essere costruita per lottare per lo Scudetto?
"Abbiamo due mercati ristretti, cercheremo di sbagliare il meno possibile. Spesso non vince la più forte, ma chi ha costruito qualcosa. L'Atalanta è stata formata in nove anni, noi dobbiamo migliorare e abbiamo iniziato a mettere le fondamenta. Vogliamo costruire una squadra che sia un orgoglio per i tifosi".

Saelemaekers? Per il futuro è cambiato qualcosa?
"Di mercato non parlo. Soulé si è adattato bene in quella fascia, Saelemaekers giocava a meraviglia con Dybala e con l'assenza dell'argentino ho visto che non era più lo stesso. Ho cambiato per questo motivo. Alexis è sempre nella mia mente, è un giocatore importante".

Quanto è importante raggiungere l'Europa dal punto di vista finanziario?
"Importante, io voglio arrivarci. Penso a dove era la squadra prima del mio arrivo, alla voglia e alla determinazione della mia squadra. Sarebbe super importante arrivare in Europa".

Le scelte tattiche a Bergamo sono state fatte in prospettiva Milan? 
"Quando ci abbassiamo e stiamo attenti è difficile che ci facciano gol. Il gol di Lookman arriva da una punizione in cui siamo rimasti aperti e gliel'abbiamo fatto battere inspiegabilmente. Non dico alla squadra di abbassarsi, è anche la forza dell'avversario e l'Atalanta è forte nelle ripartenze. Perché se noi avessimo fatto il rigore o i gol che si sono mangiati loro e non ci saremmo mangiati noi, cioè quegli episodi positivi, staremmo a riparlare della stessa partita dell'Inter. Grande Roma, attaccata, concentrata, ha sbandato un poco ma alla fine ha vinto. E qui invece diciamo che la Roma si è ribassata, si è messa dietro e ha preso gol".

Le esclusioni di Hummels e Paredes?
"Cosa abbiamo fatto in quelle nove partite in cui hanno giocato? Vinto. Grazie".

In futuro si cercherà di dare continuità al suo lavoro oppure si punterà a segnare più gol?
"Cercheremo di fare il meglio che possiamo fare seguendo anche la linea dei giocatori che abbiamo, senza stravolgere troppo".

La Roma ha organizzato qualcosa per lei al termine della partita per salutare lo stadio?
"Se l'hanno fatto è giusto che non me lo dicano, ma non lo so. Sono 500 panchine in Serie A, sono contento. Anni fa ne feci mille in totale a Londra. Entrai nella Hall of Fame dei Mille e neanche lo sapevo. Per cui sono cose che rivedrò tra un mesetto, spero di avere tempo per guardare quello che ho fatto".

Qualche big verrà sacrificato sul mercato?
"Onestamente ne avete parlato voi e non ne abbiamo parlato noi in società. I mercati sono sempre aperti a mille situazioni. Noi cercheremo di fare del nostro meglio per dare ai tifosi una squadra competitiva. Ma è importante lo zoccolo duro e la mentalità che abbiamo costruito quest'anno. Questa è una squadra seria e che si impegna. Noi non possiamo sbagliare i giocatori che arrivano".

Oggi è il compleanno di Bove. Le piacerebbe vedere un suo ritorno alla Roma?
"Già me l'avevano detto e gli manderò un messaggio. Voi non lo sapete, ma io chiesi a Mourinho di darmi Bove al Cagliari. José però mi disse: 'No, me lo tengo io qua'. Gli faccio i migliori auguri e tutto ciò che desidera, è un ragazzo meraviglioso. Non lo conosco, ma basta poco per capire che tipo di intelligenza ha".


Ranieri sul rigore negato a Bergamo: "Hanno aspettato le ultime giornate per farmi arrabbiare"

Claudio Ranieri è tornato sull'episodio di Atalanta-Roma: "Hanno aspettato le ultime giornate per farmi arrabbiare. Se ci spiegano che il protocollo Var va applicato in un certo modo, poi fanno il contrario e lo rivendicano pure una reazione come la mia è il minimo."

La Roma ha comunicato all'agente di Saelemaekers di voler puntare ancora sul belga

La Roma ha comunicato all'agente di Saelemaekers di voler puntare sul belga anche per la prossima stagione e anche il calciatore ha manifestato la volontà di rimanere in giallorosso. Bisogna, però, trovare un accordo con il Milan, considerando anche il prestito di Tammy Abraham in rossonero. Per quest'ultimo, il problema è l'ingaggio dell'inglese, elevato per le casse rossonere. Ogni discorso è comunque sospeso finché il Milan non chiarirà il suo quadro dirigenziale, in particolare su chi sarà il prossimo Direttore Sportivo rossonero e, quindi, su chi sarà l'interlocutore con cui discutere dei due calciatori.

Fonte - iltempo


Verso Roma-Milan: dubbio Shomurodov in avanti

Gollini recupera  e si allena in gruppo. Alle 12:30 la conferenza stampa di Ranieri. In mezzo al campo Konè e Cristante verso la conferma. Dubbio Shomurodov in avanti.

Fonte - ilromanista


10 e lode

Domenica sarà la 500ª panchina in Serie A per Ranieri e la festeggerà con lo stadio tutto per lui. A Firenze due trofei così come a Valencia, nella Capitale tricolore sfiorato nel 2010. Capolavoro Leicester nel 2015-2016 vince la Premier entrando di diritto nella leggenda.

Fonte - ilromanista


Kumbulla alla Gazzetta.it: "Tornerò alla Roma e poi si vedrà. All'Espanyol ho giocato tanto"

Marash Kumbulla ha rilasciato un’intervista a Gazzetta.it in cui ha parlato anche della sua esperienza in Spagna e del futuro.

Di seguito le dichiarazioni del difensore albanese.
Partiamo da lì, dal futuro, anche se non c’è molto da dire.

“Infatti. L’unica certezza è il ritorno alla Roma visto che il prestito all’Espanyol è secco. Poi si vedrà, al momento non c’è nemmeno l’allenatore…”.

In questi mesi la Roma si è fatta sentire?

“Eccome. Federico Balzaretti mi chiama sempre, è anche venuto qui a vedermi qualche volta. Il rapporto con la società è ottimo. Poi è chiaro, tutto dipende dal tecnico. Però ci sarà tempo, ora non ci penso tanto, la cosa importante è che io abbia trovato continuità, sto bene fisicamente e ho giocato tanto”.

Altri contatti con la Roma?

“Sono nella chat del Fantacalcio con alcuni compagni, e li ogni tanto chiedo informazioni ma con discrezione. E soprattutto gli faccio i complimenti e li appoggio da tifoso. Peccato per la sconfitta di Bergamo, ma che girone di ritorno che hanno fatto? Incredibile!”.

Chi si prende il quarto posto?

“Io tifo Roma, però è una battaglia tremenda, durissima. Sinceramente non saprei”.

E lo scudetto?

“Continuo a dire Napoli, nonostante il pari col Genoa. Hanno un vantaggio importante e due partite sulla carta abbordabili con Parma e Cagliari, non penso che se lo facciano scappare”.

Torniamo indietro, il 17 agosto 2024 l’Espanyol annuncia il suo arrivo.

“Tutto cotto e mangiato molto rapidamente. È arrivata l’offerta, mi è piaciuta e sono partito senza pensarci su troppo. Volevo solo giocare e qui sembrava possibile. Ed è stato così: il 24 già in campo da titolare. Quattro partite con l’Espanyol, due di Nations League con l’Albania, e via così. Prima panchina a novembre, e sono entrato nella ripresa. In un crescendo bestiale di feeling coi compagni e la tifoseria. Non potevo chiedere di più”.

Sensazioni?

“Eccezionali. Nella stagione 22-23 con la Roma ho giocato poco, e a fine aprile mi sono rotto il crociato. Fuori fino a febbraio, giusto qualche partita a Sassuolo. Improvvisamente, qui sono sempre in campo, con piacere e profitto. Non avevo mai giocato così tanto, ed è bellissimo”.

Tanti anni in Serie A, il primo in Liga.

“Fuori dal campo non ci sono grandi differenze: la vita è molto simile visto che culturalmente Italia e Spagna sono Paesi molto vicini. Sul campo si è diverso: qui c’è molta meno tattica e ci sono molti più giocatori di qualità nella fascia diciamo di livello medio. E poi tra Real Madrid e Barcellona hanno dei fuoriclasse incredibili”.

Approfondiamo il tema tattico.

“Qui ti danno una struttura ma poi ti lasciano ampie libertà di manovra e di scelta, penso ai difensori in fase di costruzione e agli attaccanti nell’uno contro uno. Si fidano del tuo istinto e la cosa offre quindi più libertà in un ambito di spensieratezza tattica. Sta ai giocatori vincere i duelli con gli avversari e indirizzare le partite secondo il proprio istinto. È una responsabilità che a me piace”.

E l’atmosfera?

“Gli stadi mi hanno sorpreso: il 90% sono belli, grandi, erba perfetta, strutture piacevoli e ambiente caldo. Da questo punto di vista sono più avanti che da noi in Italia. Mi sono trovato benissimo”.

Domani c’è il derby col Barça. Che può vincere il campionato davanti alla tv stasera se il Madrid non batte il Maiorca, oppure a casa vostra se vi superano.

“Ehhhh, lo so, lo so. Dovremo fare di tutto perché non succeda, anche perché è già successo due anni fa, hanno festeggiato a Cornellá e non è stata una bella cosa. Io non c’ero ma mi hanno detto che ci sono state parecchie tensioni per cui questo derby di domani qui è segnato col circoletto rosso, se ne parla parecchio”.

Da difensore come vede la linea alta di Flick?

“È un bel casino! La loro idea è quella di pressare subito e alto facendo tanta densità, la cosa offre parecchi spunti positivi ma aumenta i rischi di farsi beccare in profondità, come è successo con l’Inter o col Real Madrid negli ultimi giorni. L’Inter è una squadra molto matura e intelligente e ha saputo colpire nei momenti giusti. Però poi fanno 4-5 gol a tutti perché hanno giocatori fenomenali, quindi…”.

Sono 167 reti prima del derby.

“Grazie per avermi ricordato questo dato. Proprio oggi ne parlavo con i compagni, gli ho detto che anche se dovessimo andare avanti 2-3 a zero non dobbiamo festeggiare né sentirci a casa, questi ti fanno 3 gol in 5 minuti”.

Facciamo un po’ di mercato. Due consigli per gli acquisti tra i suoi compagni.

“Il primo è scontato: Joan García, il portiere. È fortissimo e infatti lo vogliono tutti. Completissimo, gioca bene coi piedi, alto, fisico, tra i pali è difficilissimo fargli gol, bravo in uscita. Non lo conoscevo, è impressionante. Il secondo è il mio compagno di reparto, Lele Cabrera. Centrale roccioso, forte di testa e super simpatico, ridiamo tanto. È stato in Italia, a Crotone tanti anni fa per 6 mesi, poi è tornato in Liga”.

Ha messo un circoletto rosso anche sul 7 giugno?

“Si si, da un po’”.

Albania Serbia non è una partita qualsiasi.

“No. Non vedo l’ora, respirare quel clima… Per ora l’ho vissuto solo da tifoso, da bambino, ora posso giocare. Sarà una partita difficile, la Serbia è molto forte, ma giochiamo in casa e in queste partite conta. È come un derby, una partita a sé”.

Con una connotazione politica e nazionalistica piuttosto forte.

“Si, ma è e deve restare solo una partita di calcio”.


Totti a TRT SPORT: "Tornerei alla Roma se ci fosse l'opportunità di un ruolo importante"

Francesco Totti ha rilasciato un’intervista a TRT SPORT in cui ha parlato anche della possibilità di tornare alla Roma.

Di seguito le sue dichiarazioni. 

Il lavoro di Ranieri?
“La Roma con Ranieri è cambiata sicuramente. Ha portato un grande entusiasmo e, come possiamo definire, è un vero ‘uomo di Roma’. Ha fatto un lavoro straordinario, portando la Roma dal basso fino a giocare in Champions League. Questo è un percorso che va sicuramente apprezzato, e per questo siamo tutti felici di lui”.

Torneresti alla Roma?
“Se ci fosse l’opportunità di avere un ruolo importante nella Roma, lo valuterei sicuramente. La Roma è sempre stata la mia casa, e se un giorno dovessi essere chiamato, ci siederemo e valuteremo tutto. Sono stato un giocatore importante per la Roma, e se dovesse esserci un incarico importante, lo considererò”.


Divieto di trasferta per i tifosi rossoneri per il match Roma-Milan

In occasione della 37esima giornata di campionato che vedrà la Roma ospitare il Milan all'Olimpico, il Questore di Roma ha disposto il divieto di trasferta per i tifosi rossoneri, con conseguente chiusura del settore ospiti.
La decisione è stata presa a seguito degli episodi accaduti prima e durante il match, caratterizzati da atti vandalici in Curva Sud e nei servizi sanitari.

Pellegrini verso l'intervento chirurgico

Lorenzo Pellegrini verso l’operazione chirurgica. Come avvenuto per Dybala, visto che l’infortunio è similare e c’è il rischio che una terapia conservativa sia lunga e non del tutto risolutiva, da una serie di consulti è emersa questa soluzione. Lo stop resterebbe di 2 mesi.

Fonte - ilromanista


Saelemaekers risale e si candida per il Milan

Dopo 4’ nelle ultime 3 partite, il belga scalpita per tornare titolare proprio nella sfida con la squadra che l’ha portato in Italia. Nel rush finale la sua rapidità e la sua freschezza nell'uno contro uno possono fare la differenza, Se agirà, su quella fascia da esterno destro, troverà Theo che concede spazio.

Fonte - ilromanista