Serie A, l'Atalanta dilaga sul campo del Torino. Finisce 0-7
L'ultimo anticipo di Serie A è terminato con la vittoria schiacciante dell'Atalanta sul campo del Torino.
Nerazzurri devastanti, sopra di tre reti già alla fine del primo tempo grazie a Ilicic, Gosens ed il rigore di Zapata. Nella ripresa l'Atalanta dilaga ancora con Ilicic che in 60 secondi ne fa due firmando la tripletta personale. Chiude le danze Muriel con una doppietta siglata tra 86' ed 88'. Espulsi nel Torino Izzo (somma di ammonizioni) e Lukic.
Allenamento Lazio, sessione di tattica e combinazioni offensive
La Lazio, prossima avversaria della Roma nel derby, si è allenata a Formello in vista della stracittadina.
Riscaldamento ateltico ed aerobico per i biancocelesti, che hanno proseguito con lavoro tatticoi prima di chiudere con ulteriore tattica per i difensori e lavoro sulle combinazioni offensive per attaccanti e centrocampisti.
La Roma ha un accordo per l'acquisto di Villar, ma l'ultima parola spetta al Valencia
Sembra fatta per il passaggio di Gonzalo Villar dall'Elche alla Roma. Il centrocampista 21 enne, il cui 80% del cartellino è di proprietà del Valencia che può esercitare il diritto di prelazione entro due giorni, è stato accostato alla Roma da diversi giorni ma adesso c'è anche la conferma del tecnico. Infatti Josè Rojo Martin ha ammesso di come la Roma sia sul giocatore: "C'è un'offerta importante, ma la mia speranza è che il Valencia lo acquisti e rimanga in prestito da noi".
Ma, secondo quanto riferito da Leggo, Villar sarà un futuro giocatore della Roma che spenderà una cifra tra i 7 ed i 9 milioni per acquistarlo. Il giocatore, come riferito da Il Tempo, firmerà fino al 2024 per circa 300 mila euro a stagione.
Allenamento Roma, Mirante torna in gruppo. Terapie per Diawara
La Roma è tornata ad allenarsi in vista del derby di domenica prossima contro la Lazio.
Buone notizie da Antonio Mirante, che si è regolarmente allenato in gruppo. Perotti e Pastore hanno lavorato in parte con il gruppo ed in parte hanno svolto lavoro differenziato per rientrare in campo dopo gli infortuni.
Solo terapie per Diawara; mentre Mhkitaryan, Zaniolo e Zappacosta hanno continuato il percorso di recupero.
Roma Primavera, pareggio in rimonta contro il Chievo. 2-2
La Roma Primavera, dopo la sconfitta di settimana scorsa contro la Sampdoria, non è andata oltre il pareggio contro i pari età del Chievo Verona.
Nel primo tempo la Roma è totalmente assente sul campo ed i veneti in 12 minuti ne fanno due col Karamoko e Rovaglia. Solo nella ripresa, con un triplo cambio da parte del tecnico De Rossi, la Roma cambia marcia e raggiunge il pareggio con i rigori di Riccardi e Zalewski.
Roma-Lazio, domani alle 13:30 la conferenza stampa di Fonseca
Paulo Fonseca, tecnico della Roma, interverrà in conferenza stampa alla vigilia del derby contro la Lazio. Il tecnico giallorosso incontrerà i media domani, sabato 25 gennaio, alle 13:30.
La Roma pensa a Mandragora in caso Diawara dovesse operarsi. L'Udinese non vuole il prestito
Rolando Mandragora, centrocampista dell'Udinese, è l'ultimo nome associato al calciomercato giallorosso. Come riferisce Filippo Biafora su Twitter, nella giornata di ieri si sono verificati i primi contatti tra Roma e Udinese per il giocatore (sul quale la Juventus vanta un diritto di riacquisto di 26 milioni). L'operazione, però, appare complessa, poichè legata innanzitutto alla condizione di Diawara. Se il mediano giallorosso dovesse sottoporsi ad intervento chirurgico, infatti, la Roma è pronta a mettere sul piatto i soldi necessari ad acquisire il cartellino del classe ‘97, superando anche la concorrenza della Fiorentina. L’accordo sarebbe possibile però soltanto a titolo definitivo, in quanto l’Udinese non è intenzionata a cederlo in prestito.
Primavera, De Rossi: "Prendiamo troppi gol. Gli errori stanno pesando tanto"
Alberto De Rossi, tecnico della Roma Primavera, ha parlato ai microfoni di Roma Tv al termine del match contro il Chievo. Queste le sue parole:
Che partita è stata?
"È stata una partita un po' diversa dalle altre, in settimana la squadra è rimasta colpita dalla gara di Genova e hanno lavorato in maniera meravigliosa, c'erano tutti i presupposti per fare una grande gara oggi. Il problema è stato partire subito con due gol di svantaggio, poi diventa difficile psicologicamente. Per tutto il primo tempo i ragazzi avevano voglia di fare ma vagavano per il campo a causa dei due gol evitabili".
Cambio modulo?
"Lo facciamo diverse volte, Riccardi può giocare in tanti ruoli e usiamo questa carta, sia come trequartista che come esterno. Poi è entrato bene anche Tall, dando peso all'attacco, ma alla fine è cambiata tutta la mentalità di squadra".
Solo 9 punti in trasferta?
"Per quanto riguarda la prima parte di campionato è evidente che prendiamo troppi gol, a volte è imbarazzante, non è calcio. Noi facciamo una cosa diversa, ma probabilmente sia come squadra che come individualità dobbiamo crescere un pochettino, gli errori stanno pesando tanto".
Veretout: " Alla Roma per Fonseca. Sono lusingato di indossare questa maglia"
Jordan Veretout, centrocampista della Roma, ha rilasciato un'intervista a Le quotidien du foot in cui ha parlato di se e del suo arrivo alla Roma:
Come hai vissuto il tuo trasferimento a Roma?
“Con orgoglio e ambizione perché conferma i progressi dalla mia partenza da Nantes. Sono entrato in un grande club, con una storia prestigiosa, una grande squadra che gioca in Europa League. Essere in grado di avere accesso a una competizione europea faceva parte dei miei obiettivi, quindi c’erano solo vantaggi nel giocare in un club del genere. Sono ovviamente molto lusingato di indossare questa maglia famosa che è stata indossata anche da grandi giocatori”.
L’estate scorsa hai avuto molte offerte, potevi andare altrove?
“Sì, ma non appena mi ha chiamato Paulo Fonseca al telefono, non ho esitato perché aveva un progetto interessante su di me (anche Napoli, Olympique Lionnais e Inter erano interessate, ndr). Il tecnico portoghese voleva che venissi, che mi vedesse giocare spesso e che con lui potessi migliorare. Sono stato rallentato dall’infortunio alla caviglia, ma sento che si fida di me”.
Quali ambizioni hai con la Roma?
“Sono in un club abituato a giocare in Europa, quindi dobbiamo arrivare in Champions League. Due anni fa erano in semifinale dopo aver ribaltato la sfida con il Barça, quindi arrivare in fondo all’Europa League è un vero obiettivo. La squadra è buona, il mercato l’ha ulteriormente rafforzata e il fatto che Dzeko sia rimasto è un segnale forte. Ci sono giocatori giovani e di talento come Kluivert, Zaniolo, Under… Possiamo avere una grande stagione e ambire a fare bene in tutte le competizioni”.
Obiettivi personali?
“Ho già conosciuto l’Europa con il Saint-Etienne, voglio davvero tornare per rivivere quei momenti forti che solo l’Europa sa dare. A 28 anni è il momento, anche se il campionato rimane la massima priorità qui”.
E la Nazionale francese?
“Inevitabilmente è un mio obiettivo. Dopo essere stato convocato più volte (3) e aver vinto la Coppa del Mondo U20 (nel 2013 con la generazione di Pogba, ndr) spero un giorno di tornare con la Nazionale maggiore. È anche per questo che sono venuto a Roma, un grande club europeo: per darmi tutti i mezzi per raggiungere questo obiettivo”.
In quale ruolo sei utilizzato da Fonseca?
“Proprio davanti alla difesa (nel 4-2-3-1 con Pellegrini, Cristante o Diawara, ndr), per garantire il recupero in difesa quando la palla viene persa e la prima impostazione quando la recuperiamo. Ho giocato così alla Fiorentina e mi sento a mio agio lì. Mi piace molto toccare la palla, quindi è una posizione centrale e adatta a me. Ho fatto un passo indietro rispetto ai miei anni in Ligue 1, ma alla fine è praticamente in linea con le mie qualità e il mio desiderio di partecipare al gioco il più spesso possibile. Quando ho l’opportunità di andare avanti, posso farlo, l’allenatore non mi trattiene. Al contrario, gli piacciono le squadre che giocano, i giocatori che si spingono oltre”.
Hai già giocato in tre dei cinque principali campionati europei, qual è la tua analisi?
“Tatticamente e anche fisicamente, la Serie A è la più difficile e allo stesso tempo molto interessante perché, quando riesci a crescere, come lo è stato per me in queste due stagioni, è la migliore. Se sei abbastanza fortunato da giocarci, migliori rapidamente. Rispetto alla Premier League (aveva giocato all’Aston Villa, ndr), in Ligue 1 (Nantes e Saint-Etienne, ndr), è il più completo perché trovi squadre di altissimo livello e con stili di giochi molto diversi”.
Com’è l’atmosfera allo stadio Olimpico?
“Ogni volta che venivo a giocare a Roma rimanevo sempre colpito da questo stadio, dalla passione di tutti i nostri tifosi. Rispetto a tutto quello a cui ero abituato, è un passo avanti, di altissimo livello”.
La vita è bella a Roma come a Firenze?
“Sono due città meravigliose, sinceramente, giocando ogni tre giorni non ho tempo di visitarla. L’importante è che alla mia famiglia piaccia ed è felice lì (ha una relazione con Sabrina e ha due figli: Kaylie e Aalyah, ndr). E siccome la mia compagna è innamorata dell’Italia, l’importante è che io rimanga in questo paese”.
Roma, figuraccia prima del derby
IL MESSAGGERO - 10 ko su 10 visite in 8 anni, 24 gol incassati e 4 realizzati. I numeri di una serie nera senza fine all'Allianz Stadium per la Roma, che saluta la Coppa Italia dopo il 3-1 incassato dalla Juve. In campionato, il 12 gennaio all’Olimpico, si era arresa in 10 minuti, ieri incassate 3 reti prima dell’intervallo.
Una delusione che preoccupa in vista del derby per i limiti tattici e tecnici mostrati. Fonseca, pur presentandosi a Torino con 8 assenti e soprattutto senza lo squalificato Dzeko, prova comunque a ritoccare la formazione iniziale, intervenendo con 4 novità rispetto a Marassi. La Roma, considerata la full immersion di questa settimana che si chiuderà con il derby, cerca la freschezza con i rientri di Florenzi, Kolarov, Cristante e Kalinic. Senza, però, trovarla. Gli innesti nei 3 reparti penalizzano il sistema di gioco: il 4-2-3-1 va in frantumi in dopo 20 minuti. Sarri, invece, ripropone il 4-3-3 senza Dybala.
La Juve spinge e si prende la superiorità nel possesso palla. La Roma tiene per 20 minuti, illudendosi di stare in partita. Da un errore di Florenzi nasce la rete del vantaggio bianconero. Rabiot appoggia per Douglas Costa che verticalizza per Higuain, svelto nell’apertura a sinistra per Ronaldo: sinistro per il vantaggio e 19° gol stagionale per CR7.
L’improvviso black out della difesa indirizza il match. Cristante si perde Bentancur che chiede il triangolo a Douglas Costa e irrompe in area per il raddoppio senza trovare il piede di Mancini, timido e sufficiente nel contrasto. A fine recupero il tris di Bonucci, colpo di testa su cross da destra di Douglas Costa. Nella ripresa Kalinic spreca la chance migliore: palo con Buffon fuori causa dopo la respinta su Pellegrini. Poi una traversa di Under e una deviazione di Buffon per accorciare le distanze.
Lo Stadium colpisce ancora. Piccola Roma, la Juve vince facile
LEGGO - BALZANI - Il decimo ko allo Stadium della gestione Pallotta è servito, ed è uno dei piatti più pesanti da dover far digerire alla tifoseria giallorossa. La Roma, infatti, al 45' è già sotto per 3-0 contro una Juventus a cui è bastato pigiare leggermente il piede sull'acceleratore per portare a casa una semifinale di coppa Italia che da queste parti manca dal 2016.
La Roma sembra fare da sparring partner nel primo tempo e si piega come una canna al vento sotto i colpi di Cristiano Ronaldo, Bentancur e Bonucci. Il vantaggio del fenomeno portoghese arriva su un pasticcio di Florenzi, il raddoppio è un regalo di Mancini. Il tris nasce da una dormita generale con il difensore juventino lasciato tutto solo in area. Un disastro senza appello e un approccio che ha ricordato il primo quarto d'ora visto all'Olimpico 10 giorni fa sempre con la Juve.
Nella ripresa la squadra di Sarri ha tirato i remi in barca così la Roma ha trovato prima il palo clamoroso di Kalinic a porta vuota, poi il bel gol di Under nell'unico lampo del turco prima dell'errore sotto porta di Florenzi e nelle parate di Buffon in un finale senza storia. Quello del numero 17 è il secondo gol su azione degli ultimi 9 anni allo Stadium. Un dato inquietante mai registrato nella storia giallorossa.
Fonseca si giustifica così: "Fino agli ultimi 30 metri abbiamo fatto una buona partita. La differenza con la Juve sta nella qualità sotto porta. Ronaldo è uno che non sbaglia. Tutti gli attaccanti potevano fare meglio, non solo Kalinic". Poi lancia un segnale preciso a Petrachi: "Sono molto preoccupato per il derby viste le assenze. Dal mercato ci servono uno-due giocatori. Ora cerchiamo di recuperare qualcuno perché con la Lazio sarà dura". Una nuova sconfitta nel derby aprirebbe di fatto la crisi. In attesa di Friedkin. Tanto per rendere ancora più amara la serata è arrivato pure l'infortunio a Diawara, uscito per un dolore al ginocchio sinistro che sarà valutato in giornata. Il rischio, visto il gesto del centrocampista, è che possa trattarsi di un problema serio.
Like al commento sulla vendita di Florenzi, arriva la smentita di Fonseca
Arriva la smentita del tecnico giallorosso, Paulo Fonseca, sul presunto like messo ad un commento in cui si esortava alla vendita di Alessandro Florenzi. Dalla Roma riferiscono che il mister, off camera, ha spiegato di non aver messo alcun like al commento in questione. Quando lo ha visto è caduto dalle nuvole ed ha spiegato di non aver nemmeno aperto Instagram nel corso della giornata e di aver cancellato il like solo dopo che gli era stato segnalato, poichè ne ignorava l'esistenza.
by Redazione