I convocati di Fonseca per il Torino. Out Fazio per un fastidio all'adduttore (foto)

Paulo Fonseca ha reso nota la lista dei convocati che domani sera affronteranno il Torino all'Olimpico. Oltre agli infortunati Cristante, Kluivert, Pastore, Santon e Zappacosta; domani non ci sarà nemmeno Fazio, out a scopo precauzionale per un fastidio all'adduttore.
Ecco la lista completa pubblicata sul profilo Twitter della Roma:

 


I convocati di Mazzarri per il match contro la Roma

Il Torino, tramite il proprio account Twitter, ha reso noti i convocati di Mazzarri per il match di domani sera contro la Roma:

 


Conferenza Stampa Mazzarri: "La Roma è una corazzata, va a mille. Dobbiamo dare il massimo"

Walter Mazzarri, tecnico del Torino, ha parlato in conferenza stampa in vista del match di campionato contro la Roma:

Tanti indisponibili contro una squadra importante, come l’avete preparata?
"Sono tanti, è tutta la stagione che ne abbiamo passate diverse. Dobbiamo pensare che con il nuovo anno ci sia una svolta da tutti i punti di vista, come episodi e come prestazioni. Non ci piangiamo addosso, ma cominciamo l’anno con tante defezioni. Dobbiamo solo a pensare a fare bene".

Oggi 2 anni esatti al Toro: qual è il suo pensiero?
"Non festeggio il mio compleanno, figuriamoci questo…penso soltanto alla Roma, dobbiamo cercare di dare il massimo. Non penso ad altro".

Con la Roma è un tabù, qual è il problema più grosso?
"Dai numeri sembra proibitiva, ma contro squadre così forti ti deve andare tutto bene. Le statistiche possono essere sovvertite: mi tocco, spero di rivedere quelle prestazioni di quel piccolo filotto prima dello scivolone contro la Spal".

In ogni partita ci sono momenti in cui accendete o spegnete la luce: come se lo spiega?
"E’ ciò che ho cercato di correggere. Anche durante le stesse partite viviamo dei momenti: quando vincemmo a Parma con l’Atalanta, gli episodi ci diedero ragione. Poi è difficile spiegare cosa è successo a Verona. Mi brucia ancora la sconfitta contro la Spal, avevamo iniziato un buon cammino. A Verona è stata la partita più bella dell’anno eppure è capitato quel che sapete tutti. E’ difficile spiegare tutte queste situazioni. Speriamo che nel nuovo anno anche gli episodi ci girino a favore. Con la Spal abbiamo interrotto una serie di risultati utili consecutivi".

Lei come vive questo momento?
"Male, perché ero convinto che la squadra avesse intrapreso un certo percorso. Siamo al primo posto in Italia nel pressing, vuol dire che siamo messi bene in campo. E stavamo cominciando anche ad avere una buona condizione atletica. Ma nelle ultime due partite potevano essere sei punti e invece è stato soltanto uno, brucia ancora e mi fa stare male. Magari con gli episodi a favore recupereremo questi punti domani a Roma. Dovremo stare attenti ai particolari, altre ricette non ne conosco".

Cosa dice sul mercato?
"Io faccio l’allenatore, il mercato lo fa la società. Ormai mi conoscete, sapete che dopo sei mesi di stagione ho delle idee: io non mando via nessuno, ma se non sono scontenti possono andare via. Serve che il gruppo sia unito e che si accetti di stare in panchina. Lo dirò anche ai giocatori, per ora non è arrivato nessuno a chiedermi di andarsene".

Su cosa bisogna ancora lavorare?
"Non facciamo un calcio difensivista, i dati sul pressing e sul recupero immediato del pallone lo confermano. Cosa manca? Dobbiamo migliorare nell’ultimo passaggio e nella qualità per fare girare il pallone. Ci manca un po’ di qualità in questo senso. Ed essere più cattivi davanti al portiere avversario. Ma abbiamo una buona base di partenza: questa squadra prova a fare certe cose con qualunque avversario si trovi davanti".

Che squadra è la Roma?
"Sta andando a mille, ha valori eccezionali e tutti quelli che entrano sono forti. Sono una corazzata, dobbiamo pensare che possiamo far male ai giallorossi. E’ una trasferta proibitiva, ma questa sensazione va trasformata in qualcos’altro".

Come sono rientrati dalle vacanze i suoi ragazzi?
"Sulla bilancia sono andati bene, anche come testa e convinzione li ho visti bene. Domani serve qualcosa di speciale per ottenere un risultato positivo contro una delle squadre più forti del campionato".

Quando rientra Ansaldi?
"E’ in dubbio per la coppa Italia di giovedì: è un giocatore importante, ma nella lista ce ne sono altri. E mancano pure nella settimana con tre partite ravvicinate. Non è un bel momento da questo punto di vista".

Ha preparato qualcosa di particolare in settimana per affrontare la Roma?
"Qualcosa ovviamente sì, ma non ve lo dico. E’ chiaro che lo vedrete domani: se faremo bene ciò che abbiamo provato, possiamo giocarcela. Ci siamo allenati bene, è di buon auspicio".


Brud, segretario generale IFAB: "Non ci sarà nessun limite di tolleranza applicato al fuorigioco"

L'IFAB ha fatto diefront sulla posisbilità, espressa nei giorni scorsi, di inserire una tollerranza sui fuorigiochi millimetrici chiamati grazie all'ausilio del VAR. A riferirlo è Lukas Brud, segretario generale dell'IFAB, ai microfoni di sportschau.de: "Il fuorigioco è fuorigioco anche se è solo di un centimetro. Se le immagini con linee calibrate e la linea perpendicolare mostrano che c’è una posizione di fuorigioco, l’assistente video dovrebbe continuare a riferire. Non ci sarà nessun limite di tolleranza e nessun margine di errore applicato al fuorigioco. Ma l’assistente video deve capire rapidamente se è fuorigioco oppure no".


Kalinic rifiuta anche il Newcastle

Nikola Kalinic, centravanti giallorosso, avrebbe rifiutato anchel'ipotesi di trasferirsi nel Newcastle. Secondo quanto riportato dal portale dedicato al calciomercato, dopo il 'no' rifilato all'Hellas Verona,  sembrerebbe voler restare nella Roma, soprattutto dopo le parole di fiducia ricevute ieri dal direttore sportivo Gianluca Petrachi e oggi dall'allenatore Paulo Fonseca durante la conferenza stampa di vigilia alla gara con il Torino.


Petrachi riparte dal suo passato

IL TEMPO - BIAFORA - A quasi duecento giorni di distanza dalla rescissione ufficiale del contratto si incroceranno nuovamente le strade di Petrachi e del Torino. Quella alla corte di Cairo è stata l'avventura da dirigente più lunga ed intensa per il direttore sportivo nato a Lecce, che dopo quasi un decennio trascorso all'ombra della Mole Antonelliana ha deciso di rispondere presente alla i chiamata giallorossa, una società che ha voluto una figura più pragmatica e meno filosofica alla guida sportiva del club dopo il fallimento dell'esperimento Monchi. Petrachi domenica ritroverà davanti a sé il suo passato, con la voglia di raggiungere un successo sul campo in un mese che sarà decisivo anche fuori dal terreno di gioco per la vicenda del suo trasferimento nella Capitale.
Ad inizio ottobre la Procura Federale ha aperto un'indagine sull’ex calciatore del Perugia, che si era lasciato andare ad un'’incauta dichiarazione su Dzeko - «Quando la prima volta a maggio ho incontrato l'Inter ho posto il mio prezzo» - durante la conferenza di presentazione di Mkhitaryan tenuta a Trigoria durante la sosta per le nazionali di settembre. Le indagini della Procura, che contesta a Petrachi di aver iniziato a lavorare per la Roma mentre era ancora sotto contratto con il Toro, vanno ancora avanti dopo la richiesta di una proroga ed entro l’inizio di febbraio (a meno di una nuova proroga di 20 giorni) verrà presa una decisione definitiva: deferimento o archiviazione del caso. Il deferimento potrebbe poi portare ad una multa o ad una squalifica, mentre l’archiviazione metterebbe la parola fine ad un caso che si trascina ormai da troppi mesi. Cairo e Petrachi si sono punzecchiati a distanza per settimane prima dello strappo definitivo e l'ufficialità dell'accordo triennale con la Roma, un'avventura che era iniziata con il caos per la ricerca dell'allenatore - una storia conclusa poi con la scelta azzeccata di Fonseca - e con le inevitabili cessioni da effettuare prima del 30 giugno per sistemare una situazione di bilancio ereditata dal suo predecessore spagnolo.

Il mercato estivo portato a termine dal salentino è stato promosso a pieni voti negli esami sul campo: Pau Lopez, Mancini, Smalling, Veretout e Diawara sono tra i punti fermi della nuova squadra. A Trigoria si aspettano però uno scatto nelle prestazioni anche da parte di Spinazzola e Mkhitaryan, più in ombra rispetto agli altri neo-acquisti nei primi mesi in giallorosso. L'unico deludente - Zappacosta è ingiudicabile - è invece Kalinic, un giocatore comunque arrivato in prestito oneroso e non a titolo
definitivo. Ora per Petrachi è iniziata ufficialmente la sessione dei trasferimenti di gennaio, una finestra di mercato in cui il budget della Roma è ridotto al minimo e in cui si cercherà di piazzare qualche colpo in entrata soltanto se ci fosse qualche cessione di giocatori dall’elevato ingaggio come Juan Jesus, Perotti e Pastore. Il direttore sportivo ha poi voglia di guadagnarsi sin da subito la fiducia di Friedkin, i cui legali, una volta ultimata la due diligence, daranno l’ok alla controparte per iniziare la stesura dei contratti sul passaggio di proprietà della Roma. Prima però per Petrachi c'è un passato da battere sul campo.


Pallotta-Friedkin-stadio, due contratti in esclusiva collegati

IL MESSAGGERO - Lo stadio a Tor di Valle unisce, da fine 2019, James Pallotta, Daniel Friedkin, Radovan Vitek e Unicredit, attraverso trattative e accordi separati. Tra il 29 e il 31 dicembre sono state firmate due lettere di intenti distinte: la prima fra Pallotta e Friedkin con l'esclusiva sino al 26 gennaio nella trattativa sulla cessione della maggioranza della Roma. L'altra, fra Vitek  e Unicredit  relativa all'acquisto del 100% di Capital Dev e dei relativi debiti. Vitek acquista anche le esposizioni di Parsitalia e i crediti sempre di Unicredit verso Eurnova oltre al terreno di Tor di Valle dove dovrebbe sorgere il nuovo impianto. In totale l'accordo firmato a fine anno prevede un investimento della di Vitek, per circa 460 milioni: la firma definitiva dovrebbe avvenire anch'essa a fine gennaio.

Nella lettera di esclusiva sulla As Roma sono definite le condizioni dell'affare: 705 milioni di euro, da cui vanno tolti i 275 milioni del bond e aggiunti i costi (50-60 milioni) sostenuti da Pallotta per le strutture di bonifica e gli studi di fattibilità.
Lo stadio rientra quindi nel negoziato principale ed è inevitabile che Friedkin  voglia acquistare da Vitek i terreni. Per le trattative non sono iniziate ma i legali delle parti avrebbero avuto colloqui preliminari. Sia Vitek che Friedkin attendono fine mese per chiudere i rispettivi affari.


Fonseca si affida ai soliti fedelissimi

IL TEMPO - BIAFORA - Fonseca riparte dai fedelissimi. Dalla ripresa degli allenamenti dopo le vacanze natalizie non sono arrivate molte buone notizie dall’infermeria e quindi il tecnico portoghese sarà «costretto» a puntare sugli stessi uomini utilizzati nelle ultime partite del 2019. L'unico giocatore che ha pienamente recuperato dai propri acciacchi fisici è Mirante, uscito con una spalla malconcia contro l'Inter. Per la partita con il Torino la Roma non avrà ancora a disposizione Kluivert, Pastore, Santon e Cristante, sempre alle prese con allenamenti personalizzati: le condizioni degli ultimi due sono in miglioramento e potrebbero addirittura, a dispetto delle previsioni, tornare in gruppo prima dei compagni di squadra.
Senza l’unica alternativa disponibile a centrocampo toccherà quindi alla coppia formata da Diawara e dall’instancabile Veretout comporre la mediana davanti alla difesa. Nel reparto arretrato l’unico dubbio è quello del terzino destro. Florenzi ha giocato da titolare nelle ultime tre apparizioni con Wolfsberger, Spal e Fiorentina e sembra aver conquistato nuovamente la fiducia dell'allenatore anche grazie ai miglioramenti tattici in fase difensiva: il capitano giallorosso ha lavorato duramente sugli appunti dello staff tecnico e ora aggredisce molto di più durante il recupero della palla senza scappare eccessivamente indietro lasciando campo agli avversari.

Momento di difficoltà per Spinazzola che tra novembre e dicembre è stato scelto dal primo minuto da Fonseca soltanto contro il Napoli (2 novembre) e nell'ultima sfida di Europa League contro gli austriaci, gara in cui ha sostituito Kolarov (in campionato ha giocato sempre lui) sulla fascia sinistra. Il serbo sarà regolarmente al suo posto insieme a Smalling e Mancini, fresco di matrimonio e reduce dalla mini luna di miele trascorsa in montagna con la moglie Elisa.
In attacco il peso della manovra sarà tutto sulle spalle di Dzeko, sempre più vicino a quota 100 gol in giallorosso. Dietro di lui confermati Pellegrini sulla trequarti e Zaniolo a destra, con Perotti in vantaggio su Mkhitaryan nel ballottaggio per il ruolo di esterno sinistro offensivo. In porta spazio a Pau Lopez, che ha risposto alle domande dei tifosi su Twitter: «Questi sei mesi sono stati molto positivi. Le mie prestazioni sono andate in aumento. La Roma è un club storico, è stato un passo avanti nella mia carriera. E' sempre bello allenarsi con i tifosi».


Roma subito Smalling. Petagna prende quota

IL MESSAGGERO - Kalinic non vuole lasciare la Roma. Paradossalmente per Petrachi sembra più difficile convincere il croato a partire che prendere il vice Dzeko chiesto da Fonseca. Il ds ha infatto offerto il cartellino dell'attaccante a Fiorentina,  Genoa e Verona oltre ad un tentativo in Premier con il Newcastle.
In entrata la pista più percorribile sembra essere Petagna, che la Spal valuta 20 milioni. Sfumato invece Llorente: il Napoli lo avrebbe lasciato partire in caso di arriva di Ibrahimovic. In uscita c'è Under, che interessa all'Everton e potrebbe essere utilizzato dalla Roma come pedina di scambio per Keane.
Smalling , prima di Natale, ha dato l'ok per restare a Trigoria. Petrachi e il manager del giocatore, la prossima settimana, incontreranno alcuni intermediari del Manchester United. Il prezzo del riscatto è di 18 milioni.


Dzeko più Kalinic: quando i conti non tornano mai

IL MESSAGGERO - La Roma ha la coppia di centravanti che nel 2019, tra campionato e coppe, ha segnato meno. Dzeko ha chiuso l'anno con 17 gol, Kalinic si è limitato ad una sola rete, segnata in Coppa del Re con la maglia dell'Atletico Madrid. Il totale dei centravanti giallorossi è dunque 18, troppo poco se confrontato con lo score delle altre coppie di Serie A.  Nel Napoli Milik e Mertens hanno realizzato in due 36 gol (Milik 19 e Mertens 17) come la Juventus (Ronaldo 25 e Higuain 11). La coppia della Lazio ne ha segnati 39 (Immobile 27, Caicedo 12), l'Atalanta vola a 43 (Zapata 23, Muriel 20) con l'Inter che chiude prima a 44 con il tandem Lukaku (22) - Martinez (22).


«Garanzie per lo Stadio». Così Friedkin ha rotto gli indugi

GAZZETTA DELLO SPORT - A sbloccare la trattativa tra Pallotta e Friedkin è stato lo Stadio della Roma che sorgerà a Tor di Valle. Nel periodo natalizio, il magnate texano (tramite intermediari ha sondato il terreno con gli uffici comunali per capire se ci fosse  realmente l'intenzione di dare il via libera al progetto. Incassata la risposta positiva, Friedkin ha alzato l’offerta. Lo stadio resta dunque come cartina di tornasole per il futuro della Roma. Pare addirittura che durante il suo blitz romano Friedkin abbia avuto il tempo e la voglia di fare un sopralluogo a Tor di Valle.


Esuberi in uscita, spettatori in calo

LA REPUBBLICA - Il cambio di proprietà in vista non stravolge i piani della Roma sul mercato, che prima di fare operazioni in entrata dovrà liberarsi di alcuni esuberi con ingaggi importanti. Come Juan Jesus, che guadagna 2,5 milioni, o l'infortunato Pastore che vanta uno stipendio da 4 milioni l'anno. Stesso discorso per Perotti che guadagna 3,5 milioni. Chi invece non sembra intenzionato a lasciare Trigoria è Kalinic: il croato ha rifiutato tutte le possibili destinazioni. Fonseca però continua a chiudere a Petrachi un vice Dzeko.

Intanto c'è da registrare un calo degli spettatori all'Olimpico: il dato delle presenze dei tifosi giallorossi presenti allo stadio è diminuito del 7.2% rispetto alla scorsa stagione. In Serie A la Roma è quinta nella classifica degli spettatori presenti allo stadio dietro a Inter, Milan, Juventus e Lazio.