Borussia-Roma: prelazione al via il 10 ottobre

L'AS Roma comunica che dal 10 ottobre partirà la prima fase di vendita dei biglietti riservati ai tifosi giallorossi per la partita in casa del Borussia Monchengladbach.

La sfida, valida per la quarta giornata del Gruppo J di Europa League, si giocherà al Borussia Park giovedì 7 novembre alle ore 21:00.

DATE E MODALITA’ DI VENDITA 


Dalle ore 12:00 di giovedì 10,  alle ore 15:00 di mercoledì 30 ottobre 2019

L’acquisto online per tutte le fasi di vendita prevede l’emissione di un voucher che darà diritto al ritiro del biglietto per la partita presso l’AS Roma Store di Piazza Colonna a partire dalle ore 10.00 di lunedì 14 alle ore 13.00 di giovedì 31 ottobre 2019. In fase di acquisto dovranno essere indicati i nominativi effettivi delle persone che si recheranno in trasferta. Per il ritiro di ogni biglietto dovrà essere esibito il voucher ricevuto via mail ed un documento d’identità.

Potranno essere acquistati massimo 2 biglietti a persona per ogni transazione

Nelle fasi di prelazione dovrà essere inserito un PNR/n° abbonamento valido per ogni biglietto acquistato


FASI DI PRELAZIONE E VENDITA LIBERA

PRELAZIONE 1: riservata ai possessori di entrambi gli abbonamenti Serie A ed Europa League e del biglietto della gara Wolfsberger-Roma del 3/10.

Dalle ore 12.00 di giovedì 10, alle 9.59 di lunedì 14 ottobre. Per finalizzare l’acquisto dovrà essere inserito nell’apposito campo lo stesso PNR o numero tessera dell’abbonamento di Europa League utilizzato per l’acquisto in fase 1 della precedente trasferta.

PRELAZIONE 2: riservata ai possessori di almeno un abbonamento stagionale (Serie A o UEL)

Dalle ore 10.00 di lunedì 14, alle 9.59 di giovedì 17 ottobre. Per finalizzare l’acquisto dovrà essere inserito nell’apposito campo il PNR o numero tessera dell’abbonamento utilizzato.

VENDITA LIBERA (eventuale)

Dalle ore 10.00 di giovedì 17, alle 15.00 di mercoledì 30 ottobre.


PREZZI

 

Per ogni fase di vendita saranno applicate delle commissioni di servizio pari al 3% del prezzo di vendita di ogni singolo biglietto.

CANALE DI VENDITA E RITIRO BIGLIETTI

Acquisto voucher su www.asroma.com

Unico punto vendita abilitato per il ritiro del biglietto:

AS Roma Store – Piazza Colonna 360 (dal 14 al 30 ottobre – Orario continuato)

RACCOMANDAZIONI

 Ricordando che i biglietti del settore riservato dal Borussia agli ospiti saranno venduti esclusivamente con le modalità e nei tempi sopra indicati, AS Roma raccomanda a tutti i propri tifosi di astenersi dal tentare di acquistare tagliandi in circuiti o canali diversi da quello ufficiale sopra indicato.

L'AS Roma inoltre, raccomanda a tutti i propri tifosi di non recarsi a Monchengladbach per la gara senza essere già in possesso del biglietto d’ingresso del Borussia Park.


Allenamento Roma, riposo per Dzeko. Differenziato e terapie per gli infortunati

Nonostante la pausa per le nazionali, la Roma si è ritrovata a Trigoria per continuare gli allenamenti in vista dei prossimi impegni di campionato e coppe.
La seduta è cominciata con il solito riscaldamento, seguito dalla parte tattica.
Lavoro differenziato per Perotti, Under, Florenzi e Mkhitaryan. Terapie per Zappacosta, Diawara e Pellegrini. A riposo Dzeko, operato allo zigomo.


Cafù indagato dalla polizia brasiliana per presunti rapporti con la PCC. L'ex giallorosso smentisce

Gravi problemi giudiziari per l'ex terzino giallorosso Cafù, indagato dalla polizia brasiliana per presunti rapporti con la cellula terroristica PCC. A fare il nome di Cafù è Decio Gustavo Luiz, responsabile della contabilità del PCC; secondo cui l'ex giocatore avrebbe ricevuto depositi di di denaro dall'ente criminale a cui vanno aggiunti la vendita di terreni ed immobili nello stato di San Paolo. Ma Cafù, come riferisce Veja, ha prontamente smentito:

"Questa storia riguardante la vendita di immobili, case o terreni non esiste. Niente di tutto questo è vero, perché inoltre non ho nemmeno un terreno ad Alphaville".


Sampdoria-Roma, la maledizione meteo

INSIDEROMA.COM - SARA BENEDETTI - Paulo Fonseca, dopo aver ottenuto uno sconto sulla squalifica, dovrà restare in tribuna per la sfida di domenica contro la Sampdoria a Marassi. Un match a rischio rinvio a causa dell’allerta meteo segnalata nel capoluogo ligure. In attesa di notizie ufficiali, non è la prima volta che la Roma “americana” potrebbe non scendere in campo per condizioni metereologiche avverse.

2011/2012 - ROMA-INTER Previsto il sabato alle 15:00 ma rinviato di 24 ore per un’abbondante nevicata scesa sulla Capitale.

2012/2013 - CAGLIARI-ROMA Massimo Cellino invitò a raccolta i tifosi allo stadio “Is Arenas” nonostante l’inagibilità dello stesso, il match si sarebbe dovuto sì disputare ma a porte chiuse.

2013/2014 -  ROMA-PARMA Sospesa dopo 8’ per un violento acquazzone abbattutosi all’Olimpico. 

2017/2018 - ROMA-SAMPDORIA  L’incontro di Marassi di questa stagione fu rinviato da settembre a gennaio per allerta meteo. Nel giorno del recupero, le squadre impattarono per 1-1.

Prossima partita: Sampdoria-Roma, domenica 20 ottobre ore 15:00
Probabile formazione (4-2-3-1): Pau Lopez; Florenzi, Mancini, Smalling, Kolarov; Cristante, Veretout; Zaniolo, Pastore, Kluivert; Kalinic
Ballottaggi: Florenzi/Spinazzola, Fazio/Mancini, Pastore/Spinazzola, Pastore/Antonucci.
In dubbio: Dzeko (doppia frattura all'arco zigomatico destro).
Indisponibili: Ünder (lesione bicipite femorale), Mkhitaryan (lesione tendinea all'adduttore), Pellegrini (frattura del quinto metatarso), Diawara (lesione del menisco mediale del ginocchio sinistro), Cetin (rimozione di un molare), Zappacosta (rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro).


La Roma si difende dalla crisi

IL MESSAGGERO - TRANI - L'equilibrio c'è, il gol no. Il comportamento della Roma quinta in classifica è di facile lettura. Basta prendere in esame le ultime prestazioni. Campionato o Europa League fa lo stesso. Più che sul gioco, è il caso di soffermarsi sull'atteggiamento. Che, dopo il derby del 1° settembre, è stato modificato con alcuni accorgimenti tattici. Il lavoro di Fonseca, però, è ancora lì, in mezzo al guado. Se adesso il 4-2-3-1 funziona in fase difensiva, contemporaneamente perde l'efficacia offensiva. L'involuzione, guardando alle 9 partite stagionali, è evidente: media di 3 reti nei primi 4 match e di 1 nei successivi 5. Spavalderia all'inizio e prudenza oggi: la sintesi è esagerata, ma non sballata. Il portoghese, al momento di analizzare ogni gara, promuove solo parzialmente la squadra. Mezza prestazione, di solito, gli va bene. E presenta l'elenco dei peccati, non sempre veniali: gli sprechi davanti e le distrazioni dietro, il possesso palla sterile e scontato. L'allenatore, comunque, non ha mai rinnegato il suo stile di gioco.

ATTACCO DECIMATO - E al gruppo ricorda sempre che la strada del successo passa per il coraggio e il dominio in partita. Facile a dirsi. Anche perché gli infortuni sono andati a colpire proprio i ruoli che hanno caratterizzato, in passato, le squadre di Fonseca. Il suo rombo offensivo accoglie soprattutto attaccanti. Se alza nel tridente l'esterno basso, significa che il suo sistema di gioco va aiutato in quel match o in quel periodo. Ultimamente, però, si è ritrovato senza i migliori interpreti di quel reparto: out da quest'estate Perotti, sempre titolare a sinistra nel precampionato, sono usciti di scena anche Under, Mkhitaryan e Pellegrini. Davanti, insomma, ha gli uomini contati. Proprio lì dove avrebbe usato il turnover per mettere in campo, anche per alternare i calciatori negli impegni ravvicinati, sempre i più freschi. Con l'obiettivo di sfruttare la brillantezza che, da qualche match, è mancata alla Roma. Tra l'altro anche Pastore va utilizzato con il misurino, essendosi spesso fermato prima dell'inizio della stagione. E Kalinic si è presentato a Trigoria senza aver fatto la preparazione con l'Atletico Madrid. Ecco perché Dzeko, risparmiato solo a Graz, gioca sempre e si stanca. Non c'è al momento l'alternativa per il centravanti che è stato appena operato per la doppia frattura allo zigomo destro. Non esiste nemmeno per Kluivert e Zaniolo, Da trequartista ha fatto un giro sulla giostra Veretout che, nelle caratteristiche, non porta qualità e si limita alla sostanza. Antonucci, primo cambio contro il Cagliari, rende bene l'idea di quanto la rosa sia in sofferenza. Anche perché sono out pure Zappacosta, stagione quasi compromessa, e Diawara, fuori per 2 mesi. E Spinazzola, con Florenzi indisponibile nell'ultime 2 partite per l'influenza intestinale, fatica a trovare la condizione migliore.

NON GIUDICABILE - La Roma di Fonseca, insomma, non c'è. E non si vede in campo. Sospeso, dunque, ogni giudizio. Sul metodo e ancora di più sul gioco. La realtà conta più di qualsiasi alibi. Il portoghese, costretto a scelte forzate e obbligate (e il nervosismo di domenica, in questo senso, è comprensibile), non può certo garantire sull'identità e sulla fisionomia. In 9 partite, solo a Bologna e a Lecce è riuscito a confermare la stessa formazione, assemblata per conquistare 2 successi: sofferti, ma pesanti. E con gli undici migliori per l'allenatore. E con Zaniolo, in entrambi i viaggi, dodicesimo uomo.


Diawara fermo un mese. Dzeko, ritorno in maschera

IL MESSAGGERO - LENGUA - Edin Dzeko e Amodou Diawara sono stati operati nella mattinata di ieri alla clinica Villa Stuart dopo i rispettivi infortuni rimediati nel match contro il Cagliari. Quello più grave è dell'ex Napoli rimasto in campo per 15 minuti dopo un duro contrasto con Cigarini nel quale ha riportato una lesione al menisco mediale del ginocchio sinistro. Il professor Mariani ha effettuato una meniscectomia della piccola zona di lesione, l'intervento è perfettamente riuscito e nel giro di quattro settimane dovrebbe tornare in campo ad allenarsi con i compagni. Quasi contemporaneamente è stato il turno di Edin Dzeko, accompagnato in clinica dalla moglie Amra: ad operare l'attaccante è stato il professor Peschici e nel corso dell'intervento una delle due fratture dello zigomo destro è stata ridotta manualmente, mentre per l'altra è stato necessario il posizionamento di una placca con viti. Anche il bosniaco dovrebbe rientrare in campo entro un mese, ma non è da escludere che possa anticipare i tempi andando in campo con una maschera protettiva. L'obiettivo è rientrare nella gara contro il Milan del 27 ottobre.

GLI ALTRI - A Villa Stuart si sono visti anche Alessandro Florenzi (non andrà in Nazionale) e Lorenzo Pellegrini: il primo si è sottoposto ad analisi cliniche per l'influenza, mentre il centrocampista ha svolto un controllo a seguito dell'operazione al quinto metatarso del piede destro. Dimesso Zappacosta. Per la sfida con la Sampdoria, Fonseca conta sul rientro di Under e Mkhitaryan.


Petrachi nella bufera: «E' arretrato»

LA GAZZETTA DELLO SPORT - (...) Gianluca Petrachi (...) domenica – dopo il match col Cagliari – ha fatto quasi «strike», attirando su di sé l’irritazione del ministro dello Sport, Vincenzo Spadafora, del presidente Pallotta e di una grande fetta del mondo femminile (sportivo e non), sintetizzata dalle dichiarazioni della c.t. della Nazionale, Milena Bertolini, e della capitana, Sara Gama. Che cosa aveva detto il d.s. della Roma? Per giustificare la spinta (chiara) di Kalinic a Pisacane, che «il calcio non è uno sport per signorine, altrimenti ci mettiamo il tuppino e facciamo danza classica». (...) Concentriamoci prima su Pallotta, che tanto sta facendo per mettere in vetrina la Roma nel panorama del football femminile. Non è un caso che i suoi collaboratori ieri lo abbiano placato a fatica, spiegandogli che Petrachi se la cava meglio con gli schemi che con l’italiano. Ma una precauzione sarà presa: in tv, meglio mandarlo nei prepartita che nei post o nelle conferenze, altrimenti si rischia grosso, come le incaute dichiarazioni sulla trattativa Dzeko-Inter quando era sotto contratto col Torino, avevano certificato. Chirurgico, però, è stato Spadafora. «Nello sport tutti devono avere cittadinanza, per tutto e tutte ci deve essere grande rispetto. Quelle dichiarazioni non sono coerenti con tutto questo è anzi manifestano un’arretratezza culturale di cui non sentivamo bisogno».
(...) Dopo la tempesta, Petrachi è stato costretto ai ripari. «Mi scuso se qualcuno si è sentito offeso dalle mie parole. Non era affatto mia intenzione insinuare che il calcio sia uno sport solo per uomini e non adatto alle donne. Ero molto arrabbiato perché non era stato convalidato un gol che ritenevo regolare e volevo sottolineare quanto il calcio sia - ed è sempre stato - uno sport fisico e di contatto». Ma la brutta giornata, per il d.s. non era finita. Infatti, sono riemerse le sue dichiarazioni «granata» di un anno fa, dopo il Torino-Roma 0-1 avvelenato dal mancato rigore per fallo di Fazio su Iago Falque. «La partita l’hanno spostata gli arbitri. Chi conosce il calcio sa che quando si è in volo basta una spinta per ricevere fallo. Peccato che la Var non sia intervenuta». Una spinta non da «signorine», evidentemente. Ma sapete chi era il responsabile della Var? Sì, proprio quel Massa di Imperia, adesso «nemico» della Roma (...).


Fonseca corre ai ripari: si è persa la strada del gol

LA GAZZETTA DELLO SPORT - A Trigoria si è deciso di non piangersi addosso dopo le polemiche arbitrali di Roma-Cagliari. Fonseca si è scusato a fine partita con Massa ed è per questo che per il tecnico portoghese non ci si aspetta più di due giornate di squalifica (per le quali il club giallorosso farà ricorso). Discorso diverso per Nuno Romano, che rischia 3 mesi di stop ed una multa da parte della società, che già lo aveva redarguito per le sue intemperanze.

Il rendimento offensivo della squadra si è decisamente ridimensionato: una media di 3 gol a partita nelle prime 4 gare, ma nei successivi 5 match solamente 5 le reti realizzate dagli uomini di Fonseca. Anche l'Olimpico sembra aver perso la sua aura di inviolabilità: nelle 5 partite disputate tra le mura amiche la Roma ha rimediato solo 6 punti (una vittoria e 3 pareggi).


Da Pallotta: Stati Generali a Boston sulle strategie commerciali

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Il direttore marketing Francesco Calvo è già a Boston, oggi lo raggiungerà anche il Ceo Guido Fienga. Lì, nelle terre del Massachusetts, direttamente a «casa» di James Pallotta si stilerà il primo vero bilancio della stagione giallorossa. La pausa di campionato è infatti propizia per il primo degli Stati generali della Roma (...). I temi sul tavolo questa volta saranno soprattutto di natura commerciale, volti alle strategie opportune per provare ad aumentare i ricavi nel settore in questione, anche in considerazione della recente perdita dello sponsor legato ai kit di allenamento (Betway avrebbe dovuto versare nelle casse della Roma altri 9 milioni per i prossimi due anni, più un’opzione da 6,5 milioni per la stagione 2021-22), perdita connessa con il Decreto Dignità. Pallotta e Fienga, ovviamente, avranno anche modo di parlare della gestione attuale del club, ad iniziare dai risultati della squadra per finire ai rapporti interni ed esterni. Facile pensare che verrà approfondita anche la questione arbitrale, considerando che subito dopo la fine della partita pareggiata in casa con il Cagliari il presidente romanista è stato duro e polemico via Twitter (...).


Che il «caos» non distragga dal nodo vero

IL TEMPO - CARMELLINI - Tutti concentrati a capire chi ha detto cosa, chi ha fatto questo, o chi ha innescato la reazione di quell'altro. Video visti e rivisti, frame diventati dei veri e propri cult che fanno il giro del mondo e soprattutto del web. Buuh razzisti che nemmeno i diretti interessati hanno sentito e frasi che di omofobo oggettivamente hanno ben poco. Forse sgradevoli, questo sì, ma sinceramente sembrano appartenere a un'altra categoria: quella delle «cazzate» sparate a caldo. Tutto bello, tutto giusto, ma il casino mediatico che si è creato attorno a questo pareggio beffardo tra Roma e Cagliari (occhio però che il vero scippo alla Roma lo avevano fatto a Lecce), rischia di spostare l'attenzione su quello che è al momento il vero problema della società giallorossa: gli infortuni.

Quattro giocatori operati in una sola settimana sono un record che difficilmente qualcuno riuscirà a battere. Impossibile pensare che sia solo una questione di sfiga, perché va oltre l'umana intelligenza e sarebbe come far finta che il problema non esista. Invece c'è eccome e il fatto che il club di Trigoria, nonostante un lavoro di totale ripristino dei campi da gioco che sarebbe naturale immaginare come il nocciolo della questione, non sia ancora riuscito ad invertire una tendenza iniziata lo scorso anno (e forse anche prima), fa diventare la questione ancora più preoccupante. Sbagliano qualcosa nella preparazione verrebbe da dire, se non fosse che le ultime tre le hanno gestite staff tecnici diversi con metodologie e tabelle di marcia completamente diverse l'una dall'altra. Insomma non si riesce a capire dove e come intervenire per risolvere quello che da piccolo fasti- dio è diventato ormai una sorta di maledizione. E meno male che la Roma era una squadra fortunata...


Diawara e Dzeko: interventi «ok»

IL TEMPO - SCHITO - Giornata affollata a Villa Stuart. La clinica romana che si prende cura della squadra giallorossa è stata teatro di un via vai che si fa sempre più frequente, settimana dopo settimana. Il primo ad arrivare è stato Amadou Diawara, ricoverato domenica. Il centrocampista ieri mattina è stato operato dal professor Mariani che, come si legge nella nota diffusa dal club, «ha effettuato una me- niscectomia della piccola zona di lesione del ginocchio sinistro». L'intervento è tecnicamente riuscito e il calciatore inizierà la riabilitazione già da oggi. Come emerso dalla risonanza magnetica è confermato il non interessamento dei legamenti, ieri intanto ha ricevuto la visita dei suoi procuratori e del cugino. La Roma non ha comunicato tempi di recupero ma il protocollo prevede tre settimane di stop più un periodo di riatletizzazione: la speranza è quella di recuperare il giocatore per la fine della sosta di novembre quando, il 24 del mese, il Brescia farà visita all'Olimpico.

Nella mattinata di ieri è arrivato in clinica anche Edin Dzeko, accompagnato dalla moglie: il bosniaco è stato operato dal professor Bruno Pesucci che «nel corso dell'intervento ha ridotto manualmente una delle due fratture dello zigomo destro, mentre - si legge nel comunicato diffuso dalla Roma - per l’altra è stato necessario il posizionamento di una placca con viti». Dzeko è stato costretto a dare forfait alla chiamata della nazionale bosniaca ed è a rischio per la gara dopo la sosta, Sampdoria-Roma. Il centravanti tornerà ad allenarsi con la mascherina stando naturalmente attento ai colpi di testa ed eventuali contrasti. Le sue condizioni verranno valutate a ridosso della ripresa del campionato e, insieme allo staff medico, Fonseca deciderà se schierarlo già a Genova o se sarà necessario aspettare qualche giorno (giovedì 24 ottobre c'è la gara casalinga contro il Borussia Moenchengladbach, la domenica successiva all'Olimpico arriva il Milan).

A Villa Stuart è passato anche Alessandro Florenzi che si è sottoposto a dei controlli relativi alla sindrome influenzale e alla febbre che lo hanno colpito negli ultimi giorni. Visita di controllo anche per Lorenzo Pellegrini, accompagnato dal procuratore. Per il centrocampista i tempi di recupero sono ancora lunghi, difficile che torni a disposizione di Fonseca prima di fine novembre. Ha lasciato in stampelle la clinica romana Davide Zappacosta che già nei giorni scorsi aveva iniziato a camminare. Le notizie positive arrivano da Under che nei prossimi giorni tornerà in gruppo e sarà a disposizione per la Samp, e da Cetin che ha archiviato i problemi che lo hanno tenuto ai box e ora dovrà cominciare una fase di riatletizzazione, mentre Mkhitaryan spera di strappare una convocazione contro i blucerchiati, ma sarà più probabile vederlo a disposizione contro il Gladbach. Difficile vedere Perotti in campo prima di fine ottobre. La Roma, o quel che ne rimane, tornerà in campo questa mattina.


Tanto rumore per nulla

IL TEMPO - BIAFORA - Il caos del giorno dopo. All'indomani della sfida tra Roma e Cagliari non si sono spente le polemiche scaturite dall’arbitraggio di Massa, che hanno portato all'espulsione di Fonseca e del preparatore Nuno Romano, allo sfogo televisivo post-partita di Petrachi e al messaggio polemico su Twitter di Pallotta. L'allenatore portoghese ha ammesso al termine della partita di aver meritato il rosso per come si è rivolto al direttore di gara, ma ora rischia una squalifica che lo costringerebbe a saltare il match con la Sampdoria, dove eventualmente in panchina ci sarebbe il suo vice, Nuno Campos, da non confondere con l’altro membro dello staff tecnico, Nuno Romano, espulso per aver applaudito ironicamente Massa e anche lui a rischio sanzione.

Nel frattempo, in attesa del verdetto del giudice sportivo, gli attacchi agli arbitri di Petrachi e Pallotta - atteggiamento non condiviso dall'intera dirigenza - sono stati segnalati alla Procura Federale, ma da quanto filtra il procuratore Pecoraro ha già deciso di non aprire alcun procedimento, in quanto a suo giudizio non si tratta di dichiarazioni lesive. Resta comunque da chiarire davanti alla Procura la vicenda tra Petrachi e il Torino: il dirigente non è stato però ancora convocato per un'audizione. Un altro grattacapo per la Roma è la possibile sanzione per i cori contro Joao Pedro al momento del calcio di rigore: uno degli ispettori federali ha segnalato nel referto indirizzato al giudice sportivo di aver percepito ululati razzisti, tesi però non confermata da uno degli altri due ispettori presenti all'Olimpico, che parla di semplici fischi, e dallo stesso calciatore, che non ha sentito alcun insulto razzista. Sui social sono poi impazzati gli attacchi a Pisacane, accusato da diversi tifosi romanisti di aver simulato nell'azione del gol annullato, inducendo Massa all'errore: il difensore del Cagliari è stato portato fuori dal campo in barella, ma fortunatamente i controlli svolti al Gemelli non hanno evidenziato lesioni. Tra l'altro, dai vertici arbitrali, fil- tra la convinzione che Massa abbia agito nel modo giusto.

Oltre a quella arbitrale, una delle discussioni che hanno diviso il mondo calcistico è quella sulle parole di Petrachi, che commentando la spinta di Kalinic su Pisacane ha dichiarato: «Il calcio non è un gioco da signorine. Allora andiamo a fare danza classica no? Questo è un gioco di maschi». Le affermazioni del dirigente salentino hanno scatenato la reazione del ct della Nazionale Femminile Bertolini e del capitano azzurro Gama, che hanno accusato il ds giallorosso: «Questa frase è del 1909 e l'ha pronunciata Guido Ara. Sono passati - l’attacco dell'allenatrice - 110 annie credo che dovremmo andare avanti». Dura anche la Gama: «Petrachi ha fatto un'uscita molto infelice in un tempo ampiamente sbagliato, glielo stanno facendo notare tutti». Dalla parte di Petrachi si è in- vece schierata la Morace: «E una cosa che direi anche io se le mie calciatrici giocassero in punta di piedi. Non sono parole offensive, nella maniera più assoluta». In serata arrivano le scuse di Petrachi: «Mi scuso se qualcuno si è sentito offeso dalle mie parole. Non era affatto mia intenzione insinuare che il calcio sia uno sport solo per uomini e non adatto alle donne». Di certo la tempesta di polemiche su Roma-Cagliari andrà ancora avanti in questi giorni di sosta per le nazionali.