Allenamento Roma, Pellegrini e Mkhitaryan tornano in gruppo
La Roma di Paulo Fonseca torna sui campi di Trigoria in vista di Roma-Brescia. L'allenamento è cominciato con un torello, con i giallorossi che hanno poi svolto un lavoro atletico e tattica. Pellegrini e Mkhitaryan sono tornati ad allenarsi col gruppo mentre Perotti, Veretout e Pastore hanno svolto un lavoro individuale personalizzato.
Oggi Mkhitaryan e Pellegrini sono tornati ad allenarsi con il gruppo! #ASRoma pic.twitter.com/OneZPoYQlV
— AS Roma (@OfficialASRoma) 14 novembre 2019
Ag. Hysaj: "Scambio con Florenzi? Hysaj piace alla Roma, ma non so niente dello scambio"
Mario Giuffredi, agente di Elseid Hysaj, è intervenuto ai microfoni dell'emittente radiofonica RADIO PUNTO NUOVO per parlare della situazione del suo assistito. A quanto pare infatti il terzino del Napoli continua ad essere un obiettivo per la Roma in vista del mercato di gennaio. Queste le sue parole:
"Qualsiasi cosa succeda, arriveranno risultati importanti. Se andremo via, faremo quello che dovevamo fare in estate. Se non andremo via, il Napoli manderà il giocatore a parametro 0, ma noi cadiamo sempre in modo positivo. I partenoepi un anno e mezzo fa potevano prendere 50 milioni dal Chelsea."
Scambio con Florenzi?
“Non mi risulta, Hysaj piace alla Roma, ma non so niente dello scambio. La Roma ha bisogna di un terzino, Spinazzola è un giocatore forte, ma spesso ha problemi. Florenzi non è considerato un terzino, ma da quello che vedo non gli sta dando spazio in nessun altro ruolo”.
Sadiq: "Sabatini stravedeva per me"
Umar Sadiq, dopo un grande avvio di stagione col Partizan Belgrano, ha rilasciato una lunga intervista a GAZZETTA.IT, parlando anche della Roma, che detiene ancora il suo cartellino. Queste le sue parole:
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Come ti trovi al Partizan?
Sto benissimo, ho trovato la continuità che mi mancava, serviva un po’ di fiducia.
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Il rapporto con Sabatini?
A Roma Sabatini stravedeva per me. Quando lo incontrai per la prima volta era nervoso, la Roma aveva perso, mi strinse la mano e mi salutò. Stop. Poi il giorno dopo andai da lui e iniziammo a parlare, abbiamo un buon rapporto. Lui e Ricky Massara avevano molta fiducia in me, ogni volta che sbagliavo qualcosa a livello caratteriale Sabatini si arrabbiava e mi sgridava. Gli devo la carriera, queste persone resteranno sempre nel mio cuore.
Cosa ricordi del tuo esordio contro il Bologna?
Ricordo la faccia di De Rossi, incazzatissimo, stavamo perdendo. Mi guarda e fa ‘oh, dobbiamo annientarli! Forza!’. C’erano Pjanic, Salah, Dzeko, Nainggolan, il primo gol è stato magico.
E del primo gol?
Segno, corro e abbraccio Garcia, prima delle partite veniva sempre in camera mia per incoraggiarmi. “Umar, sei forte”, mi diceva, “Se segni tanta roba, se non segni va bene lo stesso”. Tutt’ora ci sentiamo spesso, andai a trovarlo quando allenava il Marsiglia.
(...)
Come descriveresti Totti?
Umile, sincero, scherzava sempre, anche con i più giovani. Una persona vera, difficile trovare gente come lui nel calcio. Sai, magari uno del suo livello, in altre circostanze, non avrebbe perso tempo a parlare coi giovani, invece lo faceva. Un campione vero.
Il derby è più caldo a Roma o a Belgrado?
A Roma se ne parla tutto l’anno, è vero, ma qui il biglietto è già introvabile dopo che esce il calendario. Il tifo è caldissimo, pensa che non riuscivo neanche a sentire i miei compagni in campo quando chiamavano il pallone.
Il futuro?
In pochi mi hanno dato l’opportunità di far vedere ciò che sono. Datemi una chance, come ha fatto Garcia, e vi faccio vedere io cosa posso fare. Giocare a Roma sarebbe un sogno, vediamo. L’importante è continuare a segnare come sto facendo.
Bosnia-Italia, Dzeko: "L'Italia ha una grande squadra. Abbiamo zero possibilità di qualificarci"
Edin Dzeko aspetta Bosnia-Italia. Nella conferenza stampa alla vigilia del match, prende la parola il giallorosso accanto al mister Prosinečki:
"L'Italia ha una grande squadra, non a caso ha vinto tutte le partite del girone di qualificazione disputate finora. Il loro obiettivo è di proseguire sulla strada della vittoria e magari battere pure il record: saranno motivati, malgrado abbiamo già la qualificazione in tasca. Noi, invece, abbiamo zero possibilità di qualificarci ma, nonostante questo, vogliamo vincere ugualmente. La partita di domani sarà importante per la Nations League. Faremo del nostro meglio per battere l’Italia".
"L'Italia ha diversi giocatori nuovi, ma otto partite di seguito non si vincono per caso".
Bonucci?
" Lo conosco bene, ma conosco anche gli altri giocatori azzurri. Se non ci siamo qualificati a Euro 2020 è colpa nostra, dovevamo essere secondi. Siamo delusi se la situazione di classifica non rispecchia il valore della squadra. E' evidente che non abbiamo giocato ai nostri livelli. Domani giocheremo contro una grande squadra, possiamo ritrovare fiducia. Proveremo a giocare bene e a vincere".
Conferenza stampa Bosnia-Italia, Bonucci: "Vogliamo mettere in difficoltà la Bosnia e continuare il nostro percorso"
Bonuccia e Mancini rispondono ai giornalisti in conferenza stampa.
Prende la parola il difensore azzurro:
"Siamo convinti che troveremo un'atmosfera molto calda, loro non aspettano altro che questa partita da parecchio tempo. Mancini ci ha dato un'identità ben precisa a prescindere dall'avversario, dovremo fare le stesse cose che abbiamo fatto nelle gare precedenti e che ci hanno permesso di qualificarci con largo anticipo. Vogliamo fare questo per mettere in difficoltà la Bosnia e continuare nel nostro percorso".
Dzeko?
"Il nemico pubblico numero 1 per gli azzurri sarà il romanista Edin Dzeko. E' un grandissimo giocatore a livello internazionale, non solo nella Nazionale . Ha fisicità, tecnica ed è forte sotto porta. Mi piace molto come attaccante e per questo ci aspetterà una partita difficile. La Bosnia all'andata ci ha messo in difficoltà, abbiamo studiato bene quella partita e ci aspettiamo un avversario sulla falsa riga dell'andata. Troveremo una squadra ricca di calciatori di livello internazionale, dovremo stare attenti in fase difensiva ma dobbiamo crearci anche opportunità per segnare".
Per Mancini: la formazione?
"Belotti partirà titolare, questo posso dirlo, per il resto ho due dubbi: uno a destra, nel ruolo di terzino, e uno a centrocampo. Zaniolo è un centrocampista, per ciò che può servire a noi, anche se per adesso gioca in un ruolo un po' diverso. Il nostro dubbio è questo perché ha giocato in quel ruolo contro il Lussemburgo, ma era un po' più semplice. Per giocare in quella zona del campo devi saper tenere la posizione e trovare soluzioni diverse rispetto a quando giochi un po' più esterno. Per me può fare entrambi i ruoli, ma ci serve in una posizione diversa rispetto a quella che occupa nella Roma".
Probabile addio Florenzi, Petrachi guarda Tete del Lione
Alessandro Florenzi potrebbe salutare la Roma. Alle calcagna del giallorosso ci sarebbero Fiorentina, Inter, Cagliari e Lione: secondo Tuttomercatoweb.com, Petrachi starebbe monitorando Kenny Tete del club francese.
Spinazzola "affaticato". Florenzi-Politano, si pensa ad uno scambio
IL MESSAGGERO - CARINA - Più che un affaticamento muscolare, si tratta di una piccola lesione. Per 7-10 giorni costringerà Spinazzola a svolgere lavoro a parte. L’ex juventino dovrebbe tornare in gruppo entro giovedì o venerdì della prossima settimana. In tempo, forse, per strappare una convocazione per il Brescia. Nel caso Spinazzola non dovesse farcela, è pronto Santon. Florenzi, infatti, è diventata la terza scelta. Gennaio è lontano ma qualcosa inizia a muoversi. Anche se l’Inter ha già bloccato Darmian, Conte aprirebbe all’arrivo di Alessandro (richiesto pure dalla Samp, in prestito) a patto che parta un altro elemento della rosa. L’indiziato è Politano. Toccherà agli agenti lavorare su un possibile scambio.Ma prima Perotti dovrà trovare un’altra sistemazione.
Roma, riecco Micki: assist per Fonseca
IL MESSAGGERO - ANGELONI - Ha quasi sempre fatto più assist che gol, Mkhitaryan. E questo dato diventa il simbolo della speranza per Fonseca (e per la Roma), che a Parma ha visto Dzekotroppo solo. E se non fa centro Edin, sono dolori; Perotti ha sempre segnato poco, Kluivert in questo deve migliorare tanto; Florenzi (cercato dalla Sampdoria, ma lui vuole la Juve o l'Inter) non viene utilizzato avanti (e a dire il vero nemmeno dietro), Kalinc è out e Under è sempre stato indisponibile. Non resta che sperare in Zaniolo, che sta segnando, ma non compensa il vuoto che c'è intorno, o nei rientri soprattutto di Mkhitaryan e di Pellegrini. L'armeno è il primo soccorso perché Dzeko smetta di sentirsi solo, per dare il cambio sugli esterni o al centro, come trequartista o falso nove.
MUSCOLI - Discorsi teorici, ovvio, molto dipenderà anche dalla sua condizione di salute. In passato Micki ha sofferto di guai muscolari, al piede, al ginocchio, non s'è mai fatto mancare niente. A Roma sta solo continuando su quel trend. Ed è stato preso proprio per aiutare Dzeko, che da un po' gioca lontano dalla porta e gli altri non lo sostituiscono, nei numeri, in zona gol. Miki è stato male e il rientro non sarà esplosivo:ha saltato la sfida con l'Atalanta, lo scorso 25 settembre, perché non stava bene, poi si è fatto male quattro giorni dopo a Lecce e da quel caldo pomeriggio salentino non lo abbiamo più visto. Un mese e mezzo in naftalina, a curare un problema simile (meno grave) a quello di Cristante. Micki ha rinunciato alla nazionale e per lui è solitamente un peso, ma ha capito che ora è il momento di spingere. Il futuro a Roma è tutto da decidere, il suo campionato comincia ora. Di partite ne ha saltate troppe, nove. Non ha mai giocato in Europa League, dopo la prima presenza solo in panchina contro Basaksehir non è più stato a disposizione. E' arrivato dopo il derby, avendo giocato tre spezzoni di gara in Premier con la maglia dell'Arsenal (84 minuti contro il Newcastle, 4 con il Liverpool e 23 col Tottenham), in A ha esordito con il Sassuolo, con gol, poi a Bologna, a Lecce (al Via del Mare ha lasciato un assist), più va aggiunta l'ultima parte della sfida contro l'Atalanta (25 minuti). Dopodiché, addio. E' stato un mese e mezzo di lavoro e di speranza. Con il Brescia, il 24, tornerà a disposizione, questo spera Paulo.
ESPERTO IN MATERIA - L'armeno doveva portare brillantezza all'attacco della Roma, assist e qualche gol. La sua assenza ha fatto crescere Kluivert e Zaniolo. Micki è uomo assist per eccellenza, basti pensare che nelle sue stagioni al Dortmund (le migliori della carriera) ha chiuso con più palle gol (49) che reti (41) nelle sue 140 presenze. Nell'ultima stagione in Premier sono più gli assist, 7, che le reti, 6. E sempre con i gunners ha chiuso con 13 assist e 9 reti. Se questa tendenza verrà mantenuta, Dzeko - e non solo - conterà i suoi benefici. Mkhitaryan in questa settimana tornerà ad allenarsi con il gruppo, così come Pellegrini, un altro che Fonseca attende con ansia. Perché Pastore c'è, ma non basta.
Pellegrini scalda i motori. E pensa al rinnovo fino al 2024
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Lunedì scorso Pellegrini ha avuto il via libera dai medici per tornare ad allenarsi con la squadra e se tutto andrà bene sarà in panchina alla ripresa contro il Brescia. Il ragazzo preme per rientrare e sarà importante per Fonseca per alternarlo a Pastore e far rifiatare Veretout a centrocampo, ma i tempi non devono essere affrettati. (...) Con il nuovo anno i suoi agenti e Petrachi cercheranno di mettere nero su bianco il rinnovo del contratto, l’attuale scade nel 2022 e ha una clausola rescissoria da 30 milioni pagabili in due rate. L’idea è quella di prolungare il contratto fino al 2024 e adeguare lo stipendio, con l’eliminazione della possibilità di svincolarsi unilateralmente.
Roma, sono 9 gli indispensabili: Kolarov e Smalling non si fermano mai
LA GAZZETTA DELLO SPORT - C’è un perché nella flessione finale della Roma ed è legato all’usura e alla stanchezza dei giocatori. In particolare dei 9 stakanovisti, quelli che il tour de force di 7 partite in venti giorni se lo sono fatto in pratica tutto. In 4 per intero (Pau Lopez, Kolarov, Smalling e Veretout), in tre quasi (Dzeko, Mancini e Zaniolo) e altri due per larga parte (Pastore e Kluivert). Nove giocatori che hanno giocato anche a Moenchengladbach ed a Parma, nelle ultime due partite della serie, quelle in cui la Roma è tornata a casa a mani vuote. (...) L’altro dato che emerge chiaramente è il maxi utilizzo di Kolarov, che è quello che in assoluto ha giocato di più di tutti. Il terzino serbo avrebbe bisogno di rifiatare, è stato evidente anche a Parma ed in Germania. Fonseca però a lui non vuole rinunciare e anche lui di fermarsi proprio non ne ha voglia. Ora sarà impegnato con la sua Serbia domani contro il Lussemburgo e domenica con l’Ucraina. Magari a Parma si poteva partire con Spinazzola a sinistra e Florenzi a destra, sempre ammesso e non concesso che Fonseca veda ancora il capitano giallorosso in quella posizione. Ma visto lo stop di Spinazzola, sarebbe comunque cambiato poco. Un altro che da quando è andato a regime fisicamente è un punto fisso è Chris Smalling, che ha riposato solo nella partita di Graz, con il Wolfsberg. Ma che nelle 7 ultime partite ha fatto percorso netto. E forse non è un caso che le uniche due partite in cui il difensore inglese ha faticato sono state proprio quelle di Moenchengladbach e Parma. Per lui, però, a differenza di Kolarov ora ci sarà la possibilità di tirare il fiato e ricaricare le pile.
Italia in fasce. I quattro esterni soffrono, Mancini però vota la fiducia
LA GAZZETTA DELLO SPORT - L’ottimismo della necessità. E anche della fiducia. Il campionato di Serie A dice che non è più un’Italia in fasce - non nel senso di giovane, ma di brillante sulle corsie -, il commissario tecnico Roberto Mancini dice che questo non è un problema. Neanche questo: il suo pensare positivo si propaga anche alla squadra per contaminazione (...) i parla di Lorenzo Insigne, Federico Chiesa, Federico Bernardeschi e Alessandro Florenzi. «Per loro non è un momento particolarmente felice, ma per noi sono importanti e quando vengono qui fanno sempre bene. Verranno tempi migliori, anche in campionato». Nell’attesa, il Mancio ha già trovato il modo di vedere quelle quattro bottiglie mezze piene: «Intanto stanno giocando, per me conta anzitutto questo». (...) Il vestito che Florenzi non riesce più a mettere con la Roma: sei panchine di seguito pesano, ma se le prime indicazioni non mentono, almeno a Zenica non resterà seduto. La linea difensiva dovrebbe essere con Bonucci, Acerbi e Emerson e il c.t. come sempre gli chiederà di alternarsi con il laterale del Chelsea nelle operazioni di spinta sulla fascia: «Alessandro è esperto e può fare diversi ruoli, pure esterno alto o interno di centrocampo, anche se ormai da tempo gioca terzino», ha detto l’altro giorno Mancini. Serafico anche nel commentare le sue esclusioni nella Roma, e pure un po’ profetico: «Si è riposato, sarà più fresco per noi...». E infatti basta vederlo negli allenamenti di questi giorni: è una furia.
Perotti e Juan Jesus: poco utilizzati e in lista di sbarco
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Sono costati alla Roma la stessa cifra: 10 milioni. E alla Roma costano anche adesso praticamente la stessa cifra: circa 10 milioni lordi di stipendio, tra uno che arriva a 3 milioni netti e l’altro che si ferma poco prima. Però per Paulo Fonseca né l’argentino Diego Perotti né il brasiliano Juan Jesus sono dei punti fermi. Anzi. Sono entrambi sulla lista dei cedibili, magari già a gennaio. (...) Soprattutto Perotti, 31 anni, quando ritroverà la forma, potrà essere molto utile. Negli ultimi due anni ha giocato pochissimo, 38 partite in A (51 in totale, soprattutto in Champions League, 11), in questa stagione è fermo a 6 presenze (di cui 4 in Serie A) con una media inferiore ai 25 minuti e avrebbe bisogno di continuità per ritornare a livelli buoni dopo i tanti infortuni. Per ora il tecnico Fonseca lo utilizza col contagocce, in Argentina scrivono di un ritorno al Boca ma la sensazione è che voglia chiudere in altro modo la carriera europea.