Una Joya solo a metà
Col no all'Arabia e la permanenza alla Roma, Dybala è un punto di riferimento in campo e fuori. La lesione al tendine semitendinoso lo costringe a chiudere l'annata a marzo.
Prima dell'infortunio contro il Cagliari, 8 gol 4 assist in 36 presenze. Poi i mesi di riabilitazione per il rientro in campo.
Fonte - ilromanista
La nuova Roma si veste
Dalle ore 10 in vendita l'Home kit. Per la prima volta con Adidas anche la versione Authentic. Le divise saranno rosse con fasce gialle sui fianchi. E dopo due anni ritorneranno i pantoni tradizionali.
Per ora non ci sarà main sponsor. L'antico stemma riapparirà l'anno prossimo.
Fonte - ilromanista
Gasperini scrive la lista
A sei giorni dal raduno il tecnico sembra avere le idee chiare sui giocatori da tenere e su quelli che non rientrano più nei piani: Pellegrini può essere rilanciato come El Shaarawy e Baldanzi.
Dalle riunioni con Massara emerge però l'esigenza di inserire 7 volti nuovi con diversi nomi caldi nella lista (Wesley). L'unico esterno promosso adesso in rosa è Angelino: ne servono altri due. Dovbyk e Dybala sono punti fermi e arriverà un'ala offensiva.
Fonte - corsport
Trigoria e rinnovo: i giorni di Svilar
Il portiere è pronto a tornare nella Capitale insieme al primogenito nato appena dieci giorni fa: Roma ormai è casa sua.
Gasperini ha chiesto a Ranieri la permanenza di Svilar che entro fine luglio firmerá il rinnovo del contratto. Tante squadre su di lui ma non verranno ascoltate offerte.
Fonte - corsport
Roma, occhi su El Aynaoui del Lens. I francesi però chiedono tanto
Per quanto riguarda le fasce, a destra il nome più caldo rimane quello di Wesley del Flamengo, con cui si sta spingendo per trovare l’accordo. A centrocampo è invece Rios del Palmeiras il preferito dell’allenatore, ma i costi tra cartellino e ingaggio sono alti. La novità è invece Neil El Aynaoui del Lens, che piace: la richiesta dei francesi, però, è di 30 milioni di euro. Infine in attacco Evan Ferguson del Brighton è una possibilità perché arriverebbe in prestito: l’irlandese è stato proposto e la dirigenza lo sta valutando.
Fonte - SkySport
Il casting a destra è aperto
Ora è il momento di iniziare a costruire la Roma del futuro, a partire dalle fasce tanto care a Gasp. A destra Wesley è il prescelto del tecnico, Ratiu l’altra opzione ma ci vuole il pagamento della clausola da 25 milioni. Pubill esce dai radar, Zortea resta una pista concreta.
Fonte - ilromanista
Matias Soulè non vede l'ora di ricominciare
Matias Soulè ha voglia di rimettersi a lavoro con il nuovo tecnico Gian Piero Gasperini. Per questo motivo ha deciso di anticipare il rientro delle vacanze e tornare in anticipo a Trigoria. L’argentino è reduce da una vacanza tra Emirati Arabi Uniti e Sardegna ma è già pronto a tornare nella Capitale, con il ritiro della squadra che avrà inizio il 13 luglio.
Fonte - ilmessaggero
Si continua a trattare ad oltranza con il Flamengo per Wesley
Roma, Gasperini prepara un ritiro "di corsa"
Pellegrini dovrebbe tornare dopo la prima sosta di settembre
Pellegrini dovrebbe tornare in campo dopo la prima sosta di Serie A, a settembre. La prossima settimana si sottoporrà ad un test di controllo e il 13 si presenterà a Trigoria per il raduno, è in anticipo rispetto al cronoprogramma iniziale. Si troverà di fronte ad un bivio: chiudere l’esperienza a Roma a contratto risolto o convincere Gasp e il club a rinnovare anche solo per un’ altra stagione.
Super Attack
Aria di cambiamento nel reparto avanzato. Abraham è già partito, Shomu lo seguirà in Turchia. Dovbyk cerca compagnia, Krstovic e Mikautadze sono i profili ideali per Gasperini e la sua nuova Roma. Gasperini vuole tre punte, il georgiano del Lione può giocare anche da esterno a sinistra. Il Lecce per il suo attaccante parte da una richiesta di 30 milioni ma si può chiudere a 20 più bonus.
Fonte - ilromanista
De Rossi a Sky Sport: "Cerco un progetto ambizioso. Roma? Spero che Gasperini possa restare molto"
Daniele De Rossi durante la trasmissione Calciomercato L’Originale ha parlato ai microfoni di Sky Sport.
“Stiamo lavorando in tanti, tutti i giorni, abbiamo l’aiuto di tutta la cittadinanza di Ostia e del Comune di Roma. Dobbiamo fare tante cose ancora per costruire un qualcosa unico in Italia, non voglio essere presuntuoso, ma sicuramente nel Lazio. È un regalo a me stesso e alla mia famiglia, siamo orgogliosi di questa creazione e l’abbiamo presa in un momento di difficoltà societaria. Abbiamo riportato i ragazzi col pallone tra i piedi su diverse superfici”.
Prosegue De Rossi.
“Se il mio amore per la Roma ha reso più complessa la mia crescita da allenatore? No, l’ha resa diversa dal percorso consueto per gli allenatori: si fa gavetta e si parte dal basso, poi si scala qualche posizione e si arriva ad allenare una grande squadra come la Roma. Io sono stato chiamato lì in un momento di crisi, c’era bisogno di uno che sapesse allenare ma soprattutto calmare gli animi dei tifosi e io l’ho accettata, sfruttata e vissuta anche bene. Non penso che mi abbia danneggiato, lo scopriremo più avanti. Penso di aver fatto 6 mesi buoni nei quali ho capito e sono cresciuto. Il percorso successivo si è interrotto bruscamente, mi ha tenuto fermo per i restanti mesi perché la legge in Italia prevede questo ma in questi mesi non sono rimasto fermo, ho cerato di analizzare le cose fatte bene e le cose sbagliate e il mio staff. È stato un percorso meno consueto ma se sai trarre il positivo penso che non mi bloccherà, lo spero”.
Se mi aspettavo di essere richiamato? ”No, in questa stagione la scelta è talmente forte e positiva per la Roma e per Roma come calcio in città che non ho avuto questa velleità. Durante questa stagione c’è stato un momento di difficoltà e ho pensato chissà, se proprio devo tornare ci torno volentieri”.
I Friedkin? ”Abbiamo consumato un ultimo saluto positivo, c’era dispiacere perché ero stato appena esonerato, dispiacere da parte mia ma anche da parte loro. Penso che dal punto di vista umano volessero più successo di quanto ho avuto. Con i Friedkin dispiaciuto ma c’è gratitudine, ho un buon ricordo sia a livello professionale sia a livello umano. A parte qualche confronto abbiamo avuto sempre un ottimo rapporto”.
David alla Juventus? ”Non era stato vicino alla mia Roma, avevamo chiacchierato, ha sempre fatto gol ed è un ottimo giocatore”.
Rudi (Völler, ndr)? ”Ottimo rapporto, per me era la punta di diamante di quella Roma. Era un vero e proprio idolo, non che non lo fossero Giannini e Conti di quella Roma forse poco vincente ma che mi ha lasciato un ottimo ricordo. Ogni tanto vedo qualche video e quando sento la canzone storica mi emoziono, poi la persona che ho conosciuto mi ha dato una spruzzata di felicità che solo i grandi ti trasmettono”.
“La Champions con l’Ostiamare? Non vogliamo prendere in giro la gente, ma vogliamo portare la gente di Ostia a sognare col calcio. La prima fidanzata? Sì, me la ricordo, eravamo piccoli e si chiama Marta. Non mi ricordo il primo gol con l’Ostiamare, giocavo trequartista e il campo era questo in cui siamo ora. Ricordo che feci una doppietta col Maccarese
La maestra? Ne ho avute tante, non mi ricordo tutto ma ricordo Antonietta. Ho preso bei voti in inglese e con i temi, prendevo voti bassi perché ero distratto, non ero bravo ma dai 13 anni in poi ero vagamente interessato alla scuola e più al calcio. Dai 16 in poi il lavoro mi ha portato sempre più ad allenarmi. Ero curioso e anche presuntuoso, boicottavo l’algebra perché per me non era importante.
Il mio migliore amico di infanzia? ‘‘Ho avuto varie comitive: posso citare Francesco, Alessandrino, ho avuto una bella infanzia, felice. Luca è l’amministratore delegato, è un angelo custode”.
E ancora sulla sua vita.
“Sono stato sempre particolare nel vestirmi, ero goffo e avevo il mio stile, non ho mai amato le marche e ogni tanto avevo qualche replica fatta male. Cerco di insegnarlo anche ai miei figli. Non mi sono mai piaciute le discoteche: troppe rumore e troppa gente, sono uno che ama il suo spazio libero”.
Cosa provo quando vengo qui? ”Immagino il mio futuro sempre legato a questa città, ho sempre frequentato Ostia nonostante sia a Roma. Magari scelgo orari meno di punta per andare in giro, al pontile, quando c’è meno gente. Ma mi ricorda sempre quanto sono stato felice qui”.
Se sogno un ritorno alla Roma? ”È successo talmente presto. Magari un giorno succederà, non ci siamo lasciati malissimo. Spero che Gasperini duri tantissimo, come all’Atalanta, e che porti lo stesso numero di successi e soddisfazioni come ha fatto a Bergamo e che io possa fare lo stesso da un’altra parte”.
