Europa League, Gruppo J: Roma in testa insieme al Wolfsberger
Dopo la seconda giornata, nonostante il pareggio, la Roma mantiene la testa del Girone J con quattro punti insieme al Wolfsberger. Solo un punto per i giallorossi sul campo degli austriaci.
Pari anche tra Basaksehir e Borussia Monchengladbach, con i tedeschi che raggiungono il pareggio al 91' con Hermnann dopo la rete di Visca al 55'.
Roma 4
Wolfsberger 4
Borussia Monchengladbach 1
Basaksehir 1
Mirante: "Vincere sarebbe stato importante ma non sempre siamo stati lucidi"
Antonio Mirante, portiere della Roma, è stato intervistato durante il post-partita di Wolfsberger-Roma 1-1. Queste le sue parole:
MIRANTE A ROMA TV
E’ l’emblema di tutti. Ultimamente stiamo giocando ogni 3 giorni, è impensabile far giocare sempre gli stessi. Ci tenevamo a vincere, sarebbe stato un colpo importante. Però questa è una buona squadra, in alcuni momenti non siamo stati lucidi. Abbiamo una partita importante domenica, dobbiamo recuperare le energie.
Vi aspettavate un Wolfsberger così aggressivo?
Ci aspettavamo una squadra che stava bene fisicamente, non lo abbiamo sottovalutato. Non siamo stati bravi a trovare le linee e a cambiare gioco. Questo ci ha penalizzato perché loro ci rubavano palla in uscita e diventavano pericolosi. Abbiamo avuto tante occasioni nonostante questo, se facciamo le cose che ci chiede il mister possiamo arrivare lontano.
Conferenza Stampa Fonseca: "Wolfsberger ottimo avversario. Abbiamo sbagliato troppo"
Paulo Foseca, tecnico della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo il pareggio contro il Wolfsberger:
“Oggi ho cambiato molto giocatori, abbiamo un’altra partita domenica e non avevo alternative. Il Wolfsberg è un ottimo avversario, noi a tratti abbiamo dominato e ci è mancato il gol, l’ultima scelta, un assist, un cross, avremmo potuto segnare più gol per occasioni creati, abbiamo sbagliato troppo“.
Kluivert?
"Come aveva notato nel corso delle ultime partite, non sta giocando interno ma esterno, mi serviva un esterno a piede invertito".
Zaniolo a sinistra?
"Ha giocato anche spesso a destra, oggi però c’erano fuori Pellegrini e Mkhitaryan".
Kalinic?
"Ha già fatto il suo esordio, non è ancora al top della condizione e non è stato sempre ben assistito, può fare meglio".
Turnover?
"Per tante ragioni, innanzitutto con il Cagliari si gioca domenica e per recuperare un giocatore ha meno tempo a disposizione, poi abbiamo diverse assenze e le scelte erano limitate per certe posizioni, il motivo principale è la vicinanza del prossimo match, dobbiamo tener conto dello sforzo fisico in una settimana. Il Wolfsberg aveva vinto 4-0 in Germania, sapevamo che erano difficili da affrontare".
Punto guadagnato o due punti persi?
"Lo vedremo alla fine. È stata una partita molto combattuta, le squadre hanno dato tutto. Abbiamo avuto diverse occasioni e meritavamo di vincere".
Pastore?
"È un giocatore di grande qualità che non giocava da tempo, ora vogliamo recuperare il suo minutaggio, ha bisogno di recuperare l’intensità della partita, delle volte è stato bene in campo, le sue decisioni sono state importante. Ha avuto molti infortuni e deve recuperare i ritmi di gioco. Pau Lopez sta bene, Smalling pure, Florenzi ha avuto la febbre e vedremo se recupererà. Ünder è vicino al recupero, così come Perotti. Speriamo di recuperarli dopo la sosta".
Fonseca: "Abbiamo avuto le occasioni per cambiare risultato. Non è stata una partita facile"
Paulo Fonseca, allenatore della Roma, è stato intervistato durante il post-partita di Wolfsberger-Roma 1-1. Queste le sue parole:
FONSECA A ROMA TV
Un peccato, qualche errore di troppo…
Sapevamo che non era una partita facile. Sono una buona squadra, ma penso che abbiamo dominato tutta la partita. Abbiamo sbagliato l’ultima decisione, ma soprattutto abbiamo sbagliato l’ultima assistenza. L’avversario ha fatto un gran gol, ma avevamo l’occasione per fare un altro risultato.
Il pressing alto è stata una chiave?
Sì, in alcuni momenti non è stato facile uscire da questa pressione. Soprattutto nelle fasce. Abbiamo facilità di giocare nella metà campo offensiva. E’ mancata l’ultima decisione, potevamo fare tanti gol. Abbiamo cambiato molti giocatori, penso che possiamo fare meglio nell’ultima parte di campo.
Oggi si poteva fare di più?
Penso che l’atteggiamento è stato buono da parte di tutti. Sono soddisfatto di chi ha giocato per la prima volta.
Come mai si sono sbagliati certi passaggi o controlli facili? E’ una questione tattica, fisica?
Penso entrambe le cose: tecnica e tattica. Dovevamo far girare la palla velocemente durante la pressione. Non avevamo tutte le linee di passaggio che dovevamo avere. Tecnicamente abbiamo sbagliato in certi momenti.
FONSECA A SKY SPORT
Si poteva fare qualcosa di più per controllare meglio la partita?
Sì, noi abbiamo controllato sempre la partita. Per me abbiamo sbagliato un po’ nell’ultima scelta. Abbiamo avuto molte occasioni e se non avessimo sbagliato l’ultima decisione potevamo fare 3-4 gol. Ma è vero che abbiamo sbagliato proprio questa ultima decisione e possiamo fare meglio.
Un po’ troppi palloni persi…
Sappiamo che questo avversario pressa molto alto nei corridoi, soprattutto in quello di sinistra. Non sapevamo un po’ come uscire da questa pressione, abbiamo sbagliato alcune linee di passaggio per cambiare il gioco e dopo si perde palla ed è molto pericoloso. Penso che abbiamo sbagliato soprattutto nell’ultimo passaggio.
Molto turnover, 8 cambi rispetto a Lecce. C’è il rischio di perdere la continuità tecnica?
La verità è che non avevamo altre scelte. E’ difficile in questo momento far giocare i giocatori che normalmente giocano. Molti sono stanchi, domenica abbiamo già la prossima partita. Non è possibile farli giocare sempre.
Un'altra Roma per l'Europa
IL MESSAGGERO - TRANI - Gli ultimi imprevisti cambiano il piano di Fonseca. Spazio alla gestione degli interpreti che, dopo la trasferta di Lecce, ha la priorità sulla rotazione degli stessi. Il portoghese, pur avendo messo in preventivo il turnover per la tappa di domani in Austria, mai avrebbe pensato di mettersi in viaggio con la rosa quasi dimezzata. Insieme a Pellegrini (stop di 2 mesi), esce di scena pure Mkhitaryan (poco meno di un mese). Titolari che, improvvisamente indisponibili, si aggiungono a Zappacosta, appena rientrato in gruppo, Perotti e Under. Il rombo offensivo, numericamente il reparto più completo, è al momento senza 4 giocatori. Lì davanti, insomma, la scelta si riduce al minimo indispensabile. Diventerà un po' più ampia solo quando l'allenatore, in attesa del recupero di Under (forse subito dopo la sosta), avrà la possibilità di mettere in campo Zappacosta e di spostare Florenzi nel ruolo di esterno alto, strategia studiata per il derby e abortita per l'infortunio nel riscaldamento del laterale arrivato in prestito dal Chelsea.
PRIMATO STAGIONALE - Fonseca, senza arrivare alla quota di 8 novità da una partita all'altra toccata da Ancelotti nelle partite contro il Lecce e il Cagliari (il tecnico del Napoli ha già utilizzato 22 calciatori, quello qiallorosso si è per ora spinto fino a 21), ha pronta la maxi rotazione per la gara contro il Wolfsberger. Il suo metodo, però, è chiaro: interviene se serve farlo. Basta andare a vedere il suo comportamento, in passato e anche quello nelle prime sue 7 partite ufficiali in giallorosso, per capire quando si affida al turnover. Non esagera a priori solo per coinvolgere il gruppo. Lo usa soprattutto se deve far fronte alla full immersion di match. Ha cambiato niente o quasi all'inizio: solo Mancini per Jesus, dal Genoa al derby. Sarebbero stati 2 cambi, se avesse giocato pure Zappacosta e non Kluivert. E 2 pure con il Sassuolo, dopo la prima sosta stagionale, dentro i debuttanti Veretout e Mkhitaryan. Al primo impegno infrasettimanale, in Europa League contro il Basenksehir, è salito a 5, con l'unica presenza di Pastore dall'inizio e la prima da titolari per Spinazzola e Diawara. E, nell''ultima delle 3 gare in 8 giorni, la domenica a Bologna, ecco altri 5 innesti con formazione identica a quella scelta per il Sassuolo (le due gare in cui è partito con la stessa). Mercoledì scorso con l'Atalanta appena 3, con l'esordio di Smalling. E 4, invece, a Lecce. Il record è atteso proprio domani a Graz: 6 o 7, perché poi domenica c'è il Cagliari e la rotazione va calibrata guardando alla partita di campionato. In Austria, con Pastore trequartista di coppa, rientrano dal primo minuto Spinazzola, Fazio, Cristante e Zaniolo. In ballo anche Jesus e magari Kalinic. Perché se Kolarov è quasi sicuro di riposare, pure a Dzeko (in maglia giallorossa ha realizzato 24 delle sue 39 reti nelle coppe europee, 9 in Europa League) dovrebbe essere risparmiata parte della gara. Bisogna vedere se il centravanti entrerà subito o in corsa.
RIPOSO INEVITABILE - È, dunque, probabile che siano preservati i senatori Kolarov e Dzeko, fin qui gli unici giocatori di movimento sempre schierati dall'inizio (con loro, pure il portiere Pau Lopez) e in campo, a settembre, anche negli impegni delle rispettive nazionali. Fonseca deve poi decidere se insistere su Smalling che, smaltito il risentimento muscolare, ha giocato due partite di fila. Stamattina a Trigoria è in programma la rifinitura durante la quale l'allenatore farà il punto sulle condizioni fisiche dei singoli (la partenza per Graz è prevista nel pomeriggio).
Mkhitaryan ko, out 3 settimane
IL MESSAGGERO - CARINA - Le brutte notizie sono come le ciliegie a Trigoria: una tira l’altra. Non bastava lo stop di due mesi per Pellegrini (frattura del quinto metatarso del piede destro). Si ferma anche Mkhitaryan. Confermata la lesione tendinea all’adduttore per l’armeno che dovrà rimanere ai box per tre settimane. Con l’ex Arsenal, il numero degli infortunati muscolari in casa giallorossa ha già toccato quota otto. Tornando a Pellegrini, l’intervento chirurgico eseguito a Villa Stuart dal professor Santucci, in presenza del responsabile sanitario del club Causarano, è perfettamente riuscito. Per quattro-cinque giorni il calciatore dovrà rimanere fermo. Poi potrà iniziare a lavorare in palestra, poi piscina e cyclette. Tra un mese è previsto che possa ricominciare ad effettuare corsa leggera. Intorno ai 45 giorni, riprenderà ad allenarsi con il gruppo.
Mkhitaryan, tendine ko. Pellegrini out due mesi
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Giornata peggiore, per Paulo Fonseca, non poteva esserci: nel giro di tre ore la Roma ha avuto la certezza che Pellegrini non ci sarà per i prossimi due mesi e che per tre settimane dovrà fare a meno anche di Mkhitaryan. Il centrocampista azzurro, operato al quinto dito del piede destro, ne avrà per circa 60 giorni, ma già non vede l’ora di rientrare: «Non accelerare i tempi», il messaggio dell’amico Totti, che sa perfettamente di quanto sia difficile restare fermi. Per Mkhitaryan, invece, è arrivata la notizia che nessuno si aspettava: lesione tendinea all’adduttore destro. (...) . La buona notizia, almeno, a Fonseca l’ha data Davide Zappacosta, che dopo un mese è tornato a lavorare con i compagni (...)
Con la Grecia torna Zaniolo. Balotelli può attendere
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Balotelli può attendere. E anche per Castrovilli l’appuntamento è rimandato. Torna invece Zaniolo, unico Under 21 strappato a Nicolato e al suo impegno cruciale con l’Irlanda, mentre Kean e Tonali potrebbero aggregarsi per la seconda sfida. De Rossi, infine, è in stand-by. Si delinea l’Italia che affronterà Grecia e Liechtenstein nelle qualificazioni europee. Venerdì Roberto Mancini comunicherà la lista per il doppio impegno: il 12 a Roma gli azzurri possono conquistare la qualificazione aritmetica a Euro 2020. E comunque tre giorni dopo a Vaduz dovrebbe arrivare il timbro definitivo. Esperimenti rimandati a novembre (Bosnia a Zenica, Armenia a Palermo) e soprattutto alle amichevoli di marzo. Senza dimenticare che vincere è obbligatorio per essere teste di serie al sorteggio dell’Euro (il 30 novembre a Bucarest) e per puntare alla prima fascia nel sorteggio per Qatar 2022. Se con Donnarumma e Sirigu abbiamo di fatto due portieri titolari, il discorso è diverso tra i centrali e i laterali. In mezzo, accanto a Bonucci, potrebbe essere riproposto Acerbi. Con Rugani in panchina, e Chiellini infortunato, sono indispensabili Izzo e Mancini. (...) Il Mancio decide venerdì su De Rossi ora al Boca, quando il giocatore lo aggiornerà sulle sue condizioni. Se sta bene, sarà convocato. Una chiamata anche simbolica, un saluto nel suo Olimpico come doveva essere quella di Buffon per Italia-Olanda allo Stadium. (...)
Dzeko, partenza super. E la Roma sogna in grande
LA GAZZETTA DELLO SPORT - «Se dicessi che non penso a raggiungere i cento gol in giallorosso mentirei». Già, anche perché a conti fatti nessuno gli crederebbe. Perché è un attaccante e perché come tutti gli attaccanti vive per il gol. E invece ieri Edin Dzeko è stato sincero fino in fondo, nell’intervista rilasciata al sito ufficiale della Roma. Raccontando se stesso, i suoi sogni ancora vivi, il passato ma anche il futuro. E, ovviamente, raccontando la sua Roma, quella che oggi vive da leader assoluto e che domani sarà impegnata in Austria, a Graz, per la partita di Europa League contro il Wolfsberger (...) Nel frattempo una certezza c’è e cioè che Edin non è mai partito così bene in passato. Con il gol (decisivo) segnato domenica al Lecce il bosniaco ha infatti timbrato il cartellino già 5 volte nelle prime sette partite ufficiali della Roma, con una media-gol di 0,71 a gara. Prima solo due volte era riuscito a fare meglio: una con il City, una con la Roma (nel 2017-18). Il gol realizzato al Via del Mare, tra l’altro, è il suo 66° in Serie A e 92° in giallorosso, dato che lo porta a -10 da Montella nella classifica all time dei marcatori romanisti. Continuando a questo ritmo, a fine stagione potrebbe salire anche sul podio, superando non solo lo stesso Montella, ma anche Manfredini (104), Volk (106) e Amadei (111). (...) E probabilmente sul suo momento ha influito un po’ tutto. Il feeling immediato con Fonseca, il morale, la leadership («Ma di certo c’è solo che sono il più vecchio con Kolarov, Fazio e Mirante – ci scherza su Edin –. Cerchiamo di essere d’esempio ai giovani, di portarli sulla strada giusta») e l’importanza di sentirsi decisivo anche a livello di simbologia. Metabolizzato l’addio a due totem come Totti e De Rossi, se c’è un volto di un giocatore in cui ha iniziato a specchiarsi la Roma quello è proprio il volto di Edin. «Con Fonseca mi sono divertito subito e questo è stato un aspetto importante anche per prendere la decisione di restare qui. lui è un tecnico capace e una persona onesta, caratteristiche che a volte sono difficili da trovare insieme. Ma se sono ancora alla Roma è perché hanno inciso anche il club e i compagni, tutti volevano che restassi. E poi la mia famiglia, che in questa città è molto felice» (...)
Ko anche Mkhitaryan: 3 settimane
IL TEMPO - BIAFORA - Cadono come foglie d'autunno i giocatori della Roma, che ha raggiunto quota sette negli infortuni di tipo non traumatico dall’inizio della stagione. L'ultimo calciatore ad essere vittima della sfortuna è Mkhitaryan, che starà lontano dal campo per tre settimane avendo rimediato una lesione tendinea dell’adduttore della gamba destra con il Lecce. Il trentenne - che inizialmente non sembrava avviato ad uno stop così lungo - non sarà convocato dall’Armenia, salterà le gare con Wolfsberger e Cagliari e sarà da valutare per la sfida con la Sampdoria, la prima dopo la sosta perle nazionali. Nel frattempo, mentre l'armeno effettuava la risonanza magnetica, in una delle sale operatorie di Villa Stuart Pellegrini veniva sottoposto ad un intervento di sintesi della frattura del quinto metatarso del piede destro. Il centrocampista, ab-bracciato dall’affetto social di tutto il mondo del calcio, potrà tornare in campo, se tutto filerà liscio, tra 60 di fare in tempo per il big match con l'Inter. Il professor Santucci, che ha operato Pellegrini in presenza del responsabile sanitario della Roma Causarano, ha perfettamente completato l’operazione, chiarendo poi le cause della frattura: «La fascite plantare - ha dichiarato a Sky - sicuramente non ha inciso, perché è una patologia delle parti molli, mentre il giocatore ha riportato una frattura che è molto frequente negli sportivi e nei calciatori. Per la guarigione il tempo è ridotto, a questo però va aggiunto il tempo necessario al rientrare in forma e su questo i medici della società, che sono molto preparati, potranno valutare nel migliore dei modi». L'unica buona notizia di ieri per Fonseca è il pieno recupero di Zappacosta, allenatosi con il gruppo alla ripresa dei lavori e pronto ad essere convocato. Il ritorno del terzino permetterà al tecnico portoghese di poter impiegare, vista l'emergenza, Florenzi nel reparto offensivo, anche se contro gli austriaci (oggi alle 11 la rifinitura a Trigoria, alle 16.20 la partenza verso Graz e alle 18.45 la conferenza del mister e di Fazio) è più probabile l'inserimento di Pastore, con Kluivert e Zaniolo esterni. Ancora sulla via del recupero Cetin, Under e Perotti, divisi tra campo e palestra. Intanto la Roma ha comunicato il lancio del negozio virtuale su Amazon: sul portale dell'azienda statunitense si potranno acquistare gli articoli di merchandising della società giallorossa.
Roma a pezzi, Pellegrini: stop di 70 giorni. E si blocca anche Mkhitaryan
LEGGO - BALZANI - L'allarme infortuni è diventato emergenza. E ora parlare di casualità o coincidenze risulta quasi paradossale. Nella giornata di ieri, infatti, Fonseca ha insaccato un doppio colpo allo stomaco. In mattinata è stato turno di Lorenzo Pellegrini. Il centrocampista, accompagnato dal suo agente e operato dal professor Santucci ,è stato sottoposto a sintesi della frattura del quinto dito del piede destro. La diagnosi post operatoria è chiara: ci vuole un periodo di 60 giorni per il ritorno all'attività agonista. Che potrebbero diventare 70 visto poi il riadattamento alla preparazione. Per rivedere Pellegrini quindi bisognerà aspettare metà dicembre, magari già nel big match contro l'Inter del 6 oppure la settimana dopo con la Spal. Pellegrini giocherà con una piccola vite sul piede che non dovrebbe più togliere fino a fine carriera. Un po' come il suo amico Totti, che dal 2006 convive con una placca nella caviglia sinistra. Ma non è tutto qui. Perché qualche ora dopo a fare il suo ingresso in clinica è stato Mkhitaryan. L'armeno ha avvertito un forte dolore all'inguine durante la gara col Lecce e ieri si è sottoposto ad esami strumentali che hanno diagnosticato una lesione tendinea all'adduttore. Tempi di recupero stimati in 3-4 settimane. Fonseca, quindi, perde due trequartisti in 48 ore e ora dovrà limitare il suo turn over già ridotto per i ko da inizio anno di Perotti, Under, Zappacosta, Smalling e Spinazzola. Questi ultimi due saranno a disposizione mentre per gli altri bisognerà aspettare dopo la sosta (Perotti ne avrà per un mese ancora). Nelle prossime due gara con Wolfsberger e Cagliari probabile l'avanzamento di Florenzi con Pastore e Zaniolo a giocarsi il posto da trequartista e Kluivert a sinistra. L'alternativa è spostare uno tra Veretout e Cristante a ridosso di Dzeko, un ruolo che i due hanno ricoperto a Firenze e Bergamo. Un'ecatombe che porta a 60 gli infortuni in rosa dalla scorsa stagione a oggi e addirittura a 8 gli stop muscolari in poco più di un mese. Torna quindi il processo a a Trigoria nonostante i cambi radicali che hanno interessati negli ultimi mesi lo staff atletico, quello medico e ovviamente quello tecnico. La responsabilità di una preparazione anomala (svolta nell'afa di Trigoria) non regge anche perché Zappacosta e Mkhitaryan l'hanno svolta in Inghilterra. Tornano quindi sotto accusa i campi di Trigoria definiti troppi duri da più di un tesserato. La Roma sta completando il rifacimento del campo principale per poi passare agli altri terreni. Basterà? Intanto, la squadra domani atterrerà in Austria per il secondo turno di Europa League. In difesa tornerà Fazio mentre a centrocampo sarà confermato Diawara. Spazio pure a Spinazzola che prenderà il posto di uno tra Florenzi e Kolarov. In attacco è ballottaggio tra Kalinic e Dzeko. Il bosniaco fin qui non si è mai fermato e ieri ha parlato al sito della Roma: «Fonseca capace e onesto, per me è perfetto. Possiamo lottare per Europa League e Coppa Italia. La Roma sarà la squadra con cui avrò segnato più gol, quella con cui avrò collezionato più presenze. La cosa importante è non arrendersi mai. Se mi fossi arreso dopo il primo anno, non avrei fatto quello che ho fatto dopo».
Roma, non si salva nessuno. Va ko anche Mkhitaryan
IL CORRIERE DELLA SERA - Si salvi chi può! Il General Hospital Roma torna a riempirsi come nei tempi peggiori: tra poco non ci saranno più letti liberi e bisognerà accontentarsi dei posti in corsia. Si cerca di ridere per non piangere, ma la situazione medica si fa più pesante giorno dopo giorno. Lorenzo Pellegrini è stato operato ieri a Villa Stuart: un intervento chirurgico di osteosintesi (in parole povere: una «vite» per aiutare la saldatura dell’osso) dopo la frattura del quinto metatarso del piede destro rimediata a Lecce. Il club, con un comunicato ufficiale, afferma che: «l’intervento è perfettamente riuscito ed è presumibile il recupero agonistico in 60 giorni». Tutto come previsto, insomma. La brutta notizia è arrivata invece dai controlli per Henrikh Mkhitaryan, che era uscito anche lui dal campo prima della fine della partita. Lo staff medico giallorosso, forse per esorcizzare il timore dell’ennesimo ko, aveva fatto filtrare un moderato ottimismo e lo stesso Paulo Fonseca, nella conferenza stampa post-gara allo stadio di via del Mare, non si era detto preoccupato per le condizioni fisiche dell’armeno. La realtà, invece, era ben diversa. Gli esami strumentali a Villa Stuart hanno evidenziato «una lesione tendinea all’adduttore della gamba destra» che lo terrà fuori dal campo per tre settimane. (...) Gli infortuni a Pellegrini e «Miki» aprono uno spazio per Javier Pastore. Il Flaco è stato utilizzato da Fonseca come cambio nelle prime tre giornate di campionato (48 minuti totali tra Genoa, Lazio e Sassuolo), ha giocato da titolare per 63 minuti contro l’Istanbul Basaksehir ma non è più stato in campo dal 19 settembre. A Graz, contro il Wolfsberger, la sua presenza è quasi sicura per ragioni di turnover. Le scelte offensive si sono assottigliate e domenica è prevista una gara non semplice, in campionato, contro il Cagliari in salute. (...)