All'arrembaggio. Fonseca-De Zerbi, dominare il campo la filosofia comune
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Prima è stato Fonseca a dispensare pubblicamente belle parole per De Zerbi. Poi è toccato al bresciano replicare, ovviamente con tanto di lusinghe per il collega portoghese. Ma l’impressione è che questa volta non si tratti dei soliti complimenti di circostanza, perché Fonseca e De Zerbi si piacciono davvero. (...) E forse non è neanche un caso che siano stati in ballottaggio fino alla fine per la panchina giallorossa.
(...) Il primo punto di contatto tra i due è proprio il possesso palla, dove il Sassuolo nelle prime due partite (contro Torino e Sampdoria) ha svettato, toccando una media del 68% (al top in Italia) mentre la Roma ha faticato un po’ di più, complice l’atteggiamento remissivo con la Lazio. (...) Oggi gli esterni di difesa saranno più alti, torneranno a spingere. E anche la difesa giocherà con una linea più alta rispetto all’ultima uscita (...).
Del resto, anche il Sassuolo è una squadra votata a giocare, tenere la palla, pressare alta e andare sempre alla ricerca della riconquista del pallone. Tutto questo, però, con una pulizia nel palleggio finora encomiabile, visto che la precisione nei passaggi per gli emiliani è addirittura dell’86,9%.
Paulo riscrive il futuro: «Non voglio più vedere la squadra del derby»
IL MESSAGGERO - LENGUA - Continua a tenere banco a Trigoria il caso infortuni - giunti a sei da inizio stagione - che non permettono a Paulo Fonseca di schierare la squadra al completo. Il tecnico è al lavoro assieme al suo staff per prevenire i guai muscolari dei calciatori, ma davanti a sé ha il Sassuolo (ore 18 stadio Olimpico) contro cui è obbligato a vincere per non perdere terreno in classifica. Due pareggi, l'ultimo, quello nel derby, non è affatto piaciuto per come è avvenuto: «Contro la Lazio la squadra è rimasta troppo passiva, a me invece piace avere più coraggio. E non voglio più rivedere quel tipo di prestazione». Il tecnico non è alla ricerca di alibi, ma ha una spiegazione per i recenti stop: «Smalling ha avvertito un dolore all'adduttore e non abbiamo voluto correre rischi per evitare un peggioramento, non è stato un infortunio muscolare. Spinazzola ha avuto un problema che si può verificare. Pastore ha una storia recente di infortuni. Under si è fatto male in Nazionale». All'appello mancano Zappacosta e Perotti: «Sono due casi che dal mio punto di vista meritano la nostra attenzione, premesso che Diego ha un passato di infortuni. Sono casi particolari perché Perotti si è fatto male mentre provavamo le palle da fermo, mentre Davide nel pre partita del derby».
Insomma, Fonseca prova a non vedere tutto nero: «Non sono state situazioni nella norma e per questo dobbiamo approfondire ulteriormente, possono anche entrare in gioco motivi legati allo stress o di natura psicologica. Sono problemi che riguardano tutti i club europei. Stiamo sviluppando con lo staff, i nutrizionisti e i preparatori, programmi rigorosi per prevenirli, ma non è possibile farlo al 100%». Come detto, Fonseca è alla ricerca dei primi tre punti stagionali contro il Sassuolo che potrebbe rappresentare un avversario ostico (negli ultimi tre anni 4 vittorie della Roma e 2 pareggi).
Riecco Zubiria: sarà manager per i rapporti con l'Uefa
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Dopo quattro anni Manolo Zubiria torna nei quadri dirigenziali della Roma. L'americano di origine spagnola sarà l'uomo giallorosso a diretto contatto con la Uefa e il responsabile delle attività logistico-sportive del club. E' stato il presidente James Pallotta a volere il suo ritorno e ad affidargli un ruolo operativo. Il presidente della Roma sarà oggi all'Olimpico, dove assisterà alla gara contro il Sassuolo: il massimo dirigente giallorosso mancava allo stadio dal 28 maggio 2017, giorno dell'addio di Francesco Totti al calcio giocato.
Nessuna competenza, ad ogni modo, nella sfera tecnica per Zubiria: l'ambito sportivo sarà infatti lasciato saldamente nelle mani di Gianluca Petrachi.
Smalling rinvia l'esordio
IL TEMPO - BIAFORA - Niente da fare per Smalling. Il difensore centrale dovrà rinviare il debutto con la maglia della Roma a causa del problema all'adduttore che lo ha costretto a svolgere allenamenti individuali negli ultimi due giorni. L'ex Manchester è stato provato durante la sosta in coppia con Fazio, ma alla fine Fonseca, per evitare il rischio di peggiorare l'infortunio (gli esami hanno escluso lesioni), non lo ha inserito nella lista dei 22 calciatori che alle 18 affronteranno il Sassuolo: «Chris ha accusato un piccolo fastidio, niente di i grave, ma non corriamo rischi, vogliamo che sia al 100%. Adesso c'è una serie di partite ed ho deciso, in accordo con lo staff medico, di gestire la situazione in questo modo». Intanto oggi la società chiuderà la campagna abbonamenti 2019/20, con un totale di circa 21.500 tifosi (11mila tagliandi staccati per la sfida con i neroverdì) che hanno sottoscritto la tessera stagionale: il dato è in linea con quello di due stagioni fa ed inferiore del 10% rispetto a quello dello scorso anno.
Tocca a Veretout: fosforo, idee e muscoli. Ora la Roma è pronta a godersi il suo regista
LA GAZZETTA DELLO SPORT - E' finalmente arrivato il momento del debutto per Jordan Veretout, che non è potuto scendere in campo nelle prime due sfide del campionato giallorosso contro Genoa e Lazio per un infortunio. 112 giorni dalla sua ultima partita, proprio contro il Grifone, quando ancora indossava la maglia della Fiorentina. Fonseca punta forte su di lui per dare qualità e quantità al centrocampo della Roma, soprattutto dopo aver rilevato che a Diawara serve ancora tempo per adattarsi ai suoi dettami. Dalle prime due gare dei giallorossi è emersa una certa fragilità al livello difensivo, e le caratteristiche di Veretout sono l'ideale per garantire al reparto arretrato maggiore copertura.
Difesa sotto esame, Mancini corre in cerca di fiducia
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Con ogni probabilità sarà Gianluca Mancini a coprire la zona che sarebbe stata affidata a Chris Smalling se per il calciatore in prestito dallo United non fosse arrivato il problemino ai flessori che gli è costato la convocazione. Il difensore ex Atalanta è sceso in campo per circa 30 minuti contro il Genoa, per poi partire da titolare contro la Lazio: meglio nel derby, partita in cui Mancini ha mostrato più confidenza con la situazione. Stasera tenterà di fermare gli attacchi del Sassuolo, contro cui ha una tradizione positiva: tre vittorie in campionato ed una in Coppa Italia per Mancini contro i neroverdi ed un gol all'attivo, quello messo a segno nell'ultima occasione in cui li ha affrontati.
Da Trigoria, il ventitreenne è segnalato in crescita, data l'abitudine che il ragazzo sta acquisendo di giocare in una difesa a quattro. L'ingresso di Veretout dovrebbe poi migliorare il filtro del centrocampo.
Sorpresa: una sfida all'insegna del «made in Italy»
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Sono due tra le squadre con più italiani del nostro campionato. E se dal Sassuolo ci si poteva anche aspettare questa scelta, la Roma americana negli ultimi due anni ha deciso di andare controtendenza rispetto al passato. (...) Perché nella Roma, salvo sorprese, partiranno dall’inizio Florenzi, Mancini, Cristante, Pellegrini e Zaniolo, mentre nel Sassuolo sono attesi Consigli, Peluso, Ferrari, Locatelli, Caputo e Berardi. In sintesi, la metà dei giocatori in campo è «azzurra» e chissà che non sia proprio questa partita a fornire a Mancini altre indicazioni.
(...) A Trigoria sono, in totale, 10 gli italiani in rosa (anche Mirante, Spinazzola, Zappacosta, Santon e Antonucci), mentre De Zerbi ne ha a disposizione 14, compresi Pegolo, Russo, Romagna, Tripaldelli, Ghion, Magnanelli, Mazzitelli e Raspadori.
Fonseca alla Roma: “Adesso vinciamo”
IL TEMPO - “Niente alibi”. Alla vigilia della terza giornata di campionato contro il Sassuolo, Fonseca scaccia il fantasma degli infortuni che sono già giunti a quota 5 da inizio stagione con quello di Smalling: “Stiamo sviluppando dei programmi rigorosi per prevenirli, anche se non si può al 100%”. Il portoghese è totalmente concentrato sulla sfida contro la compagine di De Zerbi e vuole evitare di eguagliare il record negativo raggiunto da Luis Enrique che non vinse nessuna delle prime tre. Contro i neroverdi è previsto finalmente anche l’esordio di Veretout, che giocherà in mediana accanto a Cristante.
Col Sassuolo Fonseca vuole la prima vittoria
LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Non nasconde la preoccupazione per i troppi infortuni e non cerca di trovare alibi per i soli 2 punti dopo le prime due giornate. Fonseca prepara la gara col Sassuolo senza poter schierare la formazione che aveva immaginato: “Smalling ha avvertito un dolore all’adduttore e non abbiamo voluto correre rischi per evitare un peggioramento, non è stato un infortunio muscolare, niente di grave“. Lo stop di Smalling arriva dopo quelli di Perotti, Spinazzola, Zappacosta e Under, un campanello d’allarme che si sta cercando di non ignorare a Trigoria. Fonseca è pronto finalmente a trovare la sua prima vittoria in giallorosso: “Contro la Lazio la squadra è rimasta troppo passiva, a me invece piace avere più coraggio. E non voglio più rivedere quel tipo di prestazione. Abbiamo preparato più soluzioni, ma non vi svelo quali sono“. Infine spazio anche ai nuovi acquisti: “Mkhitaryan è già pronto per giocare, è un giocatore intelligente e può collocarsi in diversi situazioni del campo. Kalinic invece fisicamente deve migliorare molto, con l’Atletico non ha fatto neanche la preparazione“.
Aggrappati alla speranza
IL MESSAGGERO - LIGUORI - Questa è la Roma oggi, con nuovi acquisti invisibili e altri due che magari vedremo oggi. Come avrebbe detto Marcantonio, se fosse stato all’Olimpico, “ma Petrachi e Baldini sono uomini d’onore”. Come Bruto e Cassio. Fonseca è un’altra cosa, è nuovo ed entusiasta, ma lo erano, come lui, anche Rudi Garcia e Luis Enrique. Poi, hanno fatto la loro esperienza. Speriamo che a Paulo vada meglio: è riuscito a tenere Dzeko e ha una spina dorsale solida con Kolarov e Florenzi e due talenti come Lorenzo Pellegrini e Zaniolo. Speriamo in tutti loro e nel l’orgoglio di squadra, che ci ha salvato contro la Lazio.
I giallorossi in campionato imbattuti da 6 mesi, Zaniolo senza gol da 8 gare
CORRIERE DELLA SERA - Il Sassuolo è l’unica squadra dell’attuale Serie A contro cui la Roma non ha mai perso, 7 vittorie e 5 pareggi. In assoluto i giallorossi non perdono da quasi 6 mesi, dopo un 4-1 col Napoli si è aperta una striscia di risultati utili consecutivi con 5 successi e 6 pari. In questo campionato però manca ancora la vittoria. Ben 8 giocatori convocati da Fonseca hanno già segnato al Sassuolo: Dzeko, Kalinic, Cristante, Florenzi, Mancini, Pellegrini, Veretout e Zaniolo. Quest’ultimo però non segna da ben 8 partite, restando a secco oggi stabilirebbe il record negativo della sua breve carriera.
Due dubbi: Mancini-Jesus e Diawara o Cristante
CORRIERE DELLA SERA - Non è una formazione obbligata, quella che scenderà in campo contro il Sassuolo, ma quasi. L’assenza last minute di Smalling unita a quelle di Perotti, Under e Zappacosta, lascia pochi margini di manovra a Fonseca. I dubbi sono due: il centrale difensivo da affiancare a Fazio e il centrocampista al fianco di Veretout. In difesa il favorito è Gianluca Mancini, già utilizzato nel derby: l’ex Atalanta dovrebbe avere la meglio rispetto a Juan Jesus. Mentre in mezzo al campo si candida per una maglia da titolare Bryan Cristante, ma il tecnico portoghese potrebbe anche decidere di lanciare la coppia degli esordiente, Veretout-Diawara. Sulla carta ci sarebbe anche Lorenzo Pellegrini, che però oggi viene spostato sulla trequarti con Zaniolo e Mkhitaryan sulle fasce.