Non sparate sul giochista

IL MESSAGGERO - TRANI - C'è il derby, non la Roma. Che, come si è visto domenica sera all'Olimpico, se non è pronta per il Genoa, figuriamoci per la Lazio. E' ancora incompleta e soprattutto impreparata a fine estate e (quasi) a fine mercato. Va corretta in fretta da Petrachi, cioè da chi è stato scelto per scegliere gli interpreti per migliorare la rosa dell'ultima stagione triste e deludente. La priorità, dopo la prima sbandata in campionato, non è in panchina, ma in campo. Fonseca ha il suo stile di gioco che poi è il motivo per cui in Via Tolstoj, sede del club giallorosso, decisero a giugno di chiamarlo al posto di Ranieri. Calcio offensivo, dominante e anche spericolato. Rischioso e al tempo stesso coraggioso. D'attacco. Il ripensamento lampo sarebbe la prima sconfitta di chi governa la società e non certo di chi guida la squadra. Non è, dunque, lui che deve cambiare. Sono gli interpreti che, come è già successo nel recente passato, non vanno bene per il suo 4-2-3-1. O sono acerbi o non adatti. Sono arrivate a Trigoria finora solo riserve. Adesso vanno accolti i titolari. Almeno un paio. In mezzo alla difesa, cioè il sostituto di Manolas. L'esterno alto a sinistra, cioè la fotocopia di El Shaarawy, acquisto che diventa più urgente per il lungo stop di Perotti. In più è necessario pure il vice Dzeko se davvero saluterà Schick. Il tris ci sta.

RECIDIVA PERICOLOSA - Perseverare, sarebbe, davvero diabolico. L'esperienza di Di Francesco, finita a marzo nel peggiore dei modi, dovrebbe servire a Petrachi per non inciampare come è successo a chi lo ha preceduto. Estate 2017: l'allenatore chiede l'esterno destro mancino per coprire la partenza di Salah. Indica Mahrez, specialista nel ruolo, e riceve Schick, disposto a giocare ovunque basta che non finisca sulla fascia. Estate 2018: il tecnico insiste con lo stesso desiderio dell'anno precedente. Sceglie Malcom e incassa Nzonzi che fa il centrocampista. Estate 2019: Fonseca si limita a pretendere il centrale «esperto e veloce» con cui sistemare il reparto arretrato. Ancora lo aspetta. E allora viene in mente il numero reso pubblico da Totti nel pomeriggio d'addio nel salone d'onore del Coni: zero. Perché non venne preso nemmeno un giocatore dei 5 consigliati da Di Francesco. Che, però, fece il pieno di trequartisti, pur avendo già in rosa Pellegrini. Addirittura 3: Pastore, Zaniolo e Cristante. E a lui, intenzionato a proseguire con il 4-3-3, indicarono a furor di media la strada da prendere: meglio il 4-2-3-1. È stata la fine della Roma semifinalista in Champions. L'aria che tira, nella settimana del derby, è di spingere anche Fonseca alla virata. Solo perché la Lazio, con più qualità, tatticamente somiglia al Genoa. Attesa e ripartenza, difesa a 3, centrocampo sempre in superiorità numerica, attaccanti veloci e in grado di non dare punti di riferimento.

CORREZIONE OBBLIGATA - L'aggiustamento in campo, comunque, è scontato. Attenzione: non è che il portoghese abbia deciso di fare marcia indietro. Zaniolo non sta bene, Perotti è out e Kluivert ancora altalenante. Possibile l'ingresso di Zappacosta, da terzino destro, e l'avanzamento di Florenzi, da esterno offensivo sinistro. In più Diawara, anche perché Veretout non è pronto, accanto a Cristante e Pellegrini trequartista. La Roma ha bisogno del play di ruolo. Non lo sono gli azzurri schierati contro il Genoa. In alcune fasi del match il piede va tolto dall'acceleratore per non finire fuori strada. Almeno due mosse che possono aiutare i giocatori a comportarsi da squadra e ad avere più equilibrio.

ESCLUSIONE BUROCRATICA - Non bastano, però, a riqualificare la difesa. Gli interpreti sono quelli e domenica Fonseca, se non avrà subito il centrale di alto profilo, deve ripartire da loro. Mancini può anche prendere il posto di Jesus e far coppia con Fazio. Ma, come è accaduto nell'azione del terzo gol del Genoa, la situazione non migliora. Per ora. In più ci sarà Cetin, escluso dalla lista dei 21 convocati per il debutto in campionato. Colpa del visto, ottenuto solo venerdì: è volato ad Ankara per ritirarlo presso la nostra ambasciata. Ma con il weekend di mezzo, solo ieri mattina ha avuto la possibilità di andare in Prefettura a firmare il contratto di lavoro utile per sistemare la pratica del suo tesseramento. La scommessa di Petrachi entra ufficialmente nel gruppo. A sorprendere, più dell'arrivo di Cetin, è però l'uscita del ds all'Olimpico: «Il mercato così lungo è un'agonia: non si può giocare la prima quando è ancora aperto. Finalmente sta per finire». L'agonia è, però, di Fonseca, sempre in attesa del top player in difesa. La fortuna è, invece, di Petrachi: il mercato è ancora aperto. Pure per la Roma da completare.


Rugani, Taison e Boga: la Roma corre ai ripari

IL TEMPO - AUSTINI - Che servisse un difensore centrale si sapeva prima di Roma-Genoa. Lo aveva detto e ripetuto Fonseca, lo ha confermato il campo: Fazio, Juan, l’acerbo Mancini e la scommessa Cetin non danno garanzie in un sistema di gioco che espone i centrali a continui uno contro uno. Ma da ieri a Trigoria considerano ancor più urgente un altro intervento: il grave infortunio di Perotti rende indispensabile l’arrivo di un esterno d'attacco, che numericamente mancava già prima. Petrachi vuole provare a portare due pedine nell’ultima settimana di mercato. Rugani e Taison a ieri sera erano in pole position per le rispettive posizioni, ma tutto può cambiare in ogni istante da qui a lunedì prossimo, quando suonerà il gong per le trattative. Il brasiliano dello Shakhtar Donetsk è un forte desiderio di Fonseca, che ha imparato a conoscerlo in Ucraina e lo ritiene l'elemento perfetto per arricchire la potenza offensiva della Roma. I dirigenti giallorossi sono stati per mesi piuttosto freddi sull’ipotesi di tesserare Taison che non rientra nei parametri imposti da Pallotta: ha 31 anni e ne compirà 32 a gennaio, non guadagna poco (serve un contratto da almeno 3 milioni netti più premi) e, soprattutto, il ricchissimo Shakhtar lo valuta 30 milioni di euro. Ma da qualche giorno un piccolo spiraglio si è aperto, grazie al giocatore che ha iniziato a pressare i dirigenti ucraini.

Ieri due messaggi su Instagram. «Lasciatemi andare, grazie a Dio per tutto» ha scritto l'esterno di Pelotas, aggiungendo in un secondo post: «Pensa con amore a una opportunità unica. Nel tempo di Dio, tutto sarà esaudito». L'agente brasiliano Diego Dornelles è stato ancora più esplicito: «La Roma è interessata, ci sono negoziazioni in corso ed è possibile che l’operazione venga definita in que- sta settimana». Sono gli stessi procuratori del ragazzo a trattare con lo Shakhtar, cercando di convincere gli ucraini ad accettare un prestito oneroso con obbligo di riscatto e pagamento dilazionato in 3-4 anni. A Taison restano due anni di contratto ma sarà difficile abbassare il prezzo da 25-30 milioni, si può lavorare sulla formula.

Non è l’unica pista battuta dalla Roma, che ha un budget limitato per le operazioni e cerca prestiti da trasformare in successivi acquisti. Tra la miriade di nomi offerti ha ripreso quota un'idea di inizio mercato: Boga del Sassuolo è un giocatore che piace e un intermediario sta provando a imbastire l'affare, con gli emiliani interessati a diversi baby giallorossi. Fonseca, ovviamente, preferisce Taison e aspetta anche un difensore. Rugani non convince al 100% ma sembra l’obiettivo più fattibile. Il diesse della Juve Paratici ha seguito Roma-Genoa all'Olimpico e ha poi ripreso i discorsi interrotti la settimana scorsa con Petrachi, che oltre Rugani coinvolgono diversi giovani tra cui Riccardi, D'Orazio e Gozzi. La Juve valuta il centrale 25 milioni, è disposta al prestito ma chiede l'obbligo di riscatto, l'agente è a Roma per motivi personali, ma pronto a sedersi al tavolo in ogni momento per firmare il contratto. L'alternativa rimane Lovren, sul quale non si segnalano accelerazioni, mentre i giallorossi si sono sfilati dalla corsa per Nkoulou con tanto di comunicato ufficiale in risposta alle accuse di Cairo. Quanto alle uscite, il Cagliari si è inserito su Defrel che sembrava vicino alla Samp e tratta anche Olsen, oggi giornata decisiva per Coric all’Almeria mentre si attendono offerte ufficiali per Schick e Gonalons.


Due mesi out: Perotti torna nell'incubo

IL TEMPO - BIAFORA - Lesione miotendinea al retto femorale sinistro. È questo l’esito degli esami strumentali a cui si è sottoposto Perotti a seguito dell'infortunio rimediato nella rifinitura che ha preceduto la sfida contro il Genoa. L'esterno argentino, secondo quanto riferito della Roma, dovrà stare fermo tra i 45 e i 60 giorni, per quello che è l’ennesimo infortunio di una sfortunatissima carriera (lo scorso anno ha giocato soltanto 811 minuti): si tratta infatti del 29° stop a partire dal suo arrivo in Europa al Siviglia. Durante tutta l’estate il numero 8 giallorosso non aveva saltato neanche una sessione di lavoro agli ordini di Fonseca, che lo aveva scelto come ala sinistra titolare nel nuovo scacchiere tattico, e spera ora di rialzarsi senza finire nel solito tunnel degli infortuni, magari anche grazie alla vicinanza della moglie Julieta: «Spero - ha scritto lei su Instagram - che nulla possa spezzarti in due».

Il tecnico può invece tirare un sospiro di sollievo in vista del derby con la Lazio per le condi- zioni di Zaniolo, uscito dall’Olimpico con una fasciatura alla coscia sinistra. Il talento di Mas- sa non ha riportato alcun infortunio e non sono stati necessari neanche dei controlli medici. Improbabile invece la presenza di Spinazzola, che la scorsa settimana ha rimediato una distrazione al bicipite femorale sinistro. Il terzi- no sinistro arrivato dalla Juventus vuole tornare a disposizione durante la sosta, in modo da essere pronto per la terza giornata contro il Sassuolo.

 

Coric all'Almeria, già svolte le visite mediche

Ante Coric vestirà la maglia dell'Almeria. Il croato di cui abbiamo goduto poco è in procinto per trasferirsi in prestito alla società spagnola: secondo Lavozdealmeria.com, in mattinata ha svolto le visite mediche.


Allenamento Roma, attivazione muscolare e fase tattica. Terapie per Perotti, individuale per Spinazzola

La Roma riprende la preparazione a Trigoria. Dopo il pareggio con il Genoa, ha iniziato l'allenamento alle ore 10 in palestra per poi passare in campo con una fase di attivazione muscolare, con cambi di direzione ed esercizi sulla rapidità. Per la fase tattica la squadra è stata poi divisa tra chi ha giocato domenica per l'intera partita e chi no.
Tutto regolare per Zaniolo che ha lasciato la partita all'Olimpico con una fasciatura alla coscia, lavoro individuale per Spinazzola. Perotti torna alle prese con le terapie.


Qualificazioni Euro 2020, Mancini potrebbe lasciare fuori Zaniolo e Kean per motivi disciplinari

Roberto Mancini, CT della Nazionale azzurra, potrebbe non avvalersi di Nicolò Zaniolo e Moise Kean per le gare di qualificazione a Euro 2020 contro Armenia e Finlandia. Il motivo sarebbe il comportamento indisciplinato riscontrato con l'Under 21, il tecnico azzurro, infatti, starebbe meditando di punire i due giocatori con un turno di riposo forzato. La decisione definitiva sarà presa in settimana, dato che entro venerdì si attendono le convocazione ufficiali. Lo riporta La Gazzetta dello Sport


Arriva Kalinic, Schick a un passo dal Lipsia. Da limare la questione legata all'obbligo di riscatto

La Roma ha raggiunto l'accordo con l'Atletico Madrid per l'attaccante Nikola Kalinic. Secondo quanto riferisce Sky Sport, tutto dipende dall'ormai imminente passaggio di Patrik Schick al Lipsia, già domani dovrebbe esserci un incontro con gli agenti per sbloccare la trattativa. Per entrambi i giocatori si va verso il prestito con obbligo di riscatto. 

Il commissario tecnico della Repubblica Ceca Silhavy ha parlato della situazione di Patrik Schick al portale ISport.cz. Queste le sue parole:

"Patrik ha ancora una settimana per trasferirsi: sono in contatto con lui, so che a breve può risolvere questa situazione. In vista dei prossimi match della Nazionale (in programma il 7 ed il 10 settembre, con Kosovo e Montenegro, ndr), dovrebbe aver già trovato una nuova squadra, quindi sarà tranquillo". 

Sky Sport 24, però, fa sapere di una battuta d'arresto nella trattativa che dovrebbe portare Schick in Bundesliga. Il Lipsia avrebbe infatti fatto marcia indietro sulla questione legata all'obbligo di riscatto. L'agente del giocatore è al lavoro per cercare di trovare una soluzione e chiudere la trattativa tra i due club. 


Difensore centrale cercasi, ripresi i contatti con Rugani e Lovren

INSIDEROMA.COM - ILARIA PROIETTI - La Roma necessita di un innesto nel reparto difensivo. Dopo il pareggio 3-3 con il Genoa all'esordio stagionale è chiaro più che mai il bisogno di assicurarsi un difensore centrale di livello. La coppia Fazio-Jesus ha messo i brividi in molte occasioni, mettendo in evidenza quanto manchi un degno sostituto di Manolas.

Con la Juventus continua il tira e molla per Daniele Rugani. I contatti sarebbero ripresi proprio nella giornata di ieri, c'è ancora distanza, però, tra le parti per quanto riguarda le valutazioni economiche. I bianconeri per il loro centrale chiedono non meno di 40 milioni, giudicati eccessivi da Petrachi. La Roma, dal canto suo, non è intenzionata ad incassare meno di 10 milioni per il baby Riccardi, possibile contropartita dell'operazione.

Nelle ultime ore, il portale calciomercato.it, ha svelato un retroscena che interessa proprio il club giallorosso. Jerome Boateng, difensore del Bayern Monaco, è stato offerto al ds Petrachi per 15 milioni di euro. Il DS ha però bocciato l'operazione, per via dell'ingaggio del calciatore tedesco, decisamente al di sopra delle possibilità della Roma.

E se Alderweireld sembra, ormai, definitivamente archiviato (c'è addirittura la possibilità che rinnovi con gli Spurs), dalla Premier League risalgono le quotazioni di Dejan Lovren, difensore del Liverpool, fuori dai piani del tecnico Jurgen Klopp. Due ostacoli per la trattativa: i vertici stanno tentando di escludere l'obbligo di riscatto per il centrale, che invece i Reds vorrebbe inserire; impensieriscono anche le richieste di ingaggio del giocatore, che vorrebbe firmare per un oneroso quadriennale.

Ci si chiede, inoltre, se la telenovela Roma-Torino sia finita qui. Al centro del ciclone c'è Nicolas Nkoulou che, avendo chiesto di essere escluso dalla lista dei convocati per la prima di campionato, ha fatto infuriare Urbano Cairo, soprattutto dopo la precedente prestazione con il Wolverhampton. Che Petrachi avesse il nome del centrale sul suo taccuino non è un mistero ma, dopo le dichiarazioni al vetriolo del presidente granata, il club giallorosso ha prontamente rilasciato un comunicato in cui ha assicurato di non avere contatti con nessun giocatore del Torino.


Futuro incerto per Defrel, controsorpasso del Sassuolo su Samp e Cagliari

La Sampdoria vuole Defrel. Nonostante l'inserimento di Sassuolo e Cagliari, secondo Il Secolo XIX, oggi la dirigenza del club incontra l'agente Pocetta: l'accordo da concludere riguarda il prestito con obbligo di riscatto.

Per il francese si rifà vivo anche il Cagliari. Complice del nuovo affondo rossoblù l'infortunio di Pavoletti. Secondo Sky Sport, inoltre, il club sardo potrebbe intavolare una doppia operazione con i giallorossi, con l'intento di portare a Cagliari anche il portiere Robin Olsen. 

Secondo gianlucadimarzio.com, è il Sassuolo ad essere passato in pole nelle ultime ore. Oggi ci saranno nuovi contatti tra la Roma ed il club emiliano per provare a chiudere la cessione dell'esterno francese.

 


Boga l'alternativa a Taison. C'è anche il Torino

La Roma sogna Taison in attacco, ma forse dovrà ridurre le sue aspettative a causa delle alte richieste dello Shakthar. Come anticipato dall'edizione odierna de Il Tempo, i giallorossi avrebbero messo gli occhi anche su Boga del Sassuolo. Secondo Sky Sport, anche il Torino è sulle tracce del giocatore neroverde. 


Giudice Sportivo, prima sanzione per tre giallorossi

Il Giudice Sportivo, dopo la prima giornta di campionato, ha emesso i propri vedetti. Per la Roma nessuna squalifica, ma solo prima sanzione per Florenzi, Juan Jesus e Pellegrini.


Carnevale: "La Roma deve sistemare la difesa e prendere una punta. Schick non lo vedo prima punta"

Andrea Carnevale, ex giocatore della Roma dal 1990 al 1993 ed oggi dirigente dell'Udinese, ha parlato della prima di campionato e di Schick ai microfoni di Tele Radio Stereo:

"Innanzitutto abbiamo vinto noi contro un non grandissimo Milan. Ha segnato Becao che diventerà un giocatore fortissimo. L’ho visto la prima volta a Praga e una seconda a Roma contro la Roma quando ha marcato Dzeko. Verrà convocato presto in nazionale".

Un parere sulla Roma?
"La Roma deve sistemare la difesa. Giocatori come Manolas non si trovano tutti i giorni".

Schick?
"Noi siamo stati i primi vicini all’acquisizione poi non si è fatto per motivi economici. Non lo vedo proprio come una prima punta, visto che spalle alla porta non sa tenere la palla, ha bisogno di una corsia esterna dove poter giocare col suo piede forte verso il centro del campo".

La griglia scudetto?
"La Juventus è ancora la squadra da battere ma Napoli e Inter sono subito dietro. La Roma deve fare ancora qualcosa sul mercato, tra cui un’altra punta a mio avviso".