Pallotta-Friedkin i due presidenti a confronto

Negli ultimi 11 anni l’AS Roma ha avuto una proprietà americana, prima quella riconducibile a James Pallotta Jr poi a Dan Friedkin. Andiamo ad analizzare e confrontare i due presidenti giallorossi.

Pallotta è stato presidente dell’AS Roma dal 2012 al 2020 ed il massimo risultato sportivo ottenuto è stata la semifinale di Champions League, contro il Liverpool, della stagione 2017/18 quando i giallorossi vinsero il ritorno per 4 a 2 ma furono comunque eliminati dalla competizione. Nei suoi 8 anni, quindi, l’imprenditore statunitense non ha vinto nessun titolo. Cosa diversa, invece, per Friedkin che, dopo essere diventato nel 2020 il nuovo presidente dell’AS Roma, ha messo in bacheca la Conference League 2021/22, riportando a Roma un titolo che mancava da ben 14 anni (Coppa Italia 2008).

Un’altra, sostanziale, differenza tra i due presidenti è la gestione della rosa giallorossa. Sicuramente Pallotta non ha avuto vita facile con gli addi al calcio di due bandiere giallorosse come Francesco Totti e Daniele De Rossi, ma i soldi spesi per acquisti, poi rivelatisi giocatori non da Roma, e le tante cessioni di giocatori importanti per le varie formazioni capitoline, non l’hanno di certo aiutato ad entrare nelle grazie dei tifosi. Come dimenticare i 42 milioni spesi per Schick, i 26.6 per Nzonzi, i 24.7 per Pastore o i 24.5 per Iturbe, tutti giocatori che non sono più a Roma. Oppure le cessioni importanti come quelle di Rudiger, Marquinhos, Salah o Alisson, ora campioni rispettivamente al Real Madrid, al PSG ed al Liverpool. Giocatori su cui si poteva, probabilmente, puntare per la Roma di oggi. Friedkin, invece, sembra essere più mirato con gli acquisti, vedi Abraham e Dybala, e con una gestione della rosa più a lungo termine, vedi la conferma in blocco, o quasi, degli eroi di Tirana. Su questo aspetto, a dir la verità, anche Pallotta si è espresso prendendosi le colpe per l’errore nell’affidarsi a Ramon Rodriguez Verdejo, meglio conosciuto come Monchi, mentre l’attuale presidente si è affidato a Tiago Pinto il quale sta ripagando, molto bene, la fiducia data.

Un’altra differenza tra i due americani è sicuramente la gestione ‘’nuovo stadio’’ con Pallotta, anche a detta del sindaco Raggi, più aggressivo nel trovare un accordo con la Pubblica Amministrazione capitolina, mentre Friedkin sembra essere più propenso al dialogo ed al trovare una soluzione adeguata a entrambi. Tale atteggiamento ha permesso, mai come ora, di essere vicini alla realizzazione di un impianto privato per la società giallorossa.

Altra sostanziale differenza tra Pallotta e Friedkin è il rapporto con l’AS Roma ed il popolo giallorosso. Se il primo è sempre sembrato distante da tifo e squadra, ma tanto presente a livello mediatico, il secondo è proprio l’opposto, molto presente all’Olimpico e poco protagonista con i media. Aspetti che, sicuramente, piacciono di più al tifo giallorosso.

Infine, i Friedkin hanno fatto uscire l’AS Roma dalla Borsa acquistando il 95% delle azioni societarie, facendo tornare, dopo 22 anni, la società capitolina sostanzialmente nelle mani di un solo azionista.

Di Mirco Monda (insideroma.com)


Roma vs Ascoli 0-1 | Scivolone dei ragazzi di Mourinho. Bucchi: "La vittoria ci fa piacere, ma la sfida non è veritiera"

La Roma ha giocato un'amichevole questo pomeriggio contro l'Ascoli, formazione di Serie B.
Un test match completamente blindato sul campo di Trigoria, con la Roma che non ha voluto far trapelare informazioni. Avrebbe preso parte all'incontro anche Dybala. Ma non è bastato ai fini del risultato. Infatti la Roma è stata sconfitta per 1-0, con l'Ascoli che ha trovato la rete al 67' con Botteghin in seguito agli sviluppi di un corner.
Al termine della partita ha parlato l'allenatore dei bianconeri, Christian Bucchi: "Ovviamente la vittoria ci fa piacere, vincere contro una grande è sempre bellissimo. Ma non dobbiamo farci deviare da una sfida non veritiera. E' una partita neanche d'agosto, prendiamola con la dovuta cautela".
Nessuna dichiarazione da parte di Mourinho o giocatori, con la Roma che ha deciso di non pubblicare la sintesi della gara.


Conferenza Stampa Dybala: "Farò quello che chiede il mister per aiutare la Roma. Penseremo partita per partita"

Paulo Dybala, nuovo acquisto della Roma, si è presentato in conferenza stampa presso Trigoria.
Apre la conferenza Tiago Pinto: "Se riesco a scherzare in italiano, penso che sia una gioia portare la Joya. Per portarlo a Roma c'è stato un grande lavoro di squadra: mi sento di ringraziare la società, il suo coinvolgimento nella trattativa, il mister che è stato abbastanza importante e lo staff di Paulo che ha aiutato a creare questa partnership. Non c'è bisogno che io parli della sua qualità, ma in questi giorni mi ha fatto piacere vedere il suo coinvolgimento e l'empatia con la squadra: mostra la sua voglia di fare bene con la Roma. È una gioia enorme averlo qui alla Roma, questo dimostra la credibilità del progetto".

Si prosegue con le domande per Dybala e le sue dichiarzzioni: 

Per te è giusto iniziare ad alzare il livello di ambizione e se si dovesse alzare ancora di più con giocatori di livello internazionale si possa parlare di corsa scudetto?
"Credo sia presto per iniziare a parlare di scudetto. C'è voglia, lo scorso anno la Roma ha vinto un trofeo importante. Ci sono obiettivi importanti, a tutti piace vincere e quello deve essere il nostro obiettivo: pensare di partita in partita e più avanti vedremo dove saremo per parlare di obiettivi più importanti. In questo momento ci sono squadre più avanti di noi, dobbiamo pensare partita per partita".

Mi hanno incuriosito le parole di Marotta, ti sei sentito tradito?
"No, per niente. Da quando è finito il mio contratto con la Juventus, i miei agenti hanno parlato con tante squadre e voi avete parlato di tante squadre in più. Ho un bel rapporto con Marotta. Tante squadre si sono avvicinate, poi è arrivato il direttore a Torino e le cose sono cambiate".

Ti senti meglio a giocare da seconda punta o trequartista? Quanto ha inciso la telefonata con Mourinho?
"Per quanto riguarda la prima domanda, compete al lavoro del mister: in base alle partite troverà le soluzioni per me e per la squadra, poi deciderà lui e io sarò disposto a ricoprire entrambe le posizioni. La chiamata del mister è stata un piacere enorme: la prima è stata col direttore e lui, poi il mister mi ha scritto. Ho avuto la fortuna di conoscere il presidente, suo figlio, ho parlato con il direttore e conoscevo alcuni ragazzi. La chiamata di tutti è stata una dimostrazione di affetto, è stata importante per me".

Quali sono le certezze che ti hanno dato? Possiamo tradurli in obiettivi?
"Sì, la prima domanda che ho chiesto al mister è stata: cosa puntiamo a vincere? A me piace vincere e anche al mister. Quando abbiamo iniziato a parlare il mister e la società mi hanno dato punti di riferimento che avete visto l'anno scorso: la serietà, l'entusiasmo, il mister e la consapevolezza dei ragazzi sono importanti per andare avanti. Cercherò di dare il massimo, di portare la mia esperienza per continuare a vincere".

L'affetto dei tifosi? Esulterai in caso di gol con la Juventus?
"Con la Juve ovviamente no. Sono curioso di vedere cosa succederà con i tifosi questa sera, so che questa è una piazza calda e la gente è sempre vicina alla squadra. Sono curioso di conoscere i tifosi e abbracciarli".

Pensi che la Roma sia la piazza ideale per esaltare la tua caratteristica di divertire?
"Sì. Il calcio è cambiato tanto, si vedono tanti giocatori fisici e veloci con meno giocate belle ma conta il risultato finale. Io voglio vincere, tutti lo vogliamo, deve essere il nostro primo obiettivo. Poi ho le mie caratteristiche, farò quello che mi chiede il mister e il mio gioco per aiutare i miei compagni".

Quali sono stati le principali differenze che hai trovato tra Roma e Juventus? Se tra le persone che ti hanno convinto c'è anche Totti?
"Sono da poco qua, sto conoscendo gente nuova e devo imparare tutti i nomi di chi lavora intorno a noi. Vedo un club organizzato in tutti gli aspetti, mi stanno aiutando in tutto e stanno aiutando anche la mia famiglia. Ne sono contento. Con Francesco ci siamo visti alla partita di Eto'o, abbiamo parlato, ma non c'erano le certezze di arrivare qui: mi ha parlato bene di Roma, ma non ci siamo risentiti in questi giorni".

Sei arrivato nel pieno della maturità tecnica, è possibile che il Dybala che si vedrà qui, anche considerando il tifo della Roma, sarà il migliore di tutta la carriera?
"Ovviamente lavoro sempre per quello, me lo auguro. Sto cercando di mettermi nella migliore condizione fisica per farlo, ci saranno tante partite prima del Mondiale e cerco di curare tutti i dettagli. Ho fatto esperienza alla Juve, in una squadra abituata a vincere ti trasmette quello dal primo giorno, quindi cercherò di dare il massimo nello spogliatoio. Cercherò di portare la mia esperienza per aiutare a vincere e nei momenti di difficoltà che sicuramente ci saranno".

Sulla stagione scorsa alla Juventus.
"Credo sia normale che ci siano delle critiche. Quando giochi nella Juve si chiede sempre di più, ovviamente avrei voluto segnare e giocare di più in riferimento a qualche infortunio avuto. Ma rispetto all'inizio dell'anno i miei numeri sono stati i primi in diversi aspetti, poi si vede il minimo dettaglio. Per quanto sono stato fermo i miei numeri sono stati i primi in diversi aspetti".

Ci racconti perché è finito il tuo rapporto con la Juve?
"Il direttore Arrivabene è stato chiaro nelle sue dichiarazioni: avevamo un accordo da firmare ad ottobre, la società ci ha chiesto di aspettare e a marzo abbiamo avuto la notizia della società che non facevo parte del futuro. Non è stato un problema economico, come tanti hanno detto, ma la società col mister hanno preso altre decisioni. Ho detto che se era la loro scelta, per me non era un problema".

Molti hanno detto che Roma è la piazza giusta per te, secondo te perché?
"Ho parlato con i proprietari e il direttore, mi hanno trasmesso sicurezza nel progetto, sapendo come la Roma si sta costruendo non ci sono stati molti dubbi".

Si è parlato molto della clausola, è un atto di fiducia reciproco? C'è voglia di avere un rapporto lungo?
"Penso solo al campo, ad allenarmi e a giocare, è una domanda per il direttore e i miei procuratori. Spero che il futuro sia felice per tutti".

Cosa pensi di Zaniolo?
"Tutti conosciamo Zaniolo, le sue caratteristiche e quello che può dare, ho avuto modo di parlare con lui. La scelta è sua. Tutti vogliamo i giocatori più forti, ma non posso intromettermi nel suo futuro. Ci deve pensare lui".

Nella tua prima intervista hai parlato della maglia numero 10: hai firmato per 3 anni ambisci a conquistarla?
"Sappiamo l'ultimo che l'ha indossata. Ho grandissimo rispetto, per me il numero 21 è molto importante per la Nazionale e perché ho vinto con la Juve. Spero che sarà il numero con cui vincerò con la Roma. In futuro non si sa, ora sono contento col 21".


Stadio, spunta l'ipotesi di un parcheggio sotterraneo

La Roma, tra mercato e OPA, lavora anche sul fronte stadio.
Settimana scorsa, come riferisce Il Messaggero, è andato in scena un incontro tra la società dei Friedkin e o Studio Gau, incaricato per la progettazione dell'impianto sportivo. Lo stesso studio avrebbe incontrato in Comune i tecnici dell'Urbanistica e Mobilità per presentare l'idea di un parcheggio interrato, sotto il futuro Stadio, di tre livelli per una capienza di 3-4 mila posti auto. Dall'incontro è emerso come il Comune voglia dare priorità al trasporto pubblico piuttosto che quello privato.
Altro nodo principale è quello legato all'isolamento acustico, fattore di interesse pubblico, che potrebbe causare problemi al vicino Ospedale Pertini oltre che alle abitazioni private he sorgono vicino l'area di Pietralata.


La Roma alle prese con gli esuberi. Stallo per Villar, Diawara rifiuta le offerte

In attesa di nuovi movimenti in entrata, la Roma deve lavorare sulle cessioni dei giocatori che non rientrano più nei piani di Mourinho.
In primis c'è da convincere Diawara, che non è attratto dalle offerte giunte finora ed ha rifiutato ogni ipotesi. Un atteggiamento che sta facendo "terra bruciata" circa ulteriori offerte, con alcune squadre che stanno ritirando l'interesse palesato finora. Non una tattica perfetta per Diawara, fuori rosa e che si allena a parte a Trigoria insieme al Villar. Sullo spagnolo, di rientro dal prestito al Getafe, c'è il Monza. L'iniziale accordo di prestito con diritto di riscatto in caso di salvezza si è bloccato sull'entità del suddetto riscatto. Infatti la Roma vorrebbe 10 milioni, mentre il Monza chiederebbe uno sconto per scendere intorno i 6-7 milioni.
Più semplici i possibili addii di Veretout, Carles Perez e Kluivert.
Veretout, che ha disputato tutto il ritiro portoghese agli ordini di Mourinho giocando tutte le amichevoli, è nel mirino di Nizza e Marsiglia. La Roma lo cederebbe solo in caso di offerte congrue al suo valore, altrimenti può restare in rosa. Passi avanti per la partenza di Carles Perez e Kluivert. Lo spagnolo vorrebbe giocare di più ed ha scelto il Celta Vigo come possibile destinazione. Su Kluivert, invece, si è fatto avanti il Monaco.


Domani il Dybala Day. Alle 14 la conferenza stampa, in serata festa per i tifosi

Domani per la Roma, Dybala e tutti i tifosi giallorossi sarà una giornata speciale.
Si comincerà alle 14:30, quando la Joya parlerà in conferenza stampa presso il centro sportivo di Trigoria.
Si continuerà in serata, alle ore 21, presso il Colosseo Quadrato dell'Eur con un evento speciale aperto a tutti i tifosi. Infatti Dybala, dove essersi presentato alla stampa, si presenterà ai suoi tifosi tra giochi di luci, bandiere e cori in suo onore.


Roger Ibanez: "Obiettivo Champions: tutti vogliono giocarla"

Il difensore della Roma, Roger Ibanez, ha parlato a LaRoma24.it in merito all'obiettivo dei giallorossi nella prossima stagione, di tornare a qualificarsi per la Champions League: "È il nostro obiettivo, tutti noi vogliamo giocarla. Dovremo essere concentrati e partire subito molto forte. Dybala ci può dare tanto, ora dobbiamo fare in modo che si inserisca il prima possibile. Il mio futuro? I rumours di mercato ci sono sempre in questo periodo dell’anno, ma io il 1° settembre sarò qui".


Salernitana, Sepe lancia la sfida alla Roma: "Vogliamo toglierci una bella soddisfazione"

Il portiere della Salernitana, Luigi Sepe in una intervista si è proiettato verso l'esordio in campionato contro la Roma, in programma il prossimo 14 agosto all'Arechi; "Vogliamo toglierci una bella soddisfazione, in casa nostra a cospetto di una big. Il gruppo, guidato dalla vecchia guardia, sta crescendo giorno dopo giorno e oggi siamo riusciti a pareggiare contro un'ottima squadra che poteva metterci in difficoltà specialmente sul piano fisico".


Delvecchio a Il Messaggero: “Dybala innesto decisivo come fu per noi Batistuta"

L’ex attaccante, tra le altre della Roma, Marco Delvecchio ha parlato a Il Messaggero dei giallorossi: “Dybala è l’innesto decisivo come lo fu Bastistuta, ma per le sue, caratteristiche mi ricorda Montella. Zaniolo? Faccia come me. Con quel fisico può aiutare in difesa: non vada via sul più bello. Roma non si lascia a cuor leggero. Mourinho? Spero che il percorso romano sia lo stesso di Capello”.


Kumbulla: "Grande lavoro in Portogallo, ora andiamo avanti con la preparazione"

"Grande lavoro in Portogallo, ora andiamo avanti con la preparazione! Obrigado. Daje Roma": questo è quanto ha scritto Marash Kumbulla, difensore della Roma, su Instagram al termine del ritiro precampionato dei giallorossi in Portogallo.


Felix: "Se non gioco non è un problema, ho ancora molto da imparare. Mourinho è come un padre"

Felix Afena Gyan, giovane attaccante della Roma, ha rilasciato un'intervista a TeleRoma56 all'interno del programma "Al Circo Massimo". Queste le sue parole:

Dopo i due gol al Genoa avevi detto che eri ancora preoccupato per tua mamma, che era ancora in Ghana, sei riuscito a portarla in Italia?
Lei per me è molto preziosa, mi da sempre consigli e per fortuna, grazie a Dio, adesso è con me

Guardandoti alle spalle, quale pensi sia il momento che ti ha cambiato di più la vita?
Difficile dirlo, sicuramente sono molto grato per quello che Dio ci riserva sempre

Al tuo arrivo in Italia quali sono state le difficoltà più grandi che hai incontrato? Chi ti ha aiutato di più?
Non ho avuto problemi di ambientamento, mi hanno aiutato tutti, è stata una bella sfida ma non ci sono stati grossi problemi

Preferisci essere chiamato Felix o Afena? Ti fa piacere che i tifosi ti chiamino “Gatto”?
Come preferiscono loro, a me non importa, sono liberi di attribuirmi il soprannome che preferiscono, se a loro piace, piace anche a me

Restare a Roma potrebbe significare giocare poco, che idea ti sei fatto a riguardo?
Sono ancora giovane, ho ancora molti anni di carriera davanti, ho ancora molto da imparare, in particolare dal mister. Se non gioco per me non è un problema, sono sicuro che il mio momento arriverà e dovrò cogliere l’occasione

A proposito di Mourinho, che rapporto hai con lui?
Per me è come un padre, e ai genitori bisogna ubbidire

Hai avuto modo di parlare con Dybala? Che effetto ti fa condividere lo spogliatoio con un giocatore del suo calibro?
Sicuramente è un grande piacere per me dividere lo spogliatoio con un grande giocatore come Dybala, è un piacere poterci parlare e potermi allenare con lui


Continua la trattativa per Wijnaldum: il PSG vuole inserire l'obbligo di riscatto

La Roma non molla Georginio Wijnaldum.

Si continua a trattare in casa giallorossa con il centrocampista del Paris Saint-Germain primo candidato a rinforzare la formazione di Jose Mourinho. A frenare il tutto, come noto, lo stipendio del giocatore ma il club della capitale sta lavorando per dividere l’emolumento con i francesi.

Come riporta l’edizione odierna de Il Messaggero, i rossoblu vorrebbero una cessione in prestito con obbligo di riscatto a 10 milioni più una contropartita