Anche il Granada mette gli occhi su Santon

Aumenta la lista dei club interessati a Davide Santon, che con molta probabilità giocherà in Liga. Infatti sul giocatore, come riferisce mundodeportivo.com, si è inserito anche il Granada che potrebbe prelevarlo dalla Roma. Su Santon, sempre dalla Spagna, vi sono anche Real Sociedad e Maiorca.


Taison allo Shakhtar: "Lasciatemi andare". E l'agente conferma contatti con la Roma

La Roma è tornata a puntare su Taison, 31enne esterno sinistro già allenato da Fonseca allo Shakhtar. A confermarlo è Fabricio Dornelles, agente del giocatore, ai microfoni di romapress.net: "Ci sono discorsi in corso, la Roma è interessata ed è possibile che l'operazione possa essere definita in questa settimana. Con lo Shakhtar non abbiamo ancora parlato del prezzo"
Roma, una destinazione gradita a Taison che commenta così su Instagram rivolgendosi al suo club: "Lasciatemi andare. Grazie di tutto".


Roma, errore imperdonabile: un mercato senza l'acquisto del sostituto di Manolas

ILMESSAGGERO.IT - M. FERRETTI - Imperdonabile. Nel senso che non è perdonabile che la Roma si sia presentata alla rima di campionato (e forse anche alla seconda) senza avere in rosa l'unico giocatore di cui aveva realmente bisogno: il sostituto di Kostas Manolas. La società giallorossa doveva immediatamente ingaggiare il vice del greco, invece con il campionato ormai cominciato è ancora alla ricerca di un elemento che possa dare forza al reparto difensivo. Che, come dimostrato dalla partita contro il Genoa, avrebbe bisogno assoluto di certezze. Invece, niente. Imperdonabile.

La pessima prestazione di ieri sera in fase di non possesso chiama in causa l'intera squadra, ma soprattutto chi era delegato a proteggere centralmente la porta di Pau Lopez. Sotto l'aspetto tattico la Roma quando è stata costretta a difendersi ha deluso, ma sul piano tecnico (leggi qualità dei due centrali) è stata letteralmente disarmante. E se il nuovo acquisto Mancini non trova spazio dal primo minuto nonostante Fazio e Juan Jesus in quelle condizioni, con il turco Cetinparcheggiato nel box, la faccenda si fa ancora più preoccupante.

Imperdonabile che si sia sottovalutato il problema nonostante i ripetuti, accorati appelli di Paulo Fonseca. Il tecnico portoghese non ha mai perso occasione per reclamare un difensore centrale ma, vista la partita dell'Olimpico, ci sarebbe necessità di due innesti, non uno. L'aver rinnovato il contratto a Dzeko (e a Zaniolo e a Under), ti porta pochi vantaggi se la squadra continua ad essere monca. Il ds Petrachi ha tempo per recuperare e portare a Roma un centrale come si deve, ma le occasioni perdute (non solo sul mercato: anche sul campo) alla Roma non le restituirà più nessuno.


Il Fenerbahce punta Schick e non molla Kolarov

Il Fenerbahce nei giorni scorsi, aveva mostrato interesse per Kolarov. Un interesse che, come riferisce il sito skor.sozcu.com.tr, è rimasto invaviato; ma si è spostato anche verso un altro giallorosso: Schick. Il club turco avrebbe contattao la Roma formulando un'offerta per il ceco, che sarebbe propenso ad accettare la destinazione. Ma il Fenerbahce avrebbe chiesto di poter inserire nell'affare anche Kolarov.


Benatia: "Sono sicuro la Roma farà grandi cose. In bocca al lupo per il derby"

Mehdi Benatia, ex difensore della Roma oggi all'Al Duhail, ha parlato della compagine giallorossa ai microfoni di Tele Radio Stereo:

Hai visto la Roma ieri? Che idea ti sei fatto?
"Sì, ovviamente l’ho guardata. Sul piano offensivo c’è stata tanta qualità, con un grande Dzeko. Purtroppo iniziare subendo 3 reti in casa non è facile, ma bisogna dare tempo a Fonseca. Sono sicuro che faranno grandi cose".

La Roma cerca un difensore da due mesi. Qualcuno ti ha chiamato per caso?
"No, l’ultimo contatto che ho avuto è stato con Ricky Massara, che mi ha chiesto come stessi in Qatar. La Roma rimarrà sempre un posto in cui sono stato sempre bene. Quando mi ha chiamato Ricky ci ho pensato, poi lui è andato via e io sono rimasto in Qatar, dove sto bene. A Roma serve anche avere carattere".

Massara ti ha contattato a gennaio, quando è subentrato a Monchi?
"A gennaio mi ha chiesto se potessi rimanere in Italia, per lui la mia storia con la Roma non era finita, ho dato la mia disponibilità, ma non me la sono sentita di restare 6 mesi alla Juventus giocando poco. Poi mi sono guardato intorno, in Inghilterra e in Qatar, e ho scelto quest’ultima. Poi Massara mi ha chiesto disponibilità per giugno, ma poi lui è andato al Milan".

Consiglieresti Rugani alla Roma e la Roma a Rugani?
"Quando sono venuto alla Roma me lo sono sentito. Con Sabatini sono bastati 10 minuti per chiudere tutto. La Roma usciva da un periodo difficile e particolare, ma a me piaceva questo stadio caldo. Rugani lo conosco bene, è molto giovane, gioca nella Juventus e non è facile trovare spazio con campioni come Chiellini e Bonucci davanti. È concentrato e attento, oltre a un grande professionista. Non so se andrà alla Roma, ma se si fa sono convinto che farà una grande carriera".

Ieri per la prima volta né in campo né in tribuna aveva Totti e De Rossi. Tu li avevi nello spogliatoio. Hai sentito qualcuno dei due?
"Sì, ci siamo sentiti. Ho sentito da lontano cosa è successo, Totti è la storia della Roma, ho visto l’intervista e mi ha fatto male al cuore. Daniele idem, per il gruppo è uno che ti aiuta tantissimo, è un signore. Ho grandi ricordi di entrambi, ho fatto gli auguri a De Rossi per la sua avventura al Boca Juniors. Mi sarebbe piaciuto che uno come lui avesse finito alla Roma, purtroppo sono state prese determinate decisioni".

Ziyech è stato vicino alla Roma. Ne avete parlato?
"Sì, era prima del Mondiale. Mi aveva parlato della Roma, gli ho detto di andare alla Roma, ma l’accordo non è andato in porto per una questione di soldi con l’Ajax credo. Sa fare la differenza, sono convinto che i giallorossi debbano seguirlo".

Domenica c’è il derby. Cosa vuoi dire ai romanisti? Se Petrachi chiama rispondi?
"Io rispondo sempre. Il derby è diverso, una partita bella da giocare e ancora di più quando vinci. Spero che i 14 calciatori che giocheranno capiscano l’importanza della partita. La Lazio ha iniziato bene, la Roma un po’ meno, in bocca al lupo alla Roma".


Serie A, poker dell'Inter contro il Lecce. 4-0

Si è conclusa la prima giornata di Serie A con il posticipo di San Siro tra Inter e Lecce.
Netto il successo dei nerazzurri, che si sono imposti con il risultato di 4-0.
Due reti per tempo per la squadra di Conte. Nei primi quarantacinque minuti sono andati a segno Brozovic (21') e Sensi (24'). Nella ripresa la prima rete italiana di Lukaku (60') ed il gol straordinario di Candreva (84').
Annullato anche un gol a Politano all'81', con il Lecce in dieci uomini dal 76' per l'espulsione di Farias.


Allenamento Roma, domani mattina la ripresa alle ore 10

Dopo il pareggio alla prima di campionato, la Roma tornerà ad allenarsi in vista del derby contro la Lazio. La ripresa della preparazione è stata fissata per domani mattina alle ore 10.


Fonseca insiste sul difensore: “Non mi serve uno qualsiasi”

IL MESSAGGERO - CARINA - Confermando il suo credo calcistico votato all'attacco, Fonseca non ama giocare in difesa. Nemmeno a parole. Così, all'inevitabile domanda sul mercato, il tecnico è chiaro: «È normale che da tempo mi sarebbe piaciuto avere un centrale in più. Non è un segreto che la Roma ne stia cercando uno che abbia esperienza e migliori la qualità della squadra. Per questo non è facile, non vogliamo prendere un difensore tanto per prenderlo. Deve essere una scelta ponderata. Rugani? Buon giocatore ma non parlo di quelli che non sono qui con me». Cadono di colpo anche le rassicurazioni trapelate da Trigoria su Cetin: «Si tratta di un'occasione, di un'opportunità ma ovviamente è una scommessa per il futuro». La Roma continua quindi nella ricerca. Nonostante lo stop di giovedì, già domani Petrachi e Paratici torneranno a parlare di Rugani, provando a trovare un'intesa sulla valutazione complessiva dell'operazione. Nella quale, se andrà in porto, entrerà Riccardi (più Celar). Al netto delle parole di Fonseca: «Per il momento nessuno ha parlato con me di questo, quindi la questione non è diventata concreta altrimenti me lo avrebbero detto. Tutti hanno speranze in lui, io lo devo ancora conoscere bene. Ha talento, ma è ingiusto mettergli addosso tutta questa pressione». Le altre candidature per il difensore sono quelle di Lovren e Nkoulou. L'agente del camerunese è in arrivo in Italia. È vero che Cairo nei giorni scorsi ha parlato di voler impostare il rinnovo (ha il contratto in scadenza nel 2021) ma un tentativo per il granata verrà comunque fatto. Rimane sempre viva la pista-Lovren, anche ieri escluso da Klopp. Fonseca è apparso criptico su Schick: «Non è stato utilizzato moltissimo. In questo momento è con noi e sarà convocato». La Roma attende l'affondo del Lipsia. Intanto ha bloccato Kalinic. E nelle ultime ore, con Defrel in uscita - destinazione Sampdoria - a Trigoria è stato offerto l'uruguaiano Stuani, ex Reggina ora al Girona. Coric a un passo dall'Ameria.

PROMOSSO CRISTANTE - Mercato a parte, la vigilia per il debutto in campionato viene vissuta da Fonseca in modo sereno. Consapevole che gli allenatori «vivono sempre di risultati. È evidente che li dovrò portare anche io. Il Genoa è una squadra forte, abile nelle ripartenze veloci. Dovremo stare attenti ma il modo migliore di difendersi è sempre quello di giocare alti e pressare. E a me vincere non basta, voglio una squadra dominante, che abbia il possesso palla e giochi nella metà campo offensiva. Su questo non arretro». Pochi dubbi in difesa: «Mancini è giovane, è appena arrivato ed era abituato a un altro sistema di gioco. Col Genoa i centrali sarannoFazio e Jesus». Più dubbi in mediana: «Avrò mal di testa quando dovrò scegliere. Veretout, anche se è in ritardo, Cristante, Pellegrini e Diawara sono giocatori di grande livello. Cristante è quello che ha assimilato meglio le mie idee e partirà titolare». Sorride quando gli viene chiesto di Dzeko: «Sono molto felice della sua permanenza, una cosa in cui però ho sempre creduto. Era un mio desiderio ma fa piacere a tutti».


Le lacrime sulle bandiere

IL MESSAGGERO - LIGUORI - Noi che abbiamo la Roma nel cuore abbiamo sofferto da bestie in questi mesi. Quando uno ha creduto per anni che Francesco Totti era la nostra bandiera e che Daniele De Rossi era uno di noi, immaginate come si sente a vedere la bandiera messa sotto i piedi e “uno di noi” trattato come ospite scomodo. Sentimentalismo? Anche scegliendo il realismo, il risultato è deprimente: anche veder partire tutti i giocatori più bravi, inclusi alcuni talenti giovani fa male. In breve, scrivo bagnando il computer di lacrime e aspetto sempre di incontrare un romanista qualsiasi che mi dica: sbagli, è Pallotta la nostra bandiera e Baldini è uno di noi. Intanto resto di cuore giallorosso e cerco un motivo per vibrare ancora. Buona parte della squadra era già nel cuore e l’allenatore nuovo sembra di buon senso ( piu di Eusebio? Boh!), ma il vero leader giallorosso l’abbiamo trovato quasi per caso, contro tutti e tutto: si chiama Edin Dzeko, è nato lontano ma per me è romano e romanista più di tutti. Per carattere, generosità, qualità e classe. E dunque, da stasera contro il Genoa, Edin sarà per me l’erede di Francesco e Daniele. Naturalmente assieme a Florenzi e Pellegrini. Per Zaniolo, aspettiamo ancora un po’.


L’attico di Totti, l’amore e...Fonseca. Così Zaniolo è diventato grande

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Nicolò Zaniolo è diventato grande. E non soltanto perché il contratto che, compresi i bonus, supera i due milioni, è da calciatore vero. Nicolò Zaniolo è diventato grande perché da grande sono le scelte che ha fatto e che, con il supporto di società e famiglia, continuerà a fare. La prima: ha voluto una casa più grande per sé, la sorella Benedetta e il papà Igor, che però vivranno a La Spezia, mentre la mamma sarà quella che gli sarà più accanto. Dopo aver valutato un paio di opzioni, ha deciso di non allontanarsi troppo dall’appartamento in cui ha vissuto nel primo anno romano e, quindi, da Trigoria. Ha salutato l’Eur e ha scelto il Torrino, dove abitano gran parte dei giocatori della Roma. Ha scelto una zona dove è più semplice parcheggiare e dove la mamma non ha brutti ricordi, vista la rapina subita qualche mese fa.

Non ha preso una casa qualsiasi, Zaniolo. Ma è andato a vivere - trasloco completato qualche giorno fa - in un attico con piscina di proprietà di Francesco Totti dove, fino a due anni fa, abitava il brasiliano Alisson. (...) L’attico, il rapporto con la fidanzata Sara che sembra sempre più importante e le dichiarazioni in cui ha detto di doversi comportare da professionista sono tutti indizi della sua crescita. Importanti, oltre ai rapporti personali, anche quelli con l’allenatore e il suo staff. Con Di Francesco, lo ha raccontato lui stesso, c’era un legame speciale, con Ranieri non è scattato il feeling, con Fonseca sta scoprendo cose di sé che non immaginava. (...) Stasera con il Genoaesordirà di nuovo con la Roma e in pochi se lo aspettavano qualche settimana fa, forse nemmeno lui. Fonseca è stato fondamentale per la rinascita di una stella esplosa all’improvviso, ma non cadente come qualcuno temeva ben prima del 10 agosto. 


Fonseca l’ingordo: “Vincere non basta. La mia squadra deve dominare”

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Stasera, però, per Paulo Fonseca sarà tutto diverso. Perché sarà la sua prima ufficiale sulla panchina della Roma e anche se ieri ha provato a nasconderla in tutti i modi, un po’ di emozione inevitabilmente ci sarà.

«Sono fiducioso e motivato, con i nostri tifosi lì alle spalle è lo scenario ideale per iniziare la stagione – ha detto ieri il tecnico
romanista –. So che le aspettative sono alte, gli allenatori vivono sempre di risultati e ovviamente anche io dovrò portarli. (...) Sono sicuro che questa squadra lotterà sempre fino all’ultimo minuto contro ogni avversario e questo renderà orgogliosi i nostri tifosi. E se ci riuscirà, anche i risultati saranno una conseguenza».

E allora Fonseca vuole partire con una vittoria, anche perché finora i suoi esordi sono andati a corrente alternata. Con il Deportivo Aves, nel 2011, perse in casa del Madeira per 3-2 e fu la prima «vera» di campionato della sua carriera. Poi con Pacos de Ferreira, Porto, Braga e Shakthar Donetsk sono arrivate altre 5 vittorie, un pareggio e una sconfitta. (...)

Quel su cui Fonseca non transige però è la filosofia. In carriera ha giocato sempre un calcio offensivo, d’attacco. E vuole farlo anche qui in Italia, nonostante il nostro campionato nasconda insidie tattiche un po’ ovunque.
Ad iniziare proprio dal Genoa. «Una squadra forte, che sa giocare molto bene con le ripartenze – dice l’allenatore della Roma –. Ma sono certo che il gruppo darà subito una risposta positiva. Ho sempre detto che vincere non basta, voglio che la mia squadra sia dominante, abbia il possesso della palla, giochi nella metà campo avversaria. E su questo non cambio, dobbiamo giocare vicino alla porta avversaria. Magari ci riusciremo di meno quando gli avversari ci costringeranno a difenderci, anche se poi sono dell’idea che il modo migliore di difendersi è giocare alto e pressare». Insomma, la filosofia è quella e non si cambia. (...)


Si ferma Perotti: Kluivert cerca un altro esordio da applausi

LA GAZZETTA DELLO SPORT - L’ennesimo infortunio muscolare di Diego Perotti, escluso all’ultimo momento dalla lista dei convocati per la gara di questa sera contro il Genoa, ha scombussolato i piani di Paulo Fonseca, e allo stesso tempo ha messo a nudo quanto fossero fragili i muscoli dell’argentino, appena 811’ la scorsa stagione. Il forfait apre la strada a Justin Kluivert, a meno che il tecnico portoghese non decida di gettare nella mischia l’ultimo arrivato, Davide Zappacosta, e di alzare Alessandro Florenzisulla linea dei trequartisti. (...)

La soluzione più probabile resta l’utilizzo nella formazione titolare di Kluivert. Dopo una stagione di apprendistato, in cui ha reso meno di quanto ci si aspettasse, il talento olandese è alla ricerca della consacrazione. Stasera potrebbe avere l’occasione giusta per prendersi un ruolo che in questo momento è vacante. (...) La sensazione è che abbia davvero in mente di cambiare marcia. (...) Lo scorso anno l’esordio in A fu positivo: Di Francesco lo mandò in campo a Torino al 70’ di una gara complicata, che proprio una sua giocata contribuì a sbloccare. Nel recupero, infatti, fu autore di un doppio passo sulla fascia destra e di un cross in area che Dzeko riuscì a tramutare in oro, e nei primi 3 punti di una stagione che poi non è proseguita bene né per l’olandese né per la Roma.

(...) Il suo precampionato non è stato memorabile, ma nell’ultima amichevole disputata dai giallorossi, ad Arezzo, ha segnato e dato segnali incoraggianti. La speranza, di Fonseca e dei tifosi romanisti, è che questa sera possa ripetersi, e possa regalare alla Roma 3 punti, fondamentali per cominciare nel migliore dei modi la stagione e dare fiducia a tutto l’ambiente. Compreso se stesso.