Scontri in Curva Sud: 12 daspo ai romanisti

LA REPUBBLICA - Hanno aggredito e picchiato altri ultras della Roma, rei di non essere della loro fazione, poco prima dell’inizio dell’ultimo derby capitolino. Per questo 12 ultras dei gruppi Fedayn e Magliana sono stati denunciati dalla polizia e sottoposti a Daspo. I fatti si svolsero nello stadio Olimpico attorno alle 20.30 del 2 marzo scorso. Una trentina di ultras si scagliarono contro alcuni ultras del gruppo Roma, che occupano la parte bassa della curva Sud, intenti a preparare la coreografia. Il gruppo di trenta ultras prima aggredì un giovane tifoso e poi altri supporter con calci, spinte e pugni, armati di cinte ed aste. I momenti di tensione si spostarono anche fuori gli spalti dove alcuni componenti del gruppo Magliana aggredirono con schiaffi un tifoso. Un vero e proprio raid contro i tifosi del gruppo Roma dettato sia dall’esigenza di avere l’egemonia tra i vari gruppi della tifoseria giallorossa ma anche per impedire a tutti costi l’esposizione della coreografia allestita senza il loro coinvolgimento.Dei daspo emessi 4 valgono per 5 anni con obblighi di firma, 6 per 4 anni e 2 per 5 anni.


L’estate difficile di Zaniolo. Il papà: “Vuole restare”

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Da Enfant Prodige a punto interrogativo. È l’estate difficile di Nicolò Zaniolo, che sta vivendo un pessimo momento di forma, fisica e mentale. Mandato in tribuna da Roberto Mancini nelle due partite dell’Italia di qualificazione all’Europeo (contro Grecia e Bosnia), il quasi ventenne (festeggia il 2 luglio) non riesce a trovare la consacrazione neanche nell’Under 21 di Di Biagio. Nella sconfitta degli azzurrini (0-1) contro la Polonia, Nicolò ha infatti giocato 10 minuti, nei quali si è messo in evidenza solo per un brutto fallo che gli è costato un giallo che vuol dire squalifica nella prossima, contro il Belgio. «Ci vuole equilibrio nel giudicarlo — tuona Igor, il papà del ragazzo — sono due estati che Nicolò non riposa e lo scorso anno stava in Primavera. Ci sta che sia stanco e abbia un calo di rendimento». Un calo inevitabile dopo essere passato da protagonista in Champions, con Di Francesco, a ritrovarsi un po’ in disparte con Ranieri. «Ha anche giocato fuori ruolo — continua il papà di Zaniolo ai microfoni di Centro Suono Sport — per me lui dovrebbe partire da sinistra nel suo piede, come mezzala in un centrocampo a tre. Poi ha anche un impatto fisico che l’ha fatto finire sulla fascia». Un’indicazione precisa su quello che la famiglia Zaniolo chiede per il rinnovo di un contratto che fatica ad arrivare. «Siamo tranquilli, perché ancora non sappiamo con chi parlare della Roma, ma non appena i giallorossi ufficializzeranno il nuovo ds, saremo i primi ad esser chiamati. Ha ancora 4 anni, non vedo perché dovrebbe andar via».

Sul fronte mercato, piace Marc Bartra, difensore classe ’91, del Betis Siviglia, per il dopo Manolas, sempre più vicino al Napoli. Ex Barcellona, Bartra costa intorno ai 20 — 25 milioni, ma la Roma vorrebbe provare a prenderlo in prestito con diritto di riscatto. Del Betis piace anche il portiere Pau Lopez (valutato 20 milioni). Ancora in standby la trattativa con l’Inter per Dzeko. Conte vorrebbe, oltre al bosniaco, anche Florenzi, in uno scambio con Icardi che però non sembra gradire la destinazione verso un club non in Champions. Dalla Turchia ribadiscono che sia cosa fatta il trasferimento di Kolarov al Fenerbache, notizia che però non trova conferme dentro Trigoria.


Mamma Zaniolo: "Nicolò rimarrà alla Roma fin quando la società lo vorrà"

Francesca Costa, la mamma di Nicolò Zaniolo, è stata intervistata da Rete Sport, chiarendo alcune voci legate al figlio:

“Su di lui si è sempre fatto un caso a prescindere. Nicolò è un ragazzo molto tranquillo che ha avuto un successo improvviso e non è stato facile gestirlo piscologicamente. Ma non c’entra il contratto. Un ragazzo come lui ha bisogno anche di un allenatore psicologo. Di Francesco lo è stato. Con il nuovo allenatore questo è venuto un po’ meno, ad esempio ha cambiato ruolo. Fa male leggere certe cose adesso come in passato. Mi riferisco a richieste di adeguamenti contrattuali, a richieste di soldi. Tutto questo non è vero lui non pensa a questo ma solo a fare il suo lavoro. Ho sentito anche commenti troppo esagerati dopo l’ultima gara in Under 21. Ha giocato pochi minuti e dopo aver preso una botta in testa”.

”Nicolò era molto legato a De Rossi perché era un punto di riferimento nello spogliatoio. Daniele gli è stato vicino anche quel giorno che mi rapinarono a Roma. Ma Nicolò rimarrà alla Roma finché la società lo vorrà. Mi hanno attribuito la colpa di mettermi in mostra a discapito dellla tranquillità di mio figlio. Ma io avevo i miei social e non era assolutamente mia intenzione. Io non mi faccio influenzare da certi commenti. Penso solo al bene di Nicolò“.


Nel caso Totti perdono tutti. Anche Francesco

LA STAMPA - TARDELLI - Dopo la conferenza stampa di Francesco Totti al salone d’onore del Coni, conferenza degna di un Presidente della Repubblica ho deciso di dedicare la mia rubrica proprio al capitano della Roma. Caro Francesco, premetto che sto dalla tua parte. Ritengo giusto ed opportuno che giocatori del tuo calibro, che hanno dimostrato l’attaccamento alla maglia, al club ed ai tifosi come tu hai fatto per tutta la tua vita sportiva, meritino un riconoscimento adeguato. Questo riconoscimento per te non c’è stato. Mi ha rattristato sentirti dire che avresti preferito morire piuttosto che lasciare la Roma. Nel calcio tutto è cambiato, anche gli investitori. E come tali essi ritengono di gestire le proprietà come meglio credono, senza dover pensare ai sentimenti o ai riconoscimenti. Quando si smette la maglietta si entra a fare parte di un mondo a noi sconosciuto. Tutto cambia, la tempistica, i rapporti, le modalità. Non hai più uno spogliatoio, nel quale potevi rifugiarti, ma solo un’arena dove l’unica attenzione è quella di proteggerti dalle corna del toro.

Hai detto che non hai mai avuto rapporti con Baldini, Pallotta ed altri. Conoscendo l’ambiente ed i personaggi che vi si aggirano, forse non avresti dovuto accettare l’incarico o invece avresti dovuto andare avanti con coraggio e umiltà lottando, come sempre hai fatto sul campo per raggiungere il traguardo prefissato. Magari ripartendo da zero, come il primo giorno di scuola. Così. Invece, una cosa è certa: la sconfitta. Da parte della società, poi della squadra e infine la tua. Non è un inizio promettente per la prossima stagione, i tifosi in subbuglio, con la proprietà sempre meno presente. Non mi è sembrato un addio ma un arrivederci, quasi una minaccia per coloro che rimangono e che ritieni non ti abbiano aiutato a crescere nel nuovo ruolo. Certo, la Roma perde oggi il suo simbolo e forse parte della sua anima. Ma se tu tornassi con una nuova proprietà probabilmente quei sentimenti di appartenenza e di totale condivisione comunque non li ritroveresti. Il calcio è, per noi calciatori, vita, passione, avventura umana, sogno. Ma da dirigente probabilmente ti ritroveresti a fare delle scelte che il Totti calciatore ritiene sbagliate. Da un lato penso sia inevitabile ma dall’altro sono felice che tu creda ancora nell’innocenza di un calcio che, ahimè, non esiste più.


Giampaolo vuole qualità davanti: punta Schick

LA GAZZETTA DELLO SPORT -  Giampaolo vorrà riproporre le idee che lo hanno distinto nelle altre esperienze della carriera e il Milan cercherà di metterlo nelle migliori condizioni per potersi esprimere (…). Oggi tutti gli occhi (del club, del futuro d.s. Massara e del tecnico) si sono posati su Patrik Schick. Alla Samp Giampaolo ne aveva intravisto il potenziale prima degli altri: dopo qualche presenza nello Sparta Praga, l’attaccante aveva giocato da titolare solo una stagione nel Bohemians 1905, nona quell’anno nella Serie A ceca. In un solo campionato alla Samp, Schick ha fatto meglio che in tutte le altre tappe della sua storia messe insieme: 35 presenze e 13 gol a Genova. In Repubblica Ceca ne ha segnati 9, alla Roma 7 in due anni. Trasferire Schick al Milan potrebbe essere una buona idea per tutti: allenatore e giocatore per ritrovare i numeri della Samp, la Roma per monetizzarne la cessione. Ecco il punto, l’affare deve essere conveniente anche per l’economia dei due club: un’idea che potrebbe diventare qualcosa di più concreto riguarda l’inserimento di Cutrone nell'affare (…).


Rinnovo lontano per El Sha, la Fiorentina ne approfitta

La Fiorentina vuole El Shaarawy. Secondo Tutto Sport, tra le mire del club fiorentino ci sarebbe anche il giallorosso che ha concluso una stagione con 11 reti e il quale contratto scadrà nel 2020: il rinnovo sembrerebbe lontano ed i viola ne vogliono approfittare.


Roma su Veretout, la Fiorentina vuole 25 milioni

La Roma ha messo gli occhi su Jordan Veretout. Interessate al giocatore, però, anche Napoli e Milan: i rossoneri avrebbero offerto 18 milioni di euro di fisso più 2 milioni di bonus. Secondo Tuttomercatoweb.com, il club fiorentino rifiuta e chiede 25 milioni.


De Laurentiis: "Trattativa concreta con Manolas, ma ci sono anche altri"

Il Napoli guarda Manolas. Il club partenopeo ha già raggiunto un accordo con il giallorosso, ora tocca alla Roma: la società capitolina mette in chiaro la clausola rescissoria presente sul contratto di 36 milioni di euro. Il presidente Aurelio De Laurentiis dichiara a Il Corriere della Sera:
«Manolas, trattativa concreta? Si, ma ci sono anche altri giocatori che seguiamo. Lasciateci lavorare, partiamo comunque da una buona base. Ai napoletani dico di fidarsi di chi finora non li ha mai traditi».

 


Per la difesa interesse concreto per Bartra, il Betis chiede 15-18 mln. Alternative Bonifazi e Lyanco

Marc Bartra è nel mirino dei giallorossi. Il difensore ex Barcellona, dopo una stagione degna di nota Betis Siviglia, ha riscosso l'interesse di molti club europei. Come riportato da Sky Sport,  Il club spagnolo valuta il cartellino del ragazzo 15-18 milioni di euro. 

In alternativa al centrale del Betis, i giallorossi hanno messo nel mirino Bonifazi del Torino. Il difensore, di ritorno dal prestito alla SPAL, potrebbe non tratenersi a lungo con i granata. Su di lui c'è l'interesse di  Sampdoria e Atalanta oltre a quello della Roma. Altro profilo seguito da Petrachi, e che piace al tecnico Fonseca, è quello di LyancoGli ostacoli che portano ai due centrali di difesa sono molti, tra cui il trattare con il patron dei granata dopo la questione Petrachi.


Di Francesco pronto per la Sampdoria. Il tecnico ha firmato la risoluzione consensuale con la Roma

Eusebio Di Francesco ha firmato la risoluzione consensuale del contratto che ancora lo lega al club giallorosso sino al prossimo 30 giugno 2020 (sulla base di un ingaggio di tre milioni netti). L'ex tecnico giallorosso potrà quindi definire l'accordo con la Sampdoria. Lo riporta Sky Sport


Previsto un confronto tra Schick e Fonseca per il futuro dell'attaccante

Una delle priorità di Paulo Fonseca sembra essere un confronto con Patrik Schick. Secondo quanto riporta tuttomercatoweb.com, il tecnico portoghese vorrebbe un colloquio con l'attaccante per capire se poter puntare su di lui per la prossima stagione, dato che l'addio di Dzeko sembra ormai certo. 


Fonseca voleva Srna nel suo staff, "no" dell'ex Cagliari

Darijo Srna, ex calciatore che l'anno scorso ha disputato la sua ultima stagione al Cagliari, entrerà nello staff di Castro, nuovo allenatore dello Shaktar Donetsk. Anche Fonseca aveva chiamato il suo vecchio pupillo per farlo entrare nel suo staff giallorosso. L'ex difensore, però, ha deciso di tornare a casa dopo l'unico anno trascorso in Italia. Lo riferisce tmw.com.