La Roma offre Mirante al Real Madrid, in cerca di un secondo portiere

Con l'imminente partenza di Keylor Navas e dopo aver già ceduto in prestito Lunin e Zidane jr., il Real Madrid è alla ricerca di un vice d'esperienza da affiancare a Courtois. Il nome in questione è quello di Antonio Mirante, che è stato offerto da alcuni intermediari della Roma. A darne notizia è il quotidiano iberico Marca.


Conferenza Stampa Zappacosta e Cetin

Oggi sono stati presentati i nuovi scquisti giallorossi, Davide Zappacosta e Yldrim Met Cetin. Apre la conferenza Morgan De Sanctis: "Cetin è un difensore giovane che ci ha fatto vedere cose molto interessanti. Siamo convinti che possa ripetere le prestazioni anche ad alto livello. Completerà la rosa dei difensori. Zappacosta è più facile da presentare, è un giocatore importante per la Nazionale italiana, è partito dal basso per arriavare in Nazionale ed è un grande merito. Speriamo possa continuare a mostrare il suo valore anche qui".

La formula del trasferimento di Zappacosta?
"Arriva con un prestito gratuito di sei mesi con rinnovo automatico fino a giugno 2020, se non dovessero verificarsi condizioni eccezionali che riguardano la situazione del mercato bloccato del Chelsea in entrata".

L'affare Riccardi?
"Oggi non è la giornata adatta per parlare di mercato. A breve risponderà Petrachi a queste domande".

Quali sono le condizioni eccezionali del prestito e come sarebbe tutelata la Roma, se si dovessero verificare?
"Le condizioni sono state richieste dal Chelsea perché il suo mercato è bloccato in entrata. Dato che è un giocatore importante, per acquisire il calciatore abbiamo dovuto accettare queste cautele. Zappacosta rimarrà qui un anno e poi faremo le considerazioni dovute".

PAROLE ZAPPACOSTA

Petrachi ha detto di aver ritrovato un calciatore più maturo rispetto a quello di Torino. In cosa senti di essere cambiato?
"Sono maturato molto sotto il profilo umano. Il Chelsea è stata un'esperienza che mi ha dato tanto, non è facile giocare in un altro Paese, un'altra lingua, un campionato opposto rispetto a quello italiano. Ho attraversato momenti difficili e mi ha aiutato molto sotot il profilo umano e calcistico".

Come stai fisicamente? Pronto per il Genoa?
"Oggi il primo allenamento con la squadra. Mi sento bene, ci siamo allenati ad alta intensità al Chelsea. In Inghilterra svolgevamo gli stessi allenamenti, con tanta intensità. Ovviamente, non giocando da tempo devo riprendere il ritmo partita ma mi sento davvero bene. Sono convinto che con questi allenamenti non ci sarà problema per rimettermi in forma".

Ti rimetti in gioco qui a Roma in una squadra che non gioca la Champions. Il tuo obiettivo rigiocare la Champions il prossimo anno qui e quali motivazioni ti hanno portato qui?
"La voglia di ripartire. La Roma è sempre stato un grande club, questo il motivo principale. Voglio iniziare un percorso importante con la Roma, a partire da adesso. Partita dopo partita, partendo da domenica perché la Serie A è difficile e, così facendo, possiamo toglierci grandi soddisfazioni".

Hai parlato con gli ex romanisti al Chelsea. L'Europa League un obiettivo della Roma?
"Ho parlato con Emerson e Rüdiger. Mi hanno detto che è una piazza unica, dove il tifo ti trascina e il gruppo è fantastico. Sono molto contento perché ho riscontrato subito le loro parole. L'anno scorso ho vinto l'Europa League e noi dobbiamo pensare partita dopo partita, facendo il massimo per arrivare in fondo a ogni competizione. Ce la metteremo tutta per fare il possibile. Bisogna pensare partita dopo partita senza porsi traguardi alla lunga distanza".

In ottica Europeo hai parlato con il CT Mancini prima di venire alla Roma? 
"Non ci ho parlato. Sono contento di essere andato in Inghilterra all'epoca come sono contento ora di essere tornato. La Nazionale è ovviamente un obiettivo".

Hai giocato in Premier, il campionato più competitivo del mondo. La Serie A è molto distante o ci stiamo avvicinando?
"Ci stiamo avvicinando ed è cresciuta molto. C'è differenza dal punto di vista fisico più che tecnico ma, con il tempo, si avvicinerà sempre di più".

Fonseca ha detto di ispirarsi a Sarri. Ti può aiutare questo a capire meglio gli schemi del mister?
"Fonseca ha le idee molto chiare, non è difficile da capire ciò che chiede. Sono concetti chiari ma semplici ed è importante. Quando sai cosa fare è tutto più semplice. Il suo è un modo di giocare semplice e diretto".

Hai parlato con Florenzi? Avete anche lo stesso procuratore
"Prima di venire, per correttezza il mio procuratore ha parlato con lui e Alessandro gli ha dato una risposta bellissima e l'ho ringraziato. Ha detto che era contentissimo e tutti i giocatori in grado di migliorare la rosa sono i benvenuti. Lui è il capitano della squadra, un grande calciatore e una sana concorrenza fa bene al singolo e al gruppo. Entrambi possiamo dare tanto a questa maglia".

Che messaggio manda il rinnovo di Dzeko?
"Ho trovato uno spogliatoio compatto e unito. Il suo rinnovo è molto importante per la squadra, è tra i migliori al mondo e può dare ancora tanto. Ho trovato un gruppo fantastico".

PAROLE CETIN

Cosa rappresenta la Roma?
"La Roma è sempre stata un sogno fin da piccolo. Ho sempre desiderato essere qui. Impararete a conoscermi e a vedere quanto valgo".

Quanto può aiutarti la presenza di Ünder?
"Avevo già parlato con lui della Roma prima di venire qui. Mi ha detto di quanto fosse una squadra importante. Potrà essereìmi molto di aiuto finché non parlerò italiano, che ho intenzione di studiare e imparare presto. Ünder è un fratello turco, ci aiuteremo molto dentro e fuori il campo".

Cosa ti ha colpito di quello che ti ha detto Fonseca e pensi di portertela giocare alla pari con gli altri difensori?
"La Serie A è un campionato molto impegnativo, forse il più difficile del mondo, tra i migliori per incrementare le potenzialità di un difensore. Fonseca mi ha detto molte cose. Mi è rimasto in mente di avere molta grinta e mettere molto impegno in ciò che faccio. Mi sento abbastanza forte come difensore centrale, all'altezza degli altri difensori. Avrò bisogno di un periodo di adattamento, poi vedrete le mie qualità".

Ti ispiri a Sergio Ramos, quali sono le tue caratteristiche?
"Lui è un mio idolo ma il mio nome è Mert Çetin. In un paio di anni farò comparire il mio nome e non parlare solo di Ramos. Anche io sono duro e aggressivo, faccio ripartire la difesa. Per me Ramos è un idolo ma vorrei scrivessimo anche il mio nome tra gli annali".

Un tuo pregio e un tuo difetto?
"I miei punti di forza sono la velocità e la ripartenza dalla difesa. Devo migliorare molte cose e il campionato italiano è il migliore, da questo punto di vista. Vedrò nel corso della stagione dove dovrò migliorare nello specifico. Si dice che ho delle grandi potenzialità e vorrei sfruttarle al massimo".

Hai mai considerato l'ipotesi di andare in prestito per giocare con continuità?
"Ho firmato con la Roma, sono un giocatore della Roma, non penso a prestiti o altro. Avrò bisogno di un tempo di adattamento. Se ci sarà da aspettare aspetterò ma, una volta che mi sarò adattato sono sicuro che riuscirò a giocare".

Il calcio turco sta vivendo una nuova era? Quali sono le tue caratteristiche principali?
"Sicuramente è un'era d'oro per il calcio turco, ci sono molti giocatori forti in Italia e in Europa. Se avete seguito la nazionale e il calcio turco saprete che è una generazione forte, con giocatori promettenti".

Qualche compagno ti ha parlato del tifo della Curva Sud, dell'Olimpico?
"Avevo già parlato con Ünder di questo e mi ha spiegato il calore dei tifosi e di come in Italia il calcio sia molto sentito. Non vedo l'ora di scendere in campo e far vedere ai tifosi quanto valgo".

Ti avevano cercato sia il Fenerbahçe che il Galatasaray. Come mai hai scelto la Roma?
"Sono i club migliori della Turchia, è vero che mi hanno cercato ma volevo venire in una big europea. Il campionato italiano è molto forte e permette di migliorare molto. In questo club sono sicuro che migliorò e farò vedere chi sono e quanto valgo".


Allenamento Roma, rapidità e tattica. Individuale per Spinazzola

La Roma continua gli allenamenti in vista del primo impegno di campionato contro il Genoa.
I giallorossi hanno cominciato con il solito riscaldamento, per poi concentrarsi su rapidità e tattica.
Lavoro individuale per Spinazzola, che ha svolto terapie per recuperare il prima possibile dall'infortunio; che al momento lo stringerà a saltare il match di domenica ed il derby.


Sabato la conferenza stampa di Fonseca alle 16:30

Mister Fonseca è pronto alla sua prima panchina giallorossa ed all'esordio all'Olimpico. In vista del match, come di consueto, il mister parlerà sabato prossimo in conferenza stampa da Trigoria alle ore 16:30.


Roma-Genoa sarà arbitrata da Calvarese

Il sito aia-figc.it ha reso note le designazioni ufficiali per il primo turno di Serie A.
Roma-Genoa sarà arbitrata da Calvarese della sezione di Teramo, coadiuvato da Liberti e Cecconi.
Il quarto ufficiale sarà Ros, mentre al VAR ed all'AVAR vi saranno rispetivvamente Fabbri e Passeri.


Fazio: "Qui a Roma mi trovo benissimo. Fonseca parla con tutti. Mi ispiravo a Samuel" (video)

Federico Fazio, difensore della Roma, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di DAZN, a cui ha parlato della sua carriera e del rinnovo con la Roma:

Rinnovo?
"Sono molto contento di rinnovare con la Roma. Dal primo giorno che sono arrivato mi sono trovato bene con la squadra, con la gente che lavora qui, con la città, con i tifosi. In campo sarà la mia quarta stagione. Sono uno che lavora ogni giorno e credo sia possibile continuare qui perché mi trovo benissimo".

Cosa sta cambiando a Trigoria?
"È importante quello che si percepisce, la positività. A chi è arrivato dobbiamo far capire cosa significa questo club. Abbiamo un bel gruppo. Penso che sarà una grande stagione. Fonseca è un grande allenatore, giovane, con voglia ed esperienza. È bravissimo anche come persona fuori dal campo, parla con tutti. Quello che trasmette è importantissimo".

Se impostare da dietro può aiutarmi?
"Mi piace tanto in questo modo. Mi piace avere la palla, controllare la partita e essere aggressivi quando non l’abbiamo. Questo è un sistema che mi piace molto".

Come mi preparo per un calcio piazzato?
"Abbiamo delle giocate preparate a palla ferma, però poi ci sta che la palla arrivi. La scorsa stagione ho segnato due o tre gol non di testa. Aver giocato da centravanti mi permette di arrivare quel secondo prima".

A che difensore mi ispiravo da piccolo?
"Da piccolo non mi ispiravo ad un difensore perché giocavo attaccante, ma poi ho deciso di diventare un centrale vedendo quello che faceva in campo Samuel, che giocava nel Boca, la squadra per cui tifavo: ero fissato col suo modo di giocare".

Se ho detto qualcosa a De Rossi per la sua esperienza in Argentina?
"Sento spesso De Rossi, è molto contento: alla sua età non era facile provare una nuova avventura come questa. Per l’orario è difficile seguire il calcio argentino, ma ora ci provo perché ci gioca lui".

La mia esperienza?
"Ho avuto la fortuna di giocare in Europa con giocatori che da ragazzino mi davano l’esempio. A Siviglia poi sono stato capitano di quella squadra e sono maturato, sono diventato un leader. Quello me lo porto dietro anche ora, voglio essere un esempio per i più giovani e guidarli sul giusto cammino".

 


Nainggolan: "Via dalla Roma per la scelta di una persona. E' stato un colpo molto duro"

Radja Nainggolan, ex centrocampista di Roma ed Inter ed oggi al Cagliari, ha parlato ai microfoni di Sky Sport rilasciando una lunga intervista. Tra gli argomenti trattati anche l'addio alla Roma. Questo uno stralcio delle sue parole:

"Mi sono separato dalla Roma, è stato un colpo molto duro. Sicuramente avevo qualche colpa, ma è stata più una scelta di una persona che è andata via. Magari potevo anche rimanere. Sono scelte che vanno prese in quei momenti lì, che diventano un rammarico inutile. Sono contento della mia carriera e delle mie scelte, spero di togliermi altre soddisfazioni perché ho tanta voglia".


Allenamento Roma, domani seduta mattutina alle ore 10

La Roma continua il suo percorso di avvicinamento al primo match di campionato contro il Genoa. Nuovo appuntamento domattina alle 10, con la penultima seduta d'allenamento prima del match dell'Olimpico di domenica 25.


Roma-Rugani, trattativa saltata

Sembrava quasi tutto fatto per l'approdo in giallorosso di Rugani dalla Juventus. Un'operzione che però, come riferisce gianlucadimarzio.com, ha subito un rallentamento. Infatti la Roma non è convinta dalle condizioni economiche dell'affare e vorrebbe fare maggiore chiarezza prima di concludere la trattativa.
Il nodo da sciogliere, come riferisce calciomercato.com, riguarda le richieste della Juve di 20 milioni e l'offerta della Roma di 10 milioni. Oltre alle contropartite Riccardi e Celar.
Uno scoglio, quello dei 10 milioni, che si è rivelato essere insormontabile. Infatti, come riferisce Alfredo Pedullà, la trattativa tra Roma e Juventus sarebbe definitivamente saltata.


ZappaCosta niente

IL MESSAGGERO - CARINA - L'incastro giusto è arrivato. Anche con la formula (del prestito) auspicata e con un ingaggio che, decurtato di due mensilità e con una piccola rinuncia, costerà alla Roma meno di due milioni. Per un Santon pronto a fare le valigie e accasarsi al Maiorca, Petrachi prende Zappacosta. Un'operazione che garantisce a Fonseca un doppio rinforzo: in difesa, visto che l'ex granata si alternerà con Florenzi nel ruolo di terzino. Ma anche in avanti. Le prove d'inizio ritiro non erano casuali: quando il tecnico lo riterrà opportuno, il capitano giallorosso verrà avanzato nei tre trequartisti dietro Dzeko. Una decisione che non esclude una parte di rischio. Non tanto per Florenzi che in quel ruolo ha già dimostrato di saperci giocare molto bene. Ma per il fatto che con l'addio di El Shaarawy, al netto del bosniaco, la Roma parte con una batteria di trequartisti che in carriera non è mai arrivata singolarmente in doppia cifra a livello di marcature. Lo scorso anno, pur giocando esterno nel 4-2-3-1, fu il Faraone il miglior marcatore della squadra con 11 gol in campionato. Oggi questo compito a Trigoria sono convinti che possa adempierlo Under che tuttavia, in carriera, al massimo ha segnato 7 reti. Una decisione, quella di rimanere al momento così, dettata anche dal mercato. Petrachi aveva puntato su Suso che però il Milan non intende svendere. C'era stata e c'è ancora (almeno in teoria, con l'arrivo di Sanchez) la possibilità di prendere Politano, scivolato nelle gerarchie di Conte a secondo attaccante di scorta. Ma i rapporti tra i due club dopo l'affaire Dzeko più i 25 milioni richiesti per l'ex Sassuolo, non ha permesso al momento nessuna apertura.

GRUPPO CAMALEONTICO «Mi mancava l'Italia». Zappacosta è sbarcato in serata a Fiumicino (oggi visite mediche a Villa Stuart). Con lui la Roma è dunque convinta di aver risolto due problemi: il terzino destro e l'esterno alto a sinistra. Il gioco delle coppie in avanti, vede ora Zaniolo e Under a destra, Perotti e Kluivert a sinistra (più il jolly Florenzi), con il ragazzo di Massa pronto all'occorrenza a slittare al centro dove si alternerà con Pellegrini. Perché l'idea di Fonseca, quando Veretout darà garanzie sul suo impiego, è quella in mediana di affiancare al francese Cristante e alzare Lorenzo. Situazioni tattiche sulle quali il tecnico è pronto a lavorare nella prima sosta del campionato.

TASSELLO MANCANTE Adesso per chiudere il cerchio - al netto di un altro attaccante nel caso di addio di Schick (Lipsia in pressing) - manca il difensore centrale. Da ieri è iniziato a Trigoria il focus per il turco Çetin. E anche se Petrachi è convinto che possa tranquillamente far parte della rosa dei quattro centrali insieme a Juan Jesus, Mancini e Fazio (che ha rinnovato sino al 2021), i mancati investimenti a livello di cartellino sul terzino destro, il centravanti e l'esterno offensivo, garantiscono alla Roma la possibilità di dirottare i soldi per il «difensore esperto e veloce» richiesto da Fonseca. A Torino continuano ad accostare Rugani e non è escluso che alla fine il prescelto possa essere proprio lo juventino. Forse prescelto' è il termine sbagliato. Petrachi aveva infatti altri obiettivi (Alderwereild, Nkoulou e Lyanco) ma le dinamiche di mercato, almeno per ora, non hanno aperto spiragli su questi versanti. Se non ci saranno novità, Rugani rappresenterà l'occasione last-minute. Da trovare l'intesa (la Roma chiede inizialmente il prestito e forme di pagamento diluite nel tempo). Ma visti gli ottimi rapporti tra i club, non sarà eventualmente un ostacolo insormontabile. Cessioni: sprint tra Sassuolo, Sampdoria e Spal per Defrel.

 


Sale la febbre da stadio. Inter, boom delle tessere

IL MESSAGGERO - LENGUA - C'è un'Italia calcistica che ama ancora andare allo stadio nonostante gli impianti di vecchia generazione e i costi (a volte) eccessivi di abbonamenti e biglietti rispetto allo spettacolo offerto. A farla da padrone quest'anno è l'Inter che grazie ad Antonio Conte e al sogno scudetto ha totalizzato 40.000 tessere staccate (10.000 in meno dei rivali del Milan). I tifosi nerazzurri credono che il team messo su da Marotta e Zhang possa realmente competere con la Juventus di Sarri che si attesta a quota 27.700. I bianconeri raggiungono il 95% dei rinnovi e la grande novità della stagione è l'aumento dei biglietti ancora da assegnare per le singole partite. Non se la passa bene la Roma che al momento è ferma a 18.403 abbonati (9.000 quelli per l'Europa League), un dato giustificato dal fallimento della scorsa stagione, dall'addio di Totti e De Rossi e il mercato senza fuochi d'artificio. Lo scorso anno i giallorossi chiusero a 23.854. Numeri confermati rispetto alla scorsa stagione in casa Lazio che si attesta sulle 18.000 tessere e una campagna che sarà messa in stand-by dal 23 agosto fino al derby. De Laurentiis si interroga invece sul perché il dato degli abbonati sia fermo a 9.000, anche perché i prezzi risultano competitivi: se gli scorsi anni conveniva acquistare i biglietti partita per partita, quest'anno è evidente che abbonarsi è di gran lunga più conveniente. Tra le motivazioni ci sono una campagna abbonamenti aperta in netto ritardo (fine luglio) e il mercato che non ha infiammato i cuor dei tifosi che aspettano il grande colpo in attacco

PASSIONE DEL SUD Scala la classifica il Lecce con 17.892, la neo promossa in Serie A se la batte con le big del campionato. A Brescia l'effetto Balotelli ha fatto riaprire la campagna al club che ha messo a disposizione altre 1000 tessere, mentre a Firenze il nuovo corso Comisso ispira fiducia alla piazza (20.191). Entro un mese l'Atalanta, che giocherà la Champions, avrà terminato i lavori di ristrutturazione al Gewiss Stadium. Gli abbonati hanno raggiunto quota 8.602, ma è appena cominciata la seconda fase.

 

 

Azzurro il cielo sopra Trigoria, Fonseca cala il settebello

IL MESSAGGERO - TRANI - Anche se la proprietà batte ancora bandiera a stelle&strisce (9° anno di gestione Usa), Fonseca sventola fiero il nostro tricolore. La sua Roma parla soprattutto italiano, unica tra le big del nostro torneo. E nonostante le partenze di De Rossi, Luca Pellegrini, El Shaarawy e (presto) Santon. È appena sbarcato Zappacosta per completare il tris estivo di Petrachi che in precedenza ha acquistato anche Spinazzola e Mancini. Difensori azzurri che si vanno ad aggiungere agli altri nazionali in giallorosso: il jolly Florenzi e i centrocampisti Lorenzo Pellegrini, Cristante e Zaniolo. Numericamente andrebbe contato anche Mirante, inserito dal ct Mancini nella lista extralarge (33 i convocati) per le partite di giugno contro la Grecia ad Atene e la Bosnia a Torino. Tirando le somme, con la presenza nella rosa della prima squadra del giovane Antonucci, addirittura la quota è di 9. Metà dell'organico, insomma, perché sono calciatori che in campo ci vanno e non sono certo comparse.

ARIA DI COVERCIANO Il ct della Nazionale, anche in pubblico, ha sempre sposato la strategia della Roma che, da qualche stagione, è tornata a puntare su giocatori italiani. Mancini chiamò Zaniolo addirittura prima che il classe 99 facesse il suo esordio in Champions contro il Real al Bernabeu, dove Di Francesco lo schierò nella formazione di partenza. Adesso a Trigoria la scelta è ampia: Zappacosta, l'ultimo arrivato, ha 4 presenze azzurre (3 dall'inizio) con l'attuale ct: 242 minuti giocati nelle prime partite della nuova éra (13 gare). Da settembre è uscito dal gruppo, anche perché ha riavuto spazio nel Chelsea di Sarri solo a fine stagione. Ma è pronto a entrare nel settebello giallorosso che già prevede Florenzi, Spinazzola, Mancini, Pellegrini, Cristante e Zaniolo.

BLOCCO TRICOLORE Nessuna grande della serie A si presenterà in campo, da sabato prossimo, con almeno 4 italiani (e soprattutto azzurri) come accadrà spesso (e come minimo) alla Roma. Che già contro il Genoa utilizzerà contemporaneamente Florenzi, Cristante, Pellegrini e Zaniolo. E sono titolari aggiunti pure Spinazzola, Zappacosta e Mancini. La Juve campione, se de Ligt sfilerà subito il posto a Bonucci, schiera solo Chiellini; il Napoli si ferma a 3 con Meret, Di Lorenzo e Insigne proprio come la Lazio con Acerbi, Lazzari e Immobile e il Milan con Donnarumma, Calabria e Romagnoli; l'Inter si limita a 2 con Barella e Sensi e al massimo Conte può imitare Fonseca con D'Ambrosio, Candreva e Politano; l'Atalanta si accontenta di Gollini e Masiello.