Striscione contro Pallotta davanti il ristorante di famiglia: "Vendi l'AS Roma" (foto)

Non si ferma la contstazione dei tifosi contro il presindente Pallotta, con uno striscione a sfavore del patron giallorosso apparso davanti il ristorante di famiglia. Il tutto, come riferito dal Corriere dello Sport su Twitter, è successo a Boston con lo striscione che invita Pallotta a vendere la società:

"Pallotta vendi l'AS Roma".

 


Defrel destinato all'addio. Su di lui anche il Bologna

Dopo il prestito alla Sampdoria, con cui ha collezionato 39 presenze siglando 12 gol, Defrel tornerà alla Roma ma non per restarci. Infatti l'idea del club giallorosso sarebbe quella di cederlo per fare cassa e reinvestire su giovani talenti. Sul giocatore, come riferisce La Gazzetta dello Sport, c'è il Bologna che vorrebbe Defrel per rinforzare il reparto offensivo.


Balzaretti non rinnoverà con la Roma. Al suo posto un uomo di Petrachi (foto)

Federico Balzaretti non farà più parte dello staff giallorosso. La Roma, come riferito dal giornalista Nicolò Schira sul proprio profilo Twitter, ha deciso di non rinnovargli il contratto. Al suo posto arriverà Antonio Cavallo, un defelisismo del DS Petrachi.

 


La Roma vuole regalare Ismaily a Fonseca. Lo Shakhtar lo valuta 15 milioni

Paulo Fonseca, prossimo allenatore della Roma, ha fatto il nome di Ismaily come fedelissimo che vorrebbe con se nell'avventura in giallorosso. Il 29enne terzino sinistro viene valutato dallo Shakhtar intorno i 15 milioni di euro. Ma Petrachi, come riferito dal Corriere dello Sport, vorrebbe partire da una base di 10 milioni cercando di restare su una cifra non troppo alta ma senza forzare troppo la mano vista la situazione allenatore.


Grecia-Italia. El Shaarawy, Mirante e Zaniolo siederanno in tribuna. Titolare Florenzi (foto)

Questa sera l'Italia affronterà la Grecia nel match valido per le qualificazioni all'Europeo 2020. Tra i tanti giallorossi presenti in nazionale però, come riferisce Rai Sport, non prenderanno parte al match El Shaarawy, Mirante e Zaniolo. I due, per scelta del CT Mancini, prenderanno posto in tribuna. Possibile vederli in campo nel prossimo match contro la Bosnia.
Sarà titolare, invece, Florenzi; che affronterà il compagno di club Manolas.

 


Qualificazioni Euro 2020. Under sigla la rete del definitivo 2-0 con la Francia

La Turchia batte 2-0 la Francia anche grazie a Cengiz Under. L'esterno offensivo giallorosso è partito titolare nella sfida di questa sera valida per le qualificazioni a Euro 2020 e ha segnato la seconda rete al 40'. Il match contro la Francia campione del mondo si è disputato allo stadio Yeni Konyaspor a Konya, senza Steven Nzonzi, non convocato dal ct Deschamps.

Under è rimasto in campo 84', sostituito da Yazici. Il vantaggio, invece, al 30' è stato siglato da Ayhan.


Qualificazioni Euro2020, l'Italia vince 3-0 in Grecia. In campo Florenzi e Manolas (Foto)

L'Italia vince 3-0 il primo incontro di qualificazione a Euro 2020. Gli azzurri si sono imposti in trasferta allo stadio Spyros Louis di Atene contro la Grecia. Sfida nella sfida quella tra i romanisti Alessandro Florenzi e Kostas Manolas, entrambi in campo dal primo minuto. Lorenzo Pellegrini è entrato all'81' al posto di Verratti mentre Bryan Cristante è rimasto in panchina per tutta la gara. Tribuna per Zaniolo, Mirante ed El Shaarawy. Questa la formazione titolare schierata dal ct Roberto Mancini:

4-3-3: Sirigu; Florenzi, Bonucci, Chiellini, Emerson Palmieri; Barella, Jorginho, Verratti;  Chiesa, Belotti, Insigne. 

I marcatori italiani sono stati: Barella, che ha sbloccato la partita al 23' e raddoppio al 29' di Insigne. Terza rete di Bonucci al 33'.

 


Nainggolan: "Sarebbe strano che dopo un anno io possa andare via da una società"

Radja Nainggolan, centrocampista dell'Inter, è stato intervistato da Sky Sport e ha parlato anche delle voci che lo vorrebbero lontano dai nerazzurri e desideroso di tornare alla Roma. Queste le sue dichiarazioni:

"Di mercato non parlo. Io sono sempre stato uno che ha giocato tanti anni in ogni squadra, adesso sono stato un anno all’Inter e sarebbe strano pensare che dopo un anno io possa andare via da una società che mi ha voluto e che comunque sta cercando di crescere. Io vorrei crescere con l’Inter, quindi vediamo come va. Io sono sempre stato felice dove sono stato, ho sempre lasciato tanto dove sono stato e spero di poter fare la stessa cosa all’Inter". 

Infine, ai suoi tifosi dice: 

"Li saluto e dico loro di continuare a seguirmi". 

Dove?

"Ho tre anni di contratto, quindi sono tranquillo".

Infine, sull'addio a  e l'arrivo di Antonio  sulla panchina dell': "Nella mia carriera ho avuto tanti bravi allenatori e tante brave persone, ma anche persone meno brave e allenatori meno bravi. Bisogna vivere le persone, poi capita che sta più simpatico uno rispetto a un altro. Io sono uno che vuole vincere, quindi se la società ha deciso di cambiare evidentemente pensa di migliorarsi. Lo ripeto, per me  è una persona speciale e sono sempre stato bene con lui, ma adesso per me sarà una cosa nuova. Mi hanno parlato tutti bene di , mi hanno detto che è uno bello tosto e inquadrato, ci metteremo tutti a disposizione".


Mancini: "El Shaarawy in tribuna? Merita di stare qui ma devo fare una lista"

Roberto Mancini, ct dell'Italia, era presente in conferenza stampa alla fine del match vinto 3-0 dagli Azzurri con la Grecia e ha parlato anche della decisione di mandare in tribuna El Shaarawy e Immobile. Queste le sue dichiarazioni riportate dal sito tuttomercatoweb.com:

"Tutti possono tornare, visto che sono qui, se lo meritano. Però purtroppo dobbiamo fare una lista. È la cosa più difficile del nostro lavoro, soprattutto quando sono bravi".


Colpo di Manolas. Kostas pronto per la Juve e la Roma perde un altro pezzo

LEGGO - BALZANI - Sogni di inizio estate e il solito incubo di rinforzare la concorrenza. Dopo l'Inter di Nainggolan e Dzeko, infatti, c'è la Juventus a tentare uno degli ultimi big rimasti a Roma. I bianconeri, considerate le difficoltà per arrivare a Koulibaly, hanno virato su Manolas (che piace a Sarri) e non avrebbero problemi a pagare la clausola rescissoria da 36 milioni. Paratici attende solo il ritorno dalla vacanze del greco per una tavola rotonda con l'agente Raiola e la proposta di un quadriennale da 4,5 milioni a stagione al giocatore che preferirebbe restare in Italia anziché andare in Premier dove è richiesto da Arsenal e United. Lo stesso Raiola ha offerto il cartellino di Manolas pure all'Inter che però ha risposto negativamente vista l'abbondanza di centrali in rosa.

Dopo 5 anni, quindi, Kostas lascerà la Roma. Il nome del suo sostituto non è stato ancora deciso, ma piacciono Lyanco e Bonifazi del Torino. Il mercato targato Petrachi (e Fonseca) partirà quindi con le cessioni vista la necessità di rientrare di circa 60 milioni per chiudere in attivo il bilancio. Quella di Dzeko è stata di fatto già digerita nonostante non sia ancora arrivato l'accordo definitivo con l'Inter. I nerazzurri offrono 15 milioni, la Roma ne vuole 22. La prossima settimana ci saranno nuovi sviluppi magari con l'inserimento di una contropartita che però non sarà Icardi. Ieri in città è impazzata la voce di un interessamento per Maurito, ma secca è arrivata la smentita da Trigoria. Icardi - proposto da un intermediario - guadagna troppo (ne guadagna 4,5 ma ha chiesto 7 milioni all'Inter), costa di più (80) e vuole giocare la Champions.
Quasi impossibile arrivarci. Petrachi dovrà puntare più in basso per sostituire il bosniaco ed accontentare Fonseca che oggi dovrebbe ottenere il via libera dallo Shakhtar. Ballano ancora 3 milioni (quelli relativi allo stipendio dell'ultimo anno del portoghese validi come clausola rescissoria), ma l'agente del tecnico è convinto di tornare in Italia con l'ok del club ucraino che potrebbe recuperare parte dei soldi cedendo alla Roma Ismaily o Marcos Antonio. L'obiettivo è chiudere la storia entro il week end e programmare il ritiro anticipato (causa Europa League) con Fonseca. A Roma o a Pinzolo.


Ranieri, ultimi veleni: “Totti? Spero lo facciano contare di più”

LEGGO - BALZANI - Totti, De Rossi, i tifosi e un’altra frecciata. L’imminente arrivo di Fonseca chiude ufficialmente la mini avventura di Ranieri sulla panchina della Roma, ma ieri il tecnico di Testaccio ha usato la consueta sincerità per i saluti: «Di Roma mi rimarrà per sempre l’abbraccio del pubblico. Mi auguro che possa lottare per il quarto posto. Il suo futuro è legato dallo stadio mentre io aspetto un buon progetto. Non importa se all’estero o in Italia. La proprietà sta lavorando bene, poi ovviamente il pubblico vuole vedere i risultati. L’importante ora è trovare allenatore, direttore sportivo e operare affinché si remi dalla stessa parte». Proprio a proposito di questo Ranieri sottolinea: «A De Rossi auguro di trovare una squadra adatta alla sua dimensione. L’articolo di Repubblica? Mi è sembrato ad hoc, fatto da chi voleva fare un po’ di caos. Lo sappiamo tutti da dov’è partito e sicuramente lo sanno anche i tifosi». Infine su Totti, sempre meno decisivo nelle scelte future del club: «Ci ho parlato a lungo, sa come la penso. Scegliendo me ha inciso molto, c’era chi voleva Paulo Sousa e lui invece ha detto che voleva me. Spero che possa continuare ad incidere».


Dominio degli spazi e possesso: ecco Paulo, l'ispirato da Queiroz

IL MESSAGGERO - ANGELONI - C'era una volta Carlos Queiroz, che ha fatto da padre calcistico a José Mourinho prima e a Luís André de Pina Cabral de Villas-Boas poi. Quindi, ecco Paulo Fonseca, che è l'incarnazione moderna dei principi del maestro Carlos: tutti portoghesi che hanno conquistato l'Europa. Chi come Mourinho ha vinto tutto, chi come Villas Boas, tra alti e bassi, si è fatto apprezzare qualche anno fa sulla panchina del Porto e chi, come Fonseca, ha cercato e trovato fortune in Ucraina. E tutti portando avanti il metodo della periodizzazione tattica, ovvero addestramenti per sviluppare attitudini di gioco sia se si lavora sulla parte atletica sia su quella tattica sia sull'aspetto psico emotivo: tutto, insomma, viene svolto nello stesso momento e in funzione del gioco. Come voleva Di Francesco, poi in difficoltà con uomini poco adatti (non benissimo nemmeno il semplificatore Ranieri, tra l'altro). Ecco perché a Fonseca ne serviranno di adatti, altrimenti il problema - come sempre - diventano le teorie, mentre la soluzione è la loro semplificazione. E non è così.

INDIPENDENZA - L'idea di gioco di Paulo, che non è conosciuto solo per essersi travestito da Zorro: un calcio offensivo e indipendente. Indipendente dall'avversario. La base, poi esiste l'adattabilità: nel Braga faceva anche 4-4-2, ad esempio, e il suo Shahktar, nel ritorno dell'ottavo di Champions contro la Roma lo scorso anno, si è presentato molto più abbottonato rispetto all'andata (squadra compatta, con attaccanti a fare pressing per filtrare le linee di passaggio). Le sue formazioni sono sempre schierate per avere il controllo, sia del gioco sia degli spazi, con tanti uomini vicini alla palla, proprio per gestire in libertà il possesso. Il motto: creare disordine negli avversari, per poi colpirli. L'impostazione passa da un regista (la Roma non ne ha nemmeno uno, forse Nzonzi può adattarsi) il possesso deve essere ragionato. Coinvolto - nell'organizzazione del gioco - anche il portiere, che spesso apre lungo sui terzini, sempre alti a cercare i continui uno contro uno o le sovrapposizioni con le ali. La verticalizzazione è obbligatoria negli ultimi venti, venticinque metri, per le imbucate. Il suo modulo standard è il 4-2-3-1 (o 4-3-3), con passaggi anche al 3-4-3. Quando gli avversari sono stretti e bassi, le squadre di Fonseca cercano un offensiva con cinque uomini: i due terzini alti, le ali strette vicino al centravanti che, per agevolare il suo gioco, dovrà essere di movimento. I due centrali di difesa devono essere veloci, o almeno uno di loro. Manolas è perfetto, ma chissà se riuscirà a trattenerlo, Fazio lo è molto meno. Florenzi va bene, dall'altra parte vorrebbe Ismaily. Come detto, serviranno due mediani, e uno è stato individuato: Florentino del Benfica, classe 99. Insomma, teorie sì, anche affascinanti. Ma poi ci vogliono gli uomini. Quelli giusti.