Il Boca inserisce una clausola, De Rossi potrebbe liberarsi a gennaio

Daniele De Rossi arriva al Boca. Stasera l'ex giallorosso partirà per Buenos Aires e da Tyc Sports arriva una notizia riguardante l'accordo con il club argentino: nel contratto è inclusa una clausola che gli permetterebbe di liberarsi già a gennaio qualora Daniele volesse tornare in Italia. Si fa riferimento alla proposta di Roberto Mancini che gli vorrebbe proporre un ruolo nello staff degli azzurri.


Il Perugia punta Fuzato e Capradossi

Il Perugia vuole Fuzato e Capradossi. Il club punta alla doppietta di calciomercato: nella scorsa stagione il portiere non ha avuto occasione di giocare con la prima squadra per la presenza di Mirante e Olsen e con l'arrivo di Pau Lopez ci sono molte probabilità che la situazione non migliori per il brasiliano. Come riporta Seriebnews.com, la Roma quindi sarebbe tentata di cederlo temporaneamente, così come spetterebbe a Capradossi.


Roma, Petrachi deve fare cassa: da Nzonzi a Pastore, è ora di sfoltire

REPUBBLICA.IT - MORRONE - Adesso che con gli arrivi di Veretout e Diawara la Roma ha completamente restaurato il centrocampo, è arrivato il momento di sfoltire la rosa con qualche cessione. Fonseca, per la verità, sta ancora aspettando gli altri rinforzi che Petrachi gli ha promesso: un centrale difensivo da affiancare a Mancini (ma Alderweireld resta una pista complicata), un esterno d'attacco, un terzino destro e un centravanti che prenda il posto di Dzeko. Prima di poter accontentare il proprio allenatore, però, il direttore sportivo giallorosso deve necessariamente fare cassa e trovare una sistemazione alla piccola truppa di indesiderati che si trova a Trigoria. Una sorta di de-Monchizzazione che, nei piani del club, è destinata ad azzerare il mercato deludente portato avanti dal ds spagnolo lo scorso anno.

Il primo sulla lista dei partenti è Steven Nzonzi, che non rientra nei piani di Fonseca e che il club sta disperatamente cercando di cedere: il francese ha mercato in Francia, con Lione e Marsigliache hanno mostrato interesse nei suoi confronti ma l'ostacolo principale rimane il suo alto ingaggio da 3 milioni. È in uscita pure Gonalons, richiesto dal Newcastle, così come Olsen che ha molte pretendenti in Premier League, mentre Bianda si appresta a tornare in Francia, per la precisione al Nizza che ha sorpassato la concorrenza del Nantes. Più controversa rimane la questione relativa a Florenzi, che nelle prime due amichevoli estive giocate dalla Roma è stato schierato da Fonseca nel ruolo di esterno alto, dicendo così addio ai vecchi tormenti vissuti da terzino. La società non lo ritiene più incedibile ed è pronta a valutare offerte qualora arrivassero, ma finora non si è fatto avanti nessuno, nemmeno il Tottenham. Stesso discorso per Pastore, che la Roma si augura di riuscire a cedere e che però sembra destinato a rimanere nella Capitale per la semplice ragione che non si sono ancora palesate squadre col portafogli così vasto da poter accontentare le richieste d'ingaggio dell'argentino dai muscoli fragili. Manca ancora qualche giorno e poi si concretizzerà invece la cessione di Dzeko all'Inter: Petrachi attende solo che l'Inter alzi l'offerta per il bosniaco, ancora ferma a 12 milioni, puntando sul forte nervosismo di Antonio Conte che non intende aspettare all'infinito per ricevere  il sostituto di Icardi.

Sbarcato ieri a Roma dopo l'esperienza in Coppa d'Africa con la Guinea, Amadou Diawara è pronto per recitare il ruolo da titolare nel centrocampo di Fonseca, che ha insistito molto affinché la Roma lo prelevasse dal Napoli inserendolo nell'affare Manolas. Il mediano 22enne, cresciuto con il mito di Yaya Tourè, si è presentato ai tifosi giallorossi attraverso un'intervista al canale televisivo del club. "Per me essere un giocatore della Roma significa essere fortunato - ha detto Diawara -. Ho rinunciato a un po' di giorni di vacanza per rientrare prima, perché non vedevo l'ora di conoscere l'allenatore e i nuovi compagni. Con il mister Fonseca ho parlato per telefono prima del mio arrivo, non vedo l'ora di lavorare con lui, sarebbe un onore essere a sua disposizione". Il centrocampista ha ricordato poi l'ultima volta che ha affrontato da avversario il suo attuale allenatore, in occasione della sfida di Champions League del 2017 tra il Napoli e lo Shakhtar Donetsk. "Loro erano una squadra molto forte e spero che il mister possa ripetersi anche qui a Roma. All'andata ci avevano messo in difficoltà, mentre al ritorno avevamo preparato meglio la partita. La mia prima volta all'Olimpico? È stato con il Bologna, quella volta mi sono emozionato molto perché giocavo per la prima volta in uno stadio importante e pieno di gente. Ai tifosi della Roma prometto di dare il 100% in allenamento e in partita per aiutare la squadra".


La "nuova" Roma prende forma. Le priorità sono l'attacco e le cessioni

INSIDEROMA.COM – FEDERICO FALVO - Ultimati gli acquisti di Veretout e Diawara, che fanno seguito a quelli di Spinazzola, Pau Lopez e Mancini, è arrivato il momento per la Roma di pensare alle cessioni. In primis,  il DS Petrachi, dovrà "liberarsi" degli esuberi; ovvero di quei giocatori che non rientrano più nei piani della società.

PORTIERI - Arrivato Pau Lopez, non c'è più spazio nella Roma per Olsen, uno dei primi nomi nella lista dei cedibili. Per lo svedese la destinazione futura sembra essere la Premier League, con il Watford che segue il giocatore con interesse. Il club inglese è, per ora, l'unica squadra sulle tracce di Olsen, con il Fenerbahce che ha fatto un passo indietro dopo il sondaggio iniziale. Ricordiamo che il 10% della cessione di Olsen dovrà essere versato dalla Roma nelle casse del Copenaghen.
Confermato Mirante come secondo portiere, mentre il brasiliano Fuzato partirà per accumulare minuti in prestito. Su di lui il Trapani ed il Perugia, club di Serie B.

DIFENSORI Con l’acquisto di Mancini la Roma ha coperto il vuoto lasciato da Manolas, ma non sarà l’unico acquisto della difesa. Infatti la Roma vuole tutelarsi con un altro centrale d’esperienza. Il giocatore scelto da Petrachi sembra essere Alderweireld del Tottenham, con un nuovo incontro previsto in settimana con il club inglese per sbloccare la trattativa. Infatti il Tottenham non ha intenzione, al momento, di rinunciare ai 28 milioni di euro previsti dalla clausola rescissoria che scadrà il prossimo 26 luglio. Dunque la trattativa potrà essere più complicata del previsto per la Roma, poiché o si paga la clausola o la cifra da sborsare dovrà essere molto vicina ad essa.
In uscita, invece, ci sono i giovani Bianda e Capadrossi. Il francese partirà in prestito direzione patria natia, con Nizza in vantaggio sul Nantes. Cessione a titolo definitivo o prestito dopo il rinnovo contrattuale (in scadenza nel 2020) per Capradossi, già con due stagione di Serie B alle spalle tra Bari e Spezia. Sul centrale di scuola Roma c’è il Perugia.
Per quanto riguarda le corsie laterali il più vicino ad una cessione è Karsdorp, che finora non è riuscito a dimostrare il suo pieno valore per via degli infortuni. Il giocatore vorrebbe avere maggiori garanzie sul suo ruolo in squadra, ma sembra più vicino a lasciare la Roma che a vestirne nuovamente la maglia. Infatti l’arrivo di Spinazzola sembra aver messo la parola fine alla sua avventura giallorossa.
In bilico anche il futuro di Florenzi, che per ora ha abbandonato le corsie difensive per tornare in posizione più avanzata.

CENTROCAMPISTI Ufficializzati Veretout e Diawara, confermati Cristante, Pellegrini e Zaniolo. Sarà composta da questi cinque giocatori l’ossatura del centrocampo giallorosso. Bocciato Nzonzi, che con Olsen è il primo destinato alla partenza. Sul francese ci sono le mire di Lione e Marsiglia, pronte ad avvicinarsi alla richiesta della Roma di 30 milioni di euro. Ma lo scoglio principale da superare è l’ingaggio di Nzonzi, ovvero 3 milioni a stagione.
In uscita anche Gonalons, rientrato dal prestito al Siviglia e nel mirino del Newcastle. Coric e Riccardi sembrano destinati ad una stagione in prestito per accumulare minuti ed esperienza; mentre rimangono da sciogliere gli ultimi dubbi su Pastore. L’argentino è stato provato da Fonseca come regista e potrebbe trovare in questo ruolo la chiave della sua permanenza alla Roma; anche de Petrachi l’ha offerto al Milan per arrivare a Suso senza trovare il favore dei rossoneri.

ATTACCANTI – L’attacco è l’unico reparto in cui non sono stati apportati cambiamenti, le cui uniche certezze sono le riconferme di Under e Kluivert, ritenuti fondamentali da Fonseca per il suo gioco.
Ancora in stallo la cessione di Dzeko all’Inter, con la Roma ed il club nerazzurro che continuano a trattare con la cifra definitiva che dovrebbe essere di 15 milioni di euro comprensivi di bonus. Come sostituto piace sempre Higuain, per cui si sarebbe trovato un accordo sulla base di prestito oneroso a 6 milioni ed obbligato di riscatto a 27 milioni. Da parte sua la Juventus si impegnerà a rinnovare il contratto all’argentino diminuendogli l’ingaggio a 4.5 milioni di euro per agevolarne la firma con la Roma. Confermato Schick, che però potrebbe essere inserito nella trattativa con il Milan per Suso.
In uscita Defrel, che ha chiesto dei giorni per riflettere sul suo futuro prima di accettare o rifiutare l’offerta del Cagliari.
Potrebbe rimanere in squadra il giovane Antonucci, inizialmente destinato al prestito.  Ma il giocatore sta convincendo Fonseca a puntare anche su di lui grazie all’impegno in ritiro e le prestazioni nelle amichevoli.

Il lavoro di Petrachi, dunque, non è ancora ultimato per quanto riguarda l'allestimento della rosa; ma adesso entrerà nel vivo con gli ultimi acquisti da definire. Il compito più difficile, però, sarà fare cassa per non avere troppo distacco a bilancio tra uscite d entrate. Un lavoro non facilissimo che siamo sicuri il DS Petrachi saprà portare a termine nel migliore dei modi e nel (e per) bene della Roma.


Oggi il secondo test. In campo Mancini e forse pure Zaniolo

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Gianluca Mancini dovrebbe giocare un tempo, forse ci sarà spazio anche per Nicolò Zaniolo.Sono loro due le principali novità dell’amichevole di oggi pomeriggio, quando a Trigoria alle 17.30 spunterà il Trastevere come sparring partner dei giallorossi. Altro tema sarà quello della posizione di Florenzi. Giocherà ancora alto a sinistra? Fonseca l’ha utilizzato lì con il Tor Sapienza per convinzione tattica o per esigenza? Oggi, probabilmente, ci sarà una risposta.


Olsen, Gonalons, Nzonzi e Defrel. Come trasformarli in tesoretto

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Solo di ingaggio netto sfiorano i 10 milioni annui, bonus compresi. In più, al momento, non rientrano nel progetto tecnico. Adesso Petrachi deve dedicarsi a piazzare tutti quegli esuberi che non rientrano nei piani del club: in prima fila Nzonzi, Defrel, Gonalons e Olsen, che potrebbero portare nelle casse di Trigoria 45 milioni di euro. (...) Il francese campione del mondo guadagna 3 milioni di euro all’anno ed è stato pagato poco meno di 30 un anno fa. Difficile evitare la minusvalenza, considerata anche la volontà del giocatore di andar via solo a titolo definitivo. Su di lui ci sono Lione e Marsiglia. Ha più mercato il suo connazionale e compagno di reparto, dal prezzo più accessibile (i giallorossi lo acquistarono 2 anni fa a 5 milioni). (...) Rimanendo sui giocatori transalpini la Roma sta cercando di piazzare anche Defrel, che piace a mezza Serie A e il Cagliari sembra la squadra più interessata a lui. Capitolo Olsen: vuole giocare titolare e nella Capitale questo è impossibile al momento. Allo stato attuale delle cose è tramontata anche l’ipotesi Fenerbahce e dalla Premier non sono arrivate offerte concrete .


Hysaj si avvicina ma il Napoli chiede 20 milioni. E Florenzi rischia

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Con Veretout gli acquisti ufficiali della Roma sono diventati in tutto cinque, per una cifra complessivamente investita dai giallorossi di oltre 120 milioni (Diawara 21, Spinazzola 29, Pau Lopez 23,5 più il 50% della futura rivendita di Sanabria, Mancini 15+8 di bonus e Veretout 17+2 di bonus). Ma Gianluca Petrachi non vuole fermarsi qui (...) E il prossimo obiettivo è proprio un altro esterno, stavolta a destra: l’albanese Elseid Hysaj, che al Napoli è diventato quasi la terza scelta nel ruolo, visto che davanti Ancelotti gli preferisce Malcuit e Di Lorenzo. Napoli e Roma ne stanno parlando da un po’, soprattutto per trovare la formula giusta, visto che la società di De Laurentiis chiede 20 milioni e la Roma a quella cifre non ci vuole arrivare. L’affare però potrebbe andare in porto presto, perché c’è la volontà di tutte le parti di portarlo a conclusione. Tra l’altro, per prendere Hysaj la Roma sarebbe disposta a rinunciare anche a Florenzi, il suo capitano. Il rapporto tra lui e l’ambiente giallorosso da tempo non è più saldo come una volta. E anche gli ultimi mesi hanno creato delle distanze. Florenzi sta anche riflettendo sulla sua situazione, ha capito di non essere più considerato indispensabile. Ma di offerte per lui oggi non ne sono arrivate.


Con Veretout la Roma trova il play alla Busquets

LA GAZZETTA DELLO SPORT - La sua avventura in giallorosso inizierà ufficialmente questa mattina presto, quando Jordan Veretout alle 8.30 varcherà il cancello di Villa Stuart per svolgere le visite mediche. Con lui ci sarà anche Amadou Diawara, l’altro mediano con cui probabilmente andrà anche in concorrenza per un posto al sole. Poi la firma del contratto con la Roma (quinquennale a 2,3 milioni di euro a stagione più bonus, alla Fiorentina 19 milioni) e il primo approccio con Trigoria nel corso del pomeriggio, quando i giallorossi giocheranno la loro seconda amichevole (ore 17.30 contro il Trastevere, Serie D). (...) Ma quale sarà il ruolo di Veretout in questa Roma? Probabilmente toccherà a lui fare quello che ha fatto Javier Pastore nella prima sgambata, quella vinta giovedì per 12-0 con il Tor Sapienza. E cioè il play nella Salida Lavolpiana, il meccanismo di gioco mutuato dal Sud America e su cui hanno costruito parte delle proprie fortune Guardiola, Luis Enrique e Pochettino. E che è anche una delle chiavi del gioco di Fonseca. Dove, appunto, Veretout dovrà essere l’ago della bilancia di un meccanismo volto a favorire il palleggio dal basso e l’uscita del pallone, soprattutto in situazione di pressione avversaria. In buona sostanza un mediano (probabilmente Veretout) scivola tra i due centrali di difesa, che si allargano andando a sfruttare lo spazio lasciato dagli esterni di difesa, che invece salgono a livello dell’altro mediano e – a volte – anche del trequartista opposto, che invece si abbassa. Nel Barcellona di Guardiola lo faceva alla perfezione Busquets, nella Roma di Luis Enrique toccava ad esempio a De Rossi (...) Insomma, con lui i giallorossi trovano il fosforo ma non solo, perché il centrocampista francese è anche un giocatore muscolare e fisico, che sa contrastare e coprire le varie linee di passaggio, risultando di conseguenza molto importante anche per la fase difensiva. Oggi, ovviamente, non potrà essere in campo contro il Trastevere, ma è facile che qualche minuto lo possa giocare già mercoledì prossimo, contro il Gubbio, terza fatica stagionale dei giallorossi (sempre in programma a Trigoria). Da lì inizierà davvero la storia giallorossa di Jordan Veretout.


Higuain a Singapore, ma rinuncia alla 9

LA GAZZETTA DELLO SPORT - La fila al check in è stata più confusa del solito. La Juventus è partita ieri pomeriggio per Singapore e in queste ore correrà tra eventi, sessioni di autografi, conferenza stampa e allenamento pre-partita. (...) Gli juventini a Singapore quindi saranno 27, con abbondanti inserimenti dei ragazzi dell’Under 23, che giocheranno soprattutto nella terza partita, venerdì a Seul contro una selezione coreana. Tra i presenti Ronaldo, De Ligt, Buffon, Cancelo e soprattutto Higuain, con una inedita maglia 21. Tutti i tifosi, a quel punto, hanno fatto lo stesso pensiero: «Non ha il 9 perché lo prenderà Icardi». Hanno ragione? Luglio e soprattutto agosto diranno.


Inter, Dzeko più vicino: chiusura dopo il tour in Asia

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Dzeko più vicino, le cessioni possono diventare tre, Lukaku molto difficile, Rafael Leao pista concreta, Cavani oggi non è un obiettivo, ma domani chissà. E’ il Bignami del mercato dell’Inter, nel giorno della luna storta di Antonio Conte. La priorità al centravanti bosniaco: da qualche giorno il clima con la Roma è meno rigido rispetto alla richiesta ferma di 20 milioni dei giallorossi e dell’offerta di 12 dei nerazzurri. E si traduce, nella pratica, così: alla fine della prossima settimana, dopo il viaggio a Nanchino di Marotta e Ausilio e dunque al loro rientro a Milano, dovrebbe arrivare la fumata bianca per il trasferimento di Dzeko all’Inter.


A Trigoria secondo test con il Trastevere

IL MESSAGGERO - Oggi pomeriggio alle 17.30 la Roma disputerà la sua seconda amichevole stagionale (a porte chiuse) contro il Trastevere, squadra che milita in Serie D. Fonseca riproporrà il 4-2-3-1, potendo contare stavolta anche su Mancini e Zaniolo. A osservare dalla panchina ci dovrebbero essere invece i due nuovi acquisti Diawara e Veretout: entrambi sosterranno le visite mediche questa mattina alle 8.30 prima di conoscere i nuovi compagni.


Inchiesta sullo stadio, Parnasi va a processo

IL MESSAGGERO - ALLEGRI - Nessun proscioglimento in udienza preliminare. Dodici persone finiscono a processo per il giro di favori e mazzette nascosto dietro la realizzazione del Nuovo stadio della Roma a Tor di Valle. La ricostruzione della Procura regge di fronte al gup: l'imprenditore Luca Parnasi, l'ex presidente di Eurnova che, pagando tangenti «in stile anni 80» - come diceva intercettato - era quasi riuscito a ottenere il via libera per la realizzazione dell'infrastruttura sportiva, approda sul banco degli imputati con l'accusa di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e finanziamento illecito. Insieme a lui, ci sono i suoi ex collaboratori Nabor Zaffiri e Gianluca Talone, e la schiera di politici e funzionari che avrebbero ottenuto gentilezze e denaro.

POLITICI E FUNZIONARI - Il prossimo 5 novembre, a processo ci saranno anche l'ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio, Adriano Palozzi (Forza Italia), l'ex assessore regionale, Michele Civita (Pd), il capogruppo di FI in Consiglio comunale, Davide Bordoni, e il soprintendente ai beni culturali, Francesco Prosperetti. Per lui - che è accusato di traffico di influenze illecite - il ministero ha avviato le procedure disciplinari finalizzate alla sospensione cautelare dal servizio e le ha sospese temporaneamente. A giudizio anche Daniele Leoni, funzionario del Dipartimento Urbanistica del Comune di Roma, Giampaolo Gola, ex assessore allo Sport del X Municipio, l'architetto Paolo Desideri e Claudio Santini, ex capo di Gabinetto al Mibact. Tre dipendenti di Parnasi, Luca Caporilli, Giulio Mangosi e Simone Contasta, hanno invece patteggiato una pena di due anni.
Lo scandalo è esploso nel giugno dello scorso anno, quando Parnasi è stato arrestato insieme ad altre otto persone. Il super consulente della sindaca Virginia Raggi, Luca Lanzalone, ingaggiato senza contratto e incaricato di seguire i dossier più delicati, primo tra tutti quello sullo stadio di Tor di Valle, era finito ai domiciliari per corruzione: avrebbe agevolato l'imprenditore in cambio di consulenze remunerative. Per lui la procura ha disposto il rito immediato, che consente di bypassare la fase dell'udienza preliminare: è già sotto processo, insieme al suo socio Luciano Costantini e al presidente dell'Ipa, Fabio Serini. Ora, i due procedimenti verranno unificati: Parnasi e Lanzalone saranno insieme sul banco degli imputati. L'affaire Tor di Valle era emerso dalle intercettazioni del procedimento per corruzione a carico dell'ex fedelissimo della sindaca, Raffaele Marra, già condannato a 3 anni e mezzo di reclusione. Ma non è tutto. Perché è indagando sul giro di tangenti e finanziamenti illeciti legati al progetto dello stadio che sono emerse le presunte tangenti - mascherate da consulenze - pagate da Parnasi e da altri imprenditori all'ex presidente del Consiglio comunale, Marcello De Vito, e al suo socio, l'avvocato Camillo Mezzacapo, entrambi arrestati per corruzione.

LE ACCUSE - Per le pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli, l'ex presidente di Eurnova era «il capo e organizzatore» di un'associazione a delinquere che era riuscita a pilotare le procedure amministrative legate al masterplan, approvato nell'ambito della conferenza dei servizi nel febbraio dello scorso anno. Per ottenere «provvedimenti favorevoli alla realizzazione del Nuovo stadio della Roma e di altri progetti imprenditoriali», Parnasi e soci avrebbero compiuto «una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione», si legge nel capo di imputazione. E Lanzalone, secondo l'accusa, era un referente di primo piano: veniva interpellato per ogni decisione importante e per aggirare intoppi burocratici.