Roma, in mezzo c'è il sold out

IL MESSAGGERO - CARINA - Il conto alla rovescia è ancora lontano. Fonseca e Petrachi hanno infatti ancora più di un mese di tempo per completare la Roma. Chiaro, però, che il tecnico non veda l'ora di poter lavorare con la squadra definitiva. La rosa è infatti incompleta ma dei sei rinforzi attesi (un portiere, due difensori centrali, un centrocampista, un attaccante esterno e un centravanti), il ds salentino può già depennarne dalla lista tre: il portiere, un difensore e il centrocampista. Con l'arrivo di Veretout e Diawara (per entrambi visite mediche stamane), la mediana giallorossa è completa. Anzi, l'overbooking è assicurato da Nzonzi, Coric, Pastore e Gonalons. Soltanto a fronte della partenza del duo francese (o dell'ex Psg), la Roma accelererebbe per Almendra, 19enne del Boca Juniors.

DOMINO DI CENTRAVANTI - Giovedì Fonseca s'è detto soddisfatto. Non come il suo collega Conte che da Singapore, alla vigilia della sfida con lo United, nonostante gli arrivi di Lazaro, Barella e Sensi, ha manifestato un evidente nervosismo per il ritardo negli acquisti e nelle cessioni. In quest'ottica, l'Inter per accontentare il suo allenatore è pronta ad accelerare per Dzeko. L'offerta nerazzurra è di 12 milioni. La Roma ne chiede 18. Probabile che le parti possano trovarsi a metà strada, bonus compresi. Con l'addio di Edin, si aprirà un buco nel ruolo chiave: il centravanti. In tal senso ieri è circolata l'indiscrezione che il 12 luglio, in un albergo al centro, Wanda Nara - moglie e agente di Icardi - abbia incontrato Petrachi alla presenza dell'agente Giuffrida. Smentite sono arrivate dalle tre parti in causa. L'obiettivo giallorosso rimane Higuain. Ma a Trigoria sono consapevoli che c'è bisogno d'attendere. La telefonata di Fonseca all'argentino nei giorni scorsi è servita per capire che il Pipita non ha preclusioni verso la Roma. E tutto dunque ruota attorno ai soldi. Avendo un contratto per altri due anni a 7 milioni a stagione, l'attaccante non vuole perdere nemmeno un centesimo. Tradotto: se la Juventus gli concede la buonuscita (che andrebbe a coprire la differenza tra quello che offrono i giallorossi, 4,5 milioni, e quello che percepisce attualmente), l'affare si può fare completando il domino che sembra abbastanza chiaro dall'inizio del mercato: Dzeko all'Inter, Icardi alla Juventus e Higuain alla Roma.
Aspettando sviluppi, non convince il reparto arretrato. Confermate le difficoltà per Alderweireld (il Tottenham non fa sconti ma a Trigoria ci sperano ancora), per completare il pacchetto dei centrali (composto da Fazio, Jesus, Mancini e il partente Capradossi) serve un difensore di spessore. Al centro, momentaneamente, sembra sicuro soltanto Mancini che però in carriera ha giocato perlopiù a tre piuttosto che in una linea a quattro e quindi necessita di tempo per integrarsi. Visto l'atteggiamento tattico voluto da Fonseca nella prima amichevole con il Tor Sapienza, l'impressione è che serva un elemento molto veloce per supplire ad una difesa molto alta. Sugli esterni, Petrachi è pronto ad accelerare per Hysaj. Il calciatore piace, con l'agente c'è una corsia preferenziale data dall'acquisto di Veretout. Va limata la richiesta del Napoli (20 milioni). In parallelo si lavora in uscita per Florenzi. Già oggi (amichevole contro il Trastevere, serie D) si avrà tra l'altro una controprova delle idee di Fonseca sul nazionale azzurro, schierato giovedì esterno alto a sinistra. Rimane vivo l'interesse per Suso, che fatica a trovare spazio con Giampaolo al Milan.


Oggi le visite per Diawara e Veretout

IL TEMPO - BIAFORA - Il giorno di Diawara e Veretout. I nuovi acquisti della Roma sono arrivati ieri sera nella Capitale e oggi alle 8.30 si sottoporranno alle visite mediche prima di iniziare gli allenamenti a Trigoria. Il guineano, impegnato nelle scorse settimane in Coppa d’Africa, è stato già ufficializzato (21 milioni), mentre il francese arriva dalla Fiorentina in prestito oneroso per 1 milione, con l'obbligo di riscatto da 16 milioni che scatterà al primo punto conquistato in campionato dai giallorossi, a cui andranno aggiunti altri 2 milioni di bonus. Ieri il procuratore di Veretout ha definito gli ultimi dettagli con Petrachi ed ha voluto chiarire i passaggi della trattativa a Il Tempo: «Sono stato l'artefice del passaggio di Jordan alla Roma. Io - ha detto Giuffredi - ho proposto il giocatore a Petrachi e nell'incontro di fine giugno avevamo già trovato un accordo. Era presente anche Fonseca, che è un grande allenatore e una grande persona, ha parlato con il giocatore che dopo la telefonata ha deciso che voleva venire subito alla Roma. Noi martedì abbiamo trovato un nuovo accordo con la Roma, non c’è stato alcun problema di commissioni, anzi sia io che Veretout abbiamo rinunciato a qualcosa rispetto a quanto pattuito a giugno. Il ragazzo ha fatto delle rinunce ma è felicissimo, siamo voluti venire con forza, farà benissimo». Intanto è tutto pronto per lo sbarco di De Rossi in Argentina: partenza prevista domani. «Sicuramente - ha spiegato il presidente del Boca Juniors - volerà da noi. Al 99% sarà un nostro giocatore. Almendra? Nessuna offerta».


Il valzer delle punte

IL TEMPO - AUSTINI - Uno dipende dall'altro. L'incastro dei centravanti accende il calciomercato italiano, con cinque caselle di prestigio da occupare: l'Inter comprerà due attaccanti, mentreRoma, Napoli e probabilmente Juventus ne cercano uno a testa. Icardi, Higuain, Dzeko, Lukaku e da qualche giorno l'enfant prodige portoghese del Lille, Rafael Leao: sono questi i nomi su cui sì stanno dando battaglia i club di Serie A. E appena si sbloccherà un affare, a cascata altre pedine si muoveranno nello scacchiere. La Roma ha definito da tempo il suo piano: vendere Dzeko all'Inter al prezzo più alto possibile e prendere Higuain dalla Juventus. Ma se per l'approdo del bosniaco ai nerazzurri è solo questione di tempo, che dopo lo sfogo di Antonio Conte si accorcerà (possibile alla fine l'intesa tra i 13 e i 15 milioni di euro), l'attesa per il Pipita rischia di prolungarsi sino ad agosto inoltrato. E potrebbe anche essere del tutto vana visto che almeno sino ad oggi non si sono create le condizioni economiche per il trasferimento. Per questo Petrachi e Baldinistudiano già da tempo un piano-Be tra i profili selezionati uno che convince parecchio è quello di Leao, nonostante sia molto più giovane di Higuain (classe 1999 contro 1987) e non abbia ovviamente l’esperienza dell'argentino. Una grande promessa contro un attaccante dalle doti indiscutibili da rilanciare, il bivio verrà deciso dal mercato. Al Lille di Campos, il diesse che Pallottaha sondato prima di Petrachi su suggerimento di Baldini, è stata presentata una prima proposta informale da circa 30 milioni più bonus. Non bastano, i francesi valutano il connazionale di Fonsecaintorno ai 40 milioni e la concorrenza è agguerrita. In Italia soprattutto: Inter, Juventus e Napoli si sono mosse sul ragazzo. Intanto il fratello di Higuain non ha risolto le grane tra Gonzalo e il club bianconero, tanto che la società ha tolto la maglia numero 9 al Pipita e gli ha assegnato un anonimo 21. Una mossa simbolica dal chiaro intento: spingere il bomber ad accettare la Roma. Higuain è comunque partito con ì compagni per la tournée in Asia e ora dovrà essere il suo mentore Sarri a persuaderlo sul fatto che quest'anno per lui non c'è spazio alla Juventus. Il contrario della prospettiva che gli offre Fonseca a Roma. Nel frattempo la sola presenza a inizio settimana di Wanda Nara all'hotel Bernini nella Capitale ha scatenato le fantasie sul possibile approdo di Maurito in giallorosso. Smentito qualsiasi tipo di incontro, Icardi non rientra nei parametri di Petrachi e si è promesso da tempo alla Juventus. Che inoltre ha contattato l’entourage di Lukaku per dare ulteriore fastidio all'Inter. Mentre la Roma cerca anche un altro centrale difensivo e un esterno d'attacco ma prima deve sfoltire la rosa, il portiereStefano Greco rinnova e va in prestito alla ViboneSe.


Nello staff di Fonseca entra l'educatore alimentare

IL TEMPO - BIAFORA - Nuovo innesto nello staff tecnico della Roma, rivoluzionata con l’arrivo diPetrachi e Fonseca. Tiberio Ancora è stato scelto come «educatore alimentare» della prima squadra ed affiancherà il nutrizionista Guido Rillo. Il personal trainer ha collaborato a lungo con Conte ed ha come obiettivo quello di lavorare in particolare con i più giovani e con Zaniolo, alle prese con i primi giorni di preparazione dopo le vacanze(ieri lui e Mancini si sono allenati in gruppo). In una vecchia intervista Ancora si raccontava così: «Non sono mai stato nutrizionista, però forse per semplicità si può pensare che curo solo l'alimentazione ma è solo una parte del lavoro che faccio. Sono un valore aggiunto per il preparatore e per il mister, faccio un "tagliando generale" al calciatore per consentirgli di essere al 100%». Intanto oggi la Roma (ore 17.30 diretta Roma tv) scenderà sfida Trastevere nella seconda amichevole estiva. Assenti Coric (affaticamento), Kluivert(botta alla caviglia), Gonalons e Riccardi, oltre ai nuovi arrivati Diawara e Veretout che lavoreranno in gruppo da lunedì.


Cantiere Roma: un preparatore solo per Zaniolo

LA REPUBBLICA - PINCI - Tornato dalle vacanze, ad attenderlo ha trovato una sorpresa. Dopo un'estate fatta di qualche delusione - le panchine con Mancini e l'esperienza con l'Under 21 - ma arricchita, dopo la festa del 20 anni a Mykonos con gli amici, dal corteggiamento di Juve e TottenhamNicolò Zaniolo ha ripreso la sua vita romana, con qualche novità. Lui sta cercando una casa per andare a vivere da solo. E, a dispetto delle tante voci che circolano, la Roma a venderlo non pensa minimamente, anzi. La prova è che, ad aspettarlo a Trigoria, ha trovato un preparatore personale. Un uomo che per tutta la stagione lo seguirà in ogni aspetto della vita professionale, dall'allenamento fisico alla nutrizione, dall’educazione sportiva a quella alimentare: un po'ciò che fu Vito Scala per Totti, senza (per ora, almeno) il legame affettivo,

Una figura fortemente voluta dal nuovo direttore sportivo Petrachi e che serve a prendersi cura della crescita anche fisica di Nicolò, che 20 anni e dopo alcuni mesi da protagonista assoluto, dovrà gestire la stagione della conferma, circondato da attese elevatissime. La Roma non vuole mettergli pressione, piuttosto fare in modo che sia seguito da vicino da un professionista. Non uno qualsiasi: il curriculum nel preparatore parla chiarissimo: ha lavorato con Antonio Conte alla Juve, ma pure al Chelsea e in Nazionale. Recentemente aveva lavorato proprio al Torino con l’attuale ds romanista, che l’ha voluto con sé anche a Roma. Integra già dall'inizio del ritiro lo staff di Fonseca, ma a lui da oggi chiederanno di prendersi cura del gioiellino di casa, a Trigoria, con particolare attenzione. all'allenamento della forza funzionale. Lui, Zaniolo, aspetta ancora un contatto per il rinnovo: negli ultimi giorni la dirigenza ha avviato i primi colloqui con l'agente del ragazzo, ma nulla che somigli ancora a una trattativa. Anche perché il contratto che lo lega alla Roma scadrà soltanto tra 4 anni, e se lui ambisce a un aumento — anche solleticato da promesse ricevute da altre società — il club, pur convinto di volerlo concedere, non ha comprensibilmente fretta. Intanto, si lavora per completare l'organico. Ieri sono arrivati in città Diawara e Veretout: nei fatti, il nuovo centrocampo di Fonseca.


Stadio della Roma, 12 a processo e il sovrintendente rischia il posto

LA REPUBBLICA - VINCENZI - Si aprirà il 5 novembre il processo per il sistema corruttivo che si è sviluppato intorno al nuovo stadio della Roma. Il gup di Roma ha rinviato a giudizio i 12 imputati del filone principale dell’indagine che, a giugno dello scorso anno, aveva scoperchiato un sistema di tangenti che ha sconvolto Roma. Le accuse vanno dall’associazione per delinquere al finanziamento illecito passando per la corruzione. Finisce davanti a un tribunale il personaggio chiave dell’indagine dei carabinieri del nucleo investigativo: Luca Parnasi, il costruttore, proprietario dei terreni a Tor Di Valle sui quali dovrebbe sorgere l’impianto giallorosso, ritenuto il capo di un sistema che ha corroso la capitale a suon di mazzette, consulenze inesistenti, assunzioni di amici degli amici e finanziamenti alle campagne elettorali. La sua convinzione era che bisognasse pagare tutti per avere un approccio favorevole allo stadio . A giudizio vanno anche l'ex presidente forzista Adriano Palozzi, l'ex assessore Michele Civita, il Soprintendente Francesco Prosperetti. Tre degli imputati, tutti collaboratori di Parnasi, hanno patteggiato: due anni. In quella stessa aula finirà anche Luca Lanzalone.


Il freno a mano su un progetto ormai scomodo

LA REPUBBLICA - RIZZO - Possiamo immaginare la domanda che più di qualcuno potrebbe porsi dopo il rinvio a giudizio del costruttore Luca Parnasi e di altre undici persone, fra politici e funzionari pubblici che i magistrati inquirenti presumono coinvolti nel pasticciaccio dî Tor dì Valle. “E adesso che fine farà lo stadio della Roma?”. In teoria nessuna fine, sarebbe la risposta giusta. I giudici hanno ribadito più volte che îl progetto dello stadio non è în alcun modo coinvolto, dunque può procedere. Lo stesso, a scanso di equivoci, ha precisato anche il Campidoglio. Il Comune di Roma e la Regione Lazio, per giunta, hanno deciso di costituirsi parte civile nel processo, ritenendosi parti lese. Mentre Parnasi è ormai da tempo del tutto fuori dai giochi. Dunque nessun impedimento, în teoria. Ma soltanto în teoria. Perché sarà semplicemente una coincidenza, o gli effetti delle solite incomprensibili lungaggini burocratiche, ma da quando è scoppiato tl caso (che ha investito, va ricordato, anche il superconsulente della sindaca Virginia Raggi, l’ex presidente dell’Acea Luca Lanzalone) le cose procedono, sì, ma al passo dî lumaca. Al punto, abbiamo ricordato giusto giovedì su questo giornale, da far sorgere il sospetto che sia stato tirato îl freno amano a un'operazione assai discussa ma che nella sua attuale versione ha avuto îl benestare dell’attuale amministrazione. Un sospetto avallato anche dal fatto che nel Movimento 5 stelle non si è affatto placata la fronda interna contraria a Tor di Valle, guidata dalla capogruppo in regione Roberta Lombardi, influentissima nel partito. E anche per questo così consistente da indurre gli investitori americani a individuare un'alternativa eventuale, rivolgendosi al sindaco di Fiumicino Esterino Montino. Contemporaneamente attrezzandosi pure nella prospettiva di una battaglia legale, con un parere che esclude în modo tassativo per il Campidoglio la possibilità di una marcia indietro. Una situazione che fa apparire quasi una beffa îl varo, da parte del governo nel quale il partito che guida la città di Roma è azionista di riferimento, di un decreto per sbloccare i cantieri fermi Mentre un investimento estero privato da 1,2 miliardi (un miliardo e duecento milioni) avviato ben sette anni e tre sindaci (più un commissario) fa, e approvato dalla stessa forza politica, è al palo da oltre un anno. Esattamente da quando la seconda conferenza dei servizi si è chiusa con un giudizio positivo sul progetto. Ma a ben vedere non è poi così strano, considerando il gioco delle contraddizioni in cui questa amministrazione si dibatte fin dalla sua nascita. Tanto che ora assistiamo all’annuncio, da parte della stessa sindaca che aveva detto no alle “Olimpiadi del mattone” di voler organizzare a Roma i prossimi mondiali di nuoto. Con lo scandalo della città dello sport, forse la più sconcertante opera incompiuta nella storia recente della repubblica, che sta lì a ricordarci quale sia stata l’eredità inquietante dell’avventura dei campionati del 2009: e lì ce ne vorranno un bel po’ dì mattoni, per completare quell’opera. Il doppio almeno dei 200 e rotti milioni già inutilmente (finora) spesi. E per una concessione vigente su quell’area, la quale è di proprietà dell’Università di Tor Vergata, il completamento può essere affidato soltanto all’impresa che ha costrutto: îl gruppo Caltagirone. Sempre che arrivino i soldi. In questo caso necessariamente pubblici, ovvio.


La nuova sfida di De Rossi: «Come potevo ritirarmi senza giocare con il Boca?»

TUTTOSPORT - Daniele De Rossi verrà accolto in pompa magna all'aeroporto internazionale di Ezeiza. Ad aspettarlo, il Boca Juniors, la squadra di Buenos Aires che a sempre affascinato l'ormai ex capitano della Roma. Un ruolo importante per portare Daniele alla Bombonera è stato giocato da Nicolas Burdisso, diesse degli Xeinezes e compagno di De Rossi alla Roma dal 2009 al 2014. L'obiettivo del centrocampista è quello di riuscire a debuttare il 28 luglio, nella prima partita di campionato contro l'Huracan, mentre è previsto per il primo settembre il primo degli appuntamenti caldi: il derby contro il River al Monumental. De Rossi percepirà il compenso di 500 mila dollari americani per una stagione, ed avrà la possibilità di anticipare l'addio al Boca qualora volesse cominciare a studiare da allenatore, a Coverciano, per poter poi aggregarsi allo staff di Roberto Mancini in nazionale.


Allenamento Roma, esercizi per rapidità e reattività. Ancora individuale Kluivert, Coric, Gonalons e Riccardi

La Roma è scesa in campo questa mattina alle 9:30 per l'allenamento mattutino. La squadra ha iniziato col solito riscaldamento con corsa ed esercizi per rapidità e reattività, seguito da un torello e infine una parte tattica. Allenamenti individuali per Kluivert, Coric, Gonalons e Riccardi. Nel pomeriggio, alle 17:30, è prevista un'altra amichevole a porte chiuse con il Trastevere. 


Villa Stuart, terminate le visite mediche di Veretout. Ancora in corso quelle di Diawara

INSIDEROMA.COM - Jordan Veretout e Amadou Diawara sono arrivati alla clinica Villa Stuart di Roma per sostenere le visite mediche di rito. Il primo, arrivato dalla Fiorentina, è approdato nella Capitale nella serata di ieri alla stazione Termini. L'ex Napoli, invece, ha rinunciato a parte delle vacanze per essere oggi a Trigoria agli ordini di mister Fonseca. Terminate le visite mediche, entrambi i giocatori si recheranno al Fulvio Bernardini

Intorno alle 12:00 sono terminate le visite di Veretout. All'uscita dalla clinica il giocatore si è intrattenuto con alcuni tifosi per delle foto. 


Roma-Trastevere posticipata di mezz'ora

La Roma avvisa dello spostamento di mezz'ora della partita prevista per oggi pomeriggio contro il Trastevere. Il test, inizialmente previsto per le 17.30, è stato infatti posticipato alle 18.00. Lo comunica la Roma con un tweet sul proprio profilo ufficiale.


Giampaolo su Suso: "E' forte e può fare la differenza"

Marco Giampaolo a Malpensa, prima di partire per gli Stati Uniti dove il Milan parteciperà alla ICC, ha detto la sua a Milannews riguardo il mercato del Milan e Suso, giocatore accostato alla Roma:

"Suso mi ha dato grande disponibilità, sta lavorando molto bene nel ruolo di trequartista, è un giocatore forte nell'uno contro uno, ha letture e visione di gioco, sa guardare avanti: sono soddisfatto del lavoro fatto finora. Suso è forte, può fare la differenza. Poi sugli sviluppi di mercato e le situazioni che sono sopra di me dovete parlare con Maldini, Massara e Boban. Per quanto mi riguarda alleno 22 giocatori, tra i quali i ragazzi della Primavera, e cerco di tirare fuori il massimo".