Shomu must go on
Nel solito Olimpico pieno di passione pareggiamo la partita che avrebbe potuto farci volare. Andiamo sotto a fine primo tempo, Ranieri la raddrizza coi cambi grazie a Shomurodov. Il pari ci sta, arriva in rimonta ed è il 15° risultato utile di fila. Ma ora bisogna vincere il derby.
Fonte - ilromanista
Dovbyk-Vlahovic: uno è fuori
Olimpico sold-out. Roma-Juve è uno spareggio per la Champions League.
Ranieri e la spinta dei 67 mila. Pellegrini si ferma: è a rischio. Tudor invece sceglie ancora Vlahovic.
Fonte - corrieredellosport
Konè e la chance del rilancio, arriva il trampolino Juve
Voluto da De Rossi, ha dentro tutto per poter diventare ancora più forte.
Manu Konè non è nel suo momento migliore ma la storia alla Roma inizio all'Allianz a settembre. Ranieri crede ancora in lui.
Fonte - corrieredellosport
Svilar-Di Gregorio: muri contro
MIle Svilar e Di Gregorio sono le grandi rivelazioni della stagione, comandano la classifica dei clean sheet: stasera Roma-Juve passerà anche dai loro guanti. I due portieri imbattuti 12 volte in campionato, come l'interista Sommer. Il portiere della Roma ha tenuto la porta inviolata in sei delle ultime sette partite in A. Nella Juve anche Perin tre volte non ha subito gol.
Ranieri ha aggiustato la difesa, Tudor invece ha esordito con il corto muso.
Fonte - tuttosport
Ranieri conta sulla rinascita del vero Pellegrini
Mister Ranieri è alla ricerca di sostanza e qualità dopo il forfait di Dybala.
Il tecnico romano però deve decidere se schierarlo mezzala di centrocampo oppure sotto punta in appoggio a Dovbyk.
Fonte - tuttosport
La partita
Serata importantissima per la rincorsa europea: all’Olimpico arrivano i bianconeri di Tudor. La spinta di più di 60mila romanisti innamorati da sempre e per sempre per sostenere i ragazzi di Ranieri. È la solita sfida nelle sfide. Forza Roma!
Fonte - ilromanista
Roma-Juve: cancelli aperti alle 18:15
I cancelli dello Stadio apriranno alle 18:15.
Il suggerimento è di partire da casa per tempo, arrivando ai cancelli del prefiltraggio almeno 90 minuti prima del fischio di inizio.
Per qualunque necessità, dalle 17:00 e fino al fischio di inizio, sarà possibile rivolgersi telefonicamente al Call Center AS Roma (06.89386000) o compilare il form. Sarà a disposizione dei tifosi giallorossi anche il botteghino informazioni in Viale delle Olimpiadi 61 a partire dalle 17:45.
Mile Svilar al CorSport: "Resto alla Roma. Per il rinnovo non c'è fretta"
Mile Svilar ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport in cui ha parlato del suo futuro.
Di seguito le parole del portiere della Roma.
Non ha ancora firmato il rinnovo con la Roma e tante squadre la vogliono.
“Non capisco la fretta, ho un contratto fino al 2027. Non c’è bisogno di fare casino. Sembra che questa vicenda importi più a voi che a me. I soldi contano ma il posto in cui stai bene e in cui vedi un progetto conta di più”.
Quindi resterà alla Roma anche nella prossima stagione?
“Io spero proprio di si. Io voglio che sia così al cento per cento e lo vuole anche la mia famiglia. Siamo felicissimi a Roma e alla Roma”.
Al Benfica non giocava quasi mai.
“Sì, ero secondo e a volte terzo portiere. Forse non ero pronto. Ma sono stato benissimo a Lisbona, ho esordito in Champions League, e sono convinto che l’esperienza mi abbia aiutato anche nell’approccio alla Roma. Diversamente avrei sofferto troppo il salto da casa mia all’Italia, dove si vive per il calcio. In Belgio non è così”.
Ma lei si sente belga o serbo?
“Difficile rispondere. La mia famiglia è tutta serba, non ho alcun parente belga, ma sono nato ad Anversa e ho tutti gli amici là. In Belgio ho conosciuto anche mia moglie”.
Torniamo a Roma. Anche questa scelta sembrava poco funzionale alla sua maturazione: per un anno e mezzo, solo panchina.
“Lo avevo messo in preventivo. E non ho niente contro Mourinho che aveva le sue gerarchie e preferiva puntare su Rui Patricio, tra l’altro un ragazzo top che mi ha aiutato anche dopo”.
Però nell’ultima partita di Mourinho a Milano giocò Svilar.
“Sì ma credo che se non ci fosse stato il cambio di allenatore la promozione non sarebbe stata definitiva”.
Ma lei si sente belga o serbo?
“Difficile rispondere. La mia famiglia è tutta serba, non ho alcun parente belga, ma sono nato ad Anversa e ho tutti gli amici là. In Belgio ho conosciuto anche mia moglie”.
Torniamo a Roma. Anche questa scelta sembrava poco funzionale alla sua maturazione: per un anno e mezzo, solo panchina.
“Lo avevo messo in preventivo. E non ho niente contro Mourinho che aveva le sue gerarchie e preferiva puntare su Rui Patricio, tra l’altro un ragazzo top che mi ha aiutato anche dopo”.
Però nell’ultima partita di Mourinho a Milano giocò Svilar.
“Sì ma credo che se non ci fosse stato il cambio di allenatore la promozione non sarebbe stata definitiva”.
Ma lei pensava di essere così bravo quando guardava gli altri giocare?
“No. Non è possibile stabilirlo se non giochi. Gli allenamenti sono una cosa, le partite un’altra. Ma anche oggi, credetemi, capitano giornate in cui mi sento all’altezza e altre in cui mi sento una pippa (dice proprio così, nda)”.
Hai mai pensato di lasciare la Roma?
“Mai, sapevo che prima o poi il mio momento sarebbe arrivato. Al Benfica qualche volta ho pensato di cambiare, qui no”.
Adesso la Roma è lanciata in una fantastica rincorsa. La sfida alla Juve cosa significa?
“È una partita importantissima. Sarà difficile da preparare, perché loro hanno cambiato da poco allenatore. Tudor può aver dato la scossa, come sempre dopo le svolte tecniche. È successo anche a noi, no?”.
La svolta di Ranieri è stata epocale. Cosa è successo però fino a dicembre?
“Semplicemente non riuscivamo a esprimere le nostre qualità. Nel calcio a volte capita. Eppure ci impegnavamo tanto”.
La Roma andrà in Champions?
“Lo scopriremo tra qualche partita. Un passo per volta”.
È vero che voi giocatori avete chiesto a Ranieri di restare?
“Sì. Con lui abbiamo raggiunto un ottimo equilibrio nel lavoro quotidiano. Sappiamo cosa dobbiamo fare. Non ci sarebbe bisogno di cambiare ancora ma dobbiamo rispettare la sua scelta, è giusto che si goda la pensione…”.
Chi sarà il nuovo allenatore?
“Non ne ho idea”.
Hummels darà l'addio al calcio giocato a fine stagione
Mats Hummels si ritira a fine stagione: quella della Roma sarà l'ultima maglia che indosserà il difensore tedesco. L'annuncio su Instagram accompagnato da un video commuovente.
Nicola Zalewski verrà riscattato dall'Inter a fine stagione
Nicola Zalewski verrà riscattato dai nerazzurri a fine stagione. Marotta verserà 6.5 milioni di euro nelle casse della Roma e il classe 2002 continuerà la sua avventura a Milano. La storia di Nicola con i giallorossi, iniziata nelle giovanili, dunque terminerà dopo 123 partite e due reti, con la vittoria della Conference League come momento indimenticabile.
La Gazzetta dello Sport
Si può fare
Domani inizia il ciclo di scontri diretti nella bagarre per l’Europa. Arriva la Juve che negli ultimi 40 anni all’Olimpico in campionato abbiamo battuto una volta su tre. Ma quando si vince, si vince bene. Con un occhio alla storia e uno al trend della squadra giallorossa, con lo stadio pieno, sarà un’opportunità. Forza Roma.
Fonte - ilromanista
Soulè , il dottor Ranieri e le storie tese con la Juve
L'esterno argentino all'inizio ha deluso anche per i cambi di allenatore, poi è rinato con l'arrivo del tecnico romano.
Soulè, senza Dybala, può sfruttare il finale di stagione per la svolta. E un gol agli ex compagni... potrebbe tenere vivo il sogno Champions per la Roma e i suoi tifosi.
Fonte - tuttosport
