Occhi puntati su Lorenzo Pellegrini. Piace a Milan e Tottenham

Lorenzo Pellegrini, giocatore della Roma attualemente in nazionale Under 21 per l'Europeo, continua a far parlare di se in ottica mercato. Infatti il centrocampista, come riferisce Sky Sport, piace sia a Milan che Tottenham. Da tenere d'occhio la clausola rescissoria di 30 milioni, cifrà che rientra a pieno nella valutazione del giocatore e non troppo alta da pagare.


Baldissoni: "Tanto dispiacere e amarezza, ma questa società ha investito senza sosta"

Mauro Baldissoni, vice-presidente della Roma, parla ai microfoni di Sky Sport. Dopo la conferenza stampa di Francesco Totti, il vice presidente del club capitolino commenta la bufera che si è abbattuta a Trigoria con le dimissioni dell'ex capitano:
Queste le dichiarazioni:

Partiamo dalle dimissioni di Totti?
"Credo sia opportuno partire dal passaggio che vivono i calciatori da essere campioni a qualsiasi altra cosa. Non è semplice, è un passaggio che va accompagnato. Siamo stati convinti nell'esigenza di essere pazienti e di accompagnarlo. Il primo anno era più difficile anche per lui rendersi conto, a metà del secondo anno, con l'uscita di Monchi, la società gli ha proposto quello che per lui era il ruolo più consono, quello di direttore tecnico. E non abbiamo ricevuto risposta, di questo siamo dispiaciuti, però la scelta di Ranieri, come ha detto lui stesso, è stato un suggerimento accolto dalla società, così come l'avventura di andare a cercare Conte. Guido Fienga, che l'ha accompagnato in questa scelta, è il Ceo della società. Parliamo di un percorso in cui aveva già avuto modo di esprimere la sua opinione. Io non lavoro nell'area tecnica quindi non posso sapere se altre cose non sono state seguite. Volevamo continuasse a crescere ma in quello che crediamo debba essere un lavoro di squadra".

La deromanizzazione?
"Dispiace molto che questa sia la sua percezione. Non possiamo che rispondere con dei fatti: Francesco ha avuto due contratti da giocatore con questa nuova proprietà e poi uno da dirigente. Parlando anche di Daniele, ha avuto due contratti da giocatore, quando abbiamo ritenuto di offrirgli di iniziare un percorso all'interno della società. Pur restando in campo, abbiamo riportato giovani cresciuti qui, istituito la Hall of Fame, coinvolto il più possibile ex giocatori in eventi della società. Parlo di Rizzitelli, Chierico, Nela...è chiaro l'intento di questa società: qualora fosse possibile, premiare chi ha dato tanto per questa maglia. Neanche cito gli investimenti fatti per recuperare la memoria storica e l'archivio di questa società. Sarebbe autolesionista disperdere un patrimonio come la romanità. Come potremmo essere così stupidi? Vi cito un aneddoto: al momento della firma con gli americani, a livello statistico nel mondo Totti era più conosciuto della Roma. Nulla di più lontano dal vero di voler allontanare Totti dalla Roma".

Totti ha detto di non aver sentito Pallotta...
"Liverpool e Chelsea, che hanno vinto i trofei internazionali, hanno presidenti che non sono lì sul posto. Pallotta invitò Totti a passare 6 mesi a Boston per capire tutto quello che faceva, anche recentemente è stato fatto. Poi capisco che c'è una differenza di cultura e lingua ma il tentativo c'è stato".

Le parole di Totti su di lei?
"Premesso che per me è un idolo d'infanzia, scrissi una lettera a un giornalista per difenderlo nell'episodio del calcio a Balotelli. Con me il rapporto è stato sempre molto chiaro, sereno e corretto. Nell'ultimo anno l'ho invitato più volte a venire nella mia stanza o a fare domanda ma semplicemente anche a leggersi il giornale, per capire quella che era la vita all'interno del club. Non opero nell'area tecnica e non ho molti argomenti di confronto, però c'è stata la mia disponibilità".

Il ritorno con una nuova proprietà annunciato da Totti. Ci saranno risvolti legali?
"Noi non possiamo fare a meno di notare questo continuo riferimento, anche se sollecitato principalmente dai giornalisti. Abbiamo voluto ricordare che ogni trattativa volta a questo va tenuta nei luoghi adeguati, siamo una società quotata in borsa". 

Cosa lascia la conferenza di Totti? Spunti su cui riflettere?
"Lascia tanto dispiacere e amarezza. E' evidente che è una sconfitta di tutti, non possiamo che essere dispiaciutissimi. Dal punto di vista delle strategie di mercato non sono associate perché la Roma ha un piano che va avanti a prescindere. L'unica cosa che posso fare è far riferimento ai fatti: questa società ha investito senza sosta in questi anni, ha ereditato una situazione difficile, non a caso è stata acquistata dalla banca, ha ottenuto risultati positivi come le 5 qualificazioni consecutive alla Champions. Continuerà questa società ad impegnarsi per rendere sempre più competitiva questa squadra e magari vincere qualche trofeo. Magari si faranno degli errori come ammesso anche dal Presidente, quest'anno abbiamo chiuso al 6° posto ma Pallotta è una persona estremamente ambiziosa, che fa questo investimento con l'intento di primeggiare. Il presidente, parlando della sua avventura, in un'intervista raccontò di aver avuto modo di comprare i Boston Celtics insieme ad altri soci raccontò l'augurio di replicare i successi ottenuti lì". 

Pallotta senza stadio potrebbe lasciare?
"E' evidente che lo stadio è un tema cruciale ma in questa città dobbiamo sottolineare come si tende sempre a creare opacità. Lo stadio è cruciale, come ha ripetuto anche Claudio Ranieri, è un amplificatore di ricavi che sono necessari all'As Roma, squadra di calcio, per aumentare la propria forza. Senza, diventa molto più complicato dover primeggiare. Senza sarà pressoché impossibile competere con la Juventus come molti si augurano. Se alla lunga non gli verrà concesso di fare questo investimento, è evidente che potrà cambiare idea ma non lascerà nulla di intentato". 


Fiorentina e Sampdoria pensano ad un ruolo per Totti

Francesco Totti confessa di ricevere proposte. Nella conferenza stampa di ieri ha rivelato che la Sampdoria ha mostrato interesse per l'ex capitano e che, secondo Sky Sport, anche la Fiorentina si sta facendo avanti.


Valentini: "Totti ha subito un atteggiamento poco limpido. La Roma non brilla per efficienza"

Antonello Valentini commenta le dimissioni di Totti. L'ex direttore generale della Figc ha risposto a TMW Radio sulla conferenza dell'ex capitano giallorosso:

Sulla conferenza stampa di Totti?
"Ha preso una clava e ha dato delle randellate pesanti alla società Roma. Credo che Francesco abbia subìto un atteggiamento poco limpido. Avevamo avuto qualche avvisaglia con il caso De Rossi, che peggio di così non poteva essere trattato. È una società che non brilla per efficienza. Totti, per quello che rappresenta, andava fatto un discorso molto più franco. Si sono rimpallati un po' di accuse, è una situazione spiacevole e che temo possa riflettersi in maniera negativa sulla squadra. Magari c'è un tentativo di mettere Pallotta spalle al muro e portarlo alla vendita. Un tentativo magari capitanato da Totti. Se tutto ciò si riverberasse negativamente sulla squadra, sarebbe un delitto. Ora bisognerà vedere cosa proporrà la società alla sua tifoseria. Nel momento in cui mandi via De Rossi e tratti per far uscire Dzeko, Manolas e Kolarov, devi dire qual è la prospettiva e il futuro della squadra e gli investimenti. Fonseca poi è comunque una scommessa".


Sabatini: "Il Bologna non ha fatto nessuna offerta a Totti"

Walter Sabatini parla della situazione della Roma. Come riporta Tuttomercatoweb.com, durante la conferenza stampa di presentazione al Bologna ha commentato la responsabilità significativa di avere un presidente distante: 

"Invocare il padrone sul posto di lavoro è un luogo comune. Io penso che una società debba avere professionalità e sensibilità che non obblighino un presidente ad essere sempre presente". 

Con quali speranze è venuto qui? Fra le offerte che ha ricevuto Totti c’è anche una del Biologna?
“Con Suning le cose sono andate male perché io ho avuto fretta di fare tutto subito. Ma l’idea di un network internazionale ce l’ho da tempo e qui credo si possa realizzare: c’è la volontà della proprietà e c’è anche la capacità. Vogliamo creare un percorso per cui i giocatori nascono nelle Accademie e poi vengono portati in Europa con il Bologna al vertice. Se i giocatori vengono portati in situazioni funzionali crescono più in fretta. Se riusciamo a creare mercati paralleli per migliorare la prima squadra avremo raggiunto l’obiettivo. A Totti non abbiamo fatto nessuna offerta”.

L'AD Claudio Fenucci dichiara:

"Se guardiamo il calcio nella sua globalità e la Premier League in particolare, ci sono tanti presidenti stranieri che non sono presenti in loco. Il calcio del futuro richiede sfide organizzative piuttosto che presenze presidenziali". 


Berdini: "Sono 6 anni che l'opinione pubblica è bloccata su una vicenda marginale come lo stadio"

Paolo Berdini commenta le indiscrezioni sullo stadio della Roma. Adnkronos riporta le parole dell'ex assessore:
"È pazzesco quello che sta avvenendo, purtroppo però era tutto già scritto. Questo è l'ultimo atto di una commedia degli equivoci che riguarda uno stadio ubicato nel posto sbagliato. Era chiaro a tutti: era chiaro alla Roma, che ha fatto forzature, e al Comune che ha subìto questa iniziativa. Se avessero dato retta due anni e mezzo fa a Ferdinando Imposimato (presidente onorario della Suprema Corte di Cassazione scomparso a gennaio 2018, ndr), che aveva preparato la strada perfetta per togliere l'interesse pubblico a quella follia dello stadio della Roma, e avessero dato retta a me, avremmo risolto questa questione e forse adesso già ci sarebbe la prima pietra. Temo invece che vedremo la prima pietra in un Comune vicino Roma". L'ex assessore all'Urbanistica continua, riferendosi all'opzione Fiumicino: "Questo gioco cinico sulle spalle della Roma riguarda l'abbandono di ogni pianificazione. Sono 6 anni che l'opinione pubblica è bloccata su una vicenda marginale come lo stadio, in realtà almeno 100 progetti importanti sono bloccati dalla crisi piombata sulla città. Ora si tratta di ricominciare dallo sblocco di questi progetti fermi da troppo tempo, sarebbe l'unica speranza di questa città".


Tas, nessuna udienza prevista per il Milan

Il Tribunale Arbitrale di Losanna non ha pubblicato il calendario delle udienze per il caso Milan. Fino al 14 agosto, quindi, non sono previste sedute a riguardo e il club rossonero non prevede di chiedere una procedura d'urgenza: secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, quindi, l'Europa League non è da dare per scontata.

"La Camera giudicante dell’Uefa ha deciso di sospendere il giudizio sul Milan per le violazioni delle norme del fair play finanziario nel triennio 2015-2018 per attendere la decisione del Tas sulle violazioni del triennio precedente. La mossa dell’Uefa, all’insegna di una giustificata prudenza, ha in qualche modo complicato la questione-Milan che, già così, rappresenta un’assoluta anomalia. Il peccato originale è stato quello di non chiudere prima un settlement agreement che avrebbe consentito di studiare un piano di rientro, pur con tutte le restrizioni e i paletti che questo comporta, ma sanare definitivamente il pregresso (come accaduto a Inter e Roma). In assenza di un accordo simile, il Milan continua a essere sotto osservazione triennio per triennio: quindi per il ‘14-’17 si è rivolto al Tas dopo la condanna a 12 milioni di multa e all’esclusione dalle Coppe nel 2021 in caso di mancato pareggio di bilancio, per il ‘15-’18 è appunto in attesa di giudizio, ma, continuando così, sarà sanzionato di nuovo per il ‘16-’19 visto che anche nel bilancio in chiusura non rispetta la regola del pareggio di bilancio. In sostanza, viene punito più volte per gli stessi esercizi". [..]
"Ecco perché il Milan vorrebbe raggiungere un accordo con l’Uefa «omnicomprensivo». Un lavoro diplomatico è partito ed è ancora in corso, naturalmente dentro le regole consentite. E non si può escludere di arrivare al risultato in tempi brevi. Il compromesso non dispiacerebbe neanche ai vertici Uefa che hanno capito come il fairplay finanziario, nato per sanare i conti dei club, è diventato un diabolico sistema che tiene lontani gli investimenti e cristallizza i rapporti di forza in atto". [..]
Se le due parti raggiungono un accordo (consent award), il Tribunale arbitrale non ha alcuna discrezionalità: deve limitarsi a certificarlo. E la Camera giudicante potrebbe a quel punto decidere di sanzionare il Milan in linea con quell’accordo. Quale potrebbe essere? Un anno di esclusione dalle Coppe e più tempo per raggiungere il pareggio di bilancio. In questo caso, il Milan rinuncerebbe a giocare l’Europa League, ma potrebbe mettere fine alla spirale di sanzioni, stabilendo un percorso di rientro.

"Lo scenario numero 2 è che non ci sia alcun accordo, si aspetti il Tas che, con il presidente e i due arbitri, prende autonomamente una decisione. Il Tas potrebbe o confermare le sanzioni già comminate dalla Camera giudicante (esclusione dalle Coppe nel 2021 in assenza di pareggio di bilancio e 12 milioni di multa), oppure imporre una revisione, comminando quelle che reputa siano le pene più congrue. [..] facile pensare che non si riesca prima dell’inizio della nuova stagione: il Milan quindi manterrebbe l’Europa League, ma sposterebbe solo in avanti il problema e continuerebbe a essere oggetto del monitoraggio per i trienni a seguire. Con l’ipotesi di essere esclusa dalle Coppe di nuovo tra un anno".


Pallotta: "Querelare Totti? E' falso al 100%" (Foto)

James Pallotta, presidente della Roma, ha smentito le indiscrezioni secondo cui la società giallorsso agirebbe legalmente contro Francesco Totti per diffamazione. Questo il post uscito sul profio Twitter del numero 1 di Boston:

"Non c'è alcuna possibilità, è falso al 100%. Nella storia della nostra proprietà, questa potrebbe essere la medaglia d'oro per il più sciocco commento che abbia letto".

 


Di Biagio: "L'addio di Totti? Da fuori sembra che alla Roma vogliano farsi del male"

Luigi Di Biagio, ct dell'Under 21 impegnata agli Europei amico ed ex compagno di squadra di Totti, che ieri ha annunciato le dimissioni dallo staff dirigenziale del club, ha espresso il suo pensiero in proposito in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Polonia

"Di quello che sta succedendo alla Roma e a Totti un'idea ce l'ho e ne parlerò con Francesco, anzi, ne ho già parlato. Da fuori, sembra che vogliano farsi del male. Dopo Daniele (De Rossi, ndr), lui. Non capisco perché sucedano queste cose. Negli ultimi mesi, parlando con Francesco tra una partita di paddle e l'altra, lo vedevo coinvolto. Parlava di direttori sportivi, allenatori, giocatori che avrebbe voluto. Lo vedevo presente, diverso dall'ultimo anno e mezzo e quindi pronto per cominciare un certo tipo di percorso. Peccato per Roma, per i tifosi della Roma. Non so cosa sia successo".


Corsi pres. Empoli: "Bennacer? Il Genoa è poco per lui. La Fiorentina c'è ma era quasi del Napoli poi ha deciso di prendere tempo"

Fabrizio Corsi, presidente dell'Empoli, è stato intervistato da Radio Bruno Toscana e ha fatto il punto sui tanti giocatori del club interessati dal mercato, su tutti Ismael Bennacer, seguito anche dalla Roma. Questo il suo pensiero:

"Il Genoa è poco per lui. L'interesse della Fiorentina c'è, ma lui attualmente sta disputando la Coppa d'Africa ed è concentrato solo su quella. Vedremo come andrà a finire. Era quasi del Napoli, poi però ho deciso per vari motivi di prendere tempo". 


De Zerbi: "Mi dispiace per Totti. È triste anche per chi è super partes vedere andar via Francesco da casa sua in questo modo"

Roberto De Zerbi, tecnico del Sassuolo ed accostato alla Roma prima dell'avvento di Paulo Fonseca, è stato intervistato da Sky Sport e ha parlato anche dell'addio di Totti al club giallorosso:

Andare alla Roma in questo momento sarebbe stato difficile?

"Non ho avuto il tempo per fare questi ragionamenti. Ho pensato una cosa più semplice, cioè che mi dispiace per Totti. Io poi sono un suo fan ed estimatore. È triste anche per chi è super partes vedere andar via Francesco da casa sua in questo modo. Mi ha fatto piacere vederlo parlare senza filtri, col cuore in mano, senza maschere. Forse dovremmo tornare a condurre il calcio più sulla passione".


Zambrotta: "Totti è un simbolo di Roma. La tempistica della società è stata sbagliata, come con De Rossi"

Gianluca Zambrotta, ex terzino della nazionale campione del mondo nel 2006 insieme a Totti e De Rossi, è stato intervistato da Sky Sport e ha parlato anche dell'addio dell'ex numero 10 giallorosso dal club capitolino:

"Innanzitutto ha fatto una conferenza al di fuori dell'ambiente Roma, già questo faceva pensare a qualcosa di diverso e di forte. Totti è un simbolo di Roma, un simbolo per il tifoso romanista. Si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, probabilmente aveva già da tempo intenzione di cambiare area. Io penso solo che la tempistica della società è stata sbagliata, come con De Rossi, poi i dirigenti, i presidenti, gli allenatori cambiano ogni giorno. È vero che le bandiere sono importanti, ma il calcio di oggi è così".