Roma, rapinata la mamma di Zaniolo: "Poi non lamentatevi"

GAZZETTA DELLO SPORT - La paura è stata grande, anche se in parte è passata. Di certo, però, ha scosso un po’ tutti, ad iniziare da Nicolò Zaniolo. Già, perché la rapina di ieri pomeriggio all’Eur ai danni di mamma Francesca non lo ha lasciato indifferente, come è anche giusto che sia (oltre che comprensibile). Così tanto che Nicolò, d’impeto, ha scritto subito un post in una storia di instagram, post poi cancellato. «Mia mamma per la seconda volta ringrazia chi si è permesso di rubare qualcosa che non gli appartiene. Troppo facile vedere una donna sola, minacciarla e di conseguenza derubarla delle sue cose. Poi non lamentatevi...». (...) Zaniolo da oggi tornerà a pensare solo al campo, al Parma. Poi da lunedì si inizierà a ragionare anche sul futuro, con il d.s.in pectore Gianluca Petrachi (ieri le voci di dimissioni già presentate al Torino) che ha dato appuntamento all’entourage per la prossima settimana. Lunedì a Milano Vigorelli (l’agente del giocatore) e Paratici (d.s. della Juventus) si sono incontrati al Premio Gentleman Fair Play e hanno parlato per una decina di minuti. Forse anche di Zaniolo, di certo di tante cose. Tra l’altro, che il giocatore piaccia alla Juventus(esattamente come al Tottenham) non è un mistero. Se la Roma e Zaniolo vorranno però andare avanti insieme, un modo lo si troverà. Dai 300mila euro attuali bisogna salire. Per la Roma fino a 1,3, per Zaniolo a due. L’accordo, probabilmente, si troverà a metà strada.


Totti: "Niente Pallone d'Oro? E allora vinco l'Oscar"

GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - L’ultima notte, in fondo, non è ancora passata. Lo capisci quando Francesco Totti, intorno alle 10.30 alza gli occhi e vede tre signore di mezza età, con la divisa da cuoche, schierarsi sulle scale della scuola e cominciare a cantare: «Un capitano, c’è solo un capitano». Un mezzo sorriso imbarazzato, la gola serrata. Non vi fermate alla superficie. Questo, per il più grande giocatore della storia della Roma, non è solo un giorno di riprese del documentario sulla sua vita – il cui titolo sarà appunto «L’ultima notte» – è l’immersione struggente nel suo tempo perduto, perimetrato da quelle strade che lo hanno visto bambino. Siamo in Via Vetulonia, davanti alla casa in cui è cresciuto, ad un battito di cuore appena dalla elementare «Manzoni», il set di oggi.

Il suo quartiere

Abbracci, emozione, occhi lucidi. Francesco ha il passo veloce. Nella scuola, intanto, regna quasi un silenzio irreale, di cui più tardi scopriremo la ragione. Lui entra dentro in un’aula adibita a camerino, e mentre abbandona la prima maglia grigia per indossarne un’altra nera, sussurra: «Stanotte non riuscivo a dormire per l’emozione. Erano quasi trent’anni che non tornavo qui. Vede? – e dalla finestra indica un portone – Quella era casa mia. Bastava che uscissi alle 8.27 per arrivare puntuale». Stavolta, però, tutto il quartiere è stato virtualmente bloccato. Anche le auto sono state fatte sgomberare per lasciare il posto a vetture dell’altro ieri. In Via Vetulonia i negozi sono gli stessi dei suoi tempi. La parrucchieria, l’officina, il bar, la tabaccheria. In tanti si mettono sulla soglia e aspettano, «perché tanto più tardi passa». Avranno ragione. Sarà lui che, nelle tante pause delle riprese, va a riabbracciare i vecchi amici che ne approfittano per far fotografare figli e nipoti. «Ammazza, sei sempre bello», dicono le ragazze di un tempo. I loro padri sono lì accanto. «France’, te ricordi?». Sì, ricorda e tratta con deferenza un nugolo di teste bianche che allora avevano i suoi quarant’anni. Se a noi è vietato farlo, neppure nessuno di loro nomina la Roma.

Ciak si gioca

Ogni tanto il regista lo richiama sul set. Una passeggiata, una sosta davanti ad un murale che lo raffigura finché, dal cancello della scuola, sbuca fuori un pallone sbadato. A calciarlo è un bambino biondo di 8 anni, Massimo, che pare il sosia di Francesco in miniatura. A mangiarlo con gli occhi sono i due genitori, Fabrizio e Desiré Annibali, emozionatissimi per il fatto che sarà loro figlio a impersonare Totti bambino. «Siamo sempre stati malati di Roma», racconta il papà. La mamma conferma e rivela: «Pensi che il giorno del nostro primo appuntamento Fabrizio mi disse: “Esco solo se vince la Roma perché è la mia prima donna”». Intanto Francesco palleggia con Massimo spiegandogli come calciare. L’impressione è che si divertano un sacco e a confermarcelo è la pausa pranzo. Petto di pollo veloce e poi tutti sul campo della Fortitudo, a pochi metri. «Qui ho cominciato a giocare», dice Totti. E non ha ancora finito perché con lo staff organizza una sfida che termina – ovvio – con un cucchiaio. Ma si fa tardi e c’è da girare le «paperelle», una specie di tiro a bersaglio con la palla in cui Francesco era (è) bravissimo. Uno spettacolo.

Caccia all’Oscar

Col passare delle ore, arrivano il fratello Riccardo, i cugini, sua cognata Silvia. Poi appare anche sua moglie Ilary coi tre figli. Coccole per tutti, clima rilassato, anche perché arriva la pizza con le patate che piace a Francesco. «Strano, no? – ci dice —. Non ho mai vinto il Pallone d’Oro e magari vinco l’Oscar». Già, perché il documentario potrebbe essere presentato nel 2020 al Festival di Berlino come trampolino per Hollywood. Ma meglio non correre, anche perché c’è altro da fare.Dalle finestre cresce un coro: «Vogliamo Totti». Sono gli 850 bambini della scuola, fin qui muti. «Perché avevamo detto – rivela una maestra – che se avessero fatto silenzio sarebbe venuto a trovarli». Il momento è arrivato. Francesco passa per tutti i piani e raccoglie baci, lacrime e disegni. È il caos. La «security» lo spinge fuori, ma lui chiede di aspettare: «Voglio vedere la mia classe». Terzo piano. Eccola. «Il mio banco era quello vicino alla finestra». Si siede commosso. Una maestra gli dice: «Io c’ero quando tu stavi qui, ma ora vado in pensione». «Io ci sono già andato», replica Totti con un sorriso. «Ma poi sussurra malinconico: «Pagherei oro per tornare a quegli anni». Ma ha vinto il tempo, come sempre. Lo ha pensato anche il giorno prima, quando, girando all’Olimpico e si è rimesso la maglia della Roma. «Un’emozione, indossarla è sempre bellissimo – dice mentre ci saluta e lascia la scuola per infilarsi in macchina tra due ali di folla –. Avrei voluto avere dieci anni in meno. Anzi no, me ne basterebbero solo cinque per fare la differenza». E il tramonto che ci avvolge, adesso, sembra un po’ triste.


Candela: "Procedi a testa alta, grazie Daniele!" (Foto)

Vincent Candela saluta De Rossi. Su Instagram dedica un post al giallorosso che giocherà la sua ultima partita domenica:
"Grazie Daniele per aver unito coloro che cantano, raccontano storie, si godono la vita e hanno la gioia negli occhi. Perché la gioia è contagiosa e riesce sempre ad impedire che gli uomini si lascino paralizzare dalla depressione, dalla solitudine e dalle difficoltà. Procedi a testa alta, come hai sempre fatto, anche se hai gli occhi pieni di lacrime! Grazie Daniele!".

 
 
 
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Grazie Daniele per aver unito coloro che cantano, raccontano storie , si godono la vita e hanno la gioia negli occhi. Perché la gioia è contagiosa e riesce sempre ad impedire che gli uomini si lascino paralizzare dalla depressione, dalla solitudine e dalle difficoltà. Procedi a testa alta, come hai sempre fatto,anche se ai gli occhi pieni di lacrime! Grazie Daniele! #vincentcandela #asroma #asroma1927 #asromaultras #forzaroma #sempreforzaroma #forzaromasempre #roma #roman #romamia #giallorosso #cuoregiallorosso #romano #squadra #storia #storiadelcalcio #campione #champ #calcio #seriea #serieatim #atestaalta #lacrime #cuore #persempre #cantare #sognare

Un post condiviso da Vincent Candela (@vincentcandelaofficial) in data: 24 Mag 2019 alle ore 2:02 PDT


Kolarov convocato dalla nazionale (Foto)

Aleksandar Kolarov chiamato dalla nazionale serba. Per le prossime qualificazioni agli Europei 2020, il giallorosso è stato convocato: la Serbia giocherà contro Ucraina e Lituania.


Barcellona fuori dalla Champions, Pique: "Qualcuno è stato influenzato dalla rimonta subita a Roma"

Il Barcellona è stato eliminato in Champions. La sconfitta ha riportato in auge il sorpasso indimenticabile della Roma con i blaugrana e Pique dichiara al quotidiano El Pais:
"Qualcuno è stato influenzato dalla rimonta che abbiamo subito a Roma. Dopo il primo gol inconsciamente abbiamo pensato a quello. Era tutto così simile. Ci hanno pressato bene e molto, poi Anfield ha fatto il resto. Non siamo stati all'altezza e a volte succede. È stato difficile recuperare emotivamente perché i giorni passavano e pensavamo a quella sconfitta. È un ricordo che resterà nel tempo, ma dobbiamo guardare avanti".


La Roma apre i contatti con Benitez. C'è anche il Marsiglia

La Roma è ancora alla ricerca della figura che sostituirà Claudio Ranieri. Secondo quanto scritto da Chroniclelive.co.uk, il club avrebbe contattato il tecnico del Newcastle, Rafa Benitez. Insieme ai giallorossi anche il Marsiglia che ha sancito da poco la rottura del rapporto con Garcia. La priorità dell'ex Napoli, però, sarebbe il rinnovo con il club inglese


Under convocato dalla Turchia per le qualificazioni a Euro 2020

Cengiz Ünder vesitrà la maglia della sua Turichia in occasione dele gare contro Grecia, Francia, Uzbekistan e Islanda, valide per la qualificazione al prossimo Europeo del 2020. 


Primavera, De Rossi: "Purtroppo spesso siamo stati discontinui, ma vogliamo finire con una grande vittoria"

Alberto De Rossi, tecnico della Roma Primavera, ha parlato a Roma Tv alla vigilia della sfida contro l'Udinese. Queste le sue parole:

"Dobbiamo finire con una grande vittoria, per fare più punti possibili. Poi se possibile raggiungere il terzo posto, non un grandissimo risultato, ma la Roma deve sempre stare sul podio. Purtroppo spesso siamo stati discontinui, sia in casa che in trasferta. Questo ha caratterizzato la nostra stagione, è stata la nota negativa. Non sappiamo dare una risposta, abbiamo cercato da inizio campionato la continuità che ci è mancata. Per questo non siamo nelle prime due posizioni in classifica".


Conferenza stampa Ranieri: "De Rossi giocherà dal primo minuto, deve essere una festa. Voglio uno stadio colmo d'amore"

Claudio Ranieri, tecnico della Roma, è intervenuto in conferenza stampa a due giorni dall’ultima partita della stagione contro il Parma. Queste le sue parole:

Domani è l’ultima partita della stagione. Che atmosfera si aspetta di trovare? 
Mi auguro che ci sia l’atmosfera che merita De Rossi. Mi auguro di vedere uno stadio colmo d’amore, deve essere una festa per quello che ha dato alla Roma e per come l’ha dato. Io mi aspetto una cosa positiva per lui al 100%.

De Rossi giocherà dal primo minuto? 
Sì, dal primo minuto. Entrerà in campo con la sua fascia, merita questa standing ovation. Deve essere una festa e lui deve fare una grande partita: se ci penso io figuriamoci lui.

Cos’ha di così speciale De Rossi? 

Riesce a trasmettere la passione per la maglia con cui gioca: l’Italia e la Roma. Si vede che esprime la sua voglia di far bene e di impegnarsi al massimo, che non vuol dire giocare sempre bene, ma che cerca di dare il 100%. Lo puoi solamente apprezzare ed è un punto di riferimento per la squadra. Ha qualità ma anche un grande carattere, nei momenti difficili i compagni si affidano a lui.

Che Roma pensa di lasciare? 

La squadra si è ripresa, è stata compatta per un obiettivo. Non ci riuscirà? Pazienza. Dobbiamo dare il massimo perché siamo professionisti e giochiamo per il divertimento, nessuno ce lo impone. Si gioca per la passione, non per i soldi.

Pensa di tornare ad allenare in Inghilterra? 

Io mi sento un allenatore europeo. Dove ci sarà un progetto che mi intriga andrò.

Ha mai avuto la sensazione che la carriera di De Rossi volgesse al termine prima di due settimane fa? 

No, mai pensato e mai parlato. Anche per me è stato un fulmine a ciel sereno, come per lui.

Dove pensava di incidere di più? 

Toccato per mano la squadra, ho capito che dovevo incidere sull’autostima e sullo stato morale. Ho capito che dovevo riprenderli sotto l’aspetto psicologico. Abbiamo lavorato bene in difesa, abbiamo preso meno gol ed i ragazzi mi hanno capito sempre di più.

Si aspettava di più da qualche calciatore? 

Tutti hanno dato il massimo durante allenamenti e partite. Non voglio parlare di chi mi ha deluso. Sono convinto che Schick sia un grandissimo giocatore, e gliel’ho detto, ma ci sono alcuni che esplodono a 19 anni ed altri no. Mi dispiacerà vederlo esplodere, spero che possa rimanere e vedere che non mi ero sbagliato.

Con quale stato d’animo domani lascerai la Roma? Ti emozionerai anche tu? 

Io mi emoziono sempre. Io mi emoziono ogni volta che guido la Roma mi emoziono. L’ho detto in conferenza in settimana, non entro prima per non sentire l’inno di Venditti, altrimenti mi emoziono. Sono contento che ci sia la festa per Daniele e lascerò la Roma col cuore aperto sperando di vederla sempre più in alto.

C’è rammarico nel non andare avanti con la Roma?
L’ho cominciata a sentire mia giorno dopo giorno. Non devi plasmare una squadra da zero, lo era già ed era abituata ad un gioco. Il lavoro è doppio perché devi togliere determinate cose, usare un lavoro già fatto da Eusebio e rimodellarla per capire chi poteva seguire le mie idee. Non c’è rammarico, perché sono uno pratico, lo sapevo già. L’ho fatto con passione e posso augurare a chi viene dopo di me il meglio.

Domani può essere l’addio anche di altri pezzi importanti della Roma, come Dzeko, Manolas e così via. La Roma deve cambiare tanto o no? 

Io credo che il gruppo sia valido: ci sono anziani giusti, giovani giusti, dai quali forse ci si aspettava di più, il nucleo è valido e sano. Non si riparte da zero, ma da una classifica deficitaria perché la Roma aveva preso stabilmente il posto in Champions League. Si ripartirà dall’allenatore che verrà secondo le sue idee. Chi prende una squadra a luglio ricostruisce sempre secondo le sue idee ed esperienze. Il giocatore deve essere intelligente e plastico nel capire quello che vuole il nuovo allenatore.

La Roma può far indossare la sua fascia di capitano a De Rossi e non quella della Lega?

Non lo so, se c’è bisogno la pago io la multa. Sono d’accordo.

Che cosa pensa dell’introduzione della nuova regola sulla rimessa dal fondo?

Tutte le nuove regole hanno bisogno di tempo per essere capite e sfruttate.

Cos’ha trovato qui a Trigoria? Che cosa si poteva fare meglio? 

Più moderna, forse c’è troppa gente, sono abituato con meno gente. Forse c’è un risparmio (ride, ndr). Capisco che la Roma sta diventando internazionale ed il brand conta molto. Sono uscite troppe volte, e non è una critica a nessuno, le voci di chi va via. All’ultimo è uscito qualcosa su chi andava e chi veniva, da noi proprio sul momento in cui dovevamo spingere in un’unica direzione. Però quando eravamo tutti in quel verso serviva una linea comune. Non è una critica verso nessuno, ma forse quei punti in più li avremmo strappati da qualche parte. Sono convinto che quando devi spingere tutti quanti devono essere concentrati verso un’unica direzione, con le voci vieni assorbito.

I calciatori pensavano alle voci? 

Non dico questo. Per esperienza, quando tutti spingono in un’unica direzione, la squadra fa meglio.


Prossima settimana incontro con l’agente di Zaniolo per il rinnovo, il giocatore chiede 2,5 milioni più bonus

La prossima settimana potrebbe essere decisiva per il futuro di Nicolò Zaniolo. Come riporta il giornalista Nicolò Schira sul proprio profilo Twitter, la Roma infatti incontrerà l’agente, Claudio Vigorelli, per avanzare una proposta per il rinnovo. Il club giallorosso metterà sul piatto 2 milioni più bonus all’anno fino al 2024. Il centrocampista invece ne chiede 2,5 di base fissa più bonus fino ad arrivare 3 milioni.


Quotato 1,70 il gol di De Rossi domenica

A due giorno dall'ultimo match di campionato della Roma, in casa contro il Parma, il sito Stanleybet.it fornisce alcune quote in merito alla sfida. Il successo della Roma vola rasoterra, a 1,20 appena, contro il 7,00 sul pareggio e il 12 per il clamoroso blitz della squadra di Roberto D'Aversa. Il gol di De Rossi, alla sua ultima con la maglia giallorossa, è quotato a 1,70. 


Allenamento Roma, tutti in gruppo in vista del Parma

La Roma si è ritrovata a Trigoria per l'allenamento in vista dell'ultima partita di campionato contro il Parma. La squadra ha cominciato la sessione con il riscaldamento ed un torello, per proseguire con un lavoro sul gioco di fascia. Tutti a disposizione di Ranieri, che domenica potrà contare sui suoi giocatori senza dover scegliere la formazione in base agli infortunati.