Icardi, Higuain e Dzeko: la lunga partita a scacchi

GAZZETTA DELLO SPORT - In palio non ci sono solo tre centravanti. La grande sfida tra Inter e Juve monopolizza un’estate stranissima, con i pluri-campioni d’Italia decisi a contenere le ambizioni del club di Zhang. Così Fabio Paratici duella col maestro Beppe Marotta sul futuro di Mauro Icardi e la partita a scacchi coinvolge anche l’esubero bianconero Gonzalo Higuain e il centravanti giallorosso Edin Dzeko, da tempo in parola proprio con i nerazzurri. In questo duello senza esclusione di colpi è coinvolta anche la Roma, alleata (per necessità) della potente società di Agnelli. (...) Ovviamente l’esclusione dell’ex capitano nerazzurro è un punto di non ritorno che ha ricadute un po’ per tutti. L’Inter fiuta l’ingresso in scena del Napoli per Maurito, sperando che un’offerta di De Laurentiis l’aiuti ad uscire dalla morsa juventina. Perché il disegno bianconero è chiaro: prendere per fame i nerazzurri e indurli a cedere loro l’attaccante argentino alle condizioni più vantaggiose. (...)  Il Pipita sulla carta è quello con meno chance, tuttavia sta provando a tenere duro. Tant’è vero che ha detto no ad un prolungamento di contratto e tiene a distanza le lusinghe della Roma perché vuol vedere come va con Sarri. Ma sino a quando potrà reggere questa sua tattica difensiva? (...) In questo braccio di ferro senza precedenti la componente psicologica è fondamentale. Chi si muove per primo si prende il rischio di dare un vantaggio all’avversario. E in questa contrapposizione Paratici agisce con la sua arma preferita: l’attacco. Va su tutti gli obiettivi e si porta avanti. Al contrario Marotta predilige l’azione di rimessa e punta a sfiancare i contendenti. Proprio con la Roma ha congelato i lavori per Dzeko nel momento in cui ha capito che avrebbe fatto un favore indiretto al nemico principale, alzando l’offerta per il bosniaco. Addirittura l’Inter sta mettendo la posta più consistente su Lukaku e minaccia di prendere Dzeko a scadenza di contratto. Ora le ultime dicono che Edin non sia eccitato da questa prospettiva e provi a liberarsi (ha offerte dalla Cina) dall’impegno morale coi nerazzurri. Un intoppo relativo, un passaggio minimo in un contesto che ogni giorno propone trappole e sotterfugi (...)


Edin lavora duro a Trigoria mentre aspetta di sapere che sarà

GAZZETTA DELLO SPORT - Nel frattempo Edin Dzeko lavora duramente a Trigoria, in attesa di capire quale sarà davvero il suo futuro. Passato l’imbarazzo iniziale, quello che nel giorno delle visite mediche lo ha portato a subire anche qualche critica in virtù di un atteggiamento freddo e distaccato, adesso Edin si sta comportando da professionista esemplare. Si allena, suda, lavora sodo, seguendo i dettami tattici di Fonseca. (...) La Roma, in fin dei conti, Dzeko se lo terrebbe anche volentieri, tanto che prima delle vacanze gli aveva pure offerto il rinnovo di contratto. A patto, però, che Edin resti con la voglia di essere ancora protagonista con la maglia giallorossa. Del resto, lo stesso Petrachi era già stato chiaro: «Voglio solamente gente con senso di appartenenza. E la Roma non si farà strozzare da nessuno...».


Zaniolo si taglia le vacanze. Domani la prima amichevole

GAZZETTA DELLO SPORT - Tornerà a Trigoria oggi per poi domani, dopo le visite a Villa Stuart, allenarsi per la prima volta. Lo farà con un preparatore, Nicolò Zaniolo, mentre la Roma disputerà la prima amichevole dell’anno contro il Tor Sapienza, poi potrà iniziare a lavorare con Fonseca e i compagni, tra cui anche Diawara, che sabato sarà nella Capitale. (...) Non penserà ai soldi e al rinnovo, e neppure al mercato ma certo tanto, se non tutto, dipenderà dal rapporto con Fonseca e dall’atteggiamento del ragazzo. Intanto, ieri è stato testimonial del torneo di Veppo, a La Spezia, con parte dell’incasso devoluto al Gaslini di Genova. Una bella iniziativa per chiudere le vacanze nel migliore dei modi.


Doppietta Roma

IL TEMPO - BIAFORA - In meno di ventiquattro ore Petrachi regala a Fonseca due nuovi giocatori: Mancini e Veretout. Il difensore dell’Atalanta e il centrocampista della Fiorentinasaranno i prossimi rinforzi della Roma, ora a caccia di un centrale di difesa e di un esterno d'attacco che possa raccogliere l'eredità di El Shaarawy, mantenendo il mirino puntato su Higuain per sostituire il partente Dzeko. Dopo i contatti di lunedì sera trai club, ieri mattina l’agente di Mancini ha incontrato i vertici della società bergamasca ed nel pomeriggio l’intermediario della trattativa ha sistemato gli ultimi dettagli dell'affare con la famiglia Percassi: il classe 1996, che vanta due presenze con la Nazionale maggiore, arriva in giallorosso in prestito oneroso annuale da 2 milioni di euro, con un facile obbligo di riscatto da 19 milioni, a cui vanno aggiunti altri 5 milioni di eventuali bonus. Il giocatore è atteso già
oggi nella Capitale, dove si sottoporrà alle ore 9.45 presso la clinica Villa Stuart alle consuete visite mediche, prima di firmare il contratto quinquennale nella sede di viale Tolstoj, mettendosi probabilmente subito a disposizione di Fonseca, rinunciando a qualche giorno
di ferie. Messo a punto il trasferimento del primo difensore centrale dei due da comprare, con Alderweireld e l’alternativa Pezzella sul taccuino, Petrachi nel pomeriggio ha avuto
un lungo faccia a faccia con l'agente di Veretout, giunto a Trigoria poco prima delle 15
insieme ad altri tre componen- ti dello staff che segue il calciatore francese. Nelle tre ore di vertice il ds leccese ha chiuso l’accordo per cinque anni di contratto, alzando leggermente la proposta formulata negli scorsi giorni, superando la quota dei 2 milioni annui di stipendio, oltre ai soliti bonus. Restano soltanto da sistemare i dettagli finali della negoziazione con la Fiorentina, a cui la Roma è pronta a versare circa 16/17 milioni più altri 2 di bonus. Superata la concorrenza del Milan, che la scorsa settimana aveva accolto in sede Pradè e Barone, braccio destro del nuovo presidente viola Commisso. In uscita è stata invece definita la cessione di Verde all'AEK Atene: porterà nelle casse un milioncino, con Petrachi che ha già mantenuto il 50% della futura rivendita. Intanto Burdisso, direttore sportivo del Boca Juniors, è ritornato alla carica con De Rossi, provando l'ennesimo, forse l’ultimo, tentativo di convincimento per indurlo a trasferirsi in Argentina. L'ex capitano della Roma, che si tiene in forma allenandosi al centro sportivo dell'Acqua Acetosa, sta valutando concretamente la proposta, diviso tra il desiderio di continuare a giocare e la volontà del ct azzurro Mancini di averlo all’interno dello staff.


Pau Lopez: "Sono qui per scrivere la storia"

IL TEMPO - SCHITO - «Sono Pau e sono venuto qui per la Roma e per scrivere la mia storia». Nessun paragone, per carità. Il portiere spagnolo arrivato alla Roma dal Betis ha personalità da vendere e non vuole sentire parlare dei suoi predecessori. Si presenta con il piglio giusto, la voglia di dimostrare il suo valore e tanta umiltà rispetto a un campionato e dei metodi di allenamento nuovi per lui. A presentarlo è il ds Petrachi che lo ha voluto a tutti i costi nella capitale: «Di questo ragazzo mi ha colpito la personalità e il coraggio, è un giocatore bravissimo nelle uscite. Lui ha un ottimo piede, e rappresenta quel coraggio che chiedeva il mister. Un portiere con questa capacità toglie molti problemi alla difesa». A elencare i difetti ci pensa lo stesso Lopez: «Vengo da una scuola diversa rispetto a quella italiana, noi lavoriamo in modo differente. Ho molto da imparare in allenamento. Qui si cura ogni minimo dettaglio, ma sono sicuro che dopo un po' di ambientamento mi troverò
bene. Tutti mi hanno parlato benissimo di Savorani. Il campionato italiano per me è una sfida importante». La società ha investito in maniera pesante per il trasferimento del ventiquattrenne in giallorosso: «E sempre una responsabilità quando un club scommette forte su di te, non sappiamo come andrà ma garantirò lavoro, umiltà e sacrificio. Sta a me dimostrare di valere questa scommessa, ho la serenità di lavorare duro per rendere orgogliosi i tifosi». Le idee di Fonsecaprevedono difesa alta e un portiere che si trasformi quasi in un libero aggiunto: «Il portiere deve adattarsi a quello che chiede l'allenatore, se il mister vuole così giocherò in questo modo. Mi piace parlare con i miei compagni, già capisco l'italiano, ma per rispetto di tutti lo imparerò al meglio. Il mio idolo? Non ne ho uno, ho sempre guardato i migliori portieri in tv e ho cercato di prendere qualcosa da ognuno di loro». 


Mancini è fatta. Veretout vicino. Lopez rilancia

REPUBBLICA - FERRAZZA - Gianluca Mancini è il secondo difensore acquistato da Petrachidopo Spinazzola, il primo centrale da mettere a disposizione di Paulo Fonseca, che, con la partenza di Manolas e Moreno, in questi giorni di ritiro ha a disposizione solamente Fazio e Juan Jesus. Un’operazione chiusa nelle ultime ore con l’Atalanta, scegliendo la formula del prestito oneroso con obbligo di riscatto: in pratica, due milioni da versare subito nelle casse del club bergamasco, più 19 al termine della prossima stagione (ed eventuali 5 di bonus). Conti alla mano, Mancini, ventitreenne di Pontedera, è il difensore più caro della gestione americana, giocatore che è stato utilizzato con continuità da Gasperini nella scorsa stagione (48 presenze e 7 gol in totale tra tutte le competizioni), reduce dall’Europeo Under 21 e per questo non ancora in ritiro con l’Atalanta. Svolgerà le visite mediche questa mattina a Villa Stuart, firmerà un quinquennale da due milioni a stagione, e conoscerà i suoi nuovi compagni di squadra. Intanto Petrachi prova a chiudere anche la trattativa per Jordan Veretout con la Fiorentina. La Roma sembra sempre un passo avanti rispetto al Milan, forte della contropartita Defrel (giocatore che piace molto a Montella) e ieri sembra esserci stata l’accelerata definitiva dei giallorossi, all’interno di un incontro a Trigoria tra Petrachi e l’agente del centrocampista. In tutto questo fermento di mercato, c’è spazio per la presentazione del portiere Pau Lopez. «Lo sforzo economico che ha fatto la Roma per portarmi qui (23,5 milioni più la rinuncia al 50% sulla futura rivendita di Sanabria ndr) è per me una responsabilità e uno stimolo in più per ricambiare la fiducia della società. Non mi piacciono i paragoni, sono Pau e basta».


Roma, il colpo è doppio

MESSAGGERO - CARINA - A 24 ore dalla prima amichevole stagionale contro il Tor Sapienza (aperta ai media), Fonseca incassa il doppio rinforzo: Mancini e Veretout. Nella stessa giornata, Petrachi chiude una doppia operazione che garantisce al tecnico portoghese il primo difensore titolare (ne manca un altro) e un centrocampista che va a completare il pacchetto in mediana, in attesa della partenza di qualche esubero (Gonalons, Coric e Nzonzi). Soltanto a fronte di queste cessioni, la Roma lancerebbe poi l'assalto ad Almendra, 19enne del Boca Juniors, per il quale il club argentino continua a chiedere il pagamento della clausola rescissoria di 27 milioni.

LONDRA LONTANA - L'accelerazione per il difensore è arrivata lunedì, nel momento in cui il ds salentino s'è reso conto delle difficoltà insorte per arrivare a Alderweireld. Qualche indicazione, tra l'altro, se l'era lasciata sfuggire anche nella conferenza stampa di Spinazzola, parlando della trattativa al passato, come se ci fosse stata una frenata. E in effetti, il Tottenham non è disposto (per ora) a concedere sconti: c'è una clausola di 28 milioni che scade il 25 luglio. Anche dopo, il prezzo rimane quello. Così la Roma nel giro di poche ore ha chiuso un'operazione rimasta a lungo in stand-by. Certamente per le richieste iniziali dell'Atalanta (partita da 30 milioni) ma anche per qualche perplessità tecnico-tattica del dirigente. L'affare va in porto alle condizioni di Petrachi: prestito biennale e pagamento diluito in più annualità (2 milioni per il prestito, 19 per il riscatto ai quali aggiungere 4 di bonus legati ai risultati individuali e di squadra). Nonostante questo sarà il difensore più caro dell'era americana. Oggi Mancini è atteso a Villa Stuart per le visite mediche.

MEDIANA COMPLETA - Capitolo Veretout: lunedì sera il centrocampista era atterrato a Pisa, proveniente da Nantes, proseguendo poi per Firenze. Ieri ha atteso notizie dal meeting andato in scena a Trigoria. La richiesta (2,7 milioni a stagione, più un bonus di un milione al raggiungimento della Champions) del francese è stata mitigata dopo due ore di colloquio. La proposta giallorossa è di 2,3 di base più benefit (volti a raggiungere la domanda iniziale). La pubblicità voluta dare all'incontro dal manager dell'ex Saint Etienne, ha subito lasciato intendere come l'intesa tra Roma e Fiorentina fosse ormai raggiunta. E infatti, già nel primo pomeriggio da Firenze, rigorosamente off the record, è arrivata la conferma: Andrà alla Roma. A fronte della richiesta viola di 25 milioni, poi scesa nell'ultima settimana a 22, Petrachi è riuscito ulteriormente ad abbassare la valutazione complessiva a 19 milioni (17+2 di bonus), superando così l'offerta del Milan, ferma a 18 (16+2). Defrel, a lungo possibile contropartita tecnica, è stato tolto dalla trattativa. E ora il francese può rappresentare una doppia risorsa. Per Fonseca, almeno in queste prime amichevoli, che in attesa del nuovo centravanti (e con Dzeko in partenza, destinazione Inter) ne sta apprezzando le qualità in allenamento. Oppure, ipotesi più probabile, come pedina sul mercato. Il Cagliari continua il pressing ma offre 12 milioni. La Roma valuta l'attaccante (reduce da una buona stagione con la Sampdoria dove ha segnato 11 reti) almeno 15.


De Rossi ha deciso: va in Argentina

LEGGO - BALZANI - Dopo settimane di pensieri, riflessioni e ripensamenti Daniele De Rossi ha deciso il suo futuro. Niente scarpini al chiodo come annunciato troppo prematuramente da qualche media, niente Fiorentina, niente Milan e niente carriera da allenatore (non ancora almeno). L'ex capitano della Roma ha deciso di non vestire un'altra maglia italiana, ma di accettare la lunga corte del Boca Juniors del suo amico Burdisso che da qualche mese ricopre il ruolo di direttore sportivo e che ha lasciato tutto il tempo a De Rossi per decidere con calma. Il Boca d'altronde è la sua seconda squadra del cuore (già aveva ricevuto qualche anno fa una maglia del club con il numero 16), dopo la Roma ovviamente che due mesi fa l'ha scaricato decidendo di non rinnovare il contratto in scadenza e scatenando la rivoluzione nella capitale alimentata qualche giorno dopo pure dall'addio di Totti. Ieri De Rossi ha richiamato il Boca e tramite il suo agente Berti ha iniziato a trattare il contratto col club argentino. Daniele giocherà fino a marzo con l'ex squadra di Maradona. In Argentina DDR non si perderà il Super Clasico del primo settembre contro il River Plate in una Bombonera da brividi. Una scelta forte quella di Daniele che diventerà il primo giocatore italiano del Boca Juniors se si esclude l'under 16 Serafino. Il compenso sarà di 500 mila euro più bonus. Poi si rimetterà al tavolo con la dirigenza (e con la famiglia) e deciderà: continuare col Boca o intraprendere una nuova avventura.
Forse coi Los Angeles Fc che puntano a rubare la scena in città ai Galaxy, nella città in cui la moglie e attrice Sarah Felberbaum potrebbe trovare importanti occasioni lavorative. In quel caso lo stipendio per Daniele sarebbe decisamente più alto.


Fonseca sorride: ecco perché ha voluto il guerriero e il cervello

GAZZETTA DELLO SPORT - Fonseca ora è più sereno e sa che può affrontare gli allenamenti con due pedine importanti per la sua Roma. Allo stato attuale Mancini farà coppia con Fazio mentre Veretout sarà uno dei due mediani davanti alla difesa. Il puzzle, comunque, non è ancora completato perché si aspettano un altro difensore centrale, un centravanti ed un esterno dopo l’uscita di El Shaarawy. (...) Il centrale azzurro si metterà sul centrodestra e con lui Fonseca avrà un difensore fisico, che marca, imposta ed è pericoloso davanti. Mancini ha anche doti di anticipo e una discreta velocità, cosa può aiutarlo con le impostazioni del mister portoghese che gioca con la difesa alta. Da lui il tecnico si aspetta qualità e tempismo anche nel gioco aereo. Veretout, invece, ha giocato più o meno in tutti i ruoli del centrocampo. E’ versatile e sa garantire corsa e atletismo e sa giocare in verticale. La scelta del regista è facile che alla fine ricada su di lui. E’ un bel palleggiatore, tocca tantissimi palloni e ha una percentuale di realizzazione dei passaggi sempre molto alta. Tra l’altro è anche uno specialista dei calci piazzati.


Quei maledetti 20 milioni che ballano sulle punte

REPUBBLICA - PINCI, CARDONE - Venti milioni. Servono venti milioni per innescare il rimbalzo di attaccanti tra Roma, Milano e Torino: il giallorosso Dzeko all’Inter, lo juventino Higuain alla Roma e l’interista Icardi alla Juventus. Ma perché tutti vivano felici e contenti servono quei benedetti 20 milioni. Se l’ad nerazzurro Marotta li versasse sul conto di Pallotta, il giro si farebbe improvvisamente concreto: da Trigoria non ci penserebbero un minuto e proverebbero a sferrare l’assalto decisivo a Higuain. La formula dell’accordo con la Juve è già stata studiata: 9 milioni di prestito, riscatto a 27 milioni un anno dopo, a patto però che il giocatore spalmi su 4 anni i quasi 9 milioni di stipendio che dovrebbe percepire nelle prossime 2 stagioni. La Juve non aspetta altro: si liberasse del Pipita — e anche di Mandzukic, o in alternativa Kean — avrebbe il gruzzolo da investire con tutta calma su Icardi. Sapendo che a fine mercato le condizioni per prenderlo potrebbero essere davvero vantaggiose: basterebbero pochi milioni in più dei 36 garantiti dalla Roma per Higuain. Completando il più grande domino di attaccanti della storia recente della Serie A. La questione Lukaku C’è un grosso “ma” e si chiama Romelu Lukaku. Il centravanti del Manchester United è la garanzia che ha convinto Conte a sposare l’Inter: solo che a Old Trafford pretendono 80 milioni per lasciarlo andare. Dalla Spagna giurano che l’accordo l’Inter lo avrebbe già trovato. Finché dalla Cina non daranno il via libera all’affare però — e i tempi sono sempre generosi — meglio non sbilanciarsi. Se l’affare decollasse, l’Inter non ci penserebbe proprio a sborsare quei famosi 20 milioni per Dzeko, anni 33 e contratto in scadenza con la Roma tra meno di 12 mesi: piuttosto aspetterebbe l’ultimo giorno di mercato per spuntare condizioni favorevolissime. Altra storia se Lukaku sfumasse o se i tempi si dilatassero eccessivamente. Conte smania: c’è Juve-InterPerché Conte smania eccome e il motivo è la sua solita ossessione: tra sette giorni esatti infatti l’Inter, appena partita per la Cina, affronterà a Nanchino — non sfuggirà che si tratta della città di Suning — nientemeno che la Juventus. Ossia la grande “nemica” di Conte. Che però oggi dovrebbe affrontarla con la coppia d’attacco Colidio-Puscas: ragazzini. Non basta Sturridge, alternativa da prendere a costo zero, per tranquillizzarlo. L’occasione cinese La soluzione ai suoi malumori sarebbe proprio a portata di mano: 20 milioni e via. O magari gli 80 per Lukaku. In Cina, a casa Suning, Conte avrà l’occasione di strappare una nuova promessa sul gigante belga e Dzeko. Affare che darebbe il via libera al domino dell’estate.


Roma, presi Mancini e Veretout. E De Rossi verso il sì al Boca Juniors

CORRIERE DELLA SERA - Il giorno degli arrivi può essere anche quello dell’addio. Tra mattina e pomeriggio il d.s. Gianluca Petrachi porta a compimento un doppio colpo: quello con l’Atalanta per il difensore centrale Gianluca Mancini e quello con gli agenti di Jordan Veretout, dopo che nei giorni scorsi era stato raggiunto l’accordo con la Fiorentina. Una doppia fumata bianca che consegna a Paulo Fonsecaaltri due rinforzi e che ridà fiducia a una tifoseria provata da una stagione deludente e dalla partenza di Manolas andato a rafforzare il Napoli. In serata, però, arriva dall’Argentina la notizia che Daniele De Rossi è davvero vicinissimo a un accordo con il Boca Juniors - fino a marzo - che lo porterebbe a vestire una maglia diversa da quella giallorossa (...). Il Mancini “ giusto”, così, resta Gianluca, ex difensore atalantino che nelle prossime ore sarà nella Capitale per sostenere le visite mediche. Mancini, che aveva già accettato la Roma a gennaio, firmerà un quinquennale da due milioni netti a stagione. Ieri le due società hanno messo a posto gli ultimi dettagli sulle modalità di pagamento. All’Atalanta andranno al massimo 26 milioni di euro: 2 di prestito oneroso, 19 di riscatto obbligatorio e 5 di eventuali bonus, pagabili in più anni (...) Sistemato un centrale e in attesa del secondo - prosegue la trattativa con il Tottenham per Alderweireld, ma la Roma ha chiesto informazioni al Liverpool per Lovren -, Petrachi ieri ha chiuso anche per Jordan Veretout, sorpassando l’offerta del Milan sia con il centrocampista che con la Fiorentina. Nel pomeriggio c’è stato un lungo incontro a Trigoria con l’agente del calciatore, che firmerà un contratto di cinque anni a 2,7 milioni di euro netti più bonus (300 mila), facili da raggiungere. Alla società viola andranno solo contanti: 17 milioni di euro più 2 di bonus. Classe ’93, centrocampista moderno, Veretout può giocare davanti alla difesa nel 4- 2-3-1 o intermedio nel 4-3-3. Ha il vizio del gol: ne ha realizzati 13 in due stagioni alla Fiorentina, compresa una tripletta alla Lazio che lo renderà subito simpatico ai tifosi.


Allenamento Roma, out Gonalons e Riccardi. Differenziato per Kluivert

Anche oggi doppia seduta per la squadra di Paulo Fonseca. Quella del mattino, come accaduto già la scorsa settimana, sarà aperta alla stampa per i primi 30 minuti di allenamento. Inizio previsto per le 9:30.

10:17  - Scadono ora i 30 minuti aperti alla stampa, mentre la squadra prosegue con il torello.

10:15 - Nel frattempo i portieri, ad eccezione di Fuzato impegnato nel torello, lavorano agli ordini di Savorani. Esercizi sulle prese basse, prese alte al palo e in uscita, e deviazioni alte in calcio d'angolo.

10:06 - Torello ad un tocco, ora, per i giallorossi. Partecipano anche i preparatori.

10:05 - La squadra viene divisa in 3 gruppi. Il primo è composto da Florenzi, Kolarov, Capradossi, Bouah, Pastore, Defrel e Fuzato. Il secondo da Fazio, Karsdorp, Spinazzola, Nzonzi, Schick, Under. Ne terzo troviamo Santon, Perotti, Antonucci, Dzeko, Juan, Cristante

10:00 - Pausa dissetante in questo momento per i giallorossi

9:55 - Si prosegue con gli esercizi atletici: scatti, cambi di direzione e allunghi. Il tutto viene svolto ad altissima intensità, cadenzato dalla voce dei preparatori e dallo sguardo attento di Fonseca

9:46 - La seduta comincia con dei giri di campo, seguiti da un riscaldamento atletico.

9:40 - Entrano in campo Fonseca e il suo staff, seguiti dai giocatori, che alla spicciolata cominciano a scendere sul terreno di gioco

9:30 - Roma attesa sul terreno di gioco. Nel frattempo si innaffia il campo e vengono predisposti conetti e scalette a terra per i percorsi atletici. Saranno assenti Gonalons e Riccardi. Lavorerà a parte  Kluivert, reduce da un colpo alla caviglia farà differenziato in palestra a scopo precauzionale. Nei prossimi giorni rientrerà in gruppo.