De Rossi in panca, i tifosi lo osannano. E anche Ranieri attacca la società

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Osannato dagli ultrà giallorossi, che hanno attaccato duramente Pallotta e la società. De Rossi, dalla panchina, ha osservato i suoi tifosi innalzare tante foto con la sua faccia e poi lo striscione: «Lode a te Daniele ultimo imperatore». Il primo di tanti. Due volte l’arbitro ha dovuto interrompere il match per lancio di fumogeni in campo, mentre i cori scandivano: «Pallotta paga la multa».

Anche Ranieri a fine partita non è statonon è leggero. «Abbiamo lottato ma ci è mancata fortuna. Non sono il presidente, ma in genere la Roma ha dovuto sempre vendere e quindi immagino che senza Champions succederà ancora. Lo scorso anno la spina dorsale di una squadra che stava aprendo un ciclo è stata venduta. C’è stato un contraccolpo, magari i giocatori esperti non hanno trovato punti di riferimento e forse non hanno aiutato al 100% i ragazzi a inserirsi. Sarà difficile tornare subito a lottare per la Champions». 


I giallorossi andranno in Europa se...

IL TEMPO - BIAFORA - La Roma dice quasi addio alla Champions. Con lo 0-0 sul campo del Sassuolo le speranze di rigiocare la massima competizione europea sono appese ad un filo. Se l'Atalanta questa sera pareggerà contro la Juventus i giallorossi dovrebbero vincere e sperare in un ko nerazzurro all’ultima, avendo inoltre l'obbligo di rimontare l’attuale differenza di dodici reti in caso di arrivo alla pari. Se invece gli orobici espugnassero lo Stadium ecco che le chance di qualificazione scenderebbero definitivamente a zero (a meno di clamorosi tonfi dell’Inter).

L'obiettivo di De Rossi e compagni, più che guardare avanti, è ora quello di mantenere un posto valido per la prossima Europa League. Gli uomini di Ranieri si devono coprire le spalle dalla rimonta del Torino, potendo contare su tre punti di vantaggio e sui migliori scontri diretti stagionali. Il vero incubo della Roma è il sesto posto, che costringerebbe la squadra a giocare almeno tre turni preliminari in estate per qualificarsi alla coppa e obbligherebbe la società a rivedere i piani della tournée. Con il Parma non sono ammessi errori.


Ora per il quarto posto è durissima

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Il pareggio di Reggio Emilia cancella di fatto le speranze della Roma di agganciare la qualificazione alla Champions. Anche battendo il Parma nell’ultima giornata, i giallorossi possono arrivare al massimo a 66 punti dove già si trova l’Inter e dove già oggi potrebbe salire l’Atalanta se facesse punti a Torino contro la Juve. In caso di arrivo alla pari con la Roma, l'undici di Gasperini sarebbero davanti in virtù di una miglior differenza reti generale,

In chiave Europa League il pareggio della squadra di Ranieri rende incandescente la corsa, aumentando le chance del Toro. Battendo oggi l’Empoli, i granata infatti aggancerebbero i giallorossi con i quali, però, sono in svantaggio nel doppio confronto diretto (due sconfitte). In caso di arrivo a quota 66 fra Milan, Roma e Torino, invece, in Europa League (con la Lazio) andrebbero per la classifica avulsa rossoneri e giallorossi.


Ranieri duro: «Il futuro? Prima mossa le cessioni...»

IL MESSAGGERO - TRANI - Gasperini rimane il principale candidato per la panchina della Roma. Lo stesso Sarri, tentato anche da Juve e Milan, resta in corsa, evidenziano la spaccatura tra il management italiano e quello straniero. Sarebbe stato fatto anche un sondaggio per Allegri che però non è il profilo ideale per la proprietà Usa, consapevole del ridimensionamento.

Lo conferma con sincerità Ranieri: «Il nuovo allenatore dovrà decidere su quali giocatori puntare, ci sarà un summit futuro. Non penso che pronti via si potrà lottare per la Champions, magari per l’Europa sì». Ripete quanto detto 4 anni fa da Garcia: «La Roma deve sempre vendere prima di comprare. E l’anno scorso è stata ceduta la spina dorsale di una squadra che stava crescendo. Molte rivali si stanno rinforzano, non conosco la strategia della società». Su De Rossi: «Col Parma, deve essere la sua festa, invito i tifosi a celebrarlo, un capitano come lui lo merita. Non è sereno, ma sta a lui dirlo».


Tutti i tifosi con De Rossi, il nemico è solo Pallotta

IL MESSAGGERO - LENGUA - Prosegue la protesta dei tifosi della Roma per l’addio di Daniele De Rossi imposto dalla società. Al Mapei Stadium gli ultras presenti in trasferta (circa 1500) hanno intonato cori contro il presidente Pallotta, il vicepresidente Baldissoni, il consulente Baldini e dedicato una grande ovazione al numero 16. Assente Francesco Totti rimasto nella Capitale per impegni personali, presenti sugli spalti l’ad Fienga, il ds Massara e Baldissoni. A pochi minuti dal fischio d’inizio e durante il match sono stati esposti gli striscioni «Lode a te Daniele ultimo imperatore», «De Rossi eterno capitano Pallotta eterno riposo», «In 7 anni avete distrutto la romanità via dalla Roma»«Una società che ti ha tradito...DDR vanto infinito», «Di noi tifosi e di De Rossi ve ne fregate è ora che ve ne andate», mentre la parte alta del settore esponeva locandine con la foto del centrocampista. La contestazione ha preso anche toni ironici con lo striscione «Per una società all’ultima spiaggia» sorretto da tifosi vestiti da bagnini con tanto di canottiera rossa e la scritta «Salvataggio AS Roma». Il primo tempo è stato sospeso due volte per il lancio di fumogeni in campo, durante lo stop la Curva ha cantato il coro «Pallotta paga la multa».

LA PACE I presenti allo stadio hanno alternato cori di sostegno alla squadra a quelli di protesta, al fischio finale Florenzi e Kolarov sono andati a salutare i tifosi sotto il settore. È pace fatta tra gli ultras e Aleksandar dopo la tensione esplosa durante la stagione, le parole del terzino rilasciate in settimana su De Rossi sono state decisive: «È un fratello. Tra 3 o 4 mesi tutti si renderanno conto di chi è stato». A fine match Fazio ha commentato la contestazione al Mapei: «Siamo giocatori con esperienza e non ci lasciamo distrarre da altre cose. De Rossi è un vero capitano e un leader dentro e fuori dal campo». Ha preso le parti di Daniele anche Fiorello: «È stata una cosa bruttissima, i vertici della Roma devono vergognarsi». Così come Montella che lo avrebbe voluto alla Fiorentina: «Nella mia prima gestione».


L'ultima trasferta del capitano tra lacrime e contestazione

IL TEMPO - BIAFORA - La sua ultima trasferta con la maglia della Roma l’ha vissuta interamente dalla panchina. De Rossi, come previsto alla vigilia della sfida con il Sassuolo, non è stato schierato da Ranieri nell’undici titolare che ha pareggiato contro i neroverdi e non si è mai alzato per scaldarsi durante la gara in previsione di un ingresso sul terreno di gioco. La serata del capitano è iniziata con un saluto agli oltre duemila presenti nel settore ospiti del Mapei Stadium a pochi minuti dal fischio d'inizio di Maresca, dopo che aveva preferito non affacciarsi sul campo durante le operazioni di preparazione atletica pre-partita dei compagni. DDR è stato accolto da un’ovazione e da cori di supporto, seguiti poi dall’innalzamento di numerosi striscioni: «Lode a te ultimo imperatore», «In 7 anni avete distrutto la romanità... Via dalla Roma Pallotta e società», «De Rossi eterno capitano. Pallotta eterno riposo» e «Una società che ha tradito... DDR vanto infinito».

Durante l’intero match gli ultras non hanno risparmiato canti di contestazione contro Pallotta, Baldissoni e Baldini, manifestando il loro dissenso in particolare al trentesimo minuto della prima frazione, lanciando in rapida successione due fumogeni sul campo, che hanno costretto l'arbitro a sospendere il gioco per consentire l’ingresso dei vigili del fuoco. Il gesto è stato accompagnato dal coro «Paga la multa, Pallotta paga la multa», un chiaro riferimento all’inevitabile ammenda che il giudice sportivo infliggerà al club giallorosso, seguito poi dalla particolare protesta di una minoranza dei presenti, tutti vestiti da bagnini e l’esposizione della scritta «Per una società all'ultima spiaggia». Nel secondo tempo è invece apparso l'ennesimo striscione di protesta per la decisione di non rinnovare il contratto al simbolo romanista: «Di noi tifosi e di De Rossi ve ne fregate, è ora che ve ne andate».  Il tutto firmato con il testo «Anti società».

In giornata l'addio della bandiera capitolina era stato commentato prima dall'ex partner di Nazionale e tecnico del Milan Gattuso: «Ha sempre dimostrato di avere uno spessore umano incredibile. C'è sempre stato un bel rapporto, anche adesso, già ragiona da allenatore anche se vuole giocare ancora. Allo spogliatoio mancherà», poi da Montella, che di De Rossi è stato compagno e allenatore: «E un ragazzo vero, eccezionale, è stato il mio primo capitano e con un suo gol ho trovato la mia prima vittoria in panchina. Nella mia prima gestione alla Fiorentina abbiamo provato a prenderlo, adesso non l'ho sentito» e infine dal ds Massara: «E stata una settimana che ha generato un tumulto di emozioni. Sono scelte dolorose e difficili emotivamente». 

Ora si entra negli ultimi giorni di un'infinita storia d'amore, che si concluderà con Roma-Parma (data, orario e tv saranno decisi martedì). De Rossi non sa ancora quello che gli riserverà il domani. Ci sarà tutto il tempo per programmare il futuro.


Ranieri duro con la società: «L'anno prossimo niente lotta Champions»

IL TEMPO - AUSTINI - Più che una cura, è stato come dare acqua e zucchero alla squadra.Neppure Claudio Ranieri è riuscito a condurre la Roma in Champions League, niente miracolo, oggi il verdetto sarà probabilmente ufficiale. È l’ultimo dei colpevoli, ma la sua seconda parentesi sulla panchina giallorossa si chiude in modo malinconico. E pure un po’ velenoso.

Non è stato certo lui a scatenare il putiferio De Rossi, ma di sicuro non ha fatto nulla per spendere l’incendio. Dopo aver criticato la società dalla sala stampa di Trigoria, ieri il tecnico ha lanciato l'allarme per la prossima stagione, che non lo vedrà più protagonista. «Da dove si riparte? Queste risposte - dice Ranieri al termine della gara del Mapei - deve spettano alla società e il nuovo allenatore dovrà decidere su quali giocatori puntare. Non penso che pronti, via si potrà lottare per la Champions, magari per l'Europa sì. Se poi un anno le cose gireranno bene, allora si potrà tornare nella coppa più importante». 

In una parola ridimensionamento, il tecnico prevede questo e di certo non aiuta a dare speranze a una tifoseria infuriata con Pallotta e i dirigenti. «Lo scorso anno la Roma ha fatto un grosso campionato - prosegue il tecnico - poi sono partiti giocatori importanti, la spina dorsale che stava aprendo un ciclo, di punto in bianco sono stati venduti e sono arrivati dei ragazzi validi ma che hanno bisogno di fare il loro percorso. C'è stato un contraccolpo, magari i giocatori esperti non hanno trovato punti di riferimento e forse non hanno aiutato al 100% i nuovi a inserirsi. Ora senza Champions bisogna vendere pedine importanti? Io non ho detto che lo so, ma lo immagino visto quanto ha dovuto fare il  club anche dopo gli anni in cui si è qualificata. Ma il presidente non sono io». 

La fiammella si è spenta definitivamente ieri, la squadra è entrata in campo con l'atteggiamento di chi non aveva granché da giocarsi e viene da pensare che la vigilia in cui si è parlato di tutto tranne che della partita non abbia aiutato. «Non sono d'accordo, ho visto lottare i ragazzi col coltello fra i denti - l’analisi di Ranieri - con Fazio che ha provato fino all'ultimo a fare l'attaccante. Ma stavolta la palla non voleva entrare». L'allenatore dice di non aver «nulla da rimproverare ai ragazzi. La Roma è una buona squadra, ci sono delle stagioni che non vanno. Prendete Dzeko ad esempio, un fior di attaccante che non ha fatto i gol che doveva fare. E alla fine si paga tutto. Se Edin ne avesse segnati 20 entravamo in Champions ma non va buttata la croce addosso a lui. Io sono soddisfatto di quanto abbiamo fatto, ho trovato una squadra giù moralmente e che doveva ritrovare fiducia in se stessa e voglia di divertirsi. Anche a me piacerebbe pressare alto ma questa Roma non lo può fare». 

Sul mancato impiego di De Rossi spiega: «Non ho mai pensato di farlo entrare perché deve essere pronto col Parma. Che sia la sua festa e chiedo ancora ai tifosi di pensare solo a lui. Daniele è dispiaciuto ed è normale, è entrato alla Roma quando aveva 11 anni e bisogna stargli vicini adesso. La società vuole fare le cose in una certa maniera, ma ci sono giocatori che vanno considerati diversi da altri e doveva essere gestito in altra maniera». Insomma, la musica non cambia e Ranieri dice in libertà tutto quel che pensa. Tanto a risollevare la Roma dovrà pensarci qualcun altro.


Campo Testaccio, degrado infinito

IL TEMPO - CONTI - È tornato il degrado a Campo Testaccio, ex glorioso stadio dell’As Roma. Da alcune settimane dietro ai cancelli sbuca l’erba ad altezza uomo che invade l’area passata al territorio, ossia al I Municipio, in base alla nuova classificazione degli impianti capitolini, circondata a vista dall’incuria.

Bottiglie di birra sul muretto e poi ammassi di cartoni e sacchetti di immondizia - in putrefazione sotto l’acqua piovana - lasciati lì, da giorni, di fianco all’ingresso imbrattato. All’interno fanno bella mostra di sé gabbiotti elettrici aperti e divelti accanto a rami e tubi caduti.  Sporcizia e inciviltà.

La vegetazione incolta, dopo la bonifica di qualche mese fa da parte dell’amministrazione comunale, che ha visto la rimozione di cumuli di rifiuti, lo smantellamento di insediamenti abusivi e lo sfalcio del verde, cresce ancora rigogliosa in cespugli che si mischiano agli strati di fanghiglia.

«L'iter per la restituzione di Campo Testaccio alla cittadinanza non si è mai fermato. Dopo la bonifica, l’attività del Dipartimento Sport è proseguita con le azioni preliminari alla messa in sicurezza dell’area», ha fatto sapere l'assessore allo Sport di Roma Capitale, Daniele Frongia.«Nello storico impianto - ha spiegato Frongia - ci sono, infatti, una parte di fognolo scoperto e pericoloso e diversi avvallamenti che non permettono l'accessibilità secondo le normative previste per la sicurezza e l'incolumità della cittadinanza. Abbiamo eseguito le rilevazioni tramite strumentistica specializzata, anche con droni - ha chiarito l'assessore - e predisposto gli atti di gara per poter procedere, a breve, all'affidamento del valore di circa 250mila euro per la messa in sicurezza degli spazi». Assicurando: «Entro le fine dell’anno i lavori saranno definitivamente conclusi».

I romani seguono con costanza l'andamento della situazione. Per il periodo intercorrente tra l'aggiudicazione dell'appalto e l’inizio dei lavori, le associazioni di quartiere hanno presentato all'Assessorato allo Sport un progetto transitorio in cui si prevede l’installazione di alcune attrezzature sportive non invasive e la fruibilità dell’area con la pianificazione di manifestazioni pensate allo scopo di coinvolgere appassionati del settore e neofiti.  E qualche cittadino dalla mente fervida, angustiato dal troppo tempo trascorso nel veder di nuovo lo stadio tornare alla luce, ha pure lanciato una proposta originale, dissertando in materia e affiggendone il testo sulle inferriate. Quella di realizzare un «Museo del terzo paesaggio». Che suona più o meno così: riconoscere come «riserva» la zona delimitata da via Zabaglia, dalla biblioteca «Enzo Tortora», dall’asilo nido e dalle costruzioni edificate a ridosso della stradina in cui insiste il cimitero acattolico. Vale a dire proprio l’area del vecchio stadio giallorosso. Idee alternative al degrado che non soccombe nonostante gli sforzi. Sfidando le attese.


Roma, Totti riflette sul suo futuro: Pallotta gli proporrà la direzione tecnica

LA REPUBBLICA - Ieri era stato uno degli assenti alla trasferta di Reggio Emilia, ufficialmente per un impegno personale preso da tempo. Ma in questi giorni si parla anche del futuro di Francesco Totti, anche lui in bilico dopo l'addio annunciato di Daniele De Rossi. Secondo le ultime indiscrezioni l'ex capitano chiederà un chiarimento con il presidente Pallotta dopo gli ultimi 24 mesi vissuti in un ruolo marginale. L’intenzione della società è di affidargli un ruolo vero dopo due anni di apprendistato: Pallotta vuole infatti mettergli in mano la direzione tecnica non appena sarà ufficializzato l’arrivo di Petrachi dal Torino come nuovo direttore sportivo.

 


Sassuolo-Roma, le pagelle dei quotidiani

INSIDEROMA.COM - Finisce con uno 0-0 che pare l'emblema della deludente stagione romanista. Tante, tantissime occasioni (soprattutto nel finale) create, ma allo stesso tempo non concluse degnamente dai calciatori giallorossi. 

Nella squadra di Ranieri, si segnala ancora una volta Mirante, per alcuni interventi di rilievo, oltre alla difesa, globalmente oltre la sufficienza in ogni suo elemento.

Male l'attacco, con Dzeko in versione fantasma, Zaniolo ancora con le pile scariche ed El Shaarawy lontano dal 'Faraone' raggiante più volte ammirato in stagione.

Di seguito, i voti dei principali quotidiani in edicola oggi.


IL MESSAGGERO

Mirante 6,5
Florenzi 6
Fazio 6
Juan Jesus 6,5
Kolarov 6
Cristante 6,5
Nzonzi 6
Under 6
Zaniolo 5,5
El Shaarawy 6
Dzeko 6

Pastore 5,5
Kluivert 5,5
Perotti sv
Ranieri 6

 


CORRIERE DELLO SPORT

Mirante 6,5
Florenzi 6
Fazio 6,5
Juan Jesus 6,5
Kolarov 6
Cristante 6
Nzonzi 6
Under 5,5
Zaniolo 5,5
El Shaarawy 5,5
Dzeko 5,5

Pastore 5
Kluivert 5,5
Perotti sv
Ranieri 6

 


GAZZETTA DELLO SPORT

Mirante 6
Florenzi 6
Fazio 6,5
Juan Jesus 6,5
Kolarov 6
Cristante 6
Nzonzi 6
Under 6,5
Zaniolo 5
El Shaarawy 5,5
Dzeko 5

Pastore 5,5
Kluivert 5,5
Perotti sv
Ranieri 6

 


IL TEMPO

Mirante 6
Florenzi 6
Fazio 6
Juan Jesus 6
Kolarov 5
Cristante 5
Nzonzi 5,5
Under 5,5
Zaniolo 5
El Shaarawy 5,5
Dzeko 5

Pastore 5
Kluivert 6
Perotti sv
Ranieri 5,5

 


CORRIERE DELLA SERA

Mirante 6,5
Florenzi 5,5
Fazio 6,5
Juan Jesus 6
Kolarov 6
Cristante 6,5
Nzonzi 6
Under 5
Zaniolo 5
El Shaarawy 6
Dzeko 5

Pastore 5
Kluivert 5
Perotti sv
Ranieri 6

 


IL ROMANISTA

Mirante 6,5
Florenzi 6,5
Fazio 6,5
Juan Jesus 6
Kolarov 6
Cristante 6
Nzonzi 6
Under 5,5
Zaniolo 5
El Shaarawy 6
Dzeko 5,5

Pastore 5,5
Kluivert 5,5
Perotti sv
Ranieri 6


Calciomercato Roma: sondaggio per Allegri

IL MESSAGGERO - Da settimane ormai si parla di una corsa a due per la panchina della Roma tra Sarri e Gasperini,ma non sono esclusi ulteriori colpi di scena. Uno di questi porta ad un grande nome, difficilmente raggiungibile per la società giallorossa senza la Champions. Il grande indiziato è Massimiliano Allegri, fresco di separazione con la Juventus. Secondo quanto riportano diversi quotidiani, c'è stato un sondaggio da parte della Roma. Mossa che ha visto come protagonista in prima persona il presidente James Pallotta, che venerdì scorso si è informato sulla situazione del tecnico bianconero. Ipotesi suggestiva ma difficilmente percorribile.


Il Tottenham offre 45 milioni per Zaniolo

Il Tottenham vuole Nicolò Zaniolo. La società inglese fa pressioni per il giocatore della Roma: secondo il Daily mirror, il club offrirebbe 40 milioni di sterline (45 milioni di euro) per averlo nella squadra la prossima stagione. Per Nicolò è tutto da vedere con la Roma.