Contestazione Roma. Ranieri e De Rossi fanno i pompieri

CORRIERE DELLA SERA - La decisione di non rinnovare il contratto a Daniele De Rossi non poteva passare senza conseguenze. Troppo il dolore e troppa la rabbia dei tifosi romanisti, che ieri hanno manifestato fuori da Trigoria: (...) circa 150 ultrà in rappresentanza di vari gruppi di curva Sud. Striscioni, cori e la richiesta - concessa - di poter incontrare De Rossi, Ranieri e Massara.
Nel pomeriggio sono spuntate come funghi registrazioni e ricostruzione, veicolate da radio e siti. Più che virgolettati, come sempre in questi casi, sono racconti. Però descrivono ampiamente una situazione che non
è mai diventata violenta ma ha toccato picchi di tensione. (...)
De Rossi e Ranieri sono usciti sotto la pioggia per parlare con il gruppo, insieme con il d.s. (ad interim) Ricky Massara, che ha avuto l’ingrato compito di rappresentare la società, vero bersaglio della contestazione. Le dichiarazioni di De Rossi e Ranieri, riportate da alcuni presenti, vanno anche lette in questa chiave. Il vero motivo della «visita» era ribadire il pieno sostegno al calciatore che vuole continuare a giocare e non si sente ancora pronto per un futuro da allenatore o da dirigente. Avrebbe accettato un contratto di un anno a una cifra ritoccata verso il basso, ma con i dirigenti non si è mai arrivati neppure a un abbozzo di trattativa.

È andata meno bene a Massara che si è preso una valanga di insulti anche se, come una parte della dirigenza «romana», era favorevole a prolungare il contratto a De Rossi, ma la decisione è stata presa altrove. A Boston e a Londra sono convinti i tifosi, con Pallotta e Baldini (ormai soprannominato «testa grigia») veri bersagli della contestazione. Ranieri, anche per togliere Massara dalla situazione difficile, ha usato il senso tattico che dimostra spesso in campo: «È inutile che ve la prendiate con chi sta qui». (...).


Conferenza stampa Ranieri: "Non ho utilizzato le parola uscite ieri. De Rossi? E' la legge del calcio, ma bisognava avere più attenzione nei confronti di Daniele”

Dopo i fatti relativi al mancato rinnovo di Daniele De Rossi, torna nella sala stampa del "Fulvio Bernardini" di Trigoria, il tranier giallorosso Claudio Ranieri, si parlerà del match di Reggio Emilia contro il Sassuolo....e non solo, queste le parole del tecnico:

Una settimana come questa può avere conseguenze positive e o negative sulla squadra? 

"Io credo che debba essere uno stimolo positivo e propositivo. I giocatori ormai sono abituati a tutto. Poteva essere uno stimolo negativo anche le voci sull’allenatore del futuro. Mi auguro che questo fatto sproni a fare bene, ci sono due partite da completare, c’è ancora una piccola possibilità, ma serve la coscienza a posto di aver fatto il massimo che potevamo fare".

Come stanno i giocatori, in particolare Zaniolo e Pellegrini? 

"Zaniolo riprende oggi, aveva il polpaccio indurito, ed oggi farà differenziato, mentre gli altri differenziato. Pellegrini ha una cosa che gli cresce, credo di averlo a disposizione sabato o al massimo per la prossima settimana".

Ieri si è parlato di “testa grigia” e così via. Volevamo verificarle… 

"Non mi sembra di aver detto queste cose. Quando i nostri tifosi chiedevano spiegazioni della fine del rapporto di Daniele con la Roma ho detto sicuramente a Londra ed a Boston. Chi decide sono loro e la persona che gli sta più vicino è in Inghilterra".

Vuole rassicurare i tifosi per i progetti del futuro di Pallotta? 

"Non li so, non ne possono aver parlato con me sapendo che tra due partite finisco il rapporto con la Roma. In ogni società di calcio ci sono ricambi, per cui ci sta. Lo abbiamo visto anche in Italia di squadre che hanno perso punti di riferimento. Forse a Daniele andava detto in un’altra maniera e dargli il modo di pensarla bene, ma non è stato dato. E’ la legge del calcio: la società vuole cambiare e scegliere i giocatori, così come i giocatori scelgono società, queste scelgono allenatori, direttori sportivi. Hanno un amore sviscerato per la squadra, una considerazione più attenta avrebbe richiesto più attenzione".

Se le fosse stato offerto il ruolo da dirigente che cosa avrebbe fatto con De Rossi? 

"Io avrei detto: 'Lo voglio perché so che capitano è, che uomo è'”.

Quanto incide Baldini sul lavoro quotidiano? 

"Con me non incide affatto. Non lo so che rapporti abbia con il presidente, qui non incide. In generale non lo so, non conoscendo quello che fa".

De Rossi nello spogliatoio fino a dove arriva? 
"Si parla sempre di leader. Ci sono vari leader: per la società, per i giornalisti, per i tifosi o per i social. Ci sono anche i leader per l’allenatore. Lui è l’allenatore in campo, gli puoi parlare e ragiona con la mentalità fine alla squadra. Questi sono i leader che vogliono gli allenatori".

Si aspettava di trovare una situazione così diversa? 

"Sapevo di trovare una squadra giù mentalmente, non fisicamente, e le mie forze sono state principalmente per questo e fargli ricredere nel senso della squadra. Queste cose non mi aiutano".

Quanto possono aver inciso le chiacchiere nella partita di Genova?

"Non lo posso verificare. Avevo chiesto aiuto ai tifosi e ci hanno aiutato a vincere partite difficilissime, io posso solamente ringraziarle".

De Rossi ha parlato anche di Totti, dicendo che spera che incida di più in società. I tifosi dicono di lasciare la Roma. Che dice a Totti in questo caso? 

"Ogni persona intelligente capisce che sono decisioni che deve prendere Francesco, non so quanto potere abbia. Io so che mi ha chiamato, quindi era uno che conta e che decide. Io non so quanto all’interno di questa crescita, visto che non può smettere di giocare e fare il dirigente, quanto sia felice e soddisfatto. Sono domande da rivolgere a lui e non a me".

Sono 11 anni che non si vince un trofeo alla Roma. Puoi dare un consiglio dall’alto della tua esperienza su come si può vincere? 
"Io non so i programmi e mi è difficile rispondere alla domanda. Io credo che un fatto importante sia la costruzione dello stadio. Farlo per poi programmare una Roma grande. E’ una mia considerazione che tiro fuori leggendo quello che scrivete voi. Io sto pensando solamente alla squadra, cercando di tirare fuori il massimo ogni partita. Mi sono messo l’elmetto per aiutare la squadra e tirare fuori il meglio".

Cosa direbbe ai tifosi della Roma? 
"Il tifoso si sente partecipe in tutto e per tutto, è una piazza particolare. L’Olimpico pieno ti soffia dietro e ti permette cose che in altri stadi sono impossibili. Il tifoso dice spesso che il Presidente è distante e così via, ma io ho trovato poche volte il presidente vicino alla squadra. Al Leicester il vecchio presidente l’ho visto più volte adesso che prima. Abramovic credo di averlo visto io più di tutti, Sarri forse non l’ha mai visto. Tu lavori sul campo ed il resto non interessa, l’importante è che quando hai bisogno di qualcosa ci sia qualcuno, questo è importante, il resto non conta. Non è importante la presenza di un presidente, ma che tutto vada come deve andare". 

Come ha visto De Rossi in questi giorni? 
"Sembra strano ma ancora non ci siamo parlati (ride, ndr). L’ho visto bello e motivato come sempre. Dentro di sé sarà sconvolto, non dormirà la notte immagino. Chi ha dato tutto ed ha giocato anche non al 100% lo ha fatto per l’attaccamento alla maglia ed ai tifosi. E’ normale, ma ancora devo parlarci".

Sarà una Roma col 4-3-3 o il 4-2-3-1? 
"Sto studiando. Il Sassuolo è una squadra ben organizzata, ho visto la partita d’andata. Mi sto facendo un’idea, ma vediamo i prossimi due allenamenti e deciderò".

De Rossi giocherà contro il Sassuolo?
"Parlerò con lui e vedremo".

Che cosa consiglierebbe a De Rossi per la prossima avventura?
"Vuole continuare a giocare ed è giusto che sia così. Ha già la mentalità da allenatore, il padre lo è. E’ un leader positivo, non pensa al suo ego ma al bene di tutti. C’è una visione d’insieme e non da singolo giocatore".

 

In chiusura di Conferenza Ranieri lancia il suo appello: “Mi auguro che l’ultima partita all’Olimpico sia una festa, ci sarà tempo per le contestazioni. L’ultima partita sarà una dimostrazione d’amore per Daniele che è la cosa più importante“.


Il Manchester City deferito per violazioni del Fair Play Finanziario, la Champions potrebbe essere rischio

"La Camera investigativa del Club Financial Control Body (CFCB) ha deciso di deferire il Manchester City FC alla camera giudicante del CFCB in seguito alla conclusione delle sue indagini. La camera investigativa del CFCB aveva aperto un'indagine sul Manchester City FC il 7 marzo 2019 per potenziali violazioni delle regolamentazioni sulla Financial Fair-play (FFP) che sono state rese pubbliche in vari media. La UEFA non farà ulteriori commenti sulla questione fino a quando non verrà annunciata una decisione dalla camera giudicante del CFCB". Questo il comunicato dell'Uefa nel quale si annucia il deferimento del Manchester City per le violazioni del fair-play finanziario.


Allenamento Roma. Lavoro atletico ed esercitazioni tecniche, poi torello. Pellegrini ha svolto lavoro a parte

La Roma guidata in panchina da coach Caludio Ranieri è scesa in campo questa mattina al "Fulvio Bernardini" di Trigoria intorno alle 11:00 per preparare la sfida di Reggio Emilia, contro il Sassuolo. Il gruppo ha svolto inizialmente la fase di riscaldamento, poi una parte tecnico tattica e infine il torello. Regolarmente in gruppo Nicolò Zaniolo out Lorenzo Pellegrini che ha lavorato a parte.


Maresca arbitrerà il match tra il Sassuolo e la Roma, al VAR ci sarà Chiffi

Sono state rese note le designazioni arbitrali della 37esima giornata di Serie A. Questo il quadro completo, per il match relativo ai giallorossi è stato scelto Maresca.

CHIEVO – SAMPDORIA h. 12.30
AURELIANO
MARCHI – ROSSI M.
IV: MAGGIONI
VAR: GIUA
AVAR: TEGONI

EMPOLI – TORINO
MAZZOLENI
PAGANESSI – VIVENZI
IV: ABBATTISTA
VAR: ORSATO
AVAR: VALERIANI

GENOA – CAGLIARI Sabato 18/05 h. 18.00
VALERI
PASSERI – TOLFO
IV: PICCININI
VAR: LA PENNA
AVAR: COSTANZO

JUVENTUS – ATALANTA h. 20.30

ROCCHI
DI LIBERATORE – TONOLINI
IV: SACCHI
VAR: IRRATI
AVAR: MARRAZZO

LAZIO – BOLOGNA Lunedì 20/05 h. 20.30
PASQUA
SANTORO – DEL GIOVANE
IV: DI PAOLO
VAR: NASCA
AVAR: DE MEO

MILAN – FROSINONE h. 18.00
MANGANIELLO
SCHENONE – LO CICERO
IV: PRONTERA
VAR: PAIRETTO
AVAR: GALETTO

NAPOLI – INTER h. 20.30
DOVERI
RANGHETTI – BINDONI
IV: DI BELLO
VAR: BANTI
AVAR: FIORITO

PARMA – FIORENTINA
GIACOMELLI
CARBONE – DI IORIO
IV: RAPUANO
VAR: MARIANI
AVAR: CECCONI

SASSUOLO – ROMA Sabato 18/05 h. 20.30
MARESCA
LONGO – VILLA
IV: DIONISI
VAR: CHIFFI
AVAR: ALASSIO

UDINESE – SPAL Sabato 18/05 h. 15.00
FABBRI
PERETTI – LIBERTI
IV: GHERSINI
VAR: CALVARESE
AVAR: MONDIN

 

(aia-figc.it)


Roma-Parma, aperta la vendita anche per il settore Distinti Nord Ovest

A partire dalle 15:00 di oggi sarà possibile acquistare i biglietti di Roma-Parma anche per il settore Distinti Nord Ovest, interamente dedicato ai tifosi giallorossi. Il prezzo dei tagliandi per il settore (ingressi 50/52) sarà di 35 €. Dalle 15:00 sarà possibile acquistare i biglietti Online, presso tutti gli AS Roma Store e tramite il Call Center AS Roma. NON sarà possibile i biglietti attraverso i canali Tlite e Vivaticket.it. Tutte le info su asroma.com. 


Julio Sergio: "La Roma continuerà anche senza De Rossi"

Julio Sergio, ex portiere della Roma, ha rilasciato un'intervista al portale soccermagazine.it. Queste le sue parole:

Julio Sergio e l’Italia, un rapporto non solo calcistico in virtù della tua doppia cittadinanza: che ricordi hai della tua esperienza nel nostro Paese?

"Sono i migliori, no? È stata una grandissima sfida per me arrivare lì a Roma e fare quello che ho fatto. Sono arrivato per fare il provino, dopo sono rimasto quasi 8 anni in Italia, poi essere protagonista in determinati momenti con la maglia della Roma è un onore, quindi sono ricordi importantissimi per me. I miei figli sono nati a Roma, quindi è un legame che non finirà mai".

C’è una partita in particolare che ricordi con più piacere o che è stata più difficile per te?
"Facciamo una con più piacere e una più difficile. Quella con più piacere è sicuramente quel derby che abbiamo vinto 2-1 per tutto quello che è successo in partita e per com’è andata alla fine. Poi con amarezza quella partita con la Samp dove forse abbiamo perso quello scudetto".

Ieri la Lazio ha vinto la Coppa Italia. Tu l’hai vinta due volte con la Roma, oggi tocca ai cugini. Cosa pensi della formazione biancoceleste? Questa vittoria salva la loro stagione?
"Io guardo poco la Lazio. Ho guardato ieri perché era una finale. Vincere è sempre buono, poi l’allenatore della Lazio è da tanto tempo che è lì e fa un lavoro abbastanza buono con quello che ha in mano come calciatori. Dobbiamo fare i complimenti a loro e cercare di andare avanti".

Prima esperienza alla Roma sotto la guida tecnica di Spalletti: che allenatore è stato con te?
"Con me è stato una persona perbene, corretta. Come ho detto già altre volte ha chiesto lui di tenermi in rosa. Quando ho fatto il provino mi ha trattenuto lui, dopo mi ha fatto rinnovare il contratto tre volte, quindi non è poco quello che ha fatto lui. Dopo, se giocavo o non giocavo, era una scelta sua, tecnica, e che dovevo rispettare. È stato uno abbastanza importante per me".

Sicuramente sai che sono due giorni che non si fa altro che parlare di Daniele De Rossi. Un pensiero su De Rossi come uomo e uno sul suo addio?
"Come uomo ricordo la prima partita che ho fatto, in cui lui mi ha detto che ragazzi come noi dovevano vincere. Appena finita la partita, lui mi ha salutato e mi ha detto questo. Poi lui ha il suo carattere, la sua personalità e tante volte ha preso responsabilità di cose che non doveva fare perché lui è così, lui vuole il bene della Roma. Poi, su questo momento forse ho un’opinione un po’ diversa dagli altri: l’età arriva per tutti. Cioè, ha smesso Totti, è andato via Daniele, ma la Roma continua. La Roma non finirà mai".

Quindi condividi la scelta della società di questo ricambio generazionale?
"No, non è questo che condivido. È arrivato il momento. Loro hanno preso una decisione, di cui poi dovranno rispondere, però non esiste un calciatore che è eterno. Alla fine il tempo passa per tutti. Ed è passato per Francesco – che non ci sarà mai più uno come lui – e per Daniele – che forse non ci sarà mai più uno come lui, però la società è ancora viva. A me fa piacere che loro hanno tutta questa voglia di far sentire amato Daniele, ed è importante perché è uno che ha fatto la storia della Roma e del calcio italiano, però è arrivato il momento. Zidane è stato venduto una volta, Ronaldo è stato venduto una volta, Kakà è stato venduto una volta, e altri hanno smesso, ma alla fine il calcio continua. E anche la vita di Daniele continuerà, la vita di Francesco continua. Dobbiamo essere meno passionali in questo momento e pensare a come fare per far vincere la società, la squadra. Sono sicuro che Daniele sarà contento se la Roma vince uno scudetto, che Francesco sarà contento se la Roma vince uno scudetto. Loro hanno dato il loro meglio quando erano lì, in campo. È questo che dobbiamo pensare: a vincere".

Sei rimasto molto affezionato alla Roma, ma nei momenti positivi della tua carriera c’è mai stata la possibilità di approdare in un altro grande club? Di fare una scelta diversa?
"Non lo so. Forse non dovevo andare a Lecce, sono andato con la testa sbagliata in un grandissimo posto – devo dire -, una città bellissima, avevamo una squadra forte, però io non avevo la testa giusta per andare lì. Se fossi rimasto a Roma magari la storia sarebbe potuta essere diversa, però adesso è molto facile perché ci sono state tante altre cose che mi hanno fatto prendere quella decisione. Potevo andare a Parigi, per esempio. Mi ha chiamato Leonardo per andare al Paris Saint-Germain in quel momento e io alla fine, per scelta mia, sono andato a Lecce perché c’erano altre possibilità dopo Lecce. Quindi questo, forse, potevo fare di diverso, però sono molto contento per quello che ho fatto. Tutto quello che magari ho sbagliato mi ha dato tante altre lezioni di vita".

Vuoi rimanere nel calcio come allenatore?
"Sì, sto facendo qui il corso di licenza A del Brasile, ho già fatto la licenza B lì in Italia. Questo è il percorso che io voglio fare, ho già preso qualche squadra qua, dove ci sono regole diverse. Da 4 anni faccio l’allenatore e sto imparando tantissimo. La mia voglia è di tornare nel calcio europeo, sicuro. In Italia sarebbe fantastico. Parlo la lingua, conosco il calcio, conosco le persone. Magari la Roma!"

E se ti dovesse chiamare la Lazio?
"Io sono professionista, ma la Lazio non lo so. Forse non riesco".


Totti: "Berlusconi mi voleva al Milan. Champions League? Tifo Liverpool per Alisson e Salah" (video)

Francesco Totti si trova in Kuwait per l'Al Ruodan Tournament. L'ex capitano giallorosso ha parlato alla tv ufficiale dell'evento prima di scendere in campo. Queste le sue parole: 

"Diciamo che i tempi di Maradona e Pelé erano diversi. Era un altro calcio. Messi e Ronaldo oggi continuano a stupire, battendo record su record, ma sicuramente questi quattro calciatori sono i più forti al mondo”.

Una battuta poi sulle squadre che in passato lo avrebbero strappato alla Roma:

Ci sono state più occasioni in cui Berlusconi poteva portarmi al Milan. Come a lui anche ad altri presidenti ho detto no per il rispetto e l’amore che ho verso questa maglia”. 

Totti scherza anche sulle differenze tra il Salah visto a Roma e quello ammirato a Liverpool: 

“Ha solo cambiato maglia (ride, ndr). Penso che il passaggio lo abbia migliorato ancora di più, lo ritengo uno dei giocatori più forti in circolazione. In finale di Champions tifo per il Liverpool perché c’è lui e anche Alisson”.


FIGC, resi noti i periodi delle prossime finestre di calciomercato. Estiva dal 1 luglio al 2 settembre

Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha reso nota, al termine del Consiglio Federale odierno, la durata delle prossime finestre di calciomercato. Queste le sue dichiarazioni:

«Le date delle prossime due sessioni di calciomercato andranno dall’1 luglio al 2 settembre per quella estiva e dal 2 al 31 gennaio per quella invernale. Sono in linea con le date delle altre federazioni».


Bavagnoli: "Bisogna rimanere uniti per far continuare il percorso di crescita in Italia del calcio femminile"

Elisabetta Bavagnoli, tecnico della Roma Femminile, ha parlato ai microfoni di Roma TV. Di seguito le sue parole:

"Non essendoci più obiettivi, allenarsi fino alla fine della stagione e sapere di avere ancora 15-20 giorni di allenamenti significa che bisogna trovare giornate per giocare amichevoli che tengano alto lo stimolo, per dare un obiettivo ogni settimana. Per il mondiale aspettiamo la fine di questo secondo blocco di raduno del CT, fino a ora abbiamo quattro elementi e questo ci rende orgogliosi. Speriamo possano rimanere quattro, ma bisogna rimanere uniti per far continuare il percorso di crescita in Italia del calcio femminile".


Consegnato a De Rossi il Tapiro di Striscia la Notizia, il giocatore: "Vorrei giocare ancora"

Daniele De Rossi, dopo l'annuncio del suo mancato rinnovo con la Roma, ha ricevuto il Tapiro d'Oro dal programma tv Striscia la Notizia. Il giocatore, intervistato da Valerio Staffelli, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: 

Ma come è possibile lasciare un talento del calcio così? È un ragazzo che può dare ancora tanto al calcio

«E vediamo, tra poco dovrei sapere dove continuerò e vedremo se potrò dare molto o poco…».

C’è rimasto male?

«Un pochino sì».

Ma come è possibile un trattamento del genere, how is it possible? Un capitano non si può lasciare così

«Invece sì, è il nostro lavoro. Ci sono persone che giocano a pallone e quelle che prendono decisioni. E chi ha preso la decisione, ha deciso questo».

Come mai ha deciso di non rimanere da dirigente?

«Come dirigente probabilmente, se avessi voluto, mi avrebbero fatto rimanere». 

Lei però vuole ancora giocare a calcio...

«Vorrei provarci…».


La Curva Sud annuncia un sit in di protesta domani davanti la sede della società all'Eur

In merito all'annuncio dell'addio di Daniele De Rossi alla Roma, la Curva Sud annuncia un sit in di protesta domani alle ore 15:00 sotto la sede della AS Roma all'Eur. Questo il comunicato: 

"ORA BASTA!
DDR è stato solo l'ultimo di una lunga serie di comportamenti poco chiari nei confronti di chi ama questi colori. Non possiamo stare a guardare inermi la cancellazione dei nostri valori, dei nostri punti fermi, delle nostre certezze. Ora basta, i Romanisti scenderanno in piazza e si faranno sentire con un sit-in che si terra' domani, venerdi 17 a piazza Guglielmo Marconi alle ore 15.0 0, di fronte la sede amministrativa dell'"azienda" As Roma. Questo e un invito a chiunque si senta tradito nell'animo, a chiunque ritenga giusto mostrare il suo disappunto, come lo ritengono giusto i ragazzi della Curva Sud perché la Roma è un bene comune, ma sopratutto la Roma è del suo popolo. Per questo chiediamo rispetto ed è per questo che non devi far mancare la tua presenza.
L'AS ROMA APPARTIENE A NOI".