Serie A, Juve-Atalanta si giocherà domenica 19 maggio alle 20:30

Juventus-Atalanta, partita valida per la penultima giornata di campionato in programma domenica 19 maggio, si giocherà alle 20.30 anziché alle 15 come previsto inizialmente. 


Il PSG si muove per Dzeko. Parigini interessati anche a Nzonzi

Il futuro di Edin Dzeko sembra essere sempre più lontano dalla Roma. Secondo quanto riporta France Football, per il bosniaco si sarebbe mosso il PSG, alla ricerca di una valida alternativa a Cavani in attacco. La famiglia del calciatore, che è in scadenza nel 2020, gradirebbe la destinazione.

Secondo il profilo Twitter di Euro United, inoltre, il club parigino sarebbe sulle tracce di un altro giallorosso: Steven Nzonzi. Il centrocampista francese sarebbe assai gradito al ds Antero Henrique, tanto da essere disposto a concorrere con Marsiglia e Monaco, le altre due società sulle tracce del giocatore. 


La Roma di nuovo sulle tracce di Llorente

Marcos Llorente, centrocampista del Real Madrid, continua ad essere un profilo che interessa alla Roma. Come riferisce il quotidiano spagnolo AS, tra i club interessati a Llorente, in scadenza di contratto nel 2021, oltre alla Roma, ci sarebbero anche il Manchester United, l’Arsenal, l’Eintracht Francoforte, l’Atletico e proprio il Siviglia di Monchi, che aveva seguito il giocatore durante lo scorso mercato estivo giallorosso. 


Allenamento Roma. Giallorossi domani a Trigoria alle 16:15 per la rifinitura pre-Juve

La Roma di coach Claudio Ranieri si ritroverà domani alle 16.15 per l'allenamento di rifinitura presso il centro tecnico "Fulvio Bernardini" di Trigoria in vista del match contro la Juventus, che si giocherà alle 20.30 di domenica allo Stadio Olimpico.


Per la panchina giallorossa spunta il nome di Benitez

Continua il toto-allenatore per la panchina giallorossa. Secondo quanto riporta calciomercato.com, la società giallorossa avrebbe preso in considerazione il tecnico del Newcastle Rafa Benitez. L’allenatore spagnolo non è più così sicuro di rimanere ancora nel club inglese dopo una stagione caratterizzata da alti e bassi e in tal modo potrebbe quindi far ritorno in Italia.


15/11/1998 – Zeman abbatte il ‘nemico’

INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI -  E venne il giorno.

In un pomeriggio di sole autunnale tipicamente capitolino, il 15 novembre del 1998, ore 15, si affrontano laRoma, reduce dal pari di Bologna contro l’ex Mazzone, e la Juventus di Marcello Lippi, Campione d’Italia in carica dopo una stagione colma di veleni a causa di un episodio che sarebbe poi passato alla storia: il rigore non dato nello scontro diretto contro l’Inter per fallo di Iuliano su Ronaldo.

giallorossi sono terzi in classifica, a tre punti esatti dai rivali torinesi e a quattro dalla capolista Fiorentina: una vittoria della Roma vorrebbe dunque dire ‘aggancio’.

Non è questo, però, il leitmotiv del match.

L’estate da poco trascorsa ha lasciato in eredità soprattutto un elemento: l’intervista dell’Espresso a Zeman, in cui il tecnico boemo accusa che “il calcio deve uscire dalle farmacie”Obiettivi più o meno dichiarati sono principalmente la Juventus e due suoi giocatori: Del Piero e Vialli.

Come se non bastasse lo storico odio (sportivo) tra le due società e tifoserie.

La Curva Sud ‘omaggia’ i rivali prima del match con un eloquente striscione, che recita: "Venticinque scudetti: ventidue rubati, tre da dopati".

Mai come in quella giornata si ebbe la sensazione, anche (se non soprattutto) fra i media, di stare trattando non solo una partita di calcio ma molto di più: un confronto/scontro tra due modi diversi di intendere il calcio (forse la vita?), una epica lotta tra il Bene ed il Male.

La Roma scende in campo col classico 4-3-3 di stampo zemaniano. Il tecnico boemo può contare sull’undici titolare e schiera: Chimenti in porta; CandelaAldairZago Cafu in difesa; Di Francesco, Di Biagio e Tommasi in mezzo al campo; Totti, Delvecchio e Paulo Sergio davanti.

Risponde la Juventus di Lippi, che, squalificato, siede in tribuna (al suo posto in panchina Narciso Pezzotti), con un conservativo 4-4-1-1: Peruzzi, Ferrara, Montero, Tudor, Iuliano, Di Livio, Conte, Tacchinardi, Davids, Zidane, Inzaghi.

Anche a causa degli schieramenti e delle tattiche, diametralmente opposti, la gara ha una trama ben precisasin dal principio: i giallorossi attaccano a pieno organico e arrivano da Peruzzi letteralmente da tutte le parti. La Juventus è in bambola.

Sul finire del primo tempo, il meritato vantaggio della Roma: Totti batte rapidamente un calcio di punizione, cogliendo di sorpresa la barriera e l’intera difesa avversaria, e serve l’accorrente Paulo Sergio, che batte Peruzzi al volo. Esplode lo Stadio Olimpico. La terra trema.

Nella seconda frazione, la storia non cambia: la Juventus, continua a non giocare e Montero pensa bene di rifilare addirittura un pugno sul volto a Paulo Sergio. L’arbitro Braschi  vede tutto e lo caccia dal campo. 

Alla fine, il sigillo; e che sigillo.

Al termine di uno spettacolare scambio di passaggi, Candela batte Peruzzi da posizione quasi impossibile.

Delirio romanista. La festa, ora, può davvero avere inizio.


Roma-Juve, arbitra Massa come all'andata. Col fischietto di Imperia solo pareggi e sconfitte in stagione

INSIDEROMA.COM – ILARIA PROIETTI – Sarà Davide Massa della sezione di Imperia a dirigere il big match tra Roma e Juventus, in programma domenica sera alle 20:30 allo Stadio Olimpico. Il direttore di gara sarà affiancato dagli assistenti Meli Preti. Il IV uomo sarà Guida, mentre al VAR ci saranno Mazzoleni e Carbone. Gli uomini di Ranieri sono chiamati al successo, dopo la battuta d'arresto a Marassi con il Genoa, per cercare di restare attaccati al treno Champions

I PRECEDENTI – Il fischietto ligure ha arbitrato la Roma 17 volte in carriera, con un bilancio positivo pari a 7 vittorie, 7 pareggi e 3 sconfitte. Nella stagione in corso, Massa ha diretto la Roma già nella partita d'andata contro i bianconeri (sconfitta 1-0 allo Stadium). I giallorossi hanno incrociato il fischietto ligure altre tre volte, nelle gare contro Bologna, Napoli e Fiorentina. I giallorossi, nei match sopracitati, non sono mai riusciti a portare a casa i tre punti. Il match del Dall’Ara del 23 settembre si è trasformato in una disfatta per la Roma, sconfitta 2-0. La gara al San Paolo, pareggiata 1-1, è macchiata dal calcio di rigore non fischiato su Dzeko. L'ultimo incrocio in campionato è il pareggio casalingo contro la Fiorentina (2-2). 

La Juventus, invece, risulta imbattuta con Massa. Su 12 precedenti incroci, i bianconeri vantano uno score di 10 vittorie e 2 pareggi: il primo con la Lazio nel 2014, il secondo con la SPAL durante lo scorso campionato. L'unico precedente in stagione con il fischietto di Imperia è proprio la vittoria casalinga contro la Roma.


Ranieri: "Per la Roma è vitale avere lo stadio di proprietà. Il rientro di De Rossi potrebbe far spostare Zaniolo a mezzala"

Claudio Ranieri, tecnico della Roma, ha parlato quest'oggi nella sala stampa di Trigoria alla vigilia del match contro la Juventus, in programma domenica sera alle 20:30 allo stadio Olimpico. Queste le sue dichiarazioni:

La Roma è costretta a vincere contro la Juventus, come si batte? 
"Bel quesito. Essendo determinati, concentrati. Sappiamo di aver perso una bella chance a Genova. Dobbiamo far vedere ai tifosi una reazione. Ci sono 3 partite a disposizione per arrivare in Champione e l'obbiettivo è di non aver rammarico. Siamo lì non dobbiamo lasciare nulla di intentato, diamo il massimo poi tireremo le somme". 

Tifosi scontenti?
"Non lo so perché forse le aspettative erano diverse e si vuole vincere tutti quanti, poi alla fine vince solo una e complimenti alla Juventus". 

Dzeko?
"Lo vedo un giocatore molto forte, determinato che si allena sempre bene. Ci sta un anno dove non riesce a far gol, dove in altre annate lo faceva. Però la sua voglia, la sua determinazione mi hanno fatto sempre scegliere lui. Anche se non sta facendo gol, fa un gran lavoro per i compagni". 

Inglesi in finale Champions-Europa League
"Mi ha sorpreso. Loro non hanno mai un break invernale, non potendo arrivare in fondo alla stagione con le forze andando a discapito loro. Evidentemente gli allenatori hanno cambiato qualcosa e sono arrivate in 4 in finale"

Zaniolo sulla fascia destra? 
"Lo abbiamo detto più volte: lui è una mezz'ala a tutto campo. È stato importante sia come trequartista, che non è il suo ruolo, sia sulla destra, che non è il suo ruolo. È logico che al primo anno in Serie A possa avere tutte le partite al 100%, però negli ultimi allenamenti lo sto vedendo rinfrancato, voglioso e questo per me è importante". 

Resta l'anno prossimo?
"Sono venuto qui a Roma perché Roma mi ha chiamato ed essendo tifoso della Roma sono venuto con tutta la mia volontà. Finito questo, finisce il mio lavoro". 

De Rossi?
"Ho due giorni per decidere la formazione, vedremo... deciderò per il meglio della squadra e valutare la rosa nei 90 minuti. Il rientro di De Rossi potrebbe far spostare Zaniolo mezzala". 

Ünder?
"Questo ragazzo vede la porta come pochi: gran tiro e tutto. L'infortunio gli ha fatto perdere determinate caratteristiche. Negli allenamenti sta migliorando. Deve migliorare il fatto del rientro in difesa nel 4-2-3-1. So che non è un recuperatore di palloni, ma un finalizzatore, però se non copre il terzino soffre". 

Ambiente ha condizionato gara contro il Genoa? 
"Difficile dire se la partita di Genova si può spiegare con tutto il bailame che c'è. Fa parte del calcio. Dico che dovevamo essere più pratici, più concentrati e non permettere di subire quel gol su calcio piazzato. Ho detto, finita la partita, che speravo che quel punto guadagnato, col rigore parato da Mirante, ci possa essere utile. Noi addetti ai lavori dobbiamo essere concentrati sul nostro lavoro. Il focus è la prossima partita".

Esclude di essere il prossimo allenatore? Ci sono condizioni per un progetto vincente?
"Sapevo di essere venuto qui in un momento di bisogno della mia squadra. La Roma è un bene inestimabile. È logico che mi sento di promuovere la mia squadra del cuore". 

Quanto serve alla Roma per raggiungere la Juventus? 
"Nelle top squadre la Juventus è un grossissimo punto di riferimento. Per la Roma credo sia vitale avere lo stadio di proprietà. Dopodiché potrà cominciare la corsa alla Juventus, senza lo stadio avrà grandissime difficoltà"

Cattiveria della squadra dipende dalla dirigenza? 
"La determinazione. Le caratteristiche di una squadra vengono determinate dal carattere dei calciatori. Ci può essere un allenatore che non dia grosso carattere alla squadra, ma giocatori con grande carattere. Ecco che basta dire due parole loro che tira fuori il meglio. Il bello è quando si riesce a costruire una squadra a somiglianza dell'allenatore. Klopp sta facendo un lavoro stupendo perché è riuscito a prendere giocatori che sposano al 100% la sua filosofia".

Pastore? 
"L'ho visto bene. Non ha accusato il colpo dell'esclusione e questo è importante. Ci sono giocatori sensibili che pensano che l'allenatore non abbia fiducia in lui. Ha la possibilità di essere scelto".

Florenzi esterno alto? 
"Karsdorp e Santon si sono allenati tutta la settimana. Stanno bene ma non hanno i 90 minuti. Florenzi è un jolly e sempre abbiamo la possibilità di utilizzarlo nei due ruoli". 


InsideRoma Daily News | Toto nomi per l'allenatore: da Wenger a Semplici. Vicino il rinnovo di El Shaarawy

NOTIZIE DEL GIORNO | 9 maggio 2019

QUI ROMA

Continua la telenovela allenatore in casa Roma, con Conte e Sarri che sembrano ormai definitivamente sfumati. Ma la società giallorossa non demorde e continua la ricerca, con Gasperini in cima alla lista dei seguiti. Ma non si guarda solo in Italia, con Baldini che da Londra, come riferisce il Corriere dello Sport, segue anche i profili di BlancFonseca e Wenger.
Blanc, fermo da tre anni ormai, viene visto più come gestore che come allenatore vero e proprio. Fonseca, incrociato la stagione scorsa in Champions League, sarebbe un profilo interessante. Mentre Wenger, stimato da Baldini, avfrebbe già preso accordi con il PSG per il ruolo di direttore tecnico.

 

Daniele De Rossi diventa un murales. Ostia questa mattina si è svegliata con un capitano dipinto su un muro con la scritta "Vanto di Ostia, simbolo di Roma"  e non è un caso si trovi nella zona di nascita del giallorosso.

La Figc rende pubblici gli arbitri per la 17a giornata di campionato. La Roma scenderà all'Olimpico contro laJuventus e al comando ci sarà Massa, accanto a Meli e Preti nel ruolo di assistenti. Guida al IV uomo,Mazzoleni e Carbone al Var e Avar.

 

Nuova contestazione per il presidente americano della Roma, James Pallotta. Nonostante il numero uno giallorosso abbia chiesto il supporto dei tifosi per portare avanti la questione stadio, il gruppo della Sud ‘Ultimo Baluardo’ ha voluto ribadire la propria posizione di protesta. Nella notte, a Trigoria, è apparso il seguentestriscione: "Mille illusioni e un rifiuto netto la sintesi del tuo progetto. Vattene". Viene tirata in ballo, chiaramente,  la vicenda legata ad Antonio Conte non andata a buon fine

La Roma vuole rinnovare al più presto il contratto di Stephan El Shaarawy. Questo è quanto riferisce il portale gianlucadimarzio.com, anche per la bellissima stagione che sta facendo l'ex Milanautore di 11 reti e 5 assist. L'incontro con l'entourage del Faraone è previsto per la prossima settimana con il fratello dell'italo-egiziano a rappresentare l'esterno giallorosso e si darà così ufficialmente inizio alla trattativa.

 

Spunta un nome nuovo per la panchina della Roma. Secondo quanto riportato dal sitotuttomercatoweb.com, sarebbe Leonardo Semplici, tecnico della SPAL che portato alla salvezza per il secondo anno consecutivo, l'allenatore che potrebbe al caso dei giallorossi nel caso si puntasse ad un progetto-giovani. Questa possibilità potrebbe farsi più concreta nel caso in cui non dovesse arrivare il quarto posto, lasciando così partire i big per ricominciare da capo. Franco Baldini, però, avrebbe altre idee ed avrebbe proposto Laurent Blanc, ex mister del PSG. A quanto pare, questa soluzione non convincerebbe Pallotta, intenzionato a puntare su un tecnico italiano.


Roma, mistero di fine maggio

IL MESSAGGERO - TRANI - All'Eur, nella nuova sede di via Tolstoj, più che a Trigoria si raccolgono i cocci della negoziazione con Conte andata in frantumi. Al lavoro c'è il management di Pallotta che prova a riorganizzare le idee, vecchie o inedite che siano, per trovare il sostituto di RanieriVoltare pagina in fretta: l'input è del presidente, presente nella Capitale solo nella conference call quotidiana. Da lontano, però, perde spesso la pazienza, anche con i collaboratori: non gli è piaciuta la gestione della trattativa per il top coach che ha poi rifiutato la panchina giallorossa. Adesso vorrebbe subito il nuovo tecnico. Ma anche il suo suggeritore Baldini gli ha chiarito che non potrà essere accontentato a breve termine: dovrà attendere la fine del campionato. I principali candidati, Sarri e Gasperini, sono sotto contratto rispettivamente con il Chelsea e l'Atalanta. Bisogna aspettare, dunque. Senza avere la certezza del sì. La loro stagione, tra l'altro, non è finita: Maurizio, conquistata la partecipazione alla Champions, stasera ha la chance di andare in finale di Europa League; Gian Piero, pronto a sfidare il 15 maggio la Lazio per alzare la Coppa Italia, si gioca il 4° posto nelle ultime 3 gare di serie A.

CONFERMA DA LONDRA - «L'ho già detto la settimana scorsa: voglio rimanere qui». Sarri, durante la conferenza stampa alla vigilia della semifinale di ritorno contro l'Eintracht, ha ribadito quanto spiegato dopo la gara d'andata. «Mi piace il calcio inglese e l'atmosfera che si respira, voglio restare in Premier League. Se è possibile con il Chelsea. Oppure posso provarci con un altro club, ma sempre in Inghilterra». La sua posizione è inequivocabile. La Roma, contando sul pressing del suo amico Baldini, punta sul ripensamento e gli offre 6 milioni. Alla sua conferma è contrario il pubblico di Stamford Bridge. Chissà se la tifoseria dei Blues influenzerà Abramovich. Il club giallorosso può dunque andare a dama solo in caso di esonero. Sarri guadagna 9 milioni: se chiedesse di liberarsi in anticipo, dovrebbe versarli al Chelsea. Lui o direttamente Pallotta che, al momento, ha sotto contratto pure Di Francesco: altri 3 milioni, tanto per gradire, da spendere a vuoto. Proprio ieri la commissione d'appello della Fifa ha bocciato il ricorso del Chelsea, confermando lo stop nelle prossime due sessioni di mercato. Adesso Abramovic andrà pure davanti al Tas, ma l'allenatore rischia di perdere giocatori di riferimento senza poterli sostituire.

CANDIDATO INGOMBRANTE - «Parla di futuro chi non ha obiettivi. Io, in questa stagione, ancora ne ho». Gasperini, anche se allertato, non tratta ancora con la Roma che, rivale per il 4° posto, aspetterà la finale di Coppa Italia. Agli amici, intanto, ripete che non intende rinunciare, se centrerà l'obiettivo, all'esperienza in Champions con l'Atalanta. Che lo sostituirebbe con Giampaolo, sedotto e abbandonato dalla società giallorossa. Perché a Bergamo sanno che la tentazione per il grande club, comunque, rimane. L'allenatore nerazzurro, però, detta le sue condizioni: contratto triennale e rosa competitiva. A Trigoria il messaggio è arrivato. Come quello della tifoseria che vota per capitan De Rossi. Suggestione che ci sta. Baldini, però, pedala come sempre contro vento. E incrocia lo stesso qualche amico: Blanc, pure se non allena da 3 anni, o Wenger, ormai quasi settantenne.


Non ci resta che Gasp: no di Sarri dopo Conte, la Roma senza scelta

LEGGO - BALZANI - «Voglio restare al Chelsea, mi piace tanto il calcio inglese». Poche parole, chiarissime però. Dopo Conte la Roma incassa pure il no di Sarri, destinato a restare a Londra almeno per un'altra stagione complice pure il blocco del mercato per le prossime due sessione imposto dalla Fifa ai Blues.

A meno di esonero (improbabile) quindi il nome di Sarri è da cancellare. L'obiettivo numero uno (o meglio numero tre) diventa quindi sempre più Gasperini con il quale la Roma vorrebbe ripetere una sorta di modello Atalanta 2.0: investimenti sui giovani, taglio degli ingaggi, allenamenti duri e nessuna pretesa di vittoria immediata. Ovviamente nell'affare è incluso pure lo staff di Gasperini tra cui il guru danese Bangsbo, ex Juve ed esperto in preparazione atletica e sistemi di allenamento. In giallorosso il tecnico ritroverebbe Cristante e forse pure il difensore Mancini.

La scelta è presa e i contatti sono stati già avviati, ma il Gasp - che ha rinnovato a settembre fino l 2022 - ha preso tempo anche perché il club bergamasco si giocherà nei prossimi 15 giorni due traguardi storici: la qualificazione in Champions e la coppa Italia. Il tecnico piemontese ha voglia di riscatto in un grande club dopo il fallimento all'Inter nel 2011, ma la prospettiva di giocare la Champions con la sua Atalanta lo alletta non poco. La Roma è disposta a offrire 2,5 milioni a stagione (quasi il doppio di quanto guadagna a Bergamo) e aspetterà qualche giorno, ma stavolta non si farà trovare impreparata in caso di ennesimo rifiuto visto che i tempi stringono e il rischio concreto dei preliminari di Europa League costringerebbe il club a iniziare la stagione tra poco più di un mese. Quasi sfumata la possibilità di puntare su Ranieri (che potrebbe tornare in Premier) si tiene in caldo Giampaolo, ma nelle ultime ore è rispuntata pure la candidatura di Gattuso in uscita dal Milan.

Nomi che non scaldano il nome della piazza e nemmeno quello di alcuni big. Tra loro Manolas, corteggiato dall'Arsenal oltre che da Juve e United. Piovono quindi nuove critiche nei confronti di Pallotta che, a margine di un evento di marketing a Miami, ha preferito parlare di stadio e radio romane.


Arriva la sfida con la Juventus: in palio ci sono punti pesanti ma nessuno (o quasi) ci pensa

IL MESSAGGERO - CARINA - Prima il no di Conte, ieri la frenata di Sarri, non tralasciando la battuta di Zaniolo (poi smentita dalla mamma su Instagram) e il temporeggiare di Gasperini. Domanda lecita: a tre giorni dalla gara, qualcuno pensa a Roma-Juventus?

Difficile possa farlo l'ambiente bianconero. Al netto dell'invasione attesa all'Olimpico, dove i tifosi della Juventus residenti nella Capitale vorranno festeggiare l'ennesimo scudetto e vedere dal vivo Cristiano Ronaldo, i pensieri sono tutti rivolti all'incontro tra Allegri e Agnelli, con Conte (sì, proprio lui) in trepida attesa. Ancor meno ci pensa la squadra, che ha potuto giovare - dopo il derby - di ben 4 giorni di riposo, tornando ad allenarsi soltanto ieri.

Il versante giallorosso vede invece il termometro oscillare tra il depresso e il rassegnato. Senza addentrarsi nel futuro, anche il presente non sorride: dopo il pareggio di Genova ed essere scivolati addirittura al sesto posto in classifica, la Champions si è allontanata. Roma-Juve, però, è sempre Roma-Juve, la gara che per i tifosi giallorossi sostituì il derby negli anni '80. A tal proposito, ieri era la ricorrenza dei 36 anni del gol di Pruzzo a Genova, che regalò il secondo scudetto. Emozioni sopite. Domenica però ci si gioca l'ultima chance. Serve vincere per sperare.

Senza contare che potrebbe essere l'ultimo Roma-Juve per molti. In primis per Dzeko. Proprio ai bianconeri, è legata la sua prima rete in serie A, con tanto di corsa alla Pierino Prati (a braccia aperte) sotto la Curva Sud. Poi c'è Ranieri. La conferma portando in dote la Champions era già difficile. Figuriamoci senza. Sir/Sor Claudio, però, a dispetto di molti non può viverla come una gara qualunque. Oltre al tifoso e al professionista, in ballo c'è anche l'amor proprio, ricordando come venne trattato a Torino.