La Roma sogna Conte ma il tecnico attende il Man United

Antonio Conte è il nome più in voga in casa Roma come tecnico della prossima stagione. Secondo quanto riferito dal tabloid inglese Daily Express, però, l'ex allenatore di Juventus e Chelsea attenderebbe l'evolversi della situazione Manchester United per andare eventualmente a sostituire Gunnar Solskjaer, che ha appena rinnovato ma è in bilico. Se però non dovesse qualificarsi per la prossima Champions League e se la Uefa dovesse fermare il mercato dei Red Devils la prossima estate, sarebbe comunque una piazza interessante ma più complicata per il mister leccese.


Serie A. Il Napoli vince a Frosinone 2-0 ed è matematicamente in Champions

Il Napoli vince 2-0 a Frosinone e mette in cassaforte la qualificazione alla prossima Champions League. Secondo posto ad un passo, visto che è a +8 dall'Inter con 4 gare da giocare. I partenopei sono andati avanti grazie alla rete di Dries Mertens al 19' e Younes ha chiuso l'incontro raddoppiando ad inizio ripresa al 49'.


Serie A, finiscono 1-1 sia Chievo-Parma che SPAL-Genoa

Terminano entrambe in parità le gare domenicali delle 15:00 valevoli per la 34esima giornata di Serie A. Al Bentegodi 1-1 tra Chievo e Parma: ospiti in vantaggio al 38' grazie alla rete di Kucka, i padroni di casa pareggiano nel corso della ripresa con Meggiorini al 66'. 1-1 anche tra SPAL e Genoa: estensi in vantaggio con Felipe al 37', a riportare il match in parità ci pensa Lapadula al 56'. 


Criscito: "Spero che con la Roma lo stadio sarà pieno". Prandelli: "Abbiamo bisogno dei nostri tifosi"

Domenico Criscito, capitano del Genoa, ha parlato al termine del pareggio con la SPAL. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni a Sky Sport:

"Ora mancano 4 finali, speriamo di poter riabbracciare i nostri tifosi dalla prossima, speriamo che contro la Roma lo stadio sia pieno. Sono due partite che mancano i nostri tifosi, sono sempre stati la nostra spinta, sappiamo che c’è un litigio con la società ma abbiamo bisogno di loro, perché mancano 4 partite molto importanti".

Anche il mister Cesare Prandelli ha rinnovato l'invito ai tifosi rossoblù: 

"Speriamo che dalla partita con la Roma tutti tornino allo stadio perché ne abbiamo bisogno”.


Un altro passo di Conte verso la Roma. Il tecnico incontra Petrachi

IL TEMPO.IT - BIAFORA - Ci sarà probabilmente anche Antonio Conte tra i quasi 27mila spettatori presenti sulle tribune dello Stadio Olimpico Grande Torino per il match di questa sera tra il Toro e il Milan. Il tecnico, cercato con insistenza dalla Roma, ha trascorso le vacanze di Pasqua nella sua Lecce in compagnia di due ex calciatori giallorossi, Gigi Garzya e Paolo Baldieri, che in Puglia gestisce un bar-gelateria con la famiglia. Dopo qualche giorno di relax, ieri Conte è tornato a casa sua sotto la Mole con un volo partito dall'aeroporto di Fiumicino. Il passaggio per lo scalo romano ha infiammato i tifosi giallorossi, sempre più speranzosi di poter vedere l’allenatore sulla panchina, soprattutto dopo le parole di Francesco Totti (“Antonio è uno degli allenatori più forti d’Europa, un vincente dovunque è andato. Qualunque squadra farebbe follie per lui”) e Claudio Ranieri (“Guardo al bene della Roma, se si parla di Conte, tanto di cappello, lo vado a prendere io all’aeroporto”).

L’ex ct, inizialmente atteso allo stadio per Lecce-Brescia, assisterà invece allo scontro diretto tra i granata e i rossoneri e verosimilmente avrà modo di incontrare un altro grande amico, GianlucaPetrachi. Il ds del Torino è il candidato numero uno per il ruolo di direttore sportivo della Roma e a Trigoria tutti sperano che possa fare il passo decisivo per convincere Conte ad accettare la proposta di allenare i capitolini. I romanisti incrociano le dita e attendono un responso definitivo.


PSG, Tuchel: "Il prossimo anno resto qui"

Thomas Tuchel, tecnico del PSG, ha parlato del suo futuro al termine della finale della Coppa di Francia persa contro il Rennes, considerando l'accostamento di Antonio Conte alla panchina del PSG per il prossimo campionato:

"Ovviamente voglio continuare sulla panchina del PSG".


Serie A, Samp in dieci e la Lazio porta a casa i tre punti

Vittoria esterna della Lazio sul campo della Sampdoria con il rsultato di 2-1.
Dopo venti minuti di partita i biancocelesti conducono già per 2-0 grazie alla doppietta di Caicedo (3' e 19'). Nel finale di tempo la Sampdoria rimane in dieci per l'espuslione di Ramirez (doppia ammonizione), ma nella ripresa non demorde ed accorcia le distanze con Quagliarella al 57'. Ma i blucerchiati non riescono a raggiungere il pari, con la Lazio che porta a casa i tre punti.


Hazard chiude alla Roma: "Ho già parlato con il Borussia Dortmund"

Nei giorni scorsi il nome di Thorgan Hazard, fratello di Eden del Chelsea, è stato accostato alla Roma. Ma il belga, in forze al Borussia Monchengladbach, ha dichiarato di voler restare in Bundesliga. Queste le sue parole riportate da VTM Nieuws: "Ho già parlato con il Borussia Dortmund. Vorrei fare un altro step nella mia carriera e scoprire qualcosa di nuovo. Ora sta ai club raggiungere un accordo. Ci vuole tempo, ma è così che sono le trattative".


Serie A, Torino batte Milan 2-0 e sogna l'Europa

La giornata corrente di Serie A si è chiusa con il successo del Torino contro il Milan. Un 2-0 che va anche a favore della Roma in ottica quarto posto. Apre le marcature Belotti al 58' su calcio di rigore, con Berenguer che al 69' chiude i giochi. Il Milan chiude in dieci per l'espulsione di Romagnoli all'82'.


Cairo: "Petrachi? Sta con me da 9 anni, non penso che vada alla Roma"

Urbano Cairo, presidente del Torino, è stato intervistato da Sky Sport al termine della gara vinta 2-0 contro il Milan e ha parlato anche del suo ds, che molti danno vicino alla Roma. Questa la sua smentita:

"Non so il perché di tutte queste voci, Petrachi sta con me da 9 anni e mezzo e ha un contratto fino al 2020. Mi ha fatto piacere che ci siamo abbracciati da vecchi amici al gol".

Quando hanno chiesto se alla Roma si formerà la coppia Conte-Petrachi, il patron granata ha risposto:

"Non so se Conte vada alla Roma. (sorridendo, ndr). Penso che Petrachi non ci vada proprio".


Una Roma ‘tanguera’ con il Flaco e il Comandante

INSIDEROMA.COM – MATTEO LUCIANI – Roma-Cagliari finisce sulle note di “Grazie Roma” e con il popolo giallorosso finalmente felice, particolare non da poco all’interno di una stagione tanto disgraziata, ma, a quanto pare, forse ancora salvabile.

La squadra di Claudio Ranieri vince con un rotondo 3-0 contro i sardi, confermando il proprio buon momento di forma e andandosi a prendere, almeno per una notte, quel tanto agognato quarto posto, che equivarrebbe alla qualificazione per la prossima edizione della Champions League.

Continuano le note positive da evidenziare in casa romanista, tanto che al momento il tecnico ex Leicester appare un autentico Re Mida, piuttosto che un semplice allenatore. Basti pensare a coloro che ieri pomeriggio hanno, rispettivamente, sbloccato il risultato e condotto la Roma sul 2-0, chiudendo virtualmente la sfida già entro i primi dieci minuti di gioco: stiamo parlando del ‘Comandante’ Federico Fazio e del ‘Flaco’ Javier Pastore.

Entrambi argentini, tanto l’ex centrale del Siviglia di Monchi, quanto il talento scoperto da Walter Sabatini ai tempi del Palermo, durante la sfida contro i sardi di Maran sono stati in gradi di ‘riprendersi’ la Roma.

Arrivato per una cifra irrisoria nell’estate del 2016 su precisa indicazione dell’allora mister giallorosso Luciano Spalletti, che lo avrebbe voluto alle proprie dipendenze già ai tempi dello Zenit, Federico Fazio doveva rappresentare la prima alternativa alla consolidata coppia titolare di centrali difensivi rappresentata da Kostas Manolas e Antonio Rudiger (sulla carta c’era anche il belga Vermaelen, ma tutti sappiamo come sia stata la sua esperienza capitolina…). In realtà, l’allenatore toscano concesse poi notevole spazio nel corso della stagione al difensore prelevato dal Tottenham, soprattutto da quando scelse di puntare forte sulla difesa a tre, proprio con Fazio perno centrale grazie alla sua abilità nell’impostare il gioco.

Le prestazioni del difensore classe 1987 stupirono addetti ai lavori e tifosi, non proprio entusiasti al momento dell’acquisto del calciatore di Buenos Aires, tanto da permettere al ragazzo di guadagnare l’affettuoso soprannome di ‘Comandante’ per la sua capacità nel gestire la difesa giallorossa.

Salutato Spalletti, tuttavia, per Fazio iniziano i problemi e la sua vita romanista comincia a vivere di spaventosi alti e bassi. Il nuovo mister, Eusebio Di Francesco, ha in mente una Roma assai offensiva, impostata in campo con difesa alta e modulo 4-3-3: per un difensore con le qualità di Federico Fazio, ottimo ad impostare il gioco e a far valere il proprio fisico contro gli avversari diretti, ma non certo impeccabile quando c’è da rincorrere un attaccante in campo aperto, è ovvio che ci sarà da soffrire. Il primo campanello d’allarme suona addirittura in un’amichevole estiva, quando i giallorossi vengono travolti a Vigo dal Celta di Iago Aspas e l’ex Siviglia appare tra i più in difficoltà.

La stagione 2017/2018 prosegue con buone prestazioni alternate ad altre da dimenticare: il fatto di non avere più due centrali accanto, ma il solo Manolas, sembra ridimensionare le pur buone capacità del ‘Comandante’. Arrivano, comunque, l’impresa contro il Barcellona (con Di Francesco che sperimenta la difesa a tre) e il terzo posto finale in Serie A e Fazio resta uno dei perni della squadra dell’ex allenatore del Sassuolo anche per l’annata ancora in corso.

Fino all’arrivo di Claudio Ranieri, però, i tifosi della Roma sono sfortunatamente costretti a vedere la peggior versione romanista di Federico Fazio: svarioni continui e scarsa lucidità pure nel dare il là all’azione offensiva. Di Francesco inizia a preferirgli sempre più spesso Juan Jesus. Con il tecnico testaccino, tuttavia, cambia tutto: i giallorossi vengono rivoluzionati nel proprio modo di stare in campo e con una compagine più accorta in fase difensiva, Fazio torna a essere il ‘Comandante’. Il segreto? Spiegato con facilità disarmante dallo stesso Ranieri nella conferenza stampa post match di ieri: “Quadrando la difesa, un giocatore bravo di testa e intelligente nelle letture come lui è logico che si ritrovi subito”. Bastava adattare la squadra alle qualità dei singoli a disposizione e non viceversa.

Capitolo Pastore. ‘El Flaco’, arrivato l’estate scorsa e accolto trionfalmente in aeroporto dai fan giallorossi, fino alla sfida con il Cagliari rappresentava un perfetto ibrido tra il ‘flop’ e il ‘mistero’. Chiariamo: una partita, seppur ben giocata, non cambia il finora pessimo bilancio dell’ex Palermo all’ombra del Colosseo, oltre alle colpe da attribuire a chi ha portato nella Capitale l’argentino in luogo di Ziyech (leggasi Monchi). Tuttavia, il match di ieri mostra incoraggianti segnali di risveglio da parte del ‘Flaco’ e fino a quando l’argentino sarà un calciatore della Roma, ben venga.

Javier Pastore è stato anche sin da subito ‘vittima’ del confronto con il calciatore che idealmente, ma inspiegabilmente, sarebbe andato a sostituire: Radja Nainggolan. Due giocatori, nonché uomini, completamente diversi. Impossibile pensare semplicemente di togliere la pedina belga dallo scacchiere dell’undici titolare inserendo al suo posto quella albiceleste. Dopo vari tentativi iniziali, puntualmente falliti, infatti, complici anche gli svariati infortuni del ragazzo (soprattutto per un polpaccio malandato, che già da anni tormentava Pastore, un dettaglio che chi ha portato l’ex Psg a Roma, leggasi nuovamente Monchi, avrebbe avuto il dovere di conoscere), Eusebio Di Francesco ha sostanzialmente accantonato il ‘Flaco’.

Ieri pomeriggio sono arrivati un bel gol da fuori area con un preciso destro a giro e tante giocate degne della sua fama, ma soprattutto l’impressione di aver finalmente ammirato un calciatore facente parte di una squadra e non un lezioso talento circense.

Sarà stato soltanto un acuto solitario oppure l’inizio di una nuova vita a tinte giallorosse? Chi vivrà, vedrà.

Intanto, godiamoci questa Roma tanguera, che vince e continua a credere al quarto posto.


Una vittoria "normale"

INSIDEROMA.COM - MASSIMO DE CARIDI - La Roma supera il Cagliari per 3-0 e torna al quarto posto per un giorno. La partita contro i sardi ha regalato diversi spunti importanti in una gara mai messa in discussione grazie al doppio vantaggio acquisito nei primi 8 minuti ed alla buona gestione del resto dell'incontro. Eppure la sfida era iniziata anche stavolta col brivido: conclusione da fuori di Ionita sulla quale è stato bravo Mirante a deviare d'istinto in corner.

Da lì, i giallorossi invece di intimorirsi come fatto in altre occasioni, sono usciti dal loro guscio. Al 4', gli uomini di Ranieri erano già avanti di una rete grazie al colpo di testa di Fazio, che ha sorpreso Cragno col pallone che ha colpito prima il palo e poi la Goal Line Tecnology ha confermato che la sfera aveva varcato completamente la linea. Quindi, 3 minuti dopo è arrivata la firma d'autore: Javier Pastore. In maglia giallorossa, il Flaco ha giocato poco, fuori ruolo e spesso in maniera non incisiva ma stavolta ha messo in mostra il suo repertorio. I critici hanno detto che i ritmi erano blandi e hanno facilitato le sue doti ma la realtà è che l'ex PSG ha mostrato giocate di alta scuola: rabona, passaggi filtranti, aperture millimetriche, assist, traversa ed il gol, ciliegina su una torta buonissima durata 65 minuti. 

L'assenza contemporanea di De Rossi, Zaniolo e Cristante ha costretto mister Ranieri a far giocare in mediana Pellegrini e Nzonzi ma il dubbio era se la Roma avrebbe giocato 4-2-3-1 o 4-4-2 con Schick in coppia con Dzeko. Il ceco ed il bosniaco non hanno mai convinto quando sono stati schierati insieme, con l'ex City costretto a venirsi a prendere la palla a metà campo e risultando poco lucido sottoporta. Alla fine, il tecnico giallorosso ha optato per il primo modulo ma a quel punto il dubbio era se far giocare Perotti o appunto Pastore. La scelta è ricaduta su quest'ultimo, poiché Ranieri lo aveva visto motivato ed in forma nel corso delle ultime 2 settimane d'allenamento. Scelta rivelatasi giusta ed efficace, la prova del numero 27 romanista è stata la più convincente da quando veste la casacca della Roma.

Kluivert ha vinto l'altro ballottaggio con Under ed anche qui il trainer romanista ha preso la decisione migliore. L'olandese è più dentro al gioco di Ranieri rispetto a quello di Di Francesco ed ogni volta che può sottolinea come l'ex Leicester gli abbia dato fiducia sin dal primo giorno ed il numero di presenze e minuti giocati è decisamente aumentato. Suo l'assist per il gol di Pastore ma lotta e combatte in fase difensiva ed è una costante spina nel fianco per le difese avversarie quando entra in possesso di palla e Luca Pellegrini ne è ottimo testimone avendolo fronteggiato per quasi tutto l'incontro. 

La difesa è più protetta e, per la terza volta in 4 partite, Mirante ha chiuso il match con un clean sheet. Questo dato era abbastanza frequente lo scorso anno con Alisson in porta ed una retroguardia ben supportata in fase di non possesso da Nainggolan, De Rossi e Strootman ma in questa stagione la difesa romanista veleggia oltre il decimo posto e non prendere gol è una piacevole novità. I difensori, poi, sono stati protagonisti anche per quanto riguarda lo score della gara: oltre a Fazio, infatti, è andato a segno anche Kolarov. Il serbo ha eguagliato il record del connazionale Mihajlovic come miglior difensore-marcatore della nostra serie A in un campionato con 8 reti all'attivo ed è il vicecapocapocannoniere della squadra a pari merito con Dzeko e dietro solo ad El Shaarawy a quota 10.

Ranieri ha fatto vivere ai tifosi romanisti una giornata serena, senza patemi d'animo. Risultato in cassaforte quasi da subito e nessun calo di tensione come purtroppo troppo spesso è capitato in quest'annata proprio contro squadre di medio-basso livello. Se oggi la Roma non ha staccato il pass-Champions ed è a forte rischio, è proprio a causa dei punti persi con queste avversarie, una riprova è fornita proprio dalla gara d'andata con gli uomini di Maran, che addirittura rimontarono al Sant'Elia sotto di 2 gol e 2 giocatori a 10' dal termine per le troppe sbavature della fase difensiva giallorossa.

The Tinkerman va dove c'è da sistemare una situazione complicata ed è bravissimo a "normalizzarla". Se pensiamo che solo un mese fa Dzeko ed El Shaarawy avevano litigato negli spogliatoi di Ferrara ed ora si cercano e si fanno assist importanti per raggiungere "l'obiettivo", pare proprio che il compito dell'allenatore di Testaccio sia stato superato a pieni voti. Ora però serve continuare su questa strada e sperare che Milan ed Atalanta facciano almeno un passo falso e la Roma non sbagli più.

Dulcis in fundo, le parole del post-match del trainer sono quanto di più romanista ci sia: "Non guardo a me stesso, ma al bene della Roma. Se si parla di Conte, tanto di cappello. Lo vado a prendere all’aeroporto". Poesia per le orecchie del tifoso giallorosso e sicuramente non sarebbe il solo ad accogliere il tecnico leccese ma questo discorso si affronterà più avanti.