Pisacane: "Il nostro obiettivo era la salvezza e non ci siamo ancora riusciti. Pastore grande giocatore"

Fabio Pisacane, difensore del Cagliari, è stato intervistato da Sky Sport a pochi minuti dall'inizio della sfida contro la Roma. Queste le sue dichiarazioni:

Classifica tranquilla...
"Il nostro obiettivo era la salvezza, non ci siamo ancora riusciti. Cerchiamo di arrivare più in alto possibile".

Sorpreso dalla scelta di Pastore?
"No, è un grande giocatore. Indipendentemente da chi gioca, dovremo fare una bella prestazione per cercare di fare punti".

Dzeko?
"Tutti gli attaccanti in Serie A sono da temere, non sottovalutiamo nulla. Tutta la squadra cercherà di fermarlo, non solo io".


Fazio: "Dobbiamo mantenere la concentrazione nel secondo tempo"

Al termine del primo tempo tra Roma e Cagliari che vede i giallorossi in avanti per 2-0, Federico Fazio è intervenuto ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue dichiarazioni:

Siete solidi dietro...
"Dobbiamo continuare così, è importante non prendere gol. Oggi la cosa più importante è prendere i 3 punti. Non dobbiamo far rientrare il Cagliari in partita".

Si aspettava un Pastore così?
"Abbiamo iniziato molto bene la partita, anche lui ha segnato: è un grandissimo giocatore e lo sta dimostrando, abbiamo bisogno di lui".


Roma vs Cagliari 3-0 - Tris e tre punti importanti per la Champions

INSIDEROMA.COM - DALL'OLIMPICO NOBILE E FALVO - Tutto pronto per il match di campionato tra Roma e Cagliari. L'obiettivo dei giallorossi è la vittoria, per non perdere terreno dalla lotta per un posto in Champions League. L'avversario, in posizione di classifica tranquilla, non è dei più ostici; ma buisogna evitare la disattenzione dell'andata che è costata due punti fondamentali.

LE FORMAZIONI UFFICIALI

ROMA (4-2-3-1): Mirante; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Nzonzi, Pellegrini; Kluivert, Pastore, El Shaarawy; Dzeko.
A disposizione: Olsen, Fuzato, Juan Jesus, Marcano, Coric, Schick, Perotti, Under.
Allenatore: Claudio Ranieri.
Indisponibili: Bianda, Santon, Karsdorp, De Rossi.
Diffidati: Florenzi, Schick.
Squalificati: Cristante, Zaniolo.

CAGLIARI (4-3-1-2): Cragno; Cacciatore, Ceppitelli, Pisacane, Pellegrini; Barella, Cigarini, Ionita; Birsa; Joao Pedro, Pavoletti.
A disposizione: Rafael, Aresti, Romagna, Srna, Lykogiannis, Oliva, Padoin, Bradaric, Deiola, Thereau, Cerri, Despodov.
Allenatore: Rolando Maran.
Indisponibili: Castro, Klavan.
Diffidati: Ionita, Joao Pedro.
Squalificati: Faragò.

Arbitro: Manganiello da Pinerolo.
Assistenti: Galetto e Di Vuolo.
IV Uomo: Pairetto.
VAR: Di Bello.
AVAR: Iorio.


Pastore: "Sono felice, abbiamo giocato bene. Ho tanta voglia di fare"

Javier Pastore, autore della seconda rete giallorossa oggi, ha parlato ai media al termine del match contro il Cagliari:

PASTORE A ROMA TV

Meglio di così non si poteva fare al tuo ritorno… 
"Grazie per le cose che avete detto. Io sono felice, l’ultima partita da titolare è stata 7 mesi fa contro la Lazio. Era tanto che non giocavo ma la squadra mi ha aiutato tanto e abbiamo giocato bene, sono arrivati dei gol e non ne abbiamo subiti, è positivo per le ultime partite per arrivare all’obiettivo".

Come stai psicologicamente?
"Ho tanta voglia di fare qualcosa, sono stato mesi messo da parte e non sono stati facili, ma mi sono allenato alla pari per tornare il prima possibile. Oggi ho avuto la ricompensa e ho fatto una buona prestazione, devo continuare ad avere ritmo".

Avevi parlato col mister prima della gara? 
"Lui non parla tantissimo coi giocatori ma fa capire quello che vuole, è la sua forza e lo sta dimostrando. Eravamo quasi morti, adesso sembriamo un’altra squadra. Ha capito i momenti di tutti e li ha cambiati".

Sei stato sfortunato… 
"Mi sono infortunato subito a inizio campionato, dovevo fare più attenzione. Non ero pronto per giocare ogni 3 giorni, ma sono cose successe e non le posso cambiare. Ora devo stare sereno e finire nel migliore nei modi".

Come hai ritrovato la Roma? 
"Mi sono sentito meglio in campo, ho trovato una squadra più sicura e serena quando abbiamo la palle ma anche quando non l’abbiamo. Sappiamo cosa fare per difendere, l’allenatore ce lo dice sempre che il gol si può segnare. Siamo tranquilli per affrontare le ultime partite alla grande".

Fai solo gol belli… 
"Quando ho visto che Kluivert stava dando il passaggio dietro ho pensato a far quello, il difensore era un po’ lontano. Ho provato a tirare piano, non sono uno che calcia forte, per fortuna è andata bene ed è servito per vincere. Peccato per il secondo, era ancora più bello".

Hai ricevuto un grande applauso… 
"Non posso dire niente ai tifosi, solo ringraziarli. Mi hanno sostenuto sempre, anche per strada. Mi sento un po’ in debito perché sono venuto per fare altro ed essere costante ma gli infortuni non me l’hanno permesso. I tifosi sono sempre con me e ogni volta che sono in campo mi tocca fare quello che ho fatto oggi".

PASTORE A SKY

Tante occasioni create. Forse questa è la migliore Roma del 2019? 
"Abbiamo fatto una buona gara, l’importante era vincere per continuare a lavorare per il nostro obiettivo che è entrare in Champions League".

Ci spieghi qual è la qualità principale di Ranieri? 
"Io penso che lui abbia capito la situazione in cui ci trovavamo che non era quella giusta. Ha chiesto le cose basilari del calcio e poi siamo giocatori di qualità e sappiamo che il gol lo facciamo sempre. Ci ha aiutato nell’autostima e si vede in campo".

Standing ovation per te. Perché questo pubblico ha dovuto aspettare cosi tanto?
"Ho avuto la sfortuna di infortunarmi all’inizio del campionato e poi non ero più un opzione per l’allenatore che c’era prima. Ora spero di aiutare la squadra nelle partite che rimangono".


Le pagelle di Roma-Cagliari

Strano a dirsi ma finalmente un pomeriggio tranquillo. La Roma vince 3-0 contro il Cagliari in una partita mai in discussione e che si mette subito sui binari giusti grazie alle reti di Fazio e Pastore dopo 8 minuti. A chiudere i conti ci pensa Kolarov nel finale. Ottima partita del Flaco, che dimostra per la prima volta il suo valore in maglia giallorossa ed esce tra gli applausi dell'Olimpico.

Mirante 6.5 - Fa un intervento salva-risultato ad inizio gara e per questo merita mezzo punto in più. Sarebbe stata un'altra partita se i giallorossi fossero andati sotto. Non proprio a suo agio coi piedi e nelle uscite ma nel complesso, rende più sicura la difesa dell'ultimo periodo con Olsen. 

Florenzi 7 - Una delle migliori prestazioni stagionali del numero 24 giallorosso. Motorino perpetuo e sempre pronto a chiudere in fase difensiva. Corre sulla fascia destra che è una bellezza, giocasse sempre a questi livelli, sarebbe un valore aggiunto importante per la squadra. 

Manolas 6 - Solito match gagliardo, forse macchiato da un intervento sciocco nel finale su Thereau, che gli costa solo il giallo perché l'ex viola non era in possesso del pallone al momento del contatto. 

Fazio 6 - Gioie e dolori dal centrale argentino. Il gol che sblocca la partita è fondamentale ma commette 2-3 svarioni nel corso dell'incontro che con altri avversari sarebbe costato molto caro. 

Kolarov 6.5 - Quando è in questo tipo di giornate, è immarcabile. Ha voglia di proporsi e di aiutare in difesa ed alla fine ottiene anche la gioia personale dell'ottavo centro stagionale: un record per un difensore ed eguaglia il connazionale Sinisa Mihajlovic.

Nzonzi 5.5 - Non fa mai niente più del compitino e se non fai errori, il voto non può andare oltre la sufficienza ma è spesso in ritardo e sbaglia qualche appoggio elementare che per fortuna gli ospiti non concretizzano.

Pellegrini 6 - Torna a fare il centrale di centrocampo a 2 e non è il suo ruolo preferito ma gioca con determinazione e concentrazione ed in una gara così, va benissimo. A creare calcio oggi ci doveva pensare qualcun'altro ed è stato fatto. 

Kluivert 6.5 - L'olandese sta piano piano capendo il calcio italiano ma soprattutto è evidente la trasformazione del ragazzo da quando è arrivato Ranieri. Sente la fiducia del mister di Testaccio e la trasforma in corsa, dribbling e cross interessanti, cosa che prima non tentava con questa continuità. (87' Coric s.v. - Prima partita dell'era Ranieri per il giovane croato, che non ha tante occasioni per giocare il pallone).

Pastore 7.5 - El Flaco disegna calcio. I tifosi della Roma avevano sognato per tutta l'estate questo tipo di giocate e di partite da parte dell'ex PSG ma tra infortuni, superficialità dell'argentino, posizione errata in campo, si era incupito e non era più rientrato nel turnover di Di Francesco. Ora che è in condizione, si vede. Gol, traversa, assist, rabona, poesia calcistica che pochi sanno fare ma questo incontro deve esseril primo di una lunga serie, magari anche nei prossimi anni. (64' Perotti 6 - Entra al posto del connazionale, che esce tra gli applausi e si sistema sulla trequarti svariando con disinvoltura e cercando di cucire il gioco tra centrocampo ed attacco e lo fa piuttosto bene). 

El Shaarawy 6.5 - Comincia la partita e si presenta superando 2 avversari ed arrivando a tu per tu col portiere. Poi, ci prova spesso sia a segnare che a far segnare. E' in forma smagliante e si nota anche quando va ad aiutare i compagni in copertura. Giocatore a tutto campo a cui bisogna dare la fiducia necessaria per dargli modo di esprimere il suo talento. (74' Under 6 - Entra al posto del Faraone e cerca di creare scompiglio nella difesa sarda e ci riesce in un paio di circostanze ma i compagni non sono puntuali al tap-in e quindi le occasioni sfumano).

Dzeko 6 - Gioca per la squadra e si sbatte su ogni pallone ma non è lucido sotto porta e sbaglia gol facili sia nel primo che nel secondo tempo. Oggi c'hanno pensato gli altri ma servono le sue reti nelle ultime 4 giornate per puntare al quarto posto.

Ranieri 6.5 - Tutti davano Schick in coppia con Dzeko ed invece Ranieri ripresenta dal primo minuto Pastore, tra lo stupore di addetti ai lavori e tifosi. Inizia la partita ed il trainer giallorosso dimostra di avere ragione. El Flaco c'è e fa magie stupende. La Roma non subisce gol per terza volta nelle ultime 4 partite ed i supporters romanisti tornano a casa con una vittoria in tasca senza mai aver sofferto. Nulla è ancora stato fatto ma "il normalizzatore" sta svolgendo alla grande il suo compito.


Ranieri: "La più bella partita da quando sono qui. Sarei felicissimo se venisse Conte"

Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha parlato ai media al termine del match contro il Cagliari:

RANIERI A SKY

Quando ha capito che era il momento per rilanciare Pastore? 
"Vedendolo in allenamento. I giocatori parlano lì, come si impegnano, come lavorano. Lui mi aveva fatto pensare a schierarlo titolare già la scorsa settimane e oggi ho deciso di farlo. Prestazione collettiva ottima".

Più bella partita da quando è arrivato? 
"Sicuramente, abbiamo fatto due gol molto presto e i ragazzi si sono rasserenati. Le qualità che abbiamo ce le hanno poche squadre. Oggi non sono stati egoisti per tutti i 90 minuti, si sono aiutati".

La Roma ha ritrovato disciplina e si comincia a divertire… 
"Concordo con quello che hai detto. A Milano con l’Inter avevamo lasciato troppi cross a loro e prima o poi il gol poteva arrivare. Avevo fatto vedere ai ragazzi che il Cagliari è bravissimo ad allargare. Era importante farli crossare il meno possibile e le nostre ali si sono sobbarcate un grande lavoro di ripiego".

Ha già pronta una tabella Champions? 
"Non sto compilando niente. Domani è festa e mi godo la famiglia".

Stai rivalutando il mercato che tanti hanno giudicato negativamente… 
"Io credo che il problema sia questo: erano andati via giocatori importanti e quando questi vanno via, quelli che restano non sono cosi contenti. C’è stato un po’ di disappunto interiore da parte dei giocatori e credo che i nuovi arrivati non siano stati aiutati troppo dai vecchi ma non perché non lo volessero. Adesso i ragazzi stanno riacquistando consapevolezza nei propri i messi. A Pastore ho detto “gioca come sai ma difendi come dico io”".

Lo vorrebbe Antonio Conte sulla panchina della Roma dopo Ranieri?
"Sì lo vorrei".

Ha saputo se ci sono contatti? 
"Sono l’ultimo che lo può sapere (ride, ndr). Sarei felicissimo se venisse Antonio".

 

RANIERI A ROMA TV

 

Tanti spunti importanti… 
"Molto hanno fatto i primi due gol nei primi minuti, i ragazzi si sono tranquillizzati e hanno giocato da squadra. Si dovevano mettere da parte gli egoismi per sentirsi parte di un progetto più grande per agguantare la Champions League. E’ una cosa importante per i tifosi e la società".

 

Era un buon test per capire a che livello è la Roma… 
"Certo, i primi minuti sono stati importanti perché avevo chiesto di partire fortissimo e i ragazzi l’hanno fatto ma poi hanno continuato a giocare in maniera corale con buone combinazioni cercando di fare altri gol. Sul 2-0 per me era importante che non si riaprisse la partita".

 

La Roma ha più solidità… 
"Io chiedo alla squadra di stare compatta, se gli attaccanti pressano alti dobbiamo salire, ma non dobbiamo farlo sempre perché non si può pressare alti 90 minuti. L’importante è restare compatti, dobbiamo stare attenti alle nostre spalle e i ragazzi lo stanno capendo e si stanno divertendo. Credo che il pubblico così sia contento".

 

Cambiano le caratteristiche della squadra in base ai diversi trequartisti? 
"Sicuramente, la posizione è la stessa ma i giocatori sono differenti, con Pastore si ha fantasia e uno contro uno, con Pellegrini qualcosa in più al centrocampo ed è bravo a farsi trovare tra le linee, Zaniolo ancora fa fatica tra le linee. L’ho detto, per me è una mezz’ala a tutto campo e dà strappi, nel senso che prende palla e ti travolge. Adesso non essendo al massimo ha meno strappi, ma mi aspetto tanto da lui perché è un buon giovane".

 

La Roma è guarita o testa bassa e pedalare? 
"Testa bassa e pedalare, io lo faccio da una vita (ride, ndr)".

 

Ora lo strappo finale… 
"L’ho detto ai ragazzi, siamo usciti fuori dall’ultima curva e c’è il rettilineo finale. Ora chi ne ha di più deve spingere fino in fondo e al massimo, in modo da non avere rimpianti. Quello che tiriamo fuori sappiamo che l’abbiamo raggiunto facendo il massimo, poi accetteremo il responso del campo".

 


Maran: "Se sei sotto di due gol dopo 7 minuti diventa tutto più difficile"

Rolando Maran, tecnico del Cagliari, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della gara contro la Roma. Queste le sue parole:

MARAN A SKY

Essere arrivati con la pancia piena può aver giocato un brutto scherzo?

"L’approccio è stato negativo ma la settimana non faceva pensare questo. Se sei sotto di due gol dopo 7 minuti diventa tutto più difficile. La settimana non mi aveva fatto presagire questo, anzi. Dobbiamo continuare ad avere la voglia di correre. Noi dobbiamo fare diversamente perché abbiamo fatto un bel percorso fino a qua e vogliamo chiudere bene. Quando il Cagliari non riesce a mettere in campo determinate cose va sotto di due gol e non dobbiamo nonostante giocassimo contro la Roma".

State lottando contro la Fiorentina per il decimo posto, sareste l’unica nuova squadra ad entrare nelle prime 10 rispetto alla scorsa stagione… 

"Il nostro obiettivo era fondamentale e oggi l’abbiamo ottenuto ma questo non ci deve far abbassare le nostre motivazioni. Dobbiamo dimostrare che siamo gli unici ad aver cambiato rotto e questo deve essere uno stimolo molto importante e un motivo d’orgoglio. Dobbiamo subito ricaricare, ripartire e finire queste ultime 4 partite come abbiamo fatto fino a questo momento".


Conferenza Stampa Ranieri: "Guardo al bene della Roma. Se arriva Conte lo vado a prendere all'aeroporto"

Claudio Ranieri, allenatore della Roma, ha parlato in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari:

Contento se arriva Conte?
"Non guardo a me stesso, ma al bene della Roma. Se si parla di Conte, tanto di cappello. Lo vado a prendere all’aeroporto".

Pretattica con Pastore?
"
Non dico mai la verità. Sapete sempre tutto. Non è che faccia pretattica, mi fate una domanda e rispondo. Non aveva i 90 minuti, erano due settimane che lo vedevo allenarsi bene, gli riusciva tutto. È sembrato doveroso metterlo, gli ho detto che le cose che fa lui le fanno pochi al mondo, e che è un giocatore sublime. Quando ha la palla deve giocare come vuole lui, quando non ce l’ha come voglio io. Ci potrà dare una grossa mano".

Lavoro su Kluivert?
"Non c’è un lavoro specifico, sono qualità che questi ragazzi hanno. Gli ho chiesto se all’Ajax portasse le borse o giocasse, piano piano sta entrando nelle caratteristiche italiane. È un giocatore sul quale conto, sono in pochi ad avere quella velocità, a volte crossa e  compagni non ci sono ancora. Avevamo preso in seria considerazione il terzino sinistro, li abbiamo chiusi sui due lati, giocando col rombo il Cagliari sfruttava molto i terzini. All’Inter avevamo lasciato tanti cross, Pavoletti sarebbe stato pericoloso. Kluivert e Stephan hanno fatto bene il doppio lavoro".

Perché Ćorić ha trovato così poco spazio? Lo vedremo di più?
"È un ragazzo valido, ma non è facile uscire di casa e venire nel campionato italiano. Tecnicamente è sopraffino, l’ho premiato per come si sta allenando durante la settimana. È triste perché ha sbagliato l’unico pallone toccato. Abbiamo molti centrocampisti, quando c’è la possibilità di farlo ambientare lo farò".

Il gioco?
"Non mi interessano i luoghi comuni, i critici è giusto che facciano il loro dovere. Se sono più di 30 anni che sto in panchina vuol dire che sono moderno anch’io, nonostante i capelli e l’età".

Arrivare prima?
"Se non mi avessero esonerato al Fulham non sarei qui. Anche la prima volta ho preso la squadra a 0 punti e abbiamo mancato lo scudetto per pochissimo. Sto cercando di fare del mio meglio. Sono contento della standing ovation per Pastore, i sudamericani sono molto sensibili, quando sentono il calore del pubblico danno di più. Spero che possa darmi quello che mi ha dato oggi".

Mirante e Fazio?
"Antonio è un bravissimo portiere, ma, credetemi, anche Olsen è un gran bel portiere. Evidentemente ha sentito troppo la pressione, è stato un po sfortunato e ho cambiato, non per suoi demeriti. Lo seguivo, sapevo non fosse Alisson ma è un buon portiere. Roma non sempre accoglie tutti, sta a lui reagire. Il ruolo del portiere è difficile da comprendere, i giocatori di movimento possono sbagliare e alla prima cosa azzeccata vengono apprezzati, per il portiere è difficile. Per quanto riguarda Federico, quadrando la difesa, un giocatore bravo di testa e intelligente nelle letture come lui è logico che si ritrovi subito".


Conferenza stampa, Maran: "La voglia di scalare posizioni c’è, non è una sconfitta che deve cambiare le cose"

Rolando Maran, a parlato in conferenza stampa al termine della gara contro la Roma. Queste le sue parole:

Differenza solo di motivazioni? 
"Le motivazioni non devono fare la differenza, dobbiamo andare in campo e averle sempre. È il nostro dovere. Oggi non siamo stati i soliti, abbiamo avuto una partenza sciagurata che mai mi sarei immaginato. Ci siamo allenati a grandi ritmi, con grande voglia. L’inizio ha condizionato. Dal punto di vista nervoso oggi abbiamo pagato qualcosa, dobbiamo circoscrivere questa parentesi e dare forza a quanto di buono abbiamo fatto. Non esiste che possiamo avere meno motivazioni degli altri, dobbiamo andare più forte".

Nelle ultime due trasferte avevate fatto passi in avanti… 
"La squadra deve andare forte, la gara l’abbiamo fatta con noi stessi, sempre con l’acceleratore schiacciato se siamo arrivati dove siamo arrivati. Deve allenarsi a mille e dobbiamo far sì che questa partita e questo inizio di partita si circoscriva ad un episodio. La salvezza non dev’essere un alibi".

Ranieri ha detto di aver lavorato sui cross, ha la sensazione che le altre squadre stiano prendendo le misure su questo?
"Dopo 7’ perdevamo due a zero, non è un aspetto che ha fatto la differenza oggi. Sul 2-0 dopo sette minuti cadono tutti i ragionamenti, ma mi fa piacere ci riconoscano un marchio di fabbrica".

Si aspettava Pastore? Come l’ha trovato?
"Mi aspettavo Schick, ma questo non ha cambiato tanto, sono giocatori di grande qualità. Faccio fatica a dare un giudizio sugli avversari, sono concentrato sui miei. La Roma ha fatto bene e non abbiamo fatto altrettanto bene noi".

La classifica?
"Il presidente ha dato uno stimolo importante, ci mancherebbe che giochiamo per perdere posizioni. Noi ci teniamo a stupire, però non si deve perdere di vista che abbiamo corso tanto per essere in questa situazione a cinque partite dalla fine. La partita con la Roma non deve farci cambiare i giudizi, abbiamo sbagliato ma qualche attenuante ce l’abbiamo perché abbiamo speso molto e in maniera incoscia l’abbiamo pagato. C’è la volontà di riaccelerare e dobbiamo arrivare a domenica prossima nel migliore dei modi. Siamo consci del nostro dna e di cosa abbiamo bisogno per dare filo da torcere agli avversari. La voglia di scalare posizioni c’è, non è una sconfitta che deve cambiare le cose".


Kluivert: "Non so se è stata la mia miglior partita ma è una bella vittoria. Possiamo raggiungere la Champions"

Justin Kluivert, esterno offensivo della Roma, è stato intervistato da Sky Sport al termine del match vinto 3-0 contro il Cagliari. Queste le sue dichiarazioni:

“Non so se sia stata la miglior partita, di sicuro abbiamo fatto un ottimo lavoro ed è una bella vittoria, abbiamo giocato un ottimo calcio davanti al nostro pubblico. Credo di aver fatto una buona partita, ho fatto il mio dovere, penso di poter fare di più. Voglio restare. Sono migliorato molto nell’ultimo periodo, non è stato facile adattarsi in un nuovo paese all’inizio. Mi sto adattando e mi sto sentendo a mio agio”.

Il numero 34 giallorosso ha parlato anche ai microfoni di Roma Tv:

"Penso sia stata una grande partita per la squadra, io ho fatto la mia parte, contento di aver dimostrato quello che posso fare".

Champions League?

"Possiamo raggiungerla, dobbiamo vincere più partite possibili e guardare a noi stessi. Dobbiamo dare il 100%, ma sono fiducioso".

Sto migliorando?

"Quando mi diverto riesco ad esprimere tutto il mio potenziale, soprattutto quando gioco libero dai pensieri, È un calcio diverso, avevo bisogno di adattarmi, lo sto ancora facendo".

La fiducia dell'allenatore?

"È evidente che Ranieri mi sta dando fiducia, questo è importantissimo per i giocatori. Lui è un grandissimo allenatore, sono contento che sia qui con noi".

Devo avere più fiducia in me stesso?

"Sicuramente, ma il mio è un ambientamento graduale. Devo comunque sfruttare meglio le mie qualità".

L'olandese, infine, si è fermato a parlare in zona mista:

Ranieri ha più fiducia in me rispetto a Di Francesco? 

"Non credo sia quello il problema. Entrambi sono grandi allenatori, forse Ranieri mi sta dando più minuti e fiducia. Io devo guardare a me stesso e cercare di migliorare giorno per giorno".

Abbiamo sbloccato subito il risultato...

"È sempre importante segnare all’avvio, oggi ne abbiamo fatti addirittura due. la squadra è scesa bene in campo e con buone sensazioni. Il morale della squadra aumenta. Oggi è andato tutto per il verso giusto, non possiamo rilassarci ma sicuramente guardare al domani con fiducia".

Il mio ruolo ideale è largo a destra ormai?

"A me piace giocare più a sinistra, ma l’importante è giocare. Ho sempre giocato su entrambe le fasce, sia qui che all’Ajax. Non posso dire che a destra sia la mia posizione preferita, ma ripeto l’importante è giocare".


Era da dicembre 2012 che non segnavano 2 argentini nella stessa gara (Foto)

La Roma vince 3-0 all'Olimpico contro il Cagliari di Maran. Mattatori di giornata sono gli argentini Fazio e Pastore (oltre a Kolarov che sigla la rete finale), che in 8' mettono ko i sardi. A segno prima il Comandante, che di testa batte Cragno al 5', poi ci pensa El Flaco che raddoppia con un tiro a giro sul secondo palo alla sinistra del portiere cagliaritano. Era da dicembre 2012 che due giocatori argentini della Roma non andavano a segno nello stesso match di campionato: gli ultimi furono Nicolas Burdisso ed Erik Lamela nel 4-2 contro il Milan. A ricordarlo è lo stesso club giallorosso tramite il proprio account Twitter:

 


Ottavo centro per Kolarov che eguaglia Mihajlovic

A chiudere i conti contro il Cagliari con il 3-0 finale ci pensa Aleksandar Kolarov che sigla il suo ottavo gol di questo campionato. L'ultimo difensore straniero che aveva segnato così tanto in una singola stagione di Serie A era stato un altro giocatore serbo, Sinisa Mihajlovic che nella stagione 1998/1999 con la maglia della Lazio aveva segnato proprio 8 reti.