C’è il Sassuolo, Zaniolo e Pellegrini fermi ai box
GAZZETTA DELLO SPORT - Già, perché poi in realtà ci sarebbe da preparare anche la sfida di domani sera a Reggio Emilia, contro il Sassuolo. Una partita che per la Roma potrebbe essere fondamentale nella migliore delle ipotesi (Champions League), importantissima nelle altre (leggi Europa League). (...) Ranieri in cuor suo ha paura, perché teme che la mente dei giocatori sia volata via, altrove. Anche se poi ieri ha provato a disseminare messaggi di ottimismo un po’ ovunque.
Per domani i dubbi del tecnico giallorosso sono tutti legati all’eventuale utilizzo o meno di Zaniolo e Lorenzo Pellegrini, entrambi alle prese con problemi muscolari. Alla fine dovrebbero far parte della comitiva entrambi (più Zaniolo di Pellegrini) anche se pensare ad un loro utilizzo – almeno dal via – è difficile. Ecco allora che Ranieri potrebbe anche decidere di tornare all’antico (si fa per dire) e cioè al 4-2-3-1, dopo essersi messo 4-3-3 contro la Juventus. E dietro la punta potrebbe essere rispolverato Javier Pastore, che dopo la bella prova con il Cagliari è rimasto in panchina sia in casa del Genoa sia nella sfida casalinga contro la Juventus. (...)
Daniele, ultimo viaggio in maglia giallorossa. E scattano i ricordi
GAZZETTA DELLO SPORT - Il primo viaggio vero con la Roma Daniele De Rossi l’ha fatto in una data storica. Nove aprile 2001, la squadra di Capello si giocava lo scudetto, a Firenze fu costretta a scendere in campo di lunedì per motivi di ordine pubblico, ma i tifosi riempirono lo stesso il Franchi. (...) De Rossi doveva ancora compiere 18 anni. In panchina, vedendo i calciatori per cui tifava così vicini, sognava di diventarne compagno prima e leader poi. C’è riuscito, anche se lo scudetto che la Roma conquistò quell’anno, lui non è mai riuscito a vincerlo. Si è messo al petto, però, l’amore della gente. E chissà quanto oggi ci penserà, quando partirà per l’ultima volta con la sua squadra. L’ultimo viaggio, gli ultimi ricordi, le ultime battute negli alberghi, l’ultimo aereo, domani notte. Con un pizzico di nostalgia e tanta emozione.
L’emozione era tanta anche nel 2001, pure se a Firenze non entrò in campo. Ci riuscì, invece, a Piacenza, qualche mese più tardi, quando Capello lo schierò in Coppa Italia. Aveva già esordito in Champions da qualche giorno, l’11 novembre giocò una quarantina di minuti nella sconfitta dell’andata dei quarti di Coppa Italia. A Piacenza, città evidentemente nel destino, arriva anche l’esordio in campionato. E’ il 25 gennaio 2003, sul neutro del Garilli si gioca Como-Roma, De Rossiparte dal primo minuto ed è l’inizio di una storia che terminerà tra una settimana. (...)
In mezzo tanti viaggi da ricordare, come quello a Marassi di qualche settimana fa, quando con il suo gol alla Samp ha aperto la strada a quella che sembrava una rimonta Champions possibile. E poi, ancora, l’andata della semifinale di Champions col Liverpool, che lui, come tutti i romanisti, vorrebbe rigiocare. (...) Come lo scudetto sfumato nel 2010 con la Samp in casa. Nell’ultima gara dell’anno, a Verona contro il Chievo, davanti a 20mila tifosi, De Rossi segna la rete del 2-0. Non porterà a nulla, ma per chi è romanista è impossibile non ricordare lui e Totti con gli occhi lucidi, mentre gli altri giocavano, fermi in mezzo al campo a sentire i tifosi cantare l’inno della Roma. (...) Lui che oggi, partendo per l’ultima volta con la Roma, nel libro dei ricordi non potrà non mettere quel viaggio verso San Siro quando, nell’agosto del 2007, un suo rigore regalò alla Roma la Supercoppa contro l’Inter. (...)
Gasperini, sì alla Roma. Ma Sarri è sul mercato
IL TEMPO - BIAFORA - La Roma è vicina ad arrvare a dama sul fronte allenatore. La contesa per la panchina del futuro si è ridotta a due partecipanti, Gasperini e Sarri, che hanno staccato tutti gli avversari sull'ultima salita prima del traguardo. A Trigoria sono state scartate le piste straniere e quelle italiane che portavano a profili come Giampaolo. E ora Gasperini, infuriato per la mancata concessione del rigore nella finale di Coppa Italia contro la Lazio, è il candidato al momento favorito avendo trovato con la società giallorossa un principio d'accordo su base triennale, a circa 2.5 milioni di euro netti annui. Per forza di cose ogni approfondimento dei dettagli sul futuro nella Capitale è stato però rimandato alla fine del campionato: le due squadre sono in lotta per lo stesso obiettivo, la qualificazione in Champions League, e non sarebbe elegante pianificare da subito il domani. Il piemontese è mosso dalla
grande voglia di riscattare in un'altra big la breve e infausta esperienza all'Inter, ma dovrà prima parlare con il presidente Percassi, che ha più volte dichiarato di volerlo tenere a vita (il contratto tra le parti è valido fino al 2021 con opzione del club per un ulteriore anno).
Il numero uno orobico sembra l'unico ostacolo per un trasferimento di Gasperini nella Capitale, ma in realtà è sempre da tenere d'occhio la posizione di Sarri. Il toscano, che anche il Milan di Gazidis sta provando a convincere, ha rotto con l'intero ambiente londinese ed è convinto che al termine della stagione la Granovskaia gli comunicherà l'esonero. L'ex Napoli, nel primo anno alla guida del Chelsea, è arrivato terzo in Premier ed ha raggiunto due finali, la seconda da disputare il 29 maggio con l'Arsenal per la conquista dell'Europa League. Questi risultati e una vittoria potrebbero non bastare a salvargli il posto: lo spettro di Lampard si aggira dalle parti di Cobham.
Dall'Inghilterra assicurano che non sarà presa alcuna decisione prima della fine del mese, ma Baldini è già pronto ad affondare il colpo. Il primo consigliere del presidente Pallotta nelle scorse settimane ha avute dei colloqui con Conte e si è poi portato avanti nel lavoro di convincimento sull'amico allenatore dopo aver già scelto il direttore sportivo (Petrachi si sta già muovendo da romanista). Servirà attendere almeno altri quindici giorni per vedere la meta.
Pellegrini out, Zaniolo c’è. Under scalpita
IL TEMPO - BIAFORA - Pellegrini no, Zaniolo sì. Per la gara di domani sera contro il SassuoloRanieri molto probabilmente non avrà a disposizione il centrocampista romano, alle prese con un sovraccarico muscolare al flessore, mentre è recuperato il classe 1 999. Avendo smaltito del tutto il leggero fastidio al polpaccio, che già dopo il ritorno con il Porto gli aveva dato qualche noia, Zaniolo ha lavorato con i compagni nell'allenamento di ieri e ci sarà. Il tecnico non ha ancora sciolto i dubbi su quale modulo verrà impiegato al Mapei Stadium, ultima trasferta di De Rossi con la maglia della Roma. Il capitano, che mercoledì ha portato a cena alcuni compagni, ha voglia di tornare dal primo minuto dopo essere rimasto in panchina contro la Juventus e scalpita per un posto da titolare, ma ovviamente la valutazione su di lui è un caso a parte, così come Under, in palla nei minuti finali del big match di domenica scorsa.
Intanto Perotti manda un messaggio allo spogliatoio: «Sono gare che a volte abbiamo sbagliato pensando di aver già vinto, ma non possiamo pensare che la loro stagione sia finita». Il tempo degli errori è finito
Ranieri: “De Rossi aiuta il gruppo, io l’avrei tenuto”
CORRIERE DELLA SERA - «Vorrei fare un appello ai tifosi: fate in modo che l’ultima partita all’Olimpico di Daniele De Rossi sia una festa per lui, il tempo per le contestazioni ci sarà».
Claudio Ranieri sta preparando Sassuolo-Roma ma non è possibile nemmeno per lui, così scrupoloso alla vigilia con una partita, evitare di andare a Roma-Parma, il 26 maggio, quando De Rossi sarà costretto a lasciare per sempre la maglia giallorossa e andare a chiudere la carriera altrove. (...) Gli ultrà ribadiscono che «la Roma è del suo popolo».
Con loro, fuori da Trigoria, sotto la pioggia, Ranieri ha parlato mercoledì. In conferenza stampa gli viene chiesta la conferma della discussione, compreso il soprannome di «testa grigia» che sarebbe stato dato a Franco Baldini, il consigliere speciale del presidente Pallotta. Ranieri non fa un passo indietro: «Non mi sembra di aver utilizzato tutte le parole che ho visto poi riportate, ma quando i tifosi chiedevano spiegazioni riguardo a Daniele ho detto che le decisioni erano sicuramente state prese a Londra e in America dal presidente e da chi gli sta più vicino».
Più tardi il caso De Rossi sarebbe ancor più deflagrato con l’arrivo sui social dell’audio Whatsup in cui il capitano dice che sarebbe stato disposto a giocare anche a gettone. Ranieri, in precedenza, era stato comunque chiarissimo: «In ogni club i giocatori vanno e vengono, ma Daniele è capitano e Kgura storica della Roma. Gli andava detto, come minimo, in un‘altra maniera. Ha sempre avuto un amore sviscerato per questa squadra, meritava altro».
Gli chiedono se lui, da dirigente, avrebbe rifatto il contratto a De Rossi. Risposta lapidaria: «Io faccio l’allenatore. Se me lo avessero chiesto avrei detto: lo voglio perché so che giocatore, che capitano e che uomo è. Ci sono leader per i social, per i tifosi, per i giornalisti e per gli allenatori. De Rossi è di quest’ultimo tipo. Non parla per sé ma per il bene della squadra». (...)
Totti in Kuwait e parte l’inno di Forza Italia
CORRIERE DELLA SERA - Mentre a Roma non si fa altro che parlare della vicenda De Rossi, Francesco Totti si trova in Kuwait per partecipare al torneo di futsal Al Ruodan Tournament. Una circostanza abbastanza singolare, resa ancora più surreale dall’accoglienza ricevuta dall’ex capitano, entrato in campo sulle note dell’inno del partito politico Forza Italia, evidentemente confuso con l’Inno di Mameli.
«Spero di portare la Roma più in alto possibile a livello mondiale - le sue parole alla televisione ufficiale dell’evento -, perché la Roma si tifa e si ama. Non sarà facile colmare il gap con la Juventus, ma sono fiducioso che troveremo una soluzione. Vincere non è facile, la Juventus ha la possibilità di acquistare dei top player, come Ronaldo, che fanno la differenza». (...)
Stadio, dal pm il mini sindaco del IX Municipio
CORRIERE DELLA SERA - Perché i vertici del IX Municipio scavalcarono la commissione Urbanistica nel dare parere favorevole al nuovo progetto (pentastellato) sullo stadio di Tor Di Valle? Perché fu coinvolta solo la commissione Scuola, Sport e Cultura? E perché, infine, il presidente del municipio Dario D’Innocenti liquidò quel parere favorevolmente in assenza del pronunciamento della commissione Urbanistica? Sono le domande che si pone chi indaga sull’iter che ha portato all’approvazione del verbale conclusivo della Conferenza dei servizi in merito al progetto del costruttore Luca Parnasi, iter che vede la sindaca, Virginia Raggi, indagata per abuso d’ufficio.
Ieri, i primi interrogatori della pm Elena Neri che ha 60 giorni di tempo (come prescritto dal gip Costantino De Robbio nel disporre la riapertura dell’inchiesta) per approfondire la questione. Fra le persone ascoltate il consigliere pentastellato Paolo Barros che, da componente della commissione Sport, ha spiegato le ragioni del suo coinvolgimento nella procedura e il presidente della commissione Urbanistica del Municipio, Paolo Mancuso, che ha confermato come la commissione Urbanistica sia stata esclusa dal parere. (...)
La Roma e il rispetto negato a De Rossi
LA STAMPA - TARDELLI - (...) E tuttavia, la mia rubrica la voglio dedicare a Daniele De Rossi che a fine stagione darà l'addio alla sua Roma. Caro Daniele, Ti ho visto alla conferenza stampa e mi hai emozionato. Sei stato corretto nel linguaggio, pacato, perfino ironico, dimostrando un grande amore verso una società che ti ha cresciuto, valorizzato e alla quale tu hai dato il meglio dite stesso. I tuoi compagni in prima fila, come in un abbraccio corale e palpitante. Tutti presenti in questo momento per te difficile. Ti hanno riconosciuto il ruolo di Capitano e di uomo, un hombre vertical. Tutto d'un pezzo. Diciotto anni che non dimenticherai mai, pieni di gioie e delusioni, di vittorie e sconfitte, amici e finti amici, di episodi negativi e positivi che ti serviranno adesso nella tua vita reale. So che senti l'amaro in bocca. Funziona così quando si deve dire addio. Lo so, saresti rimasto ancora, pugnace e irriduabile, rinviando rom dell'addio. Un punto di vista del tutto rispettabile, il tuo. Ritengo però anche che il dub debba avere la libertà di fare le proprie scelte. Resta aperto il tema dell'educazione e del rispetto a cui hai diritto e questo dovrebbe essere il primo step. La regola inviolabile violata invece con quella proposta societaria dei 100 mila euro a partita. Non è solo questione di forma. È questione di sostanza. Non rappresenti il primo caso: esempi edatanti si sono già visti. Lo sport è diventato assolutamente un business, cancellando tutti i valori che dovrebbero accompagnarlo. Non rammaricarti troppo. Quei compagni in prima fila, con il simbolo dell'Infinito, ed i tuoi amati colori, i tuoi tifosi sotto la pioggia che ti parlavano con affetto sono la più grande vittoria che tu abbia mai ottenuto. Con la speranza di rivederti in campo.
Scontri, il Comune: paghino Lazio e Roma
IL CORRIERE DELLA SERA - (...) E dopo gli ennesimi scontri fuori dall’Olimpico, il Comune sta varando una delibera per chiedere che vengano riconosciuti al Campidoglio i costi aggiuntivi per l’impiego della Municipale nei grandi eventi sportivi. Immediata la replica - su Radio Radio - del patron laziale Claudio Lotito, per il quale questa idea «sarà oggetto di confronto perché le società non devono neanche diventare un bancomat. Il tema della sicurezza non è solo quello degli stadi è a 360 gradi e va affrontato nel migliore dei modi. La società darà tutti gli strumenti che riterrà necessari». A livello nazionale il ministro dell’Interno Matteo Salvini, con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega allo Sport Giancarlo Giorgetti, è orientato a pretendere dalle società il 5-10% degli incassi.
Il grillino ammette: “Contrario allo stadio ma...”
IL TEMPO - DI CORRADO - "Doveva essere convocata la commissione all'Urbanistica, che io presiedo, o quella alla Mobilità, non certo quella allo Sport". Per il consigliere del Municipio IX, Paolo Mancuso, ci sarebbe stata una «forzatura» nell'iter amministrativo che ha portato l'Assemblea Capitolina a votare il 14 giugno 2017 la delibera di pubblica utilità sulla realizzazione del nuovo stadio dell'As Roma nell'area di Tor di Valle (che ricade appunto nel IX Municipio). Ieri sono stati ascoltati a sommarie informazioni dal pm Elena Neri i consiglieri municipali Paolo Barros e Paolo Mancuso (entrambi eletti nelle fila del Movimento 5 Stelle), nell'ambito dell'inchiesta che vede indagata Virginia Raggi per abuso d'ufficio.
Il primo, che fa parte della commissione allo Sport, ha spiegato al magistrato di aver dovuto "ingoiare un boccone amaro". Ha precisato di essere stato contrario, ma di non aver ricevuto alcuna pressione. "La procedura era regolare. L'ho fatto per il Movimento, visto che c'erano le elezioni il 4 marzo". Mancuso, invece, è stato più "tranchant". Ha ricostruito con il pm l'iter di quei giorni, a cominciare dalla lettera del 6 giugno con la quale l'allora assessore all'Urbanistica del Comune, Luca Montuori, sollecitava il consiglio del IX Municipio a dare il proprio parere (obbligatorio, ma non vincolante) entro il 14 giugno 2017, nonostante il regolamento per la procedura d'urgenza concedesse 20 giorni di tempo per esprimersi. Invece il consiglio municipale viene convocato in tutta fretta per venerdì 9 giugno e si va al voto due giorni dopo, di domenica, senza aspettare che la commissione Urbanistica si riunisca come di consueto il mercoledì. A questo punto verrà convocato in Procura il presidente del Municipio IX, Dario D'Innocenti, per essere ascoltato come persona informata sui fatti. L'articolo 6 comma 9 recita infatti che: "I pareri sono espressi dal Consiglio municipale, acquisito il parere della competente commissione municipale". Il minisindaco pentastellato dovrà spiegare al pm Neri come mai, prima della votazione del consiglio municipale, sia stata interpellata la commissione Sport e non quella dell'Urbanistica.
Percassi: “Gasperini rimane a vita a Bergamo”
LA GAZZETTA DELLO SPORT - Il presidente dell’Atalanta Percassi smentisce la voci di un possibile accordo già raggiunto per l’arrivo a Roma di Gian Piero Gasperini. Queste le sue parole:
“Gasperini ha un contratto fino al 2021 con opzione per un altro anno e per me il problema non esiste. Come sempre a fine stagione ci incontreremo e faremo il punto. Certo, avendo ottenuto risultati incredibili è logico che possa piacere ad altri club però Bergamo è innamorata di lui, questo è un ambiente ideale per lavorare. Dopo una finale persa 22.000 persone erano lì a ringraziarlo: non accade dappertutto. Esiste un legame unico tra squadra, tecnico e città: per me rimane a vita qua”.
Allenamento Roma, sala video e riscaldamento tecnico tattico. Individuale per Pellegrini
La Roma si ritrova a Trigoria. In vista della partita di domani sera contro il Sassuolo, la squadra si riunisce in sala video per studiare la situazione e scende in campo per dare inizio al riscaldamento, poi è la volta della rapidità e quindi conclude la sessione con lavoro tecnico-tattico. Lorenzo Pellegrini fa personalizzato ed è in dubbio per la gara. Partenza per l'Emilia prevista per questo pomeriggio alle 16:05. Questo è quanto riferisce Roma Tv.