Julio Sergio: "La Roma continuerà anche senza De Rossi"
Julio Sergio, ex portiere della Roma, ha rilasciato un'intervista al portale soccermagazine.it. Queste le sue parole:
Julio Sergio e l’Italia, un rapporto non solo calcistico in virtù della tua doppia cittadinanza: che ricordi hai della tua esperienza nel nostro Paese?
"Sono i migliori, no? È stata una grandissima sfida per me arrivare lì a Roma e fare quello che ho fatto. Sono arrivato per fare il provino, dopo sono rimasto quasi 8 anni in Italia, poi essere protagonista in determinati momenti con la maglia della Roma è un onore, quindi sono ricordi importantissimi per me. I miei figli sono nati a Roma, quindi è un legame che non finirà mai".
C’è una partita in particolare che ricordi con più piacere o che è stata più difficile per te?
"Facciamo una con più piacere e una più difficile. Quella con più piacere è sicuramente quel derby che abbiamo vinto 2-1 per tutto quello che è successo in partita e per com’è andata alla fine. Poi con amarezza quella partita con la Samp dove forse abbiamo perso quello scudetto".
Ieri la Lazio ha vinto la Coppa Italia. Tu l’hai vinta due volte con la Roma, oggi tocca ai cugini. Cosa pensi della formazione biancoceleste? Questa vittoria salva la loro stagione?
"Io guardo poco la Lazio. Ho guardato ieri perché era una finale. Vincere è sempre buono, poi l’allenatore della Lazio è da tanto tempo che è lì e fa un lavoro abbastanza buono con quello che ha in mano come calciatori. Dobbiamo fare i complimenti a loro e cercare di andare avanti".
Prima esperienza alla Roma sotto la guida tecnica di Spalletti: che allenatore è stato con te?
"Con me è stato una persona perbene, corretta. Come ho detto già altre volte ha chiesto lui di tenermi in rosa. Quando ho fatto il provino mi ha trattenuto lui, dopo mi ha fatto rinnovare il contratto tre volte, quindi non è poco quello che ha fatto lui. Dopo, se giocavo o non giocavo, era una scelta sua, tecnica, e che dovevo rispettare. È stato uno abbastanza importante per me".
Sicuramente sai che sono due giorni che non si fa altro che parlare di Daniele De Rossi. Un pensiero su De Rossi come uomo e uno sul suo addio?
"Come uomo ricordo la prima partita che ho fatto, in cui lui mi ha detto che ragazzi come noi dovevano vincere. Appena finita la partita, lui mi ha salutato e mi ha detto questo. Poi lui ha il suo carattere, la sua personalità e tante volte ha preso responsabilità di cose che non doveva fare perché lui è così, lui vuole il bene della Roma. Poi, su questo momento forse ho un’opinione un po’ diversa dagli altri: l’età arriva per tutti. Cioè, ha smesso Totti, è andato via Daniele, ma la Roma continua. La Roma non finirà mai".
Quindi condividi la scelta della società di questo ricambio generazionale?
"No, non è questo che condivido. È arrivato il momento. Loro hanno preso una decisione, di cui poi dovranno rispondere, però non esiste un calciatore che è eterno. Alla fine il tempo passa per tutti. Ed è passato per Francesco – che non ci sarà mai più uno come lui – e per Daniele – che forse non ci sarà mai più uno come lui, però la società è ancora viva. A me fa piacere che loro hanno tutta questa voglia di far sentire amato Daniele, ed è importante perché è uno che ha fatto la storia della Roma e del calcio italiano, però è arrivato il momento. Zidane è stato venduto una volta, Ronaldo è stato venduto una volta, Kakà è stato venduto una volta, e altri hanno smesso, ma alla fine il calcio continua. E anche la vita di Daniele continuerà, la vita di Francesco continua. Dobbiamo essere meno passionali in questo momento e pensare a come fare per far vincere la società, la squadra. Sono sicuro che Daniele sarà contento se la Roma vince uno scudetto, che Francesco sarà contento se la Roma vince uno scudetto. Loro hanno dato il loro meglio quando erano lì, in campo. È questo che dobbiamo pensare: a vincere".
Sei rimasto molto affezionato alla Roma, ma nei momenti positivi della tua carriera c’è mai stata la possibilità di approdare in un altro grande club? Di fare una scelta diversa?
"Non lo so. Forse non dovevo andare a Lecce, sono andato con la testa sbagliata in un grandissimo posto – devo dire -, una città bellissima, avevamo una squadra forte, però io non avevo la testa giusta per andare lì. Se fossi rimasto a Roma magari la storia sarebbe potuta essere diversa, però adesso è molto facile perché ci sono state tante altre cose che mi hanno fatto prendere quella decisione. Potevo andare a Parigi, per esempio. Mi ha chiamato Leonardo per andare al Paris Saint-Germain in quel momento e io alla fine, per scelta mia, sono andato a Lecce perché c’erano altre possibilità dopo Lecce. Quindi questo, forse, potevo fare di diverso, però sono molto contento per quello che ho fatto. Tutto quello che magari ho sbagliato mi ha dato tante altre lezioni di vita".
Vuoi rimanere nel calcio come allenatore?
"Sì, sto facendo qui il corso di licenza A del Brasile, ho già fatto la licenza B lì in Italia. Questo è il percorso che io voglio fare, ho già preso qualche squadra qua, dove ci sono regole diverse. Da 4 anni faccio l’allenatore e sto imparando tantissimo. La mia voglia è di tornare nel calcio europeo, sicuro. In Italia sarebbe fantastico. Parlo la lingua, conosco il calcio, conosco le persone. Magari la Roma!"
E se ti dovesse chiamare la Lazio?
"Io sono professionista, ma la Lazio non lo so. Forse non riesco".
Totti: "Berlusconi mi voleva al Milan. Champions League? Tifo Liverpool per Alisson e Salah" (video)
Francesco Totti si trova in Kuwait per l'Al Ruodan Tournament. L'ex capitano giallorosso ha parlato alla tv ufficiale dell'evento prima di scendere in campo. Queste le sue parole:
"Diciamo che i tempi di Maradona e Pelé erano diversi. Era un altro calcio. Messi e Ronaldo oggi continuano a stupire, battendo record su record, ma sicuramente questi quattro calciatori sono i più forti al mondo”.
Una battuta poi sulle squadre che in passato lo avrebbero strappato alla Roma:
“Ci sono state più occasioni in cui Berlusconi poteva portarmi al Milan. Come a lui anche ad altri presidenti ho detto no per il rispetto e l’amore che ho verso questa maglia”.
Totti scherza anche sulle differenze tra il Salah visto a Roma e quello ammirato a Liverpool:
“Ha solo cambiato maglia (ride, ndr). Penso che il passaggio lo abbia migliorato ancora di più, lo ritengo uno dei giocatori più forti in circolazione. In finale di Champions tifo per il Liverpool perché c’è lui e anche Alisson”.
Visualizza questo post su InstagramUn post condiviso da دورة الروضان AlRoudan Tour (@alroudantournament) in data: 16 Mag 2019 alle ore 6:19 PDT
FIGC, resi noti i periodi delle prossime finestre di calciomercato. Estiva dal 1 luglio al 2 settembre
Il presidente della FIGC Gabriele Gravina ha reso nota, al termine del Consiglio Federale odierno, la durata delle prossime finestre di calciomercato. Queste le sue dichiarazioni:
«Le date delle prossime due sessioni di calciomercato andranno dall’1 luglio al 2 settembre per quella estiva e dal 2 al 31 gennaio per quella invernale. Sono in linea con le date delle altre federazioni».
Bavagnoli: "Bisogna rimanere uniti per far continuare il percorso di crescita in Italia del calcio femminile"
Elisabetta Bavagnoli, tecnico della Roma Femminile, ha parlato ai microfoni di Roma TV. Di seguito le sue parole:
"Non essendoci più obiettivi, allenarsi fino alla fine della stagione e sapere di avere ancora 15-20 giorni di allenamenti significa che bisogna trovare giornate per giocare amichevoli che tengano alto lo stimolo, per dare un obiettivo ogni settimana. Per il mondiale aspettiamo la fine di questo secondo blocco di raduno del CT, fino a ora abbiamo quattro elementi e questo ci rende orgogliosi. Speriamo possano rimanere quattro, ma bisogna rimanere uniti per far continuare il percorso di crescita in Italia del calcio femminile".
Consegnato a De Rossi il Tapiro di Striscia la Notizia, il giocatore: "Vorrei giocare ancora"
Daniele De Rossi, dopo l'annuncio del suo mancato rinnovo con la Roma, ha ricevuto il Tapiro d'Oro dal programma tv Striscia la Notizia. Il giocatore, intervistato da Valerio Staffelli, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni:
Ma come è possibile lasciare un talento del calcio così? È un ragazzo che può dare ancora tanto al calcio
«E vediamo, tra poco dovrei sapere dove continuerò e vedremo se potrò dare molto o poco…».
C’è rimasto male?
«Un pochino sì».
Ma come è possibile un trattamento del genere, how is it possible? Un capitano non si può lasciare così
«Invece sì, è il nostro lavoro. Ci sono persone che giocano a pallone e quelle che prendono decisioni. E chi ha preso la decisione, ha deciso questo».
Come mai ha deciso di non rimanere da dirigente?
«Come dirigente probabilmente, se avessi voluto, mi avrebbero fatto rimanere».
Lei però vuole ancora giocare a calcio...
«Vorrei provarci…».
La Curva Sud annuncia un sit in di protesta domani davanti la sede della società all'Eur
In merito all'annuncio dell'addio di Daniele De Rossi alla Roma, la Curva Sud annuncia un sit in di protesta domani alle ore 15:00 sotto la sede della AS Roma all'Eur. Questo il comunicato:
"ORA BASTA!
DDR è stato solo l'ultimo di una lunga serie di comportamenti poco chiari nei confronti di chi ama questi colori. Non possiamo stare a guardare inermi la cancellazione dei nostri valori, dei nostri punti fermi, delle nostre certezze. Ora basta, i Romanisti scenderanno in piazza e si faranno sentire con un sit-in che si terra' domani, venerdi 17 a piazza Guglielmo Marconi alle ore 15.0 0, di fronte la sede amministrativa dell'"azienda" As Roma. Questo e un invito a chiunque si senta tradito nell'animo, a chiunque ritenga giusto mostrare il suo disappunto, come lo ritengono giusto i ragazzi della Curva Sud perché la Roma è un bene comune, ma sopratutto la Roma è del suo popolo. Per questo chiediamo rispetto ed è per questo che non devi far mancare la tua presenza.
L'AS ROMA APPARTIENE A NOI".
Offerto a Gasperini un accordo fino al 2022. Dietro l'operazione ci sarebbe Petrachi
Gian Piero Gasperini sembrerebbe a un passo dalla Roma. Stando a quanto riferisce Radio Radio, all'allenatore dell'Atalanta sarebbe stato offerto un un accordo fino al 2022 a circa 2,4mila euro più bonus a stagione. A portare a termine l'operazione sarebbe stato Gianluca Petrachi, ancora al Torino ma ormai vicinissimo alla società giallorossa.
European Leagues ribadisce il no alla SuperChampions
"Le leghe credono che sia imperativo per la Uefa iniziare a costruire da zero i cambiamenti nel progetto per le competizioni europee per club". Lo afferma l'European Leagues, ribadendo il proprio 'no' alla cosiddetta SuperChampions ed esortando il governo europeo del calcio a trovare "un accordo" con la stessa associazione delle leghe professionistiche e le altri parti interessante "per salvaguardare gli interessi di tutti i club professionistici in Europa". Dopo aver riunito il proprio consiglio direttivo oggi a Varsavia, l'European Leagues in una nota ha confermato "la ferma convinzione che la proposta presentata per la riforma delle competizioni europee per club sia vantaggiosa solo per pochi club ricchi e dominanti ma danneggi le leghe e la grande maggioranza dei club partecipanti ai campionati nazionali".
Allenamento Sassuolo, palestra ed esercitazioni tecnico-tattiche. Sensi operato alla mano. Domani la conferenza di De Zerbi
Il Sassuolo rende noto il programma della giornata di domani, in vista del match di sabato contro la Roma. Questo quanto si legge sul sito ufficiale del club:
Prosegue la preparazione dei neroverdi in vista di Sassuolo-Roma: questo pomeriggio allo Stadio Ricci la squadra ha svolto lavoro di forza in palestra, esercitazioni tecnico tattiche, sviluppo manovra e partitella finale. Lavoro differenziato per Mehdi Bourabia, Giangiancomo Magnani e Federico Peluso.
Fermo Stefano Sensi che, a seguito di uno scontro fortuito nel corso dell'allenamento di ieri, ha riportato la frattura dello scafoide della mano destra. Nel pomeriggio di oggi è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per la riduzione della frattura presso il Policlinico di Modena ad opera del Prof. Luigi Tarallo, del Prof. Giuseppe Porcellini e del Prof. Fabio Catani in collaborazione con il Dott. Augusto Marcuzzi. L'intervento è perfettamente riuscito
Domani la squadra sosterrà la seduta di rifinitura a PORTE CHIUSE. Alle ore 13 presso la sala stampa dello Stadio Ricci si terrà la conferenza prepartita di mister Roberto De Zerbi.
Borini: "De Rossi? Unisce tutti con le parole onestà e lealtà. Senso di appartenenza ad una sola squadra"
Fabio Borini, attaccante del Milan ed ex Roma, è stato intervistato da Sky Sport e ha parlato anche di Daniele De Rossi, suo compagno di squadra nella stagione 2011-2012. Questo il suo pensiero in merito al prossimo addio del capitano romanista al club:
“Come tutti hanno detto, e ho letto, unisce tutti con una sola parola. Secondo me è stata onestà. E lealtà. Senso di appartenenza ad una sola squadra, ha difeso i compagni quando c’era da difenderli, come fa il mister con noi, che si prendeva le colpe lui per tutto il gruppo. Questo lo fa solo chi è un grande uomo, chi ha personalità, chi sa distinguere realtà dal calcio: lui metteva avanti i valori umani al fianco del campo, che non è mai semplice. Soprattutto in una piazza come Roma, che ti può sempre succhiare energie”.
Perotti: "Mi vedo solo con indosso la maglia della Roma. De Rossi? Merita un finale migliore di quello che abbiamo fatto fino ad ora"
Diego Perotti, attaccante della Roma, ha rilasciato un'intervista all'AS Roma Match Program. Queste le sue parole:
Partiamo da lei, come sta?
"Bene, per fortuna sono guarito da quest’ultimo infortunio che purtroppo non mi ha permesso di giocare a Genova. Sono rientrato con la Juve, in panchina, ma per fortuna sono a disposizione del mister e dei miei compagni”.
La vittoria con la Juventus ha portato tre punti importantissimi, sia per la classifica sia per il morale. È stata una vittoria pesante e, se vogliamo, anche dell’orgoglio romanista.
“Sì, può essere una di quelle partite che ci sono mancate in questa stagione. I ragazzi hanno fatto uscire l’orgoglio che rappresenta questa città, questi tifosi, questa squadra. Mi auguro che i tre punti possano servire a fine stagione per raggiungere l’obiettivo”.
Mancano due partite alla fine della stagione, 6 punti in palio per puntare ancora all’Europa.
“Sì, ma purtroppo non dipende da noi, possiamo solo fare 6 punti, e aspettare. Se dipendesse solo dai nostri risultati sarebbe diverso, ma non abbiamo fatto benissimo, non abbiamo fatto come ci aspettavamo. I punti persi stanno complicando la rincorsa alla zona Champions. Però daremo il massimo fino alla fine della stagione e aspetteremo che le altre squadre perdano punti e noi potremmo giocare il prossimo anno questa bellissima competizione”.
È stata una stagione travagliata, complicata. La qualificazione in Champions al momento appare molto difficile. Il calcio però ci ha insegnato che non bisogna mai mollare…
“Anche le squadre che si stanno giocando la salvezza, con quaranta punti, sono ancora in bilico. La Fiorentina, ad esempio, che sembrava esserne fuori, in poche gare la situazione si è complicata. Non è aritmeticamente ancora salva. Nel complesso è stata una stagione abbastanza equilibrata, tranne la Juventus che ancora una volta ha fatto una grandissima annata e ha vinto lo scudetto molte partite prima della fine. Ci sono tanti incontri tra le squadre che sono lì in alto, aspettiamo risultati positivi per noi. Però dobbiamo fare sei punti, quello che fanno loro non conta se non le vinciamo tutte”.
In generale alla squadra è mancata la costanza di rendimento, così come è accaduto a lei che non ha potuto giocare con continuità. A lei è mancato il campo, ma alla Roma è mancato Perotti…
“È sicuramente mancato più a me il campo di quello che sono mancato io a loro! È stato il peggior anno della mia carriera, non sono mai stato così a lungo fermo. Ho avuto dei problemi che mi hanno costretto a stare fuori e vedere miei compagni alla TV. Venivo ad allenarmi, a fare terapia per infortuni semplici, tutti muscolari; non sono stato fermo sei mesi per un ginocchio che può accadere. I miei sono stati piccoli stop che alla fine non mi hanno permesso raggiungere la condizione. Quando stavo bene e rientravo non ero mai al livello dei miei compagni e dei rivali, si vedeva la differenza di condizione fisica. Mi è dispiaciuto tanto non essere disponibile per aiutare, per dare il mio contributo per una stagione migliore. Spero che il prossimo sarà diverso da quest’anno”.
Il Sassuolo evoca ricordi positivi. 2 febbraio 2016 esordio in maglia giallorossa e primo assist per El Shaarawy… ricorda quel giorno?
“Sì, certo che lo ricordo. La domenica prima avevo giocato con la maglia del Genoa e due giorni dopo sono sceso titolare con la Roma. Ho giocato 90 minuti, ho fatto il primo assist e abbiamo vinto con uno in meno perché Nainggolan era stato espulso. È uno dei ricordi belli che porto con me. Ci sono stati momenti brutti, ma ci sono anche ricordi molto belli come il giorno dell’esordio. E spero che questo sabato possa finire nei ricordi belli”.
Oggi il Sassuolo non sembra essere in cerca di punti, è salva aritmeticamente. Tuttavia è una partita che può nascondere molte insidie.
“Sono gare che a volte abbiamo sbagliato pensando di aver già vinto la partita. Siamo noi i più forti, con giocatori in un momento positivo, ma non possiamo pensare che la loro stagione sia finita e quindi non giocheranno al massimo. Io sono stato nel Genoa e quando incontravamo le grandi volevamo fare sempre bene anche se quei punti non servivano alla classifica. Sapevo che tutti mi stavano guardando, quindi pensare che sarà una gara facile sarebbe un grande sbaglio. Un errore che non dobbiamo commettere, se non facciamo tre punti la qualificazione in Champions sarebbe impossibile, ma diventerebbe difficile anche l’Europa League. Una delle due competizioni la dobbiamo fare al 100%”.
Dopo la conferenza di De Rossi sentite una responsabilità in più per fare bene e chiudere come si deve l’ultima stagione del capitano?
“Sono stato per quattro anni seduto accanto al lui nello spogliatoio all’Olimpico. L'ho visto prendere antinfiammatori come fossero caramelle per poter giocare, per la Roma. Vogliamo fare bene per lui, per noi, per i tifosi. Merita un finale migliore di quello che abbiamo fatto fino ad ora”.
Cosa vede Diego Perotti nel suo futuro?
“Vedo solo la Roma. Ho rinnovato il contratto l’anno scorso fino al 2021 e non mi immagino nulla di diverso. Prima di tutto perché non è quello che voglio. In questa stagione quando ho giocato ho dato il massimo, sicuramente avrei potuto fare di più come tutti, ma ho dato il 100%. Per questo sono soddisfatto, anche se, come ho già detto, non è stata certo una stagione positiva, a livello personale e di gruppo. Io voglio fare meglio, come gli anni scorsi; io mi vedo solo con la maglia della Roma”.
De Gregori: "La Roma ha sbagliato a mandar via De Rossi. Ha gestito malissimo questa vicenda come il caso Totti"
Francesco De Gregori,noto cantante romano e romanista, è stato intervistato da Radio Capital e tra i vari argomenti, ha parlato dell'addio di Daniele De Rossi al club giallorosso. Queste le sue dichiarazioni:
"La società ha sbagliato a mandare via De Rossi. Per me De Rossi dovrebbe giocare fino a 50 anni. Per la Roma rappresenta un patrimonio, sportivo, morale ed estetico. Pensare che andrà via non mi piace. De Rossi ha fatto parte della favola di questo calcio e ne ha fatto parte da vero uomo. Cacciarlo via in questo modo non fa onore a questa società. La Roma ha gestito malissimo questa vicenda, così come malissimo è stata gestito il caso Totti. Per me Capitan Futuro resterà sempre capitan futuro e non sarà mai capitan passato".