A papà De Rossi mancano i gol: occhio ai playoff

GAZZETTA - SCANO - Lo sloveno Celar è stanco e la sorpresa Cangiano non ha ancora rinnovato - Il miglior attacco del campionato è in difficoltà. La Roma Primavera sembra aver smarrito il fiuto per i gol decisivi, proprio nel momento in cui deve restare concentrata sullo sprint finale per i playoff scudetto degno di una squadra da ben 75 centri in 28 partite. I quattro pareggi consecutivi, l’ultimo con la Samp finito senza reti, ha influito sull’umore dei giovani romanisti. Poi le buone nuove ieri da Fiorentina-Palermo (2-2), che ha evitato alla squadra di De Rossi di scivolare al quinto posto.

Questione di mira

Eppure la Roma in questa stagione di gol decisivi e belli ne ha segnati parecchi, superando già e con due match ancora da disputare, la quota di 53 centri raggiunta alla fine dello scorso campionato. A soffrire stanchezza e infortuni sono proprio tre attaccanti giallorossi, che da soli hanno segnato complessivamente 46 gol: D’Orazio, Celar e Cangiano. Se il primo è fermo per un infortunio muscolare dal match con l’Empoli, la punta slovena invece sembra non riuscire più a concretizzare le occasioni sotto porta. Stesso problema di Riccardi: il centrocampista col vizio del gol, tra convocazioni in prima squadra e ritiri con le Nazionali, non segna con la Primavera da febbraio.

Cangiano firmi?

C’è poi il futuro del giovane attaccante napoletano che per ora sembra lontano da Trigoria. Negli ultimi giorni a Roma si è parlato molto di Cangiano: la rivelazione di questa stagione, spesso decisivo per i tre punti. I suoi 14 gol non sono passati inosservati ai club italiani ed esteri, su tutti il Manchester City e il Brighton. Il contratto in giallorosso del talento classe 2001 è in scadenza come ci ha ribadito anche Alessandro Luci, consulente della Football Factory, compagnia che ne gestisce la procura del giocatore: «Ci sono delle dinamiche di mercato alle quali dobbiamo attenerci tutti. Io, Gianmarco e la famiglia siamo amici e riconoscenti verso la Roma. Quindi confermo che il ragazzo come priorità ha il rinnovo, ma a oggi manca un accordo». Ad allontanare le sirene tentatrici però ci sta pensando mamma Rosa, che sui social spinge verso il rinnovo romanista, condividendo e mettendo like a tutto ciò che riguarda il figlio con indosso il giallorosso.


Panchina della Roma: il mese della verità

IL TEMPO - BIAFORA - Ci vorranno ancora diversi giorni prima che si diradino le nuvole sopra la panchina della Roma. Saltata l'opzione Conte, a Trigoria è subito ripartita la caccia ad un nuovo tecnico, ma molto probabilmente i dirigenti non prenderanno alcuna decisione definitiva prima della fine di maggio. Ranieri, nelle ultime due partite con Sassuolo e Parma, cercherà di portare la squadra in uno dei posti validi per disputare la Champions del prossimo anno, traguardo di fondamentale importanza per i ricavi del club. L'allenatore cresciuto a Testaccio, quasi certamente, chiuderà la sua seconda esperienza in giallorosso al termine del campionato: nel calcio non si può mai dire mai, ma la società in nessun caso ha accennato a Ranieri la possibilità di rinnovare il contratto per un'altra stagione. L'ex mister del Leicester, dopo la vittoria sulla Juventus, ha annunciato in tv l'intenzione di continuare a fare lo stesso lavoro sul campo, declinando con eleganza la proposta della società di Pallotta di entrare nei quadri dirigenziali al termine del periodo da traghettatore. I due nomi più accreditati per raccogliere la sua eredità sono quelli di Gasperini e Sarri, profili graditi dalla Roma per la loro abilità nel costruire rose che propongono un calcio di qualità. Sia la strada che porta a Bergamo, sia quella che porta a Londra sono però in salita.

L'allenatore del Chelsea è partito ieri mattina alla volta di Boston, dove non incontrerà Pallotta, ma sarà impegnato nella notte tra domani e giovedì in un match con i New England Revolution, nell'ambito di una campagna contro l'antisemitismo. Dopo un ottimo avvio di stagione in Premier, Sarri ha via via perso la fiducia dei tifosi, che lo hanno fischiato a più riprese (anche nella semifinale contro l'Eintracht), di parte dei giocatori, che lo hanno accusato di mancanza di rispetto nei confronti della vecchia guardia, e soprattutto è sempre meno solido il sostegno della Granovskaia, plenipotenziaria dei londinesi. Tale incertezza sul futuro, nonostante un contratto da dodici milioni di euro netti totali per altri due anni, traspare dalle parole dello stesso toscano: «Se resterò al Chelsea? Credo di sì ma non sono sicuro. Il club mi ha chiesto di arrivare in Champions e abbiamo centrato l'obiettivo. Amo il calcio inglese e la Premier. È fantastico, è il top nel mondo, vorrei davvero restare». Al momento, con una finale europea da disputare il 29 maggio, Sarri non sa dove allenerà, ma nell'eventualità di un esonero non si farebbe scappare l'opportunità di venire a lavorare a Roma, avendo già più volte accarezzato l'idea in passato e potendo contare sull'amicizia con Baldini.

Tutto da scrivere il domani di Gasperini e dell'Atalanta, alle prese con la finale di Coppa Italiae con la corsa per la prima storica qualificazione in Champions. La dirigenza orobica ha pubblicamente confermato il tecnico di Grugliasco e non ha alcuna intenzione di arrivare a una separazione: «Siamo fortunati ad averlo, resterà all'Atalanta a vita. I contratti - ha dichiarato il presidente Percassi - sono chiari e non abbiamo neanche minimamente affrontato il problema, l'ho già detto tante volte». È innegabile che Gasperini dopo la fallimentare esperienza all'Inter abbia voglia di riprovarci con una big, potrebbe però, dopo aver discusso dei futuri programmi con la società, decidere di vivere la splendida avventura europea con i bergamaschi. Non è da escludere un «mister X», visto che a breve si muoveranno tante panchine e si creeranno opzioni al momento non disponibili nella rosa dei nomi. L'unica certezza è che i romanisti dovranno aspettare ancora per conoscere il nome del nuovo allenatore.

 


Pellegrini tiene in ansia i giallorossi

IL TEMPO - BIAFORA - Ranieri incrocia le dita per Pellegrini. Il centrocampista della Roma è stato costretto a lasciare il campo nel secondo tempo della sfida con la Juventus a causa di un problema alla coscia destra e questa mattina sarà sottoposto ai consueti controlli strumentali per scongiurare il rischio di una lesione. Quello del numero 7 è il cinquantesimo infortunio muscolare della stagione e a Trigoria la speranza è di non aver perso fino alla fine del campionato un elemento fondamentale nello scacchiere tattico di Ranieri. Il tecnico giallorosso nella partita con il Sassuolopotrebbe riproporre il 4-3-3 che ha ben figurato nel big match di domenica sera. In rampa di lancio per una maglia da titolare ci sono Under, autore di un paio di giocate decisive e dell'assist per Dzeko dopo essere subentrato a Kluivert, Cristante, pronto a sostituire Pellegrini se fosse confermato il ko fisico, e De Rossi, voglioso di tornare a calcare i campi dopo aver preferito rimandare il ritorno sul terreno di gioco. Con la riproposizione del 4-2-3-1 è invece possibile lo spostamento di Zaniolo, che oggi riceverà il Premo di Cultura Sportiva Beppe Viola, sulla trequarti (soluzione che piace poco a Ranieri) o l'impiego di Pastore alle spalle di Dzeko. Intanto da Sassuolo Consigli promette battaglia per la gara di sabato: «Nessuno ci ha regalato mai nulla e noi non vogliamo regalare nulla. Giocheremo con il coltello tra i denti». La Roma deve vincere per continuare a credere nella Champions.


Roma-Parma sarà l’ultima partita di Daniele De Rossi in giallorosso

L’AS Roma rende noto che la carriera in giallorosso di Daniele De Rossi giungerà a conclusione al termine di questa stagione.

De Rossi, romano, romanista e cresciuto nel settore giovanile della Società, ha finora collezionato 615 presenze e 63 reti nei suoi 18 anni in maglia giallorossa e occupa il secondo posto tra i calciatori con più partite nella Roma, alle spalle di Francesco Totti.

È entrato a far parte del settore giovanile del Club nel 2000, arrivando a debuttare in prima squadra nel 2001, prima di affermarsi rapidamente come uno dei migliori interpreti del suo ruolo. Presenza dominante nel cuore del centrocampo per quasi due decenni, De Rossi ha ufficialmente ereditato la fascia di capitano da Francesco Totti a seguito del suo ritiro nel maggio del 2017.

Con la Roma, Daniele ha vinto per due volte la Coppa Italia nel 2007 e nel 2008 e per una volta la Supercoppa nel 2007, segnando un gol decisivo a San Siro contro l’Inter.

De Rossi non si ritirerà dal calcio giocato. All’età di 35 anni, ha intenzione di intraprendere una nuova avventura lontano dalla Roma.

“Per 18 anni, Daniele è stato il cuore pulsante dell’AS Roma”, ha dichiarato il presidente del Club Jim Pallotta. “Ha sempre incarnato il tifoso romanista sul campo con orgoglio, affermandosi come uno dei migliori centrocampisti d’Europa, a partire dal suo debutto nel 2001 fino a quando ha assunto la responsabilità della fascia da capitano. Ci commuoveremo tutti quando, contro il Parma, indosserà per l’ultima volta la maglia giallorossa e rispettiamo la decisione di proseguire la sua carriera da calciatore, anche se, a quasi 36 anni, sarà lontano da Roma. A nome di tutta la Società voglio ringraziare Daniele per lo straordinario impegno profuso per il Club. Le porte della Roma per lui rimarranno sempre aperte con un nuovo ruolo in qualsiasi momento deciderà di tornare”.

Oltre alla sua straordinaria carriera in giallorosso, De Rossi è diventato uno degli elementi più rappresentativi della storia della Nazionale. Con 117 presenze è al quarto posto tra i calciatori che hanno indossato più volte la maglia Azzurra, partecipando a tre campionati Mondiali, incluso quello vinto nel 2006 al fianco di Totti e Perrotta, tre campionati Europei e due Confederations Cup.

Tenace e carismatico, De Rossi resterà per sempre sinonimo di Roma e della Roma, Club che ha rappresentato impeccabilmente, con lealtà e orgoglio durante la sua carriera.

Oggi, alle 12:45, Daniele De Rossi terrà una conferenza stampa al centro sportivo di Trigoria.

 


Pallotta saluta De Rossi: "Per 18 anni, Daniele è stato il cuore pulsante dell’AS Roma”

“Per 18 anni, Daniele è stato il cuore pulsante dell’AS Roma”, ha dichiarato il presidente del Club Jim Pallotta. “Ha sempre incarnato il tifoso romanista sul campo con orgoglio, affermandosi come uno dei migliori centrocampisti d’Europa, a partire dal suo debutto nel 2001 fino a quando ha assunto la responsabilità della fascia da capitano. Ci commuoveremo tutti quando, contro il Parma, indosserà per l’ultima volta la maglia giallorossa e rispettiamo la decisione di proseguire la sua carriera da calciatore, anche se, a quasi 36 anni, sarà lontano da Roma. A nome di tutta la Società voglio ringraziare Daniele per lo straordinario impegno profuso per il Club. Le porte della Roma per lui rimarranno sempre aperte con un nuovo ruolo in qualsiasi momento deciderà di tornare”.


I convocati al mondiale Under 20

Paolo Nicolato ha diramato i convocati della nazionale Under 20. In vista del mondiale che si terrà dal 23 maggio al 15 giugno, 16 dei 21 scelti sono già al centro di preparazione olimpica di Tirrenia dove la squadra è in ritiro, per poi partire verso la Polonia domenica pomeriggio.

Portieri: Alessandro Plizzari (Milan), Marco Carnesecchi (Atalanta), Leonardo Loria (Juventus);

Difensori: Luca Pellegrini (Cagliari), Alessandro Buongiorno (Carpi), Alessandro Tripaldelli (Crotone), Luca Ranieri (Foggia), Matteo Gabbia (Lucchese), Raoul Bellanova (Milan), Davide Bettella (Pescara), Antonio Candela (Genoa), Enrico Del Prato (Atalanta);

Centrocampisti: Salvatore Esposito (Ravenna), Davide Frattesi (Ascoli), Domenico Roberto Alberico (Hoffenheim), Andrea Colpani (Atalanta);

Attaccanti: Gabriele Gori (Livorno), Marco Olivieri (Juventus), Gianluca Scamacca (Sassuolo), Andrea Pinamonti (Frosinone), Christian Capone (Pescara).


Allenamento Roma, squadra divisa in gruppi dopo Roma-Juventus

La Roma torna ad allenarsi a Trigoria. In vista della partita contro il Sassuolo in programma per sabato sera al Mapei Stadium, Ranieri ha diviso la squadra in due gruppi a seconda dei giocatori che hanno giocato contro la Juventus e chi è stato assente.


Le opzioni di De Rossi

Daniele De Rossi già proiettato verso gli USA. Secondo Calciomercato.com, Raiola è pronto a negoziare e fare il bis dopo aver portato Ibrahimovic a Los Angeles con i Galaxy. Altra meta possibile è l'Estremo Oriente, al Vissel Kobe dove gioca Iniesta. Altrimenti, per ultima ma non meno importante, Guardiola potrebbe formarlo come allenatore.


Mastandrea: "De Rossi scudetto perenne, va sventolato per un mese in ogni parte di Roma" (Foto)

Valerio Mastandrea celebra De Rossi. Quasi portavoce dei tifosi giallorossi, commenta l'addio imminente del capitano su Twitter: : "Come 18 anni fa, una festa per lui in ogni quartiere. È il nostro scudetto perenne e va sventolato per un mese in ogni parte di Roma".


Massara nella lista dei nomi come possibile ds del Brescia

Francesco Marroccu lascia il Brescia ed il club lombardo cerca un sostituto. Secondo quanto riportato da Il Corriere di Brescia, ci sono diversi nomi per il sostituto nel ruolo di direttore sportivo come Giorgio Perinetti (oggi al Genoa ma in uscita), Walter Sabatini (ex Samp che piace al Bologna), Stefano Capozucca e proprio l'attuale ds della Roma, Frederic Massara.


De Rossi-Roma, a fine stagione sarà addio: futuro all'estero

REPUBBLICA.IT - PINCI - FERRAZZA - MORRONE - "E' finita un'era". La Roma lo ha annunciato così, con un comunicato di poche righe sui social network. Daniele De Rossi lascerà il club giallorosso - ma non il calcio giocato - dopo quasi 18 anni: l'ultima sarà anche l'ultima di campionato, Roma-Parma, che nel 2001 voleva dire scudetto. Lui quello scudetto lo festeggiò però da semplice tifoso: debuttò soltanto qualche mese dopo, a festa finita, in Champions League contro l'Anderlecht.
Dopo due coppe Italia, una Supercoppa (e un Mondiale con l'Italia) la corsa finirà il prossimo 26 maggio, altra data significativa, quella della sconfitta più bruciante. L'ultima con la Roma, però, non sarà l'ultima da calciatore. De Rossi lo ha saputo davvero soltanto lunedì sera, alla fine di un lungo faccia a faccia con i dirigenti di Trigoria. Gli avevano proposto un ruolo diverso, operativo, ma nella società. Lui ha detto no: vuole giocare un altro anno. Anche uno soltanto, ma in un calcio diverso, meno competitivo, in cui prendersi qualche pausa che non crei problemi al club. A lui piacerebbe farlo nel Boca oppure in Giappone, la Roma tramite i propri canali potrà dargli una mano a cercare un contratto negli States, a New York o magari a Los Angeles. Ma alla fine di una stagione in cui il corpo di Daniele è stato tormentato da una serie infinita di guai fisici - cinque infortuni, solo 17 partite di campionato - la Roma che cerca una svolta tecnica e anche agonistica non poteva fare sconti a nessuno. Anzi: il profilo degli allenatori cercati, da Conte a Gasperini, indica la chiara volontà di affidarsi a tecnici che mettano al centro del loro progetto l'agonismo sfrenato, una preparazione estrema. Quella che un corpo suscettibile di infortuni e problemi fisici non può sostenere.
De Rossi ha capito, forse sapeva già. La moglie Sarah Felberbaum lo aveva quasi annunciato tempo fa: "Daniele dovrà prendere la decisione più importante della sua vita". Potrà chiedere un consiglio a Totti, magari: due anni dopo, un altro capitano lascia, un'altra bandiera da ammainare. Stavolta però c'è una consapevolezza diversa, senza rancori. Anche il presidente Pallotta ha speso delle parole per salutare De Rossi: "Daniele è stato per 18 anni il cuore pulsante dell'AS Roma. Ha sempre incarnato il tifoso romanista sul campo con orgoglio. Rispettiamo la decisione di proseguire la sua carriera da calciatore, anche se, a quasi 36 anni, sarà lontano da Roma. Ci commuoveremo, ma lo ringrazio per lo straordinario impegno profuso. Le porte della Roma per lui rimarranno sempre aperte con un nuovo ruolo in qualsiasi momento deciderà di tornare". Una porta che De Rossi sarà felice di riaprire.


Escluse fratture per Lorenzo Pellegrini. Il centrocampista dovrebbe essere convocato per il Sassuolo

La AS Roma, tramite un bollettino medico ufficiale, ha fatto sapere che Lorenzo Pellegrini non ha subito alcuna lesione muscolare durante la sfida con la Juventus. Per il centrocampista della Roma si evidenzia, infatti, un’area di sovraccarico intorno ad una pregressa cicatrice. Le sue condizioni verranno quotidianamente monitorate per stabilirne la disponibilità per Sassuolo-Roma.