Allenamento Roma. Giallorossi di nuovo a Trigoria domattina alle 11

La Roma tornerà ad allenarsi al centro Fulvio Bernardini di Trigoria domattina alle 11 in vista della sfida di sabato alle 18 contro il Cagliari. Da valutare le condizioni di Manolas, ancora out Karsdorp, Santon e De Rossi e non saranno della gara gli squalificati Zaniolo e Cristante.


Semioli: "I migliori giovani della serie A? Kean, Zaniolo e Chiesa. El Shaarawy mi fa impazzire"

Franco Semioli, ex esterno anche di Chievo e Fiorentina, è stato intervistato dal portale soccermagazine.it. Queste le sue dichiarazioni in merito a Zaniolo ed i giovani della serie A:

Chi è secondo te il giovane più forte che abbiamo nel nostro Paese?
"In questo momento me ne vengono in mente tre: Zaniolo della Roma, Chiesa della Fiorentina e Kean della Juventus. Loro sono il futuro e sono certo che saranno dei campioni. Fanno ben sperare, ma per una Nazionale forte dobbiamo lavorare tanto e trovare altri ragazzi come loro".

Da giocatore sei stato un grande esterno in un periodo in cui ce n’erano tanti. Chi è secondo te il miglior esterno in A ad oggi?
"Mi lego alla risposta di prima e ti dico Federico Chiesa. Penso sia in questo momento il più completo. Poi ce n’è un altro che mi fa impazzire, ma se ne parla troppo poco: El Shaarawy della Roma. Quest’anno credo sia stato tra i migliori dei giallorossi, ha fatto tanti gol e assist ed è un giocatore che viene poco nominato pur avendo qualità incredibili. Poi ovviamente ci sono i soliti noti come Suso e gli altri giocatori delle big bravissimi nell’uno contro uno, però questi due tra gli italiani sono i migliori".


Stadio Roma: altre due denunce su terreni e delibera

ANSA - Oltre all'esposto che ha portato all'iscrizione della sindaca di Roma, Virginia Raggi, nel registro degli indagati per abuso d'ufficio, ci sono altre due denunce presentate dal Tavolo della libera urbanistica, presieduta dell'architetto Francesco Sanvitto, sulla questione relativa al nuovo stadio della Roma. Le prima denuncia, depositata negli uffici di piazzale Clodio nell'estate scorsa, riguarda in particolare la compravendita dei terreni sui cui sorge l'ippodromo di Tor di Valle da parte della Eurnova, guidata all'epoca dall'imprenditore Luca Parnasi. Nel documento si ipotizza una bancarotta fraudolenta. Il secondo esposto recepisce alcune osservazioni del Tavolo della libera urbanistica sollevate in relazione alla delibera sul progetto dello stadio. I denuncianti sostengono, tra le altre cose, che un imprenditore privato non può chiedere la variazione del piano regolatore.


Nela: "Corsa Champions? Atalanta la mia preferita ma dico Roma perché cinica e pratica"

Sebino Nela, ex difensore della Roma del secondo scudetto, è stato intervistato da Radio Monte Carlo Sport. Queste le sue dichiarazioni in merito alla corsa Champions:

"L'Atalanta è la mia preferita, ma dico Roma perché è diventata cinica e pratica. Sono loro le favorite su Milan, Lazio e Torino".


Allenamento Roma, lavoro personalizzato per Manolas ed individuale per De Rossi, Karsdorp e Santon

La squadra di Claudio Ranieri è tornata stamattina sui prati di Trigoria per l'allenamento odierno in vista della sfida al Cagliari nel mirino, in programma sabato prossimo alle 18:00 allo Stadio Olimpico. Video, palestra e poi sul campo B: questo il menù della Roma che si è divisa tra lavoro atletico e tattico. Manolas ha svolto un lavoro personalizzato mentre De Rossi, Karsdorp e Santon hanno seguito il rispettivo programma individuale.


InsideRoma Daily News | Conte intrigato dalla Roma - La Juve pronta a pagare la clausola per Manolas - Giallorossi di nuovo a Trigoria domani alle 11

NOTIZIE DEL GIORNO | 23 aprile 2019

QUI ROMA

La Roma tornerà ad allenarsi al centro Fulvio Bernardini di Trigoria domattina alle 11 in vista della sfida di sabato alle 18 contro il Cagliari. Da valutare le condizioni di Manolas, ancora out Karsdorp, Santon e De Rossi e non saranno della gara gli squalificati Zaniolo e Cristante.

- La Roma guarda in Francia, più precisamente al Marsiglia, per rinforzare la propria rosa. Dopo Thauvin, come riferisce calciomercato.it, piace anche il centrocampista Sanson. Il giocatore, che in stagione ha collezionato 34 presenze e 4 reti, potrebbe essere acquistato per circa 35 milioni di euro. Ma occhi a Milan ed Inter che lo seguono e potrebbero inserirsi nella corsa al marsigliese.

Stefano Fassina, consigliere di Sinistra Per Roma, è intervenuto ai microfoni di Radio Cusano Campuscommentando l'esposto dell'architetto Sanvitto contro la sindaca Raggi sul tema Stadio della Roma

"E’ un esposto sacrosanto. Lavoriamo da qualche mese con il Tavolo della libera urbanistica con il quale abbiamo anche, insieme alla consigliera Grancio, costruito la proposta di delibera per l’annullamento dell’interesse pubblico per Tor di Valle. Spero che la magistratura faccia gli accertamenti che deve perché c’è stata una strozzatura della procedura prevista, il Consiglio comunale non è stato coinvolto e la giustificazione che ne ha dato la sindaca non funziona. Ancora una volta siamo di fronte a forzature inaccettabili per continuare a favorire l’interesse privato rispetto all’interesse pubblico".

In casa Roma si deve ancora sciogliere il nodo panchina, con Antonio Conte che sembra essere sempre più vicino a ricoprire il ruolo. Infatti il tecnico pugliese, come riferisce tuttomercatoweb.com, avrebbe ripensato alla proposta della Roma facendosi stuzzicare dalla possibilità di vincere nella Capitale. Infatti Conte vorrebbe guidare il club giallorosso al successo ed entrare nella storia del club.

- La Juventus, dopo Pjanic, vorrebbe prendere un altro giocatore dalla Roma usufruendo della clausola rescissoria. Stiamo parlando di Kostas Manolas, obiettivo per la difesa che potrebbe essere preso pagando 36 milioni di euro senza intavolare alcuna trattativa con la Roma. Un passaggio del greco in bianconero, come riferice sportmediaset.it, non è dato per impossibile; visto anche il buon felling con Raiola (procuratore in Italiadi Manolas) e la Juventus.

- Il Giudice Sportivo, ha emesso i suoi verdetti dopo l'ultima giornata di campionato. Per la Roma squalificati Cristante e Zaniolo, sotto diffida ed ammoniti contro l'Inter. Ammonito anche Faragò del Cagliari, che salterà il match contro i giallorossi.
Ammonito anche Carlo Cornacchia, match analyst di Ranieri, per: "avere contestato una decisione arbitrale alzandosi dalla panchina aggiuntiva".

Nzonzi potrebbe già lasciare la Roma. Le voci lo avvicinano alla Francia con Marsiglia e Monaco, ma il calciatore giallorosso non è interessato al Ligue 1: il suo desiderio è tornare in Premier e di andare all'Arsenal.

-Urbano Cairo, presidente del Torino, ha parlato del futuro del DS Petrachi ai microfoni di RMC Sport:

Roma interessata?

"Con noi ha ancora un anno di contratto. Sarebbe una cosa non bella se ci fossero i contatti con la Roma, che è in lotta con noi per l'Europa. Vorrebbe dire che c'è un conflitto d'interessi. Non ci voglio credere e continuo a dire che è il nostro direttore sportivo".

- La squadra di Claudio Ranieri è tornata stamattina sui prati di Trigoria per l'allenamento odierno in vista della sfida al Cagliari nel mirino, in programma sabato prossimo alle 18:00 allo Stadio Olimpico. Video, palestra e poi sul campo B: questo il menù della Roma che si è divisa tra lavoro atletico e tattico. Manolas ha svolto un lavoro personalizzato mentre De RossiKarsdorp e Santon hanno seguito il rispettivo programma individuale.


Nel pomeriggio, risonanza magnetica per Manolas. Esame negativo ma il greco sente ancora dolore e seguirà un programma individuale per un paio di giorni

Questo pomeriggio, Kostas Manolas ha eseguito una risonanza magnetica della coscia destra a seguito del dolore avvertito durante la fase di riscaldamento prima del match di sabato contro l’Inter. L’esame è risultato negativo ma il difensore greco avverte ancora fastidio e seguirà pertanto un programma individuale di allenamento per un paio di giorni.


Serie A. L'Atalanta passa a Napoli e raggiunge il Milan al quarto posto

Grande impresa dell'Atalanta che vince 2-1 al San Paolo contro il Napoli. I bergamaschi erano andati sotto nel primo tempo col gol di Mertens al 28' ma poi l'ingresso di Ilicic nella ripresa ha cambiato tutto. Pareggio di Zapata al 69' e rete della vittoria per gli ospiti siglata da Pasalic all'80' proprio su assist dell'ex azzurro. Gli uomini di Gasperini sono ora al quarto posto a pari punti col Milan anche se i rossoneri hanno gli scontri diretti a favore. La Roma scende così in sesta posizione ad un punto dalle quarte.


Allenamento Roma. Squadra di nuovo a Trigoria martedì alle 11

La Roma tornerà ad allenarsi martedì alle 11 in vista della sfida di domenica contro il Cagliari. I giallorossi sono reduci dal pareggio di San Siro per 1-1 contro l'Inter e mister Ranieri ha concesso loro di passare Pasqua e Pasquetta in famiglia.


Inter-Champions a piccoli passi

LA GAZZETTA DELLO SPORT - LICARI - Ma sì, in fondo bene così per Inter e Roma. Il Milan non va oltre il pari a Parma, la Lazio si fa malissimo da sola, l’Atalanta non è attesa da una gita di Pasquetta a Napoli. E se non fosse per il Torino – davvero minaccioso per come sta risalendo la classifica – sarebbe stato quasi un successo totale. Ma questo 1-1 è lo stesso un buon risultato: s’è capito dal finale all’insegna del «meglio non rischiare che domani è festa» e dai sorrisi dei tecnici dopo il 90’. I nerazzurri consolidano terzo posto e Champions, sebbene se la vedranno con l’indecifrabile Juve di questi tempi. I giallorossi restano agganciati alle loro speranze e inoltre sono attesi dal Cagliari, impegno non impossibile. Tutto questo mentre Torino-Milan potrebbe somigliare a una semifinale. Insomma, non è stata una brutta serata. Un tempo a testa, nel primo domina la Roma trascinata da Dzeko, con El Shaarawy goleador, nel secondo meglio l’Inter, con Perisic che pareggia dopo l’entrata di Icardi.

SISTEMI UGUALI E DIVERSI Qualche domanda naturalmente resta in piedi. Se Dzeko fosse stato mostruoso per tutti i 90’. Se Icardi avesse giocato dall’inizio. Se Nainggolan e Zaniolo fossero stati loro e non le controfigure meno riuscite. Se, soprattutto, la Roma avesse mantenuto intensità e distanze del primo tempo. Di sicuro quei 45’ sono stati una bella dimostrazione di organizzazione e praticità. Si confrontavano due sistemi nominalmente identici, 4-2-3-1, ma del tutto diversa era l’interpretazione. Da un lato l’Inter con Lautaro in versione Icardi, molto attaccante «in attesa del pallone in area». Dall’altra la Roma con Dzeko nelle vesti del centravanti arretrato che fa girare palla e manovra, un regista ispirato. Alternativi anche i trequartisti: Nainggolan che sembra fare gran movimento, trasformandosi quasi in mezzala, ma stringi stringi niente, e Pellegrini che dall’altra parte si schiaccia su Dzeko.

ROMA PADRONA In questa scacchiera tattica è la Roma che si muove meglio perché più furba e meglio messa in campo. Ranieri lascia che sia Spalletti a fare la partita. Tanto ha capito che la frenesia degli attacchi può essere, se non neutralizzata (Lautaro colpisce subito un palo), almeno controllata con una difesa ben chiusa e i due mediani (Nzonzi e Dzeko) che sbarrano i corridoi interni. Riconquistata palla, però, Dzeko sembra un «10» nato per come difende il possesso e lancia il compagno meglio piazzato. L’Inter è fragile sulla sua destra e lì la Roma colpisce con uno scatenato El Shaarawy che si libera in fila indiana di D’Ambrosio, De Vrij e Vecino e scarica sull’angolo lontano. A questo controllo del territorio, Ranieri aggiunge un’altra mossa intelligente alla quale Spalletti non risponde subito: il 4-2-3-1 diventa 4-3-3 per recuperare Pellegrini in mezzo e togliere a Nainggolan le residue speranze di libertà e superiorità a centrocampo. L’Inter non va oltre attacchi un po’ frettolosi e tende a schiacciarsi sul limite dell’area, facendo poco movimento.

RECUPERO INTER Non è chiaro se si tratti di appagamento, o se nell’intervallo l’Inter trovi la soluzione: tutto all’improvviso cambia. Non è colpa del cambio Zaniolo-Under, perché il turco meritava di uscire, ma di sicuro la Roma ora si chiude con dieci uomini e a Dzeko non può riuscire il gioco di fare la sponda per le incursioni: i compagni sono e restano dietro la linea, più preoccupati di difendere. E poi è l’Inter che si aggiusta grazie alla regia di Borja Valero al quale nessuno va a disturbare il palleggio a tutto campo: ecco, a questo poteva servire il «finto» trequartista, a fare da schermo, ma è il senno di poi.

PARI PERISIC Libero Borja, e con Vecino che può aggiungersi in fase d’attacco, la Roma finisce per abbassarsi sempre più. Mobilissimo Asamoah, recuperato D’Ambrosio, risvegliato Perisic, infine dentro Icardi per Nainggolan, il 4-2-3-1 con doppia punta argentina diventa insostenibile per Fazio e compagni. Sul cross di D’Ambrosio la difesa giallorossa si sistema male (per Ranieri la responsabilità maggiore è di Cristante), in ogni caso Perisic arriva da dietro, indisturbato e libero di scegliere come colpire. Il salvataggio di Handanovic sigilla il risultato. Dal punto di vista del gioco e dell’intensità l’Europa resta lontana, dall’altra parte della Luna, come diceva Dalla dell’America. Ma in classifica Roma e Inter sono qualche chilometro più vicine.


Braccio Borja, non è rigore. Su El Shaarawy assistente ok

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Al 9’ Mirante para sulla linea di porta il colpo di testa di Lautaro Martinez: nessun dubbio, c’è la goal line technology. Al 28’ cross di Florenzi dalla sinistra respinto da Borja Valero: proteste romaniste per un tocco con il braccio un po’ largo, ma lo spagnolo interviene prima di testa. Guida concede il calcio d’angolo, il Var Calvarese conferma. Scelta corretta. Al 40’ azione confusa nell’area romanista. El Shaarawy subisce fallo da Borja Valero, poi il pallone finisce a D’Ambrosio che viene steso in area da Kolarov. L’arbitro indica subito il dischetto, ma con un tempismo lodevole il secondo assistente (Valeriani) gli segnala l’irregolarità precedente, così Guida può cambiare decisione senza creare troppi equivoci. Al 42’ Mirante non trattiene un tiro di Politano, sul pallone si avventa Lautaro chiuso da un intervento in scivolata di Fazio molto rischioso. Guida concede il calcio d’angolo. Nel settore finale della gara, mancano un paio di punizioni sulla trequarti per l’Inter, ma sono corrette le tre ammonizioni comminate. Partita corretta, anche grazie alla direzione dell’arbitro Guida.


Ranieri: «Volevo vincerla, ma va bene»

LA GAZZETTA DELLO SPORT - CECCHINI - Il rosario della quotidianità, forse, lo costringerà a infiniti esercizi di pazienza. D’altronde, basta scorrere la rassegna dei titoli di tutti i giornali: «Il sogno Conte, la suggestione Mourinho, il fascino Gasperini, l’idea Giampaolo, la maestria Sarri, l’esotismo Jardim e Fonseca». Eppure sulla panchina della Roma c’è un signore che si chiama Claudio Ranieri, che ha preso la squadra nelle secche della malinconia e l’ha rilanciata fino alle soglie di quella zona Champions League che fino a poche settimane fa sembrava un miraggio. Non si atteggia a profeta, non pretende di avere un futuro a tutti i costi, eppure ha parecchie chance di raggiungere l’obiettivo che gli è stato assegnato. Nelle ultime tre partite la squadra giallorossa ha conquistato 7 punti, subendo solo una rete firmata Inter. Quasi un trionfo per una squadra che sembrava diventata la banda del buco. Se Perisic non avesse infranto il muro (quanta nostalgia per quel Manolas che si è fermato proprio nel riscaldamento per un problema all’adduttore), la Roma sta dimostrando che le basta un gol, adesso, per conquistare i tre punti. Sarà contento «mastro» Ranieri? Solo in parte.

RIMPIANTO «Eravamo venuti qui per cercare di vincere, potevamo capitalizzare di più e attaccare meglio – spiega l’allenatore –. Siamo stati troppo schiacciati nella nostra metà campo nel secondo tempo, l’Inter è stata brava a non farci ripartire, anche a volte facendo fallo. Ma venire a San Siro prendendo un punto e cercare di vincerla ci può stare. Un calo fisico? Non credo tanto questo, anche se chiederò ai ragazzi. Sappiamo però che l’Inter negli ultimi 15 minuti è una delle squadre che ha fatto più gol, sapevamo che nel secondo tempo sarebbe stata più dura. Abbiamo risposto per quel che potevamo, ho chiesto di giocare senza paura, di voglia di far vedere che ci siamo». Il rimpianto c’è anche sul gol. «Ne avevamo parlato a fine primo tempo, Vecino era l’uomo che si inseriva sempre senza palla e doveva inseguirlo un centrocampista. Florenzi ha preso quello più vicino alla porta lasciando quello più esterno, ma doveva essere Cristante a seguire il centrocampista. In ogni caso credo comunque che ora giochiamo da squadra, è quello che gli chiedo. Se abbiamo forza, tiriamo fuori le nostre qualità che non sono poche. In generale comunque sono soddisfatto, visto che nel finale è stato Handanovic a fare la parata della partita, mentre Mirante, tranne che su Lautaro, ha fatto solo ordinaria amministrazione. Il presunto rigore di Borja? Lasciamo stare la Var. Ma perché in certi casi non si va almeno a rivedere l’azione».

CRISI ZANIOLO Tra l’altro Ranieri in questo momento non può contare neppure sul miglior Zaniolo. «Non sta attraversando un periodo d’oro. Forse ha sofferto San Siro; è la prima volta che tornava contro l’Inter. Certo, mi aspettavo di più da lui, ma ci può stare. Intanto ho dato fiducia a Nzonzi, chiedendogli di essere una piovra e lui l’ha fatto». L’ultima metafora, in perfetto stile Allegri, è a quattro zampe. «L’importante è essere tornato nel blocco delle squadre che si giocheranno la qualificazione in Champions – conclude Ranieri –. I cavalli di razza si vedono all’arrivo: ora siamo usciti dall’ultima curva. Vediamo che cosa succederà nel rettilineo finale».