Più voglia che certezze: Pellegrini forza per il derby
Poche rotazioni possibili a Praga, si scaldano Belotti e Celik. Pellegrini punta domenica.
Il capitano era allo stadiocontro il Lecce. La curva sud lo ha abbracciato con uno striscione.
Corriere dello Sport
Due gol oltre il novantesimo, per la Roma è una cosa inedita
I giallorossi hanno segnato 9 reti dal 76esimo in poi, più di qualsiasi altra squadra di serie A ma non avevano mai realizzato due gol oltre il novantesimo minuto di gioco.
Opta Paolo
Il finale è davvero Special
La Roma esce alla distanza. 9 gol arrivati oltre il 75esimo minuto.
In Italia la differenza reti di Mourinho dal 90' in poi è di più 23. E per il derby è tornato a Roma anche Friedkin. Domenica un'altra intuizione dello Special One: Belotti in fascia a difendere.
Corriere dello Sport
Tutti pazzi per Azmoun
Sardar Azmoun è in un momento top. Dalla prima rete all'affetto del tifo giallorosso. In curva spopola la maglia con il numero 17 dell'iraniano.
Yassmin Pucci, attrice sua connazionale lo esalta: "E' un orgoglio".
Il Romanista
Lukaku da Champions
Da quando è arrivato il belga Romelu Lukaku la Roma ha un passo super.
Dalla quarta giornata Mourinho sta volando. Sarebbe terzo in classifica dietro soltanto a Inter e Juventus. Dall'ingresso di Big Rom, la Roma viaggia alla media di 2 punti a partita: di questo passo arriverebbe a 71 punti, quota che nelgi ultimi due anni è stata utile per conquistare il quarto posto. Con il derby di domenica però partirà un vero tour de force.
Corriere dello Sport
51 sfumature di Mourinho
Con l’incredibile rimonta sul Lecce (l’unica conseguita nella storia della Roma interamente nel recupero), i gol realizzati negli ultimi quarti d’ora di gara dalla squadra di Mourinho hanno raggiunto e superato quota cinquanta fra campionato ed Europa. Sintomo di un gruppo che non muore mai.
Il Romanista
Io resto fino alla fine
MASSIMO PAPITTO - INSIDEROMA
Si è accesa una diatriba in queste ultime ore tra i tifosi giallorossi su chi resta allo stadio fino all’ultimo secondo utile e chi invece va via prima a volte per non trovare traffico e riuscire ad uscire dall’imbottigliamento inevitabile dell’Olimpico nel minor tempo possibile sacrificando anche gli ultimi scampoli di partita che in questi ultimi tempi stanno risultando spesso decisivi. Le caratteristiche della Roma di Mourinho in questi due anni e mezzo sono abbastanza marcate e l’andare via prima dallo stadio espone purtroppo a rischi che il tifoso giallorosso non vorrebbe mai e poi mai correre. Quel rischio di perdersi il gol della squadra del suo cuore.
In queste ultime settimane è successo già due volte: con Monza e poi con il Lecce sempre all’Olimpico. Prima è stato El Shaarawy a far urlare il popolo all’ora di pranzo e poi ci hanno pensato Azmoun e il gigante Lukaku qualche ora fa a far sobbalzare lo stadio come una scossa tellurica. I boati e le scene di esultanza viste in queste ultime due occasioni sono difficilmente raccontabili a chi quei gol lì,per vari motivi, se li è persi. Senza andare tanto indietro nel tempo un gol quasi all’ultimo secondo è stato quello di Dybala con il Feyenoord nel ritorno dei quarti di finale di Europa League della scorsa stagione. Lì il talento argentino ci ha tirato fuori dalla disperazione con una giocata similare a quella di Lukaku proprio quasi sul tramonto della partita. Dopo quel gol del ventuno giallorosso ci fu l’apoteosi romanista nei tempi supplementari, ma il tiro all’incrocio di Dybala è quello che si ricorda di più di quella magica serata contro dei rivali che sono diventati acerrimi in questi ultimi anni. Due anni è mezzo fa fu sempre El Shaarawy con il Sassuolo a farci correre per la curva per andare ad abbracciare lo Special One che ci stava venendo incontro in un’altra serata memorabile e da almanacco giallorosso.
Il gol nel finale è sempre stato l’essenza del calcio, quello che fa più godere e urlare, quello che senza girarci tanto intorno dà più gusto. Un conto è vincere una partita di largo già dal primo tempo e un conto è arrivarci con la sofferenza prima di esplodere poi nell’urlo liberatorio. Una adrenalina difficilmente spiegabile. Una gioia che crea dipendenza e che il tifoso vorrebbe vivere probabilmente sempre.
Da qui allora ecco la nascita della diatriba. E’ meglio il tifoso che spera fino all’ultimo? Oppure è meglio quello che vorrebbe vivere la sua squadra in modo più tranquillo e magari vederla vincere spesso in modo meno “da deboli di cuore” per poi sfollare gli spalti per trocare poco traffico all'uscita? E’ difficile dare una risposta certa a questa domanda, come è difficile schierarsi da una parte o dall'altra. Io personalmente posso parlarvi della mia esperienza personale da tifoso romanista di ormai qualche anno e stagione: le emozioni degli ultimi istanti che si stanno vivendo in questi tempi sono difficilmente capibili per chi non le vive dagli spalti dello stadio Olimpico. Il calcio è da sempre un antidoto potente alle bruttezze della vita e una vittoria al novantaquattresimo quanto te le fa dimenticare almeno per qualche ora? La risposta è facile: tanto. E allora viva le partite vinte sempre all’ultimo minuto. Di bello per chi vive una vita di poche emozioni vere e sincere c'è poco altro.
InsideRoma
Azmoun e Lukaku, la Roma è infinita
Mourinho ribalta il Lecce (2-1) tra il 91esimo e il 94esimo.
Big Rom sbaglia un rigore. Almqvist gela Rui Patricio nella ripresa. Azmoun entra e segna, poi ci pensa il gigante belga: sorpassata la Lazio nella settimana del derby.
Corriere dello Sport
Lecce, D'Aversa: "Non siamo stati maliziosi. Errori che costano cari"
Le parole di Roberto D'Aversa, allenatore del Lecce, ai microfoni di DAZN dopo la sconfitta contro la Roma all'Olimpico. "Siamo stati fortunati nel primo tempo dove Falcone è stato bravo a parare il rigore, ha fatto meglio la Roma poi piano piano abbiamo letto bene la partita facendo bene nella ripresa. Quando si gioca in Serie A però quando devi raddoppiare devi raddoppiare e non devi mollare la presa negli ultimi minuti. Non siamo stati neanche maliziosi per portare a casa il pareggio perché abbiamo cercato di vincerla. Errori che costano cari".
Mourinho le ha fatto i complimenti?
"Ci siamo salutati, abbiamo un ottimo rapporto con Foti e spesso e volentieri ci sentiamo".
Evan Ndicka: "E' stata una partita strana ma la vittoria ci rende contenti"
Evan Ndicka, difensore della Roma, ha parlato così al termine della gara vinta dalla sua squadra contro il Lecce:
Cosa cambia dopo stasera?
“Abbiamo giocato bene, siamo tutti contenti. Lavoriamo per avere molto punti, abbiamo fatto bene e siamo contenti”.
La Roma può arrivare fino in fondo in Europa League?
“Sì, sì, abbiamo la qualità per fare bene. Ora siamo concentrati per giovedì”.
Chi è il leader dello spogliatoio?
“Ce ne sono tanti. Il mister è molto importante per noi, poi c’è il capitano, c’è Romelu… ci sono molte personalità”.
Cosa scatta nella testa dei giocatori quando siete sotto e Mourinho mette tutti gli attaccanti?
“È stata una partita strana. Abbiamo vinto e siamo molto contenti”.
Dazn
Sardar Azmoun: "Serata fantastica. Sono felice"
Sardar Azmoun, attaccante della Roma, ha parlato così ai canali ufficiali del club dopo il successo di stasera e il suo primo gol in giallorosso: "Sapevamo sarebbe stata dura, eravamo tutti concentrati per vincere questa partita. Abbiamo mostrato il nostro carattere e tutti i giocatori e i tifosi meritavano questa partita. Questo è il lavoro che devo fare per la squadra, sia quando entro dalla panchina o gioco dall'inizio. Devo fare il mio lavoro, ringrazio Dio e i miei compagni per avermi fatto segnare il mio primo gol. È stato fantastico, sono davvero felice. Una serata indimenticabile, non so dire cosa provo. Spero e voglio rifarlo ancora".
Febbre a '90
L’Olimpico ancora una volta esaurito spinge una buona Roma alla rimonta nei minuti di recupero contro i giallorossi di D’Aversa. Al 5’ rigore sbagliato da Lukaku, poi diverse occasioni per la Roma. Ma il clou è tutto nel secondo tempo: al 71’ Almqvist la sblocca improvvisamente. La squadra di Mou non si perde d’animo, decisivi i cambi: super assist di Zalewski per Azmoun al 91’ ed è pari. Tre minuti dopo l’urlo più grande. Un Dybala commovente ispira Lukaku che si libera e batte Falcone. Corsa e spogliarello sotto la Sud. Roma ha vinto! Grazie Roma.
Il Romanista