I tifosi: “Giocatori stanchi e scarsi, Pallotta pensa solo allo stadio”

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Il colpevole è indicato in Pallotta, «simbolo di una società incapace di gestire i suoi tesserati e in piena fase di scollamento con la tifoseria», secondo una delle voci più amareggiate ascoltate ieri mattina in diretta radiofonica. Il settimo posto in classifica allontana la Roma da Champions ed Europa League, restituendo alla città giallorossa la sensazione di essere nel pieno di una crisi ai limiti dell’irreversibile. E il giorno dopo la disfatta col Napoli – a quarantotto ore dal ritorno in campo contro la Fiorentina, domani sera allo stadio Olimpico – la gente ripete critiche e sfoghi attraverso le radio locali che suonano sinistramente noti: «Pallottapensa solo allo stadio e a fare business», è il pensiero su Twitter di un ragazzo che scrive sotto l’account del club. «I giocatori non si reggono in piedi, e sono tutti più scarsi di quello che si pensava», un altro pensiero regalato in Fm nel pomeriggio. In pratica, nessuno (o quasi) si salva. Ranieri che regge botta, ma preparerebbe volentieri le valigie, consapevole di essersi accollato uno sfacelo di cui non è responsabile, è marcato a vista dai dirigenti presenti nella capitale, preoccupati di riuscire a fargli terminare la stagione. Lo psicodramma di queste ore in casa Roma non è certo il primo stagionale, ma sicuramente il più buio, quello dal quale sembra davvero complicato riuscire a rialzarsi. Domani sera, all’Olimpico, ci saranno circa 25 mila spettatori, per uno stadio lasciato a se stesso, con i tifosi sfiduciati e molto preoccupati per il futuro che li attende. Ranieri – che si presenterà oggi pomeriggio in conferenza stampa – non avrà a disposizione, contro la Fiorentina, lo squalificato Manolas (giocheranno Fazio e Marcano), mentre dovrebbe recuperare a centrocampo Pellegrini. La Roma è stata multata di 12mila euro per i cori contro Napoli (e di matrice territoriale) nei confronti Deluso Claudio Ranieri è deluso della tifoseria avversaria.


Marcano titolare, scavalcato Jesus

GAZZETTA DELLO SPORT - Ieri Marcano, complice la squalifica di Manolas, è stato provato tra quelli che andranno in campo dal primo minuto contro la Fiorentina. Lo spagnolo sembra aver ormai scavalcato Juan Jesus nelle gerarchie e in questi due mesi si gioca la conferma, anche se la decisione su di lui spetterà al nuovo allenatore. (...) Ranieri gli chiede di impostare maggiormente l’azione, ma, anche per lui, la priorità è difendere senza tanti giri di parole. In tal senso il giocatore come marcatore pure in una difesa più bassa e bloccata può dare il suo contributo.


Massimo Ghini sfiduciato: "I nostri non corrono"

GAZZETTA DELLO SPORT - Massimo Ghini, attore e tifoso romanista, ha rilasciato un’intervista a al quotidiano sportivo oggi in edicola, parlando del momento che stanno vivendo i giallorossi. Queste le sue parole:

(...)

Il presidente Pallotta ha detto che i giocatori devono tirare fuori gli attributi.
No, correzione: non ha detto, ha scritto. Per carità, ormai il mondo va così. Se persino i nostri politici, o il presidente degli Stati Uniti, affidano la loro comunicazione a un tweet, figuriamoci se non può farlo Pallotta. Ma i veri presidenti, reali, sono altro. Il calcio è altro.

(...)

Sembra molto arrabbiato, non deluso o sfiduciato.
Io vengo da una generazione che amava contestare e gridare, non solo nel calcio. Oggi non succede più, siamo in un momento storico particolare. C’è una sorta di distacco da tutto e da tutti, che io condivido. O meglio, condivido magari no, ma certamente capisco. Ma che parliamo a fa’? Di che ci arrabbiamo? Domani già si gioca e io ho paura.

(...)

Se pensa alla Lazio?
I nostri non corrono, non raddoppiano… Le marcature boh, beato chi le ha viste. Gli diamo il cuore, i soldi e loro niente. La Lazio, con il loro presidente che è un po’ particolare… gioca e gioca pure bene. Mi rode da morire, ma meritano.

Non vede luce per la Roma?
La fede c’è sempre, ma mi sembra incredibile, come se stessimo assistendo a una commedia di Eduardo De Filippo. Vi dico solo il titolo: “Questi fantasmi”.


Monchi prova lo sgarbo alla Roma per Guedes

La Roma tenta il colpo Guedes. Il difensore classe '99 di proprietà del Santos piace molto al club di Trigoria che non è però il solo a seguirlo. Infatti il Siviglia, con l'ex ds giallorosso Monchi, tenta di anticipare la concorrenza, assicurandosi già a giugno le prestazioni del verdeoro, così come spiegato da Gazetaesportiva.


Roma-Fiorentina, vittoria dei giallorossi quotata a 2

Ecco le quote Better, il marchio di scommesse di Lottomatica, per 10 sfide. Due partite si disputeranno oggi. Tra poche ore al "Meazza" il favorito Milan (a 1,45) ospitera' l'Udinese (a 7,50) e a seguire il Cagliari (a 4,60) ricevera' la capolista Juventus (a 1,87) che avra' assenze importanti. Domani sei partite. I favori del pronostico Better sono per il Napoli (a 1,47), l'Inter (a 2,05) e la Lazio (a 1,72) che lontano dalle mura amiche affronteranno rispettivamente l'Empoli (a 6,50), il Genoa (a 4,00) e la Spal (a 4,75).

Di nuovo all'Olimpico la Roma (a 2,00), affronterà la Fiorentina (a 3,75) che quest'anno in Coppa Italia ha inflitto ai giallorossi un clamoroso 7-1. Il Frosinone (a 2,45), ancora alla ricerca della prima vittoria casalinga, ricevera' il Parma (a 3,05). Il Torino (a 2,15), avanti nelle quote Better, ospitera' la temibile Sampdoria (a 3,60) reduce dalla vittoria interna sul Milan.


Inter, comunicato dei tifosi della Curva Nord contro Icardi

Continua il caso Icardi in casa Inter. Dopo l'esclusione da parte di Spalletti nel match con la Lazio, arriva il comunicato della Curva Nord interista che si scaglia contro l'attaccante argentino, dichiarando: "

"Dopo un confronto interno tutti i gruppi della Curva Nord hanno deciso all'unanimita' che il comportamento del numero 9 nerazzurro non deve piu' esser tollerato. La Nord, ritiene che Icardi abbia dato prova di non possedere il carattere necessario non solo per ottenere una fascia di capitano, ma neppure per poter costruire sulla sua figura un futuro per ottenere uno spogliatoio unito. Con questo comunicato invitiamo la societa' Inter a prendere al piu' presto i necessari provvedimenti per allontanarlo da un gruppo che non pare minimamente intenzionato a condividere con lui il percorso immediato e futuro della squadra anche a rischio di compromettere il finale di stagione. Ottenere una qualificazione in Champions senza un progetto che metta al centro il concetto di gruppo, di cui Icardi e' evidente non potra' esser parte, significa solo mettere le basi per l'insuccesso futuro. Per noi il valore squadra deve venire prima dei personalismi e dei protagonismi mediatici pertanto la posizione della Nord e' che Icardi non fa piu' parte dell'Inter e d'ora in poi verra' trattato di conseguenza. A Genova tutti uniti per costruire un futuro insieme e portare nel cuore l'unica cosa che conta...L'Inter".

In conferenza stampa Spalletti ha commentato il comunicato dei tifosi. Queste le sue parole: 

"Icardi ha fatto vedere negli allenamenti il suo impegno, ha gia' riconquistato il suo ruolo lavorando e senza mandare messaggi tramite social. I tifosi? Hanno dimostrato di saper valutare e prendere le giuste decisioni".


Totti: "Essere dirigente è un'esperienza nuova che ho intrapreso con lo spirito giusto"

Francesco Totti ha rilasciato un'intervista all'emittente televisiva Bein Sports durante la sua presenza a Doha. Questo uno stralcio dell'intervista: 

"Essere dirigente è un’esperienza diversa dall’essere giocatore. È un altro lavoro, molto impegnativo e passionale. L’ho intrapreso con lo spirito giusto, come se facessi il calciatore. Comincia una nuova avventura, sono molto contento".


Ferrero: "Ai miei uomini dico sempre che per farmi felice devono battere Roma, Juventus e Lazio"

Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, ha parlato delle prossime gare dei blucerchiati in un'intervista. Queste le sue parole:

 "Con il Torino sarà una partita decisiva. Poi la Roma e il derby. Vincere contro i giallorossi per me sarebbe tanta roba. Quando prendo dei calciatori gli dico sempre che per farmi felice devono battere Roma, Juventus e Lazio. Poi ce le giochiamo tutte. Ma il derby migliore è quello di Genova".


Comune e Regione si costituiscono parti civili sullo Stadio della Roma

Campidoglio e Regione Lazio hanno chiesto di costituirsi parti civili nel corso dell'udienza preliminare davanti al gup Costantino De Robbio per la vicenda del nuovo stadio della Roma. L'istanza è stata presentata anche dalle associazioni Cittadinanza Attiva, Codacons e dal sindacato Asia Usb. Sulle richieste il giudice deciderà alla prossima udienza, fissata per l'8 aprile.

Per il filone principale dell'inchiesta sul nuovo stadio della Roma la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio per l'imprenditore Luca Parnasi e altre 14 persone tra cui cinque suoi stretti collaboratori (Luca Caporilli, Giulio Mangosi, Nabor Zaffiri, Gianluca Talone e Simone Contasta), l'ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio, Adriano Palozzi, l'ex assessore regionale e attuale consigliere Michele Civita, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Davide Bordoni, il soprintendente ai beni culturali, Francesco Prosperetti. Fra gli imputati figurano anche Daniele Leoni, funzionario del Dipartimento Urbanistica del Comune di Roma, Giampaolo Gola, l'ex assessore allo sport del X Municipio, l'architetto Paolo Desideri, e Claudio Santini, ex capo di Gabinetto al Mibact.


Airc, addio Aldo Sbaffo

Aldo Sbaffo, presidente dell'Airc (l'associazione che racchiude i Roma Club), ci ha lasciati questa mattina. La pagina Facebook "Airc 1971" ne annuncia la scomparsa con un post dedicato: 

"È scomparso dopo una lunga malattia Aldo Sbaffo. Presidente dell'A.I.R.C. di ben due scudetti. Nella foto, al centro tra Gilberto Viti e il Presidente Dino Viola".

 


Emerson Palmieri: "Sarebbe una bella cosa se Conte allenasse la Roma"

IL ROMANISTA - CURCIO - Emerson Palmieri, ex terzino della Roma oggi al Chelsea, ha rilasciato una lunga intervista a "Il Romanista", queste le sue parole: 

Come è cambiato l'Emerson Palmieri di Londra rispetto a quello di Roma?
«Penso di essere migliorato in tante cose. Quando sono arrivato a Roma già ero cresciuto molto rispetto al mio arrivo a Palermo. La Premier League è differente: principalmente sono migliorato nel giocare con più intensità».

A Londra c'è la stessa impazienza per i risultati che c'è a Roma?
«No, a Roma è un po' più difficile. In Italia i tifosi sono così, molto appassionati. Qui abbiamo una certa pressione, ma è diverso. È un qualcosa che cambia da posto a posto, credo».

Entrambi gli allenatori che hai avuto al Chelsea, Conte e Sarri, sono accostati di continuo alla panchina della Roma per la prossima stagione. Come ti sembrerebbe un ritorno in Italia per Conte, in giallorosso?
«Guardo questa situazione come una cosa buona. Conte ha dimostrato già di essere un grande allenatore. Ho lavorato con lui solo sei mesi, però ho visto che è un grande. E la sua carriera lo dice. Guidare la Roma sarebbe anche per lui una bella cosa... Per me la Roma è speciale, io mi auguro che questa cosa succeda e se accadrà sarò felice».

Di lui si dice a volte che è un allenatore più incentrato sulla motivazione e sul carattere che sulla tattica. 
«Non è vero, è anche un allenatore molto tattico. Qui, quando avevamo una settimana intera di allenamenti, facevamo moltissima tattica. Ma è anche un tecnico che prova a spingerti al massimo. È un allenatore completo».

Quanto devi nella tua vita a Walter Sabatini?
«Tanto. Tanto. Senza di lui... Come fa un giocatore che faceva la panchina a Palermo ad arrivare a Roma? Si è fidato molto di me e se oggi sono al Chelsea lo devo a lui. Lo porterò dentro per sempre».

A Roma arrivasti tra lo scetticismo generale, ora sei in un top club della Premier. Quanto conta saper aspettare per giudicare il lavoro di un direttore sportivo?
«Non è un lavoro facile, io gli do molto valore. Devi portare una grande responsabilità sulle spalle. Bisogna sempre dare fiducia perché un direttore sportivo vuole sempre il meglio per la sua squadra».

E di Monchi che idea ti sei fatto?
«La stessa. Anche lui ha fatto un buon lavoro in giallorosso. Spesso a Roma non c'è la pazienza di aspettare. In Italia, nel calcio, vogliamo che tutto sia fatto per oggi stesso. Monchi stava facendo un buon lavoro, ha già dimostrato di essere un grande direttore. E nel complesso credo abbia fatto un buon lavoro».

Tu potevi essere qui con Dzeko. 
«Di questo anche io sono rimasto sorpreso. Pensavo che Edin sarebbe venuto a Londra assieme a me. All'ultimo secondo sono cambiate delle cose e purtroppo non è venuto. Mi avrebbe fatto piacere averlo qui».

È vero che hai seguito la semifinale di Champions tra Roma e Liverpool con Rüdiger?
«Non insieme, ma ci siamo scritti per tutta la partita al telefono e abbiamo parlato con FaceTime».

Secondo te la Roma può arrivare a essere un top club europeo nei prossimi cinque anni?
«Il problema è questo: cinque anni fa si diceva la stessa cosa. Ora si parla di altri cinque anni... Alla Roma a volte succedono cose che non capisci. Per questo non si riesce a fare il salto di qualità. Io voglio bene alla Roma, mi auguro che possa crescere non fra cinque anni, già il prossimo anno. La tifoseria lo merita».

Per cose che non capisci intendi in campo, o anche decisioni prese dalla società?
«Tutto, ma a volte è troppo facile parlare solo della società. Le partite si vincono in campo. E io mi ci metto dentro, ero lì due anni fa. Abbiamo perso il campionato per quattro punti contro la Juventus. I giocatori possono fare di più».

CLICCA QUI PER LEGGERE L'INTERVISTA COMPLETA


Roma-Fiorentina, Ranieri: "Scelte difficili, dovrò fare il farmacista, penso 25 ore al giorno a come migliorare questa squadra "

Alla vigilia di Roma-Fiorentina parlerà il tecnico giallorosso Claudio Ranieri in conferenza stampa da Trigoria. Il coach romanista, affronterà i temi della trentesima giornata di Serie A, queste le sue parole:

Under è già tornato col Napoli. Ora sono tornati Pastore e Pellegrini. Come stanno?
Li ho avuti a disposizione poco tempo, tutto il mio compito è fare il farmacista: valutare bene chi può giocare dall’inizio e subentrare, ricordandomi che posso fare solamente tre cambi. Sono a disposizione, ma tra virgolette.

La sconfitta di domenica e il ricordo del KO di Coppa possono essere una spinta in più?

"Mi auguro che siano la benzina che fa reagire, dobbiamo proiettarci a questo. Sette gol in Coppa sono tanti, molti sono stati fatti allo stesso modo, palla lunga a scavalcare la difesa, è un'arma che la Fiorentina sfrutta molto bene, ha fatto gol in 35 secondi contro l'Inter. È un loro modello, al di là di chi gioca". 

Nella Roma manca un rubapalloni, in questo senso fanno coppia Nzonzi e De Rossi o sono un lusso che la Roma non può permettersi?

"Indubbiamente è così, ma due mediani possono fare filtro. Alcune volte riesce, altre no. È logico che avere tutti a disposizioni aumenta le scelte".

I giocatori che hanno uno contro uno sono più importanti?

"Sì, è una mia convinzione. Però c'è chi sta bene fisicamente, chi ha fatto una partita e può rigiocare dopo due giorni, visto che poi ce ne sarà un'altra ancora. Le considerazioni sono varie. Devo valutare chi può darmi 30-45 minuti e chi non avendo allenamento ha bisogno di un recupero più lungo".

Ha detto che Dzeko e Schick devono giocare insieme, ma poi non hanno reso. Uno dei due potrebbe finire in panchina?

"Potrebbe. Chiederò come stanno, Dzeko ha giocato con una botta all'anca e un meloncino sopra la caviglia. Valuterò e sceglierò".

La Roma conferma una tendenza negativa difensiva: sta pensando di cambiare qualcosa?

"Sto pensando 25 ore al giorno a come cambiare questa squadra. Ci sto mettendo tutto me stesso. Valuterò tutto".

Domani Olsen o Mirante?

"Vediamo, dopo l'allenamento sceglierò. Dovrò aspettare anche l'allenamento di domattina".

Totti ha prefigurato l'ipotesi di assumere un ruolo più importante in società. Come lo vedrebbe? Come vede in futuro De Rossi?

"Per De Rossi, ci penserà lui. Per Totti, ha già assunto un ruolo importante, c'è un processo passo dopo passo di entrare in sintonia con la società. È un punto di riferimento importante per me, i giocatori e la società, e la società vedrà in che direzione è meglio che agisca".

Ha sentito Pallotta dopo il Napoli? Ha la sensazione di una squadra che fatichi a tirare fuori gli attributi?

"Non l'ho sentito. La squadra vive un momento particolare, ho visto l'analisi dei chilometri percorsi. Siamo uguali noi e il Napoli, solo che il Napoli ha corso da squadra. Il Napoli ha avuto una percentuale notevole di passaggi riusciti, noi no. Dipende dalla perdita di fiducia che i ragazzi hanno, voglio uomini, una squadra che sappia reagire alle avversità. Se tutto andasse bene, potrei giocare pure io, quando le cose vanno male bisogna aiutarsi reciprocamente".

Si può pensare di puntare su giocatori più liberi mentalmente?

"Ho utilizzato subito Kluivert, Zaniolo l'ho utilizzato quando si è sentito a disposizione e pronto, però voglio dire una cosa. Quando le cose vanno bene, qualsiasi giocatore metti dentro, l'orologio funziona. In caso opposto, devono esserci anche giocatori di esperienza che guidino gli altri".

Col recupero di qualche centrocampista, è possibile un rombo a centrocampo?

"Sto pensando a tutto, ma per pensare bene devo fare allenamento oggi e poi decidere".

Come mai la squadra non riesce a essere corta e compatta? 

"Voglio la squadra corta e compatta, ma è facile a dirsi, meno a farsi. Chi fa l'allenatore nelle giovanili sa che vede delle cose, ci lavora, e la squadra è costruita per fare un certo tipo di gioco, per pressare in avanti, e i difensori impauriti restano dietro. Dobbiamo riuscire a essere compatti".

Pensa di coinvolgere i tifosi a Trigoria?

"Credo che i tifosi abbiano capito che la squadra ha bisogno di loro. La Curva Sud ha incoraggiato fino all'ultimo, anche se stavamo 4-1. È logico che chieda sempre il supporto del pubblico, ma il pubblico vuole vedere che questa squadra reagisca, che faccia qualcosa. Chiedo questo alla mia squadra".

La sua Roma continua a prendere gol, non pensa che bisogna ripartire da questo problema?
"Non chiedo nulla di quando abbiamo la palla, dico loro di non giocarla nella nostra metà campo. Non capisco perché tutte le squadre vogliano iniziare a giocare da dietro. Voglio che si resti compatti, se questa squadra ha delle difficoltà, le mascheri stando compatto. Ma non riusciamo a esserlo".