Ranieri teme l’Udinese: “Spero che segni Dzeko”

LA REPUBBLICA - FERRAZZA - Mentre Zaniolo resta a piedi perché sotto casa è stata rubata l’auto della mamma che lo accompagna a Trigoria in attesa che il figlio prenda la patente, Ranierisi preoccupa per l’Udinese. «È la squadra più difficile che potesse capitare in questo momento — spiazza la sala stampa il tecnico giallorosso — Sono preoccupato perché si chiudono bene e sanno ripartire in contropiede». Domani all’Olimpico (ore 18), la Roma dovrà dare continuità alla vittoria trovata contro la Sampdoria (0-1), sperando di ritrovare i gol di Dzeko, che in casa, in campionato, non segna da un anno. «I suoi gol ci mancano molto — ammette Ranieri — quando un allenatore costruisce una squadra va a vedere proprio i gol fatti dal suo goleador principe e se non arrivano è chiaro che la cosa pesi».

Intanto domani Dzeko non giocherà insieme a Schick. «Schiererò solo uno dei due. Kluivert? Vedendo la gara dell’Ajax in Champions, contro la Juve e calcolando che era titolare con gli olandesi la scorsa stagione, gli ho detto: abbiamo comprato te o tuo fratello? Battute a parte, ha qualità, Justin, farà bene, ma non è facile uscire da quel tipo di calcio lì». Florenzi sta lavorando per essere convocato oggi e scendere in campo contro l’Udinese, così come Pastore, che potrebbe tornare in panchina.


Rivolta 5S sullo stadio vince il fronte del no. Vertice senza telefoni

LA REPUBBLICA - D’ALBERGO/M. FAVALE - Sarà pure un voto non vincolante da un punto di vista tecnico, ma quello espresso ieri dal IX Municipio fotografa i turbamenti della maggioranza M5S sullo stadio della Roma. L'assemblea del territorio in cui si trova Tor di Valle, l'area sulla quale dovrebbe sorgere l'impianto che ha già provocato non pochi guai ai 5 Stelle, ha dato parere favorevole all'annullamento della dichiarazione di interesse pubblico sull'opera. La delibera a prima firma della consigliera comunale Cristina Grancio (esponente oggi di De.Ma, il movimento del sindaco di Napoli Luigi De Magistris, dopo essere stata espulsa dal MSS proprio perché aveva espresso dei dubbi sullo stadio) è stata votata dai 9 consiglieri di opposizione ed è passata solo grazie all'astensione di 14 dei 15 consiglieri 5 Stelle. Tutti tranne una, Alessandra Tallarico, che ha votato sì. E così, la scelte di non scegliere certifica il grandissimo imbarazzo dei grillini romani che negli anni hanno compiuto svariate giravolte su Tor di Valle: prima contrari quando erano all'opposizione, poi favorevoli dopo l'accordo con la Roma e il taglio delle cubature, infine scettici se non critici dopo le inchieste. Eppure sull'impianto che ha provocato dimissioni di assessori (Paolo Berdini), espulsioni (la Grancio), arresti (da Luca Lanzalone fino a Marcello De Vito) e una bufera sul Campidoglio la tensione resta altissima. Lo testimonia il vertice della settimana scorsa convocato in Campidoglio per fare il punto sull'opera insieme ai legali capitolini. Tutti i presenti, assessori, consiglieri comunali, municipali e minisindaci 5 Stelle, sono stati costretti a lasciare i telefoni prima di entrare nella sala che ospitava la riunione. Una mossa dettata dal timore che qualcuno potesse registrare l'incontro come era avvenuto due anni fa, quando proprio la Grancio raccolse sul suo telefono gli audio delle riunioni tra i consiglieri che stavano cambiando idea su Tor di Valle. «Giusta decisione, hanno fatto bene», ammette Andrea Coia, presidente della commissione commercio. Ma non a tutti è piaciuto il diktat della sindaca e della sua squadra. La consigliera Monica Montella, una delle più diffidenti rispetto alla costruzione dello Stadio, ha deciso di non partecipare all'incontro proprio dopo aver appreso della consegna dei telefoni, un'altra retromarcia rispetto ai principi di trasparenza sbandierati dai 5 Stelle negli anni passati all'opposizione.

Intanto, mentre la maggioranza continua a interrogarsi sulle possibili penali in caso di formale ritiro dell'interesse pubblico (decisione che va sottoposta al vaglio dell'Aula Giulio Cesare), si accende la polemica sul voto di ieri in IX Municipio. «Un segnale che non potrà essere ignorato dal Campidoglio», attacca la Grancio. «Il ricatto delle penali da pagare in caso di soluzione alternativa per lo stadio è una fake news», sottolinea Stefano Fassina, l'altro firmatario della delibera approvata ieri. «Anche in municipio IX qualcosa inizia a scricchiolare», afferma il Pd. Il prossimo appuntamento del percorso a ostacoli verso l'impianto di Tor di Valle è previsto per lunedì prossimo: anche la commissione sport del Comune è chiamata a esprimere un parere sul pubblico interesse.


Stadio della Roma, i grillini danno una “spallata” all’annullamento

IL TEMPO - MAGLIARO - Pastrocchio su pastrocchio con risvolti politici. Non è il titolo del nuovo film di Lina Wertmuller ma il caos nel IX Municipio chiamato, ieri, ad esprimere un parere sulla delibera Grancio/Fassina di annullamento d'ufficio della delibera Raggi sul pubblico interesse allo Stadio della Roma. Il Municipio ha votato con un sorprendente 14 astensioni e 9 voti favorevoli alla delibera Grancio/Fassina con una interpretazione sulle astensioni decisamente anomala. Ovviamente la consigliera comunale del Misto, ex M5S, Cristina Grancio e il collega di Sinistra x Roma, Stefano Fassina già cantano vittoria anche se il parere - da più parti considerato neanche obbligatorio - non è vincolante e non ha neanche avuto la maggioranza dei voti. Il nodo, ovviamente, non è tecnico, se non in minima parte. E’ chiaramente un nodo politico.

Doppio. Il primo: i 5Stelle pur di non sbriciolarsi anche nel IX, dopo l'XI, hanno deciso di non decidere aprendo il quesito sull'utilità dell'eleggerli se poi non sanno assumersi una responsabilità che sia una. Ma il secondo nodo è più serio e riguarda la capacità di Virginia Raggi di avere ancora una maggioranza. In Aula Giulio Cesare, quanto meno. La delibera Grancio/Fassina - che stando all'Avvocatura capitolina è inaccettabile visto che non chiede la revoca ma l'annullamento in autotutela senza un solo appiglio giuridico valido - dovrà comunque passare per le commissioni consiliari prima di giungere al voto in Consiglio. Il tutto mentre nel frattempo proseguono senza sostai lavori preparatori fra Comune e Roma/Eurnova per concludere i testi di variante e convenzione urbanistica da portare al voto in Aula.


Qatar-Roma, conferme da Parigi

MF-MILANO FINANZA - MONDELLINI  - Dominatore incontrastato del calcio francese da otto anni (con la proprietà del Paris Saint-Germain), il Qatar è tentato di entrare in Italia e ha sviluppato contatti con la Roma. Dopo l'anticipazione di MF-Milano Finanza del 4 aprile di un interesse del Paese del Golfo per il club capitolino a cui hanno fatto seguito le conferme ottenute sul tema dal Corriere dello Sport (giornale tradizionalmente molto addentro alle cose giallorosse), ieri è stata la volta de L'Equipe, principale quotidiano sportivo francese, a ribadire l'interesse del Paese arabo per il club capitolino controllato dall'imprenditore statunitense James Pallotta.

Il quotidiano transalpino, che segue da molto vicino gli investimento del Qatar visto che sono i proprietari del principale club della capitale francese, ha dedicato ben due pagine all'operazione spiegando che «nonostante Pallotta abbia smentito di aver ricevuto un'offerta per la Roma, in realtà esiste un vero interesse dell'Emirato per il club italiano e che sta studiando questa ipotesi attraverso il suo principale braccio di investimento sportivo, la Qatar Sports Investments (Qsi)». Il progetto, ha spiegato il quotidiano parigino, sarebbe quello di possedere più club europei per allargare la propria presenza sul Vecchio continente. Attenzione però, se la Qsi sta valutando il dossier Roma, non sarà questo soggetto che eventualmente investirebbe nella Roma. La Qsi è già proprietaria del Paris Saint-Germain e siccome le regole Uefa, che normano la partecipazione alle coppe europee, vietano che due squadre appartenenti allo stesso soggetto possano competere nella stessa competizione, il Qatar utilizzerebbe altri fondi per il suo eventuale ingresso nel capitale della Roma, in modo che non ci sarebbe nessun legame giuridico o economico tra le proprietà dei due club. Si tratterebbe di un passaggio formale che peraltro è già stato utilizzato dalla Red Bull nel 2017 quando il Red Bull Salisburgo e il RB Lipsia, entrambe facenti capo al colosso austriaco delle bevande energetiche, poterono giocare la Champions League nella stessa stagione dopo aver provato che nella gestione del sodalizio tedesco e di quello austriaco non c'era influenza reciproca.

Il 4 aprile MF-Milano Finanza ha anticipato l'interesse del Qatar per la Roma svelando che il rapporto tra il Paese arabo per il club giallorosso potrebbe anche non esaurirsi con la sponsorizzazione (tramite la compagnia aerea Qatar Airways) della squadra datata primavera 2018 in quanto l'Emirato è interessato a entrare nell'azionariato di un grande club di Serie A. Va detto però che al momento Pallotta non sembra intenzionato a vendere. L'uomo d'affari statunitense ha messo al centro del proprio progetto imprenditoriale sulla Roma la costruzione del nuovo stadio. E sin tanto che ci sarà una speranza di poterlo edificare ben difficilmente Pallotta mollerà le redini del club capitolino. Anche perché, da bravo businessman, sa benissimo che un conto sarebbe vendere la Roma senza la sua nuova casa e un conto sarebbe cederla con un nuovo impianto nel suo portafoglio


Anticipo dello stadio Roma: ecco l’”effetto catastrofico"

CORRIERE DELLA SERA - (...) Sulla Colombo, su Via del Mare e sull’Ostiense imbottigliate e intorno all’Eur chiuso per il grand prix di Formula E, in pratica, va in scena il trailer di quel film «catastrofico» ipotizzato dal Politecnico di Torino in relazione alla mobilità nel quadrante cittadino, il Municipio IX, che in teoria dovrebbe ospitare lo Stadio della Roma. Secondo i tecnici dell’ateneo, in assenza di strutture ad hoc che alleggeriscano i flussi di traffico, il quadro è più o meno quello dipinto ieri mattina. Destinato, forse, a cambiare in meglio tra «dieci anni», quando cioè il Pums — piano urbano della mobilità sostenibile — andrà a pieno regime garan- tendo lo spostamento del baricentro della mobilità sulla rete metro-ferro: significa, in sostanza, un cambio di asse con più collegamenti con la Stazione Tiburtina; ma soprattutto un cambio (epocale) di cultura da parte dei cittadini, quasi una mutazione genetica.

Complicata da ottenere in tempi così stretti: la Roma e il Campidoglio prevedono per fine anno l’apertura cantieri a Tor di Valle e per il 2022 il via libera ai tornelli dell’impianto giallorosso. Sempre che, va detto, l’amministrazione M5S confermi il sì all’opera (...).


Allenamento Udinese. Rifinitura e poi partenza per Roma nel pomeriggio

L'Udinese si allena in vista della partita contro la Roma. La squadra si è incontrata al centro sportivo stamattina e ha iniziato il lavoro in palestra prima delle ore 11, per poi scendere in campo del Bruneschi. Igor Tudor, dopo la sessione di rifinitura, terrà la conferenza stampa al Dacia arena. Nel pomeriggio i giocatori partiranno per la capitale.


La Roma valuta Fernando e Meitè

La Roma sta pensando a Fernando dello Spartak Mosca. L'ex Sampdoria ha la scadenza del contratto nel 2021 e la sua valutazione è fattibile: intorno ai 15 milioni. Il club giallorosso, secondo La gazzetta dello Sport, non esclude però Meitè.


Queste le prime immagini della maglia Home della Roma per la prossima stagione (Foto)

Arrivano le immagini della maglia Home della Roma per la prossima stagione. Dopo settimane di indiscrezioni, il giornalista Jacopo Aliprandi ha pubblicato alcune foto tramite sil suo account Twitter che confermano quanto già scritto e detto in precedenza La casacca giallorossa sarà caratterizzata dalla presenza di fulmini rossi su sfondo giallo sul colletto e sulle maniche. 

 


Ziyech: "La Roma non è un capitolo chiuso. Con Kluivert ci sentiamo spesso e ne abbiamo parlato"

Hakim Ziyech, centrocampista dell'Ajax, è stato intervistato dal portale calciomercato.it e ha parlato anche della Roma, che lo aveva seguito la scorsa estate: 

Negli anni hai giocato come mezzala, trequartista e attaccante esterno rendendo sempre bene. Dove preferisci giocare?
"Non ho una posizione preferita vera e propria, per me l'importante è giocare. Al momento mi piace giocare sugli esterni, ma se l'allenatore mi chiedesse di spostarmi al centro, lo farei volentieri".

L'estate scorsa sei stato molto vicino alla Roma. Molti tifosi ancora ti rimpiangono e chiedono di te sui social. Credi che sia un capitolo chiuso?
"No, non penso".

Sei ancora in contatto con Justin Kluivert? Ti ha detto qualcosa sulla Serie A?
"Sì, ci sentiamo regolarmente e sì, abbiamo parlato anche di questo".

Francia, Germania, Italia, Inghilterra, Spagna... Dove ti piacerebbe giocare se dovessi lasciare l'Ajax?
"Non c'è un campionato dove preferirei giocare. Dipende dal tipo di progetto che il club ha su di me. L'importante per me è continuare a crescere sempre come giocatore".


Mondellini, MF: "Qatar interessato alla Roma e non alla Lazio per il nome, il progetto stadio e una proprietà meno solida"

Luciano Mondellini, giornalista di Milano Finanza, è stato intervistato nel corso della trasmissione Te la do io Tokyo in onda su Centro Suono Sport. Queste le sue dichiarazioni: 

Qatar interessato a Roma e non alla Lazio? 

"Sì, mi risulta che sia così per diversi motivi: il nome della città è il nome della squadra, il progetto dello stadio e una proprietà che sembra meno solida rispetto a quella della Lazio. Loro stanno valutando e studiando, posso confermarlo. Siccome sanno la situazione dello stadio, se ne parlerà tra mesi. Probabilmente agiranno in vista del Mondiale in Qatar. Totti è un brand bellissimo”.


Mirante: "Olsen gran portiere e persona per bene. La vittoria con la Samp ha rilanciato le nostre ambizioni Champions"

Antonio Mirante, portiere della Roma, è stato intervistato da Sky Sport in vista della sfida di domani contro l'Udinese dove dovrebbe giocare titolare per la terza volta consecutiva. Queste le sue dichiarazioni:

L'Udinese?
"Udinese-Roma la ricordo bene, è stata la mia prima partita con la Roma. Abbiamo avuto molto possesso palla senza però trovare la giocata giusta. Nel secondo tempo siamo stati impazienti e ci siamo esposti al loro contropiede, che è l’arma migliore che hanno. Il cambio d’allenatore gli ha dato nuove motivazioni. Hanno recuperato pedine importanti, davanti hanno ottime individualità. Okaka e Lasagna sono forti".

Sulle ambizioni della Roma?
"Il risultato della settimana scorsa ci ha rilanciato in zona Champions, dobbiamo essere bravi a non accontentarci. Ranieri conosce ogni sfaccettatura del calcio, tutte le situazioni e le corde che vanno toccate. Abbiamo un’impostazione diversa, anche da quando inizia il portiere (l’azione ndr). Questo ti fa drizzare le antenne e se vogliamo lottare ancora per la Champions è fondamentale".