Ora la Roma non ha dubbi: c'è De Rossi nel futuro

LA GAZZETTA DELLO SPORT - C’è un futuro che si può sovrapporre al presente e che porta all’immagine di Daniele De Rossi. Ormai infatti non è più in discussione il desiderio del capitano giallorosso, cioè prolungare ancora di un anno il suo rapporto con la Roma. Con la dirigenza il rapporto è ottimo e a fine stagione il nuovo matrimonio potrebbe essere celebrato per allungare l’avventura di una vita fino al 2020. L’unico discrimine potrebbe arrivare solo dal fisico, che negli ultimi anni ha fatto soffrire De Rossi tant’è che, se si escludono le sue due prime stagioni under 20, mai aveva giocato così poco come quest’anno finora (20 presenze). A frenarlo i problemi al polpaccio e, soprattutto, alla cartilagine del ginocchio destro, ma se da qui alla fine della stagione non ci saranno ricadute, nulla fermerà il nuovo accordo.


La Roma ora ci crede

IL TEMPO - AUSTINI- La scena più significativa a Marassi arriva dopo il fischio finale: i giocatori si abbracciano fra loro, si incitano, De Rossi si divide tra i compagni e i tifosi festanti nel settore ospiti, a cui rivolge un bellissimo urlo da condottiero. La Roma si è riaccesa e ritrovata in una notte a Genova, stadio dove spesso accadono cose non banali:
lì, nel 2005 sempre contro la Samp, nacque il 4-2-3-1 spallettiano con Totti centravanti, l'altro ieri potrebbe (condizionale decisamente obbligatorio) esser sbocciata la squadra di Ranieri. La domenica giallorossa è stata ancora più bella del sabato, che aveva già portato il distacco dal Torino, tre punti recuperati al Milan e un -1 dal quarto posto: il pari di San Siro tra Inter e Atalanta e quello inatteso della Lazio in casa col Sassuolo consentono a De Rossi e soci di guadagnare in un colpo solo punti su tutte le rivali per la Champions e l'Europa League. E il caso di nominarle entrambe, perché il mischione che si è riformato tra il terzo e l'ottavo posto è il preludio a una volata di sette partite in cui ogni squadra resterà sospesa tra il tutto e il nulla. Una corsa che la Roma annichilita da Spal e Napoli non sembrava neppure in grado di affrontare e invece ora, all'improvviso, si ritrova a sei punti dall'Inter terza, con la prospettiva di uno scontro diretto da affrontare a Milano fra due settimane, il sabato di Pasqua. E quella la sfida teoricamente più dura nel cammino finale di Ranieri, c'è anche la Juventus alla terzultima ma i bianconeri, quella sera, saranno campioni d’Italia già da un pezzo e forse ancora impegnati in Champions. Le altre avversarie si chiamano Udinese, Cagliari, Genoa, Sassuolo e Parma, in tutto quattro partite all'Olimpico e tre in trasferta, insomma c'è di peggio ma la Roma di quest'anno non dà la minima garanzia. Ecco perché saggiamente il  tecnico di San Saba ha invitato tutti alla calma dopo il successo fondamentale di Genova: «Ora non pensiamo alla Champions- ha detto Ranieri- anche se i giocatori fra loro lo stanno già facendo, ma ragioniamo di partita in partita». I progressi nelle ultime due gare si sono visti, soprattutto nell'unità d’intenti e

nello spirito, ma di problemi ne restano diversi. A cominciare dagli infortuni: a Marassi Karsdorp si è procurato una lesione al flessore che gli farà saltare almeno le prossime due partite. Si tratta del 44° infortunio muscolare della stagione, numeri ai confini della realtà. E considerata la squalifica in arrivo per Kolarov, il recupero non ultimato di Florenzi e lo stop di Santon, che tornerà disponibile solo a inizio maggio, Ranieri al momento non ha terzini da schierare contro l'Udinese. Chiederà uno sforzo all’esterno di Vitinia, atteso in gruppo a metà settimana per testare le condizioni del polpaccio lesionato in nazionale. Dovrebbero recuperare Perotti e Pastore almeno per la panchina, El Shaarawy è pronto a riprendersi il posto dal l’ mentre va valutata la condizione di Under: ai postumi della lesione muscolare si è aggiunta una fastidiosa lombalgia che gli ha impedito di giocare con la Samp.


Karsdorp: è lesione. La rincorsa di Florenzi

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Pur in assenza di esami strumentali, che verranno fatti oggi, sembra proprio che Rick Karsdorp abbia rimediato una lesione muscolare all’inserzione del bicipite femorale, cosa che lo costringerà a restare fuori per almeno un paio di settimane. A questo punto, vista la squalifica di Kolarov e l’infortunio di Santon (fuori almeno per una ventina di giorni), sabato contro l’Udinese Claudio Ranieri si ritroverebbe senza un terzino di ruolo, a meno che ovviamente non recuperi Florenzi dall’infortunio al polpaccio che ha rimediato in Nazionale. Nello staff giallorosso c’è abbastanza ottimismo, sperando che, mentre oggi è previsto un allenamento differenziato, da domani il jolly possa rientrare in gruppo e così cominciare la rincorsa verso un posto da titolare.


Il sorpasso di Mirante. La porta è nelle sue mani

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Antonio Mirante aspetta il terzo indizio per rendere ufficiale la prova. Che poi non è altro che il cambio di gerarchie tra i portieri della Roma, il rovesciarsi dei valori in campo tra chi doveva essere il titolare indiscusso (Robin Olsen) e chi, invece, è arrivato a Roma per offrire un contributo d’esperienza. Mirante, appunto. L’uomo che da due partite si è impossessato della porta della Roma e sembra proprio non volerla mollare più, almeno fino al termine della stagione: in questo momento garantisce e offre ai compagni di difesa ciò che Olsen, con tutte le sue incertezze, non riusciva ad offrire più. E cioè sicurezza. Non è un caso, infatti, che alcuni giocatori siano tornati di colpo a far meglio di quanto non abbiano fatto prima. Federico Fazio, ad esempio. Passata Roma-Parma, si vedrà cosa fare. Nel senso che Mirante ha un contratto con i giallorossi fino al 2021, altri due anni. Ovviamente la Roma non pensa a lui come il portiere del futuro, ma ora ha la certezza che è un ottimo secondo, di livello, in grado di garantire affidabilità in ogni situazione in cui può essere chiamato in causa.


La confraternita del gol: i marcatori diversi sono 17

LA GAZZETTA DELLO SPORT - Il fattore «D» della Roma: da Dzeko a De Rossi, sono diciassette i marcatori stagionali in Serie A, appena uno in meno del Borussia Dortmund. Una sorta di piccolo record nei cinque maggiori campionati europei, una catena del gol che, magari, nell’anno in cui proprio l’attaccante bosniaco fatica a segnare, può aiutare la squadra nella rincorsa alla Champions. In difesa hanno segnato Juan Jesus, Kolarov — ben 7 volte — Fazio, con 4 centri, e Manolas, mentre a centrocampo, prima di De Rossi, erano andati in gol Cristante, Pellegrini, Zaniolo, Pastore e Nzonzi. Anche il vice capitano, Florenzi, ha trovato due volte la via della rete, mentre davanti ci sono state le note dolenti. Perotti è a quota 4 gol di cui 3 su rigore, Dzeko si è limitato a 7, Schick è a 3 così come Ünder, Kluivert è a quota 1, mentre il capocannoniere della squadra El Shaarawy, è a 9. Considerando anche le coppe, i marcatori stagionali della Roma sono 18 (c’è Marcano in Coppa Italia).

 


Stadio della Roma, si valuta la revoca di pubblica utilità

Lo stadio della Roma torna ad essere in cima all’agenda della capitale. Come riporta Ilario di Giovambattista di Radio Radio, dopo Marcello de Vito in manette, in Campidoglio si valuta la presenza o meno di margini per revocare la pubblica utilità del progetto di Tor di Valle.


La Roma ricorda Di Bartolomei in occasione dei suoi 64 anni (Video)

La Roma ricorda Agostino Di Bartolomei tramite un video apparso sul canale Twitter dei giallorossi. Oggi l'ex bandiera dei capitolini, avrebbe infatti compiuto 64 anni.


De Rossi presente alla riunione tra club e arbitri (Foto)

Partecipa la squadra arbitrale al completo alla riunione iniziata da poco nella sede della Lega Serie A fra i vertici dell'Aia e le società. Al quarto piano della sede di via Rosellini si sono dunque incrociati di nuovo Michael Fabbri, l'allenatore del Milan Rino Gattuso e il capitano Alessio Romagnoli, due giorni dopo le dure proteste del club rossonero per la direzione di gara dell'arbitro nella partita con la Juventus. Al confronto con il presidente dell'Aia, Marcello Nicchi, e con il designatore, Nicola Rizzoli, partecipano fra gli altri il presidente della Lega Serie A, Gaetano Miccichè, i vertici dell'Assocalciatori, l'allenatore dell'Inter, Luciano Spalletti, con il capitano Samir Handanovic e l'ad Giuseppe Marotta, Gian Piero Gasperini per l'Atalanta, Andrea Barzagli e l'assistente allenatore della Juventus, Marco Landucci, il capitano del Torino, Andrea Belotti. Per la Roma è arrivato Daniele De Rossi intorno alle 11.20.


Chievo Verona, indagato Campedelli per plusvalenze fittizie

IL RESTO DEL CARLINO - Il presidente del Chievo Luca Campedelli risulta indagato in un'inchiesta della Procura di Forlì sulle plusvalenze fittizie realizzate con la compravendita di calciatori a valori gonfiati fra Cesena e il club veronese. Oltre a Campedelli sono indagati anche l'ex presidente del Cesena Giorgio Lugaresi e Giampiero Ceccarelli, capitano cesenate che poi ha rivestito incarichi manageriali nella società romagnola, dichiarata fallita la scorsa estate. I tre hanno ricevuto la notifica della richiesta di proroga delle indagini preliminari. Un'altra inchiesta sarebbe invece legata al fallimento del Cesena. Le indagini sono coordinate dai pm Filippo Santangelo e Francesca Rago. La vicenda delle plusvalenze era stata trattata dalla giustizia sportiva e si era conclusa con una penalizzazione di tre punti ai veneti e tre mesi di inibizione a Campedelli.


Allenamento Roma, individuale per Pastore, Florenzi, Santon e Perotti

La squadra di Ranieri torna a Trigoria in vista della gara con l'Udinese. In mattinata i giallorossi si sono ritrovati a Trigoria e hanno seguito il seguente programma di lavoro: palestra, riscaldamento, lavoro tecnico-tattico e partitella conclusiva. Seduta individuale per Santon, Florenzi, Perotti e PastoreKarsdorp, invece, svolgerà esami nel pomeriggio per far luce sull'infortunio subìto sabato sera durante Sampdoria-Roma. Assente De Rossi, che ha preso parte all'incontro tra club e arbitri in Lega.


Di Biagio: "Non ci aspettavamo l’esplosione di Zaniolo"

A margine della conferenza stampa di presentazione dell’evento “La notte dei Re” il commissario tecnico dell’Italia Under 21 Luigi Di Biagio ha parlato ai microfoni di Sky Sport, Queste le sue parole: “Li conosciamo molto bene, soprattutto il bianconero che è nel giro delle nazionali giovanili da quando ha 15 anni. Abbiamo visto in loro un potenziale incredibile, ma forse non ce l’aspettavamo nemmeno noi questa loro esplosione. Il ruolo di Zaniolo? Per me è una mezzala, ma ha talmente tante doti che può giocare in tutte le posizioni del centrocampo. Ha corsa, tecnica, forza, fantasia, continuità ed equilibrio. Fiducioso di averli a disposizione o Mancini li vorrà convocare? Con Roberto parliamo quasi tutti i giorni. Sono fiducioso, ma non solo su loro due, anche su altri giocatori, più avanti faremo le nostre valutazioni”.


Zaccardo: "Penso che si parlerà molto di Dzeko quest'estate"

Il campione del mondo con l'Italia nel 2006, Cristian Zaccardoha parlato ai microfoni di SKY SPORT di Edin Dzeko, suo compagno di squadra ai tempi del Wolfsburg. Queste le sue parole rilasciate all'emittente satellitare: "È esploso quando giocava con me in Germania. Ha sempre voluto giocare in Italia e, dopo il primo anno in cui ha vissuto qualche momento di difficoltà, è riuscito a dimostrare le sue qualità. Dzeko è un attaccante completo. Il suo futuro? Si vedrà, nel calciomercato può succedere sempre di tutto. Devo dire che la Roma è stata molto brava a prenderla ad un prezzo basso per quelli che sono i parametri attuali. Penso che si parlerà tanto di lui quest'estate".