Dzeko raggiunge le 100 presenze con la maglia della Bosnia

Edin Dzeko, attaccante della Roma e della nazionale bosniaca, è stato premiato ieri sera dalla sua federazione per le 100 presenze raggiunte con la maglia della Bosnia. La piccola cerimonia è avvenuta prima del match contro l’Armenia vinto per 2-1.


De Biasi: "L'incostanza nel rendimento è una caratteristica della Roma"

Gianni De Biasi, ex CT dell'Albania, ha parlato al portale torinogranata.it. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni:

“La Roma secondo me sta vivendo un momento pessimo. Prova ne è la risicata vittoria in casa con l’Empoli e la sconfitta una settimana dopo a Ferrara con la SPAL. Credo che tutto sommato questa squadra abbia nell’incostanza di rendimento una delle sue caratteristiche basilari”.


Baldissoni alla Raggi: "Lo stadio si farà"

IL TEMPO – MAGLIARO - "Per noi non è un'aspettativa ma è un diritto veder realizzato lo Stadio nei tempi più rapidi possibili visto che la Conferenza dei servizi l'ha ormai approvato da 15 mesi. Dal punto di vista giuridico non c'è alcun motivo per un rallentamento del processo". Il giorno dell'arresto del grillino Marcello De Vito, presidente dell'Assemblea capitolina, Mauro Baldissoni era stato molto chiaro. La Roma continua a mantenere un basso profilo di fronte agli ultimi eventi, in modo molto simile a quanto avvenuto all'epoca dell'arresto di Luca Parnasi. Anzi proseguono gli incontri con le più importanti aziende italiane nel settore delle grandi costruzioni - De Eccher di Udine, Salini Impregilo e altre - per trovare il partner cui affidare il ruolo di General contractor in vista del'avvio dei lavori. Così come d'accordo tra James Pallota e Eurnova per il passaggio di proprietà dei terreni è ormai pronto da firmare.

Perché una cosa per la Roma è un punto fermo: "Veder realizzato lo Stadio è un diritto". E poco interessano le fibrillazioni interne del Movimento 5 Stelle. Colloqui informali tra Palazzo Senatorio e il quartier generale giallorosso - chiacchiere anche con i vertici nazionali con il Movimento - vanno tutti nella direzione di proseguire con i lavori. Ci sono ancora alcune settimane in cui i dettagli degli accordi tecnici - le modalità di realizzazione delle opere di pubblico interesse che saranno inserite all'interno della Convenzione urbanistica da votare in Consiglio comunale insieme alla variante - dovranno essere limitati e messi a punto, anche se l'accordo con il Campidoglio è, in massima parte, raggiunto. Settimane che, per la Roma, potrebbero essere sufficienti a far rientrare le palpitazioni interne dei malpancisti grillini in Aula Giulio Cesare. Anche perché, ulteriore ragionamento, all'indomani dell'arresto di Parnasi, il Comune ha avviato e poi completato l'analisi di tutti gli atti, compresa la sceneggiata del Politecnico di Torino sulla mobilità, senza che emergesse nulla. Né l'arresto di De Vito può cambiare nulla: perché lo stadio, in questa seconda inchiesta, c'entra ancora meno della prima in cui era a mala pena una quinta teatrale. E perché al presidente del Consiglio comunale - a proposito, De Vito, senza che vi sia stata una votazione o dimissioni o altro, è stato completamente cancellato dal sito istituzionale del Comune come se non fosse mai esistito: una damnatio memoriae in salsa grillina - vengono contestati episodi legati ad altri progetti risalenti per altro a periodi in cui Parnasi era stato già arrestato e, quindi, posto nella condizione di non reiterare il reato.

Insomma come nel vecchio film di Luigi Magni, Nell'anno del Signore, "dovemo fà a fidasse" è casa ancora buona in casa giallorossa. Ma, per evitare sorprese sgradevoli, non è da escludersi che, se i singhiozzi grillini dovessero proseguire, la Società possa prendere in considerazione anche una qualche iniziativa più forte verso il Campidoglio. L'unica volta in cui la Roma alzò la voce è quando Spalletti e Totti rilanciarono "famostostadio", trasformato in un hashtag e rilancitao con una potenza mediatica di tale forza da spazzare via in mezzo pomeriggio le resistenze grilline. Questa volta potrebbe essere una presa di posizione mediatica ma, magari, accompagnata anche da un qualche tipo di comunicazione formale nella quale la Roma possa sottolineare come il diritto - già così forte nell'inverno 2016/2017 da non reggere al rischio causa di risarcimento - ora sia ancor più saldo, vista la delibera Raggi sul pubblico interesse ma, soprattutto, il via libera della Conferenza di Servizi.


Ecco chi ha saccheggiato Roma: cinque anni di scandali capitali

IL FATTO QUOTIDIANO - OSSINO - "C'è un mondo in cui tutti si incontrano, il mondo di mezzo è quello dove è anche possibile che io mi trovi a cena con Berlusconi...". Le parole di Massimo Carminati risuonano come una profezia capace di annunciare le vicende che negli ultimi anni hanno portato numerosi politici tra i corridoi della cittadella giudiziaria di piazzale Clodio, a Roma. Sindaci, presidenti della Regione, consiglieri comunali, assessori e funzionari pubblici di ogni sorta: che si tratti di Mafia Capitale o delle indagini sulla metro C,o ancora delle diverse inchieste che ruotano  intorno al Nuovo Stadio della Roma poco importa, da anni il ruolo appeso fuori dalle porte delle aule del Tribunale romano riporta le “pagine gialle” del “Sistema Capitale”.

MONDO DI MEZZO - Mafia Capitale è l'esempio più significativo. I processi scaturiti dall'operazione del dicembre del 2014 non coinvolsero solo il “Mondo di Mezzo”, chiamando in causai criminali storici come Massimo Carminati o i ras delle cooperative alla Salvatore Buzzi, ma anche numerosi politici: dall’ex Pdl Luca Gramazio (condannato in appello a 8 anni e 8 mesi), all’ex presidente dell’assemblea capitolina del Pd Mirko Coratti (4 anni e 2 mesi), passando per il consigliere del Cd Pierpaolo Pedetti (3 anni e 2 mesi) e per quello del Pdl Giordano Tredicine (2 anni e 6 mesi). E ancora il veltroniano Luca Odevaine, il presidente Ama Franco Panzironi e quello del decimo municipio Andrea Tassone, del Pd. Il 25 febbraio scorso, in un processo stralcio, anche l’ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno (Pdl), é stato condannato a 6 anni di reclusione per aver ricevuto, in gran parte attraverso la fondazione Nuova Italia, oltre 200 mila euro dall'imprenditore Salvatore Buzzi. E poi ci sono le indagini sulle presunte false testimonianze durante il processo: è il caso dell'ex vice ministro agli Interni Filippo Bubbico, dell'ex braccio destro di Alemanno, Antonio Lucarelli, e dell'esponente del Pd Micaela Campana.

METRO C - Le indagini sono state concluse nel luglio scorso. L'ex sindaco Gianni Alemanno, il suo ex assessore Antonio Aurigemma (Pdl) e l'ex assessore ai Trasporti in epoca Marino, Guido Improta, devono difendersi con altre 22 persone perché, nel 2011, alcune delibere sospette avrebbero ingannato Cipe, lo Stato, la Regione e il Comune di Roma, procurando un profitto di 230 milioni di euro ad alcuni costruttori.

SCARPELLINI - Nel 2016 gli inquirenti avevano raccoltole rivelazioni della ex compagna di Manlio Vitale, "er Gnappa", un gregario che ai tempi d'oro della Banda della Magliana era il padrone della Garbatella. La donna aveva rivelato che Vitale era in contatto con Sergio Scarpellini, il costruttore scomparso il 20 novembre scorso e che negli anni '90 affittava immobili al Parlamento. Per i pm fu come aprire il vaso di Pandora. Intercettazione dopo intercettazione nacquero diverse indagini, come quella che ha portato alla condanna in primo grado (3 anni e 6 mesi di reclusione) dell'ex capo del personale del Campidoglio, Raffaele Marra, che avrebbe messo a disposizione dell'immobiliarista la sua funzione, per due assegni circolari da 367 mila euro. Marra sta affrontando anche un secondo processo per difendersi dall'accusa di abuso d'ufficio in relazione alla nomina del fratello Renato, nominato a capo del Dipartimento Turismo del Campidoglio. E sempre dall'indagine su Vitale e Scarpellini che nasce l'inchiesta che porterà all'arresto del sindaco di Ponzano, Enzo De Santis, e all'iscrizione nel registro degli indagati dell'ex vicepresidente della Regione Lazio, Luciano Ciocchetti (Udc), dell'ex FI Denis Verdini e, ancora una volta, dell'ex presidente dell'assemblea capitolina Mirko Coratti (Pd).

STADIO - Sempre dalle rivelazioni di Scarpellini è nata l'indagine sul Nuovo Stadio della Roma. L'imprenditore Luca Parnasi finisce in cella nel giugno scorso e il sistema da lui promosso, basato sulla corruzione a pioggia, travolge politici del M55, del Pd e di Forza Italia. Così i pm hanno chiesto di procedere con rito immediato nei confronti di Luca Lanzalone, l'ex uomo stadio della Raggi. L'inchiesta ha preso di mira, tra gli altri, anche Adriano Palozzi (FI), ex vicepresidente del Consiglio della Regione Lazio, il consigliere regionale Michele Civita (Pd), quello comunale in quota Forza Italia Davide Bordoni e l'assessore allo sport del X municipio Giampaolo Gola (M55). Un filone di indagine punta anche su un giro di finanziamenti illeciti che avrebbe favorito Pd e Lega: sono indagati i rispettivi tesorieri, Francesco Bonifazi e Giulio Centemero. Dulcis in fundo l'ultimo stralcio: l'arresto del presidente dell'assemblea capitolina, il 5 Stelle Marcello De Vito e l'iscrizione nel registro degli indagati dell'assessore allo Sport, Daniele Frongia, e dell'ad di Acea Stefano Donnarumma, accusato per due sponsorizzazioni all'Auditorium della Conciliazione da 25 mila euro ciascuna, anche se per Acea Spa "le contestazioni non sono riferibili né allo stadio della As Roma né alla presunta vicenda del Business Park". Frongia invece è stato accusato dopo le dichiarazioni con cui Parnasi aveva raccontato agli inquirenti di aver chiesto all'assessore il nome di qualcuno da assumere nella sua società "Ampersand". Alla fine la persona segnalata da Frongia non fu assunta e i legali dell'assessore hanno reso noto che presto la faccenda verrà archiviata. Più complessa la situazione che riguarda De Vito: sarebbe stato corrotto, sotto forma di incarichi all'avvocato Camillo Mezzocapo, attraverso un "sistematico mercimonio della funzione pubblica" di cui avrebbe usufruito sia Parnasi sia i fratelli costruttori Pierluigi e Claudio Toti, oltre all'imprenditore Giuseppe Statuto.

PROVINCIA -  Parnasi è coinvolto anche in un procedimento della Corte dei Conti, quello sul palazzo della Provincia. Un immobile inagibile acquistato alienando locali della Provincia, grazie a una certa dose di "finanza creativa", ha portato i pm contabili a notificare un atto di messa in mora nei confronti di 105 persone. Dagli ex presidenti della Provincia targata Pd, Enrico Gasbarra e l'attuale governatore del Lazio e segretario del Pd Nicola Zingaretti, fino al sindaco di Roma Virginia Raggi, del Movimento 5 Stelle, e il suo predecessore Ignazio Marino.

CORTE DEI CONTI - Una delle indagini più importanti degli ultimi mesi è quella nata dalle dichiarazioni dell'avvocato che aveva in pugno numerosi giudici di Palazzo Spada, Piero Amara. Dalle sue rivelazioni i leader di Forza Italia e Pd, Berlusconi e Zingaretti, sono stati indagati rispettivamente per corruzione in atti giudiziari e finanziamento illecito. L'ex capo di gabinetto di Zingaretti, Maurizio Venafro, è indagato per false fatturazioni.


Calcio a 5, la Roma U19 vince la Coppa Italia

Giorno di festa per la Roma Calcio a 5: a Faenza, l’Under 19, vince la Coppa Italia di categoria battendo la Fenice Veneziamestre per 4-2.


Dopo Florenzi anche El Shaarawy lascia la nazionale per un problema al polpaccio

Brutte notizie in casa Roma. Da ritiro della nazionale, dopo l'infortunio di Florenzi, è rientrato anticipatamente anche El Shaarawy. L'esterno giallorosso ha accusato un fastidio al polpaccio sinistro ed è rientrato nella Capitale. Domani si sottoporrà a controlli specifici con lo staff medico della Roma, sperando non si tratti di nulla di grave.


Sadiq: "Ai Rangers mi sentivo umiliato. La situazione è degenerata in incubo"

Umar Sadiq, attaccante di proprietà della Roma ed oggi in prestito al Perugia, ha rilasciao un'intervista al Sunday Post a cui ha raccontanto della sua esperienza negativa ai Rangers Glasgow con Steven Gerrard:

"Gerrard si è dimostrato molto diverso da quello che credevo sarebbe stato. Inizialmente non sapevo nulla del loro interesse, se la stavano vedendo la Roma e i miei agenti. Quando il mio procuratore me ne ha parlato ho espresso dei dubbi, non ero sicuro che fosse la cosa giusta da fare. Poi fu lo stesso Steven Gerrard a convincermi: mi ha telefonato tre o quattro volte, complimentandosi con me e dicendomi che sarebbe stato al mio fianco e che mi avrebbe fatto crescere. Mi ha fatto sentire importante e mi ha convinto ad accettare. Quando sono arrivato, non ho avuto neanche il tempo di sistemarmi prima che arrivasse Lafferty: è stato in quel momento che sono iniziati i problemi e la situazione è degenerata in un incubo. All’improvviso mi è stato detto che non potevo più usare lo spogliatoio della prima squadra. Mi dovevo cambiare con i bambini, poi qualche giorno dopo mi hanno anche vietato di parcheggiare l’auto all’interno del centro sportivo. Mi sentivo umiliato e continuavo a chiedere quale fosse stato il motivo di questo cambio di atteggiamento, ma non ho mai ricevuto risposta. Neanche Gerrard ha dato spiegazioni, né a me né ai miei agenti sulla ragione del cambiamento di atteggiamento. Non ho mai ricevuto alcuna risposta. Una volta mi hanno multato di ventimila sterline per un mi piace su Instagram, è stato assurdo. E i Rangers non mi hanno nemmeno pagato: devo ancora avere il mio stipendio di dicembre".


La Uefa omaggia Dzeko per le 100 presenze in nazionale (foto)

Edin Dzeko, attaccante della Roma, ieri ha giocato con la propria nazionale contro l'Armenia, raggiungendo le 100 presenze. La Uefa, tramite il proprio profilo Twitter, ha voluto omaggiarlo per essere il primo giocatore della Bosnia a raggiungere questo traguardo.

 


Pallotta contatta Campos per il ruolo di DS. Ma il dirigente vuole carta bianca

Dopo l'addio di Monchi la Roma continua la ricerca di un nuovo DS. Il presidente Pallotta, come riferisce Tele Radio Stereo, vorrebbe fortemene Luis Campos; avviandone già i contatti. Ma Campos, oggi DS del Lille e nel mirino anche di Chelsea ed Arsenal, non si accontenterebbe solo della Champions League. Infatti il DS vorrebbe carta bianca, soprattutto per quanto riguarda la scelta del prossimo allenatore e la possibilità di cambiare la mentalità dello spogliatoio. Adesso la parola passa a Pallotta, che dovrà decidere il da farsi.


Ranieri tornerà sulla panchina del Valencia in occasione del centenario del club

Claudio Ranieri, allenatore della Roma, per una sera cambierà panchina per incontrare il suo passato. Infatti il tecnico, come riferisce tuttomercatoweb.com, siederà sulla panchina del Valencia in occasione del centenario del club. Il match, che inizierà alle 18, vedrà le leggende del Valencia, guidate da Ranieri, affrontare una selezione di leggende della nazionale spagnola.


Ferrero: "Pronto a prendere la Roma quando Pallotta andrà in pensione. Diamo ai lupacchiotti ciò che meritano..."

RAI UNO - Massimo Ferrero, presidente della Sampdoria, ha parlato anche di una futura possibilità di acquistare la Roma, sollecitato dalla conduttrice Mara Venier durante la trasmissione "Domenica In": "Sono romano, romanista e nato a Testaccio, più di così non si può...Un giorno quando il signor Pallotta andrà in pensione io sarò pronto, così diamo a questi lupacchiotti la Roma che meritano".


La Roma porta gli sponsor in Qatar con Totti

IL TEMPO.IT - I vertici della Roma, Totti compreso, e della Qatar Airways si riuniscono a Doha. Mercoledì e giovedì i dirigenti giallorossi - il vicepresidente Baldissoni, il Ceo Fienga e il Cro Calvo oltre all'ex capitano - saranno nella capitale qatarina per incontrare gli sponsor al workshop "Together As Roma". Una due giorni per illustrare a tutti i premium partner del club giallorosso le strategie e i risultati raggiunti nel settore commerciale e non solo. Tra una presentazione e un'attività ludica, la società di Pallotta avrà modo di raccontare i piani futuri, con un particolare occhio di riguardo ai contenuti prodotti del media center, sempre più centrale nella crescita e lo sfruttamento del brand giallorosso grazie ai numeri in crescita sui social network.

L'anno scorso l'evento si è tenuto a Madonna di Campiglio, stavolta ci si sposta nel quartier generale della Qatar Airways che per l'occasione sarà rappresentata dal Ceo Al Baker. Un legame sempre più stretto quello con la compagnia aerea che sponsorizza la maglia della Roma. Aspettando nuove iniziative sullo stadio di Tor di Valle.